Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

che asciugandosi al caldo dei seni ricchi di latte

più spesso della Montecatini, dei concimi, fertilizzanti e detersivi

e detersivi che produceva, dei circa mille tra operai

che diventavano più scuri dei fichi nivurelli. ¶ Una domenica

gruppo della staffetta 4x100, dei ragazzoni con una massa

che faceva spavento, uno dei quali giocava a calcio

il punto di riferimento dei paesani quando cercavano qualcosa

prometto, figlio, sull’anima dei miei genitori». ¶ Intanto, con

lei: senza gli strapazzi dei viaggi, durante la primavera

corsa, le parole colorate dei suoi genitori, i proclami

infinito e silenzioso. ¶ Sentì dei passi che si avvicinavano

paesino d’origine e dei tanti posti in cui

grigi che sapeva parlare dei fatti del mondo, di

la chiamava “la scuola dei dettatori”. I professori dettavano

pensione. Una curiosità: uno dei due figli della famiglia

sono una ragazza con dei grandi sogni, e il

però, quando l’eco dei suoi passi si fa

fatto segno a uno dei suoi con la telecamera

primizie, l’ultimo LP dei Rolling Stones o di

di Bob Dylan o dei Pink Floyd. Tra gli

di oggi mi sembrate dei Fantozzi con la lingua

sentire il nuovo disco dei Pink Floyd regalatogli da

rispondeva gentile ai saluti dei conoscenti, ciao Nicò, ciao

semichiuse, anche le colonne dei portici capirono che quello

scarabocchio che la ricrescita dei capelli e il tempo

brava e più matura dei miei diciassette anni e

scarsa considerazione nei confronti dei coetanei e la storia

e, incurante della presenza dei due che avevano ripreso

allegro di prima, canzoni dei Beatles e di Bob

e di Bob Marley, dei Nomadi, di Fred Buscaglione

Buscaglione, di Adriano Celentano, dei suoi amici Antonello Venditti

Nicola ricordavano le sgolate dei venditori al mercato di

Non scherzo: erano proprio dei grandi esperti gli insegnanti

di conquiste. Per rispetto dei ragazzi. Per serietà professionale

carica, come un capoindiano dei fumetti, contro un gruppo

scuola, dove era uno dei più bravi se non

in acqua dall’alto dei blocchi di cemento. E

Hai lo sguardo stravolto dei pesci fuori dall’acqua

riconobbe l’abbondanza turgida dei seni di Manuela e

d’oggi ¶ La società dei fiori di plastica ¶ ci

e noi in balia dei venti ¶ senza più direttrici

azzittirono. Era la finale dei 100 metri juniores. ¶ Spingendo con

e allungare l’ampiezza dei passi ti è servito

un po’ nascosti come dei clandestini, c’erano Capocolò

avesse pianto. Lui aveva dei baffoni neri, visibilmente tinti

poi a letto parlano dei loro problemi, degli amori

degli amori del momento, dei due figli di Manuela

due figli di Manuela, dei genitori di Nicola, del

labbra. Lei ha portato dei pasticcini alle mandorle dal

che aveva il pallino dei ragazzi più grandi. C

vide al di là dei vetri, dal seno in

entrasse alla Montecatini, uno dei pochi lavori regolari che

tutto e di tutti, dei politici in particolare, che

senza sentire il contatto dei piedi sulla pista come

e naturalmente gli operai dei reparti come il superfosfato

ti bruciava alla gola, dei turni che se non

lo aiutava a liberarsi dei pantaloncini e della maglietta

affidano a Nicola come dei bambini. Se lui non

è vuota. ¶ Le spine dei cardi ¶ Ogni notte d

India e le spine dei cardi». E Nicola lo

le urla senza speranza dei contadini della zona non

ragione Rino sulle spine dei cardi. La bellezza e

lui era sull’imbarcazione dei sommozzatori a indicare le

sotto gli sguardi invadenti dei ragazzi e tu mi

tese”. Io camminavo, preda dei venti che ci accarezzavano

importante per la forza dei tuoi muscoli, e non

dallo sforzo, la potenza dei muscoli nel fisico longilineo

vedeva. Medaglia di bronzo dei 200 metri alle Olimpiadi di

farà il record mondiale dei 200 metri» gli profetizzò Vittori

