parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «del»

nautoretestoannoconcordanza
1
1983
un capriccio, un’anomalia del mondo russo, destinata a
2
1983
filo tra gli operai del villaggio e le zone
3
1983
Laggiù arrivavano i fili del telefono e del telegrafo
4
1983
fili del telefono e del telegrafo, e quindi si
5
1983
barriere della diffidenza e del sospetto tra noi erano
6
1983
veduta come la vergogna del paese, che le vecchie
7
1983
poteva rivolgersi l’ira del Padreterno. Su Ajdym e
8
1983
lei i brandelli sfilacciati del ricordo di una fame
9
1983
Non gli importava nulla del mestiere che faceva, purché
10
1983
una novità, nella monotonia del villaggio. L’uomo emanava
11
1983
il cerbiatto. La gente del villaggio stava ad ascoltarlo
12
1983
avevano mai sentito, quello del treno in corsa e
13
1983
conosciuti? Io sono figlio del convento. Comunque, sarà la
14
1983
collo da un attacco del fuoco di sant’Antonio
15
1983
delle jurte ripiegate e del carico di fieno. Per
16
1983
tra sé il nome del ragazzo. ¶ «Lo vedi, Mironicha
17
1983
pane d’orzo e del burro durissimo e ghiacciato
18
1983
tempo l’aveva abbandonata del tutto, ed era ricaduta
19
1983
sera, quando la vampa del sole cominciava a concedere
20
1983
feltro dalla vampa incendiaria del sole, e di notte
21
1983
non avesse ancora dimenticato del tutto. Ma non lo
22
1983
spenti come le erbe del territorio attraversato. Avevano le
23
1983
coltre strana e impressionante del silenzio. Nessuno diceva più
24
1983
parole, e la fonte del linguaggio si fosse essiccata
25
1983
fuggire dal ricordo divorante del suo passato. ¶ Anche se
26
1983
pareva che la groppa del cavallo, da cui emanava
27
1983
respirazione o il pulsare del cuore. ¶ Così aveva cominciato
28
1983
proibivano la prostituzione, come del resto il furto e
29
1983
erano vietati dal libro del profeta. Ma sapeva pure
30
1983
non era stato dimenticato del tutto, nel periodo burrascoso
31
1983
ombra e i contorni del sacro, e chi stava
32
1983
non essere la prostituta del villaggio, né lui avrebbe
33
1983
la voce della infallibilità del suo fucile. Colpiva uno
34
1983
di distanza. ¶ Molti uomini del villaggio andarono a caccia
35
1983
era l’ultimo villaggio del mondo, come Silvestro credeva
36
1983
che andavano le preferenze del suo guardare. Anche lei
37
1983
parte più in ombra del suo spirito, gli dèi
38
1983
luogo dove l’infanzia del mondo non era del
39
1983
del mondo non era del tutto trascorsa e superata
40
1983
animali non provassero nostalgia del mare da cui provenivano
41
1983
della volontà dello Zar, del comitato, o degli ingegneri
42
1983
che il mio talismano del ritorno potesse avere una
43
1983
risultato dell’emigrazione secolare del mio popolo. Sentivo sopra
44
1983
veramente soltanto nell’accettazione del destino e di tutto
45
1983
da luoghi più profondi del Bajkal, mi diceva che
46
1983
modo sentivo la dolcezza del tempo che correva e
47
1983
avevo assai meno certezze del salmone, dell’anguilla o
48
1983
salmone, dell’anguilla o del beluga. Forse da secoli
49
1983
urtando contro i rami del bosco e facendo schizzare
50
1983
che cosa significava essere del tutto immersi nella taiga
51
1983
e Anataj pareva disinteressarsi del tutto alla questione. ¶ Marco
52
1983
taiga. ¶ Arrivati in prossimità del fiume sentimmo un ululio
53
1983
più forte il peso del tradimento compiuto. Pareva nello
54
1983
boreale gli scuri bagliori del ricordo che aveva seppellito
55
1983
di preferenza si occupava del fuoco, e continuava a
56
1983
notti siberiane non restava del tutto fuori delle isbe
57
1983
come fosse la madre del freddo. L’amore di
58
1983
voce e col gesto del capo, si sentiva la
59
1983
riusciva mai a domare del tutto, e che continuamente
60
1983
parte o dall’altra del mondo, secondo lei, anche
61
1983
era un villaggio fuori del mondo, e tutto vi
62
1983
stracci che le bambine del villaggio non volevano abbandonare
63
1983
