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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «dei»

nautoretestoannoconcordanza
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2015
strade di una città dei vivi succhiando un tronchetto
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2015
parte. Oh, Padre, confessore dei morti, mio silenzioso amico
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prima volta nel continente dei vivi, potrà mai esserci
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ci sono nel continente dei morti, non aspetterei neppure
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E cosa possono confessare dei morti se non di
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giudizio, che le azioni dei vivi dentro la morte
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di tracimati nel continente dei morti si sarebbero radunate
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abbiamo trovato nel continente dei morti solo il terremoto
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morti, che ne è dei vivi e dei morti
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è dei vivi e dei morti? Che ne è
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ne è della storia dei vivi e di quella
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vivi e di quella dei morti? Se anche la
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la vita?”. ¶ 11 ¶ La storia dei morti ¶ «Tu non sai
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essere sentiti nel continente dei morti, perché qui il
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cosa. ¶ «Sono lo storico dei morti» mi risponde. ¶ «Ma
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se esiste una storia dei vivi, come può esistere
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può esistere una storia dei morti?» ¶ «La storia dei
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dei morti?» ¶ «La storia dei vivi non esiste, esiste
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esiste solo la storia dei morti.» ¶ «Perché?» ¶ «Perché la
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prima, perché la storia dei morti viene prima. Perché
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Perché i morti sono dei fondatori. Perché la morte
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che filtrano dalla base dei grattacieli e dalle vetrine
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ci sono nelle città dei morti. ¶ «Sto correndo anch
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Non esiste una storia dei vivi, della specie degli
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uomini vivi. La storia dei vivi è la storia
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la storia del genocidio dei vivi, la storia dei
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dei vivi, la storia dei vivi è la storia
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distruzione, i vivi sono dei distruttori, solo i morti
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solo i morti sono dei fondatori. I morti non
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nel turbine della distruzione dei vivi.» ¶ «Eppure i vivi
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ci fosse una storia dei vivi. I libri dei
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dei vivi. I libri dei vivi, i giornali dei
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dei vivi, i giornali dei vivi continuavano a dire
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vivi erano la storia dei vivi.» ¶ Sento ridere alle
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asfalto delle strade e dei marciapiedi spaccati che si
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i piedi in corsa dei morti che sono stati
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della morte. ¶ «La storia dei vivi non esiste, non
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Esiste solo la storia dei morti!» sento gridare ancora
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sono nelle città terremotate dei morti. «La storia degli
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che massacrano la storia dei vivi, separata da tutto
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la storia della guerra dei vivi contro la morte
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di fronte a quello dei rinoceronti lanosi dell’Eurasia
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rinoceronti lanosi dell’Eurasia, dei mammut, dei giganteschi moa
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dell’Eurasia, dei mammut, dei giganteschi moa della Nuova
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moa della Nuova Zelanda, dei bradipi terricoli di tre
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terricoli di tre tonnellate, dei gliptodonti, dei lemuri giganti
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tre tonnellate, dei gliptodonti, dei lemuri giganti, degli epiorniti
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degli struzzi giganti e dei camelidi e dei leoni
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città e del continente dei morti. E che allora
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in silenzio, la nuvola dei capelli, e che allora
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dalle pareti di vetro dei grattacieli sfondati. ¶ “Chi sono
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che gremiscono i ristoranti dei morti, stavamo mangiando con
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nostra morte la morte dei vivi, stavamo facendoci pettinare
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negli istituti di bellezza dei morti, stavamo sfregando il
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stavamo sfregando il turgore dei nostri corpi morti contro
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scopando nelle stanze lesionate dei nostri grattacieli, eravamo dentro
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morti con la furia dei nostri corpi morti, stavamo
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fuori, con le radici dei nostri corpi e le
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morti contro la tracimazione dei morti nella vita che
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e contro la tracimazione dei vivi dentro la morte
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congiungere con la sposa dei morti nel continente dei
