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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «del»

nautoretestoannoconcordanza
1
1321
i due ¶ che fuor del mondo sì gran marescalchi
2
1321
grazia, che l'amor del gusto ¶ nel petto lor
3
1321
tratta de l'essenzia del settimo girone, dove si
4
1321
e prima tratta alquanto del precedente purgamento de' ghiotti
5
1321
disse: «Scocca ¶ l'arco del dir, che 'nfino al
6
1321
ch'è dal cor del generante, ¶ dove natura a
7
1321
al feto ¶ l'articular del cerebro è perfetto, ¶ lo
8
1321
parola, ¶ guarda il calor del sol che si fa
9
1321
Làchesis non ha più del lino, ¶ solvesi da la
10
1321
quello medesimo girone e del purgamento de' predetti peccati
11
1321
ché per lo mezzo del cammino acceso ¶ venne gente
12
1321
inver' l'arene, ¶ queste del gel, quelle del sole
13
1321
queste del gel, quelle del sole schife, ¶ l'una
14
1321
innanzi, ¶ «fu miglior fabbro del parlar materno. ¶ Versi d
15
1321
quale è Cristo abate del collegio, ¶ falli per me
16
1321
pervennero a la sommità del monte ed entraro nel
17
1321
raggi ¶ dinanzi a me del sol ch'era già
18
1321
letto; ¶ ché la natura del monte ci affranse ¶ la
19
1321
ci affranse ¶ la possa del salir più e 'l
20
1321
Poco parer potea lì del di fori; ¶ ma, per
21
1321
l'auttore la natura del fiume di Letè, il
22
1321
de la felicitade e del peccato di Adamo, e
23
1321
peccato di Adamo, e del modo e ordine del
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1321
del modo e ordine del detto luogo.] ¶ Vago già
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1321
che soglion esser testimon del core, ¶ vegnati in voglia
26
1321
già da l'onde del bel fiume, ¶ di levar
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1321
che toglie altrui memoria del peccato; ¶ da l'altra
28
1321
vide li sette doni del Santo Spirito e Cristo
29
1321
parere il lungo tratto ¶ del mezzo ch'era ancor
30
1321
e ne le voci del cantare 'Osanna'. ¶ Di sopra
31
1321
vero Augusto, ¶ ma quel del Sol saria pover con
32
1321
pover con ello; ¶ quel del Sol che, svïando, fu
33
1321
compuntiva.] ¶ Quando il settentrïon del primo cielo, ¶ che né
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1321
vidi già nel cominciar del giorno ¶ la parte orïental
35
1321
addorno; ¶ e la faccia del sol nascere ombrata, ¶ sì
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1321
in su la sponda del carro sinistra, ¶ quando mi
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1321
mi volsi al suon del nome mio, ¶ che di
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1321
de li occhi uscì del petto. ¶ Ella, pur ferma
39
1321
su la detta coscia ¶ del carro stando, a le
40
1321
catene ¶ trovasti, per che del passare innanzi ¶ dovessiti così
41
1321
propria gota ¶ l'accusa del peccato, in nostra corte
42
1321
perché mo vergogna porte ¶ del tuo errore, e perché
43
1321
pon giù il seme del piangere e ascolta: ¶ sì
44
1321
quattro belle; ¶ e ciascuna del braccio mi coperse. ¶ «Noi
45
1321
e poi ¶ al petto del grifon seco menarmi, ¶ ove
46
1321
de la puttana e del gigante.] ¶ Tant' eran li
47
1321
sé mutarsi; ¶ quella milizia del celeste regno ¶ che procedeva
48
1321
mi squarciò 'l velo ¶ del sonno, e un chiamar
49
1321
miei co' passi fidi ¶ del mio maestro, usci' fuor
50
1321
a me: «L'amor del bene, scemo ¶ del suo
51
1321
amor del bene, scemo ¶ del suo dover, quiritta si
52
1321
da la salute ¶ amor del suo subietto volger viso
53
1321
che s'ama è del prossimo; ed esso ¶ amor
54
1321
XVIII, il quale tratta del sopradetto quarto girone, ove
55
1321
verace, che s'accorse ¶ del timido voler che non
56
1321
più che villa mantoana, ¶ del mio carcar diposta avea
57
1321
pertugio». ¶ Parole furon queste del mio duca; ¶ e un
58
1321
Verona ¶ sotto lo 'mperio del buon Barbarossa, ¶ di cui
59
1321
perché suo figlio, mal del corpo intero, ¶ e de
