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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

concordanze di «del»

nautoretestoannoconcordanza
1
1945
LA VITA ¶ Un giorno del 1937, a Parigi, André Breton
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1945
dunque per quanto incolpevoli del surrealismo siamo noi due
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1945
affermazioni dello stesso capo del surrealismo e suo teorico
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1945
fine. Quanto alla «poesia» del mio surrealismo, essa non
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1945
era arrivato nella capitale del silenzio. Era estate e
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1945
fiume. Lodovico guardò fuori del finestrino e fu deluso
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1945
che giaceva al fianco del convoglio, e Lodovico fluttuava
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1945
di accertarsene guardando fuori del finestrino. Ma quella stazione
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1945
stazione era muta anche del proprio nome. Solo un
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1945
Ma all’inaspettata domanda del compagno muto, il prete
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1945
l’informe mucchio nero del suo corpo, a significare
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1945
il benestare alla voce del ferroviere, spenta ormai nella
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1945
che il sergente Bàvero, del ventisettesimo fanteria in distaccamento
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1945
il lungo monologo scheletrico del telegrafo Morse. E poiché
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1945
giochi segreti col tasto del Morse, quel vizio solitario
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1945
la èco dànno più del grido di dolore che
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1945
dell’oblio col filo del ricordo. ¶ Anche ora è
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1945
e la sosta plumbea del primo pomeriggio, solo che
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1945
la noia, è mobiliata del letto, di un comodino
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1945
a risbatterlo sui lastroni del molo. D’un tratto
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1945
invisibile città col resto del mondo, lo si poteva
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1945
cinti ancora nel basso del tronco di un’antica
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1945
un solo piano e del colore stesso della terra
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1945
così. Ma il giorno del “suo” ritorno si avvicinava
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1945
camici estivi, sembravano membri del Ku-klux-klan in
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1945
per tutto l’oro del mondo, ma a venderla
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1945
che ritorna sul luogo del delitto, volle che Lodovico
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1945
si nascondeva le difficoltà del suo progetto, ma era
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1945
lui, Lodovico, il posto del morto. Lodovico è sempre
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1945
era dedicata all’elogio del morto. «Parlerò soltanto di
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1945
e rimanere solo padrone del campo. Presentiva la forza
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1945
Enrico, laggiù sulle rive del grande fiume. ¶ Questa ultima
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1945
fiume. ¶ Questa ultima parte del piano era la parte
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1945
Lodovico laggiù sulle rive del grande fiume nel momento
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1945
a trovare in Europa. Del resto anche questa nuova
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1945
Europa. ¶ Appena in possesso del pacchetto, prima cura di
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1945
necessario studiare la topografia del luogo sul quale darà
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1945
ammonitrici la profonda serietà del suo animo, la sua
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1945
di esaminare la forma del batacchio che figurava una
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1945
quale al primo colpo del batacchio apparve a una
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1945
quel cognome e tacque. Del resto la riluttanza di
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1945
che riuniva i membri del Ku-klux-klan ma
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1945
all’incontro della fidanzata del morto con l’amico
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1945
morto con l’amico del morto; come se quel
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1945
portava il lutto non del solo Enrico morto laggiù
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1945
ma presenti. Nella penombra del salotto fosforeggiarono due cuori
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1945
pensò anche alla forza del contagio, alla rapidità con
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1945
di lavoro e quelle del suo breve e meritato
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1945
pensiero, attratto dal fascino del turpe e dell’orribile
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1945
