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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Leon Battista Alberti, I libri della famiglia, 1440

concordanze di «de»

nautoretestoannoconcordanza
1
1440
della virtù, però apresso de' principi, dove per poca
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1440
combattere contra la moltitudine de' serpenti quale ivi inabita
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in mezzo el numero de' cittadini. Uditemi. ¶ A me
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compresi era necessario adattarmi de' suoi antichi e presso
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1440
di pregiare, era cupidissimo de' virtuosi e amantissimo de
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1440
de' virtuosi e amantissimo de' buoni, e padre della
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1440
sempre furono proprii essercizi de' principi, così cercava essere
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autorità e buona oppinione de' miei costumi appresso di
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1440
altro. E le amicizie de' principi massime si voglion
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1440
e da lodarlo. Sentenza de' dotti, quanto affermano che
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1440
que' tempi gli animi de' dotti astronomi solliciti e
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1440
trasferetti a Ladislao re de' Napolitani, uomo ch'era
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1440
alla gravità e maturità de' consigli. E costui giuns
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1440
a men temere. Era de' cani uno leggiere, destro
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1440
intanto sopragiunse el volgo de' cacciatori, a' quali io
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1440
delle fere, e quella de' pesci era necessario avere
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occhi e orecchi persino de' plebei e infimi uomini
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1440
chi disse la benevolenza de' signori essere simile alla
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1440
da sé amato, e de' suoi amici uno giucando
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niuno entrò a' dì de' nostri in pontificato, quale
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convenirsi fruttare l'amicizia de' preti, sempre e per
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darti, e le cose de' principi negate non però
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ringraziandolo, molto lodandolo presso de' suoi. E quello che
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con doni, sicché mai de' suoi niuno si partisse
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sia maggior che quello de' figliuoli verso el padre
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1440
orazione dove e' disputava de re militari, rispose avere
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1440
temerità, audacia e rapina de' viziosi, opporvi constanza, modo
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troviamo in questa materia de' nostri scrittori non molti
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qualche epistola Seneca; e de' Greci hanno Aristotele, Luciano
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indurato odio. La famiglia de' Fabii in Roma, non
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1440
uomo a cui uno de' suoi serpentelli morse e
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biasima chi col pericolo de' non ottimi cittadini propulsa
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la consuetudine e familiarità de' mali e scellerati, de
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de' mali e scellerati, de' quali assentisco a que
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e molesti, ora ricordandosi de' suoi passati delitti, ora
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Agiugni che l'amicizia de' viziosi sta piena d
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1440
per acquistarsi la benivolenza de' popoli barbari, Alessandro vestì
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all'ozio amatorio, appresso de' quali principai notizia e
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vinse el re Tisaferne de elazione d'animo e
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1440
e nome suo appresso de' maledici e detrattori; quando
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1440
sarebbe vituperio, se appresso de' miei ricusassi ogni di
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ADOVARDO ¶ In non pochissimi de' nostri e più altrove
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della dottrina e scritti de' maggiori, tanta età da
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via al concorso poi de' minori e plebei abitatori
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1440
studi, el troppo numero de' collegati sempre fu grave
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piacque quella nostra appresso de' nostri sacerdoti sacra e
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1440
di mezzo le fonti de' filosofi. Dico che degli
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1440
in uso e vita de' mortali, colpa de' costumi
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se tu puoi avere de' tuoi, non mai tôrre
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1440
lodato, più sicuro tôrre de' suoi che degli strani
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1440
fra molte quella una de' padri nostri in edificare
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1440
suo e al commodo de' suoi; e quanto non
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1440