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1321
a me si mise, ¶ del qual più altri nacquero
61
1321
tratta de la essenza del quinto girone e qui
62
1321
piena! ¶ Io volsi Ulisse del suo cammin vago ¶ al
63
1321
alto dì i giron del sacro monte, ¶ e andavam
64
1321
parlonne ¶ tra due pareti del duro macigno. ¶ Mosse le
65
1321
protende ¶ per lo disio del pasto che là il
66
1321
che chiedea la vista del disio. ¶ Poi ch'io
67
1321
una fiumana bella, e del suo nome ¶ lo titol
68
1321
suo nome ¶ lo titol del mio sangue fa sua
69
1321
da Dio anima fui, del tutto avara; ¶ or, come
70
1321
e quanto fia piacer del giusto Sire, ¶ tanto staremo
71
1321
s'accorse, ¶ solo ascoltando, del mio reverire, ¶ «Qual cagion
72
1321
XX, ove si tratta del sopradetto girone e de
73
1321
le mani il freno ¶ del governo del regno, e
74
1321
il freno ¶ del governo del regno, e tanta possa
75
1321
convien che si rida. ¶ Del folle Acàn ciascun poi
76
1321
parturir li due occhi del cielo. ¶ Poi cominciò da
77
1321
XXI, ove si tratta del sopradetto quinto girone, dove
78
1321
dimandando, per la cruna ¶ del mio disio, che pur
79
1321
el si gode ¶ tanto del ber quant' è grande
80
1321
Tito, con l'aiuto ¶ del sommo rege, vendicò le
81
1321
di Tebe, e poi del grande Achille; ¶ ma caddi
82
1321
ti maravigli, ¶ antico spirto, del rider ch'io fei
83
1321
tratta de la qualità del sesto girone, dove si
84
1321
io dico, ¶ mentre che del salire avem soverchio, ¶ dimmi
85
1321
mai, ¶ nel primo cinghio del carcere cieco; ¶ spesse fïate
86
1321
cieco; ¶ spesse fïate ragioniam del monte ¶ che sempre ha
87
1321
le quattro ancelle eran del giorno ¶ rimase a dietro
88
1321
XXIII, dove si tratta del sopradetto girone e di
89
1321
trista squama, ¶ ed ecco del profondo de la testa
90
1321
l'odor ch'esce del pomo e de lo
91
1321
che sovvenisse l'ora ¶ del buon dolor ch'a
92
1321
nel quale si tratta del sopradetto sesto girone e
93
1321
quelli che si purgano del predetto peccato e vizio
94
1321
uno ad uno; ¶ e del nomar parean tutti contenti
95
1321
si sfoghi l'affollar del casso, ¶ sì lasciò trapassar
96
1321
va per farsi onor del primo intoppo, ¶ tal si
97
1321
nel quale si tratta del sopradetto primo girone e
98
1321
ver' noi la pace del tuo regno, ¶ ché noi
99
1321
tutto nostro ingegno. ¶ Come del suo voler li angeli
100
1321
cornice, ¶ purgando la caligine del mondo. ¶ Se di là
101
1321
e l'altro caccerà del nido. ¶ Non è il
102
1321
è torto. ¶ Colui che del cammin sì poco piglia
103
1321
XII, ove si tratta del secondo girone dove si
104
1321
mosso, e seguia volontieri ¶ del mio maestro i passi
105
1321
per via di fuor del monte avanza. ¶ Vedea colui
106
1321
Vedea Nembròt a piè del gran lavoro ¶ quasi smarrito
107
1321
e anche le reliquie del martiro. ¶ Vedeva Troia in
108
1321
era già per noi del monte vòlto ¶ e del
109
1321
del monte vòlto ¶ e del cammin del sole assai
110
1321
vòlto ¶ e del cammin del sole assai più speso
111
1321
che torna ¶ dal servigio del dì l'ancella sesta
112
1321
raggiorna!». ¶ Io era ben del suo ammonir uso ¶ pur
113
1321
sopra Rubaconte, ¶ si rompe del montar l'ardita foga
114
1321
com' è l'un, del tutto rasi, ¶ fier li
115
1321
XIII, dove si tratta del sopradetto girone secondo, e
116
1321
li occhi porse; ¶ fece del destro lato a muover
117
1321
reïterando. ¶ E prima che del tutto non si udisse
118
1321
Lo fren vuol esser del contrario suono; ¶ credo che
119
1321
che giunghi al passo del perdono. ¶ Ma ficca li
120
1321
io parlo ora, ¶ luce del ciel di sé largir
121
1321
sospesa ¶ l'anima mia del tormento di sotto, ¶ che
122
1321
XIV, dove si tratta del sopradetto girone, e qui
123
1321
biscia, o per sventura ¶ del luogo, o per mal
124
1321
in su la riva ¶ del fiero fiume, e tutti
125
1321
ch'io fui Guido del Duca. ¶ Fu il sangue
126
1321
s'è reda poi del suo valore. ¶ E non
127
1321
marina e 'l Reno, ¶ del ben richesto al vero
128
