Cesare Cantù, Milano, 1871

a sorgere gli Apennini, dei quali si scorge la

morene, cioè il detrito dei monti e delle valli

Como; dalla Mólgora, scolo dei monti di Brianza; dal

son ponti, sopra alcuno dei quali (porta Nuova, Ticinese

quanto dire degli uomini, dei prodi. Piaciutisi della valle

Reno i Galli, ramo dei Celti. Sturbati dalle loro

concesso entrare nella società dei vincitori, cioè divenire cittadini

era la principale aspirazione dei vinti; alcuni lo presero

era caduto in arbitrio dei soldati, i quali facevano

e cominciasse la serie dei vescovi, che arriva fino

ben maggiore che quella dei re e degli eroi

di Non i corpi dei santi Sisinio, Martirio ed

appena cessarono le persecuzioni dei forti, fu attaccata dai

si adattò all'amministrazione dei beni acciocchè al fratello

e interponendo a favor dei tapini e dei soffrenti

favor dei tapini e dei soffrenti le dottrine della

abbattuto da' colpi sinistri, dei prosperi giovandosi, per ventidue

e sono le preghiere dei poveri. Questi ciechi, questi

vale d'una traduzione dei salmi alquanto diversa dalla

senno altrui! ¶ Il torrente dei Barbari, frenato dalle legioni

a contarvi la storia dei re: la storia del

dunque ribramavano il dominio dei Romani, il quale durava

storico colle solite esagerazioni dei contemporanei), altre strascinando schiave

all'esercito imperiale, molti dei nostri tornassero e dai

difesa contro il capriccio dei padroni, senza protezione di

sempre peggio il collo dei poveri Italiani. E come

invitarono Carlo Magno re dei Franchi (774), il quale vinse

V. ¶ La immunità - Potenze dei vescovi. ¶ La speranza dei

dei vescovi. ¶ La speranza dei poveri Milanesi (che vennero

chiamati Lombardi dal nome dei vinti padroni) appoggiavasi al

padroni) appoggiavasi al crescere dei preti; e di fatto

signori, e agli arbitrj dei conti, opposero i loro

Lombardia, ove la dieta dei prelati lo eleggeva re

uccidendo. Pensate il terrore dei poveri nostri padri! Santa

armi era stato privilegio dei signori, allora si dovette

Corpi Santi; dalla giurisdizione dei conti o duchi, che

Fuor della città e dei Corpi Santi estendevasi il

ad aumentare la popolazione dei tenui dominj, e in

e rimbrottando gli eccessi dei feudatarj, ravvicinava questi a

venuta degli arcivescovi o dei re! nè credo fuor

VI. ¶ Simonia - Concubinato - Guerra dei preti. ¶ Se a voi

all'influenza nell'elezione dei re e nei favori

all'arcivescovo l'investitura dei beni, attesochè egli era

chiese come patrimonio universale dei poveri? Il celibato de

senza badare a proposizioni dei Milanesi, aveva nominato Guido

i Nicolaiti; l'altra dei Patarini, poveri e plebei

contaminata la pacifica solennità dei riti, impedita la consolazione

riti, impedita la consolazione dei sacramenti. ¶ I Nicolaiti trucidano

armi (1063), devasta le campagne dei signorotti che favorivano i

popolo, che dall'austerità dei monaci era stato avvezzo

tutta forza alle arroganze dei re e alla simonia

re e alla simonia dei preti; scemò la giurisdizione

v'andasse, e moltissimi dei nostri presero le armi

vescovi, fondata sopra concessioni dei re. Talora i grandi

di Verona, perpetuo avamposto dei Tedeschi. Quindi anche il

dicemmo: capitanei, vassalli immediati dei re; valvassori, che teneano

ma condotti ad occuparsi dei pubblici, e mettendovi quell

Una serie di guerre dei Milanesi colle città vicine

del loro terreno e dei lontani trasporti. Quando l

tempo era stata sede dei re, che vi si

vesti dimesse; in luogo dei vini generosi, acqua in

rammemoranti le lunghe ingiurie dei Comaschi, indusse a dichiarar

fra i signorotti, nessuno dei quali avrebbe tollerato sul

le malattie, in grazia dei tanti campagnuoli che vi

i diritti dell'impero, dei vassalli e dei Comuni

impero, dei vassalli e dei Comuni. Essi proposero un

reliquie e i corpi dei re Magi, che ora

abbagliare dalla vittoria, e dei vigliacchi che lodano i

prodigava il solito pane dei vinti. Veniva il ricolto

beni, che erano eredità dei poveri; non toccar le

d'essere l'avamposto dei Tedeschi, era insorta per

