parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «del»

nautoretestoannoconcordanza
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2008
alle spalle la voce del padre: «Dài, Nicola, più
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bici di Mario e del padre lo superavano veloci
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veloci. ¶ Attraversavano la zona del porto e il viale
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riportava la voce lontana del padre e poi la
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sbattere contro i rami del fico. ¶ «Ho vinto, ho
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girato ben sette città del Sud. Infine erano approdati
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inventava secondo l’estro del momento. Quanto alla materia
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con la sua Rosa del Mare, una barca munita
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baciata dai primi raggi del sole come una dea
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dea. Ma il sole del mattino poi baciava anche
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Sulla spiaggia, la Rosa del Mare venne subito attorniata
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calcio tra i ragazzi del rione, a sgranare gli
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una saetta. ¶ Al via del professore, Nicola partì con
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osservavano gli ultimi metri del ragazzo, ridendo e commentando
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il giudizio sicuramente negativo del professor Greco. Invece: «Il
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di vino alla proprietaria del chiosco accanto al vecchio
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ospedale. La signora era del loro paese, il punto
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aria, Nicola si meravigliava del broncio altezzoso della ragazza
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alle Magistrali su consiglio del padre, che lo aveva
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che dietro la maschera del broncio pareva nascondere dolcezza
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auto imbocca l’Autostrada del Sole e, appena nell
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sentire il ronzio quieto del motore, a Nicola sfugge
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una delle sue “amiche del corpo”, come le chiama
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timidamente e senza fortuna. Del resto, lei pareva sparita
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di quarantenne abbastanza insoddisfatto del presente, e mai una
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si godono il calore del sole settembrino, il migliore
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ancora folti ai lati del capo, parla con Lucio
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ad aprire il cassetto del comodino e dalla cartella
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nome e l’indirizzo del suo cantante preferito: Lucio
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la lettera nel cassetto del comodino. ¶ «Nicola, il mangiare
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di parlare che risentiva del suo paesino d’origine
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finì di mangiare prima del solito e uscì dalla
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un presentimento, niente più. Del resto, in quel periodo
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la lettera nel cassetto del comodino e lo chiuse
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secondi toccare la linea del traguardo quasi con un
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sapeva parlare dei fatti del mondo, di calcio e
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Sono Anna, la ragazza del motorino che durante il
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che ha la dolcezza del pudore). Ed esco pazza
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a presentargli i conti del passato, il giorno della
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il patre, la buonanima del mio primo marito, salute
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chiamava a ogni ora del giorno e della notte
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ero la più bella del paese e se nascevo
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Anna è un cugno del mio stesso lignàme, anzi
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per inguamarsi. Mentre quello del patre si è spento
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i più impercettibili movimenti del suo mondo. E infatti
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altro che il pessimismo del passero solitario che cantando
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noi. Io ti parlo del dovere che hanno tutti
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Mai detta una cosa del genere», aveva la voce
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per gli occhi belli del figlio, due castagne luccicanti
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alla ricotta sul piatto del figlio prediletto. Che divorava
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e alla voce pietosa del fratello. Che cazzo ridi
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com’era dal pensiero del fratello: in quel momento
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settimana dopo la partenza del fratello. La lettera a
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urlo improvviso, si accorse del pericolo all’ultimo momento
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a parte il dolore del primo momento sembrava che
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correre verso il medico del rione, non era lontano
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potenza a un comando del cervello la morte non
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prestazione eccezionale, correva più del vento che gli rinfrescava
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ferita» disse il medico del Pronto Soccorso dopo le
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dai capelli al centro del cranio e lambiva la
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rabbrividire fu l’immagine del futuro che lo specchio
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sentì l’urlo spaventoso del marito: «Basta mo’. Stoppa
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miniatura, il segno indecifrabile del destino. ¶ «Mi scusi. Il
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camera da letto prima del sole. Dalla finestra accostata
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quanto tutto il dolore del mondo. ¶ Stava rannicchiato sul
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nascosta al meglio, sdirrignàta del tutto.» ¶ «Però ho ancora
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gli mancava. I ragazzi del rione lo invitavano a
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cauto: correva sulla pista del campo sportivo, a volte
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spiaggia sotto gli occhi del padre, con la voglia
