parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
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1965
a Milano alla direzione della rivista. Mai e poi
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1965
dal punto di vista della sistemazione materiale non posso
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1965
di un enorme accendino della forma e della grandezza
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1965
accendino della forma e della grandezza di un transistor
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1965
essere caporedattore; all’infuori della finzione, Consolo semplicemente non
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1965
è stato il rumore della porta che si apriva
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1965
accavallava le ginocchia fuori della gonna; in un disordine
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1965
bianca, l’orlo opaco della calza, il gancio della
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1965
della calza, il gancio della giarrettiera e un palmo
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1965
nella sua la mano della moglie, Consolo ha ripreso
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1965
sul lato più stretto della scrivania. Allora, mentre Consolo
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1965
in direzione del pantalone della mia gamba sinistra che
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1965
leggere. E l’operazione della lettura non ha molto
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1965
estremità lunga e appuntita della scarpa di Gioia. Consolo
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1965
a termine la pantomima della sigaretta, ha detto: “Vedo
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1965
dal punto di vista della critica del costume. Se
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1965
romanzi, con una sorpresa della polizia, con la chiusura
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1965
polizia, con la chiusura della casa di appuntamenti, con
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1965
di che cosa parlerei? Della disattenzione.” ¶ L’ho guardato
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1965
più presto la data della tua partenza. Io torno
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1965
scale semoventi, non quelle della metafora di Consolo sui
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1965
le dita ai vetri della guardiola, guardare dentro, battere
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1965
insolita tutti i particolari della scala che stavamo salendo
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1965
stavamo salendo: il corrimano della balaustra, fatto di un
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1965
di pezzi di maiolica della balaustra; benché fosse ormai
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1965
ho compreso il motivo della mia disperazione. Esso mi
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1965
preda, ricompariva nella descrizione della lingua appuntita, dura e
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1965
in atto. E invece della verità del bacio, io
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1965
piombarla nella maggiore catastrofe della sua storia, con milioni
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1965
l’inautentico al livello della storia, anzi che è
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1965
questo secolo, questa convulsione della corruzione, questo rigurgito dell
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1965
e, strada facendo, parlarle della sua salute. ¶ Ma come
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1965
Cora uscire dal portone della casa in cui si
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1965
la mano sulla spalla della ragazzina; una mano che
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1965
dalle spalle alla nuca della ragazzina; questa si è
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1965
è entrata nel traffico della Via Olimpica ed è
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1965
flusso continuo ed uniforme della vita quotidiana. Su quello
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1965
e abbassare il valore della loro merce, diffamandola e
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1965
secondo mestiere sotto quello della sarta, avrei provato a
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1965
avrei provato a parlarle della sartoria alludendo in realtà
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1965
altri nomi oltre quelli della clientela, no?” ¶ “Certo.” ¶ “Che
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1965
vestire sia la chiave della realtà. Tu potresti davvero
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1965
come le piante vivono della luce del sole. In
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1965
credeva che parlassi davvero della sartoria. Ma ad un
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1965
soffocare. Mi sono ricordato della scena ipotetica del mio
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1965
comò era l’altare della sua religione; e io
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1965
una delle tante ragazze della villa sulla Via Cassia
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1965
il suo tono ragionevole, della spregevole ragionevolezza che è
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1965
sotto il tessuto sotteso della camicetta, Popi aveva una
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1965
è seduta sul bracciolo della poltrona di mio fratello
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1965
gli anni più belli della vita, mi viene da
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1965
la fiammella sul fornello della pipa. Mio fratello ha
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1965
accompagna Francesco alla stanza della terrazza.” Popi non si
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1965
degli ombrelloni, il bianco della vernice dei mobili di
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1965
occupava tutto un angolo della terrazza. Popi ha aperto
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1965
servito negli ultimi mesi della sua vita: una padella
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1965
tappezzato tutto un angolo della camera da letto. ¶ E
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1965
e piena di vita, della brutta e immonda vita
