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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Indro Montanelli, XX Battaglione Eritreo, 1936

concordanze di «del»

nautoretestoannoconcordanza
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1936
andrò sentirò ancora parlare del XX come di un
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1936
qualcosa. Allora la voce del capitano Salo si levò
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1936
al giorno al comando del battaglione. Teneva rapporto per
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1936
i portatovaglioli coi colori del XX. ¶ Tre, quattro lettere
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1936
allucinava al bagliore paralitico del fanus. Dopo il silenzio
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1936
ancora arrivati.» ¶ I confini del mondo, restringendomisi attorno, mi
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1936
l’ultimo sussulto petroso del picco, il maggiore Gonella
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1936
sempre, soltanto, la fisonomia del suo comandante e questo
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1936
grave, marcato: il volto del maggiore Gonella. ¶ Quest’uomo
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1936
un giorno l’ombra del signor maggiore Gonella rientrare
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1936
Montò difilato alla testa del battaglione per la via
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1936
dovettero essere la personalità del comandante e il lavoro
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1936
così comincia ad essere del XX. ¶ È possibile che
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1936
spazza via la speranza del combattimento, lasciandotene in gola
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1936
il tuo. Il frutto del lavoro che gli hai
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1936
mente, sotto il tirocinio del maggiore Gonella. Chi di
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1936
guerra, su queste rocce del Tigrai, in qualche sosta
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1936
e la lezione umana del maggiore Gonella. Vi ho
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1936
ben diversi da quelli del liceo e dell’università
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1936
guerra, fra le ansie del combattimento (frasi come questa
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1936
loro nome, come quello del maggiore Gonella e mio
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1936
abbracci; senza il saluto del podestà; senza fanfare alla
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1936
circoli intorno alla palazzina del Commissariato: lunghi cosi neri
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1936
una fascia coi colori del battaglione; vuol dire soprattutto
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1936
abitui come alla gobba del cammello: dapprima scomoda, poi
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1936
di servizio; è colui del quale si parla nel
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1936
parla nel villaggio come del concittadino illustre e potente
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1936
capopaese. Gaber Hisciàl parla del colonnello Graziani e del
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1936
del colonnello Graziani e del tenente Teruzzi «che marciava
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1936
rivoltella in pugno», parla del IV Battaglione eritreo dal
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1936
tukul all’estremo lembo del villaggio. C’era festa
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1936
perpendicolo sul cucuzzolo turrito del forte: il solito cappello
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1936
che in qualche parte del globo ci sia sole
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1936
cadesse, ma le pietre del colle ruzzolassero giù, quelle
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1936
trentennale servizio al soldo del Governo ha conosciuto centinaia
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1936
verdi di certe valli del massiccio toscano, punteggiato da
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1936
alte le sentinelle torve del Forte Angerà e del
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1936
del Forte Angerà e del Forte Toselli a guardia
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1936
questo: che il corpo del maggiore Toselli non era
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1936
spoglie di un mercante del Tigrai e lo descrive
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1936
questo: che il corpo del maggiore Toselli non era
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1936
cosa, fino alla paglia del suo tukul. S’incolonnano
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1936
Uolde Gherghìs, l’anziana del villaggio, dice che il
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1936
suoi denti (le pietre del fondo) come un cane
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1936
sua volta è figlio del IV. La prosapia è
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1936
un’eco – il nome del nuovo comandante, vecchia conoscenza
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1936
sembrava l’annuncio celeste del Mascal, fine delle grandi
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1936
l’ascaro la potenza del Governo italiano non trova
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1936
Orda. Attorno al cavallo del Goitana trotterella tutta la
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1936
Somalia, sente la chiamata del bianco, fa il suo
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1936
e canta. Cantando, racconta del suo paese, di sua
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1936
son belle sulle rocce del Guzai che il gran
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1936
che il gran sole del meriggio sembra incenerire, e
