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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

concordanze di «dell»

nautoretestoannoconcordanza
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via all’alba splendida dell’otto di settembre. Eccitati
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cerchioni giganteschi sui ciottoli dell’Appia, strano, sottile entusiasmo
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pioppi, ancora nel rigoglio dell’estate recente. E vecchi
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o spegnersi nel buio dell’inverno. ¶ Perché imparò, di
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cominciò la seconda parte dell’operazione. La capèra pizzicava
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cattiva; nonostante la povertà dell’esistenza, sembrava soddisfatta di
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tabacco d’Olanda o dell’Avana, il vagno pei
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s’arroga il diritto dell’intransigenza. Come fanno, in
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per consumare i prodotti dell’agricoltura?» ¶ «Sì. Ma dovrebbero
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Dovreste guidarmi nello studio dell’economia. Lo desidero tanto
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Lei ricordò la sera dell’arrivo: cupole, guglie, tante
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bianchi. ¶ «Quello è Castel dell’Ovo» sorrise Sanges, che
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si gridava, al sommo dell’allegria. Vide una vecchia
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un piccolo, smilzo cadetto dell’esercito, dalla faccia puntuta
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titìo e i giansenisti dell’Archetto. Le s’erano
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la firma nel registro dell’Accademia legato in cuoio
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c’è una battuta dell’abate. Sentite. Lei lo
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berci della gente, suoni dell’orchestra, battimani, nel gran
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ai Filaleti, con firma dell’“inclita poetessa”. Belforte appariva
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Si chiamerà Paolo, o dell’umanità liberata. Ci siete
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mite, ignaro delle gioie dell’esistenza. Non è questo
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giungesse una nuova età dell’oro, ricca di sapienza
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Zurlo, ch’era giansenista dell’Archetto. E i cervelli
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un mondo diverso, migliore dell’esistente, non può darsi
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intollerabile, non l’attimo dell’abbandono cui il sesso
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educazione dei preti? Paura dell’Inferno? Parliamone.» ¶ «Non lo
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adesso accompagnava il dondolio dell’animale con sbiadite intermittenze
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eternità? Anche gli Dei dell’Olimpo non riuscivano a
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Pagano fece il viso dell’armi. Affrontò furiosamente Jeròcades
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Dio ti ha dotato dell’intelletto perché tu possa
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esempio: fu istintuale avvisaglia dell’intima visione del mondo
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e nobiltà. Gli uomini dell’intelligenza, della luce, lavoravano
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avrebbe aiutata? Si riparlava dell’Accademia, con appannaggio. Forse
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riporta la palma / ché dell’empio sconfisse il furor
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poeta di Corte, prima dell’esilio imposto alla sua
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croste. Lì, invece, festa dell’Oriente: ammirò a bocca
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troppo. ¶ Con la coda dell’occhio lo guardò in
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meccanici riflessi ai colpi dell’uomo. Poi, pian piano
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riaffiorare soltanto la memoria dell’infelice sollievo provato nel
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vigile cede ai flussi dell’inconscio. ¶ Ha visto il
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i primi dieci volumi dell’Encyclopedie ordinati a Coppola
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cambia. Mo’ siamo amici dell’Inghilterra, dell’Austria, del
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siamo amici dell’Inghilterra, dell’Austria, del Portogallo, e
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definitive: rispecchiavano semplicemente vizzità dell’anima; in fondo due
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poggiarono su una piega dell’addome. Nelle gambe risecchite
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che finalmente Paolo, o dell’umanità liberata è uscito
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esteriormente la bellezza rara dell’ingegno e dell’anima
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rara dell’ingegno e dell’anima» disse, traendola in
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piace, i grandi sogni dell’avvenire. Con voi troverei
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nazione attuando le idee dell’Europa migliore, dimostrando che
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importanti, il morbido “cantato” dell’accento, l’arguzia degli
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guidò in un angolo dell’enorme studio d’oro
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del re di Spagna, dell’Infante. Stavolta, però, la
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tradurre. ¶ Tremava all’idea dell’intollerabile impegno. Maledisse se
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un’estranea. Fa parte dell’organizzazione. ¶ 8 Fuori i soldi
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nascondiglio. ¶ L’odiosa idea dell’operazione da compiere la
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Mozart, il successo europeo dell’anno. ¶ In quel salone
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napoletano» borbottò Maddalena. «Io dell’inglese non ne saccio
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note ampie e gioiose dell’inno borbonico. ¶ Tutti accorsero
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traversine colorate, al posto dell’orchestra comparve un piccolo
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spegne lentamente la fiamma dell’animo. La riduce all