1321
però, tacendo, ¶ facëan noi del cammin confidare. ¶ Poi fummo
129
1321
tratta de la essenza del terzo girone, luogo diputato
130
1321
precedente canto da Guido del Duca, e una visione
131
1321
terza ¶ e 'l principio del dì par de la
132
1321
sera ¶ essere al sol del suo corso rimaso; ¶ vespero
133
1321
fecimi 'l solecchio, ¶ che del soverchio visibile lima. ¶ Come
134
1321
t'abbaglia ¶ la famiglia del cielo», a me rispuose
135
1321
sire de la villa ¶ del cui nome ne' dèi
136
1321
XVI, dove si tratta del sopradetto terzo girone e
137
1321
sopradetto terzo girone e del purgare la detta colpa
138
1321
per modo tutto fuor del moderno uso, ¶ non mi
139
1321
e fu' chiamato Marco; ¶ del mondo seppi, e quel
140
1321
strada ¶ facean vedere, e del mondo e di Deo
141
1321
gente spenta, ¶ in rimprovèro del secol selvaggio?». ¶ «O tuo
142
1321
parlandomi tosco, ¶ par che del buon Gherardo nulla senta
143
1321
tratta de la qualità del quarto girone, dove si
144
1321
diradar cominciansi, la spera ¶ del sol debilemente entra per
145
1321
non lega; ¶ ma son del cerchio ove son li
146
1321
fora. ¶ Ma se donna del ciel ti move e
147
1321
sono puniti proprio fuori del purgatorio in uno piano
148
1321
rimase lì, selvaggia ¶ parea del loco, rimirando intorno ¶ come
149
1321
divenimmo intanto a piè del monte; ¶ quivi trovammo la
150
1321
l viso basso ¶ essaminava del cammin la mente, ¶ e
151
1321
Come le pecorelle escon del chiuso ¶ a una, a
152
1321
per che 'l lume del sole in terra è
153
1321
questa faccia, ¶ l'ossa del corpo mio sarieno ancora
154
1321
sarieno ancora ¶ in co del ponte presso a Benevento
155
1321
la speranza ha fior del verde. ¶ Vero è che
156
1321
e con le piume ¶ del gran disio, di retro
157
1321
che sù e giù del suo lume conduce, ¶ tu
158
1321
se non uscisse fuor del cammin vecchio. ¶ Come ciò
159
1321
che 'l mezzo cerchio del moto superno, ¶ che si
160
1321
mancina un gran petrone, ¶ del qual né io né
161
1321
e seguitava l'orme del mio duca, ¶ quando di
162
1321
Io vegno»? ¶ Dissilo, alquanto del color consperso ¶ che fa
163
1321
ultima ora; ¶ quivi lume del ciel ne fece accorti
164
1321
a Dio pacificati, ¶ che del disio di sé veder
165
1321
incominciò: «Ciascun si fida ¶ del beneficio tuo sanza giurarlo
166
1321
rispuos' elli, «a piè del Casentino ¶ traversa un'acqua
167
1321
inferno ¶ gridava: "O tu del ciel, perché mi privi
168
1321
alcun testo ¶ che decreto del cielo orazion pieghi; ¶ e
169
1321
romita, ¶ surse ver' lui del loco ove pria stava
170
1321
che ne l'abisso ¶ del tuo consiglio fai per
171
1321
non ti tocca, ¶ mercé del popol tuo che si
172
1321
ottobre fili. ¶ Quante volte, del tempo che rimembre, ¶ legge
173
1321
nostra, ¶ o pregio etterno del loco ond' io fui
174
1321
Per tutt' i cerchi del dolente regno», ¶ rispuose lui
175
1321
di qua venuto; ¶ virtù del ciel mi mosse, e
176
1321
Padre e suocero son del mal di Francia: ¶ sanno
177
1321
Federigo hanno i reami; ¶ del retaggio miglior nessun possiede
178
1321
si dole. ¶ Tant' è del seme suo minor la
179
1321
si confonda. ¶ «Ambo vegnon del grembo di Maria», ¶ disse
180
1321
tu venisti ¶ a piè del monte per le lontane
181
1321
onrata non si sfregia ¶ del pregio de la borsa
182
1321
pervennero a l'entrata del purgatorio proprio, descrivendo come
183
1321
fuor de le braccia del suo dolce amico; ¶ di
184
1321
lucente, ¶ poste in figura del freddo animale ¶ che con
185
1321
non vi nòi». ¶ «Donna del ciel, di queste cose
186
1321
X, dove si tratta del primo girone del proprio
187
1321
tratta del primo girone del proprio purgatorio, il quale
188
1321
ch'aperse il ciel del suo lungo divieto, ¶ dinanzi
189
1321
I' mossi i piè del loco dov' io stava
190
1321
storïata l'alta gloria ¶ del roman principato, il cui
191
1321
Non attender la forma del martìre: ¶ pensa la succession
192
1321
petto, ¶ la qual fa del non ver vera rancura
193
1321
