Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

fino allora grande amico del re di Francia Filippo

Carlo di Valois fratello del Re, quello che avea

accomunare, se non perderli del tutto, e con essi

Dino Compagni al principio del suo bellissimo secondo libro

de' Colonnesi» (nemici particolari del Papa intorno a Roma

dall'autunno 1300 a questo del 1301, fu grande il credito

Solenni sono le parole del Boccaccio; le quali, quantunque

di Leonardo Aretino, disprezzator del Boccaccio. Il quale, dunque

prima propose di lasciare del tutto ogni pubblico uffizio

privato, e da quelle del tutto rimosso...; non si

Parti, appresso ai posteri. Del disprezzo poi di Dante

sua setta nel colmo del reggimento della Repubblica, e

dovere ostare alla venuta del detto Carlo, ovvero lui

ne' grandi sono disprezzati. ¶ Del resto, un'altra colpa

interesse nuovo alla narrazione del Compagni: «Giunti li ambasciadori

dì 15 d'ottobre 1301. Lapo del Pace Angiolieri, Lippo di

Compagni, Girolamo di Salvi del Chiaro, Guecio Marignolli, Vermiglio

il contrario, con lettere del loro Signore. ¶ «Giunti in

tennila fino alla venuta del signore; e quando fu

la più nobile città del mondo. Tra voi è

posso tacere il nome del primo che fu cagion

poi portò il peso del sacramento. ¶ «Quelli che haveano

chiamare piaggiatore questo straniero. ¶ Del resto, tutta la situazione

per l'intervento straniero del Valois, non ebbe parte

e doppio uomo.299 ¶ Alberto del Giudice, «ricco popolano, maninconico

nessuno narrandogli le parole del Papa. Quali fossero tali

della Città, e spezialmente del sesto Oltrarno ove dimorava

e dieronmi la fede del loro signore: che riceveva

Carlo, dopo la spositione del suo aguzetta, di sua

confidandosi nella vana speranza del popolo, che 'l punisse

fece, andò alle carceri del Comune, che erano nelle

de' Bastari nella ruga del palagio, et quelle per

simile fece al palagio del Podestà, et poi a

Dino, invocando la memoria del santo re Ludovico IX

della Chiesa Romana e del Papa e suoi fratelli

fratelli i cardinali, e del serenissimo signor Carlo per

di Sicilia, figlio già del Re Carlo di Francia

pacifico e tranquillo stato del popolo e Comune di

Nera, e, al dir del Compagni, «pessimi popolani:» Baldo

consentì.»311 ¶ Seguono, nella narrazione del buon Compagni, quattro grandi

Donati, nepote per madre del detto messere Nicola, sanza

suo nepote, fu atterrato del suo cavallo e morto

Fu tenuto gran danno del detto Simone, però ch

Poscia, probabilmente al principio del 1302, Carlo andò per poco

comune per l'uficio del paciaro.»315 Il Villani, narrando

di questa cospirazione, e del mese d'aprile 1302, mettono

e 5;320 e Dino Compagni del mese d'aprile senza

e chi là.»321 Dopo del che, subito messer Carlo

erano fatte le case del Comune che cominciavano al

che cominciavano al piè del Ponte Vecchio sopr'Arno

il pilastro a piè del Ponte Vecchio, et convenne

recisa, ed all'ira del demonio Marte, spogliato già

et mandollo a Firenze del seguente mese (giugno) dell

appressare dell'anno ultimo del secolo, si sparse tra

esercito molto, ¶ L'anno del Giubbileo, su per lo

reverentia di Dio et del beato santo Ioanni, a

Vedemmo la prima idea del Poema concepita da Dante

seconda in sul principio del 1293, dopo la visione avuta

a chiaro documento e del fatto, e della inferiorità

che incomincia: ¶ Nel mezzo del cammin di nostra vita

ragioni o impressioni seguenti del Poeta: o l'esser

esser questo l'anno del Giubileo, e l'avervi

questo stato l'anno del priorato, e così l

terza e definitiva idea del Poema; ma ei non

quel paragone così particolare del ponte Sant'Angelo allor

che un'altra memoria del giubileo pur si trova

mandate in questo principio del 1300 dai Capitani di parte

gli Ordini di Giustizia del novantatrè, entrò Priore addì

Neri di messer Jacopo del Giudice, Nello (o Neri

