Antonio Moresco, Gli esordi, 1998
concordanze di «dell»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1998 | silenzio. ¶ Ci svegliava prima dell’alba una preghiera vagante | ||
2 | 1998 | questo e altri giochi dell’eternità. ¶ Raggiungevo con la | ||
3 | 1998 | piccola quinta alle spalle dell’altare, per isolare una | ||
4 | 1998 | preghiere iniziali ai piedi dell’altare. Il padre priore | ||
5 | 1998 | curva vicino ai gradini dell’altare. Molti occhi ci | ||
6 | 1998 | nuca rasata ai piedi dell’altare, le orecchie molto | ||
7 | 1998 | a uno dei lati dell’altare, accanto alla testa | ||
8 | 1998 | diversa all’altro lato dell’altare. ¶ Poi avveniva in | ||
9 | 1998 | coperte. Anche le luci dell’altro dormitorio si stavano | ||
10 | 1998 | gli occhiali ¶ Il mattino dell’ultimo giorno di esercizi | ||
11 | 1998 | le dita uno spigolo dell’inginocchiatoio, sporgeva la testa | ||
12 | 1998 | la veste alla vigilia dell’ordinazione. Non era la | ||
13 | 1998 | nel bicchiere, i bottiglioni dell’acqua allineati in punti | ||
14 | 1998 | di schiena ai piedi dell’altare, avvertivo il suo | ||
15 | 1998 | e salivo i gradini dell’altare di fronte a | ||
16 | 1998 | eravamo già nel tempo dell’Avvento. Le funzioni si | ||
17 | 1998 | guardavo con la coda dell’occhio, mi pareva così | ||
18 | 1998 | vedesse riflesso il volto dell’altro prefetto che incombeva | ||
19 | 1998 | ressa, agganciando una guancia dell’altro prefetto e torcendola | ||
20 | 1998 | erano accorsi anche quelli dell’altra camerata. Non saprei | ||
21 | 1998 | Intravedevo appena la forma dell’uomo con gli occhiali | ||
22 | 1998 | potevo vedere il livello dell’acqua benedetta in una | ||
23 | 1998 | stati rinnovati gli addobbi dell’altare, c’era un | ||
24 | 1998 | camminando verso i gradini dell’altare. L’uomo con | ||
25 | 1998 | Mi inginocchiai ai piedi dell’altare. Il padre priore | ||
26 | 1998 | sul gradino più alto dell’altare, incandescente, con qualche | ||
27 | 1998 | ostia ancora al centro dell’altare. Stava già alitando | ||
28 | 1998 | teste chinate sulle tovaglie dell’altare vidi di nuovo | ||
29 | 1998 | indovinare la sagoma inconfondibile dell’uomo con gli occhiali | ||
30 | 1998 | in preda all’angoscia dell’illimite. “Un tempo...” mi | ||
31 | 1998 | e più vertiginosi giochi dell’eternità. ¶ Mi accorsi che | ||
32 | 1998 | mani giunte ai piedi dell’altare. Bastava che, di | ||
33 | 1998 | multipli al di sopra dell’altare, mi capitava di | ||
34 | 1998 | piedi nudi sulle tovaglie dell’altare. Metteva le dita | ||
35 | 1998 | ad ascoltare il suono dell’armonio, non riuscivo a | ||
36 | 1998 | Quando scendevo i gradini dell’altare col messale premuto | ||
37 | 1998 | rotta a un bottiglione dell’acqua, che era un | ||
38 | 1998 | piccola vibrazione sul filo dell’acqua. Mi svegliavo del | ||
39 | 1998 | stata costruita una cisterna dell’acqua nel solaio, una | ||
40 | 1998 | neppure questo a causa dell’evaporazione. ¶ Le palline di | ||
41 | 1998 | aperto, ribaltato. Era quello dell’uomo con gli occhiali | ||
42 | 1998 | posto, chiusi il ripiano dell’inginocchiatoio, m’incamminai verso | ||
43 | 1998 | silenzi. E, al termine dell’inaudita confessione, la perfetta | ||
44 | 1998 | po’ trasognato ai piedi dell’altare. ¶ “Et clamor meus | ||
45 | 1998 | un po’ la superficie dell’acqua immobile nel suo | ||
