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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
colpo ha retto; ¶ ma della testa gli balzò di
2
1483
se tu il di', della morte ti fido; ¶ e
3
1483
io te lo dico... ¶ della Montagna, del Veglio tuo
4
1483
e' comanda. ¶ Io son della mia patria sbandeggiato; ¶ Marsilio
5
1483
giuoco delle corna o della mora, ¶ o nasconder più
6
1483
il cane al sonaglio della sferza, ¶ ché si sentia
7
1483
terra morto, così detto: ¶ della qual cosa duolsi Orlando
8
1483
e pianse esser cagion della sua morte; ¶ e fece
9
1483
cognosce la sonda, ¶ ché della valle trabocca ogni sponda
10
1483
e va pel fil della sinopia saldo ¶ sanza uscir
11
1483
ma molto ancor più della sua conserva. ¶ Non v
12
1483
non si ragionava or della triegua! ¶ Bianciardin fuggito era
13
1483
questa; ¶ e ritrovata appiè della montagna, ¶ quivi soletto si
14
1483
perdonato. ¶ Di Carlo e della poca riverenzia, ¶ io so
15
1483
nascesti alluminato: ¶ abbi pietà della mia senettute; ¶ non mi
16
1483
vero campion, perfetto archimandrita ¶ della sua gregge sanza te
17
1483
confirmato è nel corno della Croce ¶ con Iosüè, con
18
1483
tradimento, ¶ e prima fe' della tua gente un macco
19
1483
sappi ch'io sento della morte il gelo -; ¶ disse
20
1483
morto: ¶ con questi patti della terra fora ¶ trasse Iddio
21
1483
disse come i Mori della Mec ¶ Gerusalemme vennono a
22
1483
terribil tuba? - ¶ E ricordossi della poveretta ¶ afflitta, vecchia e
23
1483
che e' giunse appiè della montagna ¶ a quella fonte
24
1483
e ragionorno pur succintamente ¶ della battaglia e d'ogni
25
1483
o specchio, ¶ o difensor della cristiana fede, ¶ o santo
26
1483
credo questo essemplo basta ¶ della antica miseria di Iocasta
27
1483
reo nimico: ¶ abbi pietà della mia afflitta moglie, ¶ ché
28
1483
straziarlo, ¶ e pensa ognun della più crudel morte: ¶ a
29
1483
becco ¶ e tratto fuor della mente lo stecco. ¶ E
30
1483
scritto, ¶ e per virtù della sua gagliardia ¶ e' par
31
1483
o vana; ¶ e così della spada Durlindana, ¶ e come
32
1483
mare, ¶ e il dì della battaglia dolorosa ¶ si vede
33
1483
non vo' ragionar più della fede, ¶ ch'io me
34
1483
cose a una lista, ¶ della vita di Carlo ammaestrato
35
1483
alla fine arrivando; ¶ e della lunga e dispietata guerra
36
1483
e come e' fu della Marca signore, ¶ ogni cosa
37
1483
raccontarlo: ¶ io dirò tanto della sua eccellenzia ¶ quant'io
38
1483
Italia chiamato ¶ per discacciar della Chiesa i rebelli; ¶ che
39
1483
arrivati ¶ dalle estreme provincie della terra, ¶ apparecchiavan contra Carlo
40
1483
quivi impetri per noi della sua pace. - ¶ Volea più
41
1483
ottocentoquindici correa ¶ dalla salute della Incarnazione; ¶ Carlo settantadue finiti
42
1483
sparse, ¶ un portico cascò della basilica, ¶ e 'l ponte
43
1483
benedica ¶ l'ultimo effetto della mia fatica. ¶ Noi possiam
44
1483
e tante gran provincie della Magna ¶ e l'Istria
45
1483
aüttor di sua natura, ¶ della sua qualità, s'io
46
1483
forse, auttor non falla ¶ della croce incarnata in su
47
1483
tutto vede, ¶ ricorderassi ancor della mia fede. ¶ Sare' forse
48
1483
Quivi si legge or della sua Maria ¶ la vita
49
1483
quello, ¶ ché si tien della Spagna ingiurïato, ¶ donde e
50
1483
offenda ignun sanza paura ¶ della vendetta, e noti bene
51
1483
traboccate e sparse ¶ fuor della fonte, che parevon rosse
52
1483
tutti i gran signor della Granata ¶ vengono a corte
53
1483
secentomila combattenti ¶ de' miglior della Spagna ti bisogna; ¶ e
54
1483
sacchetti; ¶ e lo stagnon della trïaca aprìe, ¶ ma non
55
1483
io esco un passo della via, ¶ chi gracchia, chi
56
1483
accolse: ¶ e così mal della impresa gli colse. ¶ Rinaldo
57
1483
annegati in quel mar della rena, ¶ e con fatica
58
1483
tutti quanti ¶ agli occhi della mente abbiamo un velo
59
1483
brutti, ¶ insino al termin della penitenzia; ¶ e non possian
60
1483
fu cacciato, ¶ e riservato della penitenzia ¶ la grazia, e
61
1483
la grazia, e pace della sua discordia ¶ e l
62
1483
e l'olio ancor della misericordia. ¶ Ma la natura
63
1483
a Siragozza a pena della chioma; ¶ se non, ch
64
1483
perché il globo cala della terra, ¶ chi va più
65
1483
ancora: ¶ se questi son della stirpe d'Adamo; ¶ e
