Pantaleo Carabellese, Il problema della filosofia in Kant, 1938
concordanze di «dell»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1938 | PREFAZIONE ¶ Nello scorcio dell'anno scolastico 1935-36 tenni l | ||
2 | 1938 | la filosofia deve occuparsi dell'essere in quanto essere | ||
3 | 1938 | i filosofi di «praticanti dell'inutile», dicono che essi | ||
4 | 1938 | i filosofi, la filosofia dell'atto non potendo dirci | ||
5 | 1938 | vuole risolvere, il problema dell'essere in sè; che | ||
6 | 1938 | possibile risolvere la difficoltà dell'universalismo filosofico e sfuggire | ||
7 | 1938 | che trasformano il dubbio dell'esserci della filosofia come | ||
8 | 1938 | possibile risolvere la difficoltà dell'universalismo filosofico, una fu | ||
9 | 1938 | moderna: ricerca della soluzione dell'antico problema ontologico sulla | ||
10 | 1938 | problema della conoscenza. ¶ Prima dell'Umanesimo e del Rinascimento | ||
11 | 1938 | unica via. ¶ Nel periodo dell'Umanesimo si comincia a | ||
12 | 1938 | i sistemi. Al problema dell'origine è sostituito il | ||
13 | 1938 | condiziona e il problema dell'origine e il problema | ||
14 | 1938 | non è soltanto storica) dell'uomo pensante: occorre, dice | ||
15 | 1938 | in evidenza i difetti dell'altro, non lo rinnega | ||
16 | 1938 | risolvere prima questo problema dell'esserci di una scienza | ||
17 | 1938 | gli idoli, le fonti dell'errore. Per Kant non | ||
18 | 1938 | non è un risultato dell'esperienza, ma un presupposto | ||
19 | 1938 | non c'è scienza dell'essere, non esiste la | ||
20 | 1938 | ragione è una facoltà dell'uomo conoscente; è qualcosa | ||
21 | 1938 | condizione della stessa scienza dell'essere. Questa scienza nuova | ||
22 | 1938 | dal concetto solo problematico dell'esserci una tale scienza | ||
23 | 1938 | più grave, il problema dell'unificazione costitutiva delle singole | ||
24 | 1938 | alla stessa esistenziale realtà dell'oggetto di quel concetto | ||
25 | 1938 | come questa scienza nuova dell'apriori che è oggettivo | ||
26 | 1938 | scienza (v. titolo completo dell'opera: «Prolegomeni ad ogni | ||
27 | 1938 | e sinteticità matematica. Difficoltà dell'intuizione pura apriori e | ||
28 | 1938 | dipenderebbe immediatamente dalla presenza dell'oggetto. Matematicizzare non è | ||
29 | 1938 | dipenderebbe immediatamente dalla presenza dell'oggetto e perciò intuire | ||
30 | 1938 | dovremo dire lo stesso dell'intuizione? Per rispondere a | ||
31 | 1938 | e cioè la distinzione dell'inseità (l'essere in | ||
32 | 1938 | e perciò la presenza dell'oggetto al soggetto intuente | ||
33 | 1938 | generale, pare la negazione dell'apriori; pure per Kant | ||
34 | 1938 | Kant è innegabile. Forma dell'intendere è il puro | ||
35 | 1938 | richiede l'immediata presenza dell'oggetto. La realtà è | ||
36 | 1938 | possiamo non aver coscienza dell'intuire. Ogni intuizione empirica | ||
37 | 1938 | pure del concreto intuire dell'uomo come ente conoscitivo | ||
38 | 1938 | invece è l'oggetto dell'aritmetica e della meccanica | ||
39 | 1938 | forma che viene prima dell'esperienza («prima» nel senso | ||
40 | 1938 | ha portato all'abbandono dell'essenza realistica del sentire | ||
41 | 1938 | conoscenza in questo innesto dell'esistenza nella conoscenza. Tale | ||