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1965
di nuovo nel flusso della vita quotidiana; cioè erano
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1965
Ad un pittore, dunque, della borghesia, i miei genitori
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1965
essi, nella sostanza stessa della realtà della quale avevano
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1965
sostanza stessa della realtà della quale avevano fatto parte
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1965
lacrime rovesciato sulla spalliera della poltrona, smaniando e torcendosi
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1965
volersi bene tra persone della stessa famiglia.” ¶ Abbiamo attraversato
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1965
con l’ombra nera della sentinella che va e
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1965
direzione opposta a quella della torre di guardia. Corriamo
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1965
sempre indicando il piano della tavola con la bacchetta
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1965
che tutta una parte della tavola è ingombrata da
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1965
in piedi sulla soglia della porticina, sta tuttora Baba
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1965
che sta nel centro della città, verso un grande
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1965
si trova nel centro della piazza. Eccoci distesi sul
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1965
mentre scrivevo il resoconto della visita. ¶ Queste aggiunte e
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1965
e Popi nella stanza della terrazza. In realtà le
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1965
di mio fratello e della sua erotomania ma senza
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1965
di tutto il particolare della roba dei miei genitori
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1965
poteva trovarsi nella stanza della terrazza; oltre tutto, mio
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1965
demolizione e la ricostruzione della casa. Ho pensato a
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1965
distribuita nelle varie stanze della nostra casa e avevo
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1965
di fronte alla demolizione della casa paterna perpetrata da
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1965
per sfuggire all’inautenticità della mia famiglia. Ma ecco
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1965
nella calunnia ai danni della buona e fedele ragazza
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1965
la trasposizione dell’invenzione della roba dei miei genitori
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1965
un prolungamento e sviluppo della verità. I miei genitori
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1965
immaginato accatastata nella stanza della terrazza non era in
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1965
che recita la parte della buona figlia piena di
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1965
ha fatto il giro della scrivania, ed è venuta
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1965
padrigno che sia innamorato della figliastra, e di una
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1965
che non era guarita della bronchite e doveva chiamare
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1965
che sotto questa faccenda della montagna ci fosse l
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1965
magari la notte prima della mia partenza, mi sarei
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1965
E Cora sarebbe morta della sua malattia, come io
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1965
il deus ex machina della morte e tutto andava
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1965
ti incontro nella foresta della vita e ti dico
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1965
è sembrata, al contrario della mia, molto cambiata. Ma
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1965
leggero, vuoto e posticcio della maschera. L’ho capito
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1965
come stai?” ¶ Qualche cosa della mia commozione è parsa
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1965
rendo conto, alternative fondamentali della mia vita. Ci penso
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1965
pur dietro il riparo della volontà edificante ed eroica
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1965
forse che la maschera della cinica speranza che la
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1965
quanto secondo la logica della normalità quotidiana. ¶ Ma che
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1965
Il deus ex machina della morte per malattia, d
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1965
diario la scena immaginaria della mia spiegazione con Cora
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1965
fare, eh, nella villa della Cassia o altrove?” ¶ Non
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1965
di liquidare la villa della Cassia e ogni attività
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1965
via del riflesso rosso della rossa vestaglia; d’improvviso
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1965
un sentimento acerbo così della corruzione di cui lei
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1965
la vivente personificazione come della possibilità di trasformare questa
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1965
dico: “Tu puoi guarire della tua malattia, e puoi
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1965
il naso nella lana della vestaglia, le braccia intorno
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1965
paralume rosso, nel mezzo della faccia rossa affondata nella
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1965
il più sommesso bisbiglio della tua coscienza.” ¶ Sabato 21 novembre
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1965
mite, annunziatrice di pioggia, della giornata d’autunno, rannuvolata
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1965
dita aperte. L’asfalto della strada, nero e poroso
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1965
appuntamenti per la villa della Via Cassia; telefona pure
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1965
sopra degli abissi vaneggianti della propria esistenza. ¶ Ma la
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1965
o meglio una parte della verità.” ¶ “Ti dispiace venirci
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1965