amistà di questi tali, de' quali non stia l
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1440
e assiduo trovarsi apresso de' vecchi, domandarli, udirli e
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1440
sempre provedi che ciascuno de' tuoi faccia il debito
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1440
mietere quella suprema calugine de' fiori, queste altre a
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1440
a sostenere ogni impeto de' nimici, e sono più
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altrui acquistando e coadunando de' beni della fortuna. Contrario
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1440
desiderio della madre e de' suoi gli cominciava essere
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1440
le scritture mie e de' miei passati a me
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non per le maniche de' vestiri, ma serrate e
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none della masserizia o de' costumi o de' figliuoli
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1440
o de' costumi o de' figliuoli, e di queste
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1440
nostra e il bene de' figliuoli nostri ti sia
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1440
bene usufruttare quelli beni de' quali la pietà e
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1440
elle allettano le turme de' lascivi; e chi con
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1440
e due, ma cagione de' lisci così era rimasta
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1440
casa conosca averti testimone de' meriti suoi, e chi
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1440
quello modo faremo che de' nostri ciascuno porti molta
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1440
si vede non solo de' servi, ma de' famigli
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1440
solo de' servi, ma de' famigli ancora la maggiore
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1440
figliuoli miei, delle gare de' suoi di casa niuno
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1440
lascivi, e dalla negligenza de' padri della famiglia pigliano
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1440
che di comperare, e de' danari comperasse solo cose
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1440
queste consegnasse a uno de' più assidui in casa
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1440
duole; e per ciascuno de' tuoi le cose buone
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1440
dannoso o la straccuraggine de' padri o il disordine
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1440
rendere grazia a Dio de' doni quali la sua
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1440
del danaio che quello de' terreni? Quale sarà cosa
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1440
divorano tutte le somme de' danari, tutto consumano, mai
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1440
né ferro, né perfidia de' mortali, né, che ardirò
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1440
hanno saziati e' danari de' nostri Alberti! Somme inestimabili
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1440
e maligni in casa de' signori ch'e' buoni
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1440
molto costano le conoscenze de' signori. Raro ti puoi
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1440
prudente. Fuggirò ogni pratica de' signori, o, acadendomi con
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1440
finge e narra molti de' suoi; quando quelli cominciano
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1440
LIONARDO ¶ Ma se uno de' vostri di casa vi
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1440
onore della casa e de' miei. ¶ ADOVARDO ¶ O Giannozzo
89
1440
sa usarle in utile de' suoi, in onore della
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1440
in Firenze a ciascuno de' suoi figliuoli dare certa
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1440
potrà egli sapere trarre de' danari; che necessità saranno
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1440
e' poveri sono inimici de' ricchi, e forse dicono
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1440
onorati. ¶ LIBER QUARTUS FAMILIE: ¶ DE AMICITIA. ¶ Era già quasi
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1440
affermorono così, in vita de' mortali più quasi trovarsi
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1440
inimicizia quali noi spogliorono de' publici ornamenti e troppo
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1440
bisogna adoperare le ricchezze de' suoi cittadini e di
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1440
se ne dice apresso de' vostri libri? ¶ LIONARDO ¶ Che
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1440
Carlo, questi non detti de' filosofi, ma come oraculi
99
1440
più tosto da negligenza de' miei che da mio
100
1440
onore di me e de' miei. Sono ancora operazioni
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1440
E tutta questa moltitudine de' nostri avoli chiamati messeri
102
1440
publico seggio e ridotto de' nostri magistrati, al quale
103
1440
masserizia no, ma diceva de' doni quali Iddio diede
104
1440
cose più fosse proprie de' mortali, e se io
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1440
sempre pensi qualche malefatto de' figliuoli, o della moglie
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1440
onore essere nel numero de' rapinatori, chiamate onore convenire
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1440
riceva e impongati parte de' incarichi suoi, e chiamerò
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1440
sia volontà e appetito de' mortali. Veggo preponete il
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1440
