Aldo Palazzeschi, Il re bello, 1921

veneziana, considerando la persona del Re. ¶ Ludovico XII, Re

direttamente che per mezzo del prelato di corte, ma

al quale nulla sfuggiva del pensiero del Sovrano, comprese

nulla sfuggiva del pensiero del Sovrano, comprese. ¶ — Monsignore vicario

Vicino alla figura fortissima del Re eravi quella della

pareva oscurare dalla fronte del Re quella dell'ultimo

e il giudizio inappellabile del Re era pronunziato, non

a che il braccio del Monarca si movesse il

avrebbe turbato la pace del nostro Sovrano e del

del nostro Sovrano e del Regno tutto della Birònia

la quale i medici del regno e quelli chiamati

si oscurò la pace del felice Stato. ¶ — Sangue Ludovico

senza potersi rendere responsabile del suo operato. ¶ Cadeva il

in mille altri casi del genere erasi usato. ¶ — Mai

filo solo al braccio del Monarca e il pugno

ad un undicesimo fatto del genere che fu l

stata assalita dal tremito del parto questi gli fu

al popolo l'erede del trono o sei morto

non usciva dalle mani del suo istitutore, e mai

vi compariva alla sinistra del Monarca. Oh! Come ne

di certi gesti imperiosi del Principe, di sguardi sdegnati

qualsiasi attaccato alla spalla del Re. ¶ Un giorno, il

un testo, nell'angolo del più umile davanzale fiorì

era inalzato, ai piedi del quale ei l'avrebbe

dal più smagliante azzurro del cielo, dal sole più

di angeli dal fondo del viale, una berlina come

dell'accampamento, in attesa del dì seguente, per l

seguente, per l'incoronazione del Sovrano e della sua

dopo la scena snervante del suo matrimonio, il ricevimento

precedeva le stanze private del Re e della Regina

al più bel Re del più beato regno della

al più bel Re del più beato regno della

dei giovani più belli del Regno, dei più forti

nulla avendo potuto afferrare del resto. Era la follìa

sfuggire alle grinfie orrende del mentecatto, come avesse voluto

reali che ai piedi del baldacchino impettite e immobili

paggi inginocchiati ai piedi del trono reggendo alto il

sinistra di avvicinarsi più del consueto. ¶ — Maresciallo, voi dite

arruffatura nell'intrigo reale del quale un giorno la

preso il suo posto. Del resto nemmeno questo è

maresciallino, uno solo, uno.... del quale forse.... sono così

attende palpitante l'ora del segnale, e di giorno

della destra sul banco del Sovrano — Luglio, Agosto! ¶ — Agosto

lì, verso la metà del mese. ¶ — Dio! Dio! È

ne importa a me del popolo? Se sapeste un

tutta una leggera deformazione del bel volto purissimo come

per gli affari urgenti del governo, e si recava

peso degli anni e del governo aspro e difficile

per tutte le corti del mondo, vivono e godono

quattrocentesimo anniversario della costituzione del regno di Birònia. Per

rimandati per la malattia del Re, i cittadini tutti

urgenza chiamato al letto del Re sofferente. ¶ — Ohi! Ohi

il Maresciallo alle parole del Sovrano spasimante, ma continuava

lacerante uscì dal petto del Re, alzò presto le

stretta la bella testa del Sovrano si dette a

allarme per la nascita del Re. La guardia reale

campane delle trombe e del movimento delle folle accorrenti

impercettibile, come il pistillo del fiore, quel piccolo segno

fu dichiarato creatura fuori del sesso, e al disopra

e ancora: «il Regno del Miracolo». Ne seguì il

sì fieramente dall'alto del suo cavallo il tutto

una certa contessa Marina Del Pioppo, che tenne vita

anzi, nelle primissime ore del mattino circa un mese

due aspettando il passaggio del treno, parlavano assai intimamente

lei, della sua fedeltà, del suo amore; non è

là, in un angolo del suo armadio. Io, stamane

e molti piccoli oggetti del genere, ma io vidi

lede un solo istante del nostro amore. Ti bacio

mamma, un nuovo inquilino del mezzanino, un giovane tenente

quello che le restava del suo amore. Si vestì

vien giù sulla gabbia del petto, una catenina d

movimenti morbidi e felini, del giorno, quando vi riceve

una sbirciatina sul mezzo del giorno, non più. ¶ Però

nessuno ci chiederà conto del tempo che avremo sciupato

o per la casa del parroco. ¶ La messa è

sfuggite alla morbosa curiosità del prossimo loro, sapessero che

dir vogliate, ci libereremo del superfluo ringraziando i bravi

ringraziando i bravi testimonî del loro buon servizio perchè

farcene. Altrimenti dovremmo occuparci del prete e del chierico

occuparci del prete e del chierico, e delle beghine

