Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

e le cose perdute dell’infanzia e del suo

della notte, i grilli dell’orto e del cortile

cuore di un deserto dell’Asia… Aveva voglia di

Non si sa nulla dell’uomo e di come

montagne pullulavano di sbandati dell’esercito dissolto, di giovani

bruciato ciò che restava dell’orto, e che non

Forse risalivano più indietro dell’epoca romana, e arrivavano

muovevano silenziose nella gora dell’acqua stagnante, senza rumore

pericoli e le incertezze dell’avvenire, si sentiva misteriosamente

Continuamente misurava la temperatura dell’uomo, ma per fortuna

modello del “povero soldato”, dell’uomo sbandato e disperso

si facesse illusioni. Parlò dell’assedio e dello sfondamento

perché, e si dava dell’incosciente, convincendosi di non

significava indifferenza alle cose dell’amore e del matrimonio

vagoni bestiame dal cuore dell’Europa, soprattutto dalla Polonia

e che la fine dell’incubo si stava allontanando

che portavano ai passi dell’Austria e del Cadore

cosacchi siberiani del Bajkal, dell’Ussuri e dell’Amur

Bajkal, dell’Ussuri e dell’Amur. I cosacchi erano

e fiutando l’odore dell’acqua, che non si

a causa degli acquazzoni dell’estate. Pensò che, come

impadronirsi del friulano e dell’italiano. Assorbiva i linguaggi

loro origine nel cuore dell’Asia. ¶ I cosacchi, entrandovi

di oggi, perché prima dell’armistizio essi erano invece

rapidi torrenti, ai piloni dell’alta tensione, ai fili

Era solo l’inizio dell’autunno, ma di notte

causa della fuga e dell’esilio in Francia, e

sua vita, la fidanzata dell’epoca della guerra civile

nuotare, nei pomeriggi caldissimi dell’estate, nelle anse sassose

qualche modo la purezza dell’idea e della speranza

rapinare, con la forza dell’invasore. Lui non poteva

sua famiglia, aveva qualcosa dell’Ataman assai più di

nel cortile, ai piedi dell’albero. Per miracolo riusciva

radici in cariche antiche dell’orda cosacca scatenata, per

che della vendetta e dell’assalto Burlak si fosse

stessa della rassegnazione e dell’accettazione. Per i morti

a vivere nel timore dell’imboscata. Erano convinti che

sentiva che lo spirito dell’uomo era fatto per

cavallo aveva il gusto dell’ornamento, che seguiva chissà

anche l’alone sgradevole dell’invasore e del nemico

più isole felici, fuori dell’alone infuocato della guerra

fondo che l’attesa dell’evento e gli slanci

degli antichi entusiasmi e dell’antica fiducia. Veli opachi

saltare ponti, caserme, piloni dell’energia elettrica; ordivano imboscate

tutte le strane risorse dell’inconscio per fabbricarsi l

probabile che, col freddo dell’inverno, in realtà la

per il freddo crudo dell’inverno, si era trasformata

intorno la zavorra pesante dell’inazione o del subire

calati appassionatamente nel ritmo dell’azione, e non avevano

pensava che i tempi dell’isola felice e pacifica

Parlava della vita e dell’attività degli abitanti, che

più rivolgersi nella direzione dell’avvenire, lo fece totalmente

Moskvà parlava di truppe dell’Armata rossa che puntavano

tenere alto il sentimento dell’onore, astenendosi da tutto

per lei nella zona dell’irrealtà, come si trattasse

il ballo. Nella potenza dell’uno e dell’altro

potenza dell’uno e dell’altro si riversava impetuosamente

di religione, l’incertezza dell’avvenire, il fatto che

appagamento felice. ¶ Il giorno dell’Epifania egli ebbe un

Aquisgrana. Dall’altra parte dell’Europa si sviluppava una

angoscia, avvicinarsi i tempi dell’estrema sventura. Nella sua

fosse veramente lo stato dell’Anticristo, e che la

adombrate nelle immagini visionarie dell’Apocalisse. ¶ Il pessimismo stava

armi spianate per paura dell’imboscata. Ma molti pensavano

buon tempo antico, prima dell’avvento dei Rossi. Si

Terek, sulla sabbia calda dell’estate, diventavano docili come

po’ governato dalle leggi dell’orda, dove il più

anziano e l’età dell’azione per lui era

