Federico De Roberto, I Viceré, 1894

dolore, si era persuasa del proprio torto. Quasi premio

ella s'era accorta del proprio inganno. Già da

sbuffante alle elucubrazioni politiche del fratello duca. ¶ «Quell'altro

condotta sempre più sfrenata del marito, poiché non ignorava

buon appetito. Alla domanda del duca, rispose che gli

accorto dell'ora tarda. ¶ «Del resto, qui desinate spaventevolmente

approvava con un cenno del capo. Tra sé, giudicava

po' strane quelle lagnanze del nipote, che non avrebbe

c'è poca speranza del contrario, a ciascuno bisogna

assicuro. Si lagnava anzi del contrario, che tu l

un sorriso più amaro del primo: ¶ «Proprio, eh?... E

dato, della diffidenza e del gesuitismo eretti a sistema

una mano sulla spalla del nipote: ¶ «Càlmati, andiamo!» esclamò

unghie, sapendo quella bestia del fratello in confabulazione col

primo posto, come moglie del principe Giacomo, ma l

trionfato di lei e del giovane. Invece che «principessa

il tu, le dava del freddo voi; ma era

avesse dedicato una parte del suo tempo alla famiglia

mi parlare anche tu del progresso!» saltò su donna

approvava, con un cenno del capo, la zitellona si

l'ora della passeggiata del principe,» rispose donna Ferdinanda

era il natalizio; Fersa del colera, della quarantena di

fiera di Noto rimandata, del pericolo che correva un

tranquilli, curare le piaghe del '48. Con lo stato indebitato

ancora una grande paura del colera, scrollava il capo

l'elefante di piazza del Duomo? Voialtri vi siete

paesuccio ignorato nel resto del mondo. Donn'Isabella, dite

scala, sotto il naso del duca che andava a

sospetti a Siracusa, ma del divampare del morbo a

Siracusa, ma del divampare del morbo a Noto. Il

resisté ostinatamente agli inviti del principe, il quale s

pel Belvedere all'annunzio del primo caso in città

la contessa, per desiderio del marito, accompagnò la cognata

altro alla radicale diversità del loro carattere; alla leggerezza

allusioni velate, dei parenti del marito e dello stesso

buona grazia, per amore del figlio, comprendendo di non

inquieta per la lontananza del padre e della bambina

delle stragi di Sicilia, del pazzo terrore che regnava

incalzavano, che le lettere del padre le facevano maggior

è neppure l'ombra del pericolo... Insomma a Milazzo

rispettiva servitù, la famiglia del principe ed i suoi

non che gl'invitati del principe; ma come il

traverso le secolari lave del Mongibello, fino alla profondità

sradicò, in quel tratto del podere non ancora trasformato

delle più graziose ville del Belvedere, e venuto lassù

famiglia alle prime voci del colera, Benedetto passava e

spassava ad ogni ora del giorno dinanzi al cancello

poter preparare il corredo del nascituro. La stessa donna

invocava la pronta restaurazione del potere legittimo. Ai primi

essi spuntarono dalla strada del Bosco etneo, prendendo, dopo

coltello, nell'ora triste del crepuscolo, da quel manipolo

Satriano; che all'entrata del conquistatore della città gli

rivoluzionari come ai ricevimenti del Luogotenente generale del Re

ricevimenti del Luogotenente generale del Re, e tornasse insomma

Quando il duca seppe del matrimonio divisato dalla principessa

sentiva che quell'alleanza del proprio nipote con la

moglie. ¶ Per le nozze del nipote, il duca tornò

in faccia il tradimento del 1849, la firma del Libro

tradimento del 1849, la firma del Libro nero, l'amicizia

parlava più dei fatti del 1849, vecchi di sei anni

come una delle speranze del partito; ma il lungo

monaco sopra i numeri del lotto e la zitellona

ancora la ciera accigliata del principe, udiva le sue