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dei morti nel continente dei morti.» ¶ «Quando ero vivo
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la morte!» ¶ Il rumore dei passi in corsa cresce
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e dagli altri locali dei morti e scaturiscono con
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loro corpi dalle crepe dei grattacieli di vetro dalle
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teste morte sulle bolle dei nostri computer dalle luci
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che palpitano nella notte dei morti, stavamo digitando sulle
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all’interno del continente dei morti, stavamo carpendo dall
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c’è nel continente dei morti, lungo queste strade
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che investono le città dei morti, nelle stanze dei
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dei morti, nelle stanze dei grattacieli e delle torri
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frantumano nel cielo nero dei morti. Qualcuno di noi
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unico smottamento i computer dei vivi come quelli dei
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dei vivi come quelli dei morti e li connettono
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sembrava di combattere contro dei morti, adesso mi sembra
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sembra di combattere contro dei vivi. ¶ Allora mi spostavo
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notte scendeva sulle città dei vivi. I vivi si
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erano dentro i sogni dei morti che stavano a
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volta sognando i sogni dei vivi. E intanto la
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braccio morto di una dei miliardi di galassie che
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così dentro il mondo dei vivi, sono vissuto così
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di morti nel continente dei vivi dentro la morte
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Io non ricordo nulla dei primi anni della mia
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lui portare nel continente dei vivi quella lacerante risata
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spostavo nelle città addormentate dei vivi per portare la
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nella narice di uno dei piumanti rimasto intrappolato, e
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visioni delle sterminate città dei morti che mi balenavano
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acque buie nel continente dei vivi. Che immaginavo già
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terremoto e dalla tracimazione dei vivi nei morti, e
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a me come fotografa dei morti, e mi inginocchiassi
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2015
in due, ci sono dei vivi che vogliono tracimare
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vogliono tracimare nel continente dei morti e ci sono
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morti e ci sono dei vivi che vogliono restare
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2015
stavano tracimando nel mondo dei vivi? mi domando adesso
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e separata del mondo dei vivi, scorgevo soltanto radici
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quei giorni il mondo dei vivi. Il sentiero su
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che illumina le città dei morti. ¶ «C’è stata
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città e nel continente dei morti, con la testa
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sagome illuminate e sfasciate dei grattacieli dei morti, con
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e sfasciate dei grattacieli dei morti, con gli occhi
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è diverso da quello dei vivi, perché i vivi
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nella catastrofe della resurrezione dei morti!» ¶ Lui non dice
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le strade delle città dei morti. Vanno avanti piano
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tale è la ressa dei morti. Si fermano ai
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fondo nero della luce dei morti. Riprendono ad andare
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di traffico le città dei morti. Però non si
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clacson come nelle città dei vivi, quelle imprecazioni gridate
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vuoti, solo il rimbombo dei miei passi che camminavano
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c’erano ai lati dei corridoi, a ogni piano
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che ricoprono il continente dei morti, io e quest
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gli istituti di bellezza dei morti!» mi risponde il
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sono venuto nel continente dei morti: per far risorgere
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contro il piano inclinato dei marciapiedi in frantumi, il
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primi passi nel continente dei morti...» comincia a dirmi
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a portare nel continente dei morti il vortice della
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città e il continente dei morti, i vetri frantumati
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morti, i vetri frantumati dei negozi e degli istituti
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istituti di bellezza e dei ristoranti fanno filtrare il
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già il rumore cadenzato dei suoi passi che scavalcano
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balzo le zone sconquassate dei marciapiedi e riprendono a
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mia venuta nel continente dei morti ha suscitato. Vedrai
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fuori dalle porticine lesionate dei grattacieli che ci sono
