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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

concordanze di «dei»

nautoretestoannoconcordanza
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loro innocenza. ¶ La paranza dei bambini ¶ MARAJA ¶ Nicolas Fiorillo
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facciate, delle finestre e dei portoni, come se fosse
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shop, e gli dava dei calci alle reni per
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istericamente finché gli vennero dei conati di vomito. Poi
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Sta lì, nelle rughe dei vicoli che la segnano
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commesso era stato mettere dei “like” ad alcune sue
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rimbomba tra le pietre dei vicoli, abituate alle schermaglie
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dello stesso colore acceso dei capelli. Da lontano sembrava
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di continuo. La paranza dei Capelloni sapeva solo sparare
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ad andare nella casa dei vicini. Ma era uno
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quel chiattillo di via dei Mille, non era nemmeno
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Se sei di via dei Mille il rispetto ce
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una finestra, il re dei Galli che si inchina
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Mentre si stavano facendo dei cannoni, c’era questo
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loro si erano procurati dei nuovi smartphone a pochi
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solo contro altri due dei suoi, Chicchirichì e ’o
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tutti quelli che avevano dei buchi da coprire. Marocchini
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pizzicandoli sulle guance, come dei pupetti, e loro lasciarono
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Aveva gli occhi rossi dei capillari che gli disegnavano
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dietro di lui come dei cuccioli affamati dietro la
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a rilanciare il filo dei messaggi con dettagli sempre
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buste piene della merda dei cani, uccelli morti, viscere
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tende, scritte sui muri dei palazzi, il citofono affumicato
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matrimonio combinato, come quelli dei nobili: in fondo erano
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piaceva portare a casa dei soldi in più, che
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a guardare le foto dei figli che aveva appeso
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piuttosto da quei delinquenti dei suoi amichetti, che Nicolas
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solo alla fine uno dei flûte si accasciò sul
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dovette alzarsi sulla punta dei piedi per reggere lo
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Teduccio fanno assettare uno dei loro. E quindi dimmi
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età di Nicolas e dei suoi. C’era il
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a godersi la scena dei suoi amici indaffarati a
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corsa, con il riporto dei capelli che gli penzolava
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fece segno a due dei suoi di raggiungere il
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dovuto assistere al giro dei sacchi di canapa raccattati
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offerta per le famiglie dei carcerati. Tintinnavano e frusciavano
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davanti. Quando il rinculo dei loro corpi li riporta
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finito come l’ultimo dei falliti, come un mariuolo
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come nel più classico dei gemellaggi amicali, aveva lasciato
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e finì sul lettore dei prezzi di una delle
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fermò accanto. Gli occhi dei due erano fissi sulle
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farlo. Descrivere le chiaviche dei genitori, i foruncoli dei
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dei genitori, i foruncoli dei giocatori. Gli tornò in
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ancora annodata al garage dei cinesi a Gianturco. Alla
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nascosero dietro un furgoncino dei traslochi parcheggiato dall’altra
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in bocca l’elio dei palloncini e iniziò a
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vola. ¶ – Non tengo bisogno dei palloncini per volare, – Letizia
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lentamente tagliò i nastri dei palloncini. Gialli, rosa, rossi
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per legarli al polso dei bambini. Letizia lo guardava
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possibilità. Davanti, neanche uno dei soliti perdigiorno che tentano
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Era il più piccolo dei quattro e a lui
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di monnezza ai piedi dei camerieri. Questa volta la
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Ma il più giovane dei camerieri, un ragazzetto con
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fece finire sotto uno dei tavolini. Nicolas si portò
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Poi fu il turno dei superalcolici. Uno sputacchio ambrato
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frate di Carlitos Way dei Capelloni?! Rinuccio Pisciazziello? ¶ – Esatto
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hanno fatto la guerra dei criaturi. ¶ – Ci facciamo tutti
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e tutti i gonfiabili dei centri commerciali! ¶ – Cioè, che
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e Briato’, all’ingresso dei giardinetti, e poi vide
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appena. Avevano il volto dei bambini che conoscevano già
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chi cazzo sei? ¶ – Nicolas, dei Tribunali. ¶ – E a chi
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un cenno a uno dei suoi che si avvicinò
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affumicando con il puzzo dei copertoni un paio di
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di Lorenzo Nuvoletta, uno dei più potenti capi della
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chiese Nicolas al capo dei Capelloni. ¶ Si stava riposando
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che ritraeva la bandiera dei pirati. Forse questa volta
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dalla tasca di dietro dei blue jeans un paio
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sembrano fottuti sono invece dei fottitori violentissimi: si mascherano
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figlio e di molti dei suoi affiliati. Niente. Il
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per jihadisti, figuriamoci per dei guaglioncelli che volevano entrare
