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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Verri, Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene, 1782

concordanze di «dell»

nautoretestoannoconcordanza
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sempre della preziosa luce dell'empireo, pure in alto
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m'incontro nel portico dell'Areopago colla statua di
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Saffo in Mitilene città dell'Isola di Lesbo, e
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molto inferiori agl'interni dell'animo: perché se bellissimi
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o per qualche rumore dell'avvolta gonna o del
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loro il luminoso lembo dell'ampio disco; ed alla
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tuffano nelle vaste urne dell'acqua, che stanno intorno
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nascondeva le gradite sembianze dell'incognita viaggiatrice, privato dello
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legno lievemente a seconda dell'aura propizia, chiuse le
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Così vediamo nel portico dell'Areopago, che in quell
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tuo volto la beneficenza dell'animo; poiché così ti
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gli spaventi l'orror dell'imminente morte in vista
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su l'alta cima dell'Olimpo. Stette alquanto il
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nel vaso l'estremità dell'indice della destra mano
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che una particolare inclinazione dell'animo. Errava così il
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ingegno l'eterno dominio dell'Essere produttore di tante
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in procinto il suono dell'armi. Fu primieramente proposta
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in ordinanza a piè dell'atrio del tempio, donde
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deridevano ancora il tumulto dell'opposta moltitudine. Il vento
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loro corrispondeva ai cavalli dell'altro, avvenne che in
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l'impeto, benché fuori dell'asse. Al quale oggetto
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perché giunta la testa dell'avversario chino e violento
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di loro qualche atto dell'avversario, da cui ritrarne
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le sembianze co' raggi dell'interno giubilo, che vi
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respirare la dolce aura dell'Olimpo. Conciossiaché i sacri
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s'inoltrò a traverso dell'arena, passeggiando in attitudine
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ne congetturo la cagione dell'improvviso turbamento. Ed infatti
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palesi quelle interne infermità dell'animo, le quali o
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ella con maestrevole artificio dell'ago, emulo del più
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se distintamente per modello dell'opera. Intraprese adunque l
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accorgeva né del pianto dell'una né della pietà
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una né della pietà dell'altra. ¶ Ma oramai declinava
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dal proprio impeto, entro dell'acqua raccolta, dove abitavano
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corporei, gli affanni volontari dell'animo, e per fine
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né le feconde pianure dell'Asia produssero giammai quell
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sospiri, giacché l'angustia dell'albergo rinchiuso accresce l
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che già stendeva fuori dell'oriente l'estremo rosseggiante
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colori, quanti sono quelli dell'Iride messaggiera di Giove
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così al crescente raggio dell'alba Saffo e l
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pungente, quant'era quello dell'infelice donzella, che mesta
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foco struggitore, fosti avara dell'avvenenza, per lo contrario
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Faone s'innoltrò verso dell'Idolo e gettò sull
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accesa avanti di esso dell'indico incenso, il quale
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corrisponde agli onesti sensi dell'animo mio. E giacché
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segno della maravigliosa attitudine dell'animo tuo, o leggiadra
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puoi rivelare i mali dell'animo tuo ad amici
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lei cuore alla vista dell'atleta vincitore. Scamandronimo la
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lor meta, facendoti consorte dell'amato garzone...” “Ma come
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molto convenienti alla felicità dell'imeneo”. “Oh veramente amico
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già è il tiranno dell'anima mia”. “Oh vivrai
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sofferte le violente perturbazioni dell'animo, per naturale costituzione
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mi soggiunse, è questo dell'amichevole consuetudine che tu
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siccome ne' tempi felici dell'aurea vita, tanto a
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le labbra col colore dell'Alba nascente, quand'ella
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nelle labbra i principii dell'imperfetta pittura. ¶ CAPITOLO II
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dentro l'angusta bocca dell'antro. Ivi non mai
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alla tomba. Testimoni dolenti dell'inevitabile distruzione, veggiamo rapidamente
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loro aspetto l'insufficienza dell'arte. Ma Stratonica, benché
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intenderla la consueta virtù dell'intelletto umano. Ed in
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silenzio, atterrita dallo squallore dell'antro e dalle ammirabili
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CAPITOLO III ¶ L'esperimento dell'acqua. ¶ Ascoltò la fanciulla
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note le echeggianti cavità dell'ampia grotta. Era per
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ripiena sull'estinte brace dell'ara, disse non più
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ubbidienza ed il timore dell'incognito rito; e però
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casi e le cagioni dell'ira divina, le piovevano
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ne' più remoti abissi dell'universo”. Dicea tai parole
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una più interna via dell'antro; e le donne
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buoni effetti, in pena dell'empia incredulità. Ma giacché
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pensieri con la scorta dell'esterne apparenze; e quindi