66
1483
gridato hanno i profeti ¶ della Virgin, dell'alto Emanuello
67
1483
sì ch'io parlavo della umanitate; ¶ ma la natura
68
1483
vede Ricciardetto ¶ che fuor della città passano in quella
69
1483
sa la birba appunto ¶ della fonte e del santo
70
1483
è bene in colmo della ruota, ¶ di non condursi
71
1483
il Poeta, all'entrar della foce! ¶ Benché foco né
72
1483
essa desinar vorrai, ¶ appiè della sua mensa ci porremo
73
1483
è quella. ¶ Posonsi appiè della mensa a sedere. ¶ Ecco
74
1483
nella città per mezzo della turba, ¶ e fu per
75
1483
veggon dell'aria e della terra, ¶ sappi che manca
76
1483
ch'io sento ancor della mia fiamma antica; ¶ e
77
1483
e non si ricordò della giraffa. ¶ E degli uccelli
78
1483
popol saracino: ¶ - Abbi pietà della tua gente magna, - ¶ dicevan
79
1483
con Orlando, a consigliare ¶ della battaglia che ciascun qui
80
1483
ch'io non ho della morte paura. ¶ La morte
81
1483
pigliò Vegliantino ¶ e saltò della terra in su l
82
1483
si dice del mar della rena. ¶ Quivi eran Zingani
83
1483
alla sua gente detto: ¶ - Della battaglia ognun libero sia
84
1483
troverrà la morte! - ¶ Partissi della schiera de' pagani ¶ re
85
1483
lancia, ¶ ma questa volta della morte ciancia. ¶ Ulivier si
86
1483
Falseron presto morìo, ¶ nïente della sella si fu mosso
87
1483
crudo ¶ che gli sbarrò della piastra ogni nodo, ¶ ed
88
1483
Pirenei, ¶ onde s'udia della battaglia il tuono, ¶ del
89
1483
voi, ¶ serba ogni pianta della sua radice ¶ benché sia
90
1483
messaggier volando, ¶ e scriverrò della tua cortesia, ¶ e così
91
1483
sangue munto, ¶ usciron quasi della ròcca fora: ¶ ché spesso
92
1483
romanzi, ¶ forse la solfa della Margherita, ¶ ch'ognuno alfin
93
1483
molti gran baron là della Spagna, ¶ tanto che molto
94
1483
spesso si ritruova solo: ¶ della qual cosa e' s
95
1483
sia pitetto ¶ si ricordò della eccellenzia antica, ¶ e non
96
1483
busso agli orecchi pervegna ¶ della percossa, in sù tornato
97
1483
altro passa, ¶ ognun giù della sella rovinòe, ¶ ognun di
98
1483
e' cercava: ¶ pel fil della sinopia e per la
99
1483
pruovi. ¶ Io vi conforto della giostra, amanti, ¶ e la
100
1483
s'io il traggo della sella? ¶ Al primo colpo
101
1483
in una camera segreta; ¶ della qual cosa ciascuno si
102
1483
sia, peregrin, ti rammenta ¶ della Brunetta, che tua sempre
103
1483
dell'atto fiero e della sua grandezza; ¶ e disse
104
1483
testa. ¶ Rinaldo un salto della sella piglia ¶ quando e
105
1483
che cominciò a dubitar della morte. ¶ E quando egli
106
1483
conte Orlando. ¶ Io son della tua fama innamorato. - ¶ E
107
1483
luogo foresto ¶ nel mezzo della strada hanno trovati. ¶ Disse
108
1483
avviluppato! ¶ Un serpente esce della terra fora ¶ con sette
109
1483
Pagania. ¶ Io sento già della rovina il crollo, ¶ e
110
1483
uscite del sepulcro e della tomba; ¶ recate il bene
111
1483
non è contenta Antea della corona, ¶ non è del
112
1483
e del figliuol famoso della diva ¶ non so se
113
1483
veggo scorto ¶ cogli occhi della mente in uno specchio
114
1483
il gran sir già della Montagna, ¶ rimase un figliuol
115
1483
fama in tutto suona ¶ della reina glorïosa Antea, ¶ che
116
1483
è pure il campion della fé nostra! - ¶ dicea con
117
1483
poco tempo raccozzato fue ¶ della Franca Contea, di Normandia
118
1483
dirizzati ¶ sotto l'insegne della lor reina; ¶ e cuopron
119
1483
eran venuti del mar della rena, ¶ che non si
120
1483
bestie e fanciulli uccidendo; ¶ della qual cosa è mal
121
1483
sai ch'egli ebbe della guerra il torto; ¶ e
122
1483
fati e 'l Ciel della sua morte. ¶ Pur, se
123
1483
che elegga il giorno ¶ della battaglia, e noi verremo
124
1483
giganti ¶ con gli occhi della mente, e so ch
125
1483
par che sia tratto della Apocalisse». ¶ Chi mi dicessi
126
1483
è figurato ¶ il detto della Bibbia, dove e' narra
127
1483
cosa certa ¶ sapere ancor della lor morte sùbita, ¶ se
128
1483
era in sul bel della pace. ¶ Or nota, imperator
129
1483
figliuol del Veglio già della Montagna, ¶ a Siragozza è
130
1483
io me ne ricordo, ¶ della pace e di Spagna
131
1483
benedisse, ¶ ed ognun fu della pace contento; ¶ e dètte
132
1483
a trattar queste cose della Spagna, ¶ ch'a lui