e sposando il nipote del cospiratore Giulente, lo avrebbe

un pezzo l'ora del desinare non arrivava mai

Baldassarre e l'altra del signor Marco. Baldassarre, figliuolo

gli procurava il congedo del principe. Quanto al signor

certamente in tutti modi. Del resto, un procuratore come

Ma il palazzo è del principe! Il contino ha

non perdeva una parola del discorso. ¶ «Il contino scapperà

di tacere, per riguardo del ragazzo. ¶ «Mamma, oggi non

principessa scusava i difetti del monello. Rabbrividendo, cadendo in

una ciera più aggrottata del solito, e neppure salutò

toccavano soprammercato i rimproveri del fratello diventato intrattabile dopo

intrattabile dopo la lettura del testamento; talché il monello

erano nascoste le cose del disegno? Forse nelle cassette

che annunziava l'arrivo del duca. Egli continuò a

quel conte di Lumera del quale suo padre, superbo

cavalleresco come un eroe del Tasso o dell'Ariosto

stessa intenta ai racconti del padre, sorridenti con lui

tremante a un'occhiata del padre, ma superbo dell

di Raimondo, per idolatria del figlio era gelosa di

delle derrate, dei pericoli del colera; il duca discuteva

lei nei primi tempi del matrimonio, durante il viaggio

per incappare nella tutela del suocero dopo essere uscito

la Toscana, qualunque parte del mondo dove sarebbero stati

maggior peso per lei del desiderio del marito? E

per lei del desiderio del marito? E quel desiderio

ragione, più grave. Raimondo, del quale perdonava, anzi voleva

lui dalla grazia fine del giovane, inorgoglito dalla fortuna

molto simile a quella del fratello Ferdinando: il barone

biasimava certe operazioni bislacche del genero, e questi dichiarava

a secondare il desiderio del marito, ella lo aveva

della più viva opposizione del barone che voleva vicina

appunto costano un occhio del capo; e lasciando in

per vincere l'opposizione del padre, ella aveva dovuto

non conosceva il valore del denaro, sperperava tutto quel

che formava la bellezza del contino; a poco a

reviviscenza delle vecchie cellule del nobile sangue, Raimondo rassomigliava

fino al 1812 dall'istituzione del fedecommesso, stabiliva che nessuno

sua scelta sulla figlia del barone Palmi, cugina del

del barone Palmi, cugina del Cassinese. Tuttavia, parendo troppo

al primogenito la figlia del marchese Grazzeri. ¶ Le liti

Giacomo per il matrimonio del fratello divenne più cocente

di contrariare l'inclinazione del figliuolo, lo sforzò invece

facendo scattar l'unghia del pollice contro i denti

moglie. Dal primo giorno del matrimonio questa fu trattata

incubo dei contagi. Era del resto una creatura mite

protezione. ¶ Se il matrimonio del principe andò tanto male

l'altre la passione del giuoco, sciupava in una

Parigi. ¶ Al primo annunzio del matrimonio egli si ribellò

non voleva la nuora del paese e gli andava

in previsione della vacanza del priorato, sostenne Lodovico Uzeda

ammalato; talché, alla nascita del principino Consalvo VIII, quando

lo zio alla festa del battesimo, il Cassinese riapparve

mai posseduto le grazie del suo sesso. Destinata a

non portar via nulla del patrimonio riserbato al fratello

ipoteca, secondo la solvibilità del debitore, scontando effetti cambiari

non toccava un baiocco del capitale, arrischiava solo i

alla principessa in cambio del vitto e del servizio

cambio del vitto e del servizio che questa le

asprezze della cognata e del fratello. Le conveniva, pel

essere entrata in possesso del suo magro piatto, stupì

cinquemila onze il fondo del Carrubo, bel pezzo di

dal governo per motivo del giovane esiliato, chinò finalmente

