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Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562

concordanze di «de»

nautoretestoannoconcordanza
1
1562
che passato l'età de' quarant'anni. Avvedutomi d
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1562
sopra la mia età de' cinquantotto anni finiti, e
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1562
insino a questa età de' 58 anni, con la quali
4
1562
Di poi troviamo essere de' nostri Cellini in Ravenna
5
1562
cose toccò a uno de' detti figliuoli, che ebbe
6
1562
causa della poca intelligenza de' medici; di poi di
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1562
che e' lo feciono de' lor compagni pifferi. Lorenzo
8
1562
lor compagni pifferi. Lorenzo de' Medici e Piero suo
9
1562
e amicissimo della casa de' Medici, e quando Piero
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1562
cicalare, e mi dava de' confetti e diceva a
11
1562
che era al palazzo de' Medici, mentre che loro
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1562
secondo. Andato il cardinale de' Medici a Roma, contra
13
1562
sonare insino alla età de' quindici anni. Se io
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1562
indietro. ¶ Giunto all'età de' quindici anni, contro al
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1562
fierissimo, qual divenne dappoi de' gran soldati che avessi
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1562
del maraviglioso signor Giovannino de' Medici, padre del duca
17
1562
questo tempo il cardinal de' Medici, il qual fu
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1562
si usa per ricompenso de' gran benefizii. Io a
19
1562
anzi è la voce de Idio istessa. ¶ X. ¶ Attendendo
20
1562
Attendendo pure all'arte de l'orefice, e con
21
1562
del maravigliosissimo signor Giovannino de' Medici; giunto a casa
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1562
buone e oneste sorelle, de le avanzate mie fatiche
23
1562
di necessità, anzi precetto de Idio istesso, che chi
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1562
sonai mai. Alla fine de l'anno Ulivieri mio
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1562
Re, voglio, per aiuto, de' mia Fiorentini; e perché
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1562
cartoni, uno innel palazzo de' Medici, e uno alla
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1562
delle parole e non de' fatti -. Il quale Tasso
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1562
che ne l'arte de l'orefice; pur è
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1562
il banco che era de' Landi. Quivi io feci
30
1562
mana e quello rumor de' panni, aver fatto grandissimo
31
1562
riguardato infra di loro de e' feriti e morti
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1562
io per l'amor de Dio mi raccomandai, che
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1562
ordine, fecion mandare un de' più spaventosi bandi contra
34
1562
dicendo così: - La virtù de Dio sia quella che
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1562
quello che tu trarrai de il tuo gioiello -. Al
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1562
presto vedremo la differenza de l'uno e de
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1562
de l'uno e de l'altro -. Così preso
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1562
pagare secondo l'uso de l'arte di tai
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1562
dallo sguardo e risa de' circunstanti, guardando così un
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1562
fatti forse più uscire de' gangheri. Aveva questo Paulino
41
1562
ardito, che diceva male de' Fiorentini. Subito disse: - Io
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1562
queste parole a parlare de l'arte mia, quale
43
1562
Lautizio, faccendo questa arte de' suggelli, non sapeva fare
44
1562
Roma sono molto amici de' preti, massime di quei
45
1562
risolutomi, chiamai un giovinetto de età di sedici anni
46
1562
cornacchie apresso a uno de' più bei pagoni che
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1562
tempo faceva la sepoltura de il morto papa Adriano
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1562
bellissimi fogliami ritraendo foglie de elera e di vitalba
49
1562
si dilettavano di comporre de' mostri usando con capre
50
1562
cento scudi d'oro de l'una; la qual
51
1562
Pulci, figliuolo di uno de' Pulci al quale fu
52
1562
dovessi per l'amor de Dio aiutare. Mossomi a
53
1562
a quelle la disposizione de l'animo e del