miei dalli infausti comizi del mio priorato ebbero cagione

ebbero cagione e principio. Del quale priorato benchè io

particolari di questo fatto del Cardinale, o almeno quelli

così al nono dì del priorato di Dante) «andando

e caldi), «di coscienzia del Cardinale, veniano in loro

palesò allora la volontà del Cardinale, che la pace

uno quadrello alla finestra del vescovado dove era il

quella della rivoluzione e del sovvertimento dello stato presente

di fortificarsi della moltitudine del popolo; e quando furono

era fuori dell'uficio del Priorato, e che a

troppo tenero et stizzoso.»279 Del resto, la scusa di

così già condotti fuori del priorato bimensuale di Dante

Dante: gli eventi importanti del quale furono, dunque, il

furono, dunque, il ricevimento del Legato paciero cardinal d

di giugno. «Advenne che del mese seguente di decembre

se non al principio del 1301. E se non m

di Guido all'epoca del Poema, è accennata in

Firenze l'anno ultimo del secolo XIII; nè diversamente

antico, ¶ E tiene ancor del monte e del macigno

ancor del monte e del macigno, ¶ Ti si farà

sua marra. ¶ Inf. XV. ¶ Del mese di gennaio 1301, essendo

altri, avvenne il dì del Berlingaccio, o giovedì di

perchè erano molto amati. Del quale maleficio fu molto

Carlo di Valois,* fratello del Re di Francia. Il

stesso Dino Compagni, che del resto vedesi sempre più

e mercatanti, cioè banchieri del Papa, continuava e spigneva

Neri, e la città del tutto in potere dei

s'avanzò negli uffizi del reggimento popolano.* ¶ L'entrata

troppo diverse dalla perspicuità del Villani o del Compagni

perspicuità del Villani o del Compagni. Imperciocchè, dopo quelle

stare quest'altro rincrescimento del Boccaccio, che Dante al

capitolo, e molti luoghi del Poema, e tutta la

che negli ultimi anni del secolo poi, per le

dispacci e nelle relazioni del Machiavello. ¶ La maggior prova

si vede dal capitolo 13 del libro VII del Villani

capitolo 13 del libro VII del Villani, che è intitolato

di Cicilia.» Nel testo del quale vedesi, poi, che

fratello dell'estinto e del presente re d'Aragona

E se il dir del Filelfo, che Dante strinse

uno squarcio non breve del Purgatorio;232 e parte nella

loro degna di Dante. Del quale e di tutti

anni seguenti. ¶ Intanto, è del dì 8 maggio 1299 una ambasceria

non compresa nelle quattordici del Filelfo, ma che consta

San Geminiano in nome del Comune di Firenze, e

si studiano questi tempi del medio evo italiano, più

dell'Arti, diventato governo del Comune di Firenze, eravi

Allegheri, ambasciadore per parte del Comune di Firenze, fu

deliberazione conforme, o riformagione del Comune; «che facciasi secondo

richiesto per nuove lettere del Comune di Firenze, con

e ambascerie non solo del Comune tutto guelfo e

e popolano, ma pure del governo speciale di parte

questi ultimi sette anni del secolo XIII in Firenze

essendo passate le fortune del popolo, per le novità

settembre per lo legato del papa, cardinale, con più

ec., nominandola Santa Maria del Fiore.»238 E questo è

de' nobili et potenti del contado, et spetialmente quella

gora insino alla porta del Prato. Ma per molte

quegli ultimi sette anni del secolo XIII. E se

la prosperità, almeno materiale, del governo insieme e del

del governo insieme e del popolo. ¶ Ma «nel detto

GIUBILEO, LA TERZA IDEA DEL POEMA. IL PRIORATO. ¶ (1300). ¶ Nel

IL PRIORATO. ¶ (1300). ¶ Nel mezzo del cammin di nostra vita

scrittori di nostra lingua. Del resto, e il Serassi

il Serassi nella Vita del Tasso, e molti oltremontani

la invidia. Questa poi del vicinato di Dante crebbe

commercio) «era delle maggiori del mondo. Huomini erano morbidi

Val di Sieve e del Pivier d'Acone ond

inimicizia in sul principio del 1300, quando ad accrescerla venne

od agnato suo, Geri del Bello, già violentemente morto

per anco da nessuno del sangue, scostasi questi sdegnoso