sentito parlare dalla gente del suo villaggio lituano? I
64
1983
come parlasse dei carnevali del villaggio, o del bruciamento
65
1983
carnevali del villaggio, o del bruciamento della vecchia Gum
66
1983
a vedere il cimitero del villaggio, in mezzo alla
67
1983
la resurrezione, il giorno del giudizio, quando gli angeli
68
1983
metteranno ai quattro cantoni del cielo, e cominceranno a
69
1983
e gli altri vecchi del villaggio. Una passione inutile
70
1983
cambierà niente. I vecchi del villaggio hanno ragione. Attraverserà
71
1983
capitare quaggiù.» ¶ L’impeto del discorso trascinava ormai Silvestro
72
1983
padre Nichanor. La figura del monaco folle non s
73
1983
dai ricordi della gente del villaggio. Si diceva anzi
74
1983
sentono l’infinita vanità del fare. Amano tanto la
75
1983
la cruna d’ago del suo segreto, ossia quello
76
1983
incubo della notte e del gelo, e perché quella
77
1983
nella taiga, nelle vicinanze del fiume? Era dunque un
78
1983
e ai poteri stregoneschi del luparo. Forse i cani
79
1983
Lassù era il polo del freddo, che nessun essere
80
1983
di occuparci un po’ del ragazzo cieco, che però
81
1983
sui gradini di legno del seni, perché ciò voleva
82
1983
sono su una mensola del ripostiglio. Li avete trovati
83
1983
vero?» ¶ «Come l’acqua del Bajkal.» ¶ «L’avete vista
84
1983
lago e nessun mare del mondo sia azzurro come
85
1983
i mari dell’Italia del Sud.» ¶ «E quelli li
86
1983
perdevo quasi il senso del reale e si sviluppavano
87
1983
Allora non ero guarito del tutto? Poteva darsi che
88
1983
sapevo da quale sovrabbondanza del cuore sgorgassero quelle parole
89
1983
la cancellazione della memoria del suo passato, e che
90
1983
Mironicha due pecore e del fieno per sfamarle. Ci
91
1983
Eppure i lavori invernali del mondo contadino ci attiravano
92
1983
il terreno, all’epoca del disgelo, faceva degli scherzi
93
1983
Ma non si trattava del terremoto, che pure era
94
1983
fenomeno ricorrente nella zona del Bajkal. Era un effetto
95
1983
Bajkal. Era un effetto del disgelo. In primavera gli
96
1983
la ferrovia fosse stata del tutto dimenticata dai soprastanti
97
1983
altro che una metafora del mistero. Molte delle cose
98
1983
avevano fatto nelle acque del Bajkal… ¶ Le speranze di
99
1983
dall’incomparabile arte medica del tempo, ma di esse
100
1983
da me alla fine del lavoro e al recupero
101
1983
disboscamento arrivarono nei pressi del fiume. Tutti gli operai
102
1983
operai cominciarono, nel tempo del riposo, a spingersi ogni
103
1983
importante. Ora la costruzione del ponte era un fatto
104
1983
parte della Russia, anzi del mondo intiero, credevano nella
105
1983
freddo d’inverni iperborei. Del resto molti di noi
106
1983
Le formiche ¶ Alcuni operai del posto mi avevano mostrato
107
1983
nel sottobosco, le tracce del lupo, della volpe, della
108
1983
disse Marco. ¶ Ci ricordammo del passaggio dei migratori nell
109
1983
lavori simili a quello. Del resto da mesi avevano
110
1983
erano chimeriche e fuori del reale. Non riguardavano la
111
1983
mai, e nel vuoto del mancato incontro stavamo noi
112
1983
essi. ¶ Arrivammo alla rettifica del terreno disboscato e all
113
1983
della taiga, di pescatori del Bajkal, di battellieri, quando
114
1983
o purgatorio, posti fuori del mondo. Alla fine del
115
1983
del mondo. Alla fine del mese cominciarono le brinate
116
1983
preda della sonnolenza e del letargo, e non era
117
1983
disboscata, davvero ogni traccia del nostro lavoro sarebbe scomparsa
118
1983
non al di là del fiume, e non si
119
1983
lungo la grande curva del Bajkal i lavori incontrassero
120
1983
trovavano rocce più dure del granito, che si dovevano
121
1983
fondo, come l’acquitrino del cantiere alle nostre spalle
122
1983
mio pensiero la figura del sapiente e del portatore
123
1983
figura del sapiente e del portatore di doni, il
124
1983
follia, come padre Nichanor. Del resto io stesso ero
125
1983
tocco ondulato e vellutato del tempo che scorreva, e