turbo nacque ¶ e percosse del legno il primo canto
194
1321
d'inganni in persona del conte Guido da Montefeltro
195
1321
gia ¶ con la licenza del dolce poeta, ¶ quand' un
196
1321
è d'i rei del foco furo"; ¶ per ch
197
1321
con parole sciolte ¶ dicer del sangue e de le
198
1321
terra ¶ di Puglia, fu del suo sangue dolente ¶ per
199
1321
gridò: «Ricordera'ti anche del Mosca, ¶ che disse, lasso
200
1321
francheggia ¶ sotto l'asbergo del sentirsi pura. ¶ Io vidi
201
1321
Quando diritto al piè del ponte fue, ¶ levò 'l
202
1321
credo ch'un spirto del mio sangue pianga ¶ la
203
1321
vidi lui a piè del ponticello ¶ mostrarti e minacciar
204
1321
udi' 'l nominar Geri del Bello. ¶ Tu eri allor
205
1321
Tu eri allor sì del tutto impedito ¶ sovra colui
206
1321
su l'ultima riva ¶ del lungo scoglio, pur da
207
1321
per la gran rabbia ¶ del pizzicor, che non ha
208
1321
che la costuma ricca ¶ del garofano prima discoverse ¶ ne
209
1321
vide Polissena morta, ¶ e del suo Polidoro in su
210
1321
in su la riva ¶ del mar si fu la
211
1321
che 'l porco quando del porcil si schiude. ¶ L
212
1321
e in sul nodo ¶ del collo l'assannò, sì
213
1321
divenne ¶ al padre, fuor del dritto amore, amica. ¶ Questa
214
1321
attendete ¶ a la miseria del maestro Adamo; ¶ io ebbi
215
1321
d'i verdi colli ¶ del Casentin discendon giuso in
216
1321
mi fruga ¶ tragge cagion del loco ov' io peccai
217
1321
falsai ¶ la lega suggellata del Batista; ¶ per ch'io
218
1321
ver testimonio ¶ là 've del ver fosti a Troia
219
1321
altro demonio!». ¶ «Ricorditi, spergiuro, del cavallo», ¶ rispuose quel ch
220
1321
Ad ascoltarli er' io del tutto fisso, ¶ quando 'l
221
1321
lancia ¶ d'Achille e del suo padre esser cagione
222
1321
giganti, cui minaccia ¶ Giove del cielo ancora quando tuona
223
1321
e 'l petto e del ventre gran parte, ¶ e
224
1321
scuro ¶ sotto i piè del gigante assai più bassi
225
1321
stretti, ¶ che 'l pel del capo avieno insieme misto
226
1321
onde Bisenzo si dichina ¶ del padre loro Alberto e
227
1321
Ed elli a me: «Del contrario ho io brama
228
1321
peccator, forbendola a' capelli ¶ del capo ch'elli avea
229
1321
l mal sonno ¶ che del futuro mi squarciò 'l
230
1321
con meco, e dimandar del pane. ¶ Ben se' crudel
231
1321
vituperio de le genti ¶ del bel paese là dove
232
1321
ciascun sentimento ¶ cessato avesse del mio viso stallo, ¶ già
233
1321
quel da le frutta del mal orto, ¶ che qui
234
1321
perché non siete voi del mondo spersi? ¶ Ché col
235
1321
altro privo. ¶ Lo 'mperador del doloroso regno ¶ da mezzo
236
1321
mi presi ¶ al pel del vermo reo che 'l
237
1321
paura di lui fé del mar velo, ¶ e venne
238
1321
vele ¶ omai la navicella del mio ingegno, ¶ che lascia
239
1321
accoglieva nel sereno aspetto ¶ del mezzo, puro infino al
240
1321
non venni: ¶ donna scese del ciel, per li cui
241
1321
già su la groppa del fiero animale, ¶ e disse
242
1321
volge. ¶ Nel dritto mezzo del campo maligno ¶ vaneggia un
243
1321
essercito molto, ¶ l'anno del giubileo, su per lo
244
1321
che mi fa sovvenir del mondo antico. ¶ I' fui
245
1321
a far la voglia del marchese, ¶ come che suoni
246
1321
con noi insieme andati». ¶ Del vecchio ponte guardavam la
247
1321
per senno ¶ li Colchi del monton privati féne. ¶ Ello
248
1321
ch'i' fui vestito del gran manto; ¶ e veramente
249
1321
mento e 'l principio del casso, ¶ ché da le
250
1321
si travolse così alcun del tutto; ¶ ma io nol
251
1321
a un de' rocchi ¶ del duro scoglio, sì che
252
1321
vide terra, nel mezzo del pantano, ¶ sanza coltura e
253
1321
mi trasse a sé del loco dov' io stava
254
1321
piè ghermito 'l nerbo. ¶ Del nostro ponte disse: «O
255
1321
barattier, fuor che Bonturo; ¶ del no, per li denar
256
1321
ma i demon che del ponte avean coperchio, ¶ gridar
257
1321
di là dal co del ponte; ¶ e com' el
258
1321
siedi ¶ tra li scheggion del ponte quatto quatto, ¶ sicuramente
259
1321
