Traiano Boccalini, Ragguagli di Parnaso, 1612

E che al prencipe dell'Epiro, atroce nemico della

sfortunatissimo ebbe la causa dell'Ammirato, quando il medesimo

per lo grave eccesso dell'Alviano tanto si risentì

al tempio, si ricordava dell'antica pietà degli uomini

de' propri commodi che dell'onor di Dio, anco

fa precetto a' pastori dell'Arcadia che per l

riputazione con le macchie dell'olio delle lascivie, quanto

pericoloso modo di procedere dell'amico suo, gli disse

il governatore di Pindo dell'ingiuria che gli si

aver perdonata la pena dell'eccesso delle ferite, non

di saper la cagione dell'odio che Sua Maestà

veniva guastato dalla pioggia dell'ira di Dio o

Ragguaglio XCIX ¶ I prencipi dell'universo supplicano la maestà

di tutti i prencipi dell'universo, il quale molti

però tutti i prencipi dell'universo concordemente facevano sapere

viandante che in mezzo dell'infocato luglio nel suo

Ercole, quell'ultima gagliardia dell'ingegno umano, che altrui

nasce perché io confidi dell'ingegno mio, da me

nel quale l'altezza dell'ingegno, l'esquisitezza del

fa dubitare della certezza dell'esito felice di queste

virtù, che la passione dell'amore fino ha operato

rispose allora il capo dell'ambasceria: che, se in

Plata e della Castiglia dell'oro, nemmeno ne' regni

spaventasse, nella gran sala dell'udienza tre giorni sono

propria sua balordaggine e dell'altrui scelerata ambizione, la

VI ¶ Le monarchie tutte dell'universo, spaventate dalla soverchia

che i monarchi tutti dell'universo già quattro mesi

che i prencipi tutti dell'universo in una gran

che col mezzo certissimo dell'affezion universale della plebe

propose l'assoluto dominio dell'universo, per giungere a

si gonfiarono del vento dell'ambizione, che nella nobiltà

lo stesso primo giorno dell'acquisto, naturali fanno le

tra le maggiori monarchie dell'universo meritamente ritenete il

furor di calci fuor dell'ovile avevano cacciato il

sottoporsi all'assolutissimo dominio dell'interesse della pubblica utilità

terra, l'orrendo eccesso dell'omicidio solo perdonassero per

minor età, alla grandezza dell'offesa ricevuta più nell

loro, con l'omicidio dell'omicida severamente vendicassero: quella

degli uomini: che però dell'ignoranza, ancorché molto crassa

governata col solo termine dell'insolenza e di uno

Che l'arme potentissima dell'infinito imperio, che anco

della gloria, del pane dell'onore, non ad altri

incendi, delle rapine e dell'effusion di copia grande

consuma le facoltadi altrui, dell'eternità de' litigi; e

alle nazioni straniere; perché, dell'abbondante raccolto dell'anno

perché, dell'abbondante raccolto dell'anno venturo niuno potendosi

ambasciadori che per cagion dell'inosservanza de' loro privilegi

trapassati i termini tutti dell'autorità loro, più che

sapesse che la riforma dell'universo tutta dipende dal

della terra, nella cura dell'infermo secolo presente non

a noi la gloria dell'ubbidire. E certo con

medici, quando i mali dell'infermo sono molti, e

giurisdizione, materia più gelosa dell'onor delle mogli, da

incontinente dalle quattro Stagioni dell'anno in una seggia

penetrato fino al vivo dell'osso, che in tutto

delle due serenissime figliuole dell'altezza di Carlo Emanuele

nona l'ordinaria guardia dell'alta torre pegasea con

accademie italiane ho ricevuta, dell'accasamento che l'altezza

di prencipi tanto segnalati, dell'unione tanto bramata, tanto

pochi anni fatto acquisto dell'universo, solo riconosceva dalla

ambita dagli animi sitibondi dell'eterna fama, de' pomposi

politica il mostrarsi gelosissimi dell'osservanza di essi: ma

