Egisto Roggero, Komokokis, 1902

abbiamo avuto nella metà del secolo scorso i romanzi

romanzo. Sotto la bizzarria del titolo, Egisto Roggero presenta

si nascondono nelle viscere del nostro pianeta. ¶ “Studiando a

di neve, dalla punta del cappello ai piedi. ¶ — Toh

mia e da quella del bruno e candido-vestito

città. ¶ L’eloquente sospiro del già camerata richiamò per

ore il turbinoso microcosmo del cervello del mondo, s

turbinoso microcosmo del cervello del mondo, s’era deciso

e lo spettacolo serotino del demi-monde riunito nei

sulle Alpi alla conquista del vecchio maniero, già di

Alpi, adunque! ¶ — Alla scoperta del vecchio castello! ¶ Fu così

Francia e le porte del mio bel paese, al

luminosa della ragione moderna, del rinnovellato pensiero, dell’inspirazione

subito tutto lo scompartimento del suo acuto odore; molto

sullo stato psichico-finanziario del nostro compagno di viaggio

Ma questo Turras, che del resto anche noi non

trovato finalmente la meta del suo viaggio. ¶ Si fregava

avana, si ristorò con del cognac che cavò da

volta la irrompente fiumana del buon Jean Bonnin con

frastuono monotono e cadenzato del treno fuggente nella notte

bizzarramente la vocetta squillante del nostro loquace compagno di

diffusa: la luce chiara del mattino, ch’empiva di

sin sotto le ruote del nostro treno, animato sempre

altra parte, sulla piazzetta del villaggio. ¶ L’ora fresca

condusse all’unico albergo del paese: una pulita locanda

viaggio a Turras, sede del famoso castello, nostra mèta

sospiro. ¶ * ¶ Erano le tre del mattino quando io ed

La luce d’oro del sole scendeva rapidamente giù

nera sulla sfondo luminoso del cielo, una macchia bruna

un pezzo, dagli abissi del suo regno, in una

antico padrone, quello prima del vostro signor zio, colui

noi, che pure siamo del mestiere, ha mai osato

in quelle quattro pietre del Diavolo. Finalmente si presentò

sospettavano col vecchio Diavolo del quale veniva a prendere

Edoardo. ¶ — Sono i documenti del Diavolo, – fece la guida

che i grandi magazzini del Printemps di Parigi spediscono

pel continente. ¶ Ai piedi del tranquillo e romito villaggio

alto, sulla vetta ripida del colle che lo dominava

nell’unica piccola locanda del luogo, e rimandare quindi

pennello fiammingo. ¶ Dalle assi del soffitto che il fumo

tovaglia di grossa tela del nostro disco, una fumigante

formavano la parte punitiva del quadretto fiammingo, circondati da

nostri giovani spiriti e del nostro formidabile appetito, reso

Eravamo sul più bello del nostro convito quando ci

saziare l’orrenda fame del nostro infelice compagno di

narrarci le varie peripezie del suo viaggio su per

parte dirupata. Già maniero del secolo XV, era stato

seicento da un signorotto del luogo e serbava ancora

che portava nelle sale del primo piano. Quivi si

orecchio!... ¶ Preso così possesso del nostro maniero ci acconciammo

l’altra lo spettro del Genio protettore di questo

in ogni angolo, cosa del resto ben presto fatta

raccontare dagli abitanti giù del paese le varie leggende

prima riguardava il fondatore del Castello di Saint-Malin

aveva pensato di pentirsi del mal passo fatto in

mi dissero le donnette del paese dopo che il

pasti degli antichi abitatori del Castello, con que’ focolari

ricompensando con buoni bicchieri del solito vinetto agreste le

nessuno eccettuato – gli abitanti del paesello. In una parola

e qualche rara edizione del cinquecento. Una enorme quantità

poi di libri sacri del secolo XVIII, che contrastavano

con le diaboliche leggende del Castello. ¶ Rovistando fra questi

sopra le mirabili istorie del nostro Castello. ¶ Era un

