Traiano Boccalini, Ragguagli di Parnaso, 1612

solo udir la verità del fatto, in un solo

avanzare quello dell'"Altezza", del "Serenissimo" e della stessa

fatta fare la genealogia del suo casato, così mal

e che il padre del notaio fu un oglieraro

morir prigione; il figliuolo del quale nell'età sua

ebbe lette le sporcizie del suo casato e le

progenitori fino a' tempi del diluvio e di Adamo

esercitare il vergognoso mestiere del ridere e ingannare, anche

agli uomini, alla maestà del grande Dio non essendo

ha levato la cognizione del migliore: poiché quello solo

Alpi, gli agghiacciati paesi del settentrione, le abbruciate contrade

australi, con infinita confusione del buon vivere tutta sarebbe

ali e l'agilità del piede, si contentavano nondimeno

piede, si contentavano nondimeno del poco giro del nativo

nondimeno del poco giro del nativo paese loro: che

fu dubitato della verità del proverbio: "festina lente"; e

impresa dell'àncora e del delfino col motto ch

far il nobilissimo acquisto del ducato di Milano, col

lo straordinario valor militare del duca, per lo consiglio

negava i meriti infiniti del duca, ma che di

e dell'infelice esercizio del soldato, con ammetter il

gli stabilì il giorno del suo ingresso, che fu

che fu il decimonono del corrente. Questa risoluzione del

del corrente. Questa risoluzione del duca, come prima pervenne

uomini, dell'ingresso infelicissimo del duca, accompagnato dalla più

giorno dopo l'ingresso del duca, i più accappati

dell'ingresso in Parnaso del duca Sforza in tanto

il quale per prima del succidume e dell'inezia

Apollo per li venti del corrente i mesi passati

re dei pianeti, prencipe del zodiaco, duca della luce

lezione istorica, si nutrichino del latte della verità, dai

somministrato loro, e non del veleno delle bugie, dagli

letterati, con ignominia grande del secolo presente e infinito

che la preziosa gioia del tempo e da chi

intimi sensi più ascosi del cuor dei prencipi, ch

parte delle preziosissime Deche del nostro dilettissimo Livio, solo

scrivere le istorie universali del mondo o di nazione

molti, che dal principio del mondo fino all'età

della libra, l'anno del faticoso nostro corso cinquemila

forse perché sapeva che del medesimo difetto egli non

chiamato Giuliano Goselini, secretario del senato di Milano: e

degl'ignoranti corsari, capitano del mar ionico crea il

senato de' letterati, capitano del mare Ionio dichiarò il

paesi; perché in luogo del zelo, che Sua Maestà

sudditi, con eccessiva alterazione del prezzo di tutte le

impiegar la prima nobiltà del suo stato: la quale

fosse assicurata la successione del signor loro, ma che

scudi. Strana risposta questa del prencipe parve al maestro

grandemente lodarono la velocità del corso, la destrezza de

sommamente piacque l'invenzione del giuoco, eccellentissimo per esercitar

avea introdotto il giuoco del calcio, solo affine ch

i veneziani l'assalto del ponte. Ma accadette che

cortigiano, ch'era spettator del giuoco, da quel famoso

come il loro giuoco del calcio gli era di

e perché il giuoco del calcio, particolarissimo della nazion

il Capponi al vanto del cortigiano; e avendolo fatto

a tutti i fiorentini del giuoco, concordemente l'invitarono

dove i fiorentini, maestri del giuoco, si credevano abbatterlo

e riportò il premio del giuoco. Di che i

la pasticceria nella cantonata del fòro olitorio, mentre l

tale, fu la rabbia del Nifo, che per certo

quale acerbamente si querelò del Nifo; e disse che

cordoglio sentì l'eccesso del Nifo, e ordinò ch

un virtuoso della qualità del Platina. Arditamente rispose il

violentato dal mal procedere del Platina, era stato forzato

aveva mandato alla bottega del Platina per un pasticcio

seminato il bruttissimo tarlo del desiderio dell'ozio, che

Apollo che la liberalità del re Francesco nei suoi

nell'abbondanza dei beni del corpo divenivano penuriosi di

Apollo ritrovato l'inventor del mortale strumento dell'artiglierie

le cose per beneficio del genere umano escogitate dagl