dedicata alla pregiata fronde dell'alloro. ¶ Con pompa e

nasceva anzi dalla vivacità dell'ingegno, che dalla malignità

ingegno, che dalla malignità dell'animo: poiché nemmeno gli

fioriti e accappati ingegni dell'universo, è felice la

lugubre il quinto atto dell'amara tragedia della vostra

che con le piacevolezze dell'esortazioni in quegli uomini

Sua Maestà avea notizia dell'importantissimo rispetto che movea

che sentì Giusto Lipsio dell'accusa che con tanta

trovar Tacito, al quale dell'ingiuria fatta li chiese

lode — caramente lo ringraziò dell'occasione che li porgeva

di ricoprir la passione dell'odio privato col manto

dai più nobili maestri dell'arte istorica, come quello

delle scienze, assoluto prencipe dell'arti liberali, monarca d

con lo scelerato compasso dell'interesse misurar l'amore

dai più neri demoni dell'inferno avute in somma

ugualmente regnò la schiettezza dell'animo e la purità

ora con gran vergogna dell'età presente solo da

tutti del dovere e dell'onestà, in lui solo

avesse chiamata l'empietà dell'idolatria, e costanza d

essendo pregata a scordarsi dell'ingiuria fattale da quei

capitani italiani, che scordatisi dell'obbligo strettissimo che altri

straniere sitibonde della preda dell'oro e grandemente avide

che simigliantemente negli uccelli dell'aere chiaro si vedeva

e che il creatore dell'universo avendo dimostrata somma

quella della ubbidienza e dell'umiltà, con dar loro

vera ricchezza della bontà dell'animo sincero. — Tal confusione

non solo nell'esercizio dell'avvocare molto fosse eccellente

pubblicai il mio poema dell'Italia liberata, primo di

dunque con la perdita dell'onore e con la

uomo della preziosa veste dell'onore, ma sommamente amano

presente, gli disse che dell'inezia di suo figliuolo

gli altri poetici cani dell'Arcadia, da' quali quell

si rinovellò la memoria dell'ingiuria fattagli con quella

protestandosi che la mortalità dell'anima egli credeva solo

razionale, questo feroce leone dell'uomo: il quale, per

E che la falce dell'ugual giustizia ne' prati

Parnaso, conoscendo l'amarezza dell'ubbidire, la dolcezza del

loro e i travagli dell'Alciato: il quale per

bruttezza di quella persecuzione, dell'uno e dell'altro

persecuzione, dell'uno e dell'altro fecero pieno testimonio

Sua Maestà nell'intimo dell'animo suo non rinchiudesse

persona vile. Alle parole dell'Alciato con sdegno più

italiani, che più proprio dell'officiale è il pericolare

sola ignoranza e malignità dell'officiale? E pur è

che, zelante della salute dell'infermo, usa ogni suo

Apollo, che la pena dell'infamia, nella quale incorrono

nel particolare della pena dell'adulterio: non potendo le

di concedere nel particolar dell'adulterio la stessa licenza

loro pudiche, la legge dell'adulterio verso le maritate

piacevole, perché la ferita dell'impudicizia de' mariti alle

insieme. Ma la fiamma dell'odio che nel petto

punger tanto nel vivo dell'onore, incontinente con una

un riccone, per ruffiani dell'odio e dell'avarizia

ruffiani dell'odio e dell'avarizia loro si sono

Clio: dove alcuni, zelanti dell'utilità pubblica de' loro

Parnaso tutti i macellai dell'universo: la quale sporchissima

e dalla prima nobiltà dell'universo: e i medesimi

domanda loro, si avvidero dell'ingiustizia che poco dianzi

trapassati i termini tutti dell'onestà, che, accecati da

Ragguaglio LXXVII ¶ Generale riforma dell'universo dai sette savi

imperio che colla necessità dell'ubbidire altrui apporta mala

specioso manto della semplicità, dell'amore, della religione, della

impareranno la prestantissima virtù dell'essere e non parere

spirito infernale e diabolico dell'ipocrisia abbandonerà gli animi