lo quale era addolorato del figliuolo ferito. Udito costui

come succeduto poco prima del 1300.251 Ma ad ogni modo

Ma giova l'osservazione del Villani: che alla parte

bizzarro, chè della richiesta del Papa nulla volle fare

messer Vieri, la mattina del 23 aprile di quell'anno

mostra una evidente rimembranza del primo non estinto amore

ne parli.* Le parole del quale, dopo aver narrato

li suoi parenti, acciocchè del tutto non solamente de

vedremo altre ragioni probabili, del non essersi riunita più

della tempra di Dante. ¶ Del resto, qualche lume trarremo

si veggono nelle Novelle del Boccaccio, e nell'altre

che ne seguì; e del medesimo vicinato erano i

Piazza di San Martino del Vescovo (ora chiesa de

Alighieri, abitavano non lungi del canto de' Pazzi:194 e

dei Pazzi, nel sito del palagio già Salviati poi

tra le più affettuose del Poema. Morì Forese Donati

tale è la legge del Purgatorio stabilita da Dante

nel nostro Poeta, grande del paro nelle due facoltà

che sorvenisse l'ora ¶ Del buon dolor ch'a

fa se mi contenti ¶ Del nome tuo, e della

e sì la grazia ¶ Del Sommo ben d'un

e IV e parte del V del Paradiso. È

e parte del V del Paradiso. È poi tenuto

Ferreto Vicentino, una sorella del vicino e poi nemico

a quel San Martino del Vescovo; ed anzi forse

scorge in un luogo del Paradiso.213 Ed entrato che

e capitano, questo amico del cuore di Dante; ed

delle persone ¶ Principio fu del mal della cittade, ¶ Come

mal della cittade, ¶ Come del corpo il cibo che

di Dante furono quelli del trionfo di parte guelfa

dall'abbandono d'Italia del primo Austriaco, avrebbe forse

appunto l'anno primo del trionfo guelfo, fu partecipe

guelfo, fu partecipe sì del governo guelfo durante il

Italia. I nobili, cacciati del governo dai Priori dell

un gonfalone dell'arme del popolo colla croce rossa

presti a ogni richiesta del detto Gonfaloniere in piazza

tal oppressione popolana, e del dibattersi in essa dei

noi messi in fronte del presente capitolo, ed anzi

tutto il canto XVI del Paradiso. Imperciocchè, anche lasciata

e che fosse nimico del popolo; e spezialmente gli

fuoco. I primi cominciatori del furore furono Taldo della

popolo trasse al palagio del Podestà con la stipa

il Podestà delle mani del popolo; e montò a

le lance per abbatterlo del cavallo: il perchè si

arsono la porta e del palagio, e rubarono i

i cavalli e arnesi del Podestà. Fuggissi il Podestà

marito sentendo le grida del popolo, chiamavano la morte

al Podestà, e che del suo salario fusse pagato

Della Bella insegna porta ¶ Del gran Barone, il cui

popolo, e le subdivisioni del popolo grosso e minuto

grande potere si trassono del numero de' Grandi et

dei Grandi, accrescendo quello del popolo.»223 Dante era appunto

cui per gli ordini del 93 erano esclusi i Grandi

si rivolsero in agosto del medesimo anno, insieme co

e rammenta l'uscita del presidio vinto e sbigottito

contra Pisa fumante ancor del sangue de' Gherardeschi. Già

opposto, come si vede, del fratello. Presersi quindi d

sia storia o novella) del Boccaccio; o colle discussioni

e pur elegante autor del Veltro. «Ed ecco, dice

NOVA, LA SECONDA IDEA DEL POEMA, GLI STUDII TEOLOGICI

e il pianger suo del dolore di lei, e

cerchi i diversi luoghi del Purgatorio e del Paradiso

luoghi del Purgatorio e del Paradiso155 dove ei fa

sì rotta dal singulto del piangere, che queste donne

che era l'amata del suo primo amico Guido

quel passo già citato del Poema, ove Buonaggiunta confessa

ei segue a dir del buon nome e della

è de' bellissimi Angeli del cielo. Ed altri dicevano

potè essere immaginata rimembranza del nome di Maria stato

sua donna ai 9 giugno del 1290, e ai numeri che

figure (quasi variati ritratti del modello perpetuo di sua

così in sull'ultimo del 1292, o al principio del

del 1292, o al principio del 1293, Dante giovane d'anni

è mostrata.»173 Certo, chiunque del proprio dolore avesse voluto