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le strade, dalle vetrate dei ristoranti, senza neanche forbirsi
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nera e il filo dei marciapiedi e delle strade
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dal vortice della tracimazione dei vivi e dei morti
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tracimazione dei vivi e dei morti e della resurrezione
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che fende la folla dei morti. ¶ «Sei un altro
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2015
da solo alla testa dei risorti. ¶ «Ecco, lui adesso
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2015
la morte. Le schiere dei risorti e dei morti
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2015
schiere dei risorti e dei morti che stanno tracimando
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2015
cieca attraverso il continente dei morti, dove è venuto
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dentro le stanze lesionate dei grattacieli, cominciano già ad
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2015
appartano in certi angoli dei grandi edifici dove si
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2015
a poco il numero dei morti che vorranno risorgere
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mentre cresce anche quello dei vivi che stanno cominciando
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tracimare telluricamente nel continente dei morti. E allora lui
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raccoglierà le prime schiere dei risorti dentro la morte
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2015
morti, tutto il continente dei morti sarà attraversato dal
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della morte nel continente dei morti. Lui si sta
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sta mettendo a capo dei morti che vogliono risorgere
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2015
città e nel continente dei morti. ¶ «Io sto cercando
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seguito fin nel continente dei morti. Lei mi ha
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Lei è la sposa dei morti!» mi dice soltanto
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mio fianco. ¶ «La sposa dei morti?» ¶ Non mi risponde
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sandali sotto la pianta dei miei piedi che si
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animale svegliato dal rumore dei miei passi e che
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massacro, sprofondati nel sonno dei vivi che è tutto
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tutto dentro il sonno dei morti, con il mio
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risorgere anche dalla resurrezione dei morti!» ¶ Ha smesso di
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tutto avvolto nella fasciatura dei morti, nessuna mano si
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2015
sono tracimato dal continente dei morti a quello dei
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dei morti a quello dei vivi, dei vivi morti
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a quello dei vivi, dei vivi morti risorti, perché
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di morti nel continente dei vivi e in quello
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vivi e in quello dei morti, perché vita e
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mentre sono il suono dei continenti dei vivi e
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il suono dei continenti dei vivi e di quello
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vivi e di quello dei morti che si stanno
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adesso sono nel continente dei morti. C’è appena
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sei tracimato nel mondo dei vivi. In questo momento
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più quelle grida concitate dei morti lungo i corridoi
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solo il suono impressionante dei nostri respiri morti. ¶ «Ma
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una persona nel continente dei morti? Non hai detto
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vicino nella infinita lontananza dei morti. «Prendiamo l’ascensore
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Se tutte le città dei morti e il continente
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morti e il continente dei morti sono stati sconquassati
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alla mia. «Gli ascensori dei morti salgono e precipitano
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sono nelle città terremotate dei morti, salgono con i
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che sovrasta le città dei morti e poi precipitano
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2015
viscere sotterranee del continente dei morti. A noi basta
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2015
è dentro gli ascensori dei morti, nello specchio nero
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morti dentro gli ascensori dei morti. ¶ Preme il tasto
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2015
Corriamo fuori, nella città dei morti, di notte. ¶ Non
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2015
da terra le cime dei grattacieli dei morti. ¶ Continuiamo
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2015
le cime dei grattacieli dei morti. ¶ Continuiamo a correre
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perde, perché i turbini dei nuovi morti e la
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2015
morti e la tracimazione dei vivi nei morti sconvolgono
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istante vicini nel continente dei morti. ¶ Passiamo davanti a
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2015
luce nera i vestiti dei morti. Riesco a scorgere
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2015
dietro le vetrate sfondate dei ristoranti. ¶ «I morti mangiano
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2015
Ci sono i ristoranti dei morti?» ¶ «Sì, è tutto
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2015
correndo. ¶ «Mangiano la morte dei vivi» mi risponde correndo
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2015
vivi?» ¶ «Mangiano la vita dei morti.» ¶ Sento, attraverso la