46 | 1998 | tuta, lungo la linea dell’esofago e poi all | ||
47 | 1998 | per aprirsi, la nuca dell’uomo con gli occhiali | ||
48 | 1998 | ergeva un po’ prima dell’apertura di una grotta | ||
49 | 1998 | punti lunghi e bianchi dell’imbastitura sbalzavano in modo | ||
50 | 1998 | era ruotata sul tronco dell’albero borchiato. Qualche coppia | ||
51 | 1998 | cura nel padiglione annerito dell’orecchio. La rigirò nel | ||
52 | 1998 | a uno spigolo esterno dell’armadio. Dovevano averla lavata | ||
53 | 1998 | Mentre premevo la peretta dell’interruttore facevo ancora in | ||
54 | 1998 | addormentati tra le braccia dell’autista, o condotti per | ||
55 | 1998 | solo dito, la rotellina dell’apparecchio acustico, per poter | ||
56 | 1998 | le impronte degli pneumatici dell’auto. ¶ A volte le | ||
57 | 1998 | dietro il tronco possente dell’albero borchiato. ¶ Finché il | ||
58 | 1998 | per il sonno. ¶ «Quelli dell’ospedale mi hanno avvisato | ||
59 | 1998 | impigliati in una porosità dell’intonaco esterno della villa | ||
60 | 1998 | di tessuti. Le foglie dell’ippocastano erano ormai diventate | ||
61 | 1998 | fin nelle pieghe sottili dell’orecchio, ridisegnandole con pazienza | ||
62 | 1998 | il gruppo. Il corpo dell’Albino si sovrapponeva a | ||
63 | 1998 | a uno dei lati dell’entrata, per la pigrizia | ||
64 | 1998 | entrata, per la pigrizia dell’Albino che non portava | ||
65 | 1998 | del muro all’altezza dell’articolazione. Lo potevo vedere | ||
66 | 1998 | degli assalti. Le foglie dell’ippocastano si erano un | ||
67 | 1998 | sagome del fagiano dorato, dell’airone cinerino e del | ||
68 | 1998 | i mesi più freddi dell’inverno. Scorgevo dall’altra | ||
69 | 1998 | la torcia sul volto dell’altro fratello apparso a | ||
70 | 1998 | al letto. Il volto dell’Albino, reso ancora più | ||
71 | 1998 | gatto fiammeggiare nel pugno dell’Albino, che risaliva verso | ||
72 | 1998 | di nuovo in quella dell’Albino, scompariva per alcuni | ||
73 | 1998 | di fronte allo specchio dell’armadio, si stava pettinando | ||
74 | 1998 | in un punto profondo dell’assembramento. Al centro, Lenìn | ||
75 | 1998 | tutta la nube assorbente dell’abito nuziale, prima di | ||
76 | 1998 | in attesa all’interno dell’auto. ¶ Ora Lenìn era | ||
77 | 1998 | i suoi rami. ¶ Prima dell’ora di pranzo il | ||
78 | 1998 | convesso lungo il filo dell’orlo, quasi oltre. Il | ||
79 | 1998 | per tutta la durata dell’operazione, mi pareva che | ||
80 | 1998 | raggiunse l’altra portiera dell’auto ormai tutta spalancata | ||
81 | 1998 | persona gli ultimi preparativi dell’incendio. Turchina teneva l | ||
82 | 1998 | persona agli ultimi preparativi dell’incendio, e allora forse | ||
83 | 1998 | alto la figura fosforescente dell’Albino, che manovrava una | ||
84 | 1998 | la muraglia. ¶ «Ho approfittato dell’occasione per dirti queste | ||
85 | 1998 | abbagliante dall’altra parte dell’incendio, le pieghe della | ||
86 | 1998 | fosse tutta la base dell’incendio, e rovesciare una | ||
87 | 1998 | radice sempre più larga dell’incendio, dove groppi di | ||
88 | 1998 | Turchina, che il calore dell’incendio doveva avere portato | ||
89 | 1998 | stessa direzione. La cuspide dell’incendio aveva raggiunto un | ||
90 | 1998 | di più il rumore dell’incendio, e il crepitare | ||
91 | 1998 | massa venivano gli urli dell’Albino, che aveva gettato | ||