126
1983
tempo che scorreva, e del fatto che io ero
127
1983
fosse il puro ritmo del tempo, che scivolava via
128
1983
spesso avevo la percezione del mio essere vivo e
129
1983
e sano all’interno del tempo, e di possedere
130
1983
voleva sottrarsi alle furie del cielo e crearsi un
131
1983
di tutti gli animali del bosco. La tundra diventava
132
1983
La tundra diventava risonante del rumore ritmico dei suoi
133
1983
d’immergersi nel bosco del grande nord andava ogni
134
1983
essere di ritorno prima del tramonto. Vi dirò io
135
1983
ogni momento ai limiti del bosco. Il suo lungo
136
1983
vestivamo al lume scarso del fanale a petrolio. Non
137
1983
io avevo perduto quasi del tutto l’orientamento, e
138
1983
in esso, a livello del suolo, seminascosta da rami
139
1983
sveglieranno. Non si svegliano del tutto neppure quando mangiano
140
1983
Marco né ad Anataj. Del resto mi pareva sottinteso
141
1983
vedeva bene il colore del cielo tra il fogliame
142
1983
era ferma. Le bande del berretto di volpe ci
143
1983
si destò l’istinto del cacciatore, anche se aveva
144
1983
in quella direzione, dimenticandosi del tutto delle tracce dei
145
1983
restringimento e una concentrazione del ghiaccio, che in tal
146
1983
lago e nessun mare del mondo. Infatti non lo
147
1983
gli slittini, le secchie del latte e i manici
148
1983
una fossa più profonda del Bajkal. Nel villaggio aveva
149
1983
assenso con un cenno del capo, come un re
150
1983
dieci verste sulla groppa del suo Kadbar. La ferrovia
151
1983
non accadesse ai contadini del villaggio. ¶ Nel nostro primo
152
1983
avesse suonato i rintocchi del coprifuoco. Non prendeva con
153
1983
piedi, lungo il sentiero del villaggio o attraversando gli
154
1983
aveva dettato al parroco del paese, che gli arrivavano
155
1983
parevano interessare i numeri del calendario, come se in
156
1983
possedere neppure la nozione del tempo. La Siberia era
157
1983
silenzio le uscite tenebrose del marito, perché sentisse meglio
158
1983
me, come un’anima del purgatorio. Mi guardava quasi
159
1983
suo culmine nelle uscite del sabato sera, mi sembrava
160
1983
anche le disgrazie collettive del nostro popolo, per esempio
161
1983
subito si dissolvevano. Loro del resto non dicevano una
162
1983
giorni o all’epoca del viaggio. ¶ Ma, fatta eccezione
163
1983
avanti anche per effetto del nostro lavoro. Realizzavamo qualcosa
164
1983
pensavano Anataj, i contadini del villaggio, o Silvestro, che
165
1983
e la misteriosa malinconia del lavoro, ci sentivamo sfiniti
166
1983
e le acque verdi del mio fiume, come fosse
167
1983
fasce come le onde del mare. ¶ V’erano operai
168
1983
che una tappa provvisoria del mio vagabondaggio, e che
169
1983
Gurka e alcuni boscaioli del villaggio. Aveva tutto doppio
170
1983
si respirava l’aria del porto riparato da ogni
171
1983
autonomia, anche nell’ambito del villaggio e dello starosta
172
1983
agli usi della comunità. Del resto anche la meraviglia
173
1983
lo scandalo delle donne del villaggio per ciò che
174
1983
il fumo della pipa del vecchio, che spesso si
175
1983
nel periodo della presenza del forestiero in casa di
176
1983
noi che della gente del villaggio. ¶ Una delle cose
177
1983
scaffale, in una rientranza del muro. Era una grande
178
1983
compagni un inaspettato regalo del destino. Rinunciarvi ci sarebbe
179
1983
di vivere si fosse del tutto rinsecchita e avvizzita
180
1983
aria di un animale del bosco, che si tenesse
181
1983
da temere. ¶ Mi ricordavo del fratello di Irina, di
182
1983
lo Zar, dall’alto del suo trono, avesse le
183
1983
cantiere. Forse i compagni del fuggitivo erano costretti a
184
1983
disse qualche parola più del solito, e insegnò a
185
1983
in modo ritardato e del tutto fuori stagione. Dove
186
1983
gioco. Piantarono nel mezzo del prato una zucca lunga
187
1983
perché Ghircik non risentiva del peso degli anni più
188
1983