cenno; ¶ ed elli avea del cul fatto trombetta. ¶ CANTO
260
1321
quei rispuose: ¶ «I' fui del regno di Navarra nato
261
1321
cose. ¶ Poi fui famiglia del buon re Tebaldo; ¶ quivi
262
1321
più che cagion fu del difetto; ¶ però si mosse
263
1321
amendue ¶ cadder nel mezzo del bogliente stagno. ¶ Lo caldo
264
1321
vendetta contra l'ipocriti; del quale peccato sotto il
265
1321
de la rana e del topo; ¶ ché più non
266
1321
suoi giunti al letto ¶ del fondo giù, ch'e
267
1321
già dire a Bologna ¶ del diavol vizi assai, tra
268
1321
la cui lingua antidice del tempo futuro; ed è
269
1321
bolgia.] ¶ In quella parte del giovanetto anno ¶ che 'l
270
1321
vidi prima a piè del monte. ¶ Le braccia aperse
271
1321
Malebolge inver' la porta ¶ del bassissimo pozzo tutta pende
272
1321
La lena m'era del polmon sì munta ¶ quand
273
1321
furto che frodolente fece ¶ del grande armento ch'elli
274
1321
là dov' e' tocca ¶ del misero Sabello e di
275
1321
cela, ¶ e 'l misero del suo n'avea due
276
1321
fiorentini e tacitamente predice del futuro e in persona
277
1321
se presso al mattin del ver si sogna, ¶ tu
278
1321
ciascuna per la gola ¶ del fosso, ché nessuna mostra
279
1321
si geme ¶ l'agguato del caval che fé la
280
1321
duol d'Achille, ¶ e del Palladio pena vi si
281
1321
qua vegna; ¶ vedi che del disio ver' lei mi
282
1321
e' fuor greci, forse del tuo detto». ¶ Poi che
283
1321
figlio, né la pieta ¶ del vecchio padre, né 'l
284
1321
i' ebbi a divenir del mondo esperto ¶ e de
285
1321
li vizi umani e del valore; ¶ ma misi me
286
1321
nostri sensi ch'è del rimanente ¶ non vogliate negar
287
1321
di retro al sol, del mondo sanza gente. ¶ Considerate
288
1321
che non surgëa fuor del marin suolo. ¶ Cinque volte
289
1321
occhi vòlti a chi del fango ingozza. ¶ Venimmo al
290
1321
Canto ottavo, ove tratta del quinto cerchio de l
291
1321
l'inferno e alquanto del sesto, e de la
292
1321
e de la pena del peccato de l'ira
293
1321
messer Filippo Argenti, e del dimonio Flegias e de
294
1321
palude di Stige e del pervenire a la città
295
1321
aspetta, ¶ se 'l fummo del pantan nol ti nasconde
296
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prima che noi uscissimo del lago». ¶ Ed elli a
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1321
conca ¶ discende mai alcun del primo grado, ¶ che sol
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1321
per trarne un spirto del cerchio di Giuda. ¶ Quell
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1321
Or drizza il nerbo ¶ del viso su per quella
300
1321
alcun ritegno. ¶ «O cacciati del ciel, gente dispetta», ¶ cominciò
301
1321
com' a Pola, presso del Carnaro ¶ ch'Italia chiude
302
1321
le quali eran sì del tutto accesi, ¶ che ferro
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1321
Canto decimo, ove tratta del sesto cerchio de l
304
1321
che per la città del foco ¶ vivo ten vai
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1321
E l'animose man del duca e pronte ¶ mi
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1321
da quel punto ¶ che del futuro fia chiusa la
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1321
per l'orribile soperchio ¶ del puzzo che 'l profondo
308
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penta ¶ qualunque priva sé del vostro mondo, ¶ biscazza e
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1321
lo minor giron suggella ¶ del segno suo e Soddoma
310
1321
Canto XII, ove tratta del discendimento nel settimo cerchio
311
1321
tratta di Minotauro e del fiume del sangue, e
312
1321
Minotauro e del fiume del sangue, e come per
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1321
manco, ¶ che da cima del monte, onde si mosse
314
1321
preda ¶ levò a Dite del cerchio superno, ¶ da tutte
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1321
s'approccia ¶ la riviera del sangue in la qual
316
1321
qual anima si svelle ¶ del sangue più che sua