92 | 1998 | occhi l’instancabile forcella dell’Albino, che continuava a | ||
93 | 1998 | in punti sempre diversi dell’oscurità, mentre scendeva serpeggiando | ||
94 | 1998 | dalla chiesa il suono dell’armonio. Mi svegliavo e | ||
95 | 1998 | verso il letto vuoto dell’uomo con gli occhiali | ||
96 | 1998 | pareva, forse per via dell’ossigenazione insufficiente. L’autunno | ||
97 | 1998 | ghiacciate fin sui gradini dell’altare, mentre servivo messa | ||
98 | 1998 | quando cadeva ai piedi dell’altare all’inizio della | ||
99 | 1998 | essere trascorsa gran parte dell’inverno, perché ci avevano | ||
100 | 1998 | cortile si stesse parlando dell’uomo con gli occhiali | ||
101 | 1998 | crosta, che il freddo dell’inverno aveva condensato, finché | ||
102 | 1998 | lungo, un istante più dell’avversario, ma al contrario | ||
103 | 1998 | nell’oscurità quasi totale dell’arnia, dove gli occhi | ||
104 | 1998 | a terra ai piedi dell’altare. Vedevo gli involucri | ||
105 | 1998 | coricati bocconi ai piedi dell’altare avevano chiuso un | ||
106 | 1998 | dopo arrossì, rendendosi conto dell’enormità della domanda. Anche | ||
107 | 1998 | stesso momento all’interno dell’arnia, faceva a pezzi | ||
108 | 1998 | da una parte sola dell’altare di legno, che | ||
109 | 1998 | la luce. Il volto dell’angelo appariva infinitamente concentrato | ||
110 | 1998 | il suono incredibilmente stonato dell’armonio. “Sarà qualcuno dei | ||
111 | 1998 | poi sollevano il coperchio dell’armonio vecchio, tolgono il | ||
112 | 1998 | suono sempre più sghembo dell’armonio continuava a venire | ||
113 | 1998 | vecchia costruzione il suono dell’armonio si era per | ||
114 | 1998 | vetri. ¶ Poi il suono dell’armonio s’interruppe di | ||
115 | 1998 | sotto il piano ribaltabile dell’inginocchiatoio. Ne arrivavano anche | ||
116 | 1998 | è immobile sul seggiolino dell’armonio, non fa un | ||
117 | 1998 | Si sentiva il rumore dell’altra anta del cancello | ||
118 | 1998 | La forma tutta allargata dell’aliante doveva essere già | ||
119 | 1998 | fuori qualcuno dalla cisterna dell’acqua prendendolo con due | ||
120 | 1998 | ficcarlo nella minuscola carlinga dell’aliante. ¶ Provai a farcelo | ||
121 | 1998 | vedevo salire i gradini dell’altare con le scarpe | ||
122 | 1998 | pietre, cavandole dal bordo dell’aiuola, le incuneò sotto | ||
123 | 1998 | sotto le ruote posteriori dell’auto, perché in quel | ||
124 | 1998 | il pomeriggio e prima dell’inizio delle confessioni, girarsi | ||
125 | 1998 | tanto sul ripiano lucido dell’inginocchiatoio, dovevo puntellarli col | ||
126 | 1998 | un altro istituto prima dell’ora della cena. Stava | ||
127 | 1998 | ricreazione. Saliva i gradini dell’altare con le scarpe | ||
128 | 1998 | sul gradino più alto dell’altare, con le dita | ||
129 | 1998 | già incamminati. La veste dell’altro prefetto si mescolava | ||
130 | 1998 | da sacerdote. ¶ Il giorno dell’ordinazione si avvicinava. La | ||
131 | 1998 | della chierica. Nelle mani dell’altro prefetto erano apparsi | ||
132 | 1998 | tre nello stretto abitacolo dell’auto. Al padre priore | ||
133 | 1998 | scale congiungendosi a quelli dell’altro dormitorio, che uscivano | ||
134 | 1998 | svoltai dietro la quinta dell’altare. Il Gatto aveva | ||
135 | 1998 | e scheggiati ai piedi dell’altare. Avevamo già svoltato | ||