doveva risalire alla metà del secolo XV, scritto in

la parte anteriore, quella del frontespizio: assai guasta e

d’altri lochi scripti del dicto paese di Turras

si posò l’archa del diluvio, e pigliando la

barbara ingenuità, a parlare del famoso paesello, novello Sodoma

bene tra le pagine del vecchio scartafaccio, ma nulla

chiave, in parte almeno, del bizzarro mistero. ¶ Stavo io

alterati eran ormai quasi del tutto scancellati e resi

pieno vigore e coscienza del mio intelletto. Provi colui

che ci accendeva ormai del frenetico desiderio di venirne

pronto. ¶ — Un anonimo abitatore del Castello..... il vecchio diavolo

dalla barba bianca, quello del racconto delle guide, forse

sappiamo; un anonimo abitatore del Castello, dunque, scopre per

cui il cronista narra del famoso paesello inghiottito per

Continua. ¶ — Dunque le parole del postillatore si dovrebbero riferire

tratti delle rovine appunto del famoso paesello.... ¶ — Ci pensava

la pergamena della copertina del Codice.... documento che evidentemente

precisa e totale spiegazione del mistero, cioè la rivelazione

il suo segreto – come del resto ha fatto anche

fine delle nostre ricerche, del mistero.... ¶ — Siamo d’accordo

E sin dal mattino del giorno dopo cominciammo i

si apriva la bocca del pozzo, rotonda, piuttosto angusta

far gettare giù parte del muro, onde assicurarci del

del muro, onde assicurarci del vero diametro del condotto

assicurarci del vero diametro del condotto, – diss’io. ¶ E

che ci avrebbero servito del loro meglio e senza

stabilito su all’imboccatura del pozzo. ¶ Inutile dire che

gettando giù una parte del muro della cameretta. Quando

Edoardo vestito, per bizzarria, del solito suo costume niveo

alpinista. ¶ Ambedue eravamo armati del nostro revolver, a sei

la comparsa sulla porta del bugigattolo d’un inaspettato

una grazia: ¶ — Fatemi partecipe del vostro segreto.... lasciate venir

osservare le due pareti del pozzo perfettamente liscie, quasi

il piccolo foro luminoso del pozzo: sotto di noi

sotto il fulmineo bacio del fuoco che li disgregava

forse, era meno tremenda del pensiero di restare là

ora. Con l’andar del tempo capiremo e scopriremo

Proprio così. ¶ — Non abbiamo del resto troppo larga la

lui. Non ti pare, del resto, che in tutto

le postille.... la scoperta del foglio memoriale in parte

ha incontrato le pareti del tubo, lungo le quali

avventure di quei signori del Verne, in atto di

un effetto delle emozioni del nostro strano viaggio? ¶ — Potrebbe

riprese: ¶ — Eccoti la ragione del fenomeno luminoso che ne

molecolare – essendo il generatore del calore a noi sensibile

modesto fiammifero, la fosforescenza del fosforo che pure appare

Tu conosci gli studi del barone di Reinchenbach? ¶ — Alquanto

porte, le guarnizioni metalliche del canterano, apparivan visibili. E

marinaio che nel febbraio del 1846 in una seduta del

del 1846 in una seduta del gabinetto oscuro del barone

seduta del gabinetto oscuro del barone Reinchenbach, dopo molte

sprigiona da ogni parte del nostro corpo. Quindi non

terra dalla bruciante luminosità del grande astro che ci

senza pericolo? ¶ — Lo direi.... del resto io ho il

vero.... ma una prova, del resto, una prova sicura

di un mondo differente del nostro si alzavano certi

verso il lato sinistro del lungo corridoio – non so

nuove e ignote, come del resto tutto qua sotto

masse vegetali, finchè svanì del tutto ai nostri sguardi

acque chete e terse del lago, le sponde, gli

ci affidammo alle onde del meraviglioso lago. ¶ Che deliziosa

mente bislacca di ornamentista del seicento avesse mai potuto

dalla novità per lui del nostro abbigliamento. ¶ Poi aperse

