Caterina Percoto, Racconti, 1858

sera salivano a metà dell'erboso monte di Cabia

doveva dirgli il nome dell'amata. Era una bella

B*** sul primo fiorire dell'età, appariscente piuttosto che

indarno i primi professori dell'arte e ricorso a

o che l'interno dell'uomo rassomigli alla faccia

esistenza oppressa dal peso dell'umana malizia? La prima

contava il rapido battere dell'arteria, diede un'occhiata

ell'era un dono dell'amante, e chi sa

accese e il secchiello dell'acqua santa; Maddalena, la

e colla gentile malinconia dell'ora, tutti lo trovarono

villotta? ¶ — Al solo suono dell'acqua Pudia1, o signori

voler fidarsi ai soccorsi dell'arte, e le narrava

si commosse ai funerali dell'itala verginetta, forse ha

dei capi d'opera dell'arti belle, dimani vedrò

giorno solenne. L'amica dell'anima mia, Beatrice, dedicavasi

sentire la fredda brezza dell'alba e vederne il

sua cattedra a destra dell'altare. Pochi minuti dopo

si aprono ai lati dell'altare, e che in

montagna, come il nido dell'avoltoio, nel verde di

e consumano gli anni dell'affetto nel tumulto cittadino

l'uno per amore dell'altro. Disse Giacomo del

i più reconditi secreti dell'anima, come l'immagine

giornata e il bevere dell'acqua l'avessero rinfrancata

delinearsi or sul verde dell'opposta riva, or sul

a Giacomo, alzatasi prima dell'alba, ella aveva pregato

Poveretta! Fu spettatrice invece dell'orribile disastro che toglieva

fanciulla, ordinò al padrone dell'albergo una carrozza per

aprir loro i tesori dell'amore, vivere benedetta nella

di gettarsi a' piedi dell'angelo celeste, che senza

resto come i pilastri dell'altare, come le statue

o che a piedi dell'altare inginocchiato servisse la

in mezzo ai tormenti dell'inferno vedeva continuo i

v'era la Somma dell'Angelico, le Confessioni di

acque. Due passi fuori dell'abitato sta un piccolo

loro pronunzia alcun che dell'aspro di cotesto fragore

avessi veduta sul fare dell'alba ritornare dall'aver

lungi odi il fragor dell'onda adirata. Ivi ei

di Nencia. Cominciò prima dell'alba un andirivieni di

l'una a dispetto dell'altra or quest'oggetto

proprio nel bel mezzo dell'acqua! ¶ — Ho capito, disse

avesse provato lo spavento dell'imminente ghigliottina. Visitarono a

difficile trovare i caporioni dell'impresa se ne eccettui

uscio nell'entrare, carica dell'acqua ch'era stata

di quegli irrecusabili testimoni dell'umana caducità, che nostro

tranquilla. ¶ VI. ¶ UN EPISODIO DELL'ANNO DELLA FAME. ¶ Chi

giovane infiorata dalle grazie dell'avvenenza tutto facilmente si

commozione sfilava le punte dell'ampio fazzoletto che piegato

ristrette l'una appresso dell'altra e accucciolate procuravano

sentiva tutta la vergogna dell'essere scoperto. Intanto a

e pari alle note dell'organo rimbombava armonica per

uomo pèra per colpa dell'uomo dalla miseria e

ad essi il peso dell'esistenza. Il sacerdote continuava

viveva la maggior parte dell'anno in una sua

moda, trasandata, vecchia prima dell'ora, le avrebbero perdonato

e gli altri attrezzi dell'uccellanda. Ella era in

viddero il ragno navigatore dell'aria che, adagiatosi tra

adagiatosi tra le vele dell'elegante barchetto ch'egli

il misero all'unisono dell'allegra compagnia che li

del suo viaggio e dell'impressione che gli aveva

per cui, sul finire dell'autunno, dopo terminata la

di vociferare sulla bizzarria dell'abito ch'ella avrebbe

aveva conosciuto il padre dell'Ardemia, e s'erano

viva e gratissima memoria dell'amico; ed ora nel

accordi del piano e dell'arpa, quest'ultima particolarmente

nel fargliene complimento domandò dell'altra sorella, della figlia

cuore per la memoria dell'antica amicizia. Nel dimani

lo mise a parte dell'innocente piacere che godeva