anni prima, nelle vicinanze del villaggio. ¶ Secondo Ajdym non
189
1983
oppure calmucco, ad onta del suo nome. Neppure su
190
1983
che entravano nell’isba del vecchio erano attirati da
191
1983
era finito nelle acque del lago più profondo dell
192
1983
profondità insondabile delle acque del lago era nient’altro
193
1983
a conoscere la vastità del mondo, perché senza quella
194
1983
massa, con i ferri del mestiere che pendevano dalla
195
1983
per raggiungere la stazione del treno, che li avrebbe
196
1983
guanti parevano spariti, e del resto ormai era troppo
197
1983
si sentiva l’ululato del lupo e il bramito
198
1983
lunga fila delle isbe del cantiere. Fu travolto da
199
1983
non voleva sentir parlare del Friuli. Sempre più andava
200
1983
in ogni altro luogo del mondo, tranne là. Ogni
201
1983
Kirkovsk, il budello cieco del mondo. «Da qui me
202
1983
volino oltre la rete del pollaio. Che errore! Lui
203
1983
mano il tizzone ardente del suo destino, e chissà
204
1983
manicomio o ergastolo siberiano. Del resto tutti noi guardavamo
205
1983
po’ tutti dei dannati del lavoro, come lui. Forse
206
1983
una sorta di mago del legno. Quando si trattava
207
1983
trebisonda, e nessuna voce del buon senso e della
208
1983
pietrame e la sabbia del fiume. Si erano costruiti
209
1983
era spento nella gente del villaggio e dei paesi
210
1983
fisse, che prendevano possesso del suo cranio e non
211
1983
anno, persa ai confini del mondo… ¶ Inutile cercare di
212
1983
che la luce scomparisse del tutto, facevamo qualche passo
213
1983
stupore con l’acqua del catino. Sbadigliava senza ritegno
214
1983
e me, l’imponenza del lavoro. Non sapeva alzare
215
1983
di una definitiva incrinatura del lungo inverno siberiano, che
216
1983
Dentro gli strati densi del buio poteva nascondersi ogni
217
1983
tragitto, quando le isbe del cantiere non si vedevano
218
1983
vedevano più, e quelle del villaggio non ancora, ci
219
1983
barconi lungo l’alzaia del fiume, a Ekaterinburg. Ed
220
1983
anticipazione delle allegrezze pregustate del ritorno, di tutte le
221
1983
contenute dalla doppia figura del mio talismano di bronzo
222
1983
pensieri fosse il risultato del viaggio monotono e sobbalzato
223
1983
sobbalzato nel fango, e del sapermi circondato dalla taiga
224
1983
Il villaggio ¶ L’apparizione del villaggio, a notte inoltrata
225
1983
gli incensi, la predica del pope, le icone davanti
226
1983
verste al di là del Bajkal, avevamo un po
227
1983
chiesa e le icone del villaggio siberiano potevano servire
228
1983
e che facevamo parte del villaggio. ¶ Ma il piacere
229
1983
sulla piazza della chiesa del mio paese, dopo la
230
1983
cose della campagna e del tempo le avevamo nel
231
1983
con insistenza ogni progresso del lavoro dei campi, perché
232
1983
perché se gli abitanti del villaggio facevano i contadini
233
1983
segno che non eravamo del tutto fuori del mondo
234
1983
eravamo del tutto fuori del mondo. Capivamo che i
235
1983
decenni lungo la costa del Bajkal, lavorando in un
236
1983
ancora affrontavano le onde del lago, alte come quelle
237
1983
soffiavano i venti freddissimi del nord. I ventri capaci
238
1983
l’Aral. ¶ Gurka parlava del Bajkal come se il
239
1983
A Gurka piaceva raccontare del Bajkal, sia per riposarsi
240
1983
Bajkal, sia per riposarsi del lavoro, che lo stancava
241
1983
alveari di legno, fuori del villaggio, vicino alla taiga
242
1983
non andava in casa del vecchio Anataj, né in
243
1983
vodka già alle nove del mattino. Veniva invece da
244
1983
alla schiera dei fantasmi del bosco, i cui nomi
245
1983
erano conosciuti dalla gente del villaggio come si conosce
246
1983
conservava memoria delle vittime del bosco da sempre, ossia
247
1983
o sentiva il rantolo del gufo. ¶ Per questo Katja
248
1983
pareva che l’ombra del morto tentasse di riprenderselo
249
1983
lei. Forse le donne del villaggio non avevano torto
250
1983
potessero rubare un po’ del suo calore e della
251
1983
