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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pantaleo Carabellese, Il problema teologico come filosofia, 1931

concordanze di «del»

nautoretestoannoconcordanza
1
1931
sono le stesse leggi del pensiero (categorie), è l
2
1931
la richiesta rielaborazione critica del concetto di spiritualità, in
3
1931
Ma la contraddizione è del realismo, non della coscienza
4
1931
avevate, gettandola nel mare del concreto, legato il piombo
5
1931
si trasformi in critica del concreto. Soltanto con questa
6
1931
infatti con una critica del concreto potremo ottenere quella
7
1931
filosofia dogmatica; la critica del concreto ricerca sotto il
8
1931
ha l'essere, e del soggetto, che, perchè coscienza
9
1931
proprio come l'altro, del quale c'è l
10
1931
non spaventi questa metafisicità del concetto di esperienza: in
11
1931
stesso rapporto cosa-mente del pregiudizio realistico, pel quale
12
1931
razionale, considerandosi nella singolarità del soggetto sperimentante, si dica
13
1931
Ma perchè essa sia del tutto distrutta dalle sue
14
1931
sostituirsi pienamente, nel regno del concreto, alla usurpatrice oggettività
15
1931
come il corrispondente oggettivo del sopranotato pregiudizio della assoluta
16
1931
dovuto all'insufficiente critica del concetto di singolarità che
17
1931
sempre assolutamente di là del quello, e che quindi
18
1931
dalla insufficiente elaborazione critica del concetto di esperienza, nella
19
1931
cioè superare la singolarità del questo e del quello
20
1931
singolarità del questo e del quello. ¶ E se volessimo
21
1931
nella feconda lotta creativa del reale, nello sforzo metafisico
22
1931
considerava ancora realisticamente: negazione del Soggetto vero, quello unico
23
1931
nulla. ¶ Con questo approfondimento del concetto di altro e
24
1931
connesso un importantissimo chiarimento del concetto stesso di coscienza
25
1931
soggetti siamo nella contraddizione del realismo o in quella
26
1931
rinnovare. A questa critica del concetto di coscienza era
27
1931
non accettiamo il prezzo del riscatto. Non lo accettiamo
28
1931
dire salire al principio del rapporto, cioè alla coscienza
29
1931
non significano nulla fuori del concreto. Hanno valore e
30
1931
fondamenta istituendo la critica del concreto: solo con questa
31
1931
storico fondamentale della speculazione del Varisco di fronte all
32
1931
di fronte all'attualismo del Gentile – con chiarezza e
33
1931
da Kant. ¶ La negazione del dualismo realistico fu il
34
1931
e pur misterioso atto del sapere, e quindi finiva
35
1931
forse meglio concretismo, purchè del concreto teniam lontano quel
36
1931
reso possibile questo concetto del concreto, il quale, a
37
1931
in se stessa, priva del suo problema oggettivo, e
38
1931
proprio annullamento. L'eliminazione del problema oggettivo, che a
39
1931
rendere possibile la soluzione del problema interno della filosofia
40
1931
posizione il peccato fondamentale del proclamato storicismo idealistico. Non
41
1931
voler vivere la vita del giorno, la filosofia perde
42
1931
della «filosofia come pensiero del proprio tempo». Concezione, per
43
1931
con una costituzione particolare del popolo presso il quale
44
1931
molteplici aspetti,... lo spirito del tempo come spirito presente
45
1931
anche nello stesso «spirito del tempo» come «radice comune
46
1931
strettamente umana. ¶ Lo «spirito del tempo» lo vivano artisti
47
1931
filosofia come lo «spirito del tempo» è lo spirito
48
1931
tempo» è lo spirito del nostro tempo, qual sia
49
1931
questo la pura logicità del concetto nella sua universalità
50
1931
ci dà il concetto del mondo nella sua molteplicità
51
1931
che solo questo concetto del mondo, nella fondamentale sua
52
1931
la mancanza della critica del concetto di esperienza, critica
53
1931
tutt'altro che realistico, del concetto di oggettività (cap
54
1931
per questa mancata critica del concetto, anche quegli indirizzi
55
1931
ci dava la cognizione del determinato «questo» esistente, facoltà
56
1931
equivoci di questa concezione del senso e quale invece
57
1931
la vera funzione spirituale del senso. Dirò soltanto che
58
1931
e falsa l'affermazione del senso sia come facoltà
59
1931
sia come facoltà conoscitiva del singolare. Questa concezione del
60
1931