133
1483
Marsilio riserba ¶ a scoprir della mente il suo segreto
134
1483
Corona. ¶ Quindici miglia fuor della cittate ¶ venne Marsilio incontra
135
1483
dèe comandare. - ¶ E dismontato della sella presto, ¶ si volle
136
1483
fa, ¶ e saltan tutte della sella quelle. ¶ E Ganellon
137
1483
ch'ognun s'avea della pace creduto. ¶ Posti a
138
1483
guerre di Francia e della Spagna ¶ quando si perde
139
1483
cervello. ¶ E tentò insin della fede Marsilio, ¶ dicendo: - A
140
1483
magna ¶ di Carlo e della pace e della Spagna
141
1483
e della pace e della Spagna. ¶ Poi finse una
142
1483
gli volse la punta della lancia ¶ come in mano
143
1483
ed Ulivieri; e sai della guanciata ¶ che mi diè
144
1483
diè in corte e della ingiuria mia ¶ che nel
145
1483
e poi che fu della bertuccia accorto, ¶ vide ch
146
1483
il zolfo al foco, ¶ della gran voglia di vedere
147
1483
fatto fare a Gano: ¶ della qual cosa Orlando si
148
1483
fanno è veduto: ¶ que' della terra cominciono armare ¶ le
149
1483
io trascorsi ¶ alquanto fuor della via prima usata; ¶ or
150
1483
Noi torrem la maestra della rete. - ¶ E finalmente trovorno
151
1483
da te stesso fuor della nave esci ¶ o io
152
1483
per certo: ¶ cercando andiam della ventura nostra, ¶ e non
153
1483
pagani: ¶ e si pentea della sua impresa strana; ¶ e
154
1483
Armossi il Veglio allor della Montagna ¶ e con la
155
1483
come morto uscì fuor della sella. ¶ E gran romor
156
1483
buon cavalieri, ¶ di vendicarmi della ingiuria mia, ¶ io gli
157
1483
e perch'egli era della città nato ¶ e de
158
1483
lïon diè in terra della bocca; ¶ allor Rinaldo alla
159
1483
abbandona ¶ e 'l pome della spada appoggia al petto
160
1483
terren si sia riscosso. ¶ Della qual cosa in gran
161
1483
Orlando allor gli mena della spada, ¶ ma indrieto si
162
1483
una notte uscì fuor della porta ¶ e vassene soletto
163
1483
e imperatrice ¶ ti lascerò della tua patria antica; ¶ e
164
1483
col suo oste fuor della cittate ¶ si stava, e
165
1483
non si disputò più della staffa. ¶ Come caduto fu
166
1483
umano, ¶ e molto partigian della ragione, ¶ che ne verrà
167
1483
questa a Rinaldo, ¶ che della impresa par più di
168
1483
poi ch'io son della mia patria fuori; ¶ e
169
1483
Ecco ch'io piansi della mia sciagura, ¶ ed or
170
1483
Gabriel, ¶ tanto gl'increbbe della umana prole; ¶ dintorno al
171
1483
Rinaldo veggiamo. - ¶ Usciron fuor della città armati ¶ dove sapean
172
1483
tresca; ¶ or vuol mostrar della ragion gl'incresca. - ¶ Or
173
1483
sentirai. ¶ Il gran Calavrïon della Montagna, ¶ fratel del Veglio
174
1483
cognoscer te, tristo, ¶ distruggitor della fede di Cristo. ¶ Tu
175
1483
Nipote del Veglio è della Montagna, ¶ ardito e franco
176
1483
cavaliere? ¶ Tu mi ristori della cortesia! - ¶ Disse Rinaldo: - Io
177
1483
e son segnato ancor della sua branca. - ¶ Rinaldo si
178
1483
Era il lïon già della terra uscito, ¶ e 'n
179
1483
menata, ¶ uscendo un dì della sua terra fuora: ¶ certi
180
1483
questi il Veglio mio della Montagna. ¶ E s'alcun
181
1483
Questo è pur lupo della nostra torma. ¶ Qui si
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1483
piangea d'affezïone; ¶ domandò della madre Rosaspina; ¶ disse Aldighieri
183
1483
quivi si duole ognun della sua morte; ¶ quivi pur
184
1483
dolente ¶ perché e' sapea della sua gagliardia, ¶ ché l
185
1483
doglioso, ¶ con certi principal della sua insegna ¶ ed Archilagio
186
1483
posela a giacer giù della sella. ¶ Guicciardo un'altra
187
1483
ch'al mio padron della nave la dia». ¶ Poi
188
1483
torrò quaggiù l'arbor della nave. - ¶ Ma poi che
189
1483
Carlo sbandito m'ha della sua corte, ¶ ed è
190
1483
c'ho in sommo della bocca ¶ un poco troppo
191
1483
discreto e degno ¶ e della gloria del suo sangue
192
1483
a tutti il caso della mano, ¶ che gran compassïon
193
1483
l Veglio appellato è della Montagna. ¶ E statti d
194
1483
l'accetta. ¶ Vanno parlando della gran potenza ¶ di quella
195
1483
con meco, e finalmente ¶ della battaglia si partì perdente
196
1483
per dargliel colla punta della lancia, ¶ ché così era
197
1483
e fece la 'mbasciata; ¶ della qual cosa Antea seco
198
1483
non so la cagion della tua impresa; ¶ ma poi
199
1483
