Giovanni Montanaro, Tommaso sa le stelle, 2014

si sente; lo stridere dei gabbiani, l’odore improvviso

gabbiani, l’odore improvviso dei ranuncoli, l’acqua che

non voglio che passi dei guai.” ¶ “Prima o poi

Pietro è interdetto. Sono dei passi. Si sporge nel

che ha trovato sono dei resti di carota. Sul

sciabola di plastica RESORT DEI MOSCHETTIERI e una prolunga

la tettoia ci sono dei soffioni, incastrati tra le

fuori luogo che regalasse dei fiori a un uomo

i capelli arruffati e dei soffioni tra le dita

frutti marroni. Ma uno dei pioppi attira la sua

la pigna. I gambi dei soffioni li ha cercati

passerotti; questi gli sembrano dei pugili. ¶ Pioviggina. Capita spesso

accontentarsi di un paio dei suoi pantaloncini, tenuti su

mano sopra la tasca dei pantaloncini. Lo tiene sempre

casino!” ¶ È la volta dei vestiti. ¶ Tommaso passa in

piace una col simbolo dei pirati. “È una small

pensa Pietro. Ha persino dei baffi osceni. ¶ Va bene

sotto Garibaldi; l’eroe dei Due Mondi ha il

mese? Dall’omessa custodia dei beni del deposito a

che cosa succede a dei clandestini se li trovano

di cosa sta parlando?” ¶ “Dei clandestini. Dei ragazzini che

sta parlando?” ¶ “Dei clandestini. Dei ragazzini che girano in

gli fanno?” ¶ “Han commesso dei reati...” ¶ “E quindi?” ¶ “Li

macchina, arriva al limitare dei pioppi. Odori, di camomilla

disinfettante. Delle bende e dei cerotti. Per il taglio

versa. Legge il bugiardino dei medicinali: “‘Nei bambini al

bambini al di sotto dei dodici anni...’ Boh...”. Dentro

Tommaso. ¶ Gli ammalati hanno dei privilegi anche all’ex

il contenitore di vetro dei fossili, e una matita

due linee parallele, fa dei segni sopra, buchi, scrostature

marciapiede. Ora tocca a dei tavoli, li mette uno

Scarabocchia delle facce, dice dei nomi, tra cui “Tommaso

Poi fa delle pistole, dei proiettili, è tutto nero

pallini come la carta dei regali di Natale. ¶ Ma

con la sua maglietta dei pirati. ¶ “C’è nessuno

Cosa ci fanno, lì, dei palloncini? ¶ “Pietro? Si sente

le maglie col simbolo dei pirati?” ¶ “Erano iene, quelle

noto in città, industriale dei bachi da seta. Il

dichiarato di aver sentito dei rumori provenire dal salotto

Zangrando, girandosi ha visto dei ragazzini che salivano di

danzare, senza musica. Segue dei passi a memoria, qui

la spada del RESORT DEI MOSCHETTIERI. È in posizione

sta meglio all’ombra dei pioppi che dentro alla

le labbra gli manda dei baci. Uno dietro l

muove le mani, fa dei rumori, le macchine gli

i capelli gialli. Strappa dei ciuffi d’erba, poi

naso, si è fatto dei baffi. “Papà Nur!” esclama

una pialla, una sega, dei chiodi. “Pietro lì,” dice

che legge sulla scatola dei corn-flakes, con una

una cattedrale gotica impettita, dei container. Il ragazzino indica

grida quando vede avanzare dei fanali lungo il sentiero

mezzo sbanda. Pietro fa dei segni con le mani

sono arrivate le borse dei suoi sequestratori. Ci penserà

custode delle genziane e dei ranuncoli, “dei martin pescatori

genziane e dei ranuncoli, “dei martin pescatori e dei

dei martin pescatori e dei Dixan”. Ma Pietro non

dentro una mano. Sono dei gratta&vinci. Ne trova

stampa arrotolata di piazza dei Vosgi. No, non c

che aveva la fissazione dei foruncoli. ¶ Passa a un

in inglese ci sono dei simboli, un alfabeto diverso

La illumina. ¶ Tommaso ha dei pantaloncini e i piedi

Sembrano pronti, tranquilli. Uno dei due tiene in mano

l’inventario. Sono venuti dei ladri, per la prima

E se tornano? ¶ Sono dei ladri, hanno rubato. Non

quel posto sulla cartina dei corn-flakes senza trovarlo

No.” ¶ “Stai aspettando qualcuno?” ¶ “Dei ladri. Sono venuti già

sporgere denuncia! Sennò passi dei guai! Penseranno che sei

Un altro motore, quello dei lucci. ¶ E così, nel

un tavolo, due casse, dei materassi. “Forse se ne

è davanti alla porta. Dei due ladri non c

Sì, è la pistola dei due uomini. ¶ “Ferma!” grida

ripiani rotti smontati, verranno dei falegnami per costruirne di

è fretta. Spinge uno dei due con un calcio