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un miglioramento nell’ampiezza del passo grazie ai continui
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Sì, certo, volentieri, diamoci del tu, e scusami per
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giornali, un’eco lontana, del passato. Basta. Ho telefonato
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praticante, con qualche ruga del sorriso ai lati degli
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mitigato dalla cosiddetta Ora del Garda, una corrente di
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sdrammatizzanti e l’allegria del fratello. ¶ «E tu come
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piedi raggiunsero il cuore del sito archeologico e si
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quadaru”, dal nome dialettale del pentolone in cui si
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e nel rito antico del quadaru. Veniva invitato spesso
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anch’essa nell’alone del fuoco. Tutti gli altri
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volta, senza rendersi conto del suo talento: Rino era
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tue amiche e nemmeno del mare nero mare nero
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nero mare ne… e del cielo traboccante di stelle
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Scuola Apostolica Piccola Opera del Sacro Cuore di Gesù
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denti scintillavano alla luce del fuoco. ¶ All’improvviso Manuela
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era insinuata nella voce del coro e non sapevano
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tre mesi di vacanza. Del resto lui è avvantaggiato
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sentiva solo la voce del vento, solidale, furibonda, anch
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sentiva i rumori fragorosi del mondo esterno, a volte
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li osservava al riparo del vetro della finestra o
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nulla valevano le sfuriate del padre contro Mario, che
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gli portava l’esempio del figlio di un’amica
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della Marinella, nella zona del Carmine, che chiamavano Shanghai
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famiglia, con una femmina del suo paese, e aveva
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aveva fissato al centro del manubrio uno stemma rosso
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vita che ha bisogno del sale giusto per essere
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gli accarezzava la pelle del viso, come un venticello
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spogliò e lo spogliò del pigiama, gli fu sopra
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con un rapido movimento del pube lo risucchiò in
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Più tardi, la Rosa del Mare procedeva rumorosa in
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te, gli ho detto del mio amore per la
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Nicola toccò il filo del traguardo, il professor Greco
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le pietanze di pesce del ristorante non potevano piacere
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importava nulla delle vittorie del figlio, «io voglio che
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gli affidava la barra del timone e fumava seduto
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Nell’angolo più buio del teatro, un po’ nascosti
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e comprò la «Gazzetta del Sud». Mentre ritornava a
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braccio sinistro…» ¶ Un uomo del pubblico la interruppe: «Sì
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Apollo. Brilla la stella del velocista Nicola Manfredi: due
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approfittando della pennichella pomeridiana del padre che aveva finalmente
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delle tue supponenti aspirazioni, del tuo amore soffocato. Hai
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cellulare suona alle tre del pomeriggio. ¶ «Pronto!» Nicola risponde
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loro problemi, degli amori del momento, dei due figli
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dei genitori di Nicola, del lavoro e delle prossime
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molto amiche ai tempi del liceo e sono di
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famiglia che contava politicamente, del matrimonio e della separazione
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per mesi, quasi spariva del tutto dai suoi pensieri
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vera, geniale, come Rino del resto, entrambi con quegli
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aveva notato la fragilità del suo sguardo e forse
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contrario dell’arroganza e del maschilismo che lei non
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ripagare i tanti sacrifici del padre per mantenerla agli
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Ne salverei non più del venti per cento. Però
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famiglia arrivare alla fine del mese. ¶ Nicola fissava le
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dal lavoro alle tre del pomeriggio e si sarebbe
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il posto più bello del mondo. Poi è tornato
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il paese più bello del mondo». E io ho
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teso al monotono ronzio del mezzogiorno che proveniva dalla
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è il più bello del mondo. Se era rimasto
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Poi arrivava l’ora del secondo allenamento. La preparazione
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Reggio stava procedendo meglio del previsto e più volte
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acqua azzurra e chiara del mare davanti a uno
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in un angolo lontano del campo e si sdraiò
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sentì la voce euforica del professore che gridava: «Primo
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è nostra!». ¶ In attesa del buio ¶ Il padre di
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contornati da tante rughe del sorriso, perché continuava a
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avrebbe presentato al capo del personale oggi stesso, volendo
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una volta al campo del suo paese aveva visto
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per Firenze alle sei del mattino. ¶ «Tu, gioia mia
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pane e il vino del mio paese» precisò lei
