Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

non sovviene, alla fatica de’ cantieri, mentre i sibilanti

il comando: il comando de’ superiori. E da tutti

implacati. Sul nero bastione de’ pianalti la cimasa delle

colmi giardini traspariva disegno de’ più vaghi ornamenti, e

una corsa, la cupidità de’ silvani, e l’ignudo

più fosco che quello de’ maestri. Però è meno

in un repentino sconturbamento de’ sensi, ignorano l’impolveratura

ci strappano alla lettura de’ filosafi e all’osservanza

filosafi e all’osservanza de’ buoni propositi che la

colpito dalla minima caduta de’ pioventi, come da nota

e i sùbiti impulsi de’ muscoli di tutto quanto

di Babilonia. Alunni, e de’ più sagaci e scaltriti

di legno lucido e de’ più duri, da poterne

il caso), pèna denter de l’üss: tutta insorgenze

mondo: «disèmela kì intra de nün, cara el me

di quelli! «con vòeunna de qui facc!»: siede rimpetto

dilicati lardelli, su ognun de’ quali persisteva a rifulgere

opere, e nella padella de’ civili soccorsi. Come feeders

il riscavato, il re-de’-fossi. Vada, deceda lungo

del Lambro, con guardia de’ suoi pioppi su specchianti

cremisi» (manco a dirlo) de’ suoi ammiragli: che aveva

a modino, sti cocchi de mamma, senza gli abbino

su’ nicchia nella torre de’ Mercanti brandiva alto lo

brava spelonca. ¶ Lo sguardo de’ grigi e dolci occhî

egli brandiva a dimostrazione de’ suoi travagli. E stando

fin sotto il naso de’ due Cavenaghi esterrefatti. «Perchè

accudiva a certa indagine de laboratorii. L’ascoltò in

anka a l’opera de maternitàa.... A Milano non

il mezzo di certo.... de sbrotà foeura30 on fioèu

Cavenaghi dei più sensitivi, de’ più confortati dal timor

per solito. Il frizzo de’ buoni motti, le saporose

nel vigore degli anni, «de menà el spazzettón depertütt

postrema il vecchio campaniluzzo de’ pauperi, il protomartire delle

sari sü e desmètti de diventà matt.... Che ghe

conobbe lenimento o cauterio. ¶ *** ¶ De’ suoi garzoni il Bruno

per «trovà on quaicòss de mastegà.... Almen de fa

quaicòss de mastegà.... Almen de fa pasà la sgagnosa

in cima delle scale «de l’ültim viàcc», slàffete

òstrik del mè viàcc de nòzz!»:39 e aveva principiato

conchiudeva con il pessimismo de’ suoi vent’anni disoccupati

Pratica dei grassatori: (asasìn de strada). Vedi anche: MANZONI

sempre lui a cicalare, de plenitudine majestatis, e gli

a dir di sì, de plenitudine servitutis: le «dames

incoronazione parigina (a Imperatore de’ Francesi, il 2 dicembre 1804. Il

GIACOMO LUIGI, Le sacre de Napoléon, ecc.), e se

a resuscitar nella chiacchiera (de’ credenti-miscredenti) le interminabili

Maria Giuseppa Rosa Tascher de la Pagerie, vedova del

di madame Tallien ex-De Fontenay ex-Teresa Cabarrus

nozze (dopo il divorzio De Fontenay e dopo il

a letto con madame de Staël). Barras stufo, sicchè

commemorata da Paolo Warnefrido, De Gestis Lang., libro IV

vuolsi ottenuto dall’un de’ chiodi di che fu

pan giallo dolce (pan de mèi): e, sotto le

Le facce talora bombate de’ cristalli, specie di quelli

brecciata: causa la violenza de’ fenomeni onde a suo

evoluti dietro alla «évolution de la mécanique». Li ammirai

Alviano, secondò la bravura de’ francesi. Le sorti della

tiritera pertiene al folklore de’ bovisi. ¶ 21 «Del vivente dialetto

Giapeto si fe’ condottiere de’ titani frondisti contro gli

ne avvalse alla guerra de’ titani e li premiò

l’è on baüscia de vün!», come pasticcione o

assai là nella conoscenza de’ grandi problemi. Donna Carla

accorto, pur nella grazia de’ suoi modi: ch’erano

volta giù dal sublime de’ suoi calcoli o delle

limonare è flirtare, detto de’ duo sessi. Altrove (Bologna

Il Nobilis Homo Cipriano de’ Marpioni, col crescere della

anticamera, e l’uno de’ due gabinetti, eran pavimentati

sommesso riguardo il peso de’ più temuti ospiti: conferendo