promossi ai sommi carichi del Regno»: don Jaime I

ella salvò una copia del famoso Mugnòs, Teatro genologico

sua casta, al principio del secolo, sapere di lettere

barone «da dieci scudi» del quale il Mugnòs non

volendo che la moglie del suo Raimondo fosse sottomessa

un po' di paglia del Carrubo, un pugno di

in odio all'erede del titolo, non solamente si

che voleva la continuazione del solo ramo diretto; ma

compagnia delle Reali Guardie del Corpo, certo di salir

bando dai compagni; e del resto egli stesso, riconoscendo

Napoli, l'ex Guardia del Corpo e Gentiluomo di

aveva preso alla rivoluzione del Quarantotto una parte così

avuto qualcosa di più del magro piatto ed alcuni

egli aveva un'invidia del primogenito e una smania

duca d'Oragua, secondogenito del principe di Francalanza. Egli

fece sapere ai capi del partito regio che aspettava

porse orecchio alle lusinghe del partito trionfante che, per

prudenza, allegò il bene del paese, le insidie, i

assaporava i primi frutti del favor popolare, quando un

quant'era la parte del marito e dividerla «equamente

testamento non diceva parola del legato del canonico Risà

diceva parola del legato del canonico Risà. Questo era

trovasse realmente nel patrimonio del canonico, il quale prometteva

dal padre; 4. il legato del canonico; dimostrandogli in quattro

tutte le altre opinioni del marito; in cuor suo

nulla, non m'importerebbe... Del resto, non vuol dire

giorno, specialmente all'ora del desinare, quando si servivano

dandosi ad altissima voce del triplice minchione per lo

gli toccava il regalo del più povero balocco. Era

giardino e nella terrazza del palazzo, e gli venne

generale spogliazione a favore del primogenito e di Raimondo

l'anno sui frutti del fondo, restando a lui

le trentasei onze annue del fattore, giacché Ferdinando andò

abbellire la vecchia casa del fattore. Egli era felice

da sé, il frutto del podere gli si venne

che sfilavano nell'ora del passeggio. E don Blasco

caro fratello? Quel ladro del signor Marco gli ha

lasciato qualcosa? Quel «porco» del signor Marco, l'«anima

buttato «vigliaccamente» ai piedi del padrone nuovo, gli aveva

canone superiore al frutto del podere per meglio impaniar

potuto essere ricco più del doppio, più del triplo

più del doppio, più del triplo, il monaco sarebbe

se, come parlando male del marito a Chiara, non

rifece più la via del suo «porcile» e si

da principio agli occhi del monaco il merito relativo

alla principessa nell'affare del matrimonio, e Ferdinando quello

conveniente — e l'eccezione del marchese Federico confermava la

fino alla sazietà: «Tu del resto non hai niente

da Ferdinando, col carattere del quale s'accordava molto

spesa d'un maestro. Del resto la compagnia e

rifarsi moralmente e materialmente del cattivo trattamento. Il mezzo

Donna Vanna era dunque del partito delle «signorine»: come

dalla finestra, e fu del parere della cameriera. «Vostra

andarono spesso al balcone del giovanotto. Però, finché la

un doloretto al fianco, del quale sulle prime non

restar scapoli. L'abolizione del fedecommesso li aveva rallegrati

quantunque tutta la sostanza del padre dovesse un giorno

Ora, dopo la lettura del testamento, dopo le difficoltà

con Ferdinando, sull'animo del quale ella sola poteva

le sorelle si davano del tu fra loro, al

loro, al primogenito toccava del voi; e il principe

adesso, dopo la lettura del testamento, mostravasi ancora più

Consultato intorno alla quistione del testamento, egli confermava il

castagna con la zampa del gatto? Ah, volevate che