e provocavano la discesa del mucchietto, invece di farlo
252
1983
come briganti nella casa del vecchio. Bastiano ogni tanto
253
1983
assieme agli altri operai del villaggio, cercavo un po
254
1983
che anche noi eravamo del villaggio, almeno quanto gli
255
1983
gente. Come i russi del treno o delle stazioni
256
1983
a rimescolare l’ordine del mondo. Sì, padre Nichanor
257
1983
se non un’invenzione del diavolo. Avrebbe portato confusione
258
1983
da fieno, nella piazza del villaggio, perché il pope
259
1983
Come tutte le cose del mondo, anche la ferrovia
260
1983
fonda, tornarono gli operai del cantiere, e con loro
261
1983
e gli altri friulani del villaggio. Subito corremmo nella
262
1983
dovevamo ancora cominciare, e del lavoro non sapevamo niente
263
1983
neve e i venti del nord. Si lavorava alla
264
1983
aveva smesso di scriverle del tutto. ¶ Del resto cosa
265
1983
di scriverle del tutto. ¶ Del resto cosa se ne
266
1983
non era un santo del calendario, ma un uomo
267
1983
quella di ogni operaio del villaggio. Eppure, nello stesso
268
1983
nella steppa, l’anno del Gran Vento; di essa
269
1983
leggende e le saghe del villaggio. ¶ Stavano nascendo rapporti
270
1983
Forse non ero guarito del tutto, e un velo
271
1983
negli spazi più segreti del mio spirito, come una
272
1983
e che l’èra del gran freddo e del
273
1983
del gran freddo e del gelo universale stava finendo
274
1983
Aveva infatti l’anima del cacciatore. Ogni tanto ci
275
1983
fosse l’ultimo villaggio del mondo e dopo, più
276
1983
e l’ultimo baluardo del mondo civile, ed eravamo
277
1983
con sé un lembo del nitido cielo siberiano. Il
278
1983
che venivano dalle tundre del nord, e quelli caldi
279
1983
Era soltanto una parte del mio cantiere, uno degli
280
1983
sovrani o dei membri del comitato. Era meglio abbandonarsi
281
1983
deserto, nella taiga acquitrinosa del disgelo, nelle valli, tra
282
1983
attorno alla grande curva del Bajkal, che io avevo
283
1983
morte di Irina e del bambino non doveva contare
284
1983
Quando suonava la campana del cantiere, tiravamo fuori dal
285
1983
non si rendesse conto del fatto che era arrivato
286
1983
dormire nella stessa isba del cantiere, provavamo il piacere
287
1983
più rilevato e solenne del suo destino. Aveva cominciato
288
1983
militare o lo scemo del villaggio. C’era una
289
1983
aspettasse dietro la muraglia del futuro. Andando in Siberia
290
1983
Parlai con i dirigenti del cantiere, con un ingegnere
291
1983
molto al di là del lago e anche di
292
1983
non invece i cantieri del Bajkal, dove lavoravano centinaia
293
1983
O era il progetto del destino seppellito dentro di
294
1983
farci andare a casa del diavolo?». Ma io e
295
1983
di scoprire i segreti del cielo, e fissare meglio
296
1983
il luogo più freddo del mondo. Marco, quando parlava
297
1983
mondo. Marco, quando parlava del freddo siberiano, aveva come
298
1983
Imitava la voce perentoria del sorvegliante nella fornace di
299
1983
si mise a raccontare del ponte che era stato
300
1983
fattoria disponeva. ¶ Le ore del viaggio passavano sonnacchiose e
301
1983
caldo e alla luce del treno per immergersi nell
302
1983
soli dell’alba o del tramonto, e talvolta di
303
1983
famiglia e la gente del suo paese, e che
304
1983
eccezionale. Ormai avevo perso del tutto la mia geografia
305
1983
che scandivano la monotonia del viaggio sterminato. Dopo una
306
1983
alla stazione di posta del villaggio. Nei cortili carrozze
307
1983
russi e la gente del villaggio mormoravano in confidenza
308
1983
davanti o ai lati del convoglio. Se i predoni
309
1983
in lingue a me del tutto sconosciute. Però avevano
310
1983
capii. Credetti si trattasse del suo nome. ¶ «Sajan?» gli
311
1983
parte dai fitti spessori del mistero, con i suoi
312
1983
Forse perché facevano parte del paesaggio e senza di
313
1983
fiume, in una radura del bosco. Spesso per raggiungere
314
1983
lo spirito di amicizia del treno. Dopo aver mangiato