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impossibile farsi distrarre. Sembravano dei ragazzini giudiziosi a messa
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cicatrice che la rasatura dei capelli ostentava. ¶ In prima
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c’era la paranza dei Capelloni. Loro non avevano
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attirasse troppo l’attenzione dei carabinieri. E poi capitava
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si allacciavano alle gambe dei carabinieri mozzicando le cosce
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sbraitando attorno alle gazzelle dei carabinieri. Le sirene non
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in favore della gente dei palazzi. Arrivarono le telecamere
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palazzi. Arrivarono le telecamere dei tg. Sopra il quartiere
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di giustizia come nemico dei Faella, con cui lei
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strada. Nel silenzioso gioco dei rimandi le parole dicevano
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a volare, più veloce dei proiettili che avrebbero potuto
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sicurezza dagli X-Men dei cui tatuaggi si occupava
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qualcuno, e tanto meno dei Grimaldi, a vendere cose
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sentì il suono metallico dei tubi che ricevevano i
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sinistra. Questa è pioggia dei tropici, pensò Nicolas, è
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neve. La Vespa lasciava dei solchi che Nicolas ricalcava
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Gli ricordava i becchini dei film, quelli che ti
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uscì dal negozio con dei rametti di orchidea bianca
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forse avrebbe detto uno dei supereroi che tanto amava
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stadio aveva portato due dei suoi, Manuele Bust’’e
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quando quelli della paranza dei Capelloni mi stavano sparando
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due volte sulla tasca dei pantaloni, – l’altro trenta
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che nemmeno in compagnia dei migliori maestri ha speranza
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nella casa di via dei Carbonari. Era un terzo
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noi. ¶ Si chiamava via dei Carbonari. Si chiama ancora
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Si chiama ancora via dei Carbonari: è sempre lì
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ragazzini che nulla sapevano dei Carbonari e che pure
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incontrare nessuno. Le telecamere dei carabinieri non si vedevano
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temere, piuttosto gli occhi dei Faella. Il contatto di
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da casa sua, nessuno dei guaglioni di Sistema lo
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lei tutti gli allievi dei professori amici suoi. Se
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restasse impresso. La telecamera dei carabinieri, che sarebbe servita
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credette in un’inversione dei ruoli, si sentì predominante
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te ne vai. Uno dei miei ti farà sapere
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c’è un controllo dei carabinieri. ¶ Nicolas indossò mutande
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la cortesia di mettere dei guardiani che però io
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per anni agli assalti dei mariuoli improvvisati. Era dal
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si dondolava sulle punte dei piedi. Finalmente qualcuno si
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condizionare dagli insulti idioti dei suoi compagni di scuola
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lingua e sulle fisionomie dei volti la loro eredità
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Ccà stammo? Nel negozio dei preti? ¶ Entrarono tutti e
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lavorare con i disegni dei suoi cataloghi. ¶ – Ce ne
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zona interdetta, ormai territorio dei Faella. – Scarica da Internet
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zoo. Comunque la zona dei pinguini sta vuota. Sotto
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nella casa di via dei Carbonari, per organizzare il
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cartelli con le indicazioni dei vari animali. Le armi
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zona delle zebre e dei cammelli. ¶ – Qui abbiamo sbagliato
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di accesso; il rumore dei colpi sul metallo spaventò
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che circoscriveva lo spazio dei pinguini. I pinguini erano
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lontano prese a lanciare dei ridicoli honk honk. ¶ Nicolas
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sotto. ¶ Uscirono dalla zona dei pinguini lasciandoli vagare per
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nuovo davanti alla gabbia dei felini con le borse
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andò verso la gabbia dei leoni. Anzi, dietro la
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Anzi, dietro la gabbia dei leoni. Mise il naso
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al covo di via dei Carbonari, dove li aspettava
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stanzette accanto a quelle dei genitori. Si addormentarono come
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avrebbe costretto qualche gazzella dei carabinieri a farsi un
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si fece il giro dei tre ristoranti che c
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sono le prove generali dei matrimoni. Dai vestiti ai
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a scavare in uno dei borsoni e prese un
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si accesero le luci dei lampioni e quelle della
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illuminate dallo scoppio intermittente dei fuochi d’artificio. ¶ – Quello
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che intravide le teste dei ragazzi sul tetto del
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curiosità e l’ingenuità dei bambini. Le armi vengono
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e molti, per essere dei ragazzini, ma qualsiasi centesimo
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batterie di cartone bruciate dei fuochi d’artificio e
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l’odore delle case dei vecchi, e anche se
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ripostiglio, li coprirono con dei pastori del presepe avvolti
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capitalizzato, curando le piaghe dei vecchi. Nicolas non se
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sparire in una tasca dei jeans prima di tornare
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telefono mentendo alle richieste dei genitori: – Ma’, nun te