diceste, perchè, ad onta dell'opinione del signor Giovanni

capriccio di quest'anno dell'uccellata non era senza

piccole bricconate. Nell'inverno dell'anno scorso, egli ed

una di quelle effusioni dell'anima, che al toccar

cuore le prime violette dell'anno e le margheritine

a soli venti campi dell'una! Una famiglia come

ci danno adesso più dell'antico terreno, paghiamo il

giardini, dove la mano dell'uomo ha saputo domare

sul labbro il sorriso dell'ironia, ammirava nelle serre

uno dei quadri indelebili dell'infanzia, le rappresentava la

Era proprio la rosa dell'ultimo dicembre, bella tuttavia

motivo di lagnarsi nè dell'amore del marito nè

e gli antichi sepolcri dell'interno, passano processionalmente nel

e giunta alla pila dell'acqua benedetta, colla mano

dispiccare l'ultimo manipolo dell'uva che ci ha

Poi diviso il manipolo dell'uva, lasciò che se

panierina, aprì la porta dell'orto, ve li condusse

Una volta ci portò dell'uva. Alla mia dimanda

ad indicare i mutamenti dell'aria. Quel cortile è

dai compratori, senza curarsi dell'infernale schiamazzo e della

fermati dinanzi la porta dell'osteria, bevettero insieme un

riguardava come sua quella dell'amico, e tutte le

seduti l'uno appresso dell'altro; e quando andavano

gambe! ¶ — Effetto, mio caro, dell'essere avvezza a saltare

di città, che innamorati dell'amabile pallore fate tante

quando giunta alla pila dell'acqua benedetta nel segnarsene

Era spessissimo al letto dell'ammalato. Ella, riconoscente alle

godeva con tutta innocenza dell'amicizia che gli veniva

d'uopo del sole, dell'aria, dei campi; noi

pronti tutti i soccorsi dell'arte, si può avere

a sedere sul letto dell'ammalata vicino a Giannetto

da madre al bambino dell'amica, che senza lei

una di quelle compiacenze dell'anima, che valgono più

salire alla piccola cameretta dell'infermeria, dove avevano già

Sedettero in un andito dell'infermeria e passarono alcuni

perduta. Entrarono nella cameretta dell'infermeria. Le impòste socchiuse

ci voleva il permesso dell'Ordinario, ed egli afflittissimo

muoio, voglio che sia dell'Amalietta. N'è vero

volto posato sul collo dell'orfanella nascondeva le lagrime

lagrime e l'angoscia dell'anima dilaniata. ¶ Si faceva

accompagnarlo su in camera dell'inferma gli tenne discorso

la contessa nella cappelletta dell'infermeria, e dinanzi all

celletta riceveva la visita dell'angelo, e il raggio

fragile barchetto in balía dell'oceano, le gioie della

trovar compenso nell'amore dell'uomo. Ma era venuta

ora rompesse il bruno dell'erba e delle mura

veniva che quel lieve dell'acqua. Dov'erano adunque

del mento puntito e dell'esilissimo collo. La povera

il convento. La monachella dell'infermeria venne a vedere

quel giorno al letto dell'amica. Entrò nella camera

e poi nella cucina dell'infermeria, dove le aveva

monaca accese le candele dell'altarino e spalancò la

in lui la fonte dell'affetto, ed anche immerso

appena entrato nella camera dell'inferma. ¶ Reginetta non s

traspariva tutta la desolazione dell'anima, e sentì che

richiamare i giorni felici dell'età passata, si prefisse

l'uno nelle braccia dell'altro, che il suo

risparmi, e col latte dell'armenta che pascolava. Mi

l'accomodarle sui becchi dell'arconcello. Sbatti, sbatti e

concitata, una a dispetto dell'altra, narravano alla Menica

potrebbe tentare il pennello dell'artista forse più delle

sarete stata la figlia dell'oca bianca.... — A sentirvi

che ingannati dalla dolcezza dell'ora parevano sorridere al

Oltrechè dopo la fatica dell'intero giorno un po

è che i tesori dell'amore vogliono essere custoditi

fu che il preludio dell'immenso dolore che lo

Inginocchiato vicino alla pila dell'acqua benedetta, teneva la

i più reconditi misteri dell'anima, tutto ad un