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di dirtelo. ¶ Nell’attesa del buio lei tolse da
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le dita nei riccioli del ragazzo, lo confuse ancora
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gengive la dolcezza aspra del vino. E persino un
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ti prego» di lei. Del resto, i loro corpi
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come se alla luce del sole avessero paura di
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disturbarlo durante le lezioni del mattino. Già quattro o
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aveva sentito uscire prima del sole, forse era ancora
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girato in ogni pizzo del porto vecchio e della
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perde nell’azzurro brillante del cielo e il mare
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scogliera, la Colonna superstite del tempio di Hera Lacinia
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sta dondolando tranquilla. ROSA DEL MARE: la scritta, smaltata
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sulla prua. ¶ La Rosa del Mare è vuota. ¶ Le
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di colore alla Rosa del Mare o sistemare il
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attività politica a causa del caldo e della voglia
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all’alba. Il resto del tempo dormiva. ¶ Ad agosto
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inferno, tutta roba fresca del mare e dell’orto
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avesse acceso l’interruttore del cielo: milioni di stelle
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sentiva solo il fruscio del mare che accarezzava la
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a canticchiare una canzone del suo amico: «Ad esempio
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inspiegabile benessere, il profumo del mare gli veniva incontro
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sola volta, nell’estate del 1941. Poi, dopo l’8 settembre
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dagli inglesi per via del porto, della stazione e
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impigliato tra le colonne del tempio di Hera Lacinia
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punto costellano il fondo del mare. ¶ Marco Floriani corse
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ripagavano delle fatiche e del tempo perso. Poche parole
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finestre, e la luce del tardo pomeriggio precipita dentro
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bicchiere capovolto sul centrino del comò, la coperta sul
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una grinza, la federa del cuscino pulita. Sul tavolo
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Nicola Manfredi la Rosa del Mare e l’attrezzatura
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la ragazza più felice del mondo. Quando al rientro
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sono rientrata più presto del solito per la cresima
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caro Nicola, alle Olimpiadi del ’60 Livio Berruti ha stracciato
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tutti gli atleti migliori del mondo, sulla carta molto
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una rimonta che aveva del miracoloso: l’ultimo sul
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l’ultimo sul filo del traguardo. Più che un
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da te, dalla forza del tuo carattere e dalla
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mai ammirato alla luce del sole, vicinissimo ai tuoi
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e il vuoto graffiato del disco fu riempito da
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novembre ¶ Mario ha approfittato del ponte di Tutti i
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più radi di quelli del fratello, Mario è rimasto
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si lamenta delle assenze del marito per lavoro, dei
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fa tardi.» La voce del fratello è agitata. ¶ Escono
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subito sentono l’urlo del mare. Camminano su una
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la persona più seria del mondo, che pareva avesse
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Voglio riempire il vuoto del tratto di strada senza
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allora. Sono troppo sicuro del nostro amore che ancora
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nelle gambe, il profumo del mare, i baci e
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Battisti, per non parlare del primo album di Rino
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Erano orgogliosi dei successi del loro studente. E i
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che captava negli occhi del padre. Fisicamente era distrutto
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e rincasava alle sei del pomeriggio. Aveva escluso il
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sempre la più bella del paese. ¶ A suggellare quel
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madre allarmata dalle urla del marito. ¶ «Che c’è
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niente. Era più eccitato del solito. E davvero ingenuo
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temeva una reazione spropositata del marito. ¶ Mario salì in
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accorgersi della freddezza né del disagio imbarazzato con cui
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che procedeva alla grande, del professore che lo aveva
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laurea imminente e persino del ristorante dove aveva pensato
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mangiava finanche le briciole del tempo, era rappresentante degli
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dell’intera università, membro del coordinamento di lotta tra
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lo giuro sulla buonanima del nonno di cui porto
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la prenderai il giorno del cunnu. Cioè mai» disse
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scambiati che le scene del film viste. ¶ In primavera
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concerto in qualche città del Sud, Mario prendeva la
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dormire. E alle cinque del pomeriggio chiedeva a Nicola
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non aveva il turno del mattino, preferiva dormire e
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che saliva dalle profondità del mare nero. Era comunque
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rivedere la sua Rosa del Mare. ¶ 8 novembre ¶ Credimi, figlio
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la faccia più scavata del solito. Era un morto
