Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

e vi cresceva quella de' pontefici (ii). I Longobardi

impossessarsene stabilmente. ¶ 754 ¶ Astolfo, re de' Longobardi, ne invade alcune

che unge in re de' Franchi. Pipino scende in

e per la remissione de' suoi peccati; e che

e Desiderio rimane re de' Longobardi. ¶ Non si sa

di Desiderio, nelle lettere de' papi e nelle cronache

morì Pipino; il regno de' Franchi fu diviso fra

di Desiderio, con uno de' suoi figli, e di

Selva Ardenna, al confine de' due regni: ottiene i

questo a incoronar re de' Franchi i due figli

tempo, dovette il re de' Franchi ricevere una men

quando arrivò al campo de' Franchi un diacono, chiamato

Martino fu poi uno de' successori di Leone su

quale riuscì alle spalle de' Longobardi, e gli assalì

e essendo tra loro de' traditori, si dispersero. Carlo

entrò allora col resto de' suoi nelle Chiuse abbandonate

visse santamente il resto de' suoi giorni (xxxvi). I

d'accomodare i discorsi de' personaggi all'azioni loro

Il segno dell'elezione de' re longobardi era di

si trovano nella storia de' due popoli. Ma c

a regina, e che de' Franchi stessi ¶ Complice alcuno

più tapino, ¶ L'ultimo de' soggetti si sollevi ¶ Dalla

mia; dille che aperte ¶ De' suoi le braccia ad

braccia ad aspettarla stanno... ¶ De' suoi, che il cielo

del costor, di quello ¶ De' soggetti più rio! se

Sgombro darà. ¶ ADELCHI ¶ Debellator de' Greci, ¶ E terror de

de' Greci, ¶ E terror de' ribelli, uso a non

dove scorrea ¶ L'ugna de' franchi corridor. ¶ DESIDERIO ¶ Che

e su la turba ¶ De' combattenti sfolgorar, siccome ¶ Lo

il giorno ¶ Quello sarà de' successor d'Astolfo ¶ Incontro

proporrei: ¶ Sgombriam le terre de' Romani; amici ¶ Siam d

tuoi; sei nel palagio ¶ De' re, nel tuo, più

ERMENGARDA ¶ Oh benedetta ¶ Voce de' miei! Padre, fratello, il

diede ¶ Così la vita de' migliori il cielo ¶ All

il cielo ¶ All'arbitrio de' rei: non e' in

diletto a Dio sire de' Franchi, ¶ De' Longobardi ai

Dio sire de' Franchi, ¶ De' Longobardi ai re queste

tu chiedi ¶ Il segreto de' re: sappi che ai

E accorra al grido de' suoi re. La posta

al Legato) ¶ Al re de' Franchi ¶ Questo invito riporta

s'avvisa ¶ Chi va de' brandi longobardi in cerca

con la più parte de' longobardi e dall'altro

ci riman? Con uno ¶ De' combattenti è forza star

È cinto ¶ Dagli amici de' regi; io vidi Anfrido

SECONDO ¶ SCENA PRIMA ¶ Campo de' Franchi in Val di

questa parola ¶ Il re de' Franchi proferir potrebbe: ¶ Chiusa

al suo ¶ Scampo volar... de' Franchi il re nol

Ciò che la possa de' mortali eccede. ¶ Ma chi

Pastor, ti veggo; ¶ E de' miei stenti e de

de' miei stenti e de' perigli è questa ¶ Ampia

All'ordin sacro ascritto ¶ De' diaconi io son: Ravenna

che le superbe spose ¶ De' tiranni e le madri

stanchi, ¶ Lasciati a guardia de' cultor soggetti, ¶ Come radi

codesta ¶ L'ultima stanza de' mortali. Entrai ¶ Presso un

mortale oscuro ¶ Al re de' Franchi narrator venisse ¶ D

in Francia reddia. - Qual de' miei prodi, ¶ Qual de