piagnucolarne è lo stile dei fiacchi: i nostri invece

ci compenseremo a vicenda dei danni che patissimo a

dell'artista e quel dei consoli sotto cui l

colombe, staccatesi dall'arca dei santi Sisinio, Martirio ed

alto era lo scopo dei nostri, cioè di mantener

campanile e pei sepolcri dei Torriani, possedette 6000 pertiche di

poi ampliata per cura dei frati di Morimondo, porta

vede i buoni monumenti dei Brivio e de' Visconti

e corrette a seconda dei tempi, ottennero molto credito

aggiungendovi i successivi decreti dei podestà riguardo alle cose

violazione della domenica o dei venerdì e la bestemmia

nomi e sopranomi, alcuni dei quali non si possono

testimonio vivente delle divisioni dei popoletti d'allora. Il

Canton Ticino, della Valtellina, dei laghi di Como, di

in dodici volumi (1816), ornata dei nomi di un Maggi

nascente, e l'inesperienza dei rimedj. Non che preparare

non freno all'ambizione dei grandi e agli eccessi

Tali sono i più dei nostri signori, di cui

Longobardi, secondo il diritto dei quali il titolo non

deva attribuire la pienezza dei diritti; stantechè uno si

vi opposero la Credenza dei consoli; i Valvassori la

di città, la cavalleria dei nobili ripigliava il sopravento

capovolti, e già molti dei nostri vedeano con indifferenza

tale Guglielmina, pretesa stirpe dei re di Boemia, proclamava

i Comuni; in obbedienza dei quali, anche il nostro

Balduccio da Pisa, uno dei primi rigeneratori della scultura

si perpetuava la lotta dei vassalli colle corporazioni; di

suddivisioni di ciascuna comunità; dei membri di ciascuna associazione

infine questi Visconti. Uno dei quali, Ottone, alla prima

non aboliva la libertà dei Comuni; ma questo re

lazzi della ciurmaglia, insultatrice dei vinti in tutti i

sorprende, lo sbaraglia affatto (1277); dei 164 Torriani che ivi combatterono

la maggioranza d'uno dei nostri è antica abitudine

rispondeva: - Quando i peccati dei Torriani supereranno i nostri

barricate attorno al palazzo dei Torriani, lo incendiarono e

Rotte e del Giardino dei Torriani, che da quel

dirsi cominciasse la signoria dei Visconti in Milano. Quei

fossero del popolo o dei nobili, non erano legalmente

riti e dalla consolazione dei sacramenti; Matteo stesso invecchiando

degli Estensi, degli Scaligeri, dei Gonzaga, dei Pepoli, che

degli Scaligeri, dei Gonzaga, dei Pepoli, che dominavano nelle

delle giurisdizioni comunali e dei privilegi delle città. Come

signorotti delle terre e dei Tredici Colli di là

li menassero agli ispettori dei cani; i quali, se

di Mantova; a ciascuno dei cinque maschi legittimi avea

imprecatrici, soffogavano i gemiti dei popoli. ¶ XV. ¶ Il primo

si movesse pur uno dei devotissimi sudditi che gli

de tutte le nazioni dei cristiani ed anche infedeli

ma, secondo lo spirito dei tempi, usavano quello stile

della preghiera; essa aspirazione dei devoti, come la più

maestranze che chiamavano loggie dei franchi muratori, dove mettevano

da Venezia, ingegnere generale dei lavori della Certosa, che

dittico d'ippopotamo, e dei mausolei di Giangaleazzo, di

ventiquattro casini, ciascuno proveduto dei comodi occorrenti e d

questa fronte, a proporzione dei capicroce. Il Cagnola ne

pretensioni contro la ecclesiastica dei prelati nostrali: in quell

che questo antico concetto dei Longobardi nasca in molti

e le famiglie ghibelline dei Mantegazza, Pusterla, Del Majno

questi passò al soldo dei Veneziani e li condusse

con lui la dinastia dei Visconti. ¶ In quel tempo

col fare severa giustizia dei ladri e dei ribelli

giustizia dei ladri e dei ribelli, "e per ribelli

sorelle e le figlie dei nostri principi cercate dai

in meglio sull'esempio dei monaci, e si miglioravano

incontriamo ancora la via dei Lombardi: la prima cambiale

i fornaj soleano offrire dei pani infissi sulla pala

i frati; poi deputando dei nunzj pontifizj, che decretavano

del censo, solito carnevale dei liberati, per dar ai

reali di Francia parenti dei Visconti; chi al re

leggesse nel futuro. ¶ Ma dei Visconti, dominati 151 anno (1277-1429), Matteo