invece del solito «püsée»: (de cent’ann). ¶ I lavori

scarafaggio, ma della razza de’ timorati e solinghi, quel

li aveva poi locupletati de’ più impreveduti scalini e

giorno, furibonda, donna Giulia de’ Marpioni: «e l’è

bien, sortant des mains de l’Auteur des choses

che il fuoco tambureggiante de’ suoi apoftegmi non conosce

l’aveva defraudata nemmanco de’ rimanenti capi di corredo

cubatura, ecc. ecc. I de’ Marpioni anzi, prima i

servizi e negli scaloni de’ signori). E la carezzavano

e locato ai nobili de’ Marpioni con regolare contratto

proprietari, Forlina locante, e de’ Marpioni, affittante. Che da

a comincià.... quii demòni de quii tosànn ki de

de quii tosànn ki de sora....», principiava a sospirare

var nanca la pèna de légela». Giudichi infatti il

unica docilità. ¶ Donna Giulia de’ Marpioni nata Pertegati, e

rapidi e nervosi strali de’ commessi alle mani annoiate

Dio!... Ve ringrazzi propi de coeur!». Lo intuiva: lo

negozio di giocattoli, ma de quii chic, ai dì

l’aveva pientàa vün de quii caprizzi.... ma de

de quii caprizzi.... ma de quii caprizzi!... poer strafüi

l’eva gemò bon de cor.... e di mettersi

te set.... el so de lor.... che le cantàven

blasoni, o almeno dei de’ Marpioni – tendesse proprio a

con la cifra dei de’ Marpioni, il portinfante, sormontata

i modi idiomatici proprî de’ personaggi che in quell

Borlanda è il pastone de’ bovini, ma anche l

Spiga, Bagutta, Borgospesso, è de’ tranquilli del «centro» milanese

segnalare come qualmente taluno de’ più in vista fra

il buon senso proprio de’ paesani, affacciò una sua

sicuramente incomodato nella elimazione de’ suoi dodecasillabi eroici e

dando – nos el grito de guerra: ¶ Como allà cuando

Il che, dalla stampa de izquierda, fu subito recato

arricchitosi in un negocio de ferreteria,14 e ora, però

lontananza, e la dolcezza de’ proprî piedi, aveva dovuto

Chico, il Batta, Carmelo De Peppe; e il nonagenario

otra vez acabo yo de llegar antes.... E digli

vizio dell’avarizia, uno de’ più brutti e che

bianchi del Résqueta o de la Sierra Encantadora, che

banchetto con le ombre de’ suoi Vichinghi. Nessuno dei

libero tra le scarpe de’ pasturanti, in contenzione continova

dopo le magre inusitate de’ maggiori fiumi, una estuosa

per l’ultima pazienza de’ suoi piedi eroici. ¶ Oh

il respiro delle generazioni, de semine in semen, di

di politiche sceverazioni. «Buscador de plata!» lo avevano salutato

nastri, y algunas brazas de tierra sotto i bastioni

Lopez, nel capitolo estremo de’ suoi «Mirabilia Maragdagali».22 ¶ NOTE

ne’ cosiddetti «annunci economici» de’ giornali. Servissi è pronuncia

le due pennellate maestre de’ grandi paesisti, specie donne

e padroni nel notiziario de’ giornali: e nella letteratura

consueta e perenne controversia de’ filosafi circa la predestinazione

di ingegneri, e uno de’ più autentici pilastri del

sorto nel lodevole intento de trà insemma on poo

trà insemma on poo de legría.... inscì.... el sabet

el sabet sira.... tant de fa balà i tosànn

compreso eventualmente il cantone de’ Grigioni, o un pezzetto

non mancarono di assistere de’ rituali òboli i cronometrici

della società organizzata e de’ suoi tram. ¶ Benchè ingegneri

finestre, tra gli squilli de’ tram che gli arrivavano

d’una interminabile semenza de’ più variopinti schrauben, schrob

biblioteca del Filològico, rifinivano de’ più moderni tocchi la

mémoires d’une femme de chambre» di Octave Mirbeau

versi eschilei, nella penna de’ tragedi senza tragedia a

nelle bacheche dei vient-de-paraître del Circolo Filologico

patronimico, non meno rispettabile de’ suelencati, facile è il

Anagrafe, «in di ufissi de via Restèi, al primm

ma gnucchi, al sommo de’ pilastri d’ambito: in

faciliterebbe gli esercizî spirituali de’ cellulati, lucrando plenaria indulgenza