farsela con le ragazze della loro classe, se ne
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1965
Quale mito?” ¶ “Il mito della povertà.” ¶ “Che cosa vuol
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1965
ragazzo ha il mito della nobiltà. Non facendo parte
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1965
nobiltà. Non facendo parte della società dei nobili, gironzola
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1965
chi esce, sa tutto della vita, delle abitudini, dei
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1965
delle borgate; al posto della società mondana i disoccupati
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1965
i ladri; al posto della principessa, Cora, figlia di
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1965
siamo incrociati nel mezzo della saletta. Lei mi ha
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1965
trovati sotto il viadotto della ferrovia. Ad un certo
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1965
non trovarvi alcuna conferma della provocazione ambigua che pareva
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1965
che per il mito della povertà, anche per un
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1965
i lineamenti del volto della nonna non avevano più
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1965
non avevano più nulla della originaria rusticità. Gli occhi
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1965
è anche la cameretta della donna con il suo
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1965
è frugata nella tasca della giacca, ne ha tratto
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1965
cambiato, nello stesso modo della moglie. Come Agnese, aveva
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1965
già aquilino, per via della pinguedine delle guance si
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1965
e azzurri come quelli della moglie, ora sembravano spenti
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1965
frase) i nove decimi della visita; fino, cioè, al
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1965
approva, chissà, il commercio della figlia. ¶ Ed io non
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1965
Così, per la spaccatura della chiusura lampo si poteva
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1965
avevo riflettuto. La scusa della legalità dell’operazione non
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1965
farlo se non parlando della sua professione, il che
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1965
con mio fratello meglio della nostra conversazione per telefono
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1965
stati cancellati dalla faccia della terra E non ho
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1965
e a non occuparsi della propria famiglia?” ¶ “Che cosa
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1965
ferro stonava sul lilla della maiolica del lastrico, nella
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1965
poltrona; e al rumore della porta che si apriva
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1965
in modo che, invece della strada, rifletteva il volto
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1965
qui. Al di là della sartoria c’era la
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1965
ti sei neppure accorto della mia esistenza, ed ora
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1965
oppure all’apprezzamento professionale della ruffiana. ¶ Ho sentito il
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1965
opaco, come di pomice, della sabbia; il verde erbaceo
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1965
silenzio e la immobilità della giornata parevano essersi fatti
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1965
non era la villa della Via Cassia. Era un
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1965
per saperlo.” ¶ “Il nome della strada non lo so
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1965
i pezzi di carta della bustina del preservativo e
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1965
ha alzato il volume della radio e ha aspettato
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1965
Baba la sua filosofia della vita.” ¶ “E cioè?” ¶ “Baba
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1965
e sottile. Una parte della carogna affiorava, tumefatta, di
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1965
analogia tra la carogna della pecora e la massa
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1965
e la massa immota della persona di Cora; e
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1965
morale tra la carogna della pecora e la persona
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1965
con lo stesso nome della ragazzina stupida che sei
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1965
il colore del soffitto della macchina del cliente visto
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1965
e poi il silenzio della casa mentre Baba riordinava
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1965
e finalmente lo scroscio della doccia sul corpo nudo
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1965
un momento al casellario della posta, quindi ho aperto
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1965
naso, tenendo la figlia della signora Cora per mano
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1965
Sto cercando la figlia della signora Cora. È per
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1965
nessuna informazione sulla figlia della signora Cora. Fra l
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1965
calcoli, doveva essere quella della stanza dalla cui finestra
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1965
negozi. La voce petulante della bambina mi ha fatto
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1965
sotto gli occhi diffidenti della bambina, sono disceso a
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1965
a chiave l’uscio della camera, l’uomo si
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1965
Ottocento, in un quartiere della Roma antica, i miei
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1965
viola impresso nella penombra della straduccia: cinema Alaska. Ho
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1965
sfarzosa; dietro il banco della biglietteria stava una ragazza
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1965
Laggiù ai due lati della porta d’ingresso, cariatidi
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1965
sul pavimento, il raggio della lampada tascabile. Appena i