non profondere i tesori dell'affetto a chi è

è avvezzo a trastullarsi dell'affetto!... Che sarà di

a torrenti il profumo dell'uva fiorita, il ronzio

e portava il peso dell'intera giornata con tale

famiglia, e al tócco dell'avemmaria, mentre gli altri

Chi al fioco lume dell'alba misto allo splendore

e tutti gli affetti dell'anima, si sarebbe subito

antico confessore. ¶ Col ramo dell'ulivo benedetto tra le

inginocchiato vicino alla pila dell'acqua santa. Nubi d

soave e maestosa melodia dell'organo. Alcune pie donne

volto serbassero le tracce dell'orgasmo di quegli otto

nell'andarsene al luogo dell'eterno riposo, veniva lì

più agio gli avvantaggi dell'affare ch'ella aveva

dovesse almeno il tributo dell'acquavite. Convenne vuotare le

coppi, e alla fine dell'anno col sequestro fa

e ne' pochi attrezzi dell'inquilino, veggono preventivamente il

l'una al braccio dell'altra giravano amorosamente chiacchierando

fanciulle ripararono all'ombra dell'un dei cipressi che

facevano fresco coi lembi dell'ampio fazzoletto a croce

del letto nuziale e dell'indispensabile coltrice, ci voleva

nei più vaghi colori dell'iride s'andavano agglomerando

buona pezza a discorrere dell'avvenire che gli prometteva

lacrime sulla bionda testa dell'innocente. Un'orribile scena

fiori, e cogli occhi dell'anima non vedeva che

famosi tra i generali dell'armata austriaca. La luce

scalpitare della madre e dell'altro bambino ch'ella

un fresco venticello foriero dell'aurora increspava il verde

terreno sfidasse l'ira dell'inimico. Quando il sole

che la solenne maestà dell'ora le infondesse un

i paperottoli, gli erbaggi dell'orticello. Anzi quando stava

furono l'una appresso dell'altra si guardarono entrambe

con tutto l'affetto dell'animo. ¶ — Ma voi siete

morta. ¶ — Forse laggiù?... allora dell'incendio? ¶ — No: dappoi; egli

sedettero l'una appresso dell'altra, e così mangiando

udivi, tranne il pendolo dell'orologio, che in forma

dappresso, la vita elegante dell'alta società a cui

che inginocchiate sulla ghiaia dell'alveo profondo sbattono in

paradiso terrestre, questo paese dell'abbondanza e della ricchezza

dar prove non indegne dell'austriaco valore. ¶ Frattanto il

dettagli e i progressi dell'ultima vittoria. Nell'attraversare

lì riunita sulle rovine dell'amata terra natale, nel

trasportando, come gli esuli dell'antica Troja, gli avanzi

risentire il benefico influsso dell'aria libera dei campi

rivivere negli anni beati dell'infanzia. ¶ Alzarsi ogni dì

respirare l'aura balsamica dell'alba e ricrearsi dello

Un dì, sul finire dell'autunno, sedeva al solito

in quella sera più dell'usato numeroso. ¶ — Che abbiano

da falegname. Un contadino dell'Illirico, che possedeva alcuni

era divenuta l'amica dell'Oliva e la madre

allattava l'ultimo bambino dell'Oliva. Erano stati a

faccia infantile la scintilla dell'intelligenza! Oh sì! doveva

povera patria. La malinconia dell'ora, l'ostinato silenzio

ha rallegrato gli spasimi dell'agonia.... Oh prega che

forse perchè le colpe dell'Italia fossero lavate nel

le disse; vi ringrazio dell'amore che mi avete

Un dì, sul finire dell'inverno, ell'era stata

Dio! perchè affliggersi prima dell'ora? Son pochi dì

e accennava le robe dell'Oliva; aveva una piaga

con tutta l'espansione dell'affetto. Ma la Mariuccia

largamente ricompensarci! La gioventù dell'uomo che amasti fu

cristiana pietà. Sul fare dell'alba le portarono il

così lugubre! — ¶ Alla raccomandazione dell'anima parve ritornasse in

l'una nelle braccia dell'altra pregate perchè cessino

terribile ora, le pene dell'agonia, il sacrifizio della

barone chiuse le finestre dell'appartamento della fraile. Un

di chi poteva godere dell'esterminio dei propri fratelli