barone, ¶ poi che Guicciardo della sella è fora. - ¶ Alardo
200
1483
abbattuto, ¶ ch'al colpo della donna non si attenne
201
1483
acquistar pel suo meglio ¶ della Montagna quello antico Veglio
202
1483
ne verranno in qua, ¶ della qual cosa io ho
203
1483
diamo in tua balìa. - ¶ Della qual cosa fu costei
204
1483
sempre sperai, ¶ o Redentor della cristiana gente: ¶ io non
205
1483
lui dinanzi cavalcava. ¶ Usciron della selva, e capitorno ¶ a
206
1483
è nel mar là della rena; ¶ otto giganti son
207
1483
e Salicorno il sir della contrada. - ¶ Rispose Orlando: - Lecito
208
1483
volta che tu mangerai ¶ della promessa ti ricorderai. ¶ E
209
1483
fratei carnali: ¶ signor là della valle di Malpruno ¶ cinque
210
1483
hai abbattuto! - ¶ e saltò della sella in terra presto
211
1483
e s'egli è della schiatta di Chiarmonte, ¶ ed
212
1483
dove stia il re della Bellamarina; ¶ tanto che giunse
213
1483
in un momento ¶ cavalier della tavola rotonda, ¶ e se
214
1483
mostri ¶ sanza cavargli fuor della prigione. - ¶ Disse il pagan
215
1483
voi volete adorar Macometto, ¶ della prigione scampati sarete; ¶ se
216
1483
ringraziorno la sua Signoria ¶ della sua gentilezza e cortesia
217
1483
dì ritorni il sole. ¶ Della giustizia, che in punto
218
1483
in sul crollo son della bilancia. - ¶ Era a veder
219
1483
ché gran paura avevon della morte. ¶ Già eron gli
220
1483
alla giustizia; ¶ già fuor della città son capitati. ¶ Èvvi
221
1483
Dove è la fede della sua Corona, ¶ che par
222
1483
sia il campo, uscì della città; ¶ verso Rinaldo n
223
1483
giucato, e' pel già della barba: ¶ guarda se questo
224
1483
quante carte, ¶ del fagian, della stama e del cappone
225
1483
parenti che gli strani: ¶ della vergogna, io n'ho
226
1483
la novella dice scorta ¶ della cassetta, e come il
227
1483
ebbe il cammel fuor della porta, ¶ e come il
228
1483
t'arò riverenza, ¶ ma della gola io non v
229
1483
È questo il porto della mia salute? ¶ È questo
230
1483
la notte al lume della luna. ¶ Or chi felice
231
1483
chiama talotta, ¶ essemplo pigli della mia fortuna: ¶ cascon le
232
1483
guardando, ¶ ché il lume della luna era scoperto, ¶ una
233
1483
Margutte, uscito un poco della via, ¶ un certo calpestio
234
1483
assalire. - ¶ Caminorono al lume della luna ¶ tutta la notte
235
1483
poco a poco uscîr della foresta ¶ e vengono il
236
1483
tocca, ¶ ricùciti una spanna della bocca. - ¶ Non volle la
237
1483
la fanciulla palesarsi; ¶ domanda della madre e de' parenti
238
1483
per dolcezza par fuor della mente. ¶ Il popol tutto
239
1483
ch'ella era uscita ¶ della città, quand'ella andò
240
1483
grasso ed unto, ¶ e della gola ritruova ogni punto
241
1483
giunse l'alfana appiè della montagna; ¶ quivi alfin pur
242
1483
ma pure al taglio della spada resse. ¶ E 'l
243
1483
cavaliere, ¶ dimmi se se' della legge cristiana, ¶ poi che
244
1483
in sua contrada: ¶ appiè della montagna al dirimpetto ¶ oggi
245
1483
saputo ¶ che Marcovaldo è della vita fore, ¶ e gran
246
1483
l pentersi da sezzo; ¶ della vergogna, io mi vi
247
1483
si mostrava d'affanno; ¶ della cagion del fatto domandorno
248
1483
in sino al mezzo della soglia, ¶ con la tua
249
1483
bocca non ti mandi: ¶ della tua tirannia, can traditore
250
1483
abissi! - ¶ Vergante uscito parea della mente; ¶ ognun tenea a
251
1483
sue contrade. ¶ Il barbassoro della gran foresta ¶ diceva al
252
1483
e che per parte della baronia ¶ ciò che chiedea
253
1483
n terra è dismontata: ¶ della qual cosa Rinaldo si
254
1483
sue drento alla buca ¶ della sua balia, che è
255
1483
e Giove il fulminava della ròcca. ¶ La terza parte
256
1483
non un ghezzo; ¶ fuor della bocca gli uscivan due
257
1483
tra sasso e sasso della scoglia uscire; ¶ l'aspido
258
1483
non narro. ¶ Ienna vediesi della sepultura ¶ cavare i morti
259
1483
e disse: - Per amor della tua figlia ¶ farò sol
260
1483
usciti già certi pagani ¶ della città col gigante alla
261
1483
non si mosse punto della sella ¶ per sua gran
262
1483
gaglioffo pien di codardia! ¶ Della tua gran viltà, per
263
1483
si getta ¶ per far della sorella sua vendetta; ¶ e
264
1483
io la gittai pur della sella; ¶ e s'io
265
1483
che s'è innamorata ¶ della sua fama e di
266