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disperazione a ogni istante del presente. Era stata Gemma
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pancia, simili a quelli del miglior Mogol, ma più
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il turno di lavoro del fratello. ¶ L’esame orale
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uscito nella luce bollente del sole. ¶ I commissari gli
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Nicola perse il filo del discorso, balbettò, ripeté a
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delle buone prove scritte del candidato, dell’emotività e
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emotività e dei sudori del medesimo, del vestito di
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dei sudori del medesimo, del vestito di mezza stagione
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atleta talentuoso e forse del suo sguardo smarrito in
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di Nicola alle spalle del padre e di Mario
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urla provenivano dalla foce del fiume. I tre ciclisti
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date appuntamento alla foce del Neto: partono verso un
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Greco: il duro allenamento del mattino. Chiuse gli occhi
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tre passi dal filo del traguardo che spezzò con
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una furia. Più veloce del vento. Bravissimo» disse Anna
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occhi, era più bella del solito, più soda, in
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fu un lungo applauso del pubblico. Applaudì pure Anna
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per questo più dolce del solito. ¶ Si rividero alla
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Anna davanti al cancello del Liceo Pitagora. La salutava
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faccia di Aristotele e del vecchio insegnante dettatore. ¶ «Roma
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la città più bella del mondo» diceva ad Anna
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distacco forzato parlando già del ritorno, di come sarebbe
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riferiva solo all’aria del cielo, ma a quell
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operai nelle fabbriche gemelle del Nord. Quando prendeva la
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2008
la chiamavano la Stalingrado del Sud e per il
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È caduto dalla ciminiera del forno fosforo» gridavano. «Stava
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alzò, cercò gli occhi del padre nella folla e
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a desiderare l’assunzione del padre alla Montecatini, passava
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sorprendendo avversari e organizzatori del meeting. Dalla faccia cupa
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libri e i documenti del testamento di Capocolò. Un
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Rovereto. Non agitarti prima del tempo, Nicola. Altrimenti sei
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giorno, sullo sfondo nero del cielo e della montagna
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sono arrivato. ¶ Le strade del paese sono vuote e
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per l’unico albergo del paese. «Non può sbagliarsi
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saluta pure i personaggi del presepe in speranzosa attesa
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a Roma nella notte del lunedì. Anna lo aspettava
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pianto tutte le sventure del mondo, erano i suoi
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era tornata l’inquietudine del primo incontro. Cercava di
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di fronte alla fontana del Nettuno. Ho sete». ¶ Più
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suoi amici al bar del Barone. Anna ci stava
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ma questo qua è del tutto gratuito. Non vuol
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Rino era più inquieto del solito. Aveva accettato di
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Un grande.» ¶ La sera del festival Anna e Nicola
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2008
erano emozionati. Il gradimento del pubblico fu immediato, Rino
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Anna”. ¶ 23 dicembre ¶ Alla luce del sole il castello appare
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osserva sornione la vita del paese e di tutta
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quelle villette». ¶ Più facile del previsto, finora. Dunque sale
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te» risponde Loredana dandogli del tu per metterlo a
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E mi ha raccontato del campo di lucciole a
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e di Capocolò e del suo amore eterno per
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si fosse reso conto del motivo impellente della sua
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controvento, riducesse la percezione del reale a un paesaggio
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la lode. E sapeva del suo improvviso impegno politico
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roderla. Aumentava il volume del giradischi, “ma che colore
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Durava fino alla dolcezza del caffè e dei pasticcini
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pungere malgrado la difesa del vetro. ¶ «Sai quanto me
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Carl Lewis, il figlio del vento, che dovresti incontrare
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notte apriva la porta del suo miniappartamento e si
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mi interessa la tensione del percorso fino al traguardo
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si allenava sulla pista del campo sportivo, o viceversa
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2008
a piedi al bar del Barone. Rino era lì
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2008
finalmente arrivava la domenica del viaggio a Firenze. Dimenticava
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2008
dai tempi della morte del padre che Anna non
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gioia, assaporando il calore del suo corpo sodo e
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di luce, faceva parte del suo carattere. Anna lo
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2008
Si aspettava una reazione del genere. L’aveva prevista
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scosse sempre più forti del terremoto, lei provò una
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2008
casa o al bar del Barone con Rino e
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2008
E stanca. Di lui, del mondo intero. Mosse le