industria loro tanto benemeriti del genere umano, eternamente debbano

e fino all'intimo del cuore pungendoli ancora che

posta la felicità tutta del genere umano, escogitai la

bestialità altrui? — La difesa del tedesco talmente commosse l

instantissimamente supplicava la maestà del suo creatore, che di

terra per esser caricati del peso del governo dei

esser caricati del peso del governo dei popoli: e

maggior peso, quando quello del quale sono stati caricati

pecore; le quali perché del continuo mi hanno dato

guardate da quell'occhio del padrone che fa ingrassar

vendé la maggior parte del suo patrimonio, e radunata

stato introdotto l'uso del danaro, che per facilitar

conte di Carpi, e del consiglio di stato di

con la famosa insegna del "Leoncino azzurro": dove alla

e considerando la nobiltà del sangue e il cumulo

altri venga alla violenza del crudele uso del duello

violenza del crudele uso del duello, con le sue

di medicina. ¶ La moglie del duca di Aganippe la

prencipi piacque l'avviso del duca, che subito si

il titolo di "Eccellenza", del quale sono mai sempre

moderni non potessero spogliar del titolo di "Eccellenza" gli

che dalla diversità grande del prezzo benissimo si scorgeva

possedevano, non la vanità del titolo. Ma che i

per aver il grado del dottorato. A questo, con

il denaro nella compra del fumo senza l'arrosto

veleno somministratogli di ordine del prencipe di Macedonia: quasi

far il fine infelice del mio antecessore, ne' primi

antecessore, ne' primi mesi del mio principato mi mostrai

in riformare i magistrati del mio dominio, gli abusi

di esser nimico capitale del prencipe dell'Epiro, ma

a terminare le machinazioni del prencipe di Macedonia, e

sapendo che ogni perdita del signore dell'Epiro era

Dunque ne' primi mesi del mio principato vedendomi posto

Iddio, dalla sola benignità del quale e non da

liberamente aprii quel secreto del cuor mio, che io

perché con tanta felicità del negozio importantissimo che io

l'esercitar il mestier del ridere e ingannare con

Mitilene, dopo la morte del prencipe loro, mancato senza

quelli che ad imitazione del divino artefice fabbricano gli

confessano esser affatto incapace del viver libero, più formando

de' plebei, capitalissimi nemici del viver libero, alla giovane

piantata col picciolo arbuscello del popolo veneziano, ancor egli

prestantissima republica le leggi del viver libero, senza dubbio

allora che nel mezzo del luglio sono abbruciati dall

sono abbruciati dall'ardor del sole, fosse lecito loro

si trova la persona del re; come benissimo provò

quale per l'impertinenza del suo sedizioso popolo non

chiamare il tiranno forastiere del duca d'Atene, solo

impedito l'uso libero del suo danaro, il quale

un prencipe, la volontà del quale altri poteva acquistarsi

vedere, vada all'osteria del Falcone, che li sarà

modo punse l'animo del Critonio, che pieno di

necessità della briglia e del capezzone: avendo la lunga

forzato saltar dalle finestre del palazzo di Todi, per

che, grandemente essendo assetati del sangue umano, si dànno

che fu l'atto del giuramento, il gran cancelliere

dimostrazioni di quei signori del collaterale, in un baleno

che Salustio Crispo, presidente del collaterale, avendo tirato in

buca con la mano del prencipe armata della manopola

ove si trovavano soggetti del sangue reale, o dove

e le sirti inevitabili del precipizio di ogni ufficiale

pratica avesse con tutti del suo governo, amicizia stretta

per fuggir un difetto del suo antecessore non cadesse

a' provinciali una immodestia del cortigiano dell'ufficiale, che

Che la quarta parte del giorno desse alla spedizione

che con la riputazion del suo signore poteva trafficar

impossessato delle qualitadi tutte del negozio: mercé che nelle

desse conto delle minuzie del suo governo, e che

incrudelisse contro la persona del delinquente, senza toccar la

bastavano i sei occhi del vigilantissimo e tremendo magistrato

fiorentina rappresenta il giuoco del calcio; nel quale avendo