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volume su le ceneri dell'ara, impresso di misteriosi
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dopo gli oscuri sensi dell'oracolo. Ma ricuperando a
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poco gli offici smarriti dell'intelletto, si avviò tacitamente
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con l'ancella fuori dell'antro per la già
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del cielo, la soavità dell'aura, che susurrava nella
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vilipendi per la libertà dell'intelletto che accettare gli
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totalmente ribelle all'imperio dell'intelletto, seco medesima deliberò
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consueta ingenuità, la confabulazione dell'antro e l'oscuro
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giardino le fresche aure dell'aurora, leggerai in quei
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s'increspavano al soffio dell'aure leggiere, e languiva
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all'altro i rimproveri dell'irato signore, finché ritornando
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Scamandronimo seguendo gli stimoli dell'aspro dolore, avrebbegli tolta
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imprecazioni alle Furie vendicatrici dell'Averno la ingrata figlia
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appariva la maestosa fronte dell'Etna fumante, il di
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vicino muggito delle vampe dell'Etna, e senza fatica
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acquatico, che dalla vastità dell'oceano, stanco del viaggio
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e per le scosse dell'onda marina e per
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membra all'erbe molli dell'antro, appoggiando al candido
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non per le cure dell'animo proprio, ma per
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o per la morte dell'amico o per la
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o per la infedeltà dell'amante, ed egli sarà
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primi sguardi nello spazio dell'antro, e quindi fuori
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di alcuna prossima città dell'isola, il quale sopra
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non turbasse l'ordine dell'intrapreso viaggio, di rifocillarsi
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moderata curiosità l'un dell'altro indagando la fortuna
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Troia e gli errori dell'astuto Ulisse. Alle quali
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a spiegare gli arcani dell'animo; ma poi crebbe
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fronte, vedeva la sommità dell'Etna, da cui ne
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fianchi la gravissima mole dell'Etna?” Rispose l'altro
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suo cuore gli effetti dell'ira de' Numi, ascoltava
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come si vantano, cittadini dell'universo, dovrebbero riguardare come
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spesso contraria la perspicacia dell'intelletto, secondo cui l
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lei volto i moti dell'animo, la trasse in
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spediti per ogni parte dell'isola opportuni messaggi, che
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per lo tiepido conforto dell'igneo vapore, ma forse
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i più atroci dolori dell'animo nostro. E però
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piaceri o nelle vicende dell'ambizione o nei pericoli
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tante sieno le angosce dell'animo umano, onde sì
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argomento, perocché i pregi dell'intelletto eccitano spesso invidia
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del più certo sostegno dell'umana società. La qual
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per dissipare le cure dell'animo; quindi piacevole insieme
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conosco i pregi tutti dell'animo tuo, quantunque ignori
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meta del corso fugace dell'umana vita, dimenticando il
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e sommessi in presenza dell'universo, perché l'intelletto
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lontano gufo, lo stridere dell'unisono grillo poteano conciliare
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uno si pose dirimpetto dell'altra; e Saffo non
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miei pensieri dalla contemplazione dell'universo, tutti in quel
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solitudine co' scelti amici dell'ospite affettuoso, venne risposta
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conforto anche l'assenza dell'oggetto amato, il quale
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da taluni, come prima dell'infelice amore, che io
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si vedrà nella fine dell'opera. Imperocché non è
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contemplando la scena crudele dell'evitato pericolo. Primamente nell
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salvezza prevalse alla pietà dell'altrui morte; ma poiché
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a parte le circostanze dell'orrendo naufragio, accompagnava il
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di chiamare testimoni ingratissimi dell'evento lacrimevole e messaggieri
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gemiti mortali. Portata dentro dell'atrio, e quindi introdotta
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pupille erranti nella vastità dell'aura; ma poi disgombrandosi
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guerra dei venti e dell'onda. Io confortato dalla
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assorta nella piacevole facondia dell'amata favella, ne accompagnava
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proposto imeneo: effetto lagrimevole dell'ira divina, che quanto
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paterna, mostrando la convenienza dell'imeneo per la fama
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sollevare le pene amorose dell'afflitto poeta, non mai
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più contro il decreto dell'arbitra d'ogni affetto
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Faone e gli offici dell'ospite mediatore avevano già
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di pianto il seno dell'affettuoso ospite, abbandonando in
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agnello caduto dagli artigli dell'aquila rapace sollevata presso
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è inadequato alla espressione dell'affanno divoratore. Tale era
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sue pene, divenuta medicina dell'animo, poteva in lei
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giumenta punta dall'aculeo dell'ape, rivolse gli omeri
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impeto loro, il ribrezzo dell'immersione e l'orrore
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immersione e l'orrore dell'evitato pericolo avrebbero richiamata