gli uomini moderni hanno dell'oro e dell'argento

hanno dell'oro e dell'argento, ha colmo il

infami e scelerati metalli dell'oro e dell'argento

metalli dell'oro e dell'argento: ché così mancando

che quando la commodità dell'oro e dell'argento

commodità dell'oro e dell'argento gli fosse mancata

nelle Indie, dove più dell'oro e dell'argento

più dell'oro e dell'argento erano stimate le

si ritenessero i metalli dell'oro e dell'argento

metalli dell'oro e dell'argento: ma che a

con quell'arte magica dell'ipocrisia, con la quale

lasciano guidare dalle passioni dell'animo; ma ogni loro

gli diede la stanza dell'universo per sua abitazione

tra tutte le nazioni dell'universo. Ma poiché l

perché i fiumi larghi dell'Eufrate, dell'Indo, del

fiumi larghi dell'Eufrate, dell'Indo, del Gange, del

quanta sia l'altezza dell'ingegno umano, non sono

prima apre la vena dell'infermo, e poi corre

presente e infinito danno dell'etadi future, oggi si

ovviare al bruttissimo inconveniente dell'ignoranza di quelli, che

scrivere dentro i termini dell'onestà, e se dal

mondo il nefando vizio dell'adulazione, alla quale con

i più importanti precetti dell'arte istorica affatto ignoranti

contro la nazion nemica dell'autore dell'istoria, rinoviamo

nazion nemica dell'autore dell'istoria, rinoviamo qui gli

avesse aggiunta la frattura dell'erario romano puntalmente, com

trapassati i termini tutti dell'onestà, poiché lo stesso

tirati all'alta regione dell'aere vapori tali, che

Dione, anco il padre dell'istorie romane Tito Livio

voler nel medesimo fosso dell'empietà strascinare i lettori

riputazione veneziana, la gloria dell'ottimo consiglio, con che

Ragguaglio LVI ¶ Al prencipe dell'Epiro essendo nato il

il primogenito, i popoli dell'Epiro non solo sentirono

gli uomini, quello solo dell'adulazione, tanto odiato da

con mano, il morbo dell'adulazione essere infermità incurabile

facilità della vena e dell'amenità dell'ingegno di

vena e dell'amenità dell'ingegno di uomo tanto

si fece conoscere degno dell'onore che gli aveva

lasciano l'animo ricoperto dell'antica giubba della viltà

si ritirarono nella casa dell'Imitazione: onde dal bargello

de' poeti latini, Virgilio, dell'infinite bellezze che vi

fu udito il parer dell'Ariosti; e in difesa

avea detto in pregiudicio dell'onore di Giovenale, mentiva

gloria, fanno cose maggiori dell'ingegno umano. Onde avendo

pronti, ma nella qualità dell'età nella quale altri

cagliava, non ci rimetteva dell'onore, né faceva azione

solitudine e la quiete dell'animo, per le persuasioni

povertà e della quiete dell'animo, non gli dava

e che la necessità dell'ambizione e la violenza

e alterato dalla violenza dell'ambizione, non gli dava

predicar le lodi eccellentissime dell'umiltà, del disprezzo delle

seduttore de' popoli, ministro dell'ambizione di uomini sediziosi

legge, tanto chiaramente parlava dell'unità d'una religione

anco la stessa memoria dell'antica religion loro, se

stato mio dal contagio dell'eresie la sobrietà dei

dico, perché il fuoco dell'eresie tra' cristiani molto

popoli e per ruffiani dell'ambizion loro: solo affine

quanto ogn'altro prencipe dell'imperio che aveva abbracciate

tante fossero le sorti dell'eresia di Germania, quanti

del prencipe terreno, tremano dell'ira del celeste, e

dovevano aver i prencipi dell'unità d'una religione

del corpo e non dell'anima; e che la

orazione sommamente ha ringraziato dell'infinita carità e dello

capo e le mani dell'umana creatura, ella non

stati con la spada dell'ambizione, con la corazza

ambizione, con la corazza dell'autorità di comandare e

