Gian Pietro Lucini, Nuove revolverate, 1913

la industre soppanatura sarcastica dell'Heine; - l'acutezza critica

quale seguendo la anemia dell'epoca dissanguata dalla Rivoluzione

Belcari, ed alli aedi dell'Umbria come guide, - dimenticato

sotto il filosofico incantesimo dell'Humur. ¶ - Sta bene; ma

possono, costruiscono, sulle rovine dell'altrui dominazione, il proprio

governa per la grazia dell'assurdo". ¶ Le scuole si

per uno de' marinetti dell'epoca, sulla cima del

il popolo si disabitua dell'arte e volge alla

Per Chi? Temo piú dell'ignoto lettore, che del

ubbidire l'Argonauta? Argonauti dell'ideale noi, dopo d

è l'ideale futurista dell'uomo attuale. Ideale singolare

là dove il destino dell'anima si rivolge e

lucide e piú positive dell'opera e col desiderio

atto della suprema determinazione dell'Io, nella umanità, ed

arte trascorsi al passo dell'istoria. E codeste Revolverate

D'Annunzio al Vaglio dell'Humorismo", Puccini, Ancona 1914. ¶ Come

piacere; poiché sono convinto dell'altissimo valore delle "Revolverate

ecc. L. 93,00 a profitto dell'autore"; un secondo, piú

aver ingrossato la scarsella dell'elemosina "pro Sicilia e

che il prete viva dell'altare, come il Futurista

ha diritto al risarcimento dell'opera sua prestata. Solo

truffare, ¶ o Truffatori emeriti ¶ dell'opinione pubblica, ¶ o Scribi

esulto, esplodo ¶ al fischio dell'insulto; ¶ farnetico poesie innominabili

acconcia, senza il permesso dell'Autorità? ¶ Son io il

ARCA SANTA, La Fisiologia dell'Egoismo, cap. XIIJ. ¶ Espettorazione

strane, ¶ prone al divano dell'orizzonte, ¶ callipigie e impudiche

fomento all'aumenti commerciali ¶ dell'Animale nostra Società. ¶ Or

Eroe, ¶ né lo spoglio dell'Aquila deposto ¶ nel museo

Pavone, ¶ sia la cantoria dell'organo maggiore. ¶ Apollajato nella

ipogee. ¶ Il raggio solitario dell'amica in visita ¶ le

fuga panica ¶ sui ciottoli dell'aspro declivio, balzando, ¶ tra

mani: ¶ "Chiameremo i ciarlatani ¶ dell'Orbe perché acconcino ¶ la

vaticana Penelope ¶ al bilancio dell'Obolo di San Pietro

si accompagnò col lavoro dell'amico Eleuterio, La psiche

con l'Epirema. E dell'uno e dell'altro

E dell'uno e dell'altro vantavasi cantastorie il

sí che la sequestromania dell'uno salariata e l

e l'ignoranza gratuita dell'altro non saprei, oggi

berretto che cima invece dell'elmetto ¶ è un simbolo

tosati, ¶ hanno avuto paura dell'aspetto ¶ integro e onesto

bel Soldo, alla mattina ¶ dell'ironia che aggiunge all

stracciata ¶ nei tre colori dell'inganno classico; ¶ dilata lo

postriboli, ¶ coi bilanci rappresi dell'armata invalida ¶ in galloria

giusta redibitoria, sacra ignoranza dell'analfabeta; ¶ evacua tutto, Italia

migone ¶ e il putrefar dell'erbe. ¶ Con gran tremor

potentissima feminilità! ¶ Dei fiori, dell'incensi per li immensi

lo stigma si rivela ¶ dell'ulcera recente e abbruciacchiata

Ne saprai profittare? ¶ Sarai dell'onde mediche l'Ondina

non concorda ¶ colle lusinghe dell'ultima parata. ¶ Olè, olè

elettriche dentro alle sale ¶ dell'Aulico Caffè. ¶ - Orsú che

catenelle al sacro ciondolo dell'Annunziata; ¶ acqua passata e

codardia; ¶ portò la poesia dell'estetica al gesto violento

tornare al concerto mascherato dell'apocrifa Carmen? ¶ È assai

per una nuova scienza dell'Orchestride, ¶ Thoinot dottissimo ¶ di

impresa ¶ germoglian li epigoni ¶ dell'abate Ceresa; ¶ ma ricca

Quali dai sogni limpidi dell'alba umana recare ¶ cose

conoscano i candidi splendori dell'albe, ¶ la prima gioja

altri l'atroce stregheria dell'amore, ¶ che si converte

scettro vittorioso sullo spettro dell'odio; ¶ o morite d

vita del volto, sorriso dell'anima, riflesso; ¶ occhi-viole

smalto, ¶ sul ghiacciato cobalto dell'iridi feroci e indifferenti

prende, ¶ vinta dalla lusinga dell'amare te stessa, in

carbone; ¶ ché l'anima dell'uomo è tanto buja

Abbiamo conosciuto l'amaro dell'assenzio, ¶ lo zucchero del

delli anelli col colore dell'abito; ¶ poi che udiste

dondolando, ¶ ripeto i casi dell'amarmi sempre, ¶ per damina

s'ingioconda al sorriso dell'Aprile, ¶ s'apre, suade

pretesto alle ironie tonsurate ¶ dell'Episcopio alfonsino, ¶ della scioana

delle attrici mature; ¶ approfittiamo dell'ora commossa e canonica

intellettuale; ¶ dà il la dell'eleganza aristocratica al luogo

Panciotto fantasia a corazza dell'adipe; ¶ di taglio inglese

come tiene al saluto dell'Eminenza. ¶ Ora, Ti occhieggia

contadine italiane, ¶ ogni conquista dell'uomo tu annulli; ¶ Notte

spegni le lune borghesi ¶ dell'arco edisoniano e vagellante

verità, ¶ pel cordiale emetico dell'ultimo bicchiere; ¶ qui, se

un fiato ¶ il vino dell'amore ¶ dilapida un tesoro

riuscirò dalla mandria foriero ¶ dell'incalzata rivoluzione. ¶ Redimersi, accampare