che gli altri cittadini. De' quali uomini come altrove
110
1440
i quali per negligenza de' buoni e per loro
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1440
la gloria; in mezzo de' popoli si nutrisce le
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1440
la ingiustizia e iniquità de' maligni e furiosi, i
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1440
virtù vostra e grazia de' cittadini vi darà luogo
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1440
chiuso contro alle scorrerie de' forestieri inimici, e notarei
115
1440
della famiglia quale molti de' suoi seguiranno, che qualunque
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1440
in modo che niuno de' tuoi costumato desideri cenare
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1440
mi comperrei la possessione de' miei danari, che fusse
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1440
fusse mia, poi e de' figliuoli miei, e così
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1440
miei, e così oltre de' nipoti miei, acciò che
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1440
Antonio, e gli altri de' nostri Alberti, a' quali
121
1440
orti suoi volle pini de' quali e' pinocchi da
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1440
lo scorzo dall'uno de' lati è rotto. Costui
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1440
dì in dì mandarti de' frutti suoi più serotini
124
1440
del verno. Non dico de' polli, del cavretto, delle
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1440
la villa essere opera de' veri buoni uomini e
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1440
e la tanta quantità de' pessimi mali uomini, quali
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1440
sì piccolo il numero de' non pessimi uomini, che
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1440
né può bene giudicare de' viziosi colui il quale
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1440
di me e verso de' miei. ¶ LIONARDO ¶ Per premiarli
130
1440
lodate crescono negli animi de' buoni, e nelle menti
131
1440
buoni, e nelle menti de' non così buoni incendono
132
1440
ove io veggo che de' sei infortunii e' cinque
133
1440
quale non saprà favellare de' fatti suoi se non
134
1440
delle condizioni loro, informarsi de' costumi, porre bene mente
135
1440
l'onore e felicità de' suoi; e a me
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1440
senza favore e aiuto de' suoi mantenersi in dignità
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1440
se uno tuo avesse de' beni tuoi, che se
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1440
dorrebbe se a uno de' miei le mie fortune
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1440
opinione. Non credete che de' tuoi alcuno mai t
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1440
tratti come tuo. Quale de' tuoi non volesse più
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1440
indizii a bene conoscere de' costumi? Pigliando de' tuoi
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1440
conoscere de' costumi? Pigliando de' tuoi, e' quali a
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ngegno degli strani che de' tuoi. E se così
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perfidia non si fidare de' suoi per confidarsi degli
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propria e ferma crucciola de' vecchi. Queste e simili
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1440
fatica e incarco prima de' vecchi, perché a loro
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1440
compagnia ti sarà quella de' tuoi che degli strani
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1440
opera ti sarà quella de' cari e fedeli domestici
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1440
fedeli domestici che quella de' condutti e quasi comperati
150
1440
saranno, opera e consiglio de' vecchi e di tutta
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1440
e tranquillità tua e de' tuoi, e acciò che
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1440
premio secondo il giudicio de' publici tassatori. Adunque, Lionardo
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fermi, e a giudicio de' buoni, utili più che
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considerare quanto al procreare de' figliuoli si richiegga, la
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quale descrisse l'arte de' cuochi e l'arte
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1440
cuochi e l'arte de' pistori? Aremo noi a
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1440
al bene e salute de' suoi mai riputasse abbandonatosi
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1440
fu nido e cova de' vizii; nulla si truova
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1440
materia tutti e' detti de' filosafi antichi, e molto
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1440
agiugnervi le molte sentenze de' nostri passati teologi. Per
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1440
patire in vita pena de' loro sceleratissimi flagizii e
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1440
le stelle, el corso de' cieli, e' tuoni e
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1440
quanto di sé e de' doni d'Iddio peggio
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1440
poi procureranno la felicità de' suoi; e, come dissi
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1440
e costumi colligata unione de' mortali. ¶ Ma non usciamo
166
1440
l fiume e onda de' tempi, se l'impeto
167
1440
e laude nella vita de' mortali mi stimo sarebbe
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1440
alla patria le ricchezze de' privati cittadini, come tutto
169
1440
verissimo, certo le ricchezze de' privati cittadini le quali
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1440