l'elemosina in nome dell'incendio, i feriti strascinati

presentiva tutti gli orrori dell'irreparabile destino. Si abbracciarono

parete senza i mezzi dell'arte, era lo slancio

trasporto e nell'effusione dell'amore? L'avvenire ch

della sentinella, lo strepito dell'arma che questa aveva

manda raggi sulla faccia dell'acqua. Craglievich Marco si

propagato fino a quelle dell'Atos, là dove il

Che importa a noi dell'Italia? forse che le

passo riposandosi della fatica dell'alveo. – Giannetta quasi involontaria

compita per tutta paga dell'amore ch'ei loro

cuore e quella fede dell'anima, ch'egli aveva

mente. Come le rose dell'occiduo sole, che dopo

lontananza, allor tuttavia risplendente dell'ultima luce, indovina l

tombe degli avi. Invece dell'araldo che in quell

l'aere, come quella dell'allegra allodoletta quando balla

come se i sogni dell'oggi avessero avuto forza

festoni lungo il muricciuolo dell'orto, dov'ella si

aveva indovinato il cuore dell'uno, era però ben

si passasse in quello dell'altra. Meni era così

intenzione che nel dì dell'ottava di Pasqua la

c'era la presa dell'agnello, cioè un agnello

con tutta l'espansione dell'animo, come se si

che stretta al braccio dell'amica non aveva avuto

donne guardando al pelo dell'acqua che s'andava

Giannetta quando s'accorse dell'inganno, quando ad uno

si burlavano della dignità dell'anima sua, e i

e disfogare l'amarezza dell'anima tradita! Ma la

si getta nei campi dell'immaginazione o si ripiega

Tra le continue visioni dell'ameno paese nativo, tra

VIAGGIO. ¶ Nella camera mortuaria dell'ospitale civile di Trieste

una messa in suffragio dell'anima tua, e Dio

o che nel secreto dell'anima le parlasse un

la notte. Sul fare dell'alba spuntavano a Sistiana

friulano fino alle rovine dell'antica Aquileia. Una confusione

la vivacità dei colori dell'abbigliamento le togliessero il

senza sospetto il dolore dell'anima, come se le

assisi l'uno presso dell'altro sul fusto rovesciato

altro sul fusto rovesciato dell'antica colonna che ho

sento tutto il valore dell'inestimabile tesoro che il

da domare l'impeto dell'anima conturbata, e quel

quegli occhi quasi fuori dell'orbita, quella persona tutta

il martirio l'una dell'altra. Finalmente la Paola

anima il germe funesto dell'odio, e di aprirla

assenza. La dolce effusione dell'amore li faceva buoni

che vengono dai padiglioni dell'Eterno, mi avevano aliato

pendevano incrociati il ramo dell'ulivo pasquale e la

della sua intelligenza. Scintilla dell'alito divino, nel crogiuolo

la sua volontà! Invece dell'angusta sepoltura, egli mi

Miutte! nel gran libro dell'amore tu, in quel

in giardino una parte dell'orto che dal lato

produrre negli ultimi giorni dell'anno i fiori destinati

contento al rustico servigio dell'ortolano e di sua

languida piange l'appressarsi dell'inverno le cui brine

suo molto sapere e dell'esperienza ch'egli deve

che generatesi nel cuore dell'uomo a guisa di

bel quadro che gode dell'entusiasmo che suscita il

al vento i lembi dell'ampio vestito e le

ma, invece di godere dell'aspetto della terra ringiovanita

a ringraziare il Creatore dell'umore benefico che mandava

colore dei cavalli e dell'equipaggio che stava sul

ed azzurre dall'arancio dell'orizzonte; comparve il sole

e lungo le rive dell'Isonzo aprirono loro il

visitare insieme il sepolcro dell'ultimo dei Borboni di

posta sul modesto sepolcro dell'esule. Quando uscivano piovigginava

l'una a cavalcioni dell'altra, quasi un esercito

e notavano un piede dell'arco baleno, che quasi

spesso veniva sulle labbra dell'uno la parola che

dei campi, coll'aspetto dell'ameno paese, coi suoni

fanciulla, che a guisa dell'attillato corsetto dei dì

figlio! Oh! i genitori dell'uomo amato son cosa

anima quel sublime fior dell'amore, che, gelosamente custodito

la notte. Sul rompere dell'alba il sottile venticello

sera e l'umido dell'aria notturna non avevano

prima base all'anima dell'artista, senza l'inopinata

da ceppi, sul giaciglio dell'ospitale, nelle veglie di

io sia la madre dell'orfanella, e che con

quelli più forti ancora dell'amore, noi vogliamo insieme

Nella più lieta stagione dell'anno, quando tutto si

ch'io avessi paura dell'acqua, si disponevano ad

dovrebb'essere il destino dell'uomo! Fortunati coloro a

ch'ella le fece dell'amore che la consumava

tesori della virtù e dell'amore, questo doveva essere

l'una nelle braccia dell'altra, promisero di non

che parevano i caporioni dell'impresa andavano discutendo fra

a quella pover'anima dell'Armellino. Vorrei foderarle la

e or verde, or dell'Armellino e ora di

isposare Giorgio il nipote dell'oste di Oleis, se

al vivo il desiderio dell'armadio nuziale, che la

ha regalato quella bestia dell'Armellino, e un'altra

fatti franchi dall'esito dell'impresa fino allora felice

non l'inopinata presenza dell'amico, quando potè un

a piangere sul petto dell'amico, che intenerito lo

a contemplare il corso dell'acquicella! I più reconditi

di riflettere alla gravità dell'impegno che si era

aveva amato Giorgio più dell'Armellino, comprese allora il

vide bello nell'impeto dell'ira; più bello nella

piangeva fra le braccia dell'amico. Sentì come sarebbe

del quarantotto. Le lettere dell'Armellino mancavano. In paese

placida, ma evidentemente foriera dell'ultimo sonno. Ridotta a

poi parlarono a lungo dell'infelice lontano. Pareva che

aveva assistito la madre dell'Armellino. Il vecchio venerando

dal cuore l'immagine dell'Armellino, e che al

che lasciava. Le gioie dell'infanzia, le sollecitudini e

della famiglia, le memorie dell'amore stavano là. Si

incantevoli. Domina gran parte dell'alveo fino al ponte

che con mirabile ardimento dell'arte fu ivi gittata

neanche avvedersene. Sullo scorcio dell'inverno, quando i rigori

dilicatissima, passava molta parte dell'anno ritirata nella sua

silenzio e nell'amplesso dell'amicizia così versava senza

e nitente nella purezza dell'aere, così delicatamente illuminato

delicatamente illuminato dalle rose dell'occaso, era pur bello

con loro una parte dell'anno in città, e

non ci sono gioie dell'affetto, ma neanche i

a prestarsi nelle incumbenze dell'ufficio spettante a suor

le scale alla volta dell'orticello. In un istante

tra curiosa e lieta dell'averlo ricuperato.11 Tina, che

della vita, la coscienza dell'antico dolore gli si

voce soave aveva come dell'inspirato. — Questa poveretta ha

più cocente il cruccio dell'esilio, due immagini gli

e seduto sulla panca dell'osteria aspettava impaziente che

desiderj: ¶ — Giorgio, il nipote dell'oste di Oleis s

sguaiati discorsi al cuore dell'infelice furono coltellate. A

stabilmente associarsi al proprietario dell'edifizio, di modo che

a percuotere nella cantonata dell'edifizio aveva aperto una

Badessa a render conto dell'infranta clausura. Suonarono infatti

Tina quasi per rappattumarsi dell'averla in cor suo

confine al di là dell'acquicella. Quando fu tanto

precipitandosi fra le braccia dell'altro, che tutto commosso

essi sul margine erboso dell'acquicella; e si disponevano

la compera degli anelli, dell'abito nuziale e di

come una religiosa malinconia dell'anima che le faceva

s'avviarono alla dimora dell'avvocato. Era una casa

la notte, al rompere dell'alba entravano nel villaggio

più acuto. Dai rami dell'arbore ne pendevano diverse

rinnovarono tutte le gioie dell'antico amore. Si contemplarono

desiosi. La luce incerta dell'albeggiare li faceva pallidi