colla sabbia sulla spiaggia del mare, o colla mota

maniera inverosimile; alla fine del mese i soldi gli

al quale i soldi del mensile avanzarono sempre, e

anno divenne, alle tasche del povero ma fortunato padre

quanti dolori al cuore del loro padre che si

disperatamente sfiduciando sul conto del proprio figliolo, e le

e ignudo ai rigori del prossimo inverno. ¶ Ma che

fatti cavalieri, commendatori, deputati.... del loro paese.... che quando

fronte alle attitudini indiscutibili del figlio.... Non era poi

pagavano tutti gl'impiegati del comune messi insieme. ¶ Per

commissionario assicurato sul conto del suo tipo, gli seppe

fondo era la porta del dozzinante, a sinistra quella

mano, che erano naturalmente del corredo della figlia. ¶ — Un

chiare come la luce del sole. Il matrimonio dei

delusione, la tragica fine del suo amore. ¶ Al calore

di meglio al creatore del cielo e della terra

avuto sotto la cappa del cielo. ¶ E il tempo

candelabri posti ai lati del letto; attorno ad esso

chiesa e della casa del prete quando una famosa

schiena gonfia e lucida del cane. ¶ Iere stava bene

vuol più sapere nessuno del prete, non l'ha

funerale. ¶ Avanti l'alba del gran giorno Don Pasquale

percorreva la via deserta del villaggio, non uno era

della lingua al momento del bisogno, e girando su

suolo nell'ora suprema del sacrilegio. ¶ Dies illa, dies

udirsi più. Al letto del moribondo aveva segnato una

nebbia come le lingue del rogo infernale sul quale

l'anniversario della morte del suo Tony vi fu

provvidenza scesa in soccorso del povero parroco; ella custodiva

nascoste dentro la materassa del suo letto — dovranno passare

paradiso, e nelle allucinazioni del suo benessere se ne

parlare della Divina Commedia, del paradiso.... ti avrei sgozzato

a soffrire dal principio del pranzo, figurati un poco

simpatica fraterna amicizia, e del più schietto cameratismo. ¶ È

prima che divenisse possesso del becchino. ¶ Sono andato. Il

sono stato ai piedi del letto Fanny mi ha

collo e la sommità del seno che apparivano di

cera, riposavano ai lati del corpo leggermente, con semplicità

Sul seno, dalla parte del cuore, un gruppo di

di rose, rosso cupo, del colore preciso degli stivalini

le turbe degli angioli del paradiso... ed ella dovrebbe

sul seno, dalla parte del cuore... e gli stivalini

a nascondere la deficenza del brutto nome imposto ad

non risaltava sul pallore del viso, e gli occhi

svariatissime ragioni in attesa del loro naturale sviluppo. O

quasi invariata dal giorno del suo matrimonio a quello

a quello della morte del marito avvenuta giusti giusti

durante il lungo periodo del matrimonio, essa fu la

osservare che l'età del protagonista deve essere pericolosamente

la loro opera fuori del tempo? Micheline ha, è

in quando l'ansia del tacere spasimoso, come riposi

tacere spasimoso, come riposi del troppo che si dice

per acquietare la curiosità del lettore che gli anni

quei sublimi artisti, consci del loro valore, seguono il

miracolo dava la vertigine del vuoto quando l'essere

come ogni altra notte del tempo vissuto assieme. ¶ L

tal dei tali, Maurizio, del quale abbiamo tante volte

caldo che somigliava quello del vecchio sole. I due

può bastare il calore del sole! M'intende? Un

città. ¶ — E sul luogo del pericolo? ¶ — Centro e non

oscuro involucro nel mezzo del viale. D'un tratto

risparmiarmi questa spiegazione, che, del resto, neppure so spiegare

non può essere ancora del tutto dimentica e distratta

mi considerava colla freddezza del giuocatore nato che continua

la via nel grigiore del crepuscolo, andai alla porta

rifiuto. Il quale rifiuto del resto è sempre discreto

indizî, per un marito, del suo momento critico. Io

pagina alla grande Fisiologia del Matrimonio dell'immenso Balzac

aiuto al grande scrutatore del matrimonio, questa donna voleva

quando le piaceva, era del suo amore soltanto, non

cosa glie ne importava del marito, delle figlie, dei

mani, attese colla pazienza del dolore più rassegnato, più

sentiva tutta la forza del suo sangue, della sua

sua vita, la piena del suo cuore da traboccare

nei primi due anni del suo matrimonio Elena aveva

saluto e la segnarono del loro disprezzo. Essa era

in fronte la macchia del piacere illecito, del vizio

macchia del piacere illecito, del vizio; le due bimbe

cuore è più straziato del mio? Le mie creature