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1321
fida ¶ lungo la proda del bollor vermiglio, ¶ dove i
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1321
gente che di fuor del rio ¶ tenean la testa
319
1321
piedi; ¶ e quindi fu del fosso il nostro passo
320
1321
tratta de l'esenzia del secondo girone ch'è
321
1321
tenni ambo le chiavi ¶ del cor di Federigo, e
322
1321
mia, che giace ¶ ancor del colpo che 'nvidia le
323
1321
disgiunte, ¶ raccoglietele al piè del tristo cesto. ¶ I' fui
324
1321
tratta de la qualità del terzo girone, contento nel
325
1321
Poi che la carità del natio loco ¶ mi strinse
326
1321
ancor mi raccapriccia. ¶ Quale del Bulicame esce ruscello ¶ che
327
1321
ammorta». ¶ Queste parole fuor del duca mio; ¶ per ch
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1321
già per cuna fida ¶ del suo figliuolo, e per
329
1321
margini; ¶ e 'l fummo del ruscel di sopra aduggia
330
1321
antico, ¶ e tiene ancor del monte e del macigno
331
1321
ancor del monte e del macigno, ¶ ti si farà
332
1321
là surger nuovo fummo del sabbione. ¶ Gente vien con
333
1321
che saetta ¶ la natura del loco, i' dicerei ¶ che
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1321
come suole, ¶ o se del tutto se n'è
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1321
nel quale si tratta del discendimento nel luogo detto
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1321
alcuni prestatori e usurai del settimo cerchio.] ¶ «Ecco la
337
1321
l'opera.] ¶ Nel mezzo del cammin di nostra vita
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1321
morte; ¶ ma per trattar del ben ch'i' vi
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1321
vestite già de' raggi del pianeta ¶ che mena dritto
340
1321
queta, ¶ che nel lago del cor m'era durata
341
1321
lena affannata, ¶ uscito fuor del pelago a la riva
342
1321
Temp' era dal principio del mattino, ¶ e 'l sol
343
1321
gaetta pelle ¶ l'ora del tempo e la dolce
344
1321
quale il fece sicuro del cammino per le tre
345
1321
cura ne la corte del cielo.] ¶ Lo giorno se
346
1321
sostener la guerra ¶ sì del cammino e sì de
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1321
u' siede il successor del maggior Piero. ¶ Per quest
348
1321
di sua vittoria e del papale ammanto. ¶ Andovvi poi
349
1321
crede. ¶ Per che, se del venire io m'abbandono
350
1321
parola tua intesa», ¶ rispuose del magnanimo quell' ombra, ¶ «l
351
1321
ti faccio andare; ¶ vegno del loco ove tornar disio
352
1321
odi tu la pieta del suo pianto, ¶ non vedi
353
1321
fatte, ¶ venni qua giù del mio beato scanno, ¶ fidandomi
354
1321
mio beato scanno, ¶ fidandomi del tuo parlare onesto, ¶ ch
355
1321
per che mi fece del venir più presto. ¶ E
356
1321
fiera ti levai ¶ che del bel monte il corto
357
1321
te ne la corte del cielo, ¶ e 'l mio
358
1321
de l'inferno e del fiume d'Acheronte, de
359
1321
grave, ¶ infino al fiume del parlar mi trassi. ¶ Ed
360
1321
quarto, nel quale mostra del primo cerchio de l
361
1321
secondo». ¶ E io, che del color mi fui accorto
362
1321
coronato. ¶ Trasseci l'ombra del primo parente, ¶ d'Abèl
363
1321
li spiriti magni, ¶ che del vedere in me stesso
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1321
vidi il buono accoglitor del quale, ¶ Dïascoride dico; e
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1321
quinto, nel quale mostra del secondo cerchio de l
366
1321
tratta de la pena del vizio de la lussuria
367
1321
gentili uomini.] ¶ Così discesi del cerchio primaio ¶ giù nel
368
1321
poi c'hai pietà del nostro mal perverso. ¶ Di
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1321
amar perdona, ¶ mi prese del costui piacer sì forte
370
1321
maggior dolore ¶ che ricordarsi del tempo felice ¶ ne la
371
1321
conoscer la prima radice ¶ del nostro amor tu hai
372
1321
sesto, nel quale mostra del terzo cerchio de l
373
1321