egli ottiene il premio del giuoco. ¶ La nobilissima nazion

il suo dilettevol giuoco del calcio, al quale concorsero

popoli ostinati nella perfidia del primo proposito, che fecero

di voler col prezzo del sangue comprarvi la libertà

già perché l'importanza del fatto non comportasse dilazione

che ebbono la relazione del processo, sentenziarono per l

sentenziarono per l'innocenza del Vitelli: onde Apollo per

che dopo la morte del duca Alessandro gli venne

Maestà atrocemente si querelò del senato veneziano, che per

processo e la sentenza del suo giudicio. Apollo, senza

avanti Apollo, a nome del grande Annibale cartaginese li

aver la sua parte del vitto in orzo e

procedute dalla mera liberalità del suo Nerone. Apollo, che

conoscere la vera lega del genio degli uomini, erano

gli uscì dall'intimo del cuore: — Piacesse a Dio

Maestà quel luogo onorato del quale ella si stimava

poco intendenti delle cose del mondo attribuivano alla violenza

mai perdere quell'affezione del popolo romano, che non

questo stato, la casa del quale è il sicuro

prima ricevuta la liberalità del vitto lauto e del

del vitto lauto e del vestito magnifico finché gli

avevano congiunta la virtù del mantenere, che con ordini

che secondo il precetto del magno Tacito, né prencipe

composto sopra il canzoniere del Petrarca. Apollo, prima di

e palesato il concetto del poeta; Apollo gli disse

dall'autore nella tessitura del poema, che mostrava in

stava posta l'eccellenza del verso, quali erano i

semidei, che ai pericoli del regnare aveano preposta la

vita continovar la succession del regno nel suo sangue

sotto il grave peso del regnare, nel quale altri

di esser nel mezzo del suo noviziato, senza cagion

non mostrò compunzione alcuna del caso occorso a quel

che, per importantissimi affari del prencipe di Gnido dovendo

talora rompendo la vena del petto e guastando il

talmente agevolare la strada del monte, che i prencipi

prencipi, con la forza del lor danaro avvezzi a

bramate la mattina, anco del prezioso tesoro delle scienze

sarebbono giunti alla cima del monte, come se con

anzi Apollo si ridesse del danno e della vergogna

vani e infelici studi del Gaurico, gli disse ch

Maestà acerbamente si querelò del re di Francia Lodovico

suo infortunio non tanto del re Lodovico dovea dolersi

vita e lo stato del suo signore, i prencipi

aveva amati gli abbracciamenti del vilissimo suo servo Pallante

sé il gran maestro del silenzio Arpocrate, gli ha

uomini potenti: essendo proprietà del nobile scordarsi l'offese

alle più supreme dignitadi del suo stato esaltato un

talmente alle supreme grandezze del suo stato ha esaltato

avergli rinfacciato il delitto del quale egli era processato

e perché la potenza del prencipe dell'Epiro gl

altrui facilitar l'arte del poetare avea mostrata la

avea commesso l'errore, del quale a Sua Maestà

riuscita che nel governo del suo prencipato fece Tacito

debole: onde i capi del popolo, per lo aiuto

tale faceva il zelante del ben di tutti, che

nobiltà e al popolo del suo principato. Onde Tacito

i più principali soggetti del senato, parte per avarizia

crudeltà e dell'ambizione del prencipe. Oltre di ciò

negozio pericoloso, si servì del modo sicurissimo di disarmare

di voler nella navigazione del mio principato governarmi con

di tutte le azioni del mio antecessore, con fermo

che pigliai il possesso del mio principato, di modo

et mutatus", quelle azioni del mio antecessore, che mentre

arrogava la somma tutta del comandare: dal qual mio

nacque quella mala soddisfazione del senato e del popolo

soddisfazione del senato e del popolo di Lesbo, che

sacratissima Amicizia, unica delizia del genere umano, vedendosi abbandonata

necessitati abbandonare il governo del genere umano. Per le

generali per li venti del passato, dove chiamò i

cognizione che l'autorità del comandare facilmente si perdeva

ultimo da' romani, signori del mondo e supremi prencipi

virtuosi allegramente si inebriarono del falerno delle buone lettere

studio de' digesti e del codice, come quello che