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sfondati. Tutto il mondo dei morti pullula da ogni
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2015
a divorare la morte dei vivi nell’abbagliante luce
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2015
nell’abbagliante luce nera dei morti. ¶ Ci sono fiumane
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2015
percussiva musica senza suono dei morti, per andare a
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2015
dentro le turgide superfici dei loro corpi morti, mentre
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2015
morti, mentre dall’alto dei grattacieli che incombono sulle
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2015
che illumina la città dei morti. Stiamo correndo così
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2015
dall’altro dai turbini dei sempre nuovi vivi e
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2015
sempre nuovi vivi e dei nuovi morti. ¶ «Ma perché
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2015
a carovane nel continente dei morti, e ci si
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2015
sono nelle sterminate città dei morti, o che sono
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2015
piani nel cielo nero dei morti. La mia stanza
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2015
durante i forsennati coiti dei morti. ¶ “Dove sarà adesso
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2015
Sarà ancora nel regno dei morti o nel frattempo
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sarà tracimata in quello dei vivi? E io come
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che investe le città dei morti e le morti
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2015
morti e le morti dei morti? Dovrò cercarla nel
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2015
Dovrò cercarla nel regno dei morti o dovrò tracimare
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anch’io in quello dei vivi?” ¶ Sotto di me
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ondeggiano nel cielo nero dei morti, fragori improvvisi e
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2015
dalle fondamenta le città dei morti, e poi continuassero
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2015
in queste sterminate città dei morti vibrano e si
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mondo» mi dice uno dei morti che incontro lungo
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incontro lungo un corridoio dei piani più alti, gremito
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grattacieli e le città dei morti, e parlano concitatamente
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2015
appena accarezzata dal terremoto dei morti e dei vivi
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2015
terremoto dei morti e dei vivi. ¶ «Tu conosci la
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2015
stanza buia, a uno dei piani più alti di
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2015
sandali e le dita dei suoi piedi e la
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2015
me, proprio lì. Nessuno dei due ha detto niente
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2015
devo entrare nel continente dei morti perché tu possa
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2015
ed entrare in quello dei vivi. Io prenderò il
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2015
a Gerusalemme, a cavallo dei loro asinelli, sui loro
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2015
i capelli dal continente dei morti, che nessuno poteva
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a trascinarlo nel continente dei morti, che adesso eravamo
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tanto col naso, emetteva dei piccoli versi, sbatteva la
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2015
abitanti di Gerusalemme e dei borghi vicini, romani con
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2015
di tracimazione i continenti dei vivi e quelli dei
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2015
dei vivi e quelli dei morti. ¶ E poi la
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2015
non avevano visto nessuno dei due uscire da quel
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di Gesù dal continente dei morti e di tutti
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2015
C’è un Dio dei morti e c’è
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2015
c’è un Dio dei vivi. Ma perché possa
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2015
possa esserci un Dio dei vivi ci deve essere
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2015
deve essere un Dio dei morti. Perché possa esserci
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2015
possa esserci un Dio dei morti ci deve essere
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2015
deve essere un Dio dei vivi. Anche Dio deve
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2015
C’è un continente dei vivi che ha un
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2015
c’è un continente dei morti che ha un
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2015
spazio con i loro dèi vivi e pianeti vivi
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2015
che portano il peso dei loro dèi morti. Io
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2015
il peso dei loro dèi morti. Io sono quello
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2015
che fanno i corpi dei vivi dentro il sonno
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2015
vivi dentro il sonno dei morti. Sono arrivato di
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2015
suono proveniente dal mondo dei vivi o da quello
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2015
vivi o da quello dei morti. Mi sono alzato
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2015
che deformavano la suola dei sandali sotto la pianta
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2015
uomini umani. La morte dei singoli e dell’intera
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2015
continuamente, perché la pressione dei nuovi morti che tracimano
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2015
città e nel continente dei morti travolge e disaggrega
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2015
e vive nel mondo dei vivi o che si
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2015
assoluta assenza di tempo dei morti. Ma, come le