poco utilissimi. Truovasi che de' trenta e due danari
171
1440
nazioni strane che appresso de' nostri cittadini. Ma sia
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1440
dolerci della fortuna e de' casi nostri. Gloriànci più
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1440
e predicazione delle lode de' nostri Alberti, uomini prestantissimi
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1440
ricchissima. Né a memoria de' nostri vecchi, né in
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1440
della fortuna, non biasimarsi de' costumi d'alcuno. Cerchi
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1440
per prudenza e sagacità de' nostri uomini, ma veramente
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1440
qualche parte di ricchezza, de' quali si dirà a
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1440
e consiglio sarà piccolo. De' piccoli traffichi niuno, per
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1440
Platone, quel nobilissimo principe de' filosofi: "Tutto l'oro
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1440
e onore vostro e de' vostri, sovvenitene agli amici
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1440
delle lodi, benignissima sorella de' costumi, religiosissima madre d
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1440
tacendo fuggire el giudicio de' detrattori. ¶ Però, Francesco mio
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1440
duo libri, nel primo de' quali avesti quanto in
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1440
quanto a' minori verso de' vecchi sia debito e
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1440
narrò quanto allo essercizio de' giovani s'apartenea. Persino
186
1440
io non traprendessi parte de' suoi incarichi, sallo Iddio
187
1440
pareva a ciascuno frodare de' meriti nostri, se ivi
188
1440
Lionardo mio, quello proverbio de' nostri contadini, credi a
189
1440
com'è corrotto ingegno de' giovani trarre più tosto
190
1440
da tutte le turme de' vilissimi e disonestissimi uomini
191
1440
una scuola e fabrica de' vizii, onde e' giovani
192
1440
tu, Lionardo, quelli spenditori, de' quali io ti dissi
193
1440
per recrearsi basta, piglino de' sollazzi. Ma sieno tutti
194
1440
ed era una delicatezza de' signori uscire in publico
195
1440
Siracusa, e molti altri de' quali sarebbe lungo recitare
196
1440
ogni cosa massime quella de' padri inverso de' figliuoli
197
1440
quella de' padri inverso de' figliuoli, e' quali con
198
1440
onore e il bene de' figliuoli si sentono in
199
1440
sono quegli e' quali de' loro figliuoli si truovano
200
1440
onore e laude propri de' gentili e nobili uomini
201
1440
ozio si è balia de' vizii". Ed è cosa
202
1440
rare che noi possiamo de' casi avversi non dubitare
203
1440
modo che niuna diligenza de' padri giova. E molto
204
1440
della fortuna instabile e de' costumi poco costanti ne
205
1440
vizio cresciuto e alcuno de' suoi rami steso, per
206
1440
negli apetiti di ciascuno de' suoi s'incenda, e
207
1440
più di tiranni che de' padri, monstrarsi nelle cose
208
1440
Dolgati manco avere uno de' tuoi rinchiuso in prigione
209
1440
letizia. Sta la virtù de' figliuoli nella cura de
210
1440
de' figliuoli nella cura de' padri; tanto cresce ne
211
1440
noi avara, se inverso de' padri diligenti la fortuna
212
1440
ottima quale chiamano educazione de' liberi insegnarti, o di
213
1440
ci comandasse. ¶ LIBER SECUNDUS DE FAMILIA: ¶ DE RE UXORIA
214
1440
LIBER SECUNDUS DE FAMILIA: ¶ DE RE UXORIA. ¶ Poiché Adovardo
215
1440
sopra raccontai, dell'ofizio de' maggiori nelle famiglie e
216
1440
famiglie e della osservanza de' minori verso e' maggiori
217
1440
maggiori e della educazione de' figliuoli, copiosamente aveano insieme
218
1440
ed emendato quanto quello de' filosafi nelle loro oscurissime
219
1440
vincoli d'amore, come de' padri a' figliuoli, moglie
220
1440
privatolo. E le condizione de' tempi, nostra infelicità, tengono
221
1440
Grecia sono, quanto vedi, de' nostri Alberti sparti e
222
1440
dolcezza posta nell'uso de' veri amici, al quale
223
1440
Battista, se Adovardo avessi de' veri amici qui presso
224
1440
da loro ricevessi quanto de' figliuoli copia e presenza
225
1440
l'uso e familiarità de' tuoi studiosi di questa
226
1440
una amicizia nella vita de' mortali doppo la virtù
227
1440
nella importunità e molestia de' naturali appetiti. Non credo
228
1440
Della piatà e officio de' padri non molto acade
229
1440
e infissa nel petto de' padri. Pure non so
230
1440
cose degne nella vita de' mortali, quelle pelle quali
231
1440
rendere le prime parti de' nostri pensieri alla onestà
232
1440
el vincolo e religione de' parentadi e amicizie. ¶ E
233
1440
credere, Battista, negli animi de' mortali giacere fiamma alcuna
234
1440
tu Carlo, della vita de' mortali nulla trovarsi doppo
235
1440
nostro, e alla espettazione de' nostri satisfare. E se
236
1440
recordazione compenso la infelicità de' tempi presenti, e a
237
1440
conoscere che la moltitudine de' mortali da pochi a
238
1440
e i furiosi impeti de' venti; però in prima
239
1440
così qui ultimo conforto de' tuoi dolori e miseria
240
1440
faccende utile mano quella de' figliuoli, quanto e' figliuoli
241
1440
l'utile e onore de' figliuoli e della famiglia
242
1440
schifare odio e invidia de' suoi cittadini, esserli non
243
1440
perché fanno l'utile de' suoi, - il costume in
244
1440
e lodo della diligenza de' loro padri. E stimasi
245
1440
le bruttezze e spurcizie de' figliuoli, quanto ché niuno
246
1440
prima cura e pensiere de' maggiori, come dianzi diceva
247
1440
faccino e' padri verso de' figliuoli. Rimirino di dì
248
1440
uso, presenza e giudicio de' mortali rimotissime, certo erreresti
249
1440
nell'ingegno e intelletto de' mortali have ancora inseminato
250
1440
perché e' vedea uno de' suoi figliuoli sempre avere
251
1440
Solea Socrate, quel padre de' filosofi, per essercitarsi non