di bianco, i membri del Ku-klux-klan; altissimi
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1945
nascondersi dietro gli alberi del viale. ¶ Anche ora Lodovico
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1945
della sua «occasione mancata», del suo unico amore sulle
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1945
e attaccato al fondo del bicchiere; e poi minuscole
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1945
in una infaticabile danza del ventre. ¶ Di tutti gli
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1945
attirava soprattutto l’occhio del passante, arrestava la sua
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1945
invitava ad avvicinarsi. ¶ Astuzia del signor Codro, proprietario dei
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1945
che l’uomo è del tutto simile alla scimmia
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1945
E anzi astuzia doppia del signor Codro, il quale
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1945
congiunzione di due concezioni del mondo opposte fra loro
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1945
legge divina o umana. ¶ Del resto qui si parla
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1945
cose morte. La bottega del signor Codro non è
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1945
di due opposte concezioni del mondo che riunite assieme
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1945
di esso la cupola del cielo tolemaico è calata
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1945
età che il destino del signor Didaco cominciò a
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1945
Didaco entrò nella bottega del signor Codro per comperare
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1945
verde. Ebbe la mamma del piccolo Didaco a vincere
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1945
di entrare nella bottega del signor Codro? Probabilmente no
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1945
primo determinò il destino del signor Didaco era esposto
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1945
via Copernico; il destino del signor Didaco è prettamente
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1945
opera della natura né del caso sì dell’uomo
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1945
necessaria dell’immobile e del duraturo; e l’uomo
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1945
alberetto acquistato nella bottega del signor Codro fu di
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1945
tanto le funzioni intestinali del suo bambino, soggetto purtroppo
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1945
si avverava, il timore del piccolo Didaco a poco
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1945
immaginò la smisurata vastità del regno vegetale, questi capelli
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1945
autunno che gli alberi del giardino perdevano le foglie
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1945
oggetto influiscono sul carattere del bambino, indirizzano la sua
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1945
come dimostra l’esempio del signor Didaco detto Padreterno
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1945
un giorno nella bottega del signor Codro, all’insegna
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1945
quell’alberetto, primo cominciamento del suo mondo tolemaico, il
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1945
alberetti volle altre cose del mondo vero rappresentate per
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1945
piangenti bussavano alla porta del suo laboratorio e gli
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1945
dire arrivino al termine del loro proprio decadimento e
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1945
Ma la soddisfazione maggiore del signor Didaco era d
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1945
quale necessitò un viaggio del signor Didaco negli Stati
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1945
necessitò un secondo viaggio del signor Didaco negli Stati
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1945
sfaldarsi – la soddisfazione maggiore del signor Didaco, dicevamo, era
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1945
della vita, l’ambizione del signor Didaco sarebbe stata
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1945
signor Didaco sarebbe stata del tutto paga. ¶ Quando le
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1945
Quando le condizioni finanziarie del signor Didaco gli consentirono
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1945
aveva collocato l’albero del bene e del male
92
1945
albero del bene e del male, ricco dei suoi
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1945
Ed era il riposo del signor Didaco, il suo
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1945
demiurgismo sulla vita sessuale del signor Didaco? Poiché anche
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1945
da tutto quanto partecipa del flusso della vita naturale
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1945
Saliscendi; ma l’unione del signor Didaco detto Padreterno
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1945
sposa all’ambiente edenico del quale essa entrava a
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1945
parole strazianti la morte del suo adorato Bull, ed
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1945
onorari. Il signor Didaco del resto partiva tranquillo: anche
100
1945
simile all’immagine stessa del dolore. ¶ «Eccolo» disse la
101