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2015
eternità rovesciata del continente dei morti. ¶ “Dove sono finito
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2015
più contro la massa dei morti. Io non so
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2015
dalle fondamenta le città dei morti, come mi aveva
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2015
riempivano la notte nera dei morti. ¶ E allora anche
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2015
sta dicendo il medico dei morti... sì, perché c
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2015
è anche il medico dei morti, come ci sono
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2015
ci sono le città dei morti, i grattacieli dei
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2015
dei morti, i grattacieli dei morti, gli specchi dei
254
2015
dei morti, gli specchi dei morti, la fotografa dei
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2015
dei morti, la fotografa dei morti. «Le cose non
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2015
saturando solo il continente dei vivi ma sta cominciando
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2015
anche verso il continente dei morti. Per la prima
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2015
possibilità che il numero dei vivi superi quello dei
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2015
dei vivi superi quello dei morti. Ancora per poco
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2015
massa oscura e crescente dei morti riuscirà a tenere
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2015
il piatto della bilancia dei vivi, come è sempre
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2015
i morti questo scandaglio dei corpi che scendono dentro
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2015
impressionante sia la pornografia dei morti! Adesso, con questa
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2015
avvenire tra il continente dei vivi e quello dei
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2015
dei vivi e quello dei morti, succede persino che
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2015
qualcosa della inconcepibile pornografia dei morti...» ¶ Chiudo gli occhi
267
2015
dov’ero, al tempo dei Canti del caos, quando
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2015
si scorgevano nel buio dei set come costellazioni e
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2015
che arrivava dal continente dei morti o ero dentro
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2015
volta verso il continente dei morti?» ¶ «E stanno tracimando
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2015
percettivo e di comunicazione dei vivi e quello dei
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2015
dei vivi e quello dei morti. Posta elettronica, messaggi
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2015
arrivano ai morti quelli dei vivi e ai vivi
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2015
e ai vivi quelli dei morti, attraverso il tempo
275
2015
bucare i sistemi internet dei vivi, come i vivi
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2015
cominciano a bucare quelli dei morti. Stanno apparendo sugli
277
2015
Stanno apparendo sugli schermi dei morti e dei vivi
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2015
schermi dei morti e dei vivi i primi sfondamenti
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2015
a tracimare. Ci sono dei vivi che si trovano
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2015
lettere provenienti dal continente dei vivi...» ¶ «Ma perché, esiste
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2015
accumula la posta, quella dei morti e quella tracimata
282
2015
morti e quella tracimata dei vivi. C’è sempre
283
2015
di queste sterminate città dei morti che coprono il
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2015
che coprono il continente dei morti.» ¶ «Io, arrivando qui
285
2015
ride più. Nel continente dei morti sta cominciando ad
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2015
inconcepibile. Come in quello dei vivi, probabilmente. Se ne
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2015
la tracimazione nel continente dei morti, dove avevo trovato
288
2015
voci e i pianti dei morti. ¶ Adesso abito in
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2015
distrutto. Perché le città dei morti non muoiono, però
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2015
aggiustassimo diventerebbero le città dei vivi. Perché ci sono
291
2015
terremoto, qui nel regno dei morti?» vi viene in
292
2015
parti il cielo buio dei morti nelle sterminate città
293
2015
morti nelle sterminate città dei morti. ¶ Poi una voce
294
2015
due. Perché il numero dei morti aumenta sempre di
295
2015
però aumenta anche quello dei vivi. Perché non c
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2015
queste due enormi faglie dei vivi e dei morti
297
2015
faglie dei vivi e dei morti si stanno fronteggiando
298
2015
cos’è il sonno dei morti?» ¶ Sale un fragore
299
2015
che spuntano dalle distese dei grattacieli illuminati e sfasciati
300
2015
scuotendo le nostre città dei morti come quelle dei
301
2015
dei morti come quelle dei vivi. I vivi non
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possono essere i sogni dei morti dentro il sonno
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morti dentro il sonno dei morti?» ¶ «Non solo la
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in due. I sogni dei morti non sono più
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più dentro il sonno dei morti. I sogni dei
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dei morti. I sogni dei vivi non sono più
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più dentro il sonno dei vivi. Noi, morti e
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piangere.» ¶ «E gli specchi dei morti?» domandate ancora, sporgendovi
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degli specchi nel regno dei morti? Come possono i
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perché era lo specchio dei morti o ero io
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guardando dentro gli specchi dei morti e i morti
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i morti dentro quelli dei vivi. Perché gli specchi
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il tempo del racconto dei vivi e non c