252
1440
vittoria di Cambise re de' Persi avuta contro agli
253
1440
Egizii, furono l'ossa de' molti morti ivi ragunate
254
1440
però che e' teschi de' Persi con minima percossa
255
1440
uso vaglia, che dice de' Persi per questo mai
256
1440
Licurgo, quello prudentissimo re de' Lacedemoni, ch'e' cittadini
257
1440
di calculi, e apresso de' liti con molta voce
258
1440
modi provare l'ingegno de' suoi, star sempre desto
259
1440
amore e la pietà de' padri quanto ella sia
260
1440
pensiero alcuno né diligenza?" ¶ De' figliuoli adunque si vuole
261
1440
lasciare a' figliuoli tanto de' beni della fortuna, che
262
1440
maggiore che avere cura de' figliuoli) saranno troppo occupati
263
1440
stimava in sé officio de' padri insegnare a' figliuoli
264
1440
ridere e viziosi. E de' loro vizii sopratutto a
265
1440
delle menti e consuetudini de' suoi sino dalla prima
266
1440
nelle menti e uso de' suoi invecchiare alcuna mala
267
1440
e rimesso dalle acerbità de' tempi e dalle necessità
268
1440
manco dispiacesse el vizio de' figliuoli tuoi che ogni
269
1440
essere l'ultimo tormento de' padri. ¶ Adunque gastigarli, averne
270
1440
per questo alle voluttà de' suoi cari piatoso e
271
1440
crucci e sdegni sopra de' suoi; iniustissimi, che non
272
1440
ambigue e oscure inclinazioni de' nostri, poi emendargli e
273
1440
padri ove non sanno de' due propositi beni nel
274
1440
padri sofferrano grandissimo dolore de' conosciuti mali ne' suoi
275
1440
nelle menti e animi de' mortali sia scorretta consuetudine
276
1440
l'animo e volontà de' figliuoli, nelle laudevoli aiutarli
277
1440
si fermi all'animo de' giovani. E in questo
278
1440
la bruttezza e spurcizia de' scelerati, onde a quel
279
1440
e molestie. L'animo de' viziosi sempre sta disordinato
280
1440
produce eversione della republica; de qui sono e' colloqui
281
1440
rinumerare cantando le lode de' fortissimi uomini ne' quali
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loro ragionamento in presenza de' figliuoli estollere la virtù
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modestia biasimarli, monstrando condolersi de' loro errati come di
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parte giovare a' costumi de' suoi, e con suo
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e offusca gli occhi de' padri, per modo che
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dico degli altri giovinetti, de' quali io spero alla
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con opera e ricordo de' maggiori acquistino in sé
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per la gran copia de' litterati, prudentissimi uomini quali
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veementissimi, quali e' ponea de' vaticinii, de' ministerii, de
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e' ponea de' vaticinii, de' ministerii, de' poeti e
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de' vaticinii, de' ministerii, de' poeti e dell'amore
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vera natura nelle menti de' padri tiene sua radice
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quanto ne' padri verso de' suoi nati sia l
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e consiglio l'amore de' padri vi desidera. E
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pensiero e buona diligenza de' pupilli e della gioventù
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E chi non dovesse de' pupilli avere piatà? E
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cosa manchi. Delle necessità de' miei io solo n
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ho a conoscere, ma de' mancamenti in chi m
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egli molto odio apresso de' buoni e molta infamia
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la cura e sollecitudine de' padri verso e' figliuoli
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E che però più de' figliuoli che d'ogni
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cosa? Io nella vita de' mortali non so in
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l'altro. Così acade de' figliuoli, ne' quali sta
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solleticano. E convienti avere de' figliuoli in ogni età
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dagli atti e presenza de' figliuoli; già che non
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e dalla intera carità de' padri. E anche forse
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stiano nelle dure braccia de' padri, a' quali piccola
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tutto fuori delle braccia de' padri, riposisi, dorma nel
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non sia la presenza de' fanciulli suoi molto sollazzosa
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Adovardo, se le sollecitudine de' padri sono e piccolissime
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nel luogo e nome de' padri. E perché io
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ti monstrerrei le maninconie de' padri per ogni età
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Però ogni minima dogliuzza de' figliuoli nell'animo de
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de' figliuoli nell'animo de' padri tiene grandissimo tormento
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primeva natura, la procreazione de' successori eredi, l'accrescimento
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per torgli quella verso de' figliuoli devuta faccenda, ma
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non è per salute de' figliuoli, cosa lodevole e
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sì grande le dogliuzze de' fantini quanto elle paiono
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figliuoli tuoi el corso de' giorni suoi fusse finito