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1562
che Idio tien conto de' buoni e de' tristi
55
1562
conto de' buoni e de' tristi, e a ciascun
56
1562
chiedere al signor Giovanni de' Medici certe bande di
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1562
avevo fatto a tempo de' Colonnesi; onde io feci
58
1562
erano entrati una parte de' nimici in Roma, e
59
1562
prese il capitan Pallone de' Medici, perché, essendo io
60
1562
ammazzai di molti uomini de' nemici; che se questo
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1562
Santa Croce discender giù de l'Agnolo, perché io
62
1562
era con lo esercito de' Veniziani, dicendo all'imbasciadore
63
1562
si promette. Il soccorso de il detto duca mai
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1562
Ravenna e il cardinal de' Gaddi, ai quali io
65
1562
com'era la Torre de' Bini, loro e io
66
1562
la sta, il vento de il cannone la faccia
67
1562
dar fuoco a un de' falconetti. Dovetton que servitori
68
1562
che era fatto capitano de' Fiorentini; e quivi era
69
1562
padre e per guida de l'altra mia sorella
70
1562
mi pigliava, mi cavava de' sentimenti; onde io maledivo
71
1562
si domandava monna Andrea de' Bellacci. Io mi parti
72
1562
figura e la bravuria de l'animale molto diversa
73
1562
mi portò il disegno de l'Atalante. Innel medesimo
74
1562
a Firenze, era amico de il detto Federigo Ginori
75
1562
la quale usciva tanto de' termini, che se la
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1562
modesto sospiro, forse ricordandosi de' sua affanni, disse queste
77
1562
avevo fatto la medaglia de l'Atalante, si morì
78
1562
erasi intermesso alla cura de' dua regni del Papa
79
1562
perché i disegnatori fuor de l'arte del gioiellare
80
1562
belle gioie. Il resto de Dio Padre aveva uno
81
1562
un po' più debolette de l'altre, per questo
82
1562
quello grandissimo signor Giovanni de' Medici, e il mio
83
1562
ne potria trovare forse de' più valenti di questa
84
1562
s'ingegnasse di vivere; de' resto benissimo lo cognosceva
85
1562
grandissimo onore innella chiesa de' Fiorentini, e di poi
86
1562
lapida l'arme nostra de' Cellini, la quale io
87
1562
la nostra vera arme de' Cellini. Mio padre me
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1562
per archibusieri nel numero de' caporali col bargello; e
89
1562
perché della ditta casa de l'Antea saltò fuora
90
1562
in queste tali occasioni de l'opere della carne
91
1562
cane, perso la speranza de l'aiuto di questi
92
1562
del Nero, il Zana de' Biliotti suo computista, il
93
1562
accidenti del ladro e de' mia affanni, e quello
94
1562
commesse caldamente, furno alcuni de' chierici di Camera, e
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1562
un di quei caporali de' birri, ch'era genovese
96
1562
fortuna, mediante la grazia de Dio e delle mie
97
1562
mia, che nessuna mai de l'altre; ma sì
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1562
mi mancava assai bene de l'oro da poter
99
1562
il peggio che poteva de' casi mia. Essendo il
100
1562
furore disse: - In verità de Dio dico a te
101
1562
volta per te; piglia de' fioralisi con il gambo
102
1562
non era innel modo de l'altro che si
103
1562
prima. Rimessomi nelle man de' medici, continuamente medicandomi, sempre
104
1562
di questa santa acqua de il legno, la febbre
105
1562
del mondo della professione de l'oreficeria, e che
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1562
il calice mi torrebbe de l'altre cose. A
107
1562
io arrivo all'età de' trenta anni della vita
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1562
e non ho paura de' mia peccati -. Rizzatosi il
109
1562
è fatta la fede de' papi -. Allora il Governatore
110
1562
vi intervenire in nulla de' casi mia, perché io
111
1562
Vincenzio diede la cura de' profummi e del fuoco
112
1562
per certi mercanti sanesi de' Chigi. E perché quel
113
1562
a affrenare il furore de' pazzi. Li detti sanesi
114
1562
mia, considerato alla potenzia de' mia nimici, e quel
115
1562
che stava col cardinal de' Medici e da quello
116
1562
mi serviate di un de' vostri cavalli -. Era di
117
1562
la seppoltura di Pier de' Medici a Monte Casini
118
1562
si volse al cardinal de' Medici, e gli commisse
119
1562
che venivano dal cardinale de' Medici, le quali mi
120
1562
al palazzo del cardinale de' Medici; e trovatovi Sua
121
1562
motto, e lo ringraziai de l'avermi fatto tornare
122
1562
andare intorno al cardinale de' Medici, avvenga che tutte
123
1562
e per alcune occasione de il detto Pompeo, era
124
1562