136 | 1998 | pareva ancheggiare ai piedi dell’altare mentre iniziava il | ||
137 | 1998 | mentre iniziava il canto dell’introito. La sua voce | ||
138 | 1998 | con fragore. Sulle tovaglie dell’altare il corporale inamidato | ||
139 | 1998 | sui gradini ai piedi dell’altare. Adesso mi voltava | ||
140 | 1998 | distintamente dietro la nube dell’incenso. Cercavo di continuare | ||
141 | 1998 | di nuovo ai piedi dell’altare. Uno dei chierici | ||
142 | 1998 | sui gradoni più alti dell’altare, quella suora era | ||
143 | 1998 | verso uno dei lati dell’altare, col calice abbassato | ||
144 | 1998 | il beccuccio di vetro dell’ampolla, e anche il | ||
145 | 1998 | verso le tovaglie inamidate dell’altare. Non si capiva | ||
146 | 1998 | di corsa i gradini dell’altare, per volargli alle | ||
147 | 1998 | pietra sacra al centro dell’altare. ¶ «Ite, missa est | ||
148 | 1998 | del traliccio, la linea dell’orizzonte si spostava, la | ||
149 | 1998 | delle serre. La linea dell’orizzonte si distendeva sempre | ||
150 | 1998 | d’aria. La balaustra dell’organo era diventata d | ||
151 | 1998 | Era arrivato il vento dell’autunno. Ci volavano dentro | ||
152 | 1998 | da denti sul bordo dell’abbeveratoio, mi avvicinavo di | ||
153 | 1998 | colpo la forma slanciata dell’aliante, il suo pilota | ||
154 | 1998 | doppia tasca. Il tepore dell’aria aumentava enormemente l | ||
155 | 1998 | più forte. L’interno dell’auto vibrava, il fascio | ||
156 | 1998 | lontano gli stridori rabbiosi dell’auto inseguitrice, che manovrava | ||
157 | 1998 | fermare contro i fari dell’auto inseguitrice. L’umidità | ||
158 | 1998 | da lontano. ¶ Il motore dell’auto inseguitrice era salito | ||
159 | 1998 | a guardare le luci dell’auto che fuggiva, poi | ||
160 | 1998 | finire in zone lontanissime dell’auto, che aveva ripreso | ||
161 | 1998 | di sbieco nell’abitacolo dell’auto, rallentare di colpo | ||
162 | 1998 | di certo negli strati dell’aria un po’ più | ||
163 | 1998 | vedevo con la coda dell’occhio mentre già guidavo | ||
164 | 1998 | passare dall’altra parte dell’aria, come niente...» ¶ Le | ||
165 | 1998 | di colpo, la fiancata dell’auto si strofinava per | ||
166 | 1998 | tenerla legata al resto dell’auto con lo spago | ||
167 | 1998 | di fronte al muso dell’auto, ancora da lontano | ||
168 | 1998 | alle pareti di plastica dell’auto, come se temesse | ||
169 | 1998 | vedevo con la coda dell’occhio, controluce, non riuscivo | ||
170 | 1998 | la cornice di plastica dell’auto, quando bisognava avanzare | ||
171 | 1998 | guardare fuori dalla cornice dell’auto, le piccole luci | ||
172 | 1998 | po’ esasperato la striscia dell’asfalto. Passavano uno dopo | ||
173 | 1998 | vedevo con la coda dell’occhio, mentre passavo per | ||
174 | 1998 | nella cornice di plastica dell’auto. Non lo vedevo | ||
175 | 1998 | colpo sotto le ruote dell’auto, qualche istante dopo | ||
176 | 1998 | si spostavano sul filo dell’acqua a poca distanza | ||
177 | 1998 | bruciacchiata venire dal pavimento dell’auto, dove avevo appena | ||
178 | 1998 | apparire ai due lati dell’auto, all’improvviso. Camminavamo | ||
179 | 1998 | ad andare. ¶ I fari dell’auto rendevano opache le | ||
180 | 1998 | sbalzava ossigenata nella cornice dell’auto. Vedevo ancora nello | ||
181 | 1998 | a pugni dal resto dell’auto, senza dire niente | ||