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finito, stimo sia officio de' padri più tosto ramentarsi
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ramentarsi e rendere grazia de' molti piaceri e sollazzi
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siano in questa vita de' mortali. Niuna cosa si
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suoi giovinetti in casa de' padri nella patria nostra
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non sia e inverso de' fanciulli miei sanza paura
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padri veder e' nipoti de' suoi nipoti, qual si
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d'anni sessanta né de' figliuoli di tre sue
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tre sue mogli, né de' molti suoi nipoti, mai
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e stia in arbitrio de' padri la vita e
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vita e la morte de' figliuoli, la lunga età
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alle occasioni, alle espettazioni de' cittadini. Non patisce la
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la terra nostra che de' suoi alcuno cresca troppo
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terra nostra troppo pregio de' litterati, anzi più tosto
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la natura e consuetudine de' passati, tutti pare crescano
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l'uso e consuetudine de' passati abbia amminicolo e
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scrive Platone, quel principe de' filosofi, che ogni costume
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filosofi, che ogni costume de' Lacedemoniesi era infiammato di
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istorie e per ricordanza de’ nostri vecchi insieme, e
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e da molto numero de’ padri ridurle a pochissimi
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casi e’ furiosi impeti de’ nostri iniqui fati, da
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E così molti inetti de’ suoi errati dicono altrui
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gastigatissime e lodatissime osservanze de’ cittadini sempre poterono o
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il nome e fama de’ Macedoni per tutto el
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e contenere gli animi de’ suoi cittadini, che in
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di vincere le lode de’ passati, e mentre ch
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La giudicaremo noi tutrice de’ costumi, moderatrice delle osservanze
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antica sedia dello imperio de tutti li imperii. ¶ E
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le quali tanto sono de’ mortali quanto e’ le
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notati gli ottimi costumi de’ nostri passati Alberti, sarete
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dovete pregiarete, gli amonimenti de’ nostri passati Alberti, e
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amatemi. ¶ LIBER PRIMUS FAMILIE: ¶ DE OFFICIO SENUM ERGA IUVENES
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MINORUM ERGA MAIORES ET DE EDUCANDIS LIBERIS. ¶ Mentre che
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al bisogno si facesse de’ suoi. ¶ Allora rispuose Adovardo
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amore e pietà inverso de’ figliuoli quale spesso in
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tu stessi potrai avere de’ tuoi cura e degli
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padri parergli le virtù de’ figliuoli maggiori che le
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paura o per vergogna de’ padri o de’ maggiori
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vergogna de’ padri o de’ maggiori stava coperto e
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el timore e reverenza de’ giovani manca, tanto in
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onda populare e grazia de’ suoi cittadini condursi in
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a reggere gli animi de’ giovani, né lasciargli agl
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nimistà in le fronti de’ cittadini, e ogni traverso
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facilità frenare gli apetiti de' giovani, destare gli animi
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loro in mente essere de' vecchi prima faccenda intraprendere
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buona e utilissima disciplina de' costumi renderono la terra
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alla fede e pietà de' parenti e di ciascuno
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miei, veggo essere officio de' giovani amare e ubidire
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vedendo forse in qualcuno de' nostri cittadini qualche fiamma
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la prudenza e conoscimento de' vecchi insieme colla diligenza
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vecchiezza quale vedrà ciascuno de' suoi adritto e avviato
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sarà pacifica vita quella de' molto costumati; sempre sarà
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sarà onorevole vita quella de' virtuosi. Da cosa niuna
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tanto segue alla vita de' mortali gran perturbazione quanto
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adunque sempre aversi apresso de' buoni lodati e pregiati
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Ricciardo nostro fratello, o de' nostri altri di più