e sforzato la fila de' sua bravi, li messi
125
1562
Papa, mandò al cardinal de' Medici un gran gentiluomo
126
1562
disse come il cardinale de' Medici mandava per Benvenuto
127
1562
guardarmi come il cardinal de' Medici. A questo il
128
1562
avermi parlato. Il cardinal de' Medici era molto isdegnato
129
1562
di Agosto per ordine de' caporioni di Roma, che
130
1562
della vendetta in nissuno de' dua modi che lui
131
1562
io trovai innel palazzo de' Pazzi, innel tempo che
132
1562
con la risposta Cosimino de' Medici, oggi Duca di
133
1562
andò a trovare alcuno de' fuora usciti, a portar
134
1562
esso voi -. Quel vecchione de' Nardi disse che io
135
1562
avevàno che far nulla de' casi sua. Quel vecchio
136
1562
casi sua. Quel vecchio de' Nardi la prese per
137
1562
parole un bravo giovane de' Magalotti disse: - Benvenuto, noi
138
1562
e fattosi innanzi quel de' Magalotti, io saltai in
139
1562
intesi che quel giovane de' Magalotti, a chi io
140
1562
spade per l'amor de Dio, e non me
141
1562
lo ringraziai del presente de' cinquanta scudi, dicendo a
142
1562
ivi n'era molti de' più belli e così
143
1562
LXXXI. ¶ Accadde che Ottaviano de' Medici, il quale pareva
144
1562
Va, dillo a Ottaviano de' Medici, e mostragnene -. Onde
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1562
avevamo dispiacevolmente discorso, Ottaviano de' Medici e io; per
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1562
liberarmi di quel sospetto de l'omicidio fatto. Andatomene
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1562
presente quello Lorenzino sopraddetto de' Medici e non altri
148
1562
a vedere il miracolo de il resuscitato morto, era
149
1562
dissi che quel poco de l'oro e de
150
1562
de l'oro e de' danari, quali potevano essere
151
1562
quel galantuomo di Ottaviano de' Medici, volendosi vendicare della
152
1562
feci portare innel palazzo de' Medici, su dove è
153
1562
quel ribaldaccio di Ottaviano de' Medici? - Io gli dissi
154
1562
io mi posso domandare de' Guadagni-assai -. E io
155
1562
l'altre un dì de l'Epifania, che noi
156
1562
ammazzato col mio scoppietto de l'anitre e de
157
1562
de l'anitre e de l'oche assai bene
158
1562
li sopraggiunsi adosso. Fidandomi de' mia stivali ch'erano
159
1562
io per propria virtù de Dio non mi feci
160
1562
promesso il tuo Lorenzino de' Medici - e di più
161
1562
insaziabilità, pazzie e dappocaggine de' vostri passati; ma io
162
1562
a bottega mia quello de' Bettini, e mi disse
163
1562
mi disse come Cosimo de' Medici, figliuolo del signor
164
1562
era costo al cardinal de' Medici a farlo miniare
165
1562
patti che quella bestia de l'Iuvinale non mi
166
1562
e miniato per mano de il maggior uomo che
167
1562
là che l'uso de l'onestà, per la
168
1562
gli porgessi quel fardello de' panni: e allui dissi
169
1562
che io avessi meco de li mia Italiani, e
170
1562
io abbia la grazia de Dio -. Il Busbacca allora
171
1562
E' non m'incresce de' mia, ma e' m
172
1562
e' m'incresce ben de' vostri -. Dissi a lui
173
1562
Perché t'incresc'egli de' mia pochi, e non
174
1562
e non t'incresce de' tua assai? - Il Busbacca
175
1562
aveva detto tanto male de l'opere di Raffaello
176
1562
avere da messer Agnol de Cesi; dipoi cominciò tanto
177
1562
avevàno voluto quel disagio de l'andar a piede
178
1562
molte volte è misericordioso de' pazzi, questa bestia insieme
179
1562
non mi potrei confortare de' reali cibi della sua
180
1562
oro da il tesauriere de' risparmi. Alla presenza di
181
1562
si era il cardinale de' Gaddi, il quale subito
182
1562
ha detto il cardinal de' Gaddi, aùto questa mia
183
1562
pazzerellino di questo cardinaluccio de' Gaddi; e questa sua
184
1562
risposi, come del cardinal de' Gaddi io non sapevo
185
1562
a quella mia età de' trentasette anni. ¶ CII. ¶ Considerato
186
1562
Papa, la gran quantità de' danari, che era quella
187
1562
che di questa somma de' danari gliene facessi una
188
1562
fu da poi vescovo de Iesi; l'altro si
189
1562
si era il giudice de' malificii, qual si domandava
190
1562
gioie del Papa e de' regni, sono tutti in
191
1562
io soli amazzammo tanti de' nemici, che i soldati
192
1562
CIV. ¶ In questo poco de l'agitazion del tempo
193
1562
a tutte le sorte de' vizii. Le belle virtù
194
1562
Benvenuto è fatto un de' maggior torti che si
195
1562
pregavo per l'amor de Dio, e per tanti
196
1562
altro fuso, perché uno de' dua fusi io l
197
1562
attenda a guarire; e de' sua affanni, guarito che
198
1562
perché se gli è de' mia uomini, io lo
199
1562
dua giorni innanzi vescovo de Iesi: giunto a me
200
1562