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il tempo del racconto dei morti. Come si fa
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scrittori vivi nelle città dei vivi, che combattono gli
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si spegne. ¶ La fila dei morti avanza lentissimamente nel
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senza interruzione nelle città dei morti. Anche l’intervallo
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sono fuori dagli ambulatori dei vivi, dove si rimane
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che scandagliano l’interno dei corpi con i raggi
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sfilate dalle loro viscere, dei carrelli scorrevoli che spingono
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sua testa, la nuvola dei suoi capelli, le palpebre
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legnaia e della casa dei fagiani, e che dovevi
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in muratura della casetta dei fagiani, avevo cominciato a
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davanti alle altre gabbie dei fagiani e poi dietro
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sentivo solo il rumore dei tuoi passi che facevano
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di schiena, sulla punta dei piedi e con tutte
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è sentito il rumore dei vetri che vibravano nelle
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il rumore delle bocche dei pesci che pullulavano a
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lungo la linea calda dei fianchi. Il tuo corpo
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po’ sotto la linea dei miei occhi. Con le
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passare attraverso la nuvola dei capelli e poi rimane
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immaginare di stringersi quelle dei vivi, di quelli che
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prima ancora del ricordo dei vivi che è già
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massa indistinguibile e nera dei morti faceva la fila
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e configurata!”. ¶ 5 ¶ Il continente dei morti ¶ Poco prima di
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punto tutto il mondo dei vivi sia sotto la
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Parte prima ¶ PROEMIO DEI MORTI ¶ 1 ¶ Sono nato, sono
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eroi vivi nel regno dei morti, o aveva preteso
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che succede nel regno dei morti. ¶ Si sente dire
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vedono è la decomposizione dei corpi, l’autodigestione delle
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i gas di scarico dei microrganismi che banchettano e
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della stessa visione consustanziata dei corpi che si stanno
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un altro universo parallelo dei morti? Che cosa andate
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che provengono dal continente dei morti, in modi e
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la morte. ¶ 2 ¶ Le città dei morti ¶ È tutto buio
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è attraversato dalle carovane dei morti. ¶ Viene da ogni
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con le superfici dislocate dei corpi quello spazio dalla
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partenza per il regno dei morti. Ritirano i documenti
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i vetri le città dei vivi illuminate a perdita
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di cibo alle tavolate dei masticatori morti, aiutano i
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spogliatoi, e le folle dei tifosi morti nelle strettoie
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tifosi morti nelle strettoie dei corridoi che portano verso
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già sopra le ruote dei volanti, inalberati su sedili
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troni. Anche le sale dei videogiochi, con le loro
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fusione nella catastrofe ritmica dei concerti. Anche le grandi
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Percepite la massa soffice dei due corpi seduti vicino
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Che sia il regno dei morti?” ¶ Perché, dentro la
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queste?» ¶ «Sono le città dei morti.» ¶ La macchina corre
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passaggio. Sono le schiere dei vecchi morti che accolgono
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l’arrivo delle carovane dei nuovi morti. Uomini, donne
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cani seduti a fianco dei loro padroni morti, anche
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conducono alle sconfinate città dei morti che ricoprono il
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fragore cresce. Il muro dei morti che fa ala
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ancora. ¶ «Sono le risate dei morti.» ¶ Rimanete così, la
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notte per una città dei vivi, e non ci
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le file di luci dei treni ad alta velocità
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verso le sterminate città dei morti, le lucine degli
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ai lati le folle dei morti che fanno ala
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infinitamente buio. ¶ Le città dei morti sono davanti a
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lo zaino verso uno dei piani più alti di
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non appaiono i numeri dei piani, ma devono essere
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solo il rumore elastico dei suoi passi che si
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fonda – se nel regno dei morti ci fossero il
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finestra, ma nelle città dei morti le finestre non
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aprono come in quelle dei vivi. Finalmente la finestra