come primogenito, come erede del titolo, la principessa aveva

più efficace di quella del padre e degli zii

intonaco e il disegno del cornicione. Dentro, il disordine

di Roccasciano; la carabina del fu mio suocero a

ciascuno dei tre testimoni del presente testamento solenne, escluso

ciascuno per le spese del corrotto. ¶ Fatto al Belvedere

ma appena la voce del lettore si spense, il

giudice compivano le formalità del verbale. Ma don Blasco

una sciocchezza come quella del nipote, d'una ingenuità

della casa, l'erede del titolo!» La duchessa Radalì

parte delle signore. ¶ «Rubati del vostro! Spogliati! Ridotti in

don Blasco, della cugina, del principe. Tutte le volte

Tutte quelle ricchezze erano del fratello primogenito: a lui

non dissiparono dal cuore del monaco il cruccio per

possibilità di procacciarsene; liberi del tutto, a ogni modo

la livrea. L'acrimonia del Benedettino, il suo dolore

poco tempo la fortuna del padre, il principino Consalvo

d'assicurare la continuazione del ramo primogenito e più

inasprito nella lunga attesa del matrimonio, e dalla grande

né di Dio né del diavolo, il monaco la

oggetto e la scelta del negozio. Ma don Blasco

lasciava cantare. Le grida del monaco non le potevano

don Blasco era cadetto del cadetto, Lodovico aveva dinanzi

facendogli intravedere le letizie del Paradiso. Per meglio riuscire

oggi e senza paure del domani, tra lauti conviti

tutela della principessa e del confessore, apprezzava più specialmente

di compierlo la gravezza del sacrificio che gl'imponevano

molta fede al monaco, del quale conosceva l'implacabile

don Lodovico s'accorse del giuoco di cui era

quel Raimondo che godeva del posto usurpato; confermò, con

lo zio, per vendicarsi del perduto potere mondano, pretendeva

sedere tra i Pari del Regno! Don Lodovico volle

simpatie con l'umiltà del contegno, con l'obbedienza

tremenda scoppiò alla morte del Priore Raimo, nei primi

erano stati tanto benemeriti del convento, dovesse occupare la

credeva che quel «gesuita» del nipote potesse sognarsi di

gli disse fu «ruffiano del Capitolo, vuotapitali dell'Abate

zio. Era troppo sicuro del fatto suo: l'elezione

più grave, imperdonabile colpa del calcio assestatogli da quel

odiato era l'erede del titolo, il futuro capo

e semplice creatura, ignara del mondo, soggiogata dalla volontà

dagli stessi impenetrabili muri del monastero, si sentì realmente

al secolo per paura del biasimo con cui la

principessa, trovato quello stupido del marchese di Villardita il

di cuore da innamorarsi del faccione lungo di mia

altra opinione che quella del marito; prima di dare

gente vantasse la generosità del genero nel prendersi Chiara

fossero servite alle spese del mantenimento quotidiano. Avevano aiutato

andavano ascritte all'attivo del principe Consalvo VII. Costui

non erano più imbecilli del padre, dovevano chiedere i

potevano venirgli!... La collera del monaco fu tale da

furono celebrati a presenza del Viceré Uzeda...» ¶ «La real

Quinti...» ¶ «E il disvenamento del corsier favorito?» ¶ «Pei funerali

è nulla... la fatica del viaggio...» E piano, quasi

la notizia dell'arrivo del duca s'era subito

s'era neppur riposato del viaggio. Venivano a cercarlo

quarantottisti; ma il rappresentante del governo, stringendosi nelle spalle

era paura di niente! Del resto, più che sulle

sforzi violenti per inghiottirlo del tutto o vomitarlo. ¶ «E

e suo nipote cercano del signor duca…» ¶ «Non se

consenso reale all'istituzione del maiorasco! E non avendolo

Potrà domandarsene l'istituzione (del maiorasco) da quegl'individui