sconosciuta plaga, è forse del pari ignota.... ¶ Il vecchio

che chiudeva l’ingresso del piccolo edificio, che compresi

codesti abissi! Quel poco del nostro paese che conosciamo

consiglian tutti nelle vicende del nostro vivere. È fra

gesta dell’immensa città del vostro mondo che sembra

e ci ha detto del potente paese che voi

armadio posto nella parete del Tempio ne trasse due

così tutto il corpo del mio amico era luminoso

esprimere, si faceva padrona del mio cervello, mentre un

ormai abbiamo perduto nozione del tempo, siamo perfettamente digiuni

costeggiando sempre le rive del lago, sul quale invano

parve scostarsi dalle rive del lago, essa prese lungo

che nascondevan la vista del di fuori; continuò così

a coglier qualche parola del loro linguaggio mi colpì

divenuto ormai perfettamente inutile. ¶ — Del resto, – disse egli, – è

resto, – disse egli, – è del tutto vano preoccuparsi delle

di restaurant.... ¶ — E quelle del gas! ¶ — Verissimo. Aggiungi un

morbidezza e l’apparenza del velluto. ¶ Inoltre vagolava intorno

ascendavamo l’aria calda del bosco si faceva meno

di figliuoli della superficie del globo, imprigionati, non sapevamo

velo tutte le sinuosità del terreno; da una parte

le più delicate sfumature del bianco-roseo. ¶ In mezzo

trovar notizie negli atlanti del vostro caro mondo.... ¶ Il

a ficcare il naso.... Del resto, giacchè siete qua

vecchio molto tranquillamente. – Ma del resto, calmatevi, la cosa

pacifica e quieta gente del mondo.... sebbene perfettamente lontana

Vita, come gli abissi del mare fervono d’inteso

Vita, come ogni angolo del creato freme del grande

angolo del creato freme del grande palpito dell’esistenza

caduta segnasse la fine del mio corpo! Perdetti i

svanita nella vana storia del tempo che fugge. E

stava passeggiando sulla riva del fiume. Egli, ora, più

pensieri che le parole del vecchio avean suscitato in

compiere: non parlar mai del vostro luogo di origine

di maraviglia, come tutto del resto qua dentro, da

vi condurrò alla presenza del Sommo Capo. Egli vi

E con questa scappata del mio buon amico Edoardo

sua stramba originalità, prodotti del seicento – il secolo dei

modesti e laboriosi minatori del nord narrano una loro

abitatori de’ tenebrosi recessi del globo io e il

profondità sconosciute della caverna del Mammuth nel Kentucky degli

esprimerci con i termini del nostro.... nuovo mondo, il

Il dubbio non era del tutto assurdo. Solo nella

grotta che ho ricordato del Mammuth, per non dire

per esprimere le preghiere del loro cuore al sommo

Kalika, – ma la riva del lago, un monticello di

mostriamo con le rughe del volto di aver ottenuto

abbiamo obliato il sapore del frutto del Bene e

il sapore del frutto del Bene e del Male

frutto del Bene e del Male. ¶ La vita è

strana specie di lichene del quale già ho detto

aridi deserti, come pioggia del cielo. E poichè essa

di nutrimento agli abitanti del quieto paese di Komokokis

entrava nella loro alimentazione. ¶ Del resto, come nessuna agitazione

affrettava le funzioni tutte del loro organismo, così anche

superficie terrestre: la conquista del cibo, dovea naturalmente trascorrer

della vita animale, così del pari lento era il

vita, secondo i computi del nostro caro Sapiente, dovea

che popolavan le acque del lago, varietà di Protei

limitate tutte alla lavorazione del finissimo tessuto con che

a cupola, tutte formate del solo piano a terreno

grande attenzione la parola del vecchio Sapiente che loro

ignoranza della lingua e del loro modo di pensare

condotto sino all’ingresso del Tempio. ¶ Era un’immensa

frastagli pendevano dal dorso del colosso sino a toccare