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s’azzardano, dietro Castel dell’Ovo, i primi soffi
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appariva tranquillo, nel ribollimento dell’Europa. Ondate non villane
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Ciaia «che son convinti dell’esistenza a Napoli d
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due grossi problemi: quello dell’esercito, quello dei lazzari
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è l’idea volgare dell’epicureismo. Tu non hai
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Vincenzo avverte il peso dell’età? No, è proprio
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volti la gioia liberatrice dell’ilarità. Non c’è
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placarsi col sereno calore dell’affetto? Così: parlarsi con
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politici dovrebbero esserci Castel dell’Ovo, Sant’Elmo. Non
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tetre prigionie. Neppure Castel dell’Ovo, steso nel mare
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agile freccia di Castel dell’Ovo. Sul mare liscio
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la città. Dietro Castel dell’Ovo bordeggiano cauti i
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Lauberg, di Cappella Vecchia, dell’Università. Intravede Moliterno in
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festa, ci si ricorda dell’anno nuovo. ¶ «À la
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tous!» ¶ Al primo minuto dell’anno nuovo esplode il
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goffo: dopo lo scuotimento dell’estate, ha cambiato sagoma
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Ricorda il caldo innaturale dell’agosto: sulla città una
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forza, della decisione.» ¶ «E dell’avventura. Delle cose roboanti
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incarna pure l’ideale dell’Italia unita, altra cosa
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fiottasse la luce tenera dell’alba. Ogni rumore, mostruosamente
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inumiditi. ¶ Ricorda il giorno dell’arresto. Stavano pranzando: ormai
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la stanza s’imbeveva dell’acre sentore. ¶ «Dove scappo
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libri del principe Filangieri. Dell’abate Genovesi. ¶ Nuova frase
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della fantasia! Vero riflesso dell’inconscio, pensò, stizzita, cancellando
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mai lavati dal giorno dell’arresto! Ne esala odore
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ma inesorabile il liquame dell’abbandono copre tutto con
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alle narici il bruciore dell’aceto. ¶ 2 ¶ C’è in
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popolo, pistolettate. Nelle viscere dell’antico castello tonfi pesanti
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piroccole, spadoni, con chepì dell’esercito, giberne, spalline d
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aperte. ¶ In terra resti dell’“arricchimento”: carte, fiocchi di
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il mare: su Castel dell’Ovo garriscono bandierone bianche
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con soldati e ufficiali dell’ex esercito dell’ex
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ufficiali dell’ex esercito dell’ex re. ¶ Lauberg sembra
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le emozioni, a seconda dell’età! Da ragazza un
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sa prefigurarsi la difficoltà dell’impresa. Un giornale non
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era solo la cerimonia dell’alzabandiera. Al primo piazzale
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Ora tiriamo su Castel dell’Ovo. Girati di qua
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l’immagine di Castel dell’Ovo. I rombi si
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sempre: davanti la balaustra dell’altare, in prima fila
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a salmodiare sulle note dell’organo. ¶ Seduta in fondo
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a inginocchiarsi sui gradini dell’altare. ¶ Preghiere, canti, musica
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Molo Piccolo, all’innalzamento dell’albero della libertà, tra
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banditi e facinorosi, avanzi dell’ex esercito borbonico, si
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Stanno per partire reparti dell’amico esercito francese e
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fermentano nelle falde umidicce dell’inconscio? Per sgorgare improvvise
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la bandiera tricolore, Castel dell’Ovo è scomparso nella
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Napoli, organizzata da ufficiali dell’ex esercito borbonico, preti
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Non, piuttosto, indecifrabile spinta dell’inconscio? ¶ Cuoco le ha
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ragazzi nel più profondo dell’Inferno! Col giocattolo che
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perché, nelle pieghe misteriose dell’anima, sente giunto il
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i Pignatelli dentro Castel dell’Ovo. Marra è a
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vorrebbe cogliere quanto può dell’indicibile spettacolo di natura
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inglesi tirano su Castel dell’Ovo e Castelnuovo. Mostrano
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Lauberg, però, rispondono: Castel dell’Ovo si gonfia di
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fuoco senza interruzione. Castel dell’Ovo non risponde più
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bandiera bianca!». ¶ Anche Castel dell’Ovo tace, sebbene il
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cielo chiari brividi, presaghi dell’alba. Gli assalitori, strepitando
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in basso, a livello dell’entrata. Pochi han conservato
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borbonici. Con la coda dell’occhio guarda i soldati
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odori untuosi e dolci dell’estate napoletana. ¶ Toledo è
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ogni piega del corpo, dell’anima. ¶ E i lavoranti
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un po’ aggrondato. ¶ Nota dell’autore ¶ Questo è un