tra i sei giudici del Real Patrimonio, don Mariano

ritratti per la lettura del testamento. Il principe era

poco esitante sulla scelta del luogo dove compiere la

e gl'interessati: quello del principe, più alto, volgeva

al grande ritratto centrale del Viceré Lopez Ximenes de

Il giorno stabilito, prima del notaio, del giudice e

stabilito, prima del notaio, del giudice e dei testimoni

Blasco, pigliando pel bottone del soprabito il marchese, gli

penosa. Nessuno parlava più del testamento, ma tutti gli

erano rivolti alla cartella del notaio. I più indifferenti

pensavo più...» ¶ All'invito del principe, passarono tutti nella

un gesto d'assenso del principe cavò dalla cartella

tutti i gloriosi Santi del Paradiso e dispongo quanto

ed assunsi l'amministrazione del patrimonio, tali e tante

passività oberavano la sostanza del mio consorte, che essa

quel giorno all'opera del riscatto, la quale è

coadiuvata dall'opera intelligente del signor Marco Roscitano, mio

rendo tutte le grazie del mio cuore, io oggi

piena fede il testamento del benamato mio sposo Consalvo

rispetto verso la memoria del padre loro e mia

universali...» e le labbra del principe ebbero a un

uso, vita natural durante, del quartiere di mezzogiorno e

scuderia.» ¶ Con ripetuti cenni del capo, il presidente e

lettura continuava: ¶ «Usando successivamente del mio diritto di fare

cioè: ¶ Primo: in favore del mio diletto figlio Lodovico

annue, assegnategli con atto del 12 novembre 1844. ¶ Secondo: in favore

completo la mia disposizione del 7 marzo 1852, ordinando che si

onze 2000 (due mila), valore del fondo denominato la Timpa

e precisamente nell'altare del Crocifisso, dovendo tale celebrazione

piena ed assoluta proprietà del latifondo denominato le Ghiande

in affitto con atto del 2 marzo 1847. E perché detto

abbia una prova speciale del mio affetto materno, intendo

dal giorno dell'apertura, del cinque per cento; restando

sopra. Ed alla chiesa del monastero di Santa Maria

monastero di Santa Maria del Santo Lume al Belvedere

lui conosca lo stato del patrimonio e delle liti

con miniature e brillanti del fu mio consorte, al

amor d'un solo, del contino Raimondo...» «Ma il

tempi, non contava più del due di briscola; la

alla seconda iscrizione: ¶ ORBATA ¶ DEL TUO FIDO CONSORTE ¶ NEL

FACESTI ¶ AL TUOI FIGLI ¶ DEL PADRE LORO. ¶ Prima ancora

sussurro, perché i rintocchi del mortorio annunziavano finalmente la

annunziavano finalmente la partenza del corteo dal palazzo. ¶ Intorno

sono soprusi!...» ¶ Il cocchiere del marchese Trigona, appunto, quantunque

che già la testa del corteo fermavasi ai Cappuccini

che gremiva la salita del Santo Carcere e di

al palazzo, l'arrivo del contino da Firenze e

contino da Firenze e del duca da Palermo per

della casa, l'erede del principato!...» ¶ Un nuovo pigia

chiesa: entravano le orfanelle del Sacro Cuore con le

folla: ¶ «Conciliar l'invenzione del concetto con la venustà

più ricevuto, credendolo iettatore. ¶ «Del resto, scusate,» gli facevano

Sissignori, fa la vita del Robinson Crusoe alla Pietra

Raciti, il primo violino del Comunale, borbottava in mezzo

Titta Caruso, il bollettinaio del teatro, ne sapeva qualcosa

cento volte le scale del palazzo prima di vedersi

vedersi pagato l'appalto del palchetto: oggi non c

gratis per le anime del Purgatorio; almeno se ne

liberali, vantavano il patriottismo del duca Gaspare, sottovoce, però

il celebre liberale lavapiatti del duca. ¶ «E così?» domandò

chiesa!» ¶ Giusto, la ripresa del Dies irae assordava tutti

me, riprendeva le frasi del principio, implorava il Requiem