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sono gli altissimi grattacieli dei morti. Molti segmenti di
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dissestati, anche le pareti dei grattacieli, a vederle così
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sprofondati nell’inconcepibile sonno dei morti. Arrivano da tutte
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a carovane nelle città dei morti, ridevate fino a
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la notte è piena dei vostri lamenti e delle
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due» vi risponde qualcuno dei morti da uno dei
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dei morti da uno dei grattacieli vicini. «Perché anche
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da lontano, le città dei morti sono un unico
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stava piangendo a uno dei piani più alti di
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tremare l’intero continente dei morti. ¶ Sono solo, anche
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è il ridere sommesso dei morti o se sono
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notte, in quella città dei vivi, col cuore in
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in quella località sconosciuta, dei vivi...» sento che sta
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dire, perché le voci dei morti non si distinguono
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dopo, perché le voci dei morti vengono prima di
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di essere le voci dei vivi. «Ci vedevamo per
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immensa solitudine del mondo dei vivi. Avevamo girato per
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dire, che sono forse dei volti di donne e
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teste sormontate dalle matasse dei loro profumati capelli morti
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perché come gli occhi dei vivi si devono abituare
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vedere così gli occhi dei morti si devono abituare
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morti nelle città sotterranee dei morti. L’amore dei
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dei morti. L’amore dei vivi non c’è
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è prima l’amore dei morti.» ¶ «Vieni, vieni...» mi
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che scaturiscono dagli squarci dei corpi e che fanno
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scaturiscono dalle caverne sterminate dei corpi, dalle loro viscere
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città e del continente dei morti. ¶ Adesso non ci
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Entra nelle caverne luminose dei nostri corpi che ti
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nelle profondità del continente dei morti, investite dal sisma
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sussultare lo spazio cavo dei morti, segno che mi
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dentro la terra nera dei morti. ¶ «Vieni! Vieni!» mi
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di sé gli strascichi dei capelli. Con le braccia
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da lontano il rumore dei tuoi passi e della
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in queste città inabissate dei morti! Siamo uscite di
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dissestate per la violenza dei baci morti da cui
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polline colorato nelle bocche dei fiori devastati dalla proboscide
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seme nero e fosforescente dei morti di cui ci
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Che sia la sposa dei morti, la mia sposa
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mondo. Le radici sessuali dei loro corpi sono rilucenti
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po’ della luce liquida dei corpi da cui sono
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sono sterminate le regge dei morti! E com’è
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Adesso anche la nuvola dei corpi che si spostavano
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gradini e gli angoli dei suoi gradini si possono
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anche se il racconto dei morti viene prima di
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viene prima di quello dei vivi, anche se il
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anche se il racconto dei vivi è già stato
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percussivo e della pulsazione dei corpi dentro la morte
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nelle viscere del continente dei morti. ¶ Piano, piano, come
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nelle viscere della terra dei morti. ¶ «Vieni!» mi sussurra
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suoi occhi, la raggiera dei suoi orecchini tutt’intorno
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queste sterminate città sotterranee dei morti su fondamenta di
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prima.» ¶ Scorgo, alla luce dei lampadari neri che vengono
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prima, perché il seme dei vivi è già stato
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Perché sono la regina dei morti.» ¶ «E il tuo
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sei tu!» ¶ 18 ¶ La regina dei morti ¶ Non diciamo più
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arrivare tramite le parole dei vivi dentro la morte
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sprofondata nel continente sotterraneo dei morti, solo perché mi
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dei loro corpi e dei loro volti. Non hai
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a trovare nelle narrazioni dei vivi, e come anche
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dal clangore nel parlamento dei morti, e che quindi
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vestiti o i volti dei morti?” ¶ È difficile far
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diciamo che i vestiti dei morti sono indistinguibili dai
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sono indistinguibili dai corpi dei morti, che la nudità