sentiva trasportato dalle ali dell’entusiasmo, e capace di

limiti della disperazione e dell’abulia. Un cavallo in

visto, venute dal cuore dell’Africa; o come se

Burlak e Akmek erano dell’idea di fucilare subito

labirinti sterminati e selvatici dell’anima cosacca. Sentiva di

dai campi di concentramento dell’Austria, e nemici giurati

accadeva una più nera dell’altra. Era stata una

cosacchi liberi e terribili dell’antico nomadismo, quando erano

quando erano i qazaq dell’Asia centrale, che andavano

e conquistavano le donne dell’altra tribù con l

E, con la coda dell’occhio, riprendevano a guardare

un altro. ¶ «Ci vuole dell’aceto. Della vodka, dei

quelle cose al posto dell’unica che non diceva

loro sventure. Quelle antiche dell’orda e della tribù

Gavrila, nei lunghi anni dell’esilio, senza rendersene conto

per loro un angolo dell’Australia, dell’Africa, o

un angolo dell’Australia, dell’Africa, o dell’America

Australia, dell’Africa, o dell’America, un pezzo di

c’era nel passato dell’uomo, e gli spessori

al presidio avviliti, convinti dell’assoluta inutilità del loro

fuggiti al di là dell’Isonzo, per unirsi al

quella sera della possibilità dell’agguato. Erano caduti anche

n’erano di giovanissimi, dell’età di Ghirei o

di un nuovo taglio dell’erba non era ancora

nell’aria la presenza dell’informatore e della spia

a provare l’istinto dell’agguato. Trovava naturalissimo combattere

combatterlo, perché il destino dell’uomo era quello di

finalmente dentro i segreti dell’Organizzazione, adesso ne sapeva

vanificati. Ma la fontana dell’ira restava misteriosamente chiusa

in qualche isola sperduta dell’Oceano, in un posto

fosse soltanto un prodotto dell’affannoso desiderio degli uomini

Sentiva che i cavalieri dell’Apocalisse si stavano avvicinando

sua dottrina della sparizione dell’isola felice, che non

non fosse stata uccisa. ¶ Dell’andamento generale della guerra

completamente la Carnia prima dell’arrivo degli Alleati, che

in tutto il tempo dell’avventura partigiana, non aveva

aveva preso le redini dell’avvenimento, e le fece

e una soffocante paura dell’ignoto. Assisté di lontano

disperazione per il disastro dell’Armata cosacca e l

e l’estrema incertezza dell’avvenire. Era venuto il

che mai il centro dell’attenzione. Tutti vennero a

gusto della buffoneria e dell’esibizione. ¶ Urvàn restava più

quando vagava nelle steppe dell’Asia centrale. Si seppe

effetti della guerra e dell’invasione; qualcosa di simile

una porta. Sul viottolo dell’orto, dietro la sua

usciva dall’alone rosso dell’incendio. Accanto a lui

e aver tanto parlato dell’onore cosacco, adesso avevano

buttavano uno nelle braccia dell’altra come due che

svegliare nessuno al passaggio dell’orda, per esempio di

degli elefanti nelle foreste dell’Africa, un bisogno di

del Don, del Volga, dell’Ural, del Donez, del

del Kuban, del Bajkal, dell’Ussuri, dell’Amur, del

del Bajkal, dell’Ussuri, dell’Amur, del Caucaso, della

boschi e i prati dell’Österreich, non sapevano a

ricordò che l’avventura dell’Armata cosacca era cominciata

di presidio. L’epoca dell’onore cosacco pareva finita

viaggio e l’incertezza dell’avvenire. Andarono avanti, ancora

tutto ciò che rimaneva dell’Armata cosacca si ritrovava

di legno la luce dell’alba rischiarava diecine o

di possedere. All’atto dell’acquisto infatti, per aggirare

di collaborazionismo. La materia dell’accusa non mancava, era

ragazze inchiodate alla sedia dell’esecuzione, e il barbiere

storia delle ultime vicende dell’Armata cosacca. Ghirei aveva

più. Sognavano nuove età dell’oro; progettavano la modificazione

un canalone, alla fine dell’estate, dopo la scomparsa

potesse rivelare l’identità dell’uomo. Cercò a lungo

finiti anche i sopravvissuti dell’Armata cosacca? Ma un

nel ricordo ogni particolare dell’uomo, ogni volta che

conseguenza della lunga ricerca dell’uomo senza memoria. Poi