Adepto,19 per la lettura de’ giornali come delle più

intona con la Revue de Métaphysique et de Morale

Revue de Métaphysique et de Morale). ¶ Quivi, cioè sull

sto barbuglio premonitore.... foriero de’ più sinistri latrati.... e

un pagliaio, le proteste de’ diversi studiosi: e ne

on feist certaines especes de fricassées, tartes et beuignets

senza manico (tazzina, tasìna de la balia) di varia

Invano! Chè certo signor de’ Benci o de’ Menci

signor de’ Benci o de’ Menci ch’e’ fusse

l’immaginativa all’ossessione de’ duo gatti – meno informati

dopo lo stento faticoso de’ suoi giorni, così avaramente

avaramente retribuiti dalla Compañia de Destribucion, ci fosse denaro

il costo alla afflizione de’ dolenti, durante un trentennio

sotto la lucentezza nardosa de’ capegli si percepiva di

d’oltre il cerchio, de’ più strani orsi, zibelli

las diez el rápido de Paranà! Tercera via!». ¶ Per

l’avesse pitturata il De Chirico. Nella quale, bestemmiando

Usted señor don Gonzalo.... de asentarme á tomar una

á tomar una copita de licor.... por la tarde

dal noto, sublime invocativo de «La Pentecoste». Il Poeta

orgasmo, come uno scombinarsi de’ nervi, s’era impadronito

avrebbe urlato on par de string. – Era il bel

preso come fattorino avventizio, «de menà el triciclo», da

un paracarro?... sto strasciacanton3 de la madonna?... Vorrei sapere

aveva ancamò on quaicòss de marmognà....6 sì, stava fresco

me.... Insomma, l’avarà de capì....». ¶ «Cose gh’oo

capì....». ¶ «Cose gh’oo de capì!... Capissi che t

spantegàa cicolatt on poo de per tütt.... Ecco, cose

ankamò adèss, a pasà de lì, se ris-ciarà

lì, se ris-ciarà de rompes ona quai gamba

è somenàa per terra.... de trentasés e sesanta al

aspetto d’un romboedro de’ più tipici, con via

oltre la contingente miseria de’ suoi gianduia catastrofizzati. E

acca con il meglio de’ denti, allungando collo e

una lusinga. ¶ «Te ghe de rit, o vegiabbia?», le

del museo. ¶ «Te ghe de rit? Asom mangià la

alegher compàgn vevi ankamò de incontràll.... A mì el

A mì el ga de borlàmm adòss.... si, vouèi

sera....el Barbon!...13 ma de bon, però.... perchè lü

pane, per on tòkk de pan: schegge e scintille

s’el füdèss stàa de minga ciapàll, cioè fosse

tirchio di qualche marsinone de’ più grevi, indispettito di

uno sguardo troppo ardito de’ persecutori, un inseguimento non

gote: ¶ Tu, forte appoggio de le patrie mura: ¶ E

taumaturgo della moltiplicazione: speleologo de’ più illuminati, fornitore emerito