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1936
e difende i diritti del Governo italiano ammonendo giovani
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1936
preghiera sotto la guida del Basciai. È un momento
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1936
ignorato, la chimica complicata del belletto. Né torvo né
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1936
si presentò al campo del XX con la sua
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1936
terra sotto le spoglie del Governo italiano, che lascia
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1936
il bestiame. «Sono suddito del Governo» disse un pastore
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1936
atterriti dal cupo brontolio del cannone, ha suggerito quella
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1936
vittoria, la spartizione complicata del bottino sotto il controllo
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1936
incompatibile con la dignità del soldato e il lavoro
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1936
attardarsi lungo la petraia del torrente. Questo Signore bianco
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1936
fianco la punta aguzza del piccone italiano che, implacabile
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1936
m’avvicinavo agli elefanti del circo equestre, forte della
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1936
si veglia ai margini del bivacco e tutto s
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1936
le spalline verde-cremisi del XX Battaglione eritreo. ¶ L
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1936
tenda «Roma»: la tenda del comando, che si prolunga
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1936
fondo – chiuso – nella tenda del comandante che entrerà e
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1936
in mezzo. Il resto del mobilio è fornito esclusivamente
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1936
ordine militare. ¶ All’alzarsi del sipario stanno entrando da
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1936
Smettila, Spada! È roba del Signor Maggiore. ¶ SPADA: Di
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1936
riposi. Domani forse avrà del lavoro. ¶ GIUSTI: Signor Maggiore
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1936
che Le faccio perdere del tempo qui. La salute
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1936
Non ha da pentirsi del metodo che ha seguito
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1936
se lo dice Lei… Del resto, sa, è anche
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1936
GHIZZONI (vedendo l’imbarazzo del Maggiore, imbarazzato a sua
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1936
giungono i primi rumori del risveglio al campo, vengono
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1936
guerreschi, accompagnati sul ritmo del cobarò,* degli ascari che
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1936
ha visto. L’elogio del colonnello… Ah già, ma
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1936
in casa un cataplasma del mio stampo, che sarà
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1936
lettera e neanche quella del povero Fabrizi. Sono importanti
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1936
Egli marciava alla testa del IV, ¶ il battaglione che
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1936
la fascia, ¶ il battaglione del gran Goitana ¶ che non
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1936
iena dello Scioa e del Tigrè. ¶ Atchamberè… brm ¶ XX
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1936
fascia più bella è del XX, ¶ il Gagliardetto più
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1936
Gagliardetto più bello è del XX. ¶ Harrà, XX, harrà
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1936
harrà! ¶ Siamo gli ascari del XX Battaglione. ¶ … II mio
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1936
l’unico ritmo ordinato del loro marciare. Non tengono
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1936
e dirai a tutti del mio tukul e dei
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1936
si fa la somma del dovuto, si detraggono le
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1936
quando ci vedono, noi del XX, del nostro carattere
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1936
vedono, noi del XX, del nostro carattere ispido e
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1936
delle loro canzoni e del loro vino. Qualcuno di
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1936
alla gola dal pugno del comandante. ¶ Mai Egadà ¶ Il
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1936
Savoia ha il colore del volto di certi campagnoli
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1936
il colonnello Pirzio, fratello del generale, balzava da cavallo
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1936
solo. ¶ Poi il battito del cuore s’attenua, senti
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1936
di te stesso prima, del tuo corpo, poi del
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1936
del tuo corpo, poi del cielo, del sole, delle
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1936
corpo, poi del cielo, del sole, delle cose che
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1936
di tutto il resto del corpo, salivano e scendevano
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1936
tutte le altre donne del paese avevano udito ed
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1936
il malcapitato: è Brahamè, del Primo Plotone. ¶ «Dov’è
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1936
gli comincia a parlare del paese, della moglie, dei
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1936
della moglie, dei figli, del campo, delle pecore. La
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1936
pronunzio io dai ranghi del XX Battaglione eritreo, avanguardia
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1936
e appesantito il respiro. ¶ Del resto mi trovo bene