315
1983
d’essere sdrucciolato fuori del tempo, come una slitta
316
1983
ruote la durezza stridente del ghiaccio, tanto più che
317
1983
tagliandola fuori? Appena svegliato del tutto cominciai a guardare
318
1983
l’immensa pianura gelata del Bajkal. ¶ «Dovremmo essere vicinissimi
319
1983
all’interno della confusione del mondo, e mutava ogni
320
1983
ed entrai nello spazio del paese. Era piuttosto grande
321
1983
foresta e le leggi del branco. Sentii il rumore
322
1983
e da una parte del bosco il cielo si
323
1983
esistere. Provava l’umiliazione del cuc, il “cuculo” che
324
1983
in quel paese fuori del mondo, e averlo trasformato
325
1983
dovesse rivelarci l’intensità del suo impegno. Pareva gli
326
1983
dove fosse il resto del suo vestiario. Disse che
327
1983
vuota, ai limiti estremi del paese. Al di là
328
1983
eppure questa ci sembrava del tutto straniera. Marco e
329
1983
di me il ricordo del figlio che non era
330
1983
un poco le muffe del disagio profondo che aveva
331
1983
far provviste nel negozio del villaggio. Mentre ero intento
332
1983
asiatiche. Nelle linee decise del suo viso v’era
333
1983
l’accento dei russi del Baltico, che avevo conosciuto
334
1983
Involontariamente fiutavo l’atmosfera del suo negozio. Sentivo odori
335
1983
era una delle figure del villaggio che si notavano
336
1983
una straniera, non ancora del tutto accettata dalla comunità
337
1983
me una strana paura del mondo e della vita
338
1983
il campanellino d’ottone del cavallo ne segnalava il
339
1983
fluire della vita e del tempo, e mi dava
340
1983
capelli, simile alle barbe del granoturco, incominciava a smarrirsi
341
1983
tranquillamente, appoggiato alla spalletta del fiume? Era un oggetto
342
1983
che ebbe il governo del mio paese. Si chiamava
343
1983
prati al di là del fiume, si scorgevano nidi
344
1983
un villaggio della regione del Bajkal. «In Siberia, Valeriano
345
1983
e sotto la minaccia del knut. Era una possibilità
346
1983
a dormire nella morsa del ghiaccio. Allora veniva allestita
347
1983
veniva allestita nel mezzo del lago una stazione di
348
1983
fosse, quel lavorio oscuro del mio spirito non era
349
1983
spirito non era stato del tutto domato dagli anni
350
1983
le più riposte sfumature del mio mestiere. Riprendendo a
351
1983
da attraversare una pozzanghera del disgelo, metterle lo zucchero
352
1983
seguire lietamente la linea del destino. Non riuscivo ancora
353
1983
aver prosciugato la cisterna del discorso, mi mettevo a
354
1983
croce, le preghiere baritonali del pope e i baci
355
1983
evento unicamente in forza del fatto che non era
356
1983
felci generava divertiti sobbalzi del cuore. Mi piaceva sentire
357
1983
le foglie degli arbusti del sottobosco che frustavano le
358
1983
Dio non fosse fuori del mondo, alla fine dei
359
1983
a dire alla gente del paese e ai clienti
360
1983
di cui il prete del paese aveva scritto la
361
1983
cacciatori, lo strido altissimo del falco, che aveva il
362
1983
falco e il profilo del re longobardo diventava per
363
1983
che non vi avevo del tutto rinunciato. Mi diceva
364
1983
a sognare la rivolta del popolo e la fine
365
1983
Ti vengono in conseguenza del tuo stato. Quando il
366
1983
in profondità nella coscienza del popolo, perché da decenni
367
1983
avrebbe modificato la vita del paese. ¶ Da quello che
368
1983
discorso le ambizioni ferroviarie del paese. La ferrovia asiatica
369
1983
suoi ministri, gli uomini del comitato e gli ingegneri
370
1983
giustizia. ¶ Un anziano operaio del cantiere gli aveva scritto
371
1983
un sopruso. Il governatore del distretto s’era impadronito
372
1983
terreno, adiacente al palazzo del funzionario, era sorto un
373
1983
impadronirsi di qualche parola del linguaggio, quasi si trattasse
374
1983
e di altre comari del quartiere, che la levatrice
375
1983
Irina, lungo la spalletta del fiume. Mi vedevo come
376
1983
quadri staccati nella cornice del tempo, che si era