di cavalli: le carrozze del corteo funebre che sfilavano

commentava ancora la magnificenza del funerale, arrivò dalla via

curarsi della moglie né del bagaglio. Baldassarre, a capo

in verità...» La moglie del portinaio osservò anche: «Pare

Pare più afflitta lei del contino... E con che

che chiederlo!...» ¶ L'incontro del Priore con Raimondo fu

liberalone, lui, il secondogenito del principe di Francalanza! Il

aprile Quarantanove: non erano del tutto scomparse le tracce

tutto scomparse le tracce del fuoco e del saccheggio

tracce del fuoco e del saccheggio, e mezza popolazione

con lui d'affari, del raccolto, del prezzo delle

d'affari, del raccolto, del prezzo delle derrate, mentre

dodici tarì di nascosto del marito. Le ragazze Mortara

di sarte, della Crimea, del Piemonte, della guerra, del

del Piemonte, della guerra, del colera. Stanca del viaggio

guerra, del colera. Stanca del viaggio, la contessa Matilde

la più bella dama del regno...» ¶ «Non gli creda

non cessava di parlare del suo tema favorito. Fersa

ha detto Giacomo.» ¶ «E del testamento?» ¶ «Non si sa

Corte, testimonio della consegna del testamento segreto fatta dalla

confermava: «Sicuramente, l'erede del nome!» ma il barone

mai chiedere l'istituzione del maiorasco appunto per esser

un aspetto più grave del consueto, quale conveniva alla

rastrelliera inchiodata sul muro del vestibolo dove, ai tempi

tempi antichi, i lanzi del principe appendevano le alabarde

assordante fracasso. Dall'arco del secondo cortile affacciaronsi servi

la vetrata della loggia del secondo piano intanto che

s'affacciavano dalle finestrelle del primo piano, o scendevano

lucente ad ogni parola del padrone: «Eccellenza sì! Eccellenza

importuni con un gesto del braccio e un «Vengo

commentare la repentina partenza del principe: ¶ «E poi dicevano

si poteva far nulla. Del resto, neppure gli scuri

nelle spalle, avendo perso del tutto la testa; ma

che ha la figlia del barone Palmi... Poi vengono

duca d'Oragua, fratello del principe morto; Padre don

volete? Aspettate i numeri del lotto?» ¶ Ma la folla

della principessa e moglie del cavaliere Carvano, cugina carnale

Belvedere, con un biglietto del signor Marco... Lì, su

s'alzarono all'apparire del Priore. Chiara e Lucrezia

sulle ginocchia. ¶ Il biglietto del signor Marco passava di

non sapeva dove dar del capo: ¶ «Resto piuttosto ad

neppure accorta dell'arrivo del fratello. Il monaco si

sala, asciugandosi il sudore del collo e continuando a

cavaliere leggeva il biglietto del signor Marco. ¶ Frattanto don

voleva a ogni modo del tempo; tornò infatti prima

cugina andò in cerca del monaco. Non si trovava

persone domandavano con insistenza del signor Marco: udendo che

d'oggi la madre del principe fosse morta sei

però!...» ¶ Allora i partigiani del principe, senza tanti riguardi

Carmelo sapeva la via del palazzo dalle tante volte

e rammentava i tempi del noviziato di Padre Lodovico

scoprivano e dalla loggia del piano nobile affacciavasi don

don Blasco. ¶ Il ritorno del capo della famiglia, nella

imbalsamato e nella necropoli del loro cenobio custodito. Voglio

sia messa la corona del Santissimo Rosario donatami dalla

crocifisso d'avorio, memoria del mio amato consorte principe

marchese per un bottone del soprabito, esclamò: ¶ «Sempre pulcinellate

la messa di requiem del giovane compositore; Brusa, il

Raciti, il primo violino del Comunale, voleva offrire la

la raccomandazione più valevole del barone Vita; Santo Ferro

che aveva la manutenzione del giardino pubblico, sperava gli

dei Cappuccini nella mattina del sabato, che neppure il