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1936
spietato, un angolo interno del comodino di noce. È
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1936
gravità (passata l’angoscia del pericolo, passata la gioia
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1936
linea intorno ai fuochi del bivacco, il mondo mi
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1936
s’avvicinavano all’odor del sangue. Ma le iene
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1936
Goitana Nardini, il dottore del Governo, che è più
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1936
che è l’amico del Governo». ¶ Così disse Tesemmà
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1936
Montanelli Signor Indro, Comandante del Secondo Plotone della Prima
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1936
Plotone della Prima Compagnia del XX Battaglione Indigeni Saganeiti
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1936
figli stop. Nel nome del Governo e di Sua
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1936
mio padre e muletto del Governo. Io conosciamo strada
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1936
Tornò proprio il giorno del Mascal. Gli dissi che
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1936
baccananti intorno, al ritmo del negarit, per timore che
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1936
crescano fino al ventre del mulo in modo che
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1936
fronte al primo morto del suo plotone Goitana e
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1936
morto. ¶ Oltre la cresta del monte passavano i battaglioni
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1936
pugnale. Nel cielo rosso del tramonto un raggio di
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1936
lieve giro più largo del dovuto e si stringevano
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1936
Gheremedìn Ghebrearìat, un tigrino del luogo, volontario, come molti
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1936
accennando. Gheremedìn faceva parte del buluk di Tesemmà e
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1936
essendo padre e padrone del plotone, poteva mettere a
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1936
presentasse così nella casa del suo Signore e Padrone
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1936
Gheremedìn Ghebreariàt, che era del luogo, aveva raccontato a
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insomma, tabitt. La gente del luogo lo sapeva e
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1936
di Johannès? I vecchi del luogo – e Gheremedìn, sebbene
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più seria alla tranquillità del battaglione di un Deggiac
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1936
bonariamente che una cosa del genere non poteva essere
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1936
in essi la vitreità del terrore. ¶ Fu allora che
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1936
perché avvalorava la tesi del comando: la tesi, cioè
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1936
per celia il Picco del Sole. Goitana l’aveva
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non ci meravigliamo, noi del XX, di non aver
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farti elel. Nel mezzo del villaggio abbandonato, solo un
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progetto urtò le suscettibilità del dottore e fu abbandonato
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sanguinoso in più parti del corpo e con l
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1936
solitario dall’altra parte del paese. Tra i sassi
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fuori dall’altra estremità del paese. Allora si vide
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si vide i sassi del cucuzzolo, tra i quali
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lì nello spiazzetto centrale del villaggio, verisimilmente il mercato
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incontro oltre il guado del torrente. Fu soddisfatto. Non
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detto «grazie» all’ascaro del presidio che gli portava
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pare che, sul ritmo del negarit, si canti la
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escono dalla cassa abissale del negarit, ti avvolgono, si
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si proiettano sullo schermo del cielo, documentario di ricordi
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della sua famiglia o del suo paese perché Goitana
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da Tesfài Gaim, Muntaz del XXV, il quale Tesfài
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quando noi gli diciamo del sogno. Perché lui sappiamo
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sono stasera più fondi del pozzo di Digsa; e
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hanno vissuto agli ordini del Governo, sempre insieme al
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saggezza umana, anche quella del vecchio padre e del
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del vecchio padre e del vecchissimo nonno, non è
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Dio e al Cascì del paese che sempre ti
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una festa più bella del Mascal. ¶ Ma succedeva anche
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candela fioca, la testa del dottore curvo a veglia
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un cenno di testa del dottore se ne va
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si annunziano i lutti del battaglione e di lì
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si fa il cielo del Tigrai e dell’Amhara
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attraverso le molle sgangherate del camion: lo stomaco mi
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si chiama «La taverna del gatto rosso» (ma va