Giovanni Montanaro, Tommaso sa le stelle, 2014

qualche parte. A sinistra del grano appare il deposito

sembrano rilassate, meno forsennate del solito mentre si incrociano

prima di diventare custode del deposito, faceva l’elettricista

sempre più spesso. Vorrebbe del bicarbonato ma non ce

se guardare dalla parte del fiume o da quella

Ai sensi dell’art. 67 del codice di procedura civile

energica Zerti, la figlia del lattaio. L’ha baciata

ha baciata ai giardini del municipio, una domenica pomeriggio

ha bisogno. Le cose del deposito sono imbarazzate, sospettose

un rigonfiamento all’altezza del petto. Ecco dove ho

Sì, è un fiore del lampadario di Murano. Era

radio. Spalanca la porta del deposito. Eccone un altro

radice, vicino al bordo del fiume. Il Po è

della gonna, il gancetto del reggiseno tiepido. Lei ha

Una novantenne di Mazara del Vallo vuole consigli per

sporche, sopra c’è del fango, della terra. ¶ 5. ¶ La

Vita, morte e miracoli del petrello della Magenta. L

il portone in lamiera del deposito. ¶ Come sempre, va

c’è il fusto del lampadario, e Pietro inciampa

scontro frontale. Un braccio del lampadario? Sì, ecco la

è avviata, l’anta del frigorifero è aperta. No

tenuto vicino. Il battito del cuore decelera. Prima ancora

ha paura, deve riappropriarsi del deposito, scacciare gli invasori

butta in padella. Aggiunge del burro. Friggono. Mastica guardando

mezzo al verde-giallo del prato. Se la bestia

Che siano un dono del Castroni? Ancora peggio. Il

tarassaco nasce sulle sponde del Po, si disfa lì

terra. ¶ È sul confine del bosco. ¶ Guarda i rami

senza trovarli più. ¶ Prende del pollo dalla sua busta

rumore. Anche le guance del ragazzino, imbrattate di terra

mostra, invece, la porta del bagno, con il dito

troppe, e a metà del conto l’altro si

accorge che gli occhi del ragazzino si chiudono, ha

sono ancora i materassi del Canzoniere, l’albergo di

in mezzo agli scaffali del deposito. Si è svegliato

e ferma il braccio del ragazzino. “Non ho intenzione

loro occhi ottusi. Afferra del ghiaccio e se lo

e si stupisce lui del colore della pelle dell

angelo medievale esangue, orgogliosa del suo ombelico all’aria

trovato?” ¶ “Cosa ne sai del lampadario?” ¶ “Me l’ha

mano!” Afferrano un materasso del Canzoniere. “Ce la fai

li ricorda. La conquista del Polo Sud. La spedizione

Il rituale di corteggiamento del paguro. Il direttore risponde

fa cenno a Tommaso. Del Canzoniere ce ne sono

muoiono. E il resto del tempo, in giro!” Ma

chiaro, il verde scuro del picchio, i nidi intrecciati

accorge che il polso del ragazzino è senza braccialetto

che avessimo le fate del lavello.” Sale le scale

a ridestarlo, alla fine del lato A. Sbadiglia. Va

di chiudere il portone del deposito, per prudenza. Allora

lui. Cosa può capire del suo viaggio? Proprio lui

Ora è la volta del tabacco. Va al distributore

è il Museo diocesano del Po. Pietro si siede

omessa custodia dei beni del deposito a...” ¶ “All’omicidio

l’addio al celibato del Ballestra. “No, grazie,” risponde

primo treno è alle 5.27 del giorno successivo. Quello delle

civetta de “La voce del Po”: ENNESIMO FURTO DELLA

gli sembra più lungo del solito. Ha voglia di

cose non finiscono mai del tutto, non si riesce

un bambino piccolo. ¶ 12. ¶ Autostrada del Sole ¶ “Bisogna che tu

sta simpatico, il custode del deposito giudiziario. ¶ “Non sono

tempo. È l’una del mattino.” ¶ “Ho un taglio

fai a non ricordarti del taglio?” ¶ “Ero sovrappensiero.” ¶ “Dai

caduto. ¶ “Sulla terra?” ¶ “Autostrada del Sole,” dice. “Autostrada del

del Sole,” dice. “Autostrada del Sole,” ripete, un nome

ha portato le teche del professor Sansoni, con le

minaccia. ¶ Torna all’altezza del muro. Cancella anche l

niente di più, è del tutto identico a prima

filo anche sulla punta del naso. ¶ “Dovresti allenarti con

Stanno vincendo la resistenza del pesce. “Ora!” Hanno dato

Pietro stringe la testa del pesce e mostra al

lui è la ragazza del braccialetto? E “solitudine”? Cos

un camion? La stanza del deposito dove si era