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1965
stati insieme nella villa della Via Cassia, della signora
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1965
villa della Via Cassia, della signora Cora.” ¶ È rimasta
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1965
come con la portiera della vecchia casa di Cora
180
1965
quotidiano, cioè alla normalità della corruzione. ¶ Ho visto tutta
181
1965
brani, tra gli sbuffi della vaporiera degli espressi, dalla
182
1965
vero che nella villa della signora Cora ci sono
183
1965
con gli occhi fuori della testa, noi due, Marco
184
1965
con gli occhi fuori della testa le dico che
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1965
religiosa e sulle cose della religione non ammetto scherzi
186
1965
a trovarmi alla villa della Via Cassia e ti
187
1965
a trovarla nella villa della Cassia, mi ha dichiarato
188
1965
qui il valore proverbiale della locuzione, a indicare una
189
1965
come Edipo è colpevole della peste di Tebe, così
190
1965
così io sono colpevole della corruzione della mia famiglia
191
1965
sono colpevole della corruzione della mia famiglia. Io colpevole
192
1965
normalità insensata e naturale della corruzione. ¶ Logicamente, il senso
193
1965
E dopo la casa della Via Cassia, altre peregrinazioni
194
1965
cominciava un brutto periodo della sua vita.” ¶ “E perché
195
1965
del canile. La casa della direzione, di un solo
196
1965
sospesa al di sopra della città nell’aria mite
197
1965
fatto dell’abbandono e della condanna a morte che
198
1965
la dolcezza e finezza della pelle accesa di non
199
1965
al tempo stesso fresca della freschezza della gioventù, e
200
1965
stesso fresca della freschezza della gioventù, e non posso
201
1965
denti. Sono gli anni della ragazza. Poi magari dice
202
1965
è precipitata alla casa della ragazza, l’ha trovata
203
1965
congiungendosi al di sopra della strada. ¶ Mentre così guidavo
204
1965
mi aveva detto Cora della mia maniera di amare
205
1965
con lei nella casa della borgata; e ho capito
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1965
aveva attirato nella camera della borgata era stata l
207
1965
era stata l’idea della povertà intesa come autenticità
208
1965
C’era un agente della polizia stradale, altissimo e
209
1965
era da una parte della strada una piccola utilitaria
210
1965
ho riconosciuto il cancello della villa di Cora. Lui
211
1965
corpo nudo e caldo della donna contro il suo
212
1965
altura la parte superiore della villa e poi, via
213
1965
Allora, guardando la facciata della villa che due globi
214
1965
sono entrato. L’interno della villa non differiva dall
215
1965
visto che sulla soglia della porta stavano il giovanotto
216
1965
per contrasto la bianchezza della carnagione. Stavano l’uno
217
1965
affettuosamente accarezzare il fianco della ragazza, risalendo con lentezza
218
1965
avventura, erano i rapporti della propria figlia quattordicenne con
219
1965
questo sarebbe il bacio della mezzanotte, qualche cosa di
220
1965
appunto del carattere proprio della coscienza, cioè della facoltà
221
1965
proprio della coscienza, cioè della facoltà di stabilire un
222
1965
si avvicina il momento della sua visita, cresce e
223
1965
sospenda le sue visite della mezzanotte, le quali, non
224
1965
penso, così l’idea della schiava come quella di
225
1965
accorgo che, a causa della larghezza del letto e
226
1965
larghezza del letto e della mancanza di un punto
227
1965
dito dietro la catenella della caviglia e tiro un
228
1965
nella zona più oscura della tua memoria. E cioè
229
1965
la stessa: l’idea della schiavitù, cioè della donna
230
1965
idea della schiavitù, cioè della donna come oggetto, come
231
1965
dunque all’idea sadica della donna incatenata, si intreccia
232
1965
intreccia l’idea masochista della dipendenza, dell’inferiorità, della
233
1965
della dipendenza, dell’inferiorità, della soggezione proprio di fronte
234
1965
chiusure lampo, dello slip, della camicia, del ventre, e
235
1965
riusciresti che a fare della psicologia di maniera, ossia
236
1965
psicologismo, cioè in sostanza, della pornografia velata, peggiore, in
237
1965
inautentico, cioè l’idea della paternità. Questa idea è
238
1965
dava quasi più fastidio della sua presenza: era la
239
1965
la discrezione irreparabilmente equivoca della ruffiana. Mi sono limitato
240
1965
Baba si è impossessata della busta, dicendo: “Dammela, te
241
1965
e non già quella della somiglianza tra la tua
242
1965
in luce la realtà della mia invenzione. Più tardi
243
1965
crescono fino nel mezzo della fronte, piccoli occhi color
244
1965
inconsapevole agli angoli arricciati della grande bocca rossa. ¶ Baba
245
1965
studenti pigri o incapaci; della sartoria di Cora. ¶ Intanto
246
1965
Baba sorveglia la regia della conversazione senza affannarsi né
247
1965
impaccio e nel gelo della penosa consapevolezza di tutto
248
1965
vassoio con trepida riverenza della vecchia domestica tradizionalmente fedele
249
1965
come è appunto, desiderio della regista. Ed io, per
250
1965
sigaretta stretta all’angolo della bocca e gli occhi
251
1965
il tappo dal collo della bottiglia, poi avviene la
252
1965
abbarbica sul vetro nero della bottiglia con le dita
253
1965
altro al di sopra della superficie del vino ancora
254
1965
luminoso al di sopra della porta dei piloti, che
255
1965
non sanno che farsene della verosomiglianza; ma si può
256
1965
senza saperlo, la vedova della propria vittima, non viene
257
1965
non riconosce nei racconti della donna i particolari precisi
258
1965
studia di non accorgersi della somiglianza strettissima che passa
259
1965
a Tebe allo scoppio della peste, Edipo vuole essere
260
1965
di Tebe, e insomma, della realtà. Egli vuole, cioè
261
1965
uomo che è figlio della propria moglie, fratello dei
262
1965
proprie sorelle e marito della propria madre? L’irrealtà
263
1965
impaurita ed empia, cioè della disattenzione. Ma Edipo è
264
1965
crolla al primo svegliarsi della coscienza. Apollo che lo
265
1965
che è il marito della propria madre e l
266
1965
giusto che mi servissi della tragedia unicamente per comprendere
267
1965
aveva svelato la corruzione della mia famiglia; la conversazione
268
1965
ho guardato. Era notte, della casa si vedevano soltanto
269
1965
nella penombra, sullo sfondo della massa nera di Monte
270
1965
è voltata allo squillo della suoneria, era Cora, mi
271
1965
mestiere di Cora e della corruzione che consentiva a
272
1965
benché, per l’angustia della cabina, stessimo l’uno
273
1965
in un punto qualsiasi della Cassia.” ¶ Non ha fatto
274
1965
mettermi con il muso della macchina rivolto in direzione
275
1965