del singolare. Questa concezione del senso è quella richiesta
61
1931
realtà, della esperienza e del senso nacque la concezione
62
1931
senso nacque la concezione del concreto come singolare e
63
1931
è la soluzione che del problema dell'esperienza esso
64
1931
passività, negarsi dell'attività del soggetto, non coscienza. Ecco
65
1931
Kant, con l'impostazione del problema della scienza e
66
1931
Cartesio, di questo iniziarsi del mio atto di coscienza
67
1931
la quale la mente del soggetto sarebbe passivamente in
68
1931
della determinazione di coscienza del soggetto che ha esperienza
69
1931
è l'implicita oggettività del soggetto: essa è invece
70
1931
invece l'esplicita relazione del soggetto con altro, è
71
1931
è anche dire «alterità del» soggetto che ha esperienza
72
1931
la determinazione della coscienza del soggetto da parte della
73
1931
stato fin oggi proprio del concetto stesso: la passività
74
1931
il contrario, l'incapacità del platonismo (e nella sua
75
1931
che era presupposto comune del pensiero speculativo, consentiva. ¶ Egli
76
1931
con la passività (percipi) del suo esse, che, in
77
1931
è mancata la posizione del problema della molteplicità nello
78
1931
che porsi nella contraddizione del realismo, vedere la quale
79
1931
l'insolubilità della difficoltà del realismo, non risolverla. ¶ Non
80
1931
espresse esplicitamente la contraddittorietà del realismo e della cosa
81
1931
che anche da Kant del resto era stato messo
82
1931
il tavolo, oltrecchè fuori del corpo mio, comune, come
83
1931
con la mia concezione del concreto e con la
84
1931
nella esperienza l'inizio del rapporto di coscienza, in
85
1931
è negazione della solitudine del soggetto sperimentante. Di questa
86
1931
in sè nella solitudine del soggetto cosciente in quanto
87
1931
Sono il secondo conseguenza del primo, e il primo
88
1931
e il primo conseguenza del concetto realistico di esperienza
89
1931
come rapporto tra mente del soggetto singolare e cosa
90
1931
è un'altra conseguenza del pregiudizio filosofico del realismo
91
1931
conseguenza del pregiudizio filosofico del realismo. Bisogna che nello
92
1931
totalità: questo della identificazione del tutto con l'Unico
93
1931
l'Unico e quindi del concreto con l'immanente
94
1931
che la prevedibilità scientifica del particolare fatto non è
95
1931
si tiene conto – e del resto non se ne
96
1931
dai più legittimi figli del pensiero kantiano – non si
97
1931
idealismo antirealistico. Al pregiudizio del dogmatismo realistico si è
98
1931
cioè dell'assoluto antioggettivismo, del soggettivismo puro. Al dogmatismo
99
1931
eliminare davvero il pregiudizio del realismo, che non sta
100
1931
ritrovato un nuovo concetto del dualismo, che vi mostrerà
101
1931
chiusa a quella esplicazione del concreto che deve costituirla
102
1931
già in possesso definitivo del vero. ¶ Quando questo si
103
1931
vicini. ¶ Concludendo, al pregiudizio del dogmatismo realistico che oppone
104
1931
della coscienza. ¶ 35. Il pregiudizio del relativismo. ¶ L'altro pregiudizio
105
1931
sua appartenenza alla coscienza del soggetto, ed essere in
106
1931
spero che la falsità del supposto in essa risulti
107
1931
importa appunto quella unificazione del molteplice, unificazione che è
108
1931
infatti cadere nella contraddizione del dogmatismo realistico, dianzi (§ 34) esaminata
109
1931
è quel di là. Del quale, peraltro, mancherebbe l
110
1931
perciò, essendo l'unità del relativo, non è la
111
1931
non è la totalità del relativo, come dopo Kant
112
1931
Assoluto con la totalità del relativo un'altra conseguenza
113
1931
Assoluto con la totalità del relativo, concepirlo immanente al
114
1931
la non chiara visione del concreto; visione, del resto
115
1931
visione del concreto; visione, del resto, della quale siamo
116
1931
ancora sotto il peso del problema della conoscenza ancora
117
1931
proprio nelle intime viscere del relativo che bisogna ricercare
118
1931
realista voleva, un salto del cogitans in un mondo
119
1931
vana e sciocca ripetizione del cogito, che, come giustamente
120
1931
abbiam visto, al permanere del concetto realistico dell'essere
121
1931
in quanto realismo. ¶ Risultato del capitolo precedente è la
122
1931
ci ha resi padroni del mondo, riposiamoci invece tranquillamente
123
1931