due nell'altro libro del Convito. Ma a questo

Boezio nel quarto cielo del Paradiso tra i sommi

pericolo di quello nascente. ¶ Del resto, questo fatto parmi

soli dopo la morte del Poeta, reca come cosa

Ordine di S. Francesco, del quale uscette innanzi che

facesse professione.» Uno scrittore del 1500 narra, poi, che Dante

Dante all'orlo dirupato del baratro de' frodolenti, dice

che una certezza morale del fatto allegato dal Buti

s'informino delle condizioni del XIII; e vedranno non

di Dante un letterato del secolo XIX, invece di

anima innamorata che fu del XIII, or divota or

e secondo l'ordine del tempo passato ricordandomi di

s'incominciò a pentire del desiderio a cui così

per disdir quelle altre del suo secondo amore; e

Così finisce quella narrazione del suo amore, od anzi

ove sono i semi del libro del Vulgare Eloquio

i semi del libro del Vulgare Eloquio, che vedremo

consolatrice negli ultimi giorni del 1292 o al principio del

del 1292 o al principio del 1293,* è così accertata la

Nova, viderci l'origine del Poema. Ma avendo noi

uscì dal conflitto interno del nuovo amore rigettato. Più

asseverate positivamente nella prosa del Convito con queste parole

e più sviluppato pensiero del Poema. Se poi fin

Ma nel fatto importante del matrimonio di lui, non

anno 1293, verso il principio del quale avvenne l'innamoramento

antico, che al principio del secolo trovasi frammista al

trovasi frammista al fatto del Buondelmonti; e della quale

stesso nel suo libro del Convito segue tal distribuzione

cioè persuaditore della morte del Buondelmonte ed origine in

oltre alle prime divisioni del ragionamento; ma quella che

ei non sono cessati del tutto; e non dubbie

ogni modo, della dialettica del medio evo niuno certo

compresi nelle quattro arti del quadrivio. Delle due prime

in Italia ad uso del commercio. Ma a tal

quale attendeva alla quadratura del circolo.98 ¶ Ma più importante

mirare gli specchi (specula) del sole e degli astri

astronomica riuscì la fabbrica del poema sacro; ed astronomiche

superare quelle dell'età.101 Del resto a mal grado

Domenicano predisse al principio del 1261 un ecclisse solare avvenuto

fra essi i principali del suo tempo in Italia

delle quattro arti maggiori del quadrivio era la musica

come in altre istituzioni del medio evo, per ispiegarle

eran pur necessari quelli del salmeggiare e del canto

quelli del salmeggiare e del canto. È noto l

fece fare il passo del nominare le note. Crebbe

dal Palestrina al finir del secolo XVI, quando appunto

d'uno dei raggi del sommo ed universale artista

soddisfatte.106 Al principio specialmente del Purgatorio, tra quell'anime

suo compagno al giubileo del 1300 in Roma, morto in

maestro tra i dannati del più brutto fra' peccati

Guelfo costante, trovavasi ambasciadore del Comune ad Alfonso di

dittare... Et fu dittatore del nostro Comune, ma fu

che la vera gloria del primo è oggi l

quale verso il principio del secolo XII incominciò a

ogni nazione, al tempo del medesimo Odofredo, verso il

Odofredo, verso il principio del secolo XIII; nè è

in ozio, nè privossi del secolo; ma vivendo e

la maggior battaglia navale del medio evo, e dalla

cedute le migliori castella del territorio alle nemiche Lucca

rimase egli capo indisputato del suo Comune, egli podestà

quindi l'Arcivescovo capo del Comune con titolo di

poi non abbia riuscito del paro a tor l

a tor l'odio del misfatto dall'Arcivescovo; il

da più anni prigione del suo rivale, il Re

fu liberato alla fine del 1288; e passando per Parigi

prima, a redar quello del padre. Con questo giovane

fosse a quella scorta del principe, suo amico nuovo

per opera anch'essa del suo vescovo Guglielmino di

si vinse per quella del Casentino. «Fatta tal deliberazione

v'ebbe il Balio del Capitano, e fuvvi morto

Fu fedito messer Bindo del Baschiera Tosinghi; e così