1945
da iniettare nel viscere del cane, ma non prima
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1945
ebbe avvicinato il beccuccio del clistere all’orifizio anale
103
1945
rispetto dovuto alla venerabilità del luogo. Nella calma luce
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1945
quella vista l’animo del signor Didaco, soprannominato Padreterno
105
1945
in laboratorio, un ago del tutto indolore, e iniettai
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1945
ai piedi dell’albero del bene e del male
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1945
albero del bene e del male. Poi, terminata l
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1945
ai piedi dell’albero del bene e del male
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1945
albero del bene e del male, e lodavano, ammiravano
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1945
uomini, addormentati nella dolcezza del peccato. ¶ Infine qualcuno capì
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1945
movimenti e il frastuono del volo, e abitua l
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1945
poco dallo spazio vitale del suo pletorico compagno, sàturo
113
1945
pettine sotto lo scudo del petto, il tubo del
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1945
del petto, il tubo del fischio sul tetto e
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1945
proporzione inversa all’allargarsi del suo petto, finché il
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1945
corto stupidità, la locomotiva del pari acquistava un aspetto
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1945
fufù»? ¶ Ora al posto del «fufù» c’è alla
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1945
c’è alla testa del convoglio una specie di
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1945
di sotto le ruote del convoglio: «Iusi... agni... anciano
120
1945
lei sul sedile, ricordo del suo coniugamento brevissimo e
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1945
lesse anche il nome del direttore responsabile, si ripassò
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1945
a leggere: «Occasionissime! Casa del Pianoforte. Pianoforti a coda
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1945
dei tre nomi veri. ¶ Del resto che importa Fufù
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1945
dai locomotori. ¶ La lettera del notaio dottor Cuscinà arrivò
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1945
albergo, presso la cattedra del portiere, grondavano gli uni
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1945
i manifesti degli spettacoli. Del Maggio Fiorentino la signorina
127
1945
casa, tra l’odore del ceppo che come un
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1945
lentamente consumando sugli alari del caminetto, e il caldo
129
1945
oro. ¶ Era la musica del Don Giovanni, ma la
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1945
oro. ¶ Ora, nello scompartimento del treno che corre, è
131
1945
al padre: alla memoria del padre? La signorina Fufù
132
1945
parò davanti nella Casa del Pianoforte, e che era
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1945
udiva la trombettina insistente del la perpetuo. In una
134
1945
Pergola, durante la rappresentazione del Don Giovanni di Volfango
135
1945
tappeto sotto i piedi del pianoforte lungo e nero
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1945
nella sala della Casa del Pianoforte, più grasso, più
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1945
di udire l’ànsimo del pianoforte che respirava a
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1945
grasso con ampio palpito del fianco, e intorno gli
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1945
Fufù arrivò alla Casa del Pianoforte col tuppè di
140
1945
Fufù affacciarsi alla porta del salotto le corse incontro
141
1945
tenerezza. Quando la Casa del Pianoforte telefonò per domandare
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1945
voce all’altro capo del filo. «E per nutrirli
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1945
aveva superato le fatiche del parto e dell’allattamento
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1945
l’amante più fedele del mondo, gode dell’infranta
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1945
ad accompagnarle alla Casa del Pianoforte, per comunicazioni che
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1945
ripetere due volte. Fuori del portone aspetta un tassì
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1945
leggio è lo spartito del Don Giovanni aperto a
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1945
sono fermate ai romanzi del secolo passato. E Leone
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1945
per guardarsi dai colpi del nemico. Leone si porta
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1945
rappresentarselo: non ci pensa. Del resto nella città in
151
1945
stellato. Tra il timone del Carro era visibile a
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1945
Leone seguiva l’orlo del marciapiede, che nella via
153
1945
Leone era guardingo più del solito, quasi temendo che
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1945
sentì libero, sicuro, padrone del mondo e della vita
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1945
ora arrivava ai confini del mondo, Leone, esaltato da
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1945
uomo. ¶ ANIMA ¶ I genitori del piccolo Nìvulo stanno curvi
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1945
stupore fino nel mezzo del salotto come una piccola
