Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013
concordanze di «dei»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2013 | donne, o di trovarsi dei compagni con cui salpare | ||
2 | 2013 | ancora in letargo, tinti dei colori bruni e ocra | ||
3 | 2013 | conosceva grazie ai racconti dei vecchi: era il luogo | ||
4 | 2013 | nomi delle cose e dei luoghi, ai lavori stagionali | ||
5 | 2013 | che sognavo il ritorno dei lupi e degli orsi | ||
6 | 2013 | che cosa ne fosse dei fiori, degli insetti e | ||
7 | 2013 | grande quantità nel fitto dei suoi aghi. Così un | ||
8 | 2013 | in rilievo come quelle dei vecchi. Poi mi sedetti | ||
9 | 2013 | di vedere il rosso dei pomodori, il giallo dei | ||
10 | 2013 | dei pomodori, il giallo dei fiori di zucchina. Ero | ||
11 | 2013 | sotto. E la libertà dei caprioli. E perfino la | ||
12 | 2013 | cima, forse a caccia dei cuccioli di camoscio e | ||
13 | 2013 | sul soffitto, il giallo dei semafori lampeggiare, il blu | ||
14 | 2013 | che agitava le cime dei larici. Il verso di | ||
15 | 2013 | al fuoco in cerca dei resti della mia cena | ||
16 | 2013 | loro, ignoravano i confini dei pascoli e andavano a | ||
17 | 2013 | loro gerarchia interna uno dei tre restava sempre al | ||
18 | 2013 | abeti, o gli odori dei selvatici che seguiva pigramente | ||
19 | 2013 | prese troppo con uno dei vitelli, continuò a morderlo | ||
20 | 2013 | pastore non era uno dei miei vicini, ma quello | ||
21 | 2013 | fare piano. Un dito dei suoi era grosso quanto | ||
22 | 2013 | era grosso quanto due dei miei, e tutto diventava | ||
23 | 2013 | cena mi parlava spesso dei tempi andati. Era un | ||
24 | 2013 | no, ma a nessuno dei due dispiaceva cenare in | ||
25 | 2013 | il falò nello stile dei montanari: ci versò sopra | ||
26 | 2013 | erba raggiunse l’altezza dei fianchi e cominciò a | ||
27 | 2013 | ci calavamo nel profondo dei crepacci per simulare operazioni | ||
28 | 2013 | una corda, l’affiatamento dei passi, più nessun bisogno | ||
29 | 2013 | ero finito lassù uno dei colpevoli era lui. ¶ Ora | ||
30 | 2013 | primo incontro, il giorno dei libri e della neve | ||
31 | 2013 | al nevaio. Finché uno dei due sentì il pericolo | ||
32 | 2013 | tra le rocce. Due dei giovani cominciarono a prendersi | ||
33 | 2013 | marcia, con le radici dei larici che sporgevano a | ||
34 | 2013 | riuscivano a tenerla insieme. Dei selvatici nessuna traccia: né | ||
35 | 2013 | olio, qualche bottiglia vuota, dei mozziconi di candela, una | ||
36 | 2013 | adesivo. Osservandola mi ricordai dei pastori bambini che da | ||
37 | 2013 | con la chimica scritta dei libri, convinto che lì | ||
38 | 2013 | a limarci la pelle dei polpastrelli su roccia mai | ||
39 | 2013 | vivere su un confine. ¶ Dei due custodi Andrea era | ||
40 | 2013 | facile perdere il conto dei giorni che passavano. Fuori | ||
41 | 2013 | Andrea imbracciavano, benché nessuno dei due la sapesse davvero | ||
42 | 2013 | croce. In cresta stanai dei camosci e deviai dal | ||
43 | 2013 | dai ghiacciai, acqua nera dei 2.700 metri, potevi pure passare | ||
44 | 2013 | in Sicilia. Mi raccontò dei viaggi che faceva in | ||
45 | 2013 | rara di cui nessuno dei due sentì il bisogno | ||
46 | 2013 | Nebbie. E il tonfo dei sassi ¶ dentro i canali | ||
47 | 2013 | tra le immense rocce ¶ dei monti. ¶ E forse ci | ||
48 | 2013 | del tetto, i profili dei lupi, degli orsi e | ||
49 | 2013 | lupi, degli orsi e dei gufi disegnati dai nodi | ||
50 | 2013 | casa sua. Gli alberi dei duemila metri sono solo | ||
51 | 2013 | ho ringraziato il folto dei suoi aghi e il | ||
52 | 2013 | contorti come le ossa dei vecchi montanari. Impossibile ricavarne | ||
53 | 2013 | liberarsene. Ma la fragilità dei rami garantisce la solidità | ||
54 | 2013 | larice sono i travi dei tetti delle case. Su | ||
55 | 2013 | crescono lassù, sul ciglio dei dirupi, sulle creste. A | ||
56 | 2013 | le guglie di roccia dei tremila metri illuminate dai | ||
57 | 2013 | di caffè. Nelle ombre dei larici che vedevo allungarsi | ||
58 | 2013 | sentivo avvolgere la montagna. Dei torrenti in secca, dell | ||
59 | 2013 | bruciata dal gelo notturno, dei profumi che ogni giorno | ||
60 | 2013 | i segni delle ruote dei trattori, il paletto a | ||
61 | 2013 | le mani. L’acqua dei laghi era plumbea, quasi | ||
62 | 2013 | mattina, e gli spari dei fucili cominciarono a rimbombare | ||
63 | 2013 | per brucare al margine dei pascoli, dove l’erba | ||
64 | 2013 | cervo né gli spari dei cacciatori. ¶ Di sera sono | ||
65 | 2013 | profilati sul cielo, fossero dei, fin dall’inizio”. ¶ A | ||
66 | 2013 | paese, la stava svuotando dei vecchi mobili per metterci | ||
67 | 2013 | alto, lungo le vie dei camosci. Superare le tane | ||
68 | 2013 | salutare la montagna. Scrivevo dei biglietti e li nascondevo |