182 | 1998 | di geranio sulla testa dell’uomo calvo che, girandosi | ||
183 | 1998 | è vuota!” ¶ Il rombo dell’auto era invece salito | ||
184 | 1998 | asfalto. Abbassai la leva dell’acceleratore a mano, staccai | ||
185 | 1998 | nella cornice di plastica dell’auto. ¶ La strada aveva | ||
186 | 1998 | giù dalla parte opposta dell’auto, mi bloccava. ¶ «Lei | ||
187 | 1998 | lembo di stoffa con dell’altro nastro, mentre sgattaiolavo | ||
188 | 1998 | sventolava fuori dalla cornice dell’auto, con fragore. ¶ «Stia | ||
189 | 1998 | in cerca del rubinetto dell’acqua, di un bicchiere | ||
190 | 1998 | dei selciati. ¶ Le ruote dell’auto affondavano e riemergevano | ||
191 | 1998 | la celata in plexiglas dell’elmo tutta sollevata, la | ||
192 | 1998 | dicevo, mentre la bocca dell’uomo mi si era | ||
193 | 1998 | Vedevo con la coda dell’occhio il cieco sonnecchiare | ||
194 | 1998 | vagare nel piccolo abitacolo dell’auto, mi lambiva per | ||
195 | 1998 | uscire azzurrino nell’abitacolo dell’auto, finché Sonnolenza non | ||
196 | 1998 | al rumore ancora lontano dell’auto, non si capiva | ||
197 | 1998 | in piedi a fianco dell’auto, con lo spillo | ||
198 | 1998 | i gomiti sul tettuccio dell’auto, restavo senza parlare | ||
199 | 1998 | sua volta all’interno dell’auto, nelle frenate improvvise | ||
200 | 1998 | alla cornice. Le ruote dell’auto scavalcavano qualche leggero | ||
201 | 1998 | scaturivano dal piccolo abitacolo dell’auto. Vedevo la forma | ||
202 | 1998 | mani del cieco e dell’operaio dalla faccia bianca | ||
203 | 1998 | della piazza, la sagoma dell’operaio dalla faccia bianca | ||
204 | 1998 | specchietto retrovisore i contorni dell’operaio dalla faccia bianca | ||
205 | 1998 | di colpo nell’abitacolo dell’auto, vedevo dal basso | ||
206 | 1998 | nelle zone più lontane dell’auto. Lo sentivo guaire | ||
207 | 1998 | per mangiare. Il motore dell’auto mandava un rumore | ||
208 | 1998 | su punti tutti diversi dell’acciottolato. ¶ «Saliamo in macchina | ||
209 | 1998 | martello tatuata sul torace dell’uomo, non fiatava...» ¶ «Ah | ||
210 | 1998 | a raccontare. Il motore dell’auto si allontanava sempre | ||
211 | 1998 | di peso sul sedile dell’auto aperta, che era | ||
212 | 1998 | chiarore nel buio abitacolo dell’auto. Le sentivamo ronzare | ||
213 | 1998 | occupare gli ultimissimi interstizi dell’auto. Si doveva vedere | ||
214 | 1998 | da dietro la voce dell’operaio dalla faccia bianca | ||
215 | 1998 | carrello. ¶ Il braccio metallico dell’alimentatore cominciava già a | ||
216 | 1998 | proprio al di sopra dell’operaio dalla faccia bianca | ||
217 | 1998 | mitragliatrice ¶ Scoperchiai il tettuccio dell’auto, misi fuori la | ||
218 | 1998 | dalla bestia. ¶ Dal tettuccio dell’auto stava già scaturendo | ||
219 | 1998 | precedeva il cranio rasato dell’uomo che avevo visto | ||
220 | 1998 | d’acqua. Le ruote dell’auto deragliavano un po | ||
221 | 1998 | stagliarsi contro il volto dell’operaio dalla faccia bianca | ||
222 | 1998 | qualcuno correva a fianco dell’auto, per un po | ||
223 | 1998 | sulla tanica di ammoniaca dell’eliografia, per la curiosità | ||
224 | 1998 | Vibravano negli spazi svuotati dell’auto i diversi selciati | ||
225 | 1998 | negli spazi incredibilmente liberi dell’auto, ora che non | ||
226 | 1998 | gomiti nel vasto abitacolo dell’auto, provavo a sterzare | ||