che mi voleva remunerare de' miei disagi. Questo era
201
1562
sapevano tutta la verità de' casi mia. Io che
202
1562
pratica, disse: - La natura de' buoni cani è questa
203
1562
predicono il male che de' venire a' lor padroni
204
1562
scongiurai per l'amor de Dio che non mi
205
1562
priego per l'amor de Dio, di mandare a
206
1562
Roma da il Vicario de Dio! il Duca già
207
1562
letto per la necessità de' miei escrimenti, andavo carpone
208
1562
pazientemente, non mai fuor de' pensieri de Dio e
209
1562
mai fuor de' pensieri de Dio e di questa
210
1562
la forza della virtù de Dio in quei semplicissimi
211
1562
inmaginavano: promettendomi ancora io de l'aiuto de Dio
212
1562
io de l'aiuto de Dio, sì per la
213
1562
oramai con la divinità de Dio - e da me
214
1562
mi porta a quello de' cieli ho volto l
215
1562
cominciai a cantare un De profundis clamavit un Miserere
216
1562
disegni di quelle inmagini de Idio. Alle quali giunto
217
1562
dicendo: - O vero figliuol de Dio, io ti priego
218
1562
E perché la forza de' suoi razzi, al solito
219
1562
voce dicendo: - La virtù de Dio m'ha fatto
220
1562
infelici e nella disgrazia de Dio. Sappiate che io
221
1562
possa sprimere questa gloria de Dio, che mi s
222
1562
regno con la grazia de Dio, che me la
223
1562
San Sicondo, domandato monsignor de' Rossi di Parma, questo
224
1562
pregavo che mi dessi de' sua pani uno il
225
1562
dicevo che le virtù de Dio non hanno aver
226
1562
per iustificazione della divinità de Dio e dei segreti
227
1562
quant'è il valor de Dio, ¶ e quant'un
228
1562
degna e sagrata, ¶ né de' suoi gigli gloriosi e
229
1562
suo compagno non era de l'arte, ma venne
230
1562
mi tôrre l'un de' dua; però a te
231
1562
importanza sono i figliuoli de' re e degli imperatori
232
1562
poco ispazio: quel resto de l'ovato, nella grossezza
233
1562
v'ha voluto mostrare de' sua figliuoli, ma non
234
1562
aùto tanti gran dispiaceri de' miei gran mali. Ancora
235
1562
e per il garzon de l'oste rimandai la
236
1562
pensavo che la pazzia de' pazzi dovesse pure avere
237
1562
dati, per esser cieco de l'occhio manco, questo
238
1562
contento per l'amor de Dio salvarmi e salvargli
239
1562
risposi che i figliuoli de l'arte mia andavano
240
1562
per nome messer Alfonso de' Trotti. Questo gentiluomo era
241
1562
iscritti in su' libri de Dio, che ogni altro
242
1562
si volse al tesauriere de' risparmi e lo domandò
243
1562
drento, e subito presi de' servitori, e comperai parecchi
244
1562
era l'età mia de' quaranta anni. ¶ XIII. ¶ Per
245
1562
dette ordine con madama de Tampes, col cardinal di
246
1562
fece ridire dal cardinal de Loreno, al quali io
247
1562
sicondo che io trovavo de' buoni; perché di giorno
248
1562
scuserò, ma voi né de l'onore né de
249
1562
de l'onore né de l'utile non avete
250
1562
per donarlo a madama de Tampes; a molti Signori
251
1562
innanzi, disse a madama de Tampes: - Io non ho
252
1562
non lo perdiamo -. Madama de Tampes disse: - Io ve
253
1562
un satiro in ciascuno de' siti delle colonne. Questo
254
1562
rilievo, e con un de' bracci mostrava di reggere
255
1562
cervio, quale era una de l'imprese del Re
256
1562
altretanta commedia con madama de Tampes, che saputo la
257
1562
ritornati a San Germano de l'Aia sopra ditto
258
1562
la baia a madama de Tampes, qual fu causa
259
1562
di Pavia, cioè monsignor de' Rossi, fratello del conte
260
1562
volevo servire per abituro de' mia lavoranti per il
261
1562
poi corse a madama de Tampes, e dipinse uno
262
1562
con il vero aiuto de Dio, io passai una
263
1562
la quale cosa madama de Tampes ebbe ardire tanto
264
1562
adirato rispose a madama de Tampes dicendole che io
265
1562
fattisi sotto la disciplina de il Rosso, pittore nostro
266
1562
l'italiani, per amor de Dio ogniuno attendesse alle
267
1562
gentiluomo romano della casata de' Macaroni: questo giovane non
268
1562
giovane non sapeva molto de l'arte, ma era
269
1562
tengo principalmente per servizio de l'arte mia, che
270
1562
importanza. Quel giovane romano de' Macaroni fu il primo
271
1562
e sicondo la bellezza de l'arte. Così giunto
272
1562
l'opera per virtù de' vostri modelli e delle
273
1562
son fiorentino come lui, de' Miccieri, molto meglio casata
274
1562
madre di lei motteggiava de' casi mia. Spinta la
275
1562
che lei mi cavava de' termini della ragione; e
276
1562
presi una povera fanciulletta de l'età di quindici
277
1562
dell'età mia appunto de' 44 anni. La detta figliuola
278
1562
parola dicessi al tesauriere de' risparmi che mi pagassi
279
1562
se ne arebbe compro de' beni nella Italia, e
280
1562
