Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

venire in chiaro qual de' due suoi figli è

opere teatrali dei Lopez de Vega, dei Shakespear, dei

Et non d'absinthe, & de fiel; ¶ Et quand Jupiter

satyre ¶ Trouble les sons de leur lyre ¶ Par ses

Uditor, spezzare il gelo ¶ De' cuori più duri, e

ed il soccorso indarno ¶ De' Numi invoca. In te

onde svelarti ¶ Dello sdegno de' Numi il fran segreto

Ah, taci: ¶ Un Ministro de' Numi in lui rispetta

Più d'un fellon de' Santuarj al piede. ¶ Amico

tu il più crudele ¶ De' Nemici di Troja ardere

del Re Teucro uno de' figli ¶ L'incalzo là

voler tuo la volontà de' Numi. ¶ PIRRO ¶ Ma qual

si rende ¶ Del favore de' Numi un cuore indegno

laccio, ¶ Che per opra de' Numi al Teucro lido

di troppo altero ¶ Arbitro de' suoi voti il Ciel

vermiglio. ¶ S'oppone invan de' fidi tuoi lo stuolo

deggio, ¶ L'indiscreto calor de' suoi trasporti. ¶ Vedo le

Vedo le fiamme ree de' sensi suoi; ¶ E il

Che fra l'ira de' venti, e a' lampi

EROPE ¶ A che tuttor de' nostri mali ¶ Rinnovellar la

loro bontà mal corrisposta ¶ De' pianti tuoi non si

oppressa ¶ Sotto il peso de' ferri … e sempre in

oggetti, e alfin riprendi ¶ De' sensi tuoi la già

man le Tende sono ¶ De' Distruttori suoi … dell'Armi

alta Ilion - quelle mura ¶ De' Pergami superbi? - Ah! tutto

Priamo infelice al re de' Traci ¶ Onde del Figlio

letargo ¶ Finché al fragor de' tuoni … al muggir bieco

potrà stilla di sangue ¶ De' tuoi diritti, e di

inganni ¶ Le catene insultai de' schiavi suoi, ¶ Che i

Mi vogliono gli Dei de' tuoi pensieri. ¶ Or che

suo malgrado il suolo ¶ De' Nepoti di Teucro il

Non riaccendano un dì de' miei Germani ¶ A una

sulla Tomba ¶ Sparger mesta de' miei lacrime amare. ¶ PIRRO

stirpe! Alma imbecille! ¶ Disonor de' tuoi Padri! A me

invola. Avvi non lungi ¶ De' miei più fidi un

tragga ¶ Quest'oggetto fatal de' miei furori. ¶ due Guardie

Io non son degno ¶ De' sguardi tuoi; reo mi

sente ¶ Dalla voce feral de' suoi rimorsi. ¶ POLISSENA ¶ Ah

son cari i miei, de' giorni suoi. ¶ le due

come frenar sia duopo ¶ De' miei Nemici il temerario

tu ancor sedurmi, ancor de' lacci ¶ Tessere a questo

sospiri tuoi prestigj usati ¶ De' falsi amanti? Invano il

a un sol girar de' tuoi ¶ Afflitti lumi ad

la tua sventura? ¶ Quando de' pianti miei l'amare

folle speme ¶ Stolido Dio de' ciechi amanti … ¶ PIRRO ¶ Indarno

Pirro involò l'Ostia de' Fati attesa? ¶ EROPE ¶ Nulla

Vittima in potere ¶ Cadde de' Sacerdoti, e svelta a

esser compianto. Io son de' Greci, è vero, ¶ Son

involarti ¶ Al barbaro furor de' tuoi tiranni. ¶ POLISSENA ¶ Lasciami

cader al suol distrutte. ¶ De' mortali infelici il sangue