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1945
aspettava all’altro capo del salotto. Ma il sorriso
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1945
farlo suo. Lo sguardo del piccolo Nìvulo era spento
160
1945
e il fallito varo del Principessa Jolanda. Alla fallita
161
1945
Jolanda. Alla fallita nascita del primo bambino la signora
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1945
Rachele, di Giacobbe e del loro figlio Beniamino. Ogni
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1945
la più ingenua, ha del necromantico. È forse l
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1945
sono lo stato larvale del linguaggio. Sicché alla signora
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1945
interno». E i genitori del piccolo Nìvulo stettero curvi
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1945
una diagnosi di «engastrimia del subcosciente». Un altro pronunciò
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1945
che succhiava la vita del fanciullo, come costringerlo ad
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1945
la preda? I genitori del piccolo Nìvulo si curvarono
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1945
a vivere i genitori del piccolo Nìvulo non si
170
1945
tutti e a tutto? Del resto era chiaro, era
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1945
fece ritorno nel vocabolario del commendatore Sapo, e anzi
172
1945
di cambiare i nomi del calendario) cercando egli pure
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1945
età e alla condizione del suo bambino, e assieme
174
1945
il fratello maggiore faceva del suo meglio. Gli parlava
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1945
due, benché sapesse che del nutrimento «lui» non sapeva
176
1945
Un giorno la voce del fratello interno disse: «Nìvulo
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1945
è contagiosa al pari del dolore ed epidemica, anelli
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1945
larghi circondarono la vita del piccolo Eònio, e intorno
179
1945
ispirato dalla eccezionalità stessa del suo figliolo, poi perché
180
1945
aveva messo nel nome del suo figliolo, ed Eònio
181
1945
e della sorella e del fratello paralitico, ed era
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1945
ancora mutava la faccia del mondo civile. Si ricordava
183
1945
aveva conservato il fisico del ventenne, e la sera
184
1945
ma morivano ai piedi del «ventenne» che se ne
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1945
era passato nella morte. ¶ Del resto passare dal sogno
186
1945
calò sul balcone monumentale del primo, che era sorretto
187
1945
che avevano le cariatidi del Pànteon di Agrippa di
188
1945
quasi non l’architrave del portico di Filoclete reggessero
189
1945
manifestazioni della fatica e del dolore, mentre io e
190
1945
fu un grandissimo cultore del fatichismo e del dolorismo
191
1945
cultore del fatichismo e del dolorismo». ¶ «Ma come va
192
1945
Carii, facciamo una fatica del tutto inutile». ¶ «E proprio
193
1945
che godono nell’adempimento del dovere per la sola
194
1945
udito in quel deserto? ¶ Del resto la catastrofe avvenne
195
1945
il tonfo dei passi del telamone che si allontanava
196
1945
pubblicare i nomi e del resto per carità di
197
1945
hanno diretto la sorte del mondo. Alcuni generali che
198
1945
odoranti che al pari del sale ammoniaco e della
199
1945
vinceva lo stesso frastuono del convoglio; al quale proposito
200
1945
bottiglie, e opache ancora del contatto labbiale le passavano
201
1945
chi con la lama del temperino che era servita
202
1945
questi vani nomi, frammenti del caldo e molle magma
203
1945
ferrea e cupa vita del convoglio. ¶ Avevo pensato in
204
1945
alquanto tempo l’idea del pieno mi aveva ossessionato
205
1945
una delle tante riprese del treno, mi avvedo che
206
1945
Della Giarrettiera, al suono del minuetto più bello e
207
1945
e poiché la spalla del mio inqualificabile rivale di
208
1945
che alla bestiale prepotenza del mio compagno di viaggio
209
1945
e che dall’orlo del suo sonno mi risponde
210
1945
una certa quale disfunzione del fegato mi ha immelanito
211
1945
mai più la luce del sole: condannato al mio
212
1945
di ferro, nel fondo del «mio» mare. ¶ Colui accende
213
1945
io guardo la faccia del mio compagno di viaggio
214
1945
ora è una parte del corpo umano anche più
215
1945
anche i due viaggiatori del nostro scompartimento sono scesi
216
1945
ne accorgessi. ¶ La faccia del mio compagno di viaggio
217
1945
una delle maggiori invenzioni del secolo assieme col rasoio
218
1945
nel braccio sulla testa del mio insopportabile compagno di
219
1945
colare giù dalle tempie del mio compagno di viaggio
220
1945
luna splende nel mezzo del cielo, spande un chiarore
221
1945
nel cuore t’inabissi del granito: ¶ più morta tua
222
1945
gioia di essermi sbarazzato del mio insopportabile compagno di
223
1945
di viaggio, il cuscino del sedile di fronte comincia
224
1945
Tornare a buttarlo fuori del finestrino? ¶ Non è possibile
225
1945
luna splende nel mezzo del cielo sopra una terra
226
1945
dall’infinito ¶ cuore risali del granito, ¶ più viva tua
227
1945
di terminarla male. Rutiliano del resto è così di
228
1945
fanno parte della parte del sogno. Dicendo che col
229
1945
che emergono dal pallore del muro. Su una sedia
230
1945
stamattina è più impaziente del solito dell’attesa voce
231
1945
commessura delle cosce e del bacino in un’ombra
232
1945
per sbottonare la giacca del babbo e cavargli dal
233
1945
la coperta di giorno del letto, che di notte
234
1945
operazioni con occhio incomprensivo. Del resto che cosa capisce