377
1983
ospitare dentro gli steccati del suo ottimismo i contorni
378
1983
fosse già accaduto qualcosa del genere, ed esso fosse
379
1983
paese e dalle grave del mio fiume. ¶ Nel cuore
380
1983
ogni volta dal prete del suo paese il nome
381
1983
avevano riferito la storia del mattone. Il sorvegliante, per
382
1983
non mi aveva abbandonato del tutto neppure durante l
383
1983
e che le cose del mondo andavano avanti per
384
1983
in definitiva le immagini del cantiere che attraversava steppe
385
1983
insieme, sullo stesso scompartimento del treno, cantando le nostre
386
1983
Ci andavano nell’ora del lupo, quando soltanto i
387
1983
non conosceva il valore del tempo. O forse perché
388
1983
rapporto alla povertà universale del villaggio. ¶ Ma da Ajdym
389
1983
nei campi più lontani del villaggio. I bambini stavano
390
1983
carnevale o la festa del paese. Alle feste prendeva
391
1983
sempre viva l’attesa del domani. Cosa le avrebbe
392
1983
dello zio Eroska e del suo aiutante. Erano i
393
1983
non perdere il momento del ritorno delle cicogne e
394
1983
speranze. ¶ Al di là del fiume vedevamo la fascia
395
1983
permetteva, fatta dagli operai del cantiere vicino. Poi descriveva
396
1983
più presto il lavoro del ponte. Adesso il cantiere
397
1983
gli operai. ¶ Anche questo del terrapieno, come tutti i
398
1983
finalmente cominciato il lavoro del ponte, e la sera
399
1983
i piloni di testa del ponte. Il materiale veniva
400
1983
fondo. Dietro le spalle del cantiere, dove ognuno lavorava
401
1983
ed arrugginire la macchina del lavoro. ¶ E come chiudere
402
1983
Dovevamo cominciare i piloni del fiume, e i cassoni
403
1983
fiducia nella prima stesura del lavoro. Come era possibile
404
1983
nascosti dentro le pieghe del disegno. Potevano sbucare all
405
1983
un uccello al fischio del richiamo. Ogni suo desiderio
406
1983
i generali, i membri del comitato, gli ingegneri che
407
1983
al vertice dei pensieri del popolo, e se esso
408
1983
avevano raccontato alla gente del villaggio che a Irkutsk
409
1983
operai che gli abitanti del villaggio si eran fatti
410
1983
delle lacrime e sangue del suo popolo, disperso nei
411
1983
che diventava l’oggetto del rancore soltanto perché non
412
1983
secolare desiderio di giustizia del popolo, amaramente deluso. Anche
413
1983
ancora discesi sottoterra prima del tempo, per saziare i
414
1983
eterno, le infinite disgrazie del popolo, la fame, le
415
1983
mai rinunziare. ¶ La costruzione del ponte di pali era
416
1983
disfatta e la mortificazione del ponte di pali… ¶ No
417
1983
come distruggere una fetta del nostro recente passato, smontare
418
1983
che assecondare l’inerzia del grande fare e disfare
419
1983
i cassoni nelle sabbie del fiume, picchiandoli ben profondi
420
1983
si riferivano alla soddisfazione del costruire… ¶ Dopo pochi giorni
421
1983
come se l’intermezzo del ponte di pali non
422
1983
buonsenso e la misura del reale. Eravamo sempre pronti
423
1983
come se il grido del sorvegliante delle fornaci bavaresi
424
1983
ordine e dal sentimento del lavoro. Dentro di noi
425
1983
costruiti con il materiale del dovere e dell’accettazione
426
1983
presto anche la costruzione del ponte di pietra cominciò
427
1983
nascoste difficoltà. La sabbia del fondo sembrava non finire
428
1983
scoprire finalmente gli strati del terreno roccioso, sopra il
429
1983
ritorno; che la tenuta del progetto del ponte edificato
430
1983
la tenuta del progetto del ponte edificato innanzi tutto
431
1983
stato consumato dal giro del sole, e di nuovo
432
1983
con l’idea stessa del dovere. Coglievo in loro
433
1983
stati fino a casa del diavolo ed aver lavorato
434
1983
zoccolio di alci e del bramito di orsi. Certo
435
1983
da raccontare ai ragazzi del paese e ai propri
436
1983
dove arrivava l’ombra del campanile. Un giorno, certo
437
1983
se un piccolo campione del nostro popolo era giunto
438
1983