rispondo; ma neppure identificazione del pregiudizio realistico con l
124
1931
esperienza. ¶ Un esame particolareggiato del problema dell'esperienza, ognuno
125
1931
che è la linea del saggio che quì presento
126
1931
E la soluzione kantiana del problema della scienza è
127
1931
conoscitiva umana, e provocatrice del contenuto in questa legge
128
1931
in questa legge, cioè del sottoposto alla legge di
129
1931
di questo essere fuori del pensiero, non risolve il
130
1931
spiegazione non tiene conto del punto di partenza e
131
1931
riuscita. ¶ Così la mancanza del problema critico della esperienza
132
1931
esperienza pura; mancata critica del concetto di esperienza. ¶ La
133
1931
concezioni, continuandosi lo sviluppo del problema, che assillava Kant
134
1931
anch'essa dalla fine del realismo: l'esperienza, come
135
1931
ed imperiosa l'esigenza del kantiano contenuto della conoscenza
136
1931
ogni sorta: dall'associazionismo del Mill alla concezione economica
137
1931
concezione economica della conoscenza del Mach o del Poincaré
138
1931
conoscenza del Mach o del Poincaré, dal positivismo dell
139
1931
dell' Ardigò al fenomenismo del Guastella, dal pluralismo del
140
1931
del Guastella, dal pluralismo del Renouvier al pragmatismo del
141
1931
del Renouvier al pragmatismo del James o all'intuizionismo
142
1931
James o all'intuizionismo del Bergson, dall'irrazionalismo vecchio
143
1931
che «il concetto naturale del mondo deve essere ammesso
144
1931
parte chiuso nella singolarità del soggetto, e dall'altra
145
1931
Kant a quella filosofia del senso comune e a
146
1931
è molto più profonda del suo primo apparire; egli
147
1931
legge in cui par del tutto perduta quella singolarità
148
1931
s'incentra la varietà del quale. ¶ Il concetto di
149
1931
la fuggente cosa mutevole del volgo, ma neppure la
150
1931
dei vostri strumenti e del vostro pensiero associati nella
151
1931
della sensazione ma anche del concetto. Volgo, voi, io
152
1931
ha fatto della esigenza del realismo il «più» esistenziale
153
1931
è al di là del concetto, è conoscitivamente ineffabile
154
1931
come oggetto di coscienza del soggetto conoscente e la
155
1931
confusione è la caratteristica del pensiero dogmatico, e il
156
1931
chiarimento di essa quella del pensiero critico. ¶ E perciò
157
1931
dall'idealismo post-kantiano, del quale ha posto sicuro
158
1931
ammettere che quella affermazione del noumeno non è che
159
1931
rimane l'inesplorata radice del sentito, l'altra che
160
1931
è l'elaborazione somma del concepito. ¶ La contraddizione fu
161
1931
realistica, e le artiglierie del pensiero, rese una buona
162
1931
che è la distinzione del suo essere universale dalla
163
1931
margini della corrente viva del pensiero nel migliore dei
164
1931
storicamente tratta dall'esame del concetto di cosa in
165
1931
iniziò la individuazione critica del concetto di cosa in
166
1931
dell'essere, la logica del non contraddittorio, ma soltanto
167
1931
confutazione e l'abbandono del concetto realistico di cosa
168
1931
non con la riduzione del concetto stesso di cosa
169
1931
la dimostrazione della falsità del realismo: è l'accettazione
170
1931
dunque, ancora una conseguenza del realismo. ¶ Il concetto realistico
171
1931
il soggetto come atto del contraddirsi. Questa contraddizione che
172
1931
che si fa costitutiva del soggetto e quella negazione
173
1931
più recesso rifugio dogmatico del realismo, che l'idealismo
174
1931
cap. I). ¶ La confutazione del realismo quindi si può
175
1931
per ora la contraddittorietà del Soggetto, costringe alla negazione
176
1931
che è nella coscienza del soggetto e cosa in
177
1931
speculazione nel motivo fondamentale del suo svilupparsi, la distinzione
178
1931
altro l'elaborazione filosofica del concetto di cosa: essa
179
1931
quindi riconosciuta la contraddittorietà del realismo – il primo a
180
1931
ancora dichiarata la falsità del realismo (soggetto come coscienza
181
1931
cosa. Proclamata la falsità del realismo, perchè Kant ci
182
1931
alla cosa della coscienza del soggetto? ¶ A chi ben
183
1931
di Kant stesso – confusione del noumenico Assoluto col causante
184
1931
noumenico Assoluto col causante del sentito, nella stessa idea
185
1931
porta alla distinzione filosofica del concetto comune di cosa