227 | 1998 | passo verso l’interno dell’unico stanzone, provai a | ||
228 | 1998 | portone. ¶ Lacerai la carta dell’imballaggio, mi chinai per | ||
229 | 1998 | cartella gonfia di moduli dell’amministrazione. “Però, com’erano | ||
230 | 1998 | urto. Era più trasparente dell’altra, non aveva tutti | ||
231 | 1998 | a saltare, le goccioline dell’olio arroventato schizzavano contro | ||
232 | 1998 | della sede. La testa dell’uomo era sempre puntata | ||
233 | 1998 | su uno dei ripiani dell’armadio. “Le avrò rimesse | ||
234 | 1998 | recente cambiava il percorso dell’acqua sul soffitto. Sentivo | ||
235 | 1998 | a balzare sul pedale dell’accensione tutto svasato e | ||
236 | 1998 | il piede sul pedale dell’accensione. Il mio cuore | ||
237 | 1998 | già sentivo il pedale dell’accensione cedere quasi del | ||
238 | 1998 | più forte la manopola dell’acceleratore, provai a farla | ||
239 | 1998 | che afferrava la manopola dell’acceleratore, per poterla guardare | ||
240 | 1998 | a colpire il pedale dell’accensione, dovevo tenermi attaccato | ||
241 | 1998 | fin contro la linea dell’attaccatura. ¶ «Cosa vorresti?» chiese | ||
242 | 1998 | dalla sede, nel sacchetto dell’immondizia che mettevo ogni | ||
243 | 1998 | fatto. Balzavo sul pedale dell’accensione, giravo intorno alla | ||
244 | 1998 | all’improvviso il pagamento dell’ultima quota, perlomeno, e | ||
245 | 1998 | di balzare sul pedale dell’accensione, sempre più in | ||
246 | 1998 | un paio di fette dell’arrosto gelato che aveva | ||
247 | 1998 | occhio per il tepore dell’aria, della luce. ¶ «Eccola | ||
248 | 1998 | potevo staccare dalla poltiglia dell’aria, della luce. ¶ «Ma | ||
249 | 1998 | Salivo su al gabinetto dell’ultimo piano, quando tu | ||
250 | 1998 | la frizione, la forma dell’auto si staccò a | ||
251 | 1998 | già dietro la testa dell’uomo. ¶ “Si tinge i | ||
252 | 1998 | accendevo improvvisamente il motore dell’auto, per partire. ¶ «Ci | ||
253 | 1998 | mi conduceva alla fermata dell’autobus. ¶ Il bigliettaio aveva | ||
254 | 1998 | stato anche sul fronte dell’Aragona, ho conosciuto Durruti | ||
255 | 1998 | si sentiva il rumore dell’acqua che scorreva piena | ||
256 | 1998 | sentiva solo il rumore dell’acqua che scorreva. Ha | ||
257 | 1998 | espandersi disarticolate nella poltiglia dell’imbottitura, mentre ero già | ||
258 | 1998 | mentre correvo in direzione dell’auto, ripartivo. ¶ «Mi aiuti | ||
259 | 1998 | iniettava nei globi oculari dell’uomo che stava per | ||
260 | 1998 | stagliava contro il riflesso dell’acqua, sembrava fatta di | ||
261 | 1998 | andare verso l’avventura dell’interpretazione, della significazione...” Tendeva | ||
262 | 1998 | testa verso il balconcino dell’ultimo piano, dopo un | ||
263 | 1998 | più ciglio, i fari dell’auto illuminavano intorno quella | ||
264 | 1998 | tutta martellata. Il motore dell’auto girava, incontrollava. Non | ||
265 | 1998 | chiamerò un po’ prima dell’alba, così non ti | ||
266 | 1998 | correva verso i fari dell’auto tenendo qualcosa di | ||
267 | 1998 | testa già all’interno dell’auto. ¶ Sentivo dei rumorini | ||
268 | 1998 | tirano fuori i secchi dell’acqua, quelle lunghe scope | ||
269 | 1998 | deserta, scorgevo la sagoma dell’uomo che camminava rasentando | ||
270 | 1998 | specchietto retrovisore la sagoma dell’uomo che sedeva al | ||