si alzò sulle punte dei piedi per baciarlo sulla

del marito per lavoro, dei tradimenti cronici che lui

da tempo la soglia dei dieci anni di matrimonio

a Capocolò, parlavano spesso dei loro segreti, là, nell

avesse capito il mistero dei fili a cui restiamo

a posarsi sulle labbra dei baci dolci alla panna

cuor leggero. Erano orgogliosi dei successi del loro studente

alti, con grande gioia dei suoi genitori. ¶ «Mi sei

sporco: sgobbava nella squadra dei muratori-manovali tuttofare con

Capocolò. ¶ «Immagino la gioia dei suoi genitori: queste sono

della vita, il progresso dei figli» commentò Ernesto. ¶ Nessuno

di non sapere nulla dei programmi scolastici, anche un

lamentava, come il padre, dei turni massacranti. Dopo le

aveva raccontato la storia dei Mille di prima mano

Capocolò «hanno più bisogno dei vivi di farsi visitare

ebbe pietà di lui, dei suoi riccioli bagnati, dei

dei suoi riccioli bagnati, dei suoi occhi smarriti, e

velocità, il primatista italiano dei 100 metri juniores. Allora un

dell’ultima gara e dei progetti futuri. E da

candidato, dell’emotività e dei sudori del medesimo, del

da quella scena più dei figli. «La nostra terra

migliorato il record italiano dei 100 metri juniores e ci

prove di ammissione, faceva dei giri a piedi, con

la solidarietà, il grancòre dei vecchi compagni. Alla morte

a sé la serpentina dei sensi di colpa che

superati con il massimo dei voti, Anna lasciò definitivamente

a cui si scaldano dei viandanti nella notte fredda

affetto della zia e dei cugini, l’accoglienza dei

dei cugini, l’accoglienza dei compagni di facoltà e

compagni di facoltà e dei professori, la simpatia della

dalla scalinata di Trinità dei Monti, amava perdersi nell

paradossi. Senza la noia dei cosiddetti cantautori impegnati». ¶ Quella

a mano: ¶ «L’incantesimo dei mattini primaverili (il mare

e con ancora appesi dei frutti che due merli

Nicola racconta la storia dei pacchi e chiede a

E tante altre cose dei vostri anni mi ha

d’oro, i ritagli dei giornali rinchiusi nel cassetto

presentava con una rosa, dei pasticcini e uno spumante

pelle bruna e calda, dei suoi riccioli in cui

sul collo, sui capezzoli. Dei suoi occhi che, alla

degli esami all’università, dei problemi con mamma…» ¶ Lui

voti, erano facili, sempre dei trenta, spesso con la

dolcezza del caffè e dei pasticcini che Nicola comprava

quanto me ne frega dei tuoi record sui 100 metri

poteva sentire l’eco dei suoi pensieri: erano ingarbugliati

alla partenza, la perfezione dei passi in avanti, il

sodalizio con l’autore dei testi di Battisti, il

accese, accanto alla fermata dei taxi. Rino Gaetano mise

sua vita, la finale dei 100 metri ai campionati italiani

con lui, dai flash dei fotografi, dalle domande dei

dei fotografi, dalle domande dei giornalisti ai bordi della

del professor Greco e dei suoi genitori che lo

mettere su famiglia, avere dei figli. Ho comprato una

sudore sulla fronte e dei pericolosi rigurgiti di nostalgia

con la grinta rabbiosa dei primi anni veloci, certe

velocità nell’ultimo tratto dei 100. Era questa, la sua

eco delle preghiere e dei canti, scandivano il percorso

di spostarsi al tavolo dei parenti degli sposi: «Voi

volte lo saltavano facendogli dei tunnel umilianti. ¶ A metà

spintoni e gli sputi dei compagni e la barella

ancora intatta e caparbia dei suoi occhi, lei non

di allontanare dagli occhi dei riccioli ribelli. I ragazzi

Pareva che la diminuzione dei capelli accrescesse il suo

viveva anche la caduta dei capelli come un lutto

Ma in quel settembre dei fuochi i manifestanti non

sulla, i sapori piccanti dei cibi, il mare sempre

le vicende del settembre dei fuochi e infine si

superfosfato, ripete, le risate dei compagni. Che in realtà

Le piace il gioco dei se, fin da bambina