235
1945
il divano fa parte del salotto, come la credenza
236
1945
pranzo avrebbero potuto fare del giorno delle nozze un
237
1945
fu anche più silenzioso del solito. ¶ A tavola, davanti
238
1945
direbbe mai. Gli parla del ritorno di Billi. ¶ Ruti
239
1945
sotto le ruote, strappo del freno a mano davanti
240
1945
pericolo costituisce il ritorno del «signore»? ¶ Un urlo. Urlo
241
1945
aveva gridato dall’alto del suo triciclo: «Bada che
242
1945
l’indice al polso del ragazzo il cinturino di
243
1945
destro. L’incantato silenzio del meriggio domina anche quella
244
1945
di udire il «plaf» del molle corpo sul pavimento
245
1945
di calligrafia. I fiori del tappeto della sua camera
246
1945
e il fondo turchino del tappeto è il mare
247
1945
mare. L’astratta fissità del suo sguardo lo costringe
248
1945
viaggio tra i fiori del tappeto porta a poco
249
1945
e attraverso qualche buchino del muro godersi la sorpresa
250
1945
a metallizzarsi sui fiori del tappeto. Idee informi gli
251
1945
di riconoscere l’uscio del fumatoio. Segno che i
252
1945
posto vuoto tra quello del babbo e quello della
253
1945
delle crisi di fegato? Del vero significato della parola
254
1945
fanno fare la parte del proletario. Poi?..... Poi dalla
255
1945
libera, fino al piede del monte. Camminerà. Valicherà il
256
1945
è sempre stato geloso del suo cronometro. Si tratta
257
1945
di arrivare ai piedi del monte prima che annotti
258
1945
Si sente il tonfo del portone di casa. Suo
259
1945
gronda aggrappandosi al tronco del glìcine, oppure facendo corda
260
1945
finestra aperta, il capo del lenzuolo legato all’inferriata
261
1945
neve. ¶ La dura luce del giorno si dissolve in
262
1945
Vibra il grande noce del giardino dello stridio degli
263
1945
sulla parte più solida del gradino. Posa col corpo
264
1945
scala. È sul «luogo del delitto». È qui che
265
1945
ritrova forza sul luogo del delitto, come Anteo a
266
1945
È davanti all’uscio del salotto. Non un respiro
267
1945
ogni volta nella «scena del perdono»: Mi farai morire
268
1945
Brillano nel mazzo aereo del lampadario le ultime gocce
269
1945
avanza, abbandona gli angoli del salotto, si raccoglie sulla
270
1945
nappina pèndula dall’orlo del bracciolo, la prendeva delicatamente
271
1945
giorno Luigino, il nipotino del professore Fos Rospigli, stava
272
1945
per entrare nello studio del nonno, ma si fermò
273
1945
di notte, nello studio del professore Fos Rospigli, le
274
1945
Atma che significa «anima del mondo». Anche il cane
275
1945
chiamava Atma. ¶ A proposito del cane Atma, ecco quello
276
1945
Atma che significa “anima del mondo”. Schopenhauer seduto alla
277
1945
Atma che significa “anima del mondo” e si rimise
278
1945
dell’innocenza. ¶ Sul cognome del futuro genero la signora
279
1945
fu celebrato alle dieci del mattino, e a mezzogiorno
280
1945
per mutare abito prima del banchetto alla Casina Valadier
281
1945
e soprattutto sul ritratto del cavaliere Gaetano Bottoni, padre
282
1945
di Dazio. ¶ Il ritratto del cavaliere Gaetano Bottoni posava
283
1945
cavalletto presso la porta del salotto e un drappeggio
284
1945
i giorni l’immagine del suo defunto suocero, il
285
1945
perciò la prima notte del loro matrimonio nella camera
286
1945
moglie una parte cospicua del suo patrimonio. Scomposta per
287
1945
solitaria dopo la morte del padre, ancorata al ricordo
288
1945
Dazio vedeva il fondo del salotto, l’uscio, il
289
1945
E vide la porta del salotto aprirsi e sulla
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Le due gambe anteriori del cavalletto sono rivestite di
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prefettizia. La terza gamba del cavalletto, la gamba posteriore
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La sua mano bianca del bianco stesso dei cadaveri
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piccolo, il grande specchio del salotto si era rotto
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dicono allora della voce del sangue? Che è la
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Che è la voce del sangue? Che menzogna è
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menzogna è la voce del sangue?». ¶ Poiché lo specchio
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diritto verso il fondo del salotto. La porta è
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menzogna è la voce del sangue?». ¶ Dazio cammina a
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fondo marino. Nell’orecchio del commendatore rimane tuttavia il
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in mezzo ai mobili del salotto buono?». Stagna nell
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anche appesa all’attaccapanni del bagno manda da sola
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il p al posto del c e «passacampa» gl
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fedele indumento così memore del lezzo di lei. ¶ Venne
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esistono e col vanire del sogno precipitano in un
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salotto e dalle parti del caminetto piano piano si
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si accende nell’animo del commendatore Candido Bove: quelle
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stanno ai due lati del divano sul quale egli
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che sta a sinistra del caminetto. ¶ Prende la parola
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la mensoletta alla destra del caminetto, che regge sul
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conosciamo bene l’arte del dissimulare, che è il