notte per fare uno de' duo mali, o che
281
1562
con quel buon Re de' casi mia, gli disse
282
1562
crucciare; e contando alcuni de' particulari di tal parole
283
1562
quelli uomini della casata de' Landi, qual da poi
284
1562
quanto la gran virtù de Dio non lascia mai
285
1562
faccia beffe della giustizia de Dio, sì come fanno
286
1562
mostra quella gran bravuria de Dio, la quale viene
287
1562
molto amici della casa de' Medici, e io più
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feci un mal giudizio de' fatti mia con Sua
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accònciomi con 'l viso de l'arme, mi vesti
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naturale]. Cercavo di pigliar de' lavoranti per ispedir presto
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volevo mantenere quel nome de l'uomo da bene
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e tutta la quantità de' denari che s'erano
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pedante fradicio di Cosimo de' Medici innanzi che fussi
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scontrai in messer Lorenzo de' Medici, il quale subito
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aspettando quella nella via de' Servi, le dissi: - Signor
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e così vi farei de' vasi grandi d'oro
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conveniva pagare i lavoranti de il mio; perché, avendomi
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loro; che se un de' dua si scostassi dall
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gli feci quella grillanda de' fiori che si vede
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parecchi giorni maestro Raffaello de' Pilli, cerusico, il quale
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quali ebbi dalla pineta de' Seristori, vicino a Monte
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anni di papa Iulio de' Monti. ¶ LXXIX. ¶ Innanzi che
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Firenze, io lo farei de' Quarantotto. Così io gli
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mila ve n'era de' sua e in nome
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di uomini dabbene, sì de' nostri Fiorentini e altri
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bisogno egli si era de' più bravi uomini e
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dissono come frate Giovanagnolo de' Servi aveva fatto loro
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sorte che io ebbi de' gran piaceri che io
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mese. Dipoi messer Antonio de' Nobili, che aveva aùta
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conosciuto che i remedi de' medici non gli giovavano
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e con quel poco de l'umiltà cercavo con
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si sia chiamata contenta de l'opera mia, anzi
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ei chiamò il vescovo de' Bartolini, che era arcivescovo
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egli non voleva impacciarsi de' casi mia in modo
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quella cappella che era de' Pazzi; la quale s
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in casa messer Ottaviano de' Medici; un altro ne
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di cerusìa maestro Raffaello de' Pilli; perché quel silimato
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i signori Consiglieri; e de' Consiglieri si era Averardo
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Averardo Serristori e Federigo de' Ricci: io non mi
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dinari, salvo che Federigo de' Ricci, il quale si
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condolsono meco che Federigo de' Ricci teneva che loro
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alta voce disse: - Federigo de' Ricci ha tanto potuto
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Consino, segretario del Duca, de' primi, mi trovò, e
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v'arà un Federigo de' Ricci, che per un
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curarsi di Dio né de l'onor suo, voglia
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in quel modo detto, de' cinque anni, se ne
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ei mi avevano dato de' cinque anni passati: a