aspettar l'ora ordinaria del pranzo, in mezzo la

che arrivavano all'eccellenza del diletto, altri non era

potesse ricordarsi le regole del Galateo e che nel

di veder la bottega del Mauro, nella quale egli

confessare che nel corso del palio avessero avuta buona

mentre Servio Onorato, padrone del cavallo barbaro che vinse

bastone fece maltrattar Servio: del qual eccesso, che molto

per vedere un soldato del suo corpo malamente premiato

il giannizzero per cagion del quale era nata la

e l'assoluto comando del suo grandissimo imperio. Che

delle provincie agli uomini del primo e del secondo

uomini del primo e del secondo serraglio, perché questi

esaltar alla suprema dignità del generalato un soggetto che

che per i meriti del valore della nobiltà e

valore della nobiltà e del séguito che si trovasse

esattamente intendere il governo del mondo e nell'esquisitissimamente

Sigonio, nobil letterato modanese; del quale Pier Vittorio fiorentino

apprezzò Apollo l'accusa del Vittorio, che apertamente pigliando

apertamente pigliando la protezione del Sigonio, disse che quelli

di ordine di Giasone del Maino, pretor urbano, essendo

e senza mormorazione alcuna del vicinato. Ma diece giorni

sono occorse che Giasone del Maino, moderno pretore urbano

pubblicamente discreditò con privarlo del carico di pretore, ma

supplicasse la divina maestà del grande Iddio a concedere

esquisitamente faceva la volontà del suo creatore, le selve

di censurar gli scritti del Peranda, da Claudio Tolomeo

prima che alli venti del corrente i commissari spediti

la cattura nella persona del virtuosissimo Anneo Seneca, prencipe

vergogna e pubblico danno del suo prencipe si aveva

dato i mirabili strumenti del tamburo e della tromba

morire fuor delle fratte del giardino di quella lor

stati conceduti gli strumenti del tamburo e della tromba

ircana, che a' nove del corrente giunsero a questa

grande che l'ignoranza del popolo dava agli ambiziosi

sono cagionate dalla violenza del pugnale, da veleni o

oscuravano s'egli pativa del vizio nefando di soggettarsi

poiché dall'altro lato del teatro ebbe fatto comparir

ma l'estinzion tutta del suo sangue seguita in

estinguere il sangue tutto del primo tiranno, faceva le

famiglia l'umano Nettuno del mare, il sempre glorioso

sceleratamente conculcò l'autorità del senato, abbatter la superba

Giusto Lipsio, gli scritti del quale tutto che subito

a piè delle scale del real palazzo fu incontrato

e gli scritti dottissimi del Lipsio solo si vedevano

materia cavata dalla miniera del proprio ingegno con sudori

fu giunto nel mezzo del fòro delfico, da un

onde i cosmografi tutti del venerando collegio corsero per

delle arti liberali, giardino del mondo, patria de' più

avanti che la cerimonia del Lipsio fosse condotta al

allora Tacito il ragionamento del Lipsio, e li disse

quel luogo tanto avevano del rancido, e speditamente desse

altramente cura della salute del genere umano, ma solo

genere umano, ma solo del castigo; concetto tanto maggiormente

di Dio, proprissima virtù del quale è la misericordia

con più atroci flagelli del popolo romano, né con

la cura della sicurezza del popolo romano; "esse ultionem

tutti sia stata pianta, del funesto spettacolo di veder

veder il prezioso liquore del vino, unica delizia delle

delizia delle mense, senza del quale il mangiare sarebbe

compitissimamente trovasse quella fedeltà del secreto, che ad esse

uguale, un amico, uno del suo sangue. Che non

di Dalmazia, dell'Istria, del Friuli, Padova, Vicenza, Verona

ministro nel buon servigio del suo signore, e allora

e con la depressione del suo signore cercava di

che con la grandezza del suo imperio sempre crescendo

spaventevol pena dello sdegno del senato e la privazione

scelti virtuosi desideravano che del dono del furor poetico

desideravano che del dono del furor poetico solo facessero

bisogno che il dono del furor poetico precedesse alla

poetico nell'ingegno bellissimo del suo dilettissimo Pindaro, egli