l'inferno e tratta del punimento del vizio de
374
1321
e tratta del punimento del vizio de la gola
375
1321
tutt'i buffoni tratta del dimonio Cerbero e narra
376
1321
settimo, dove si dimostra del quarto cerchio de l
377
1321
l'inferno e alquanto del quinto; qui pone la
378
1321
qui pone la pena del peccato de l'avarizia
379
1321
de l'avarizia e del vizio de la prodigalità
380
1321
de la prodigalità; e del dimonio Pluto; e quello
381
1321
Michele ¶ fé la vendetta del superbo strupo». ¶ Quali dal
382
1321
vegnono a' due punti del cerchio ¶ dove colpa contraria
383
1321
due cozzi: ¶ questi resurgeranno del sepulcro ¶ col pugno chiuso
384
1321
è, che i ben del mondo ha sì tra
385
1321
a veder de' fioretti del melo ¶ che del suo
386
1321
fioretti del melo ¶ che del suo pome li angeli
387
1321
come guardia lasciata lì del plaustro ¶ che legar vidi
388
1321
romano. ¶ Però, in pro del mondo che mal vive
389
1321
avventarsi ne la cuna ¶ del trïunfal veiculo una volpe
390
1321
giù ne l'arca ¶ del carro e lasciar lei
391
1321
rammarca, ¶ tal voce uscì del cielo e cotal disse
392
1321
la coda maligna, ¶ trasse del fondo, e gissen vago
393
1321
ingiuria nel predetto carro del grifone; e infine, veduti
394
1321
veduti li quattro fiumi del Paradiso, escono verso il
395
1321
parole segna a' vivi ¶ del viver ch'è un
396
1321
t'abbaglia il lume del mio detto, ¶ voglio anco
397
1321
sono ne lo elemento del fuoco e Beatrice solve
398
1321
ire. ¶ Veramente quant' io del regno santo ¶ ne la
399
1321
tesoro, ¶ sarà ora materia del mio canto. ¶ O buono
400
1321
l'ultimo lavoro ¶ fammi del tuo valor sì fatto
401
1321
tanto che l'ombra del beato regno ¶ segnata nel
402
1321
vedra'mi al piè del tuo diletto legno ¶ venire
403
1321
diverse foci ¶ la lucerna del mondo; ma da quella
404
1321
secondo raggio suole ¶ uscir del primo e risalire in
405
1321
le nostre virtù, mercé del loco ¶ fatto per proprio
406
1321
ferro che bogliente esce del foco; ¶ e di sùbito
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1321
discerni, ¶ parvemi tanto allor del cielo acceso ¶ de la
408
1321
acceso ¶ de la fiamma del sol, che pioggia o
409
1321
tanto disteso. ¶ La novità del suono e 'l grande
410
1321
riedi». ¶ S'io fui del primo dubbio disvestito ¶ per
411
1321
provedenza, che cotanto assetta, ¶ del suo lume fa 'l
412
1321
pan de li angeli, del quale ¶ vivesi qui ma
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1321
concreata e perpetüa sete ¶ del deïforme regno cen portava
414
1321
sé noto ¶ a guisa del ver primo che l
415
1321
manifesto ¶ ne l'eclissi del sol, per trasparere ¶ lo
416
1321
lor semenze. ¶ Questi organi del mondo così vanno, ¶ come
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1321
dal fabbro l'arte del martello, ¶ da' beati motor
418
1321
fia se mi contenti ¶ del nome tuo e de
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1321
lo Spirito Santo, ¶ letizian del suo ordine formati. ¶ E
420
1321
paradiso, etsi la grazia ¶ del sommo ben d'un
421
1321
non fu dal vel del cor già mai disciolta
422
1321
la gran Costanza ¶ che del secondo vento di Soave
423
1321
Beatrice: l'una è del luogo de' beati, e
424
1321
e propone terza questione del voto e se si
425
1321
udire ¶ che l'affezion del vel Costanza tenne; ¶ sì
426
1321
Cotal fu l'ondeggiar del santo rio ¶ ch'uscì
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1321
santo rio ¶ ch'uscì del fonte ond' ogne ver
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1321
altro disio. ¶ «O amanza del primo amante, o diva
429
1321
di rampollo, ¶ a piè del vero il dubbio; ed
430
1321
si vede, ¶ sì che del viso tuo vinco il
431
1321
argomenti, ¶ l'alto valor del voto, s'è sì
432
1321
lavoro. ¶ Tu se' omai del maggior punto certo; ¶ ma
433
1321
cui veder li troni ¶ del trïunfo etternal concede grazia
434
1321
la milizia s'abbandoni, ¶ del lume che per tutto
435
1321