una presa in giro del destino. Quel pensiero non
439
1983
i loro nomi, quello del villaggio di provenienza. Ci
440
1983
si potesse ritenere inaridita del tutto, perché avevamo le
441
1983
partito così, a metà del lavoro, qualcosa gli sarebbe
442
1983
pareva che, alla fine del lavoro, non avrebbe saputo
443
1983
saputo ritrovare la strada del ritorno, per chissà quale
444
1983
se, specchiandosi nelle acque del fiume, non avesse più
445
1983
Gli ricordai la storia del mio matrimonio con Irina
446
1983
regalo della natura e del destino…» Ma quel pensiero
447
1983
manovale delle pietre e del cemento. E il legname
448
1983
ossa ancora il terrore del terremoto, che aveva distrutto
449
1983
siberiani. Non si sentiva del tutto sicuro neppure nell
450
1983
all’improvviso… ¶ La costruzione del ponte procedeva con piccoli
451
1983
fosse lontana la conclusione del lavoro. Adesso ci volevano
452
1983
istinto perché i vecchi del villaggio scuotevano il capo
453
1983
aveva scaldato le vene del povero vecchio, il quale
454
1983
ombra non era scomparsa del tutto, e le sue
455
1983
intravedere controluce la figura del monaco nei lineamenti di
456
1983
la fattura, la coda del diavolo… La jella era
457
1983
si mise in aspettativa del peggio, quando l’inverno
458
1983
altra volta. I piloni del ponte erano quasi finiti
459
1983
scatenarono i venti freddi del nord, che fecero scricchiolare
460
1983
tornare agli ozi forzati del villaggio. Sotto sotto eravamo
461
1983
per allestire i tralicci del ponte, e il lavoro
462
1983
due cantieri più indietro del nostro, in direzione del
463
1983
del nostro, in direzione del Bajkal, era arrivata la
464
1983
la notte nelle isbe del cantiere vicino, sopra pagliericci
465
1983
territori stretti e accidentati del disagio. Saremmo tornati indietro
466
1983
il sarma. Il fantasma del vento micidioso era ormai
467
1983
eravamo sopra i ghiacci del Bajkal, e non avremmo
468
1983
per giorno, la figura del capo. Sentii il peso
469
1983
via persino la memoria del sole e del tepore
470
1983
memoria del sole e del tepore della mattinata. Il
471
1983
avevamo che l’accentuarsi del colore verdastro dei tronchi
472
1983
dei tronchi dalla parte del nord. Non avevamo neppure
473
1983
il fumo delle isbe del cantiere. A un tratto
474
1983
se fossi ancora sicuro del fatto mio. Non c
475
1983
gelo. Forse il fischio del sarma c’impediva di
476
1983
e dagli altri vecchi del villaggio, anche ciò che
477
1983
sangue come la gente del villaggio. Ci stava dimostrando
478
1983
bisognava vincere la resistenza del vento e dei vortici
479
1983
dignità ripulita ed essenziale del silenzio. Il nostro passo
480
1983
di arrivare alle isbe del cantiere, perché non ero
481
1983
a lungo gli zimbelli del vento e della neve
482
1983
poter raggiungere le isbe del cantiere riprendeva lena e
483
1983
mentre, con la caduta del vento, il gran freddo
484
1983
La taiga mi apparteneva del tutto, adesso. La sentivo
485
1983
dalla dolcezza dell’arrendermi, del lasciarmi andare. Forse avevo
486
1983
attesa della quiete e del ritorno finale alla terra
487
1983
principio e senza fine del terrapieno, appena spruzzato di
488
1983
dello spirito. La parabola del mio destino stava per
489
1983
di ritornare, alla fine del lavoro, e di aspettare
490
1983
nel cantiere, nella curva del Bajkal v’erano ancora
491
1983
invernata aiutò i contadini del villaggio ad aggiustare e
492
1983
Ma adesso il blocco del tempo era finito, il
493
1983
nei campi più lontani del villaggio. Una sorpresa lo
494
1983
Il suo silenzioso occuparsi del fuoco ai miei occhi
495
1983
immagine di un verdetto del destino e della fine
496
1983
io conoscevo le forme del suo declino, perché intuivo
497
1983
teatro, o la sede del governatore, o quella del
498
1983
del governatore, o quella del tribunale. Si era aggirato
499
1983
ritornato dall’altro mondo. Del resto da tanto tempo
500
1983
più infallibile a levante del Bajkal? Videro subito in