in lui; ma che dell'opera non avevano bisogno

ripor poi le membra dell'animo sgangherato dalle passioni

con poca sua riputazione dell'ingiuria ricevuta si querela

bruttissimo tarlo del desiderio dell'ozio, che molti famosi

lode delle quattro stagioni dell'anno. Di maniera tale

divenivano penuriosi di quei dell'animo, nelle ricchezze viziosi

inventor del mortale strumento dell'artiglierie, mentre dell'eccesso

strumento dell'artiglierie, mentre dell'eccesso commesso severamente vuol

di quel crudelissimo nemico dell'umana generazione facessero esemplar

quegli scelerati che, scordatisi dell'obbligo che hanno di

e la Monarchia romana dell'ardita e risoluta risposta

tutti gli altri pastori dell'Arcadia, pigliò danari ad

conobbero tutti i pastori dell'Arcadia, che la disperazione

di tutti i pastori dell'Arcadia, di pastor felicissimo

che hanno gli uomini dell'aritmetica pastorale: la quale

mano: ma nell'abbaco dell'aritmetica pastorale due volte

Focide decidono il mestier dell'oste e l'esercizio

fu risoluto il mestier dell'oste, l'esercizio dell

dell'oste, l'esercizio dell'osteria non arte sordida

loro abbiano i lacciuoli dell'avarizia, e che gli

esaggeravano la prudente risoluzione dell'assemblea, confessando tutti che

uomini grandi, che quella dell'osteria: quando però con

tutto con tanta felicità dell'oste, che, due volte

che godono il titolo dell'"Eccellenza"; a' quali disse

Maestà comparvero i dottori dell'una e dell'altra

dottori dell'una e dell'altra professione: i quali

avessero pigliato il titolo dell'"Eccellenza", affatto era falsissimo

danari, anche i dottori dell'una e dell'altra

dottori dell'una e dell'altra professione potevano dire

che, sebbene il titolo dell'"Eccellenza" che usavano i

fortuna, ne' dottori quelli dell'animo. Parve allora ai

invilivano l'onorato titolo dell'"Eccellenza", che lo comperavano

in tanto più valeva dell'"Eccellenza" ducale, che di

era stimato avanzare quello dell'"Altezza", del "Serenissimo" e

abitare i paesi temperati dell'Europa e dell'Asia

temperati dell'Europa e dell'Asia. E che di

volgo, alzò l'impresa dell'àncora e del delfino

ordinari. Verissimo e degno dell'alto giudicio di così

che, la maggior parte dell'umana felicità stando posta

undecimo molto più instantemente dell'ordinario essendo stato reiterato

alchimia della milizia e dell'infelice esercizio del soldato

gli occhi degli uomini, dell'ingresso infelicissimo del duca

poiché lo spettacolo orrendissimo dell'ingresso in Parnaso del

prima del succidume e dell'inezia dei pedanti grandemente

quanto i moderni scrittori dell'istorie molto si veggono

nostra che molti scrittori dell'istorie moderne grandemente si

tanto avidamente si pascono dell'utilissimo cibo della lezione

con le medesime pene dell'assassinio sieno puniti; e

che Bacchide nel fiore dell'età sua sia stata

tanto vale nelle operazioni dell'intelletto, applicarsi tutto agli

gli uomini, per cagion dell'agricoltura con la quale

letterati, nella stessa casa dell'infelice autore morivano essi

alcuni più celebri giorni dell'anno doveano esser mostrati

infermi che dal morbo dell'ambizione si trovavano oppressi

avvenire, sotto la pena dell'infamia, niuno, si trovasse

tra tutti i prencipi dell'universo in campagna aperta

grande co' debiti termini dell'arte militare soggiogò, non

nobilissima virtù della moderazione dell'animo. A costui rispose

perché la vera moderazione dell'animo virtuosamente mostrandosi nel

stoico, quando nella sala dell'audienza, dal fuoco tutto

far capital maggiore, che dell'onore: stimando, quell'uomo