Dio sentiva la grandiosità del Creato, la formidabile potenza

dal sottile orgasmo che del tutto ci aveva fatti

specie di piccoli rialzi del terreno e c’impose

pan di zucchero, e del tutto isolata nella pianura

come un sottil senso, del quale mi è fatica

gravemente, – ascoltate gli ordini del Sommo Capo. Voi vivrete

un solo patto, che del resto vi è già

fratelli che un raggio del vostro sole colpisce e

nelle acque di perla del lago, mi dette sussultando

compagne nelle radiose acque del lago. ¶ Ed era la

Ed era la nipote del vecchio, dello stesso Sapiente

intimo e fidato amico del vecchio Maestro: da lui

rimasta sotto le cure del vecchio nell’attesa di

che la rendesse degna del nome più venerato in

piccolo amico i misteri del tuo cuoricino.... ¶ — Oh! – mormorò

da me.... ¶ Essa pareva del tutto smarrita. ¶ — Ebbene, – mormorai

cerchio intorno alla salma del morto fratello. Riposava essa

dal suolo, nel mezzo del Tempio. Il silenzio intorno

e la Somma Sapienza del Creatore. ¶ Poi egli si

e vivido, lo Spirito del fratello testè perduto. ¶ Esso

verso una delle pareti del Tempio, ove una specie

Egli abbassò il lembo del mantello che gli proteggeva

ed è anche.... pericolosa. Del resto, calmati. Io so

tua.... secondo le leggi del paese nel quale viviamo

per te – saper nulla del mondo donde noi veniamo

giorno, nel suo tempio, del vecchio Kalika? ¶ — Le ricordo

luce ignota alle figliuole del nostro mondo mi parlava

nostro mondo mi parlava del suo intenso amore, che

Sì. ¶ — Gli hai parlato del mio amore? Della mia

lei. ¶ — La forza stessa del fuoco che ci anima

anima.... vincerà la legge del tuo centenario Kalika. ¶ Edoardo

me stesso. La nostalgia del mio mondo, il desiderio

luce, della mia aria, del sole, del cielo azzurro

mia aria, del sole, del cielo azzurro, del verde

sole, del cielo azzurro, del verde delle piante della

tra le carezze inebrianti del sole, io avrei condotto

le figliuole della terra del bacio di quel sole

soggetta alle leggi fatali del suo paese.... Essa è

Essa mi ama.... arde del mio ardore.... è mia

le sfuggì dal profondo del cuore. ¶ Il suo volto

sole e l’azzurro del cielo che tu non

che tutte le donne del mio mondo t’invidieranno

si allontanava dalle rive del lago, sulle cui sponde

era detta la “via del male e delle tenebre

doveano guidare alla luce del sole: dietro di me

Edoardo, superato l’orifizio del terribile passo, si lasciava

ragione, Edoardo, non è del tutto buio, come credevano

così abbondanti sulle rive del lago a Komokokis.... ¶ — Confesso

mostravano le loro ombrelle del diametro di due a

smisurata calotta sferica capovolta, del diametro di quasi tre

fin quasi sulla riva del torrente che fragoroso correva

Quando scorse l’oggetto del nostro lavoro, ebbe un

tuoi dubbi di malaugurio. Del resto ti fo notare

a toccare il fondo del nostro corso d’acqua

in moto? ¶ — Hai ragione, del resto bisogna pure affidarci

al destino!... ¶ — Il quale del resto, bisogna pure riconoscerlo

in azione il consiglio del buon Edoardo. ¶ Ci allungammo

questa è la luce del sole! ¶ — Come? ¶ — Sì. Guarda

sopra le brune acque del canale, ad un tratto

ci dovea alla luce del sole. ¶ * ¶ Andavamo di buon

la prima, inenarrabile impressione del fresco, soavissimo soffio marino

il sole! l’azzurro del cielo!... ¶ Dopo tanto tempo

essere le prime ore del mattino. ¶ Dove eravamo noi

sole, il doppio azzurro del cielo e del mare

azzurro del cielo e del mare che ci sfolgorava

comprendere. La terribile predizione del vecchio Kalika risuonò come

qualche istante la facoltà del raziocinio. ¶ Strinsi forsennato la

vana nella trionfante luce del sole.... ¶ Allora Edoardo, che