1483
fede mia, ¶ si loderà della sua cortesia. ¶ A mio
267
1483
le chiavi in sempiterno ¶ della mia vita, e tien
268
1483
Orlando cavava ¶ di fuor della prigion segretamente; ¶ ed a
269
1483
di questa baruffa, ¶ e della spada gli dètte al
270
1483
conobbe incontanente, ¶ e trasse della spada un gran fendente
271
1483
che t'ha fatto della sella uscire ¶ è stato
272
1483
quella ama, ¶ s'innamorò della sua gagliardia. ¶ Or s
273
1483
tanti gittati avea fuor della sella. ¶ Eran venuti di
274
1483
tuttavolta si viene assettando; ¶ della sua gente ordinava tre
275
1483
s'alcun ci è della vostra brigata, ¶ e Carlo
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nobil core ¶ che fa della ragion passare il segno
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fratello? ¶ Se' tu quel della gesta di Chiarmonte? ¶ Se
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tutte le dame cortese ¶ della città, né creder le
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onde già, Cupido, ¶ appiè della sua donna dal dalfino
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sbattezarti. ¶ Se' tu sì della mente fatto cieco? ¶ Guarda
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che cadde per virtù della donzella, ¶ e bisognòe che
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e dice l'orazion della bertuccia. ¶ Alcuna volta ch
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archìmia, ¶ dicevi il paternostro della scimia. - ¶ E forse che
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rubata ¶ ch'era signor della Bellamarina; ¶ in questa grotta
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trovorno, ché smarriti sono. ¶ Della foresta cercono uscir fuora
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maggiore, ¶ e 'l Soldan della Mecche n'è signore
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in sul pome appoggiato della spada, ¶ e disse: - Mille
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appiè del gelso moro, ¶ della cui fede ancor la
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possente; ¶ tanto che fuor della sella saltorno ¶ i due
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col suo compagno Dodon della mazza. ¶ E nel campo
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quando Orlando vede, ¶ tosto della sua sedia s'è
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far balzar giù molti della sella ¶ e capi e
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re Manfredonio ¶ del colpo della lancia era caduto ¶ e
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mio signore. - ¶ Ulivier disse della Trinitate ¶ come era una
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misericordia: ¶ sapea il pensier della dama Clemenzia, ¶ e scrisse
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dinanzi levare ¶ tutti que' della casa di Chiarmonte, ¶ ma
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lo debba avvisare Erminïone ¶ della venuta sua che sia
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non faria dannaggio. ¶ Marsilio della impresa il confortava. ¶ E
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e trovava la scorza ¶ della corazza, e passala e
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Pipino, ¶ sappi ch'Uggier della sella è caduto ¶ e
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mezzo il petto ¶ e della sella lo cavò di
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portarti in sulla punta della lancia. - ¶ Rispose Berlinghier: - Degli
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Or se lo stil della ragion non tiene, ¶ è
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tutta sua famiglia ¶ fuor della terra più di dieci
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il cavallo. - ¶ E raccontò della volpe e del gallo
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mira ¶ e 'l ferro della lancia v'ha appiccato
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ma per ben sol della fede cristiana. - ¶ Ma si
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di Faburro la sorella ¶ della prigione, afflitta e meschinella