Gerusalemme liberata, nella tessitura del quale solo avea ubbidito

alcuna. Per le parole del Tasso tanto contro Aristotile

e che il poema del suo dilettissimo Tasso dal

italiana. ¶ Ieri dal bargello del tribunale degli eccellentissimi signori

grata risposta. ¶ Agli otto del corrente il celeberrimo Asino

peso della notte e del giorno, e per lor

che odiasse l'utilità del suo patrimonio, ma che

trattato. ¶ Ragguaglio IX ¶ Nota del raccolto che hanno fatto

giugno venne il tempo del granire, gl'infelici videro

vi compra, in cognizione del genio di molti di

piacque al cortigiano, convenne del prezzo e ne comprò

al menante la quantità del carbone comprata da quel

il menante è amicissimo del Sanga, confidentemente gli chiese

avesse trovato l'uso del carbone di minore spesa

riputazione, non col guadagno del denaro; e che egli

e che l'uso del carbone era mirabile per

fatti altrui, la qualità del suo vitto fosse argomentata

fosse argomentata dalla qualità del fumo che usciva dal

Questi chiese a' giovani del fondaco che gli facessero

in una stanza ritirata del fondaco, donde egli poco

disprezzando il buon servigio del prencipe, le faccende appartenenti

singolare misurare i meriti del cortigiano più dall'assiduità

cortigiano più dall'assiduità del buon servigio, che dalla

servigio, che dalla lunghezza del tempo ch'era stato

che molto rimase maravigliato del dispendio di quei tanti

minestra della buona grazia del prencipe, quando veggono la

quando veggono la scudella del compagno traboccante e tutta

scarsezza della buona grazia del signor loro, che la

avrebbono toccato il collo del piede, al menante parve

esser siciliano; e che del suo patrimonio avendo fabbricate

panca, e mostrato sentir del ragionar di lui sommo

il partito dagli uomini del fondaco fu subito accettato

della sua casa, ma del letto stesso, unico riposo

unico riposo delle fatiche del corpo e de' travagli

desolazione. Onde alli diciotto del corrente l'onorata residenza

Maestà che il governo del genere umano rovinerebbe, quando

Vergilio, di Livio e del facoltosissimo Tacito, tutti principali

nome altrui. La grandezza del premio invitò molti a

trovata tra la braccheria del famoso cacciatore Atteone e

famoso cacciatore Atteone e del bellissimo Adone. In molta

Roma detto "il cavalier del liuto". ¶ Sono già passati

Apollo per gli otto del corrente fece intimar la

fiammingo, gli scritti lucubratissimi del quale tanta fragranza rendevano

Roma "detto il cavalier del liuto". Talmente per la

Talmente per la viltà del soggetto rimasero storditi i

antiveduta la presente maraviglia del collegio: che nondimeno di

l'eternità al nome del cavalier del liuto; il

al nome del cavalier del liuto; il quale incontanente

altri ammirava la vivacità del concetto all'improviso nato

improviso nato dalla verità del fatto, ove le finte

erano stati pubblicati, quello del Peranda meritava il primo

Annali e le Istorie del prencipe degli scrittori politici

illustrissima e la bassezza del mio picciol dono; ma

doni con la qualità del soggetto al quale si

si concedono al riposo del corpo, al ristoro dell

stia saldo alla botta del martello di un sodo

impresa e l'impossibilità del negozio, ma che tu

essendo verissimo il detto del magno Tacito, che sempre

quali ieri nella piazza del mercato fecero una pomposa

ingrossa; dicono quei politici del fondaco, che sono fabbricati

ambita dagli uomini grandi, del "nosce te ipsum". ¶ Si

o di acciaio, ma del puro interesse della più

fabbricati della vil materia del capriccio e del solo

materia del capriccio e del solo interesse, poco giusti

pastoie da cavalli, fabbricate del ferro della maturità; e

avendo la giudiziosa maturità del procaccio, tutte le faccende

levarsi con la violenza del pugnale, da loro stessi

II ¶ L'ordinaria guardia del territorio di Parnaso, avendo

scuole legga il giuoco del trionfetto. ¶ Affine che gl

che esclamò il giuoco del trionfetto esser la vera

leggere il prestantissimo giuoco del trionfetto, e sotto gravissime