FAMIGLIE ¶ Quando la vedova del colonnello usciva per condurre

per condurre a fare del moto la sua famiglia

vivo quel brav'uomo del colonnello potremmo almeno dividerci

le ragazze hanno bisogno del moto come del pane

bisogno del moto come del pane quotidiano, hanno bisogno

prima, il netto distaccamento del braccio dalla spalla, dipoi

formicole circolare al posto del braccio che non sentivate

sua contentezza, la serenità del suo cuore. ¶ Col povero

di mettere alla luce del sole! La gente di

continuo. ¶ *** ¶ Quando la vedova del colonnello ancora giovane e

conosceva bene, una fama del tutto sbagliata, la si

a quella buon'anima del colonnello! Il vostro aspetto

un'ambasciata. La vedova del colonnello annusava già la

sfavorevole e il seme del fracasso vi rimaneva sterile

Rimasta sola la vedova del colonnello, sapete che fece

sangue! Quella buon'anima del colonnello! — Un'altra volta

straordinaria per la vedova del colonnello che aveva ricoperta

Credete che la vedova del colonnello si trovi imbarazzata

MENDICANTE ¶ Nel via vai del mezzogiorno appariva all'angolo

depositavano monete nella mano del giovine infelice. Ma questi

credè indovinare il bisogno del pallido mendico; e dal

passò dinanzi il deputato del collegio, non sdegnò fermarglisi

giovine senza nessuna convinzione. ¶ Del resto.... — incalzò l'onorevole

in tono di superiorità — del resto.... come volete. Preferite

risolvere il difficile compito del quieto vivere. Voi non

Vantare un gobbo assiduo del proprio salotto è cosa

così, di razza, occupiamoci del nostro gobbo. ¶ Viveva in

palpitava gioiosamente alla serenità del suo riso. Alto un

rassegnato, alle risate indegne del Mecheri aveva risposto come

due gobbi, il cervello del calzolaio ne era uscito

veduti giungere alla casa del gobbo benestante, uno alla

creduta una nuova burletta del gobbo Mecheri. ¶ Era il

passato senza punto curarsi del lazzo che lasciava dietro

La gioia a bollore del gobbo Mecheri ebbe come

di riattaccare la vena del suo magnifico riso, ma

studio era divenuto assiduo del caffè per la partita

cercavano altrove la ragione del suo allontanamento. Mecheri usciva

a toccare le vette del firmamento. Poi non uscì

scòrsero in un angolo del marciapiede un fardello di

LA VEGLIA ¶ Alla soglia del salottino debolmente rischiarato dal

in mano la scodella del brodo nel quale aveva

era il bel pianto del bimbo il suo, erano

scodella, posata sulla punta del tavolinetto da lavoro, le

diritto, per la vedova, del suo buon impiego governativo

Calamecca, su, sulle montagne del Pistoiese; l'aveva scovata

Passato il primo stordimento del dolore la vedova incominciò

le parlava di lui, del suo adorato sposo, dove

trangugiarlo per la salvezza del mondo, a qualunque costo

trecento lire all'anno. Del salotto buono? È più

di un alto impiegato del governo, un pezzo grosso

pendeva l'ingrandimento fotografico del suo Anselmo, e sotto

sua giovinezza, l'amore del vecchio giudice per lei

al cielo, l'amore del caro sposo, il rovescio

mantenuto alto nella luce del sole con questo mezzo

il rispetto. ¶ E sicura del fatto suo, orgogliosa, gonfia

una minestra, il giorno del giudizio! E non c

sa, davanti al quadro del defunto marito. Ella n

venir fuori dalla camera del poeta presso la sua

raggi fusori nelle molecole del cervello.... ¶ La vecchia corse

casa. ¶ La prima edizione del più pettegolo dei giornali

profonda risega alla fine del polso, e le manine

due dita la tesa del cappello. ¶ Da un paio

sera puntualmente al calare del sole salivano fino alla

salivano fino alla piazza del villaggio, si sedevano allo

sedevano allo stesso tavolino del Caffè Nazionale, prendevano entrambi

testolina ma le condizioni del baratto erano così favorevoli

tutti colpiti da quello del proprio sesso che si

sua situazione, della solitudine, del dissidio col marito. — Mia

volontà di Dio e del mio uomo anche per

sè. Per il fissato del prezzo dice Nando non

vivacità della luce e del calore. Vincignano, uno degli

osservatore. ¶ Dalle primissime ore del mattino il paese era

della razza, al momento del mercato il medico avrebbe

responso. ¶ — Io mi accontento del collo del padre. A

mi accontento del collo del padre. A me basta

meraviglie per la novità del caso. — Il Condotto! Il

e per la soggezione del momento si diede a

fortuna. ¶ Un bell'umore del gruppo gettò un grido