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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, L'eredità del genio, 1898

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
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mezzo alla piazza, candida della fredda luce delle lampade
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respirando l'aria frizzante della pura notte invernale, calma
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difendere l'amico, vittima della sua debolezza sentimentale: colpevole
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sacrificava al soffio supremo della sua passione; si era
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era levata nel buio della sua anima, e avea
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del suo cuore e della sua memoria. La stessa
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al compirsi in parte della legge fatale. Tua sorella
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Tua sorella, la figlia della donna che tanto ha
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malinconicamente, avea fatto scopo della sua vita Egli non
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avviò verso il centro della città. ¶ Nelle vie oscure
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breve giardino mettea fuori della cancellata i suoi cespi
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ombra la nota voce della piccola fonte che tra
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dormiva. E la figuretta della dolcissima amica si profilò
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dolcezza del ricordo e della cara visione,... Che silenzio
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lungo la fine scrittura della piccola, profumata di viola
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come tutti gli altri della sua età, a que
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neve, in quel momento? della grande mèta da compiere
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il sogno di redenzione della sua patria? ¶ In quella
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aveva finito per istancarsi della sua arte. E non
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infelice! ¶ Dopo l'abbandono della donna che aveva amato
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amato, dopo la colpa della sorella, il vecchio rimasto
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aprire la gentil lettera della carissima; ecco perchè egli
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passò sul volto pallido della bellissima. ¶ Lo guardò un
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scomparire tra il velo della pioggia, sbattuta dal vento
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la piccola rosa divina della sua bocca. Ahimè ella
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Rividi la piccola rosa della bocca voluttuosa, rividi gli
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adesso ridenti nella febbre! - della madre. Perfino la voce
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mano guantata. ¶ Mi chiese della madre - non sapeva nulla
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dolce illusione. A fianco della inferma che se ne
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si stringevano: la gelida della morente sotto le nostre
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spingeva ella sulla via della quale non conosceva ancora
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calda luminosità le via della cittadina e di sfolgorii
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con la cieca poesia della giovinetta che ama per
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occhi - i dolci occhi della mia giovinezza - e morì
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io sentiva! Eravamo dunque della stessa creta?.... Il suo
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intuita la grande voce della Natura che sin dal
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per lei tanto desiato della felicità. Dirle tutto? Chiedere
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a lei lo scioglimento della terribile situazione? ¶ Perderla, perderla
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fermai dinanzi al cancello della villa ov'io ben
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su i foschi cipressi della villa. ¶ Io avea il
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sperava ancora, nella pietà della donna. ¶ Non era stata
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luce, l'ultima gioia della sua pazza giovinezza struggentesi
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la meravigliosa creatura - regina della forma e del senso
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ei si spegneva lentamente, della volgarissima morte della lampada
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lentamente, della volgarissima morte della lampada a cui manca
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dato l’ultimo raggio della sua giovinezza e della
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della sua giovinezza e della sua intelligenza.... ¶ Ella mi
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E lo squisito corpo della bellissima ebbe una lieve
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era a l'apice della sua ebrezza. ¶ Vagolava nella
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e la suprema sensualità della greca iddia della quale
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sensualità della greca iddia della quale ella recava il
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dell'amore, dei baci, della giovinezza, il fascino del
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il ricchissimo banchiere, innamorato della dea da tanto tempo
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nudo il collo perfetto della dea. ¶ - Altre mille il
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e di beltà, regina della giovinezza e della voluttà
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regina della giovinezza e della voluttà, signora del mondo