Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

più soave. ¶ Per voi dell'Erebo sprezzar poteo ¶ L

l'Europa dalla decadenza dell'Impero in poi. La

un infinità di Seguaci dell'Italiana Melpomene si vedono

è sortita dalla penna dell'Autore. Secondo il giudizio

più l'appannaggio distintivo dell'anime vili, e invidiose

delle più dolci fatiche dell' api attente, e industriose

più duri, e trionfar dell'alme. ¶ Al soave girar

in mezzo a' plausi dell'Italia tutta ¶ Il tuo

si scorge la tomba dell'estinto Achille. Dalla parte

lontano appariscono le Tende dell'Armata Greca. Intorno a

Urna ov'è raccolto ¶ Dell'estinto tuo Padre il

se pur ti cale ¶ Dell'onor tuo, della tua

me quest'infelice avanzo. ¶ Dell'uccisor del grande Achille

e che del Dio dell'acque ¶ Molcer debbe lo

sua Patria un giorno ¶ Dell'Eubea sull'arene il

tuo vedrai frappoco. ¶ Fine dell'Atto I. ¶ ATTO SECONDO

piante aggiro ¶ Vil rifiuto dell'onde in questi lidi

che fumanti io miro ¶ Dell'antica Ilion gl'ultimi

te, te stessa odiando ¶ Dell'afflitto mio sen fuggi

cuor compiange ¶ A fronte dell'altrui le sue sventure

sono ¶ De' Distruttori suoi … dell'Armi Greche. ¶ POLIDORO ¶ Donna

In uman petto avidità dell'oro? ¶ Io già fra

tuoni … al muggir bieco ¶ Dell'onde insane in mezzo

suoi, ¶ Che i naufragj dell'Uom tuttor piangendo ¶ Le

cuor pose natura. ¶ Fine dell'Atto Secondo. ¶ ATTO TERZO

Tace l'orribil grido ¶ Dell'altera discordia, e insiem

in braccio non è dell'uom la vita! ¶ Amico

felice! ¶ Se alle vie dell'Olimpo, ed alla Gloria

rende; ¶ Uopo mi fa dell'opra tua. ¶ ARSINDO ¶ M

orror, che costei … ¶ PIRRO ¶ Dell'odio suo ¶ Lasciami dubitare

questo punto ¶ Tutte lavar dell'onor mio le macchie

Amico Ciel … ¶ lo strepito dell'armi cresce; egli si

cala il Sipario Fine dell'Atto III. ¶ ATTO QUARTO

Che dall'istessa man dell'idol mio, ¶ Da quei

orride vampe. ¶ Al mormorar dell'antri, al cupo fremito

antri, al cupo fremito ¶ Dell'agitato suol mugghiò, fe

avanti, e a gridi ¶ Dell'Averno dischiuso, e in

il mio destin, che dell'Olimpo i cenni. ¶ POLISSENA

Bene, o vera imago ¶ Dell'oppressa virtude … ecco a

cala il Sipario Fine dell'Atto IV. ¶ ATTO QUINTO

Erope, Arsindo. ¶ EROPE ¶ E dell'infausto sacrifizio ancora ¶ L

fora allor i Campi ¶ Dell'arsa Libia co' ruggiti

e al furibondo Amante ¶ Dell'Averno, e del Ciel

pegno; al Campo corre ¶ Dell'infame attentato il fatal

astretti ¶ Fra i scogli dell'Eubea da simil fato

voti nostri il Dio dell'acque avverso, ¶ E la