42 | 1938 | di tutti gli oggetti dell'esperienza» (pag. 78). A darci | ||
43 | 1938 | priori la necessaria legalità dell'esperienza stessa. È l | ||
44 | 1938 | la natura è natura dell'esperienza e che l | ||
45 | 1938 | si parta le leggi dell'una saranno le leggi | ||
46 | 1938 | una saranno le leggi dell'altra. ¶ Partiamo con Kant | ||
47 | 1938 | anche l'intera legalità dell'esperienza. Ma, si noti | ||
48 | 1938 | come le condizioni apriori dell'esperienza (cioè l'esperienza | ||
49 | 1938 | seconda dalla prima; concetto dell'oggettività e sua esigenza | ||
50 | 1938 | a quelli d'esperienza dell'oggetto (paragr. 18): Obiekt e | ||
51 | 1938 | Gegenstand (paragr. 19). ¶ Il concetto dell'oggettività è il più | ||
52 | 1938 | proprio sistema. Il problema dell'oggettività è trattato nei | ||
53 | 1938 | reso possibile dall'aggiungersi dell'oggettività ai giudizi empirici | ||
54 | 1938 | di alcun concetto puro dell'intelletto, ma soltanto del | ||
55 | 1938 | Gegenstand è il fenomeno dell'Obiekt, ma riconosciuto universale | ||
56 | 1938 | è un Gegenstand (corrispettivo dell'Obiekt nella coscienza). ¶ Avendo | ||
57 | 1938 | dice: (pag. 86) «A fondamento (dell'esperienza) vi sta la | ||
58 | 1938 | proprio giudicare, il giudicare dell'intelletto come facoltà dell | ||
59 | 1938 | dell'intelletto come facoltà dell'universale concetto, la coscienza | ||
60 | 1938 | è un concetto puro dell'intelletto, apriori, concetto che | ||
61 | 1938 | percettivo; ¶ b) la subordinazione dell'intuizione, in cui consiste | ||
62 | 1938 | aggiungersi un concetto puro dell'intelletto, sotto al quale | ||
63 | 1938 | mediazione perchè forma implicita dell'uno, esplicita dell'altro | ||
64 | 1938 | implicita dell'uno, esplicita dell'altro. Sono note le | ||
65 | 1938 | E la categoricità è dell'intendere e soltanto di | ||
66 | 1938 | Kant dice a proposito dell'esserci la necessità, in | ||
67 | 1938 | questo carattere di necessità dell'esperienza, occorre uscire dal | ||
68 | 1938 | ammette due forme apriori dell'intuire (lo spazio e | ||
69 | 1938 | e il tempo: forma dell'intuire le cose esterne | ||
70 | 1938 | la scienza della possibilità dell'esperienza; la quale dà | ||
71 | 1938 | della natura conosciuta e dell'esperienza con cui la | ||
72 | 1938 | effetto; su questa ammissione dell'esserci, nella realtà, questo | ||
73 | 1938 | che dall'esserci reale dell'uomo io mi formi | ||
74 | 1938 | possibilità della esperienza, possibilità dell'esperienza, che l'esperienza | ||
75 | 1938 | è quella possibilità. Possibilità dell'esperienza, che è la | ||
76 | 1938 | la distinzione tra possibilità dell'esperienza ed esperienza: (1. possibilità | ||
77 | 1938 | esperienza ed esperienza: (1. possibilità dell'esperienza è legge, essenza | ||
78 | 1938 | empirica in questa possibilità dell'esperienza, è vivere nella | ||
79 | 1938 | possibile dalla possibilità stessa dell'esperienza, cioè dalla legalità | ||
80 | 1938 | della reciprocità. ¶ Parte essenziale dell'argomentare di Kant in | ||
81 | 1938 | fondamentale e comprensiva legge dell'essere, perchè in essa | ||
82 | 1938 | e, direi, nella coscienza dell'essere. ¶ La cosa di | ||
83 | 1938 | naturale. Questa identificazione non dell'esperienza umana di fatto | ||