e come difesa contro dei Veneziani, ma in realtà

si faceva da uno dei servidori nettar le scarpe

col porre il ritratto dei benefattori sotto quei portici

Misericordia, il più ricco dei luoghi pii a San

Martino, donde il nome dei Martinetti, diretto dai Somaschi

zecchini, Lodovico poteva essere dei più felici principi d

riottosi è il rovinarli: dei delitti non si faccia

Poi, temendo la prevalenza dei Veneziani, istigò contro di

senato lasciò la nomina dei professori; nostro era l

in Francia a lamentarsi dei tradimenti, egli che tutti

vendendo perfino l'acque dei navigli e rincarendo le

la spada, unica arbitra dei poveri popoli. ¶ Perocchè, vincesse

riguardi, contentandosi del riscatto dei prigionieri. Or ecco improvviso

passato! oh al tempo dei Francesi non si facea

giunta riviveano le sette dei Guelfi e Ghibellini "con

Il Morone, disingannatosi anche dei Tedeschi, rannodò trame per

Busca, che diede uno dei primi trattati della rinnovata

algebra alla costruzione geometrica dei problemi; educò sordo-muti

invenzioni, tra cui quella dei lucchetti a parole; e

di Gaudenzio, de' Procaccini, dei Campi, di G. B

del Lomazzo, del Bianchi, dei Procaccini. ¶ Oltre di questi

e probabilmente furono opere dei nostri l'ammirato messale

che or primeggia mercè dei Martini e dei Giussani

mercè dei Martini e dei Giussani. ¶ Occasione di disegni

o com'altri dicono dei Solari, e dono di

correggere la splendida dissolutezza dei principi secolari ed ecclesiastici

suo successore a cura dei malati. ¶ Istituì gli Oblati

l'esempio colla Compagnia dei servi di carità, che

costumi gratis et amore Dei, con norme da raccomandarsi

ma guastavasi nell'applicazione. ¶ Dei re avevamo conoscenza sol

tempo le fragorose caccie dei padroni dissipare le faticate

ciuffo o altri distintivi dei bravi; gride che provano

servigi di corpo; e dei vicini turbando la sicurezza

concentramento delle primogeniture e dei fidecommessi e pei lucri

doppio voto nel consiglio dei 60, portar l'arme della

Cesano Borromeo, il convento dei Domenicani a Barlassina e

che spiegherebbe l'arricchire dei presidenti del senato. ¶ Eppure

stupido sotto l'estremità dei suoi mali, non conosceva

tutte le piazze, tremava dei birri, tremava del padrone

città; fissata la grandezza dei mattoni, la lunghezza della

sanità, e gli esecrabili dei loro giudici. ¶ Scema d

manca, dentro o fuori dei balaustri, e sopra o

Tessalonica frammenti della versione dei Settanta; dal deserto di

al genere classico, fu dei primi a cercare i

distribuito, e in piazza dei Mercanti il collegio dei

dei Mercanti il collegio dei giureconsulti: chiesto architetto del

degli Erba in via dei Nobili, coi busti de

Duomo adulterò il concetto dei gotici, e prodigò ornati

di Padova ed uno dei primi a conoscere l

Giovanni pubblicò (1678) una teorica dei centri di gravità, superiore

dell'Asellio nella scoperta dei vasi chiliferi, la quale

buoni che cattivi effetti. ¶ Dei leggisti basti ricordare il

Cristoforo Borri gesuita fu dei primi missionarj che penetrarono

restò in fama Cesare dei Negri, detto il Trombone

XXIV. ¶ Il settecento. ¶ Ultimo dei governatori a nome di

velluto; sequestrati i beni dei Borromei e di altri

la stima del valore dei fondi. Da noi tentato

mozzò l'esorbitante potere dei governatori, non ingelosì di

non ingelosì di quello dei corpi nazionali; onde è

Beatrice colavano le eredità dei Malaspini, dei Cibo, dei

le eredità dei Malaspini, dei Cibo, dei Pico, dei

dei Malaspini, dei Cibo, dei Pico, dei Pio, degli

dei Cibo, dei Pico, dei Pio, degli Estensi di

leggi e la discordanza dei poteri. Pertanto il ministro

arrivarvi, bastare la voce dei filosofi e i decreti

filosofi e i decreti dei re, i quali perciò

le attività e passività dei banchi di Santa Teresa

San Cipriano, San Protaso dei monaci benedettini col luogo

dottrina cristiana, la parrocchiale dei ss. Cosmo e Damiano

numero e l'età dei monaci; tolti gli asili

lasciti e alla soppressione dei conventi. A Brera stessa

per abbattere la pedanteria dei parolaj, la scurrilità degli