quel giuoco un'ora del giorno. ¶ Ancor che ai

ammirandi dell'eccellentissimo giuoco del trionfetto, fino all'ottavo

solo il mirabilissimo giuoco del trionfetto, a quelli particolarmente

assassinamento commesso nella persona del potentissimo re di Francia

la sera delli ventidue del corrente l'acerbissima nuova

assassinamento commesso nella persona del glorioso re di Francia

giorni dopo l'arrivo del corriere, a così gran

Parnaso dopo la morte del liberalissimo Ottaviano Augusto. Più

pace e la quiete del regno di Francia solo

che meritasse la fatica del pennello di un suo

aggiunta ai sette miracoli del mondo. Il mio virtuosissimo

fiorentina, essendo proprissima virtù del senato veneziano, con la

ha fondata la metropoli del suo imperio; dal quale

nobiltà tanto svisceratamente innamorata del viver libero, che alla

fatiche. ¶ Dopo il parere del Tasso, Francesco Berni, come

ambizione, della superbia e del séguito dei cittadini poveri

la lunghezza dell'imperio del prencipe con la modestia

ubbidire e alla grandezza del comandare, della nobiltà veneziana

di sostener la maestà del grado publico, il senato

supremi non la grandezza del parentado, non la splendidezza

ebbe lodato il parer del Boccaccio, soggiunse che l

giunger poi alla meta del magistrato bramato, a Cesare

buonissima voglia nelle mani del senato sa rimetter quella

Vinegia andati al lito del mare per ivi sollazzarsi

nondimeno sperarono nella rettitudine del senato, nella esquisitissima giustizia

le faccende più importanti del suo stato nel supremo

mano sopra la spalla del Barbaro, e così gli

sentenziato che per penitenza del suo fallo una sol

Perù, della Nuova Spagna, del Rio della Plata e

Sua Maestà, de' governatori del genere umano, alcuni mesi

per certo grande, e del quale l'ingegno umano

ad osservar il genio del prencipe; il quale avendo

viziosi e aperti nemici del prencipe, alcuni con vergogna

tutti quegli onorati servidori del prencipe, ch'egli conosceva

quali della rilassata vita del prencipe gli aveva rappresentate

carità verso gl'interessi del suo prencipe, solo avendo

bocca di amico alcuno del pubblico bene fosse potuta

negozi e degl'interessi del suo Stato; che di

con gli altri prencipi del suo sangue, era zelo

verso il pubblico bene del suo popolo; e che

aver abbandonato il governo del suo Stato. Queste sceleratezze

di esser gli Aristarchi del mondo. ¶ Ragguaglio VI ¶ Le

sono per li quindici del passato intimarono in Pindo

libere, ai venti finalmente del presente essendosi disciolta, e

sentenza: — Serenissimi monarchi, rettori del genere umano, dal caso

Stato tanto assertivamente hanno del continuo predicato, ma pare

dallo stesso primo principio del mondo fino al presente

tuttoché i primi ingegni del mondo più che assai

che fu l'occision del duca Alessandro de' Medici

mutando poi la forma del governo, toglie alla fine

e gli altri legislatori del viver libero, che con

fu disprezzata da voi, del morbo medesimo avesse poi

spavento de' maggior prencipi del mondo? Le republiche di

regni, tanto si gonfiarono del vento dell'ambizione, che

i soggetti più principali del senato, e opera che

con l'arme potentissima del pretesto di comunicare co

tutto sia per appestarsi del morbo di così fatto

di chiamarla unica felicità del genere umano: onde accade

che contro la forza del potentissimo re di Spagna

poche cose! — Questo ragionamento del gran cancelliere in infinito

con la maggior parte del suo esercito fu tagliato

di quella fina volpe del prencipe di Oranges: i

presentate loro della mancanza del sangue reale e di

con tutto il cuore, del sacrosanto suo nome non

di tosar le pecore del loro ovile, che non

discrezione, invece di quella del nudo interesse, solo usata

persone indegne avari fossero del pubblico danaro, prodighi co

rinnegassero la propria volontà del senso; ¶ Assoluti monarchi si

imitando il grande Iddio, del quale i prencipi luogotenenti

se stesso, il senso del giudicio e il discorso

tirarsi contro l'ira del giustissimo Iddio, ma per