186
1931
avrete tolta la contraddittorietà del concetto kantiano di cosa
187
1931
tutta l'elaborazione, che, del concetto di cosa, la
188
1931
l'eliminazione dell'assurdo del realismo, mostrato da Kant
189
1931
pregiudizi opposti: il pregiudizio del dogmatismo dualistico e quello
190
1931
dogmatismo dualistico e quello del relativismo pluralistico. ¶ «Tutto bene
191
1931
volta ne scrissi (Critic. del concr., 1921, cap. IV). ¶ Qui
192
1931
ib., p. 277-8). ¶ Il pregiudizio del dogmatismo realistico dell'oggetto
193
1931
Fichte. ¶ L'adombrato concetto del soggetto puro come puro
194
1931
soggettività. ¶ La genesi prima del concetto idealistico di soggetto
195
1931
genesi e la natura del concetto di soggetto empirico
196
1931
importa solo quello che del pensiero di Kant si
197
1931
diventato il medioevale Aristotele del pensiero moderno: un tale
198
1931
Wissenschaft), l'Io, cioè, del principio di posizione, e
199
1931
io, assoluti creatori ciascuno del proprio mondo, possano accordarsi
200
1931
esserci dove fonte assoluta del valore sarebbe il singolare
201
1931
fosse quello individuale empirico del Caio o Sempronio, nella
202
1931
Sempronio, nella volgare accezione del termine. ¶ L'obiezione, dunque
203
1931
un saliente episodio genetico del criticato concetto di soggetto
204
1931
che l'Io fichtiano del principio di posizione (e
205
1931
e quindi quella contraddizione del suo sistema che per
206
1931
fenomenico. Egli nella fondazione del suo sistema non vede
207
1931
molteplicità dell'Io, come del resto non è presente
208
1931
di mira. ¶ 21. Falsa riduzione del problema della individualità a
209
1931
il limite di chiarezza del loro pensare. Questo loro
210
1931
sia anche incapacità morale del genere di quella, cui
211
1931
con l'io empirico del dogmatico pensiero precritico, del
212
1931
del dogmatico pensiero precritico, del quale ultimo Kant stesso
213
1931
inteso Kant e profittato del suo pensiero. Ma non
214
1931
io individuale (e non del tu) dalla egoità originaria
215
1931
la originaria sintesi reale del concetto di individuo (della
216
1931
idealismo, e la necessità del cui abbandono vengo invano
217
1931
stesso». Laddove «il concetto del tu nasce dall'unione
218
1931
avrebbe dato quella genesi del concetto dell'io individuale
219
1931
da un maligno Dio, del quale Cartesio invano avrebbe
220
1931
menzogna in questo contrapporsi del pensante al pensato, giacchè
221
1931
della originaria sintesi reale del concetto di individuo (la
222
1931
l'originaria sintesi reale del concetto di individuo» mostrando
223
1931
direbbe «sintesi reale originaria del suo concetto» e che
224
1931
singolare è condizione trascendentale del concreto tanto quanto l
225
1931
per indicare la contrapposizione del pensante all'oggetto. È
226
1931
atto l'Io sintetico del pensante col suo pensato
227
1931
vuol dire il contrapporsi del soggetto all'oggetto, (sia
228
1931
non appartenente alla coscienza del realismo o il pensato
229
1931
tacito il pregiudizio realistico del concetto di oggetto come
230
1931
dell'oggetto il problema del soggetto. L'io allora
231
1931
di determinare il valore del concetto di io, e
232
1931
ad un esplicito rinnegamento del carattere di io a
233
1931
io. ¶ L'io geniale del filosofo che rifà il
234
1931
fatta, la unicità assoluta del Soggetto, in verità ha
235
1931
questi, che, all'infuori del filosofo, tengono luogo, per
236
1931
che legga queste parole del filosofo Schelling, penserà subito
237
1931
e la coscienza speculativa del filosofo, tra la logica
238
1931
pregiudizio connaturato nell'animo del non filosofo, che dispone
239
1931
a ragione, neppure quella del filosofo, quantunque di fatto
240
1931
di questa dialettica erronea del pensiero comune, sebbene giustifichi
241
1931
della ragione, o, meglio, del pensiero; oggetto-fenomeno del
242
1931
del pensiero; oggetto-fenomeno del senso; oggetto-categoria dell
243
1931
quella dell'oggetto fenomeno del senso. Questa, per lo
244
1931
forma di oggettività e del processo per cui la
245
1931
quella decisa affermazione kantiana del non potersi e non
246
1931
logico (oggettività come forma del conoscere; categoria; concetto puro
247
1931
giudizio (dai diversi modi del giudizio dati dalla logica
248
1931
evitare così lo scambio del fenomeno con l'essere