e mostrando la forza dei molti uniti contro i

i concittadini. Nell'opuscolo Dei Delitti e delle Pene

inezie degli Arcadi e dei Frugoniani, per infonderle una

sue Odi rimarranno uno dei migliori ornamenti della letteratura

oggi coi fumanti popolatori dei caffè, dei teatri, del

fumanti popolatori dei caffè, dei teatri, del corso? Forse

e deputato alla correzione dei libri orientali. Nella nunziatura

più volte gli applausi dei Trasformati colle sue poesie

di paglia". Le composizioni dei Trasformati erano per lo

che fece pure quelle dei Trivulzio a Omate, dei

dei Trivulzio a Omate, dei Visconti a Brignano, dei

dei Visconti a Brignano, dei Brentano a Corbetta, dei

dei Brentano a Corbetta, dei Somaglia a Orio, degli

casa Serbelloni e altrove. ¶ Dei nostri menzioneremo il Londonio

s'apersero e riuscirono dei più vasti e belli

in città verso il 1750; dei 150 mercanti di seta pochissimi

il denaro. La vicinanza dei confini veneto, grigione, svizzero

parmigiano, piemontese, genovese e dei feudi imperiali, come Retegno

derrate e nella trasmissione dei possessi e nella partizione

in italiano (1775); una camera dei conti riscontrava le pubbliche

di confiscar la libertà dei singoli per produrre la

le chiese, le spese dei funerali, che non doveano

che conviene tener conto dei sentimenti e delle abitudini

universali; restituì l'amministrazione dei luoghi pii e spedali

giorni. Libertà! ma intanto dei beni tolti ai monasteri

si cominciò un'edizione dei Classici italiani, che, sebbene

eseguita, ridestava il gusto dei buoni autori e della

città si trovò capitale dei 24 dipartimenti, estendentisi fino a

squisite prove sulla potenza dei medicamenti e la capacità

api, del ferro nostrale, dei combustibili fossili, a tacer

mirabile finezza la fusione dei bronzi, e 9,000 all'anno

da Parigi; il despotismo dei prefetti atrofizzava la vita

salì fino a 130 milioni, 30 dei quali per mantenere un

ritornerebbero più. Nel corpo dei veliti poneansi i benestanti

ove Milano rimane arbitro dei proprj destini. I liberatori

de' magistrati, dalla saviezza dei medici. ¶ Il regno lombardo

degli estimati nobili, uno dei non nobili, uno della

si incanalò l'acqua dei tetti; si stabilirono i

gusto degli addobbi e dei fiori. Nello stradario in

affluenza degli esposti e dei malati. La contessa Ciceri

Cristoforis (Pizzala), l'ospedale dei Fate-bene-fratelli (Gilardoni

Cornienti, Induno...), di Canella, dei Bisi, impinguavano l'annuale

e al paesaggio vanto dei Bisi, del Belgiojoso, del

Brenta ravvivarono l'arte dei vetri colorati. Nel 45 gli

umiltà. ¶ L'innovato genere dei romanzi non solo qui

meteorologiche. Giacomo Marieni, uno dei più distinti ufficiali del

delle lacrime pietose e dei fremiti patriotici. Il Cherubini

non conosce l'abilità dei borsajuoli e le capresterie

Litta o casa Busca, dei milionarj della via de

conosce come e più dei viventi; Santa Croce, ove

tutto è una passione dei nostri; e scappa fuori

a quello del tempo dei tempi. C'è due

prima della rivoluzione! Pure dei governi che non l

suo merito la spontaneità dei mutui soccorsi, la venerazione

del quale, come avviene dei morti, ricordavansi soltanto le

sesta giornata! quanti errori dei neonati della libertà! quante

personali, alle stomachevoli prepotenze dei deboli; e mentre doveasi

puniti ben peggio che dei cittadini scoppj del 48. ¶ Poco

dopo ogni rivoluzione: riforma dei numeri delle case; fontane

mancati dell'uva e dei bozzoli, per diluvj, per

erano scomparse le raccolte dei Settala e degli Anguissola

vendettero quei degli Archinti, dei Litta, dei Castelbarco. ¶ Le

degli Archinti, dei Litta, dei Castelbarco. ¶ Le grandi famiglie

i forestieri ci domandano dei nostri illustri, nominiam solo

di menzogne, dalla insipienza dei governanti, dalle coscienze scosse

coscienze scosse e demoralizzate dei governati; non volendo persuadersi

per lo spettacolo frequente dei drammi giudiziarj, che avvezza

siccome comportano la natura dei prati e le opere

splendidezza de' teatri e dei corsi, la lautezza de