sbarre, la bianchezza incerta della ghiaia di un viale
276
1965
correvano nei due sensi della Via Cassia la illuminavano
277
1965
siamo incontrati al bar della borgata, questo almeno ricordo
278
1965
per me più attraenti della biancheria di seta delle
279
1965
avevi con le donne della tua classe, le odiavi
280
1965
A Pina, una ragazza della borgata.” ¶ “E che effetto
281
1965
un romanzo su noialtri della borgata Gordiani. Da quel
282
1965
cose perché sono innamorato della mia figliastra e per
283
1965
significativa e ben costruita, della quale sono costretto a
284
1965
mani rosse le leve della vaporiera. Anche lui, come
285
1965
sistemato per il verso della profondità e il tabaccaio
286
1965
fermato davanti al cancello della casa di appuntamenti. E
287
1965
prolungata fino alla villa della Via Cassia, senza per
288
1965
di banca nella mano della ruffiana. La peregrinazione che
289
1965
a me ancora sconosciuto, della mia vita. Il corridoio
290
1965
al corridoio, era quella della nostra camera, di me
291
1965
Ho cercato l’interruttore della luce accanto alla porta
292
1965
che toccassero il legno della testata: così, coricandosi dopo
293
1965
coricandosi dopo le fatiche della giornata, Cora poteva immaginare
294
1965
non era più ricoperto della sopracoperta originaria, che era
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attraverso la contemplazione affannata della chincaglieria che l’affollava
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guardava al di sopra della spalla, con curiosità ostentata
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di parlare a Baba della lettera dell’anonimo. Mi
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ho udito la musica della radio e allora sono
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ha dato gli esami della licenza liceale. Mi comprendi
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ragazza dell’età e della condizione di Baba.” ¶ “E
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ti risponderebbe qualsiasi ragazza della mia età.” ¶ “Ma ci
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ha alzato il volume della radio, ha inforcato gli
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chiaro anche il gesto della mano tesa a stringere
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fatto risalire la manica della maglia fino al gomito
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oltre alla solita infelicità della miopia, un’altra infelicità
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Ha girato il bottone della radio alzandone il volume
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amica e il ragazzo della mia amica.” ¶ “E dove
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Sono in una stanza della casa di appuntamenti di
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mi viene dalla vista della bambola che sta sul
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sono seduto, in attesa della ragazza che al più
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guardato al quadrante fosforescente della sveglia sul comodino: erano
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scoperto che il colpevole della corruzione ero io. Soltanto
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pure lontano e indiretto, della corruzione: ma non potevo
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serpeggianti scuri nel mezzo della strada, tra i caseggiati
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ho regolato la posizione della scrivania davanti alla finestra
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diario di un periodo della mia vita che avevo
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me, attraverso i vetri della finestra. Mi è venuta
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di estrarre l’essenza della poesia dalla realtà quotidiana
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aveva assalito all’idea della rinunzia, l’impegno di
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minimi difetti dei vetri della finestra nelle nuvole del
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di affrontare il dramma della mia situazione familiare facendomi
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che diari. Si tratta della tua vita. Risolvila, dunque
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il normale tran tran della vita quotidiana, non più
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Baba, la vittima principale della corruzione a dimostrarmi affettuoso
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potuto rifiutare questa nozione della corruzione come normalità insensata
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fosse stata la voce della coscienza, che la nozione
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fronte ai fatti quotidiani della vita normale che senza
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crudele sinuosità e pesantezza della bocca. Una strana luce
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di pensare, dell’ardore della libidine altrui, provocata e
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l’uomo più disattento della terra vai a scrivere
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a parlare di fatti della propria vita, se ne
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essendomi destato nel cuor della notte e avendo ripensato
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nel diario gli avvenimenti della notte non ho esitato
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tra la realtà propria della menzogna e quella propria
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menzogna e quella propria della verità. Quest’ultima sta
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è dunque la realtà della tua invenzione e non
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profitto anche le briciole della loro vita allo scopo
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vede benissimo le rovine della città che il terremoto
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miei servizi dall’estero, della civiltà dei Maya oppure
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dalle pene dell’inferno della povertà, fino alle beatitudini
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alle beatitudini del paradiso della ricchezza, gironi che comunemente
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l’ostrica del nucleo della perla, si era formato
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spesso e anche fuori della camera. Come ho già