249
1931
è dedotto dai modi del giudizio. Le forme del
250
1931
del giudizio. Le forme del conoscere sono infatti i
251
1931
concetto dei diversi modi del giudizio. Il conoscere umano
252
1931
l'oggetto come forma del conoscere (valore logico) è
253
1931
Kant, che cosa avviene del valore dell'oggetto (a
254
1931
logica cioè la forma del conoscere; a si riduce
255
1931
sua deduzione. La soppressione del valore metafisico dell'oggetto
256
1931
questo l'essenziale valore del noumeno nel suo esser
257
1931
negare la pura formalità del dedotto, a far sì
258
1931
categoria come atto categorizzante del pensiero nella sua esperienza
259
1931
valore fondamentale della speculazione del Gentile sta proprio in
260
1931
sè. ¶ Chi abbia conoscenza del processo di sviluppo dell
261
1931
Universale. ¶ L'oggetto, carattere del quale pur era l
262
1931
costituiscono, diventa il prodotto del soggetto. Se conoscente è
263
1931
categoria e quella somma del noumeno erano necessitanti per
264
1931
oggetto a puro prodotto del Soggetto, non si potrà
265
1931
traviati dall'unilaterale interpretazione del cartesianesimo, è ora che
266
1931
valore della dottrina kantiana del noumeno: non dunque l
267
1931
dell'oggetto come genesi del realismo. ¶ Lo scambio del
268
1931
del realismo. ¶ Lo scambio del concetto di altro con
269
1931
l'oggetto l'altro del soggetto, non lo si
270
1931
sè. Sembra, questa, ammissione del senso più comune, ed
271
1931
riconoscere l'errore concettuale del realismo, si è negato
272
1931
a vedere la falsità del concetto che se ne
273
1931
oggetto come l'altro del soggetto, da una parte
274
1931
un altrettanto impossibile annullamento del soggetto. L'oggettivismo puro
275
1931
oggetto richiede la positività del soggetto. E questa risulta
276
1931
spogliamo la nostra coscienza del pregiudizio realistico (§ 10), quando liberiamo
277
1931
la fenomenica molteplicità kantiana del mondo esterno sentita. ¶ Senza
278
1931
cui aggrupparsi Kant, invece del puro abito determinato dal
279
1931
che risulta carattere distintivo del rappresentare di fronte all
280
1931
si voglia) nella coscienza del soggetto: è una imposizione
281
1931
rappresentativo, la genesi realistica del quale abbiam sopra mostrata
282
1931
la kantiana molteplicità fenomenica del sentito, che appaia, senza
283
1931
post-kantiano, quella distinzione del senso è stata senz
284
1931
credo, distrutte le colonne del tempio: si provi a
285
1931
più schietto realismo empirico del sentire, e dall'altra
286
1931
nell'idealismo dialettico contraddittorio del Soggetto assoluto. Non faremmo
287
1931
la conseguenza. Nella totalità del reciproco egli cercò invano
288
1931
sgrammaticatura sta nello scambio del singolare con l'Unico
289
1931
pensiero speculativo e quindi del Concreto. ¶ Se, adunque, la
290
1931
logica speculativa e quindi del non empirico concreto, la
291
1931
di mezzo di valutazione del potere conoscitivo che deve
292
1931
è che la contraddizione del realismo vista nella soluzione
293
1931
realismo vista nella soluzione del problema interno della filosofia
294
1931
invece presuppone come fondamento del suo sviluppo. ¶ La Critica
295
1931
Critica. ¶ Questa stessa trasformazione del concetto di metafisica importa
296
1931
ragione pura in critica del giudizio. ¶ La Critica non
297
1931
conoscenza e cioè valutazione del potere conoscitivo che ha
298
1931
puro oggetto, sia altro del soggetto, distinto da esso
299
1931
speculativo, che alla proclamazione del valore assoluto della contraddizione
300
1931
il vivere, lo svilupparsi del pensiero – non è quello
301
1931
con cui la coscienza del soggetto si realizza, non
302
1931
kantiana risolve l'enigma del conoscere escludendo l'assurdo
303
1931
la impostazione puramente gnoseologica del problema critico e rendono
304
1931
critica della realtà». (Critica del concr., 1921, pag. 6-7). ¶ Così la
305
1931
possibilità di una scienza del reale provoca la soluzione
306
1931
così tutte le forme del concreto alla valutazione critica
307
1931
ritorna ad essere consapevole del suo essere soltanto lavoro
308
1931
almeno implicita, la soluzione del problema oggettivo della filosofia
309
1931
dire istituire una Critica del concreto. E questa trova
310
1931
sforzo. L'attività quindi del capitalizzare le conquiste con