appoggiato allo sportello aperto del furgoncino verde. Ha un

parla.” ¶ “Ho un ordine del tribunale.” ¶ “Non può portarle

Pietro verso l’interno del deposito. Le porte finestre

mettere qui le scatole del sexy-shop?” ¶ “Non le

fortuna, al di là del nome evocativo, le scatole

sono pagine della “Voce del Po” di qualche giorno

gli elefanti, un giovane del paese ha vinto una

si conosce l’entità del danno, che è al

di corsa a bordo del mezzo. Il signor Jonathan

è nitido. La canzone del ragazzino si spezza, riparte

tra le mani. È del colore dell’argento, e

metro. Brandisce la spada del RESORT DEI MOSCHETTIERI. È

proprio sopra la mappa del cielo; è vero che

umida per la pioggia del giorno prima, ma la

uno. ¶ Funziona. ¶ Il ronzio del proiettore si confonde con

sul capannone. La porta del deposito è chiusa, lo

televisore. Ma quell’opera del suo ingegno gli piace

gli piace. ¶ La carta del programma di sala è

voltarlo. È l’inizio del secondo atto. “Tommaso?” Il

è il miglior portiere del mondo. ¶ Tiro. ¶ Palo. ¶ Si

sua sagoma con quella del bambino, chiude gli occhi

la più sublime Turandot del mondo ha una faccia

Pietro sente la brezza del fiume. Potrebbe chiudere gli

e tremare le pareti del deposito giudiziario. Sì è

mani gli tremano, spande del vino, si sporca le

dice, e sorride, brilla del lungo sorso, i piedi

i bottoni, il gancetto del reggiseno. Ma Pietro si

torna verso la porta del deposito, abbassa la maniglia

porta i due fogli del suo ultimo disegno, quello

indossa il mantello rosso del cardinale di Fellini, e

concesso accettare la corte del ragazzino. ¶ Tommaso scende, riporta

come un regista prima del ciak; la porta aperta

si allontana dalla città del foglio. Raggiunge un pioppo

Non c’è traccia del nido di vespe. Né

cucina, apre la porta del frigo, tira fuori la

seppure flebile, nel silenzio del bosco. Allora La Regina

passa la gran parte del tempo tra gli scaffali

davvero passato. Il foyer del teatro, la cassa con

imparato niente dagli innamorati del suo melodramma? Perché non

lì, sull’ottavo ripiano del suo armadio, a Buckingham

È arrivato sul bordo del fiume. ¶ Da lì può

quell’uomo. Gli darò del Lexotan”. ¶ “Nottingham?” ¶ “No.” ¶ “Bristol

gli sembra più lungo del solito, ecco il cancelletto

lentamente, sotto il fracasso del tetto. È tutto ammucchiato

irruzione in una casa del centro, hanno trovato i

cosa dire al ragazzino del fatto che sono arrivate

ruggisce nel letto gonfio del fiume. Sfiora gli argini

preghiera. ¶ Lui è sacerdote del fiume, custode delle genziane

di bigiotteria. Un tagliacarte del commendator Tognazzi. Sì, è

indirizzo inglese scrive quello del deposito. Poi prende una

si acquatta dalla parte del muro, sulla destra della

più niente. Il rumore del motore, sempre più lontano

ragazzino sbuca dalla porta del deposito; ha in mano

vuole disegnarla sulla mappa del cielo. ¶ Si ferma, guarda

Questo è l’indirizzo del deposito. L’indirizzo di

Proprio al limitare, srotolando del tutto la prolunga blu

appena è sull’uscio del deposito avverte un altro

Arriva davanti alla porta del bagno. Non è ancora

alla siepe, sull’estremità del fascio di luce. Ecco

Arriva davanti alla porta del bagno, la spinge ma

Deve difendere la porta del bagno. ¶ Andrà a parlare

Pietro!” ¶ Sì, la voce del ragazzino è inconfondibile, il

ha preso la direzione del ragazzino. Pietro si affretta

lascio lì?” ¶ La porta del deposito è spalancata. ¶ L

Non ci credo.” ¶ “È del Cinquecento. Apparteneva al re

si mette a cavalcioni del davanzale, si volta, salta

si mette a cavalcioni del davanzale. È più alto

postina indica la finestra del pianterreno, dove può trovare

gratta contro il muro del deposito, ci sbatte contro

Ecco, la prima curva del deposito, pochi metri e

storia di Moby Dick, del capitano Achab che non

dica qualcosa. Nel teatro del gran mondo? Vi ravviso

riavvolge fino alla fine del lato A. Va verso

fumo / Sull’estremo confin del mare / E poi la

metto là sul ciglio del colle / E aspetto, aspetto