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mio amore più impegnativa della convivenza, cioè il matrimonio
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inconsapevole fedeltà ai gusti della classe da cui provenivo
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stile, allora di moda, della prima metà dell’Ottocento
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un romanzo, vecchia ambizione della mia vita. In questo
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rozzezza dei modi e della persona di Cora che
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darle un solo bacio della mia bocca, né una
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così da questa parte della mia vita mi sentivo
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protezione neppure dalla parte della letteratura. Inconfondibile, un’aria
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aveva tutte le apparenze della vitalità. E tuttavia, questa
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E tuttavia, questa storia della ricerca dell’autenticità attraverso
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padre e la madre della ragazza erano il padre
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era stato il motivo della loro unione; e così
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volta sola, il volto della realtà si era spogliato
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che tanto sulla catastrofe della mia narrativa. Ad un
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con l’automatismo proprio della disperazione, presi il manoscritto
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su una facciata laterale della casa e guardava ad
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pini il cielo azzurro della bella giornata estiva e
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anni; ma questa consapevolezza della mia gioventù mi faceva
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occuparti di me e della bambina. Soldi ne guadagno
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indovinare sotto gli ondeggiamenti della gonna, in realtà non
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e scomparve. ¶ La visita della ragazza-scheletro segnò la
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fine di quel periodo della mia vita. Già da
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secondo luogo, a causa della mancanza di qualsiasi partecipazione
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tuttavia preferibile a quella della veglia; e perciò non
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ebbero, oltre alla conseguenza della disattenzione di cui ho
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parlato, anche quella imprevista, della castità. Non decisi di
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un uomo nel fiore della virilità potesse rinunciare così
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nuova pietra dell’edificio della mia disattenzione. Ho già
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rende disattento nei riguardi della gente presso la quale
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tempo stesso è consapevole della loro esistenza in una
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mia disattenzione nei riguardi della mia famiglia, era un
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era dunque il senso della sospensione dell’attenzione, non
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invece, sarebbero state proprie della moglie che era stata
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attenzione, nel bel mezzo della disattenzione più completa. E
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riscontrato che nella realtà della vita, non era possibile
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tran, come si dice, della vita di tutti i
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diario di due mesi della mia vita. Poi da
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Del resto, questa ricostruzione della realtà, là dove era
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ho cominciato lo spoglio della corrispondenza. ¶ La lettera era
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la tecnica abbastanza particolare della lettera: sulla prima facciata
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seconda, dalla scatenata volgarità della denuncia, era una prova
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al collo nella normalità della corruzione, con Cora che
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hai ricorso alla metafora della sartoria, invece di chiamare
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la questione più importante della tua vita?” ¶ Naturalmente ho
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s’intravedeva il volto della figlia, atterrito, una mano
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spianata erano i simboli della stessa inautenticità. Ma questa
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in fondo il folclore della civiltà industriale. Ora che
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portava tutti i segni della cena che le due
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a metà. ¶ Sul marmo della tavola ho visto due
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posate in un angolo della tavola restava un po
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erano tutti i segni della fretta: le lampade accese
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S’intitolava “Il mistero della Maria Celeste”. La Maria
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giugno di un anno della prima metà dell’ottocento
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in Canadà. A bordo della Maria Celeste, si trovavano
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notato in altre parti della nave: la ciurma aveva
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sono posati. ¶ Il rebus della Maria Celeste non era
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e con i segni della vita quotidiana sparsi dovunque
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sparsi dovunque, il mistero della Maria Celeste mi tornava
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plausibile; stessa ignoranza assoluta della persona o delle persone
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suo campo. Al limite della pianura si leva un
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se viste dal fondo della pianura, si rivelano massicce
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con il solito gergo della cronaca nera la quale