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Garibaldi. ¶ Arrivarono alla fermata dei pullman dietro la stazione
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nella casa di via dei Carbonari, come se niente
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fissi sullo schermo, incurante dei calli ai pollici procurati
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verbo. Il più sentito dei sì. La più affermativa
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serio, come il volto dei mimi quando giocano a
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Maraja gli aveva scritto dei messaggi. Lui non rispose
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amici di aver rubato dei file... Ma invece non
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gli amici tuoi meglio dei miei. Sempre che ci
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Si presentarono in via dei Carbonari che la paranza
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una delle eroine porno dei video. Sarebbe stato tutto
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che di fatto erano, dei ragazzetti. Per quello stesso
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impartita. Nicolas, dall’alto dei suoi sedici anni, si
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paranza è lo scarto dei pesci, solo nell’insieme
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confusi tra la massa dei pesci, sogliole non cresciute
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delle ragazze, il profumo dei dopobarba che apparteneva a
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il puzzo di zolfo dei fuochi che si scatenavano
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pedonale le braccia eleganti dei due edifici del Vanvitelli
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si trovi sulla traiettoria dei proiettili. E poi a
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se c’erano stati dei danni collaterali, dei caduti
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stati dei danni collaterali, dei caduti in battaglia. ¶ E
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libera cominciò a dargli dei pugni proprio dove l
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Pensavano ai portafogli smunti dei genitori che faticavano tutto
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Si sentivano più uomini dei propri padri. ¶ Si trovavano
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aveva lasciato in ricordo dei segni che gli davano
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stati individuati. La paranza dei Capelloni. Facevano la spola
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gli schienali altissimi, quasi dei troni, poltrone, scatole di
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la schiena ai muri dei palazzi dirimpetto, avesse alzato
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mani ficcate nelle tasche dei pantaloni, tirate di naso
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usava per le feste dei prediciottesimi. Li aveva aspettati
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Tribunali e San Biagio dei Librai. – Stavodice’, hai fatto
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incrociare le risate sguaiate dei suoi amici che avevano
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A me sembrano solo dei bastardi. Uccidono chiunque. Hanno
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e, tra le urla dei frate’ che si erano
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dalla commessa del negozio dei Tribunali in cui era
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che erano nati prima dei genitori di quegli stronzetti
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era nascosto dietro uno dei piloni di cemento nel
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di cemento nel corsello dei box di ’o Mellone
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facendo aderire il lattice dei guanti alla pelle, senza
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con la stessa intensità dei due proiettili conficcati nel
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alla casa di via dei Carbonari arrivarono tutti nel
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raggiunti da due uomini dei Casalesi, che gli avrebbero
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dovevano parcheggiare, in attesa dei Casalesi. ¶ Scesero dall’autocisterna
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magliette tagliate al petto dei tre. Poi, quando raccontarono
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che ritagliava le sagome dei due Casalesi smontati dalla
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ragazzini fossero gli esemplari dei rich kids partenopei che
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in realtà erano fiere dei loro ragazzi, che potevano
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richiamare l’attenzione. Uno dei camerieri arrivò e riempì
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Si girò verso uno dei due camerieri che sbadigliava
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sedia al di là dei vetri e continuò: – Oinè
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immagini e all’abbondanza dei decori: anche per i
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con la velocità scomposta dei suoi dieci anni, scontrandosi
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e a guardare quello dei compari. Si misero automaticamente
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prima che si pentissero, dei Faella, di calciatori e
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disse. – Vedo le facce dei miei amici, dei miei
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facce dei miei amici, dei miei clienti. ¶ E qualcuno
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prima. Solo quando sentì dei belati capì che era
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telefono nella tasca posteriore dei pantaloni e fece segno
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rumore era il respiro dei ragazzi, e quello più
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accorse che Scignacane indossava dei guanti di lattice e
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palmi contro il tessuto dei pantaloni. ¶ Intanto quello nella
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di interrompere il flusso dei pensieri e, senza farsi
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prendere da solo uno dei pesanti blocchi di piastrelle
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DIA, per la roba dei talebani c’abbiamo addosso
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morto, per metà è dei vivi. ¶ “E se non
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fatto passà alla paranza dei Capelloni, e dici a
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Via Marina, Il Ponte dei Francesi, tutte le strade
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lo aspettava giù, prima dei tornelli, e allora si
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la bara. La bara dei bambini. Le ragazze dei
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dei bambini. Le ragazze dei paranzini s’erano messe
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battezzato: simmo la paranza dei bambini. ¶ All’improvviso cominciò
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trascrizione, vige nelle opere dei poeti e degli scrittori
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resa del dettato, complice dei personaggi che si agitavano