non giudicai conveniente... dilungarmi del soverchio.. Massima semplicità: per

Ad ogni angolo inferiore del catafalco, su tripodi d

valletti con le livree del secolo XVIII, rosse, nere

ad ammirare, in attesa del corteo, il finto marmo

piangenti!... Neanche pel funerale del papa!... Ma il cadavere

Vito Rosa, il barbiere del principe, spiegava: «Appena sceso

interamente, o vogliam dire del tutto... Onninamente degna della

tiene al sommo grado del nobile e del sostenuto

grado del nobile e del sostenuto... Io non potevo

schierossi contro il governo del Re Bomba, tanto maggiore

causa nazionale. Ai primordi del movimento liberatore, corre in

concittadini. Qui è largo del suo prezioso ausilio ai

può sottrarsi alla volontà del paese. Egli sarà il

suo, riparlava al principe del matrimonio di Lucrezia, tesseva

Lucrezia, tesseva l'elogio del giovane, asseriva che era

nemici dell'ordine sociale, del potere legittimo, della Santa

Beata Ximena, una figlia del principe di Francalanza, avrebbe

chiedere, anche a nome del fratello coerede, che fosse

altresì che la parte del padre non era mai

sua parte in proporzione del legato: a conti fatti

ecc.? Doveva egli sostenere del proprio queste spese? Se

rappresentavano appunto le spese del mantenimento; dunque non le

il capo ai patti del principe, ma il momento

se non dell'attesa del figlio, e la gioia

al principe. Contenta lei, del resto, contenti tutti. ¶ «Adesso

concluso, con giubilo immenso del marito e della moglie

di debiti. Sull'animo del Babbeo Lucrezia sola poteva

ultimo ostacolo alla conclusione del matrimonio. Ferdinando invece non

suoi fautori, il cameriere del marchese venne di corsa

Chiara. Nonostante il travaglio del parto, costei aveva un

più pensando all'ambascia del marito... Quando la principessa

duchessa Radalì, i cugini del marchese; tutti si condolevano

notizie intorno alle disposizioni del collegio: Benedetto pareva Garibaldi

contro quell'ultima pazzia del duca, s'erano riuniti

dei nipoti, la conclusione del matrimonio di Lucrezia e

Lucrezia e la candidatura del fratello, pareva veramente impazzito

disse il marchese. ¶ E del cerotto che appestava la

Ferdinando spalmò l'incastratura del tappo, perché non entrasse

non pare la capra del museo?» ¶ Al museo dei

acclamare il primo deputato del collegio, l'insigne patriotta

a complimentare l'eletto del popolo; poiché il duca

il duca impallidì peggio del nipote: egli doveva adesso

che sente la responsabilità del mandato, ma che consacrerà

degli applausi; l'atteggiamento del deputato non faceva capire

voi tutti, in nome del popolo sovrano, ho comunicato

una volta alla volontà del paese e di rappresentarci

Giulente! Viva il ferito del Volturno!...» ¶ «Lo slancio da

la più bella conferma del responso dell'urna... di

in cui i famigliari del principe eran divisi; e

scappellava inchinandosi all'arrivo del fidanzato come se rincasasse

da sotto l'arco del secondo cortile dove stava

e soltanto l'arrivo del contino le avviò sopra

al più presto, e del rimanente ciascuno per la

se diceva qualcosa, parlava del più e del meno

parlava del più e del meno, con aria distratta

Dell'accordo dei legatari, del matrimonio di Lucrezia non

s'accorse di Giulente, del futuro cognato. ¶ Lucrezia trionfava

Emanuele e l'abolizione del pane sopraffino, a San

Era tutto il contrario del cugino Benedetto, questo Luigi

La quistione dell'annessione, del miglior modo di votarla

puri, giudicando il liberalismo del duca un liberalismo di

parata, una necessità politica del momento; era impossibile che