271 | 1998 | avanti, nella stanza “quella dell’ultimo lavaggio...” ¶ La donna | ||
272 | 1998 | la mano la peretta dell’interruttore lungo la testiera | ||
273 | 1998 | alla porticina a vetri dell’ufficio. ¶ «Le faccio vedere | ||
274 | 1998 | dietro il volto assonnato dell’autista, nello specchietto retrovisore | ||
275 | 1998 | messi ai due lati dell’auto e la facevano | ||
276 | 1998 | ad andare, la testa dell’uomo era tutta gettata | ||
277 | 1998 | portiera sbattuta, quel rumore dell’ascensore che partiva di | ||
278 | 1998 | pestare. ¶ Entrai nella cabina dell’ascensore, cominciai a salire | ||
279 | 1998 | In una grande città dell’emisfero boreale ¶ “Sono ancora | ||
280 | 1998 | scorgo ciò che resta dell’ombra delle mie lunghe | ||
281 | 1998 | Milano, una grande città dell’emisfero boreale.” ¶ 2 ¶ Il messo | ||
282 | 1998 | emisfero boreale.” ¶ 2 ¶ Il messo dell’editore ¶ «Sono il filtro | ||
283 | 1998 | editore ¶ «Sono il filtro dell’editore!» disse l’uomo | ||
284 | 1998 | che faceva da comodino, dell’armadio di latta. ¶ Misi | ||
285 | 1998 | correndo?” Veniva dalla parte dell’autostrada il rumore di | ||
286 | 1998 | luce. ¶ «Sono il messo dell’editore!» disse l’uomo | ||
287 | 1998 | a comporre il numero dell’editore. Respiravo con la | ||
288 | 1998 | essersi accoppiata sul sedile dell’auto, si stava lavando | ||
289 | 1998 | il vento. ¶ Il messo dell’editore si era girato | ||
290 | 1998 | di sede la portella dell’armadio di latta. La | ||
291 | 1998 | quello è il messo dell’editore! Cosa ci fa | ||
292 | 1998 | portarsi dietro il fotografo dell’altra volta, ci può | ||
293 | 1998 | attesa che l’anta dell’armadio di latta svirgolasse | ||
294 | 1998 | fa dall’aeroporto, prima dell’imbarco. Era ancora incredibilmente | ||
295 | 1998 | scorgevo sulla testa calva dell’uomo un unico ciuffo | ||
296 | 1998 | dirigevo verso la bocca dell’ascensore, scaturiva dalla sua | ||
297 | 1998 | era davvero il filtro dell’editore, e quell’altro | ||
298 | 1998 | a entrare nell’ufficio dell’editore, in mia presenza | ||
299 | 1998 | da dietro la porta dell’editore, come se stesse | ||
300 | 1998 | passo verso la porta dell’editore, con la bocca | ||
301 | 1998 | mestiere fosse ancora quello dell’editore!” mi grideranno da | ||
302 | 1998 | qualcuno appiccicato alla scopa dell’autista che andava verso | ||
303 | 1998 | coppia liberando la sessualità dell’alluce...” Avresti tutt’al | ||
304 | 1998 | volto. ¶ «E se compito dell’editore fosse, oggi, proprio | ||
305 | 1998 | proprio questa la funzione dell’editore... come dire... totale | ||
306 | 1998 | editore... come dire... totale... dell’editore estremo... al punto | ||
307 | 1998 | il portacenere pieno zeppo dell’auto...” mi dicevo passando | ||
308 | 1998 | È stata l’anta dell’armadio di latta!» rispondevo | ||
309 | 1998 | possibile che perda ancora dell’olio?” mi chiedevo scorgendo | ||
310 | 1998 | fiatare, perché la chiazza dell’olio sembrava sempre un | ||
311 | 1998 | tutto con la linea dell’auto. Sentivo il cuore | ||
312 | 1998 | in tanto il frusciare dell’incisione... hanno scatenato a | ||
313 | 1998 | indietro, mentre la sagoma dell’aliante si allontanava. Si | ||
314 | 1998 | perché vi sia ancora dell’aria da poter respirare | ||
315 | 1998 | in avanti, nella poltiglia dell’aria, della luce. ¶ Scorgevo |