amore per far acquisto del ricco tesoro del cuor

acquisto del ricco tesoro del cuor degli uomini; poiché

de' sudditi loro e del vederli affatto disarmati e

libero lasciassero il commerzio del vendere e del comperare

commerzio del vendere e del comperare i frutti e

nipoti e gli altri del sangue reale con gli

infocarmi nella buona grazia del re, con fare il

ardere nella buona grazia del nostro prencipe, e hai

meno che delle azioni del prencipe passato, i soggetti

erano dati in poter del governatore di Libetro, il

li conduceva alle carceri del suo governo. Acerbamente si

giurisdizione altrui, lo privò del governo e lo dichiarò

Castelvetro. ¶ Dopo l'escarcerazione del commendatore Annibal Caro, il

avesse condonata la pena del delitto delle ferite date

fiscale. Apollo al memoriale del Caro rescrisse ch'egli

delle ferite deve essere del Castelvetro, e l'utile

Castelvetro, e l'utile del danaro mio? E nel

voleva che l'utile del danaro fosse di chi

loro portano la casa del lor patrimonio e tutte

nello stesso primo giorno del magistrato sfacciatissimamente si vedevano

ma per beneficio universale del genere umano. Documento preziosissimo

loro il vero titolo del suo poema, se veramente

veduti, per questa contrarietà del detto di Dante con

avevano difficultata l'arte del regnare: e che i

e che la reina del mondo, la madre degl

potette distendere i confini del suo imperio dall'orto

fornito il faticoso corso del giorno, quando nell'orizzonte

giorno, quando nell'orizzonte del ponente scendendo dal suo

un virtuoso, il nome del quale il menante, che

volea fargli il dono del libro, e gli disse

si donava il buon del mellone, il rifiuto delle

mani, senza l'aiuto del crivello, il loglio tutto

libero dono li faceva del danaro che ne avesse

Sofocle, di Ovidio e del suo dilettissimo Orazio venosino

comparve il letterato contro del quale era stato composta

passati censurar le corruttele del secolo presente, e in

miei scritti alla luce del mondo, accioché sieno letti

dell'ingegno, l'esquisitezza del giudicio, la copia di

sono uguali alla grandezza del sangue, alla ricchezza del

del sangue, alla ricchezza del patrimonio col quale Iddio

risposta: che que' signori del Conseglio grandemente rimanevano maravigliati

si mostrassero delle cose del mondo, che non sapessero

costui Francesco Guicciardini, presidente del Conseglio reale, rispose che

serve della persona infelicissima del conte di San Paolo

condotto sotto il portico del tempio delfico; onde quel

Efeso, sono de' quattordeci del corrente, e avvisano che

avvisano che a' sei del medesimo nel mezzogiorno, sotto

esser amato, accarezzato e del continovo regalato da' maggiori

i danari dalla borsa del compagno per metterli nella

per la gran copia del sangue che sparse da

gli occhi col zelo del suo onore; per lo

sopramodo grande, comandò che del danaro pubblico con la

oro e di argento del Perù, della Nuova Spagna

sete che egli avesse del sangue umano, aveva cinto

avendo avuto la causa del dottore, avanti Apollo si

compatì Apollo la miseria del Trissino, e l'interrogò

esser pagati col prezzo del sangue, con la solita

voltatosi verso i creditori del Trissino: — Ah scelerati! — disse

che altri si spogli del zelo di quella riputazione

avesse voluto fargli grazia del privilegio di poter crear

ebbe la sciocca domanda del Trissino; e gli disse

e bestiale, il nome del quale i signori superiori

fatti impiccare alle finestre del palazzo. Per iscusar tanto

che tutti si ridessero del suo male. ¶ Non così

di suo figliuolo, non del maestro ma della sua

della causa facendo relazione del processo disse che da

contracambiar l'ottimo governo del prencipe con la liberalità

come erano i lussi del vestire, la pompa delle

passeggiato avanti la casa del Caro, talmente nell'animo

fu fine alla causa del Caro, nella visita fu

far guadagno de' regni del cielo. ¶ Tutto sudicio poi

fosse abbruciato, poiché indegno del beneficio de' libri era

pagar la somma tutta del danaro, nella quale quel