sapranno mal grado, trattandosi del primo o maggior fatto

la descrizione così viva del Compagni. Il Villani narra

altra epistola, dove, parlando del suo priorato dell'anno

Oh, rispos'egli, appiè del Casentino ¶ Traversa un'acqua

avessero compreso lo segreto del mio core, certe donne

loro: Madonna, lo fine del mio amore fu già

di prendere per materia del mio parlare sempre mai

gentilissima.»58 Da siffatta risoluzione del giovine Poeta vennero poi

citata. In un luogo del suo Poema, che avremo

almen della prima cantica del Poema. ¶ Del resto, è

prima cantica del Poema. ¶ Del resto, è fatto universalmente

dì appresso, un fatto del 31 dicembre di quel 1289. Ma

poeta in sul compiere del suo nono anno. Ad

che è ancor lingua del ja o jes; poi

che ambe sono lingue del sì. Anzi, tra' dialetti

Dante stesso nel libro del Vulgare Eloquio.65 Del resto

libro del Vulgare Eloquio.65 Del resto, siffatta distinzione delle

crescenti nelle leggi barbariche del secolo VII; poi nel

più nei documenti rimastici del X e dell'XI

in tutte queste lingue del medio evo più affini

accolti in sul principio del secolo XIII nelle splendide

che al luogo citato del Purgatorio fa parlare in

le più splendide corti del secolo XIII, ella passò

e perciò alla lingua del sì. I migliori trovatori

Francesco d'Assisi, autore del rozzo ma bello Inno

furono verso la metà del secolo XIII, vi presero

a un tempo e del pari nelle lettere, nelle

le regalie al principio del XIII; dell'ultime, poi

caso verso la metà del secolo XIII, quando la

o perchè dalla rivoluzione del 1266 ella rimase più delle

ulteriore della patria sua. Del resto, se Dante fosse

cagion forse della ripresa del divino Poema. Di Dante

rispose al primo saggio del fanciullo Dante Alighieri; che

Pistoja. Dante nel libro del Vulgare Eloquio cita continuamente

Ghibellini a quell'epoca del ripatriare dei primi; maritaggi

e quanto alle conseguenze del suo pellegrinaggio, nel quale

versi suoi nel libro del Vulgare Eloquio,81 l'accenna

dietro alle bellezze poetiche del mio autore; e tengomi

di Guitton d'Arezzo, del Notaio da Lentino, di

la nuova poi, quella del dolce stil nuovo, ispirato

che egli, come risulta del resto da ogni memoria

in un altro luogo del Purgatorio, dove sono puniti

e l'altro caccerà del nido. ¶ Purg. XI, 79-99. ¶ E

storico Pugliese della metà del secolo XIII; secondo, e

d'Italia, nell'edificazioni del Campo santo, del Duomo

edificazioni del Campo santo, del Duomo, della Torre e

Duomo, della Torre e del Battistero, e per opera

il mondo moderno cristiano. Del resto, tal progresso dell

gli scrittori, fu amico del primo artista di sua

pur aggiungervi una narrazione del Villani, che mi sembra

Negli anni di Cristo 1283, del mese di giugno» (così

dette con nomi barbari del trivio e quadrivio. Il

preparazion, che nell'abisso ¶ Del tuo consiglio fai per

importanti al destino futuro del Poeta, che non la

la grandezza d'ingegno del fanciullo. Così almeno interpretasi

aer Tosco. ¶ Parad. XXII. 112-117. ¶ Del resto, non è se

guari lontana al tempo del partorire, per sogno vide

dovea essere il frutto del ventre suo; comechè ciò

che poi, per mandato del papa, il vescovo di

sepoltura, e mandollo fuori del regno, perocchè era terra

seppellito lungo il fiume del Verde, ai confini del

del Verde, ai confini del Regno e di Campagna

questa faccia, ¶ L'ossa del corpo mio sarieno ancora

sarieno ancora ¶ In co' del ponte, presso a Benevento

l vento ¶ Di fuor del regno, quasi lungo 'l

e comandando ad Ugo del Balzo,* un suo cavaliere

in Italia sul finir del 1267; s'accrebbe d'aiuti

giudicato poi da' satelliti del nemico e pur non

repentino e più efficace del popolo di Palermo al

al tocco di Vespro del dì 30 o 31 marzo, lunedì

o martedì di Pasqua del 1282. Seguinne d'ora in

de' grandi eventi e del massimo splendore di parte