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publico fu chi appresso de' miei maggiori mi vedesse
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anni negli animi inesperti de' giovani, a' quali manca
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il nome suo apresso de' nipoti suoi pien di
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e autorità, e apresso de' nipoti e di chi
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nipoti e di chi de' nipoti verrà memoria di
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a' passati inutile pompe de' mortorii, se non perché
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la piatà e officio de' vivi sia lodata e
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quanto sia l'amore de' padri inverso a' figliuoli
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amore del padre verso de' figliuoli. Ben confesserei a
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nell'animo e mente de' mortali molto possenti e
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vita de' mortali, colpa de' costumi corrotti e viziati
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tanto mi duole che de' nostri Alberti alcuno sia
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amicizia e uso teco de' viziosi sia dannosa altrove
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essere ascritti nel numero de' perfetti savii, e tutti
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quanto si scrive appresso de' pontefici, che 'l matrimonio
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narrando a Ciro re de' Persi che cagion sé
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e qual gravezze appresso de' buoni fussero quelle, onde
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quali subito che veggono de' suoi amici alcuno addutto
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tutto el dì presso de' ben costumati e gentili
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voluttà altrove che appresso de' nostri amici essere liberali
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stima, siamo nel numero de' simili a te cupidissimi
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o essaminando qual sia de' due me' detto. Ma
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ne mandò el maestro de' cavagli e serbossi una
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tempo ne manderà persino de' suoi a quello essercizio
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ora doppo un altro de' principi di tanta turbazione
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si oppongono capitali inimici, de' quali merito si dice
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mandasse da sé un de' suoi sparlatore e maledico
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cinguettare audaci. Ciro re de' Persi el giovane ferì
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inimicizia, e quanto apresso de' buoni sia licito perseguir
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qualche fato e forza de' cieli. Raccontano che da
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malignità, o per condizion de' cieli, tanto veggo che
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a quel proverbio antiquo de' Batriani, quale scriveno Corabes
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E veggo lo sdegno de' virili simile all'arco
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ancora piaccia la risposta de' Romani fatta agl'imbasciadori
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Romani fatta agl'imbasciadori de' Volsci: "voi primi corresti
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incese le macchine attorno de' Romani e videro le
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Zeloni, quali ne' teschi de' suoi morti inimici si
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pasceano, e quelli Scite, de' quali scrive Erodoto che
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quali scrive Erodoto che de' dieci presi inimici immolavano
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re allegrarsi delle calamità de' mortali. ¶ Non preterirò tre
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dire quello Bias, uno de' sette antiqui detti Savi
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furono incese le navi de' profughi Troiani da quella
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Lacedemoniesi inimico del nome de' Greci. E quanto racconta
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caprifico fra le coniunture de' marmi tenero era da
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con superbia si gloriano de' doni della fortuna; e
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curando legge o iudicio de' buoni, e meno pregiando
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la grazia e benivolenza de' cittadini, per questo la
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e promulgatori delle virtù de' nostri amici, proprio come
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della amicizia come parte de' suoi mali ogni tristezza
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da' discepoli pronunziasse qual de' suoi discepoli lasciasse in
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detto Attico. Silla, uno de' prìncipi della contenzione, molto
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via, irrumpere nella rocca de' Vei e prendere la
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evitorono offendere gli animi de' suoi. ¶ Vedesti quanto m
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amicizia quanto e' beneficii, de' quali, perché molto acaggiono
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insegnò acquistar benivolenza apresso de' signori; da te siamo