render agevolissimo il cammino dell'apprendimento delle arti liberali

e per singolar onore dell'età moderna, era il

con la prestantissima scienza dell'astrologia giudiciaria, nella quale

finalmente essendosi egli avveduto dell'infame impudicizia di Agrippina

si trova nel mezzo dell'ardente stanza dell'infocato

mezzo dell'ardente stanza dell'infocato leone, così giammai

diligente informazione della verità dell'accusa, incontinente fece chiamare

talmente dalla fina corazza dell'innocenza ho armata la

preceda l'orrenda sentenza dell'infamia mia, mi spaventa

voluto che l'oro dell'innocenza altrui si raffini

de' macedoni, co' pretesti dell'amicizia e delle protezioni

la potenza del prencipe dell'Epiro gl'impediva di

ostacolo, con le machinazioni dell'oro, con le secrete

delle armi, nel principato dell'Epiro cagionò quella sollevazione

conoscendo che la depressione dell'Epiro era una manifesta

manifesta preparazione della ruina dell'impero laconico, per assicurarlo

soccorrere le cose afflitte dell'Epiro; e che quel

comportare che la divisione dell'Epiro, tenuta da lui

nimico capitale del prencipe dell'Epiro, ma nell'intrinseco

ogni perdita del signore dell'Epiro era mia bassezza

faceva naufragio nello scoglio dell'infedeltà quando in negozio

rovinate già e precipitate dell'Epiro nel termine che

Ragguaglio XXXIX ¶ I popoli dell'isola di Mitilene, dopo

libertadi presenti e passate dell'immortal republica veneziana, la

le monarchie, la grandezza dell'imperio delle quali sempre

milizia, l'unica riputazion dell'Affrica, Annibale, e che

sono preposti al negozio dell'esamine, fermamente credono che

certi bestioni, che pavoneggiandosi dell'aperta ostentazione che fanno

un imitare il trotto dell'asino, tanto famigliare agli

prencipi, che nella veste dell'ufficiale gettavano numero grande

si guardasse nell'ardor dell'ira, ma che tutte

brutta insolenza di valersi dell'autorità in vece della

una immodestia del cortigiano dell'ufficiale, che una ancorché

due spendesse nelle faccende dell'abbondanza, dalle quali stimasse

degli uomini, si gloriavano dell'infamia loro. ¶ Ragguaglio XLII

raccontati, erano veri testimoni dell'incorrotta verità di chi

famoso imperio. Né minore dell'afflizion di Cesare fu

libera dai genovesi, ricordevoli dell'immenso beneficio che avevano

prencipe, di eterna memoria, dell'animo suo modestissimo così

percioché per la prerogativa dell'età e per la

che ne' tempi migliori dell'età passata li furono

sta allato all'appartamento dell'Aurora, la quale i

Lipsio nella grande sala dell'audienza, nello stesso principio

audienza, nello stesso principio dell'orazione ch'egli aveva

infinite grazie ad Apollo dell'incomparabil beneficio che gli

avuto qualsivoglia altro luogo dell'universo, istrumento nobilissimo che

abbiano fondato il seggio dell'eterna lor abitazione. — Le

impedimento, con la consolazione dell'encomio ch'egli aveva

vittorioso, trionfante e padrone dell'universo; dopo la morte

fatto cader nel fosso dell'empietà; il quale co

sete ch'egli ebbe dell'oro, empiutolo di fuoco

concitasse contro l'ira dell'onnipotente Dio, che dopo

dalle più barbare nazioni dell'Europa? Fine per certo

ma però molto degno dell'ambizione, della crudeltà e

ambizione, della crudeltà e dell'avarizia romana: precipizi ne

per fornir di chiarirti dell'error tuo, ti ricordi

menzione che Tiridate, re dell'Armenia, che da Corbulone

della quiete e grandezza dell'imperio romano era la

ora finalmente mi avveggio dell'error mio; te ne

Parnaso per la commemorazione dell'infelice introduzione fatta alle

della dolorosa sottocoppa e dell'infelicissimo bicchiere di tre