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aveva scoperto il cadavere della figlia. Era caduta a
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e la parte inferiore della coperta; poi, sempre secondo
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fino all’altro capo della stanza e lì l
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spiegava che nel bagno della sartoria, su una cordicella
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dell’acqua sul capo della morta. Ma lo sciacquone
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stato trovato sugli orli della tazza e dentro. ¶ La
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probabile pareva essere quella della vendetta di un marito
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la zona più oscura della coscienza. In altri termini
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anch’essa, a causa della sua corruzione ad analoga
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come il vero autore della strage, sia pure nelle
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in fondo ai vagheggiamenti della mia immaginazione stava l
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un romanzo e non della vita reale; ma non
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deserta; ma la porta della camera di Cora era
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parete, davanti alla fessura della porta e ho guardato
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due mani l’orlo della gonna di Cora e
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dalla giarrettiera l’orlo della calza e poi abbassare
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la poltrona dalla parte della porta, ho acceso una
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avvenuto, forse si trattava della villa sulla Cassia, oppure
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giusta, cioè la “sorpresa” della polizia, non mi era
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sviluppava secondo la legge della normalità quotidiana: invece del
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ricatto dell’agguato e della vendetta di un marito
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proprio onore, la “sorpresa” della polizia; invece della strage
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sorpresa” della polizia; invece della strage, la morte nel
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machina, analogo a quello della morte di Cora, di
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era soltanto il giornale della mia vita, ma anche
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di un’intera parte della realtà; e che il
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attraverso il fatto stesso della soppressione. ¶ Infatti: il personaggio
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diario di un periodo della propria vita. Ora il
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ho udito l’uscio della stanza aprirsi alle mie
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è stata la morte della vecchia Baba stupida e
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tu chiami la morte della vecchia Baba?” ¶ “No, non
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simile a tante persone della sua età, salvo che
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Baba con il pretesto della lettera anonima.” ¶ “Perché pensavo
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anche quest’ultima scena della mia confessione a Baba
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insensibilmente dall’osservazione passiva della realtà alla rappresentazione vera
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mai fatto nella realtà della vita le cose che
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lascerò aperto sulla sorpresa della polizia e il ritorno
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fatale deus ex machina della morte di Cora per
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cioè sotto il segno della normalità quotidiana.” ¶ L’altra
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quotidiana.” ¶ L’altra faccia della conclusione invece è la
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il romanzo: la scena della mia confessione a Baba
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la più geniale illusione della vita. Così il progetto
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era servito: a liberarmi della vergogna di essere vissuto
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qui le due facce della conclusione, ambedue, come ho
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che conferma la realtà della confessione, essa conferisce a
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che nega la realtà della confessione, trasferisce il romanzo
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romanziere affronta il problema della rappresentazione della colpa e
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il problema della rappresentazione della colpa e del senso
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Con la prima faccia della conclusione io avrò un
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Il deus ex machina della morte per malattia funzionò
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i viali del giardino della clinica. Ecco il cancello
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per spingersi al massimo della velocità, frenando e ripartendo
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con tutti i riti della religione, questo non si
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Cora e le date della sua nascita e della
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della sua nascita e della sua morte, collocarono ai
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collocarono ai due lati della lapide le due piccole
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i soliti cenni compiuti della testa. Baba disse a
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che piange la morte della madre: tutto in regola
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nero che è proprio della morte, con gli occhi
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nel diario i particolari della vita quotidiana, come a
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lezione che avevo tratta della lettura del diario era
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esercita normalmente sui fatti della propria vita.