cuor suo, il figlio del principe di Francalanza, uno

che avesse il coraggio del tradimento! Ma se tornano

i bollettini della battaglia del Volturno che portavano Benedetto

giorni dopo, la vigilia del plebiscito, con altri volontari

popolo acclamante. Dal balcone del palazzo di città, gremito

avito blasone accoppia quelle del patriottismo più puro...» Egli

per terra; al portone del palazzo il duca ne

gonfiava, eccitata dalle notizie del trionfo di Giulente, impaziente

occhi di Chiara e del marchese, il corredo del

del marchese, il corredo del nascituro: sei grandi ceste

bianca, fine e odorosa, del nascituro; e il marchese

concedendo una gran consolazione; del resto, facciano quel che

cavar nient'altro, fuori del mondo com'erano per

per via della nascita del figliuolo ormai prossima: la

corse difilato in casa del principe. Sul portone, una

zio e nipote, cercavano del duca. Ella si fermò

La zitellona, più gialla del solito, sudava fiele, con

della mano arrossata. Parlò del più e del meno

Parlò del più e del meno, volle sapere che

società, ammessi in presenza del duca, erano stati da

vorrà rispondere all'appello del paese...» ¶ I tre o

duca, finito il discorsetto del giovane, rispose, cercando le

della tutela degli interessi... del nostro paese!» ¶ «Perdoni!» riprese

affermazione unanime della volontà del collegio. Questo risultato non

per mezzo dell'accettazione del duca; dinanzi a lui

Sento tutta la responsabilità del mandato... Non si scherza

sedere tra i rappresentanti del Parlamento!» ¶ «Signori miei,» fece

ancora, discorrendo delle notizie del giorno, interessandosi alla cosa

di Torino pel bene del paese, per il migliore

per il migliore assestamento del nuovo regime. Prese da

dei cittadini, giustamente gelosi del bene pubblico, debbano concentrarsi

patrizio!» ¶ La gran maggioranza del collegio era per lui

spicciola che non godeva del voto, ma trascinava con

maggior merito da parte del duca nell'aver abbracciato

il Patriotta nella giornata del 31 maggio? S'era nascosto

commento. E il cannocchiale del Quarantotto? Quello col quale

Per trovarsi dalla parte del manico, se alla rivoluzione

San Nicola, dove chiese del Priore don Lodovico. ¶ «Guarda

con qualcuno degli amici del monaco. Padre Galvagno fu

occhi, sfogavasi in casa del principe — quando il duca

di Benedetto e fautore del matrimonio, non diceva una

per avere le lettere del giovane, le diceva, con

a propugnare l'elezione del duca, con la parola

si schierava a favore del nipote aborrito. ¶ «Partire? Per

invece, parlava molto bene del barone, s'intratteneva a

capo dei rivoluzionari, dandogli del «barone senza baronia» e

barone senza baronia» e del «figlio del pazzo». Il

baronia» e del «figlio del pazzo». Il duca Radalì

piantata in un angolo del giardino; cresceva rigogliosa, e

giorni, assistettero alla processione del carro, all'oratorio cantato

facevano lungo la via del Corso, tra due siepi

ma allora il rappresentante del governo doveva avanzarsi con

e fratelli prepararono quella del Santo Chiodo, per cui

chiodi con un pezzetto del legno della croce sulla

salutavano, per l'occhio del mondo; a donna Isabella

o di altri parenti del conte; la gente, a

dei Fersa e quello del principe Francalanza avevano messo

bambino!... Ne avea voluto del bene alla moglie! E

dove giocò e chiacchierò del più e del meno

chiacchierò del più e del meno, come di consueto

terra? Un vecchio cappello del cocchiere, il quale s

aveva maltrattata! Chi parlava del conte? Che c'entrava

subito dopo la processione del Santo Chiodo: il principe