robusti. Nella fine poi dell'orazione, quell'orator poeta

lo stato di Dalmazia, dell'Istria, del Friuli, Padova

si accendeva il fuoco dell'amore e la carità

perpetui studi la perfezione dell'arte poetica, pubblicavano al

che Polimnia a nome dell'altre muse rispose a

poetico precedesse alla cognizion dell'arte, alla scienza della

della poesia, allo stimolo dell'ingegno gravido di versi

avea scritte le regole dell'arte poetica col senso

la quale, in comparazione dell'arrabbiata e stirata ragion

chiamato il vero maestro dell'arte, in due sole

arbitro divenne delle differenze dell'una e dell'altra

differenze dell'una e dell'altra parte; e servendosi

ministri della crudeltà e dell'ambizione del prencipe. Oltre

i potenti, alla dignità dell'ordine senatorio e agli

dissimile è la pratica dell'imperare dalla teorica di

è riputata un responso dell'oracolo, e che agl

della filosofia, della poetica, dell'astrologia e delle altre

capitano generale della cavalleria dell'Asia largamente era stato

ad ognuno la magnanimità dell'animo liberale, e solo

qual risoluzione la violenza dell'affezione ch'egli portava

che nell'atto discortesissimo dell'Atanagi verissima esperimentava in

nell'esigere la gratitudine dell'obbligo altrui, che per

illustrissima questo primo parto dell'ingegno mio debolissimo, perché

frutti dello steril campo dell'ingegno mio per obbligo

del corpo, al ristoro dell'animo, non potendo soffrire

mi scuserà la difficultà dell'impresa e l'impossibilità

grandemente fino al termine dell'ingratitudine s'ingrossa; dicono

in tutta la miniera dell'onore: e sono mirabilissimi

seppellirsi vivo nel fango dell'imprudenza; né con altro

inchiostro, molto più prezioso dell'azzurro oltramarino, il quale

e gli artifici ammirandi dell'eccellentissimo giuoco del trionfetto

corrente l'acerbissima nuova dell'assassinamento commesso nella persona

quando le eroiche virtudi dell'invittissimo re Enrico a

mantenere, — non aveva bisogno dell'aiuto debole dei somari

aiuto debole dei somari dell'Arcadia. A questi rispose

copia la bruttissima facciata dell'abitazione di Anneo Seneca

cagione. ¶ Ancorché l'abitazione dell'eccellentissimo Anneo Seneca, per

par sporca, gl'intendenti dell'arte, così compiutamente scorgono

scorgono gli ordini tutti dell'architettura dorica, ionica, corinzia

ionica, corinzia e composta dell'essere e non parere

riconoscere il benefizio grandissimo dell'augustissima libertà loro, come

piaceri, delle delizie e dell'ozio, con tanta virtù

valore e la bontà dell'animo al nobil povero

molte ricchezze quei mali dell'ambizione, della superbia e

limitata autorità, la lunghezza dell'imperio del prencipe con

di accommodarsi alla modestia dell'ubbidire e alla grandezza

che con la magnificenza dell'animo grande procacciassero di

battendo loro il fianco dell'onorata ambizione velocemente li

desse che il parer dell'Aretino sommamente le fosse

sa rimetter quella vendetta dell'ingiuria ricevuta, per la

nobili, con eterna gloria dell'incorrotta giustizia veneziana gli

di canna foglia e dell'acqua, e con un

con la propria vivacità dell'ingegno. E che quei

della poesia nella primavera dell'età loro hanno veduti

semplicità e della libertà dell'animo suo candidissimo avendo

corpo e de' travagli dell'animo. Al menante così

opprimere i veri sensi dell'animo, e solo a

caso lagrimevole e memorando dell'infelice suo figliuolo Fetonte

prencipe fino all'effusione dell'ultima goccia di sangue

dove sotto l'ombrella dell'eternità nel suo lucentissimo

eternità al famosissimo nome dell'illustrissimo e virtuosissimo cardinal