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che è il fondamento del vivere civile». ¶ Domanda la
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una voce i mobili del salotto. ¶ «È una storia
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è determinato dalla sorpresa del commendatore alle parole della
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sotto la pesante mole del commendatore ha scosso lo
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una voce i mobili del salotto. ¶ «Racconta! Racconta!». ¶ E
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sono assillati dalla mania del rinnovamento. In questo mondo
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superato ormai la fase del vecchiume e del buffo
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fase del vecchiume e del buffo ed è diventato
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stile rispettabilissimo, non meno del Luigi XV o del
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del Luigi XV o del Rinascimento fiorentino. E che
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di nappine, la punta del piedino appena sporgente da
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anni della sua Teresa, del suo brio, del suo
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Teresa, del suo brio, del suo spirito, della sua
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Intanto, sotto il sedere del commendatore, il divano continua
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fa caso ai sussulti del divano e anzi li
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a giustificare il significato del suo nome e del
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del suo nome e del suo cognome, durerei a
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signor Arturo, il socio del nostro commendatore, quello che
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a pera sulla testiera del letto, e la Rosa
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sapete bene, il nipote del commendatore, quando per Natale
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al signor Arturo socio del nostro commendatore, essa si
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ci entrava mai fuori del martedì, che era il
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il nostro commendatore, fuori del martedì, per nessuna ragione
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echeggiano gli stridi isterici del commendatore Candido Bove, come
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urlando, irruppe nella guardiola del portiere. ¶ Poco tempo dopo
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casa Bove. ¶ Il corpo del commendatore Candido Bove era
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Di fronte al cadavere del commendatore già in avanzato
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aria la grande poltrona del salotto, la poltrona «preferita
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diversamente dagli altri mobili del salotto, tutti di stile
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spirale. ¶ Dalla casa stessa del delitto il metropolitano telefonò
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legale venne un cronista del «Messaggero». E dopo il
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E dopo il cronista del «Messaggero» venne anche il
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venne anche il fotografo del «Piccolo». ¶ Ho detto «la
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Ho detto «la casa del delitto» perché nessuno, né
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metropolitano, né il cronista del «Messaggero», né il fotografo
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Messaggero», né il fotografo del «Piccolo», né il portiere
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chiarito tuttavia il movente del delitto né scoperto l
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pratica relativa all’assassinio del commendatore Candido Bove, fu
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appena questi per ordine del metropolitano aprì le finestre
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finestre e le persiane del salotto, poi lo ripeté
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legale, poi al cronista del «Messaggero», poi al fotografo
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Messaggero», poi al fotografo del «Piccolo»; e quando costoro
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le donne di servizio del vicinato: la Rosa disse
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disse che i mobili del salotto buono, che ora
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tutti uniformemente bianchi, prima del delitto erano di vari
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choc avuto alla scoperta del delitto avesse turbate le
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donna. ¶ Così il mistero del cambiamento di colore dei
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vecchia poltrona, i mobili del salotto buono furono presi
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stavano ai due lati del divano ed erano ancora
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fatti padroni delle cose del mondo e le nascondete
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anche una gamba fuori del letto... Mi pareva di
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vostra volontà... E poi del resto se veramente siete