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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Il mondo non mi deve nulla, 2014

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
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un giunco in balìa della tramontana. «Cosa nascondi? Una
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al gradino più basso della scala. Perfino i suoi
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questo mondo». ¶ Le parole della tedesca scatenarono in lui
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che suggerivano la sicurezza della vittoria e invece erano
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di chi stai parlando?». ¶ «Della banca». ¶ «La banca?». ¶ «Sì
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rimanendo anonima. Ero stanca della gente. Ne avevo frequentata
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D’altronde la menzogna della banca è troppo grande
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domatore che per colpa della moglie che lo sminuiva
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categorie. Per far parte della prima la fortuna non
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Lei non ha idea della fatica che ho fatto
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con un gesto secco della mano, sibilando alcune parole
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verità. Non puoi fare della menzogna un’arte e
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bollette e la rata della macchina». ¶ Lei sul momento
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suo guadagno». ¶ Lo sguardo della donna diventò ammiccante. Lui
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potuto mascherare la miseria della mia esistenza perché mi
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di liberarsi dall’abbraccio della donna. ¶ «Ti prego, non
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erano vicinissimi. Le labbra della croupier sfiorarono quelle dell
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indeciso, ma la lingua della tedesca si insinuò nella
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tacque, rispondendo alle suppliche della donna con il vigore
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aveva capito il senso della frase ma poco importava
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no, loro fanno parte della scenografia. Le vere star
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Per ricacciarli nello squallore della loro esistenza. ¶ «E ora
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l’unica mano fortunata della sua esistenza. Non ne
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Stavamo navigando a sud della Nuova Zelanda. Una crociera
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braccia aperte sul fondo della minuscola imbarcazione. Era morto
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per riprendersi dalle fatiche della vita coniugale. ¶ «Ferdinando Semprini
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come allora». ¶ I piedi della tedesca iniziarono a muoversi
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una confidenza facevano parte della sua vita. E lui
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sua vita. E lui della loro. ¶ Gli amici del
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C’è un momento della notte davvero magico, quando
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a cantare sulle note della suoneria a voce alta
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rimase solo il rumore della catena che girava nel
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ha avuto le possibilità della croupier di tenersi in
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ha perfino il pelo della patatina soffice come bambagia
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cancello. Rispettò il rito della canzone propiziatoria ma fu
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di afferrare i lembi della sciarpa mi sussurravi una
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a battere le bische della zona e a farmi
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arrese. «Va bene. E della mia idea che dici
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all’angolo? Nel retro della salumeria? Al dopolavoro ferroviario
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che rinunciare alla compagnia della sua signora e uscire
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la mano sul culo della sua fidanzatina mentre lei
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che l’ultimo autobus della sera percorresse pigramente il
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salotto senza l’aiuto della torcia. Quando Lise accese
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discorso con un cenno della mano. «Non stasera, mio
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quel momento il motivetto della suoneria del telefonino di
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raccontò. «E il vestito della Carlina. Io mi posso
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casa infilando la porta della camera da letto. ¶ Quando
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guarda intorno alla ricerca della dama. Non c’è
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nel lato più buio della panchina e iniziò a
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perdersi tra le labbra della donna. Anche lei si
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l’uomo. «Sei peggio della Carlina che c’ha
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si appoggiò allo stipite della porta. «L’illusione è
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resto è puro esercizio della fantasia. L’illusione non
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per essere un vanto della tua razza». ¶ La donna
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attaccò una ninna nanna della sua infanzia. ¶ Schlaf, Kindlein
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in rabbia. ¶ I versi della canzoncina si