311
1931
il bisticcio, l'attività del riposo; è la conservazione
312
1931
riposo; è la conservazione del conquistato. Attività che pur
313
1931
radicale è la rielaborazione del capitale fatta con lo
314
1931
con lo sforzo incessante del filosofare. Rinnovamento, che non
315
1931
Dio, sublima la persona del filosofo pur nel dargli
316
1931
è sacrificio, non esaltazione del soggetto in quanto tale
317
1931
si cerca è costitutivo del soggetto ricercante, e non
318
1931
riteniamo l'erede legittima del rinnovamento speculativo posto dal
319
1931
tutto il processo storico del pensiero filosofico moderno dopo
320
1931
assoluto. Tutto il valore del pensiero speculativo moderno si
321
1931
aver sostituita la filosofia del conoscere alla filosofia dell
322
1931
costituisce quindi la conquista del pensiero moderno nel processo
323
1931
tale sviluppo, una conquista del Criticismo metafisico. Era soltanto
324
1931
sì, altro dall'uno, del quale è altro, ma
325
1931
sempre unica essenzialità costitutiva del molteplice reale. E significare
326
1931
Pare, questa, l'oggettività del realismo ingenuo, ed è
327
1931
ben la guardi, quella del più scaltrito idealismo. ¶ «Presenza
328
1931
contraddizione della indipendenza completa del molteplice, e della dipendenza
329
1931
la dimostrazione della falsità del concetto che il realismo
330
1931
criticamente sono invece proprie del Soggetto, del cui atto
331
1931
invece proprie del Soggetto, del cui atto quella concettualità
332
1931
riconosciute invece come proprie del Soggetto. O l'atto
333
1931
sè, la negatività molteplice del Soggetto unico e necessario
334
1931
di chiarificazione: della esigenza del realismo: se l'esse
335
1931
v'è altra traccia del Ding an sich, cioè
336
1931
Ding an sich, cioè del vero oggetto, che il
337
1931
così, con la liberazione del problema di Dio da
338
1931
il fondamentale carattere teologico del problema oggettivo della filosofia
339
1931
io ritengo terza parte del sapere filosofico e cioè
340
1931
e cioè la Teoria del concreto, la quale mostra
341
1931
cosi dire, il territorio del sapere filosofico, la filosofia
342
1931
ib., XI, 3): «La scienza del filosofo ha per oggetto
343
1931
aristotelica di quella scienza del filosofo, che Aristotele si
344
1931
quindi l'assoluta unicità del suo sapere. ¶ Universalità dell
345
1931
una assoluta unicità; unicità del sapere, che, a sua
346
1931
non siano questo sapere del filosofo, riguardano, ciascuna, un
347
1931
cui guarda il sapere del filosofo. E che tutte
348
1931
modo assoluto ogni riferimento del sapere all'essere (il
349
1931
determinazioni dell'essere oggetto del sapere ai singoli sapienti
350
1931
metafisica, la nota fondamentale del concetto di Critica. ¶ E
351
1931
elementi aggiunti dallo sviluppo del pensiero filosofico, può essere
352
1931
per eccellenza, e perciò del soprasensibile, che è l
353
1931
non mutevole come quello del senso, ma immutabile, non
354
1931
vuole che la scienza del filosofo ricerchi l'essere
355
1931
la sintesi a priori del concetto puro con la
356
1931
Kant, sempre e necessariamente del sensibile. ¶ Kant, quindi, non
357
1931
che la ragione fa del suo conoscere, pare che
358
1931
grido antimetafisico in nome del positivo fatto, e che
359
1931
E il valore vitale del pensiero di Kant, si
360
1931
critico. ¶ Dopo tale interpretazione del pensiero di Kant come
361
1931
scienza positiva, cioè scienza del fatto nel suo apparire
362
1931
insoluto da Kant, liberarsi del risultato ottenuto da sè
363
1931
e cioè di scienza del conoscere in quanto questo
364
1931
di sè stessa: conoscere del conoscere. Così quell'essere
365
1931
la funzione di oggetto del conoscere, perde ogni funzione
366
1931
vana e dannosa appendice del conoscere, la quale, col
367
1931
essere in sè (oggetto del conoscere) non pare si
368
1931
riconosciuto che l'oggetto del conoscere, che come essere
369
1931
guarda all'essenza intima del processo che abbiamo messo
370
1931
fondo consiste nella sostituzione del problema interno col problema
371
1931
alla bisogna. La soluzione del problema interno (problema critico
372
1931
possibilità di una soluzione del problema oggettivo. ¶ Comunque però
373
1931
per risolvere il problema del conoscere tale essere; – quando
374
