Grazia Deledda, Leggende sarde, 1894

montagne ove indubbiamente esiste dell'oro coniato. ¶ Ma il

dama che tesse sempre dell'oro, in un telaio

spesso ridicolo allo spirito dell'inferno, e si vendicano

che sieno misteriose comunicazioni dell'inferno col mondo. Di

croce precipitò nell'immensità dell'abisso... ¶ Il suo compagno

regione montuosa al nord dell'isola, che ha, nel

imposte. Era il figlio dell'inferno che, non potendo

Doria; e specialmente quella dell'ultimo principe. ¶ Pare che

loro possedimenti al nord dell'isola, e specialmente l

aprirla dopo la morte dell'ultimo castellano. Talché i

si collega alla leggenda dell'ultimo principe. ¶ I Galluresi

trasformò tutti i fusti dell'asfodelo e i flessuosi

aspirare la fresca brezza dell'aurora floreale, impallidì mortalmente

mai. ¶ È la famiglia dell'ultimo Barone: la moglie

ai castelli del sud dell'isola, sino a Cagliari

scorge da moltissimi punti dell'isola. ¶ La chiesetta è

il più antico monumento dell'arte medioevale che vanti

Era simile a quella dell'arazzo, ed era stato

ricca come nel disegno dell'arazzo! ¶ Nella notte precedente

tutta composta nella soavità dell'atto come le figure

così come i sogni dell'ideale, il giovine si

ma giunta la notizia dell'immane delitto alla corte

popolana; nell'animo sognatore dell'artista e nella percezione

viaggiare per le città dell'isola in cerca di

è un vago ricordo dell'Inquisizione impiantata in Sardegna

per godersi lo spettacolo dell'impiccagione dei tre fattucchieri

di rovine. Le coste dell'isola erano costantemente piene

sedeva melanconicamente sul limitare dell'ovile, e guardava inquieto

sardi. Solo, dall'interno dell'isola, giungeva, di quando

del villaggio, per vendicarsi dell'umiliante rifiuto, una notte