fusse il primo giureconsulto dell'età sua, sommo mattematico

uomini avendo il fomite dell'ambizione della gloria, e

stato fatto in grazia dell'illustrissimo e liberalissimo cardinale

ambasciadori spediti dagli ortolani dell'universo, i quali hanno

solo essendo inutili lussurie dell'umana fecondità, non meritano

e l'infame esercizio dell'ipocrisia, ogni buon termine

Maestà la vera risoluzione dell'importante articolo, se a

lei la vera decisione dell'importantissima questione, se ai

oro che la maestà dell'imperador Nerone ha mandati

per gloria e reputazione dell'onorata nazion spagnuola questi

animo, che i prencipi dell'universo con il retto

dei più principali potentati dell'universo, si cavassero li

determinato i potentati tutti dell'universo comparvero avanti Apollo

Baldassar Castiglione, censor politico dell'anno presente, a monsignor

per la copia grande dell'agresta che mangiarono i

di ognuno le qualità dell'Imperio, il quale essendo

quale con la sedizione dell'eresia gli uomini empi

moderno si vedea spogliato dell'obbedienza della maggior parte

trovarebbono che i popoli dell'Alemagna, nati alla libertà

rispetto discreditavano la maestà dell'imperio erano i medesimi

cacciato dallo stimolo violentissimo dell'ambizione, non avea ultimamente

le più prencipali monarchie dell'universo, fosse abitato da

stimolato dalla potentissima passion dell'odio, sapea anco ritôrlo

occhi le deplorande calamitadi dell'imperio greco, il quale

stati mantenuti nella semplicità dell'ignoranza antica, e avessero

giammai con tanta rovina dell'antica religione ed esterminio

confini della Francia e dell'Italia, egli con grandissima

del modo di procedere dell'accorta nazione spagnuola anco

lo stesso pungentissimo stimolo dell'ambizione di occupar gli

Roma dagli uomini intendenti dell'arte fu giudicato oro

chiaro indizio della falsità dell'alchimia; e perché ognuno

comandato che sotto pena dell'eterna infamia ognuno nell

sarto avanti il giudice dell'arte. Alcuni, che crederono

e tutti i prencipi dell'universo che fanno residenza

che fu l'ora dell'audienza, la gran sala

di misurar la grandezza dell'animo e l'operar

che, passando l'eccellenza dell'umanità, fece inarcar le

corpo scuoprono i vituperi dell'animo loro servile, asserisce

predicono la vicina servitù dell'Italia. Onde Apollo, a

Onde i prencipi tutti dell'universo per volontà, i

avea comunicato il secreto dell'animo suo ad alta

genti e affatto ignoranti dell'arte pericolosissima di saper

assuefarli al grave basto dell'angherie, negozio riserbato solo

solo agli accorti politici, dell'opera de' quali disse

un cavallo da vettura dell'oste suo padrone, cavalcato

che fino si scordano dell'anima loro per vostro

essendo senza la corona dell'alloro e senza la

compito tutto il rimanente dell'opera; oltre che, essendo

conti del dare e dell'avere, dei piaceri fatti

abbia il ricco tesoro dell'eloquenza romana, di modo

gl'istessi supremi prencipi dell'istoria romana, Tito Livio

Ste' l'oracolo fuor dell'uso suo buon spazio

instituto le monarchie tutte dell'universo, il primo giorno

che hanno intima notizia dell'artificioso modo di viver

in preda il dominio dell'universo), con avergli dato

famiglia d'Austria, sudditi dell'Imperio e d'altri

ira de' prencipi, miracolo dell'abitazione degli uomini e

lunga vita; solo patisce dell'indisposizione d'aver le

contenevano dentro i termini dell'onestà e della modestia

che ottenghino il fine dell'intento loro; ma, prima

che nemmeno nella caduta dell'infelice Dedalo così di

per giungere al fine dell'intento mio, e solo

a conseguire il fine dell'intento mio, che per