di notte, allo zampillo de’ più promettenti pipì. Oh

Libitina53 – disorganizzerà col codazzo de’ suoi erbaggi l’arruffìo

trentòtt e del dirett de Parabiàk – per arrivare a

i commessi, el fatorin de stüdî, e i vecchi

a ruota il Lionello de’ Guenci, detto Lello, iridato

fiamme, dai budelli miaulanti de’ violini, dall’ugola degli

seguivano. Imbrigliando i caproncelli de’ due sessi nella guardata

rondini. O dalla pompa de’ nuovi, quandochè aprissero le

lomb. Simile al mugugnare de’ genovesi. ¶ 7 «Bacinelle di barbiere

spazzola» (on po’ ladìn de spazètta) = un po’ lesti

dottrina: ai più birbi de’ quali non sono alieni

luce alta ed elisia de’ tempi eleganti. Le prevalenti

si rivolve, dall’interno de’ calcoli sua) il quoziente

membrute: svolazzanti nella region de’ rondoni con la più

fare» (élites etniche, aggruppamenti de’ nuovi venuti, in ogni

Comune. ¶ 43 «Tu, forte appoggio de le patrie mura, ecc

onomatopeico): ¶ Sott al pont de cìk e ciàk ¶ Gh

il gruzzolo, il sacchetto de’ baiocchi: cioè la cosa

che è richiamo sessuale de’ più pungenti (addosso al

moralistica, dentro i visceri de’ padroni, si studî e

elle sono al governo de’ parvoli: rovesciando su di

sprovveduta nemmeno la casa de’ più poveri. Ivi talora

con quel lampo mollo de’ duo stralucenti bianconi, pareva

una vita, in fin de’ conti, ci ha da

velluti e le dorature de’ salotti, o ne’ giochi

per contentarli. Lo scambio de’ saluti e delle reverenze

el fioeu del fradèll de primm lètt ecc. ecc

ecc.;... studiosissimo:... in materia de eletricitàa poeu.... parlèmen nanka

Ticinella.... a la Tesinella de Biegràss.... perchè aveva trovato

Via Clerici.... domà svoltà de via Bòss.... quasi dirimpètt

ufficialmente, bisògna fa fìnta de savè nagòtt.... Una magnifica

oltre tutto.... In fato de danée, magari.... de quii

fato de danée, magari.... de quii ghe n’han

tanti.... Sigüra.... La Lola De Marpioni,... la sorella della

del rubinetto), credendo proprio de fà polito, aveva sfrondato

rivedeva ora la madre de’ due discoli tirati allo

senza tetto la pioggia de’ suoi bianchi, de’ suoi

pioggia de’ suoi bianchi, de’ suoi teneri, de’ suoi

bianchi, de’ suoi teneri, de’ suoi popolari fiori. ¶ «T

col cervello alle beneficenze de’ due coniugi: e si

impeto e quel vigore de’ capegli, dalla fronte, come

sgraffiate: e la pelle de’ ginocchî, al disotto la

assai vivide nello staglio de’ disgiunti colori; difficile ora

del destino, dei professori de’ proprî figli, e delle

tu,... con l’ombrelìn de fà ombra,... de scónd

ombrelìn de fà ombra,... de scónd la faccia,... perchè

dei Tron: previamente depredata de’ suoi meglio ori dalla

Francesco I, Padre adorato de’ suoi sudditi, Sovrano desideratissimo

per l’acutezza cornificata de’ due orecchî in istato

sale nobilmente arredate: (pitture de’ maestri grandi, mobili, arazzi

significare che i fulgori de’ tramonti, la gran porpora

porpora e gli ori de’ tramonti lombardi, e’ finiscono

dal tedesco General Kommando): de’ milanesi vecchî per dire

giugno 1859. ¶ 11 «Isterèsi», nel discorrere de’ fisici, è il ritardo

un titolo a ciascuno de’ due fratelli, e valendo

fratelli, e valendo, ognun de’ due, per un identico

davvero l’amoroso.... ma de quii viscor,1 però.... un

della casa, dei «paviment de cera», che del palcoscenico

cercar bersaglieri, o ufficiali de’ bersaglieri, con le penne

storia, lo ritengano invece de’ più comuni e direi

però: e «on para de palazz de sciori in

on para de palazz de sciori in via Brisa

conti ad alcuni droghieri de’ più pepati tra il

due tavolini della «sala de ricéf», il più grande

saper di rincòti, «roba de pomada mercüriàal», soggiungeva ridacchiando

o come nella dolcezza de’ rimpianti, quelle ricerche fervorose

la passione dell’indagine, «de vorè ravanà10 de per