laude di Romeo visconte del conte Ramondo Berlinghieri di
436
1321
volse ¶ contr' al corso del ciel, ch'ella seguio
437
1321
Iustinïano, ¶ che, per voler del primo amor ch'i
438
1321
armi, ¶ cui la destra del ciel fu sì congiunta
439
1321
Nil caldo si sentì del duolo. ¶ Antandro e Simeonta
440
1321
corse ¶ de la vendetta del peccato antico. ¶ E quando
441
1321
figli ¶ per la colpa del padre, e non si
442
1321
convien che i raggi ¶ del vero amore in sù
443
1321
qual si fa danno del ben fare altrui. ¶ Quattro
444
1321
umana generazione e solvimento del peccato del primo padre
445
1321
e solvimento del peccato del primo padre.] ¶ «Osanna, sanctus
446
1321
con l'atto sol del suo etterno amore. ¶ Or
447
1321
dentro ad un nodo, ¶ del qual con gran disio
448
1321
sommo bene, ¶ per che del lume suo poco s
449
1321
appresenta ¶ de la bontà del core ond' ell' è
450
1321
Io non m'accorsi del salire in ella; ¶ ma
451
1321
sete, ¶ ai quali tu del mondo già dicesti: ¶ 'Voi
452
1321
m'era ancor nova, ¶ del suo profondo, ond' ella
453
1321
luculenta e cara gioia ¶ del nostro cielo che più
454
1321
conformi fieno al viver del paese. ¶ Sù sono specchi
455
1321
io fui, ¶ che fé del sangue suo già caldo
456
1321
mente non torna, ¶ ma del valor ch'ordinò e
457
1321
pria ch'altr' alma ¶ del trïunfo di Cristo fu
458
1321
che fatto ha lupo del pastore. ¶ Per questo l
459
1321
Predicatori parla nel cielo del Sole; e qui comincia
460
1321
de la natura, ¶ che del valor del ciel lo
461
1321
natura, ¶ che del valor del ciel lo mondo imprenta
462
1321
era con lui; ma del salire ¶ non m'accors
463
1321
anzi 'l primo pensier, del suo venire. ¶ È Bëatrice
464
1321
zona. ¶ Ne la corte del cielo, ond' io rivegno
465
1321
non si posson trar del regno; ¶ e 'l canto
466
1321
Quell' altro fiammeggiare esce del riso ¶ di Grazïan, che
467
1321
avvocato de' tempi cristiani ¶ del cui latino Augustin si
468
1321
tornato ne lo ¶ punto del cerchio in che avanti
469
1321
mera: ¶ «Così com' io del suo raggio resplendo, ¶ sì
470
1321
l'acqua che discende ¶ del colle eletto dal beato
471
1321
donna, giovinetto, in guerra ¶ del padre corse, a cui
472
1321
la morte, ¶ la porta del piacer nessun diserra; ¶ e
473
1321
più forte. ¶ Questa, privata del primo marito, ¶ millecent' anni
474
1321
vita ¶ meglio in gloria del ciel si canterebbe, ¶ di
475
1321
che, per la sete del martiro, ¶ ne la presenza
476
1321
martiro, ¶ ne la presenza del Soldan superba ¶ predicò Cristo
477
1321
amassero a fede; ¶ e del suo grembo l'anima
478
1321
di fori, ¶ a guisa del parlar di quella vaga
479
1321
Dio con Noè puose, ¶ del mondo che già mai
480
1321
altra festa grande, ¶ sì del cantare e sì del
481
1321
del cantare e sì del fiammeggiarsi ¶ luce con luce
482
1321
insieme chiudere e levarsi; ¶ del cor de l'una
483
1321
altro duca ¶ per cui del mio sì ben ci
484
1321
Calaroga ¶ sotto la protezion del grande scudo ¶ in che
485
1321
mosse spirito a nomarlo ¶ del possessivo di cui era
486
1321
combatter per lo seme ¶ del qual ti fascian ventiquattro
487
1321
cu' il seno ¶ basta del nostro cielo e notte
488
1321
sì ch'al volger del temo non vien meno
489
1321
in che mirabil vita ¶ del poverel di Dio narrata
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1321
virtù supprema, ¶ la luce del suggel parrebbe tutta; ¶ ma
491
1321
motum esse, ¶ o se del mezzo cerchio far si
492
1321
con quel che credi ¶ del primo padre e del
493
1321
del primo padre e del nostro Diletto. ¶ E questo
494
1321
la similitudine che nacque ¶ del suo parlare e di
495
1321
la luce più dia ¶ del minor cerchio una voce
496
1321
affaticarne: ¶ ché li organi del corpo saran forti ¶ a
497
1321
circunferenze. ¶ Oh vero sfavillar del Santo Spiro! ¶ come si
498
1321
E non er' anco del mio petto essausto ¶ l
499
1321
petto essausto ¶ l'ardor del sacrificio, ch'io conobbi
500
1321
lumi biancheggia tra ' poli del mondo ¶ Galassia sì, che