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2008
di me, di noi, del segreto che non ho
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2008
e con la gara del pomeriggio che non gli
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2008
vincere. ¶ Fu più facile del previsto. Pietro Mennea aveva
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2008
a Mennea. La vicinanza del suo idolo sulla pista
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2008
per primo il filo del traguardo. Da quando Mennea
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2008
aveva stabilito a Città del Messico il record mondiale
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2008
senza gioia. Per rispetto del professor Greco e dei
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2008
stavano applaudendo dagli spalti, del nuovo allenatore, si sforzò
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di se stesso e del mondo incolpevole. ¶ La sera
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2008
sera andò al bar del Barone, dove lo aspettavano
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2008
il campione più ciòtu del mondo. Bevi, va’, e
288
2008
davanti alla Torre capitana del Castello. In primavera ci
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2008
Anna, quando le luci del porto si rincorrevano sul
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2008
della mano si libera del sudore sulla fronte e
291
2008
dai rami, in balia del vento come lui. ¶ A
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2008
fiori, respirando l’odore del mare. Sì, Anna, la
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2008
finalmente libero dai fantasmi del passato. Tu Anna la
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2008
la incontri alla luce del sole, sono sicura che
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gli occhi in attesa del bacio, come per gioco
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nelle vicinanze di piazza del Popolo. Ma Nicola gli
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lo sguardo più inquieto del solito, come se fosse
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forse per le preoccupazioni del nuovo disco che doveva
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urgentemente, disse il medico del Pronto Soccorso. Ma al
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tarda mattinata. La chiesa del Sacro Cuore di Gesù
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aspettava ancora il ritorno del figlio ripetendo: «Ma non
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che frequentavano il bar del Barone e gli volevano
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sentire, era la voce del dolore collettivo. «Siamo qui
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di respirare l’aria del mare, di correre sulla
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forze vincerai una coppa del nonno al caffè come
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altro che la coppa del mondo» lo provocava il
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la nostra nuova Freccia del Sud». Mennea si ritirava
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sguardo vigile e affettuoso del professor Greco, e ne
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soprattutto durante il periodo del clamoroso ritiro di Pietro
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non era morto, non del tutto. Anzi, a Mario
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pelle nuda sull’estremità del capo. Lucia era felice
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che dirti, Anna. Sudavo. Del resto faceva caldo. Le
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beneficenza tra la squadra del Crotone e le glorie
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era diventata più apprensiva del solito, al figlio vietava
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tunnel umilianti. ¶ A metà del primo tempo chiese ai
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ha bussato alla porta del suo appartamento e lei
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morte tragica e improvvisa del padre – se li ricorda
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seni e la linea del ventre più tondi di
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tue» dice in attesa del peggio. ¶ Lei le riconosce
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abbia mostrato le prove del suo delitto e aspetti
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un’offesa alla memoria del nostro grande amore.» ¶ Mille
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tono fatalista da donna del suo paese che non
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liberasse dall’arrogante aureola del Don Giovanni, lo rendesse
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chiazza lucida sull’estremità del capo e gli denudava
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aver tradito la memoria del padre, come sosteneva la
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soprattutto il passo dignitoso del padre, il suo sguardo
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la felicità negli occhi del padre il giorno in
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gridava le vecchie parole del padre e cercava di
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Voleva placare l’ansia del futuro. “Caro Lucio” scriveva
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a capacitarsi dell’assenza del padre. Fu come un
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come un risarcimento tardivo del destino che finalmente premiava
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occhio affettuoso – l’occhio del cuore – che Lucio ignorava
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si vedevano le rughe del sorriso attorno agli occhi
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di qualcuno dalla notte del falò. E rieccoli i
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sudore. Erano le otto del 9 settembre. ¶ 1º aprile ¶ È il
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dice. E lui: «Sono del rosaio di Capocolò, ora
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Acerenthia, al Parco Silano del Gariglione tappezzato di violette
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nei dettagli le vicende del settembre dei fuochi e
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amianto. Poi i ragazzini del rione, su suggerimento della
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rumori e le puzze del reparto superfosfato, ripete, le
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penetra nelle cavità segrete del pentimento, porta a galla
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lo immagina sul filo del traguardo con la chioma
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Tieniti forte alla Rosa del Mare, non cadere in
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Lo conosco dai tempi del liceo. Con i suoi
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ci ascoltano dal fondo del mare, persino la Colonna
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lettura delle varie stesure del romanzo e per i