Patria torni in dedizione ¶ dell'eterno legittimo Padrone! ¶ Son

conversazione soccorrono i pretesti ¶ dell'indugiare, l'estate, in

al sobborgo, alla vista ¶ dell'ultima neve caduta ¶ sopra

e severa; - ¶ sul giovane dell'altro dí, oggi, sfiorito

grido di sorpresa, ¶ vapor dell'isterismo intenebrato alla resa

astruso. ¶ Sproniamo le cavalle dell'imaginazione ¶ che vi portino

innominata de' cespugli e dell'erba, ¶ ogni umiltà per

gli pesa alla soma ¶ dell'obbligata cogitazione, ¶ e le

vien boccheggiar lo sbadiglio ¶ dell'inerzia alla noia? ¶ È

risultato, ¶ tra il bacio dell'amore e il morso

dall'aspetto, il compromesso ¶ dell'intima lussuria colla pruderie

paraninfo costumato ¶ al desiderio dell'autorità. ¶ Considera, dettaglia, sorride

Ministro ¶ la santa circolare dell'indice sbirresco ¶ contro le

ho tutto il cuor dell'Oriente ¶ dentro il mio

timore! ¶ Tengo il récord dell'infallibilità, ¶ Vice-Papa al

vi dettaglia "il sol dell'avvenir" pel vicino indomani

a secondar l'ukase dell'imperial Camera del Lavoro

ben allevati al retaggio dell'opportuno servire: ¶ oggi è

Amo il passo sonoro dell'uomo ¶ che scande sul

battito è frequente, brividi dell'altezza; ¶ ghiaccio a serper

fischiano, vibra la carne dell'uomo e l'ordigno

fortunata, alla secreta ¶ polla dell'acqua frigida e rupestre

sua santa menzogna riveste ¶ dell'eterna armonia, ¶ rivendicato dall

attingi al chiaro lume dell'alba novella ¶ muscolo e

nel torpore ¶ io umido dell'avello maledetto, ¶ Morte pasciuta

ladri: l'Entusiasmo ¶ scusava dell'eccidio ed incideva ¶ sui

verità, coll'esorcismo medioevale dell'inquisitore sanguinario, coll'insulto

inargentata, ¶ tra l'opale dell'acqua e del cielo

spruzzo breve ed eccelso dell'onda, ¶ traendo dietro le

di zaffiri; ¶ la vita dell'oceano in sulla spiaggia

fiore. ¶ Torna l'età dell'oro, ¶ i sessi si

dove, la fonte torbida dell'opinione pubblica ¶ zampilla dai

lunare, ¶ dai morbidi paesi dell'oppio avvelenato e d

mondo le maledizioni! ¶ Discorso dell'ON. MIRABELLI in commemorazione

le stesse virtú; ¶ splendore dell'ingegno, ¶ potenza di sacrificio

inconfessate; ¶ sbucano al richiamo dell'ultimo Jehova? ¶ Si riconoscono

questa è l'ora dell'anima, e vola: ¶ splendi

Matrigna Libèrta, ¶ sul cinismo dell'Epoca livida. ¶ Libèrta, ¶ richiama

sarcasmo, ¶ preservato dai sali dell'arsenico, putrido già, ma

fiamma alle fiamme mortifere dell'arme. ¶ Ignoriam chi tu

Oriente antifoneta, ai canti dell'Oceano divino, ¶ ricche accolser

nei bacini di porfido dell'Harem) ¶ disser li onor

rododendri flammei, ¶ le grappe dell'aconito mortale; ¶ cupi incurvarsi

per l'intellettuale rêverie ¶ dell'estetica nuova; letture favorite

ad estinguer la sete dell'amore sui resti principeschi

chi, tra i sali dell'indiche tinture, ¶ ebbe l

e pregò il dono dell'abbraccio. ¶ E l'altre

bei fiori alla gramaglia ¶ dell'orfano regale e della

e sofrite. ¶ Alla morte dell'uomo riverenza, ma per

sta, ¶ dentro ai libri dell'istoria, eteroclita memoria, ¶ assai

vangelo. ¶ Le Cose nuove dell'Oldrado. ¶ Giovanottini, ollé! ¶ la

smarriscon nel porpureo mare ¶ dell'a venir corrusco e

lo stigma si rivela ¶ dell'ulcera recente e abbrucciacchiata

e le Arti plastiche dell'estrema avanguardia penarono enormemente

et Revue Suisse fresca dell'altro dí, Maggio 1913, in

in Italia, il massimo dell'eleganza sia di mostrarsi

stabilito, come il sommo dell'intelligenza è di dichiarare