de' miei prodi, ¶ Qual de' miei fidi, per consiglio

guiderdon s'appressa ¶ Degno de' Franchi. Al sol nascente

polve, innanzi ¶ Al Re de' regi abbasseran la fronte

TERZO ¶ SCENA PRIMA ¶ Campo de' Longobardi. Piazza dinanzi alla

queste Chiuse, ¶ La fé de' pochi che a guardarle

O mio diletto! O de' miei giorni primi, ¶ De

de' miei giorni primi, ¶ De' giochi miei, dell'armi

miei, dell'armi poi, de' rischi ¶ Solo compagno e

rischi ¶ Solo compagno e de' piacer; fratello ¶ Della mia

io? dargli la pace ¶ De' vili, il posso? e

e uccide ¶ Come quello de' Franchi. Al re favella

già fatto. ¶ (A uno de' Conti) ¶ Su quel colle

di Carlo) ¶ O re de' Franchi e nostro! ¶ Nella

devota, e dalla bocca ¶ De' Longobardi tuoi l'omaggio

li destino ¶ Al guiderdon de' vostri merti: il tempo

a far venga, o de' Fedeli ¶ Franchi, o di

stima. È il re de' Franchi ¶ Che ti stringe

d'amistà. Nel suol de' prodi, o prode, ¶ Il

E a questa posta de' leali il guidi. ¶ DESIDERIO

che sotto i piedi ¶ De' successori suoi doveva aprirsi

chiedi: il solo ¶ Segno de' fidi è questo omai

ADELCHI ¶ V'ha dunque ¶ De' Longobardi ancora! - Ebben; corriamo

da nuvoli folti, ¶ Traluce de' padri la fiera virtù

rimira scorata e confusa ¶ De' crudi signori la turba

Han carca la fronte de' pesti cimieri, ¶ Han poste

contra Verona, ¶ Contra Pavia, de' re, dei fidi asilo

il core ¶ Al Re de' regi offerse, e il

Gli estinti, Ansberga, ¶ Talor de' vivi son più forti

negato; ¶ E al Dio de' santi ascendere ¶ Santa del

a lui la furia ¶ De' corridor fumanti; ¶ E lo

e il rapido ¶ Redir de' veltri ansanti; ¶ E dai

e sempre in mezzo ¶ De' miei pensier si getta

rigetta ¶ L'offerte indegne; de' tuoi re dividi, ¶ Qual

Chiese da me; tosto de' Franchi al campo ¶ Nascosamente

ascolta. ¶ Fedel del Re de' Franchi io qui favello

la stringe) ¶ Al re de' Franchi, amico, ¶ Reca l

in pace; ¶ Resta un de' primi di tua gente

il comando udirsi ¶ Intimar de' codardi, e di chi

or, se in sen de' vili un core ¶ Io

e vincitor sognarti, ¶ Infrangitor de' ceppi suoi, non tinto

suo garrito. Ospiti voi ¶ De' nipoti di Carlo! Difensori

prego, ¶ Che sulle chiome de' fanciulli, al peso ¶ Non

spine, il più giocondo ¶ De' vostri sogni era codesto

ancor, tra il canto de' guerrier, caduto ¶ Fossi in

chiusi, ¶ Tra il singulto de' tuoi, tra il riverente

tra il riverente ¶ Dolor de' fidi, sul real tuo

saravvi ¶ Con l'imprecar de' tribolati asceso. ¶ Godi che

lasciarmi! ¶ ADELCHI ¶ O Re de' re tradito ¶ Da un

TRAGEDIA ¶ (i) PAUL. DIAC. De gestis Langob., Lib. 2. ¶ (ii

duxisset uxorem, incertum qua de causa, post annum repudiavit

annum repudiavit, et Hildegardem, de gente Suavorum praecipuae nobilitatis

ANAST., 180. ¶ (xvi) HEGEVISCH, Hist. De Charlem., trad. de l

Hist. De Charlem., trad. de l' Allem., p. 116. ¶ (xvii

Francos aditu. Ex FRODOARDO, de Pontif. Rom.: R. Fr

Ibique venientes undique Langobardi de singulis civitatibus Italiae, subdiderunt

parte II, p. 51. ¶ (xliii) De omnibus Judicibus, quomodo in