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non sa che fussin della sua famiglia, ¶ e più
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conte Gano un colpo della spada ¶ dètte, che presto
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arnese, ¶ usciron tutti fuor della città ¶ una mattina al
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colla spada ne difalca ¶ della turba bestiale e maladetta
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al fondo. ¶ Ognuno avea della morte timore, ¶ ché 'l
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ci avea minacciati, ¶ e della vita savàn disperati. - ¶ Namo
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caval s'accorse e della spada; ¶ e volsesi a
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né buona; ¶ per Dio, della ragion trapassi il segno
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dico è il ver della tua figlia. ¶ Se tu
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e crollava la testa - ¶ della tua corte (che non
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che non puoi negarlo) ¶ della sua figlia cosa disonesta
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getta. ¶ Carlo fu presto della sedia mosso. ¶ Ma 'l
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io mi fuggi', temendo della morte. ¶ Tu ti stai
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d'Altafoglia. ¶ Questo era della schiatta di Maganza. ¶ Orlando
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all'oste di fuor della terra ¶ Rinaldo con Astolfo
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vedere ¶ qualunque uscissi fuor della cittade; ¶ così Terigi, ch
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si gusta il fele. ¶ Della tua morte e di
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preso e menato inverso della porta; ¶ e tutto il
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Fa' presto. - ¶ Astolfo avea della morte paura, ¶ perc'ha
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non potieno uscir fuor della calca. ¶ Orlando è in
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se ha conceputo sdegno ¶ della sua morte, mosterrà gran
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scolpite etterne e salde ¶ della sua gloria e fama
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l'avea chiesto prima: ¶ della qual cosa il popol
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soggiorna ¶ e sempre inganni della mente preme, ¶ cominciò presto
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cugino, ¶ io ti farò della vita tapino. - ¶ E trasse
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e dipartissi ed uscì della terra. ¶ Ma la regina
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popol sollevato»; ¶ e fuor della città si fuggì ratto
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qui col suo brando». ¶ Della qual cosa molto rise
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vedere. ¶ E tu, Fiorenzia, della sua grandezza ¶ possiedi e
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un sasso andar fuor della fromba, ¶ che in sulla
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pace si vuol fare. - ¶ Della qual cosa Orlando in
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per tutti i tempi della vita mia; ¶ e com
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con Morgante si ragiona: ¶ - Della lor morte vo' che
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e fatto è or della fede una tromba, ¶ la
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prima che noi uscissin della soglia, ¶ che questo mio
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è dipinto. ¶ Io fui della gran gesta naturale: ¶ credo
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un carbon nero ¶ che della tomba fuor sùbito balza
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quel Caron, ¶ e leverò della sedia Plutone; ¶ un sorso
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di ciò ignun sospetti; ¶ della mia sopravvesta il suo