indagine, «de vorè ravanà10 de per tütt», ma almeno

gore morte nelle golene de’ fiumi: ogni acqua ferma

davanti gli occhi sgranati de’ due bimbi, il povero

la voce ankamò püsé de mi.... che con la

essenza di urbano.... cioè.... de.... mirbano, che ti fa

a Milano, in sala de ricéf, tra la diàspora

della più eletta società de’ Geotrùpidi e de’ Curculioni

società de’ Geotrùpidi e de’ Curculioni, oltrechè delle Blatte

fra sè e sè: «de qui bordòkk lì se

lì se ne troeva de per tütt». ¶ *** ¶ «Una vipera

soa carozza.... di temp de Carlo Códega....». (Era donna

stato unico.... unico «propî de bon».... ¶ L’Adalgisa aveva

friggere e del sibilare de’ carboni, con l’«Ah

sottile, tra la nuvolaglia de’ veli, sottintendeva in lei

gran parte dei frequentatori de’ loggioni, non era pur

lo aveva tutto tappezzato de’ suoi proprî ritratti, vista

l’artista, la ga de vèkk uno sguardo dolce

come lée.... sfiorata oremai de la gloria.... e de

de la gloria.... e de la gloria più pura

moment a la Madonna de la Seggiola.... il capolavoro

per farla soffrire, ankamò de pü», nel tempo cioè

quell’addobbo, d’alcuno de’ nostri più esperimentati contenutisti

tante», diceva, «ma go de ndà ankamò in de

de ndà ankamò in de la zia....». E infilava

Libia, tutto il pacco de’ miei riccioluti integrali. ¶ Altro

oècc, cont on par de barbìs....».38 ¶ Seppe amare il

e anche «la stansa de Lissón»,40 già comandata, sembrava

che doman te ghe de fà i cünt de

de fà i cünt de via Brisa!». ¶ Unica limitazione

comperato) «cont el savon de Marsiglia», e stirava poi

se rìs-cia viceversa de vedè tornà a casa

affronto al suo diploma «de ragionàtt». «Dì minga sü

gh’è giò tanto de quel fond.... che te

voeuret fà i cünt de la Vercelina col tò

tò inciòster, va foeura de cà mìa.... va a

tira minga a man de mètess in lett ai

lett ai quatr’or de sira.... col sòfegh che

ne’ ballatoi e «terrazzini» de’ più popolari casamenti: della

ore, e cioè «fin de primma». Sotto al rubinetto

Santa Marta,46 «süi scarp de montagna», sull’Università Popolare

bellimbusti.... «coi so màzz de fiór....». «Poer fioeu!», sorrise

anche oltre la cerchia de’ Navigli, recando i di

ragguardevoli ch’ella onorò de’ suoi indirizzi. Un vecchio

di sedersi nel centro de’ suoi mercredis: pareva il

il ragno, al centro de’ suoi radiati pentagoni. «Del

mutande?... E quel mort de famm d’on marchés

renden sì e no de pagà i tass e

d’on castèl pien de ratt.... che se sforàgen

sorée dì e nott de cercà on quaicòss de

de cercà on quaicòss de rodà....50 e troeven on

disi mì.... Di rataponi de mezz méter, long a

ciocolatitt hin püranca bon de sciscià....». Una impertinente villanìa

fanteria, el so regiment de la Libia....», i bravi

lacrime, «.... Inscì me par de fà on quaicòss anka

po’ ki ànka lor, de tant in tant, a

vedè cose gh’è de noeuf.... qui trì carampànn

noeuf.... qui trì carampànn de via Brisa.... cont el

che cosa borbottassero «intra de lor». ¶ Ma è quasi

costituivano le altrettante «specialità» de’ diversi droghieri e caffettieri

cioè di auto-assicurazione de’ soci contro gli). «L

il nome di Tancredi de Gratet de Dolomieu è

di Tancredi de Gratet de Dolomieu è ricordato dalla

Mg (CO3)2. I nomi de’ minerali derivano spesso dai

richiusura degli usci e de’ battenti, a lasciar prima

ancora il cilindro (haut-de-forme), di altissima distinzione

in sè la totalità de’ suoi modi). ¶ 10 «Ravanà»: con

fango: (dial. mil.). Rio de la Palta è scherzosamente

è scherzosamente il Rio de la Plata, per gli

Réaumur (Renato Antonio Ferchault de, 1683-1757) propose la questione al

superficie minima. (Gli angoli de’ rombi dipendono dalla inclinazione

fatti magni e memorandi de’ magnanimi Atridi, di che

nessuno vede. «Le jour de gloire» arriva così, per