ADOLESCENZA. ¶ LA PRIMA IDEA DEL POEMA. ¶ (1274-1289). ¶ Ma tratterò del

DEL POEMA. ¶ (1274-1289). ¶ Ma tratterò del suo stato gentile, ¶ Donne

che non vogliano ammettere del pari que' due gran

parecchi altri illustri personaggi del secolo X; così la

giù agli amori insanguinati del 1300 e del 1400, agli sfrenati

amori insanguinati del 1300 e del 1400, agli sfrenati del 1500, ed

e del 1400, agli sfrenati del 1500, ed agli effeminati del

del 1500, ed agli effeminati del 1600 e 1700, fino a Parini

dei cittadini o vicini del medio evo, è necessario

anche quelli più piccoli del sestiere, o vicinato, in

presso a san Martino del vescovo, vivevano nel vicinato

dice Dante al principio del suo libello, che ella

dimora nella segretissima camera del cuore, cominciò a tremare

potea dire quella parola del poeta Omero: Ella non

erano molti nella casa del festeggiante, servite le prime

de' giovanetti una figliuola del sopradetto Folco, il cui

questo, aveva le fattezze del volto dilicate molto, e

ad innamorare, agli occhi del nostro Dante; il quale

me medesimo l'arte del dire a parole per

ch'atterzate l'ore ¶ «Del tempo ch'ogni stella

sarebbero accorte più tosto del mio nascondere, proposi di

umiltà.»50 Segue la descrizione del suo dolore, e il

si educò l'ingegno del poeta a quelle così

fosse dal solo Shakespeare. Del resto, chi pesasse tutte

pesasse tutte le parole del testo, ne trarrebbe ragioni

talento o quell'innocenza del buon tempo antico, o

antico, o questa severità del nostro; ma tolgasi ad

Quella cattiva lingua poi del buon Boccaccio, afferma pure

poi avviarvisi nella state del 1310. E già era stato

si vede dover essere del tempo che Arrigo era

sposo ch'è letizia del secolo e gloria della

della pietà; il giudicio del quale ogni crudelità avrà

e se alcuna cosa del seme dei Troiani e

basta, quivi lo splendore del minor lume allumini.»583 E

non senza arte servendosi del consenso almeno apparente del

del consenso almeno apparente del Papa alla discesa, per

che era grande idea del tempo, e che fu

poi come vescovo pur del Papa; al quale ei

a Losanna nella state del 1310, con poca gente, e

Losanna, per le terre del conte di Savoja, ei

di podestà o capitani del popolo, presero ora il

il dì dell'Epifania del 1311. Ricevettevi giuramenti da quasi

per levare le paghe del vicario generale; e vennero

in Pavia la Pasqua del 1311 a dì 11 aprile, disposesi

dubbio (concordando colle parole del Boccaccio), che Dante scrivesse

tu vincitore nella valle del Po dimori non lungi

corrotta, aggiungendo l'onde del mare Anfitrito, appena degnerà

colla non util'onda del mare Oceano.» E torna

Che, o principe solo del mondo, annunzierai tu aver

bee; ma l'acqua del fiume d'Arno ancora

appressamento contamina la gregge del suo signore; questa è

nel fuoco degli abbracciamenti del padre; questa è quell

arde nelli diletti carnali del padre..... Veramente, contradice all

Arno, a dì XVI del mese d'aprile MCCCXI

MCCCXI, nell'anno primo del corrimento ad Italia del

del corrimento ad Italia del divino e felicissimo Arrigo

congettura qui l'Autor del Veltro, che a questo

ma alta, di Dante. ¶ Del resto, non pur Dante

i tre Cardinali legati del Papa, che seguivano il

Tolommea, tra i traditori del proprio sangue, per avere

Perchè non siete voi del monda spersi? ¶ Chè col

in Laterano dai Legati del Papa, amico segreto di

intorno, con tale svantaggio del nuovo imperadore, che a

ripatriare. Quindi l'ira del generoso; ira giusta, ma

di ritornare per via del perdono, sopravvenne l'elezione

cattive, lo spense addì 21 del medesimo mese. Fu apposto

Dante l'immatura fine del buon Arrigo di Lucimburgo

scrisse poi. Nel XVII del Paradiso, parlando per incidenza

di questi anni prima del 1312 e 1313, ce gli accenna

Tolta l'intricatezza scolastica del latino del 1300, il libro