1931
dal punto di vista del problema interno della filosofia
375
1931
scoperta per il progredire del pensiero speculativo attraverso la
376
1931
indagine circa la possibilità del conoscere, alla metafisica; non
377
1931
con la dimostrata soppressione del problema oggettivo della filosofia
378
1931
detto di sostituzione inconsapevole del problema interno al problema
379
1931
hanno la fonte unica del loro errore in un
380
1931
che, lontana dalle profondità del pensiero critico, credeva di
381
1931
nettamente la logica propria del pensiero speculativo, elevando a
382
1931
come la logica stessa del Concreto, bisognava, come risolutamente
383
1931
ontologismo realistico, in vista del quale Kant quasi si
384
1931
logica contradditoria come logica del pensiero speculativo e quindi
385
1931
qual sia questo spirito del nostro tempo più non
386
1931
la filosofia come spirito del tempo sarebbe impossibile; torneremmo
387
1931
manifesto; conquistato il concetto del concreto, si deve distinguere
388
1931
la posizione e soluzione del problema interno di questa
389
1931
rendeva impossibile la soluzione del problema interno della filosofia
390
1931
e non fantasioso lavoro del filosofo, che, pur chiuso
391
1931
riflessione, come dei lambicchi del naturalista così neppure dei
392
1931
così neppure dei calcoli del matematico, non fondandosi sulle
393
1931
proclamare netta l'apriorità del sapere speculativo di fronte
394
1931
questo la vera trascendentalità del sapere filosofico, che, mentre
395
1931
attuano. La distinzione però del problema interno da quello
396
1931
questo errore della elevazione del concreto ad oggetto di
397
1931
sempre nella concezione intellettualistica del concreto come oggetto. Oggetto
398
1931
essere la filosofia teoria del concreto: non, avere ad
399
1931
oggetto l'oggettività pura del concreto. E si spiega
400
1931
qualunque fatto psicologico fattura del soggetto nella sua relatività
401
1931
l'idea come essere del mondo. Dio diverrebbe la
402
1931
che risulta l'oggettività del concreto, un Assoluto stante
403
1931
sarà sempre una negazione del relativo, giacchè l'altro
404
1931
si dispensa dal vedere del problema l'esigenza da
405
1931
posizione e la soluzione del problema che ne era
406
1931
terreno dalla impostazione tradizionale del problema stesso, impostazione che
407
1931
dunque, la impostazione tradizionale del problema di Dio? ¶ Eccola
408
1931
Tal cupio però rinnega del tutto la dissoluzione, quando
409
1931
il puro intimo adorare del soggetto esistente, la schietta
410
1931
concezione della sostanziale spiritualità del divenire (ed il miracolismo
411
1931
conto di questo annullamento del credente appunto perchè credente
412
1931
che oppone alla esistenza del Dio adorato dal credente
413
1931
dalla filosofia la soluzione del problema della esistenza di
414
1931
questa l'essenza profonda del cosiddetto argomento cosmologico. La
415
1931
argomento cosmologico. La realtà del mondo richiede l'esistenza
416
1931
partono dalla esperienza, come del resto Kant ha già
417
1931
dare un fondamento. Fondamento del quale essa non avrebbe
418
1931
tutti gli altri esistenti, del quale andiamo in cerca
419
1931
guadagnata ancora la visione del concreto. ¶ Perciò, anche senza
420
1931
a questa soluzione aposteriori del problema, affermata anche una
421
1931
apriori. Partire dall'esistenza del mondo, si è giustamente
422
1931
inadeguatezza della soluzione razionale del problema dato a risolvere
423
1931
come soluzione di fatto del problema cui le dimostrazioni
424
1931
afferma la soluzione mistica del problema dell'esistenza, non
425
1931
alla filosofia la prova del suo principio, come esistenza
426
1931
la filosofia si dispensi del problema teologico, finisce col
427
1931
teologico, finisce col vuotarsi del suo oggetto; ci fa
428
1931
via alla nuova impostazione del problema di Dio come
429
1931
donde la sua presentazione del problema di Dio come
430
1931
tradizionale: la schietta religiosità del problema di Dio; l
431
1931
nasce la forma esistenziale del problema di Dio. ¶ La
432
1931
morire di questa forma del problema. Dal rinnovarsi di
433
1931
della religiosità ed esistenzialità del problema filosofico di Dio
434
1931
più» al di là del concetto. E perciò a
435
1931