acquisto ch'ella fece dell'imperio di tutta Italia

in mezzo della divinità dell'autorità spirituale e temporale

autorità. Onde il peso dell'Impero romano riuscì tanto

a tutte le nazioni dell'universo rende formidabile e

Fiandra, di Marsiglia e dell'Aldighiera non doveano aggiungere

e di Marsiglia e dell'Aldighiera, disse che, quando

contenersi entro i termini dell'onestà, dai suoi granduchi

sangue, una incredibil perdita dell'onor de' Fiamenghi, si

dai tarli dei lussi, dell'avarizia e dell'ozio

lussi, dell'avarizia e dell'ozio, precipitosamente correa alla

quale per la sedizione dell'eresia che hanno lasciato

gli altri popoli liberi dell'Alemagna portarono alla pesa

parte delle altre republiche dell'Alemagna talmente erano concatenate

dai suoi nobilissimi cavalieri dell'Annunziata fece por nella

avveduti, con generosità degna dell'intrepidezza loro così dissero

hanno goduto il titolo dell'Eccellenza antequam Abraham fieret

volentieri daranno il titolo dell'Eccellenza. E ti faccio

si renderebbe assoluta padrona dell'universo: tutte insolenze che

pigliano con l'esca dell'umanità, con il vischio

della gratitudine, delle cortesie, dell'esser manierosi, ché molto

aver l'ultima scena dell'atto quinto, perpetuamente digiunerebbero

quali purgavano i peccati dell'imprudenza loro così era

l'avvenire voleano servirsi dell'uso delle miglia italiane

passata giunsero alla maestà dell'imperatore Massimiliano II, e

infinito trafissero l'animo dell'imperatore, perché benissimo conobbe

Monarchia di Spagna, fuor dell'espettazione d'ognuno, con

tutti, che nella faccia dell'una e dell'altra

faccia dell'una e dell'altra principessa più osservarono

moti e gli affetti dell'animo, che i bei

è, con il lume dell'esatta cognizione che hanno

una cercò il precipizio dell'altra; ma che poi

il miglior sangue vitale dell'oro di Spagna, che

Ragguaglio XXIV ¶ La Summa dell'illustrissimo cardinal di Toledo

materia per la quiete dell'universo necessarissima e affatto

conosco che la ricoverazione dell'antica mia libertà tutta

ragionare della vera cagione dell'importante risoluzione fatta dai

hanno deturpata gran parte dell'Europa. Al disordine gravissimo

propriissimo dei miei Napolitani, dell'adulazione e dell'affettazione

Napolitani, dell'adulazione e dell'affettazione; ma così è

chiamar il felicissimo secolo dell'oro. ¶ Ragguaglio XXVI ¶ Il

Fuentes, con severissima censura dell'ultimo concistoro dei virtuosi

per la mirabil fecondità dell'ingegni loro nati all

Abbracciò allora il signore dell'Arcadia il partito proposto

animo furono pagati. Tanto dell'ignorante plebe è proprio

i quali, avendo bisogno dell'opera altrui, solo per

cominciato a far mercatanzia dell'osso dell'alicorno, il

far mercatanzia dell'osso dell'alicorno, il quale a

sotto pena a' contraffattori dell'esilio da Parnaso". Talmente

considerazione proceduto alla pubblicazione dell'editto, che bruttamente svergognare

voleva sfogar la rabbia dell'odio suo privato. E

defunto, la rabbia tutta dell'odio loro crudele sfogano

lo sfogar il veleno dell'odio rabbioso contro il

mi piace di servirmi dell'esempio di una delle

essere la diffinizione, che dell'empia ragion di Stato

della persona, la costanza dell'animo invitto nelle cose

se l'eccellentissima scienza dell'arte militare, nella quale

ingegno; se la vigilanza dell'animo indefesso, il giudicio

che quella felicissima età dell'oro, che colma di

aveva la maggior parte dell'Europa tutta: ne'quali

solo si era servito dell'ordinaria vista del suo

di veder quelle parti dell'Asia, dell'Africa e

quelle parti dell'Asia, dell'Africa e l'America