intricatezza scolastica del latino del 1300, il libro ha uno

l'utile della civiltà del genere umano,611 e scopo

uno de' rei, confermata, del resto, dall'intiera storia

sono più che parti del genere umano, e vi

di Dio,619 a similitudine del cielo, mosso tutto da

la monarchia dalla caduta del primo uomo fino alla

nell'uscita dell'anima del peccato, essa si è

quel passo della dedica del Paradiso a Can Grande

così è da vedere del soggetto dell'opera, in

e demeritando per via del libero arbitrio è assoggettato

così poi il Virgilio del Poema, certo è prima

quella prima o massima del Poema, troppo mal intesa

nell'aprile dell'anno del Giubileo 1300, ci si trovò

rappresentante della Poesia, anzi del pensiero stesso del Poema

anzi del pensiero stesso del Poema; il quale l

via. Torni al pensiero del Poema; scenda con esso

delle più belle parti del Poema. Non poco è

m'avvedo d'aver del tutto trasandata una disputa

fiaba oltramontana ed oltremarina del Pozzo di San Patrizio

minuenti fino al centro del nostro globo, occupato da

papa.527 Nella seconda parte del limbo, di là d

per le sette arti del trivio e quadrivio. Ivi

non per la novella del Boccaccio,530 a cui Dante

furie che lo minacciano del volto di Gorgona; e

e così alla ripresa del Poema al Canto precedente

dagli Aretini alla Pieve del Toppo, si fece uccidere

a Dante la predizione del vano affaticarsi di lui

sorella sua, alle voglie del marchese d'Este: poi

il Buondelmonte; e Bertram del Bornio, che fece ribellare

padre; e finalmente Geri del Bello, il consanguineo o

nessuna, ma le pareti del pozzo sono sostenute a

quarta ed ultima zona del nono ed ultimo cerchio

bocche delle tre faccie del demonio massimo Dite, o

addentro, ha la metà del corpo immane nel nostro

e giunti al mezzo del corpo, e così al

su per le gambe del mostro, e poi per

proprio sia il merito del concetto generale, solo qui

disordinate, parteggianti ed immorali del tempo suo. Quattro invettive

angeli e gli affetti del Purgatorio, e la Beatrice

Purgatorio, e la Beatrice del Paradiso terrestre, e le

terrestre, e le gioie del Paradiso celeste di Dante

passo in sul principio del Purgatorio, ove nomando i

buoni Italiani, la sede del Guasco Clemente V. Non

testimonianze aggiungeremo una terza del Boccaccio,572 o quelle del

del Boccaccio,572 o quelle del Villani,573 od altre posteriori

inutili dopo quella capitale del Boccaccio, nato pochi anni

un abbreviatore della vita del Boccaccio,* che quegli studi

tutti in quel luogo del Paradiso, dove San Tommaso

non un cenno, pur del Boccaccio; il quale, in

mai; ed all'elezione del nuovo imperatore, fatta poco

perchè in niuna età del medio evo non s

politica astemia d'Italia del gran Rodolfo, possono i

così verso il tempo del viaggio o dell'arrivo

elezione fatta in competenza del suo maggior nemico; se

de' Catalani col Maliscalco del re, ch'erano a

co' Ghibellini et nemici del Comune di Firenze. Et

come rubello et traditore del suo comune; et incontanente

a piede della torre del Cicino, et in Torcicoda

la battaglia gran parte del dì; et fu a

con tutto il podere del popolo, se 'l rinfrescamento

gente. In questo, certi del popolo ruppono il muro

popolo ruppono il muro del giardino incontro alle Stinche

per morto; i monaci del detto monistero il ne

vi fu, per tema del Comune. Questo messere Corso

venire.» Il dì 15 settembre del 1308 fu il giorno della

Dante in sul finir del 1306 in Lunigiana, non parmi

due anni, è probabile del pari. Ma che avesse

ch'era tanto sfogo del suo amore, e della

Verona, che l'autor del Veltro non dubita di

qui negli ultimi mesi del 1308, prima del ritorno a

ultimi mesi del 1308, prima del ritorno a Lunigiana.496 Ma

anno 1308, o al principio del 1309, come fu arguito497 dal

della quale Dante, amico del secondo, parente del primo

amico del secondo, parente del primo, fu probabilmente almeno