c'è l'esistenza del quid che egli non
436
1931
esistenza in un «più» del concetto; «più», da cui
437
1931
tre valori (noumeno, «più del concetto», categoria) che l
438
1931
più» al di là del concetto. Quando Kant pone
439
1931
esistere: è il «più» del concetto. Non siamo più
440
1931
nella esistenza un «più» del suo discorsivo concetto. ¶ Questa
441
1931
credere al di là del limite che sentesi nelle
442
1931
affermazione al di là del limite, non condanna ma
443
1931
razionalità al di là del limite che la ragione
444
1931
religione non è «coscienza del vero in sè e
445
1931
L'alterità è principio del dogmatismo nell'esperienza, come
446
1931
alta coscienza, non parlo del tradursi della fede nel
447
1931
in questa la conferma del valore religioso. Non si
448
1931
il singolare soggetto ha del principio divino anche di
449
1931
nessuna forma di concretezza, del Bene, come del Vero
450
1931
concretezza, del Bene, come del Vero e del Bello
451
1931
come del Vero e del Bello. ¶ Questa irreperibilità di
452
1931
determinato nello stesso campo del Bene è la più
453
1931
dall'altra Dio fuori del Bene. Il vero è
454
1931
ammette questo secondo significato del presupposto; l'ammette senza
455
1931
a provare l'esistenza del principio da cui proviene
456
1931
proprio con questa proposizione del problema, integra con la
457
1931
che stia quest'atto del cogliere o porre l
458
1931
esistenza. ¶ La presupposta religiosità del problema di Dio, dunque
459
1931
Dio, dunque, è conseguenza del falso concetto realistico di
460
1931
e allo svanire quindi del problema di Dio insieme
461
1931
con chiarezza l'indipendenza del problema teologico dalla religione
462
1931
che quella impostazione moralistica del problema di Dio che
463
1931
è soltanto una falsificazione del problema di Dio, della
464
1931
potrebbe attribuirsi a Dio, del quale riconosciamo come essenza
465
1931
in sè precedente causale del sentire, non la cosa
466
1931
sè quale dalla Critica del concreto risulta. L'assurdo
467
1931
la realistica esistenza contingente del dogmatismo precritico. ¶ E non
468
1931
Assoluto sia la totalità del relativo. È, questo, negare
469
1931
dell'esistere come tale, del nostro esistere, e sentire
470
1931
la negazione, l'opposto del relativo esistere, ma bensì
471
1931
abbiamo salvata dalla distruzione del realismo. Tale esistenza, abbiam
472
1931
si manifesta acconcia, forse del pitagorico Filolao30. ¶ Ma, dopo
473
1931
non giustifica la posizione del problema di Dio come
474
1931
concretezza che la critica del concreto ci ha scoperta
475
1931
servì anche «come esempio» del mondo concepito come tutto
476
1931
l'essere. Questa unità del concetto e dell'essere
477
1931
di Dio» (Enciclopedia, ediz. del 1830, § 51). Ora egli ha certo
478
1931
e verso la determinazione del perfetto data da Anselmo
479
1931
valore a questa «unità del concetto con l'essere
480
1931
farla, senz'altro, costitutiva del concetto di Dio, proprio
481
1931
anche la mancata visione del valore soggettivo e positivo
482
1931
ponendola come terza posizione del pensiero (Enc. § 61-78) dopo quella
483
1931
di Anselmo – difetto che del resto è partecipato da
484
1931
Spinoza, nonchè dal principio del sapere immediato – è che
485
1931
suo difetto: la identificazione del concreto con Dio stesso
486
1931
la contraddizione come legge del concreto, mentre il non
487
1931
concreto, nella intima essenza del quale invece l'argomento
488
1931
ponevano mente al valore del loro argomento e non
489
1931
viceversa, non si accorgevano del lato positivo della loro
490
1931
è questo principio immanente del concreto; non può dunque
491
1931
forma in cui Dio, del quale si tratta, consente
492
1931
che quella falsa impostazione del problema di Dio, derivata
493
1931
quando esplica l'oggettività del concreto da cui esso
494
1931
solo in quella dimostrazione del filosofo, o in questa
495
1931
o in questa intuizione del credente. La fondamentale affermazione
496
1931
di pensiero: il concetto del filosofo, l'intuizione del
497
1931
del filosofo, l'intuizione del credente traggono il loro
498
1931
opporre: «Con questa posizione del problema salverete forse l
499
1931
definitivamente quell'argomento ontologico, del quale invano ricercate una
500
1931
è solo la contraddizione del negatore, ma c'è