Vittoria Colonna, [Rime], 1538

L'alma al partir dell'altra mia ver alma

Lo spirto un raggio dell'ardor beato. ¶ SONETTO XVIII

poco apprezza il trapassar dell'ore, ¶ E col suo

Solo a seguirlo; e dell'error ch'intende ¶ S

il mortal velo, ¶ Or dell'alme lo spirto è

alma ¶ Per bassi effetti dell'umana vita, ¶ Riman dal

cura ¶ Ti strinse qui dell'onorata spoglia. ¶ Questo il

che nostra etade ¶ Già dell'antico onor lieta riveste

ciascuno alto intelletto ¶ Farà dell'opre vostre eterna istoria

paese ¶ Adornan sì, che dell'antiche imprese ¶ Le moderne

allo spirto gentile ¶ Manca dell'opre sue nobile istoria

han vera stima, ¶ Farà dell'opre chiare immortal fede

l'abbian gradita, ¶ Ove dell'alta speme il frutto

tristo core ¶ Oggi più dell'usato arde o sfavilla

luce e doppia scorta ¶ Dell'alma in questa ed

lo stile accorto: ¶ Ma dell'error palese ascosa porto

pronte ¶ Venute al fin dell'onorata sete; ¶ Le vostre

degne, e tutt'intorno ¶ Dell'alto tuo valor lodi

ora spento! ¶ Ma timor dell'eterne fe più corte

gioco ¶ Il grave duol dell'affannata mente. ¶ Nasce dal

spenta. ¶ Giunse ei qui dell'onor al vero porto

impresa simbolo della costanza dell'animo suo. ¶ Quel bel

e felice. ¶ Più onor dell'altro avrai: chè quella

Siede nel core, e dell'alma serena ¶ Vita immortal

mali altrui, nè far dell'infelice ¶ Schiera moderna paragone

voti tanti ¶ I rettor dell'inferno arian placati! ¶ Non

Di nuovo il cielo dell'antica gloria ¶ Orna la

esempio raro ¶ Dalla man dell'invitto fratel caro ¶ A

Se l'aura dolce dell'amara vita ¶ Ne spirò

costor guardato al piano ¶ Dell'umiltade, e quante ella

nutrisco il core, ¶ Più dell'usato lucido lampeggia, ¶ Muovo

aperti ¶ Color, che son dell'altra vita incerti, ¶ A

Vivo ramo son io dell'ampia e vera ¶ Vite

l'alta glorïosa sede ¶ Dell'alma il senso, che

discese in terra, ¶ Temer dell'antico oste novo inganno

senso, onde non sia dell'alma spento ¶ Per le

in quel gran fondo ¶ Dell'alta sua bontà si

cor sì duro. ¶ Spezza dell'ignoranza il grosso muro

effetti ¶ Il segno ancor dell'onorata croce ¶ Faran con

signoreggia l'alta sede ¶ Dell'alma; ed indi poi

Ubbidir dèssi al suon dell'infinita ¶ Virtude, e creder

divina alta cagione, ¶ Fuor dell'umana lor cieca ragione

primo onore, ¶ Per quel dell'umiltà securo calle. ¶ SONETTO

nostro riposo dalla guerra ¶ Dell'autor della pace e

col sangue; e che dell'opra amore ¶ Fosse cagion

secura ¶ Letizia, anzi arra dell'eterno riso, ¶ E con

in quei tanti precetti ¶ Dell'aspra e giusta legge

rende ella ¶ A Dio dell'onor suo la gloria

prime, perch'altera ¶ Contra dell'altra la vittrice schiera

carità non sente, ¶ Nè dell'alta umiltà la gloria

bel morire, ¶ La gloria dell'eterna sua bontade. ¶ SONETTO

cor purgato ¶ Col foco dell'amor Gesù l'impresse

voi rendon perfetto ¶ Guiderdon dell'acceso vostro zelo. ¶ SONETTO

vani empi contrasti ¶ Sdegna dell'oste antico, poi ch

Andrebbe e a sciorli dell'antico laccio. ¶ SONETTO XCII

fero; ¶ Ma la vittoria dell'eterno impero ¶ Portava all

internamente dentro all'arca ¶ Dell'alma piaga sua, chiara

la fede al sollevar dell'onde, ¶ Dalla divina man

donar, perch'ei godea ¶ Dell'alto eterno, u' già

la mente lodo, ¶ E dell'alta ambasciata ancora io

ardente ¶ Del vero e dell'onor ch'era smarrita

nè sentir l'ardore ¶ Dell'infinito sol senza il

e 'l duro letto ¶ Dell'alta sua bontà securo

sempre in quel conflitto ¶ Dell'angelo e dell'uom

conflitto ¶ Dell'angelo e dell'uom difesa e duce

il giorno del nascimento dell'estinta madre sua, ¶ e

Con l'arme sol dell'umiltade in mano. ¶ Mentre

CXXI. ¶ Due chiari effetti dell'eterno sole ¶ Oggi il

Serve per arra qui dell'alta eterna. ¶ Ma non

quanto consente ¶ Al raggio dell'ardor che la governa

Per far voi certo dell'interno ardore, ¶ Che cotant

Far il contrasto e dell'iniqua morte, ¶ Signor, aprendo

noioso e amaro. ¶ Perchè dell'alta luce oggi un

freddo oscuro, ¶ Dentro più dell'usato arde e lampeggia

Padre nostro terren, che dell'ardore ¶ Dell'ira umana

terren, che dell'ardore ¶ Dell'ira umana in voi

vile, ¶ Sol per virtù dell'alme piaghe sante ¶ Del

e pronte, ¶ A ber dell'acqua viva, o eterna

strugge ¶ L'immagin prima dell'eterna luce, ¶ S'ella

disciolse ¶ A molti poi dell'ignoranzia il velo. ¶ L

peso lieve ¶ Nel porto dell'amor per fede induce

CLXX. ¶ Dal fonte bel dell'infinito amore ¶ Nacque l

miser cor mio stampi ¶ Dell'immagine tua alma gentile

Del fremito del mar, dell'aere oscuro, ¶ Sempre più

Ti mostri assai più dell'usato accesa, ¶ Se tua

mandasti. ¶ Aver lo scettro dell'eterno impero, ¶ Dare a

a noi sì dura, ¶ Dell'oste antico, sol di

franca, ¶ Chiede il cibo dell'alma; onde si sforza

Non può meco parlar dell'infinita ¶ Bontà, donna fedel

l'alma in eterno; ¶ Dell'opre e de' pensier

prove ¶ Con la forza dell'arte insieme aggionte: ¶ La

chiara ¶ Ch'a noi dell'altro è ben securo

onde in voi piove ¶ Dell'acqua sacra sua sì

vera pietra ¶ Il piombo dell'error nostro converte ¶ Col

si scema ¶ Pel variar dell'opre o del sembiante

amor lieta ¶ Risplender cinta dell'aurate chiome. ¶ La mosse

d'udir che voi dell'ampia e folta ¶ Selva

e le virtù profonde ¶ Dell'alma bella, di vil

zelo, ¶ Per le promesse dell'etade acerba. ¶ Ma se

Cingi le costei tempie dell'amato ¶ Da te già

DEL MEDESIMO. ¶ L'altezza dell'obietto onde a me

donna, invio. ¶ Squarciate adunque dell'affetto il velo ¶ Che