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morti, che la nudità dei morti viene prima di
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viene prima di quella dei vivi, che i volti
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vivi, che i volti dei morti vengono prima di
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vengono prima di quelli dei vivi, e che è
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dare rappresentazione nel linguaggio dei vivi. E così le
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nelle viscere delle città dei morti, e che continuano
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buio, perché le parole dei morti sono pronunciate prima
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prima, perché le parole dei vivi sono già state
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prima anche delle parole dei morti. ¶ «Vieni! Vieni!» mi
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ci sono nel continente dei vivi, indistinguibili dal buio
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sé le città emerse dei morti!» ¶ «Che sono immense
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estensione delle città sotterranee dei morti.» ¶ Continuo a camminare
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Tu sei lo sposo dei morti, il nostro sposo
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vuoi incontrare la sposa dei morti, la tua sposa
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a me come fotografa dei morti e adesso come
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e adesso come sposa dei morti, perché, come vi
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già detto, i vestiti dei morti sono indistinguibili dai
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sono indistinguibili dai corpi dei morti, però sento che
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sotterranee delle città sterminate dei morti come da un
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se la dilatazione termica dei corpi e i cambiamenti
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vivi da morti, non dei morti. ¶ La guardo, mentre
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delle immense città sotterranee dei morti. ¶ Un istante dopo
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fragore degli strascichi profumati dei loro capelli morti che
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se fossero poste sopra dei pistoni?” ¶ Sto scendendo a
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viscere delle città sotterranee dei morti, e che ci
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morte nell’immenso buio dei morti. ¶ «Guarda! Guarda!» mi
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lucente delle città sotterranee dei morti che si inabissano
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entrando nei domini sotterranei dei corpi che si stanno
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danno sulle città affiorate dei morti, noi ti abbiamo
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sconfinata voragine delle città dei morti...» ¶ «Ma che città
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tale è il numero dei morti che gremiscono le
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le sterminate città sotterranee dei morti. L’origine di
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più sprofondate delle città dei morti, di cui in
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ancora, nella museruola morbida dei loro volti e delle
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con le radici genitali dei nostri corpi, anche tu
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con le radici sessuali dei nostri corpi il vortice
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nelle sterminate città sotterranee dei morti.» ¶ Adesso non siamo
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anche noi le spose dei morti. Se tu ti
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tremare le città capovolte dei morti sprofondate nel continente
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morti sprofondate nel continente dei morti. ¶ «Vieni dentro di
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di intere città sotterranee dei morti?” mi domando correndo
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perché vedo a uno dei lati una parete verticale
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città e del continente dei morti. ¶ E intanto, in
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nell’emiciclo del parlamento dei morti, incernierati per non
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chiudono come quelle mute dei pesci che boccheggiano in
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politici e di governo dei morti e dei vivi
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governo dei morti e dei vivi? Che cosa sono
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perché i sistemi politici dei vivi sono già stati
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morti, perché le leggi dei vivi sono già state
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governo e di dominio dei morti e dei vivi
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dominio dei morti e dei vivi sottoposti a una
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morta nel buio, «quelli dei morti e quelli dei
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dei morti e quelli dei vivi, quelli dei vivi
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quelli dei vivi, quelli dei vivi dentro la morte
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la morte e quelli dei morti dentro la morte
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inimicizia e sulla violenza, dei vivi e dei morti
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violenza, dei vivi e dei morti, della vita e
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vita dentro la morte, dei singoli vivi dentro la
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prima, la schiavitù universale dei vivi dentro la morte
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controllo, l’occupazione militare dei pensieri e dei sogni
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militare dei pensieri e dei sogni, dei vivi che
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pensieri e dei sogni, dei vivi che credono di