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spesso, ¶ ch'ognun ragiona della vostra fama, ¶ e 'l
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fuggiva, ¶ perché e' temeva della sua sciagura. ¶ Orlando colla
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andasse, ¶ se l'aütor della istoria non ciancia, ¶ e
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spento sia il valor della tua setta? ¶ ché mai
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si scontrorno. ¶ Il colpo della dama fu possente, ¶ quando
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un gran saracino ¶ disceso della schiatta di Mambrino. ¶ Così
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costor alla ventura: ¶ usciron della Francia incontanente, ¶ passoron della
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della Francia incontanente, ¶ passoron della Spagna ogni pianura: ¶ tra
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capresto, ¶ e liberato fu della prigione ¶ perché e' potessi
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lïone. ¶ Rinaldo al lume della luna il vede, ¶ ma
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ch'omai tu fussi della vita spento. - ¶ E poi
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lïone scorgeva ¶ al lume della luna, ebbe spavento. ¶ Disse
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caviglia ¶ un cervio, e della pelle l'avea tratto
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poi ch'io senti' della tua passïone. - ¶ Quel disse
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poi ch'io senti' della tua figlia». ¶ Ulivier gli
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natura; ¶ e per amor della tua figlia bella ¶ la
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caldo ¶ che nessun più della terra partissi, ¶ tanto che
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poi sia che vuol della fera rapace. - ¶ Queste parole
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I saracin corrien fuor della porta ¶ faccendo festa che
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per la fera arsiccia, ¶ della qual cosa assai si
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dunque io mi dolgo della tua ferita. - ¶ Queste parole
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Ulivier rimase tutto afflitto ¶ della ferita sua più non
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vero Iddio preson conforto, ¶ della sua grazia e della
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della sua grazia e della sua potesta; ¶ come nell
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E priego il Re della gloria infinita ¶ che vi
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Spirito santo, ¶ abbi pietà della mia vita rea: ¶ uscir
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usate insino al fin della foresta. - ¶ Mangiaron tutti quanti
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avessi, come ebb'io, della ramata? ¶ Costui pensò di
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quando esce il sasso della fromba: ¶ are' quel colpo
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in sul masso sopra della tomba ¶ e féssel tutto
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mostro. - ¶ Poi colla punta della spada scrisse: ¶ «Nel tal
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le letter colla punta della spada; ¶ e puossi ancor
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significato ¶ ch'assediata è della gente pagana, ¶ e come
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e molti ha morti della mia famiglia; ¶ ogni dì
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ma non sapeva, omè, della sua pena: ¶ - Prima consenta
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amante faccia ¶ per ritrovar della dama ogni traccia. ¶ Detto
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Poi che furono usciti della porta, ¶ fino alle sbarre
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è il vero onor della età nostra. ¶ Surge d
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a te per colpa della antica sposa ¶ piangendo e