84 | 1938 | riesca contro l'aspettazione dell'autore, salva dunque ai | ||
85 | 1938 | dunque ai concetti puri dell'intelletto la loro origine | ||
86 | 1938 | loro validità come leggi dell'intelletto» (pag. 110). I concetti | ||
87 | 1938 | quanto costituiscono la possibilità dell'esperienza che è certo | ||
88 | 1938 | sono altro che principi dell'esperienza possibile» e non | ||
89 | 1938 | a fenomeni come oggetti dell'esperienza» (pag. 110). La natura | ||
90 | 1938 | secondo la scoperta platonica dell'idealità dell'essere come | ||
91 | 1938 | scoperta platonica dell'idealità dell'essere come tale. L | ||
92 | 1938 | che divino, con quello dell'intelletto umano. Intelletto quest | ||
93 | 1938 | non ontologico. L'ontologismo dell'intelletto umano è soltanto | ||
94 | 1938 | o una determinata forma dell'essere, ha se stessa | ||
95 | 1938 | nella soluzione del problema dell'essere. ¶ Su questa determinazione | ||
96 | 1938 | essere. ¶ Su questa determinazione dell'intelletto come insieme di | ||
97 | 1938 | in questa concezione kantiana dell'intelletto, certo noi non | ||
98 | 1938 | neghiamo che la spontaneità dell'intelletto kantiano possa e | ||
99 | 1938 | materialismo, ogni spiegazione materialistica dell'essere, a cominciare proprio | ||
100 | 1938 | per quel mondo noumenico dell'essere in sè, anche | ||
101 | 1938 | essere quel fenomeno spirituale dell'essere, che è la | ||
102 | 1938 | essere come essere. ¶ Or dell'indagine finora fatta da | ||
103 | 1938 | della ragione e non dell'intelletto. Di solito Kant | ||
104 | 1938 | di reciprocità. Per es., dell'idea del mondo avremmo | ||
105 | 1938 | altra nascono le antinomie dell'idea cosmologica. ¶ Si dica | ||
106 | 1938 | altrettanto per i paralogismi dell'idea dell'anima: cerchiamo | ||
107 | 1938 | i paralogismi dell'idea dell'anima: cerchiamo di concepirla | ||
108 | 1938 | perchè prendiamo i caratteri dell'anima che vive la | ||
109 | 1938 | Essa è l'esasperazione dell'idea di reciprocità o | ||
110 | 1938 | è del fenomeno, non dell'in sè. Elevare a | ||
111 | 1938 | di ragione le regole dell'intelletto non è sufficiente | ||
112 | 1938 | entità a questa totalità dell'essere formale. Quando la | ||
113 | 1938 | natura, del condizionato, non dell'Incondizionato; pur non potendo | ||
114 | 1938 | il III problema: quello dell'esserci nell'anima umana | ||
115 | 1938 | paralogismi e falsi ragionamenti dell'Ideale, non servono a | ||
116 | 1938 | l'unica possibile affermazione dell'Incondizionato. E perciò, nonostante | ||
117 | 1938 | sarà anche una metafisica dell'essere in sè, che | ||
118 | 1938 | non potendo essere scienza dell'essere in sè, perchè | ||
119 | 1938 | universale e il necessario dell'essere, ma sarà sempre | ||
120 | 1938 | sempre universalità e necessità dell'essere fenomenico. Or, se | ||
121 | 1938 | cioè l'apriorità sintetica dell'essere in sè nella | ||
122 | 1938 | sulla introduzione, nel conoscere, dell'esistere solo in quanto | ||
123 | 1938 | di affermazione e ricerca dell'essere in sè. ¶ Questa | ||
124 | 1938 | continua affermazione del problema dell'Assoluto, di Dio, problema | ||
125 | 1938 | questo problema nell'affermazione dell'Assoluto come Oggetto puro | ||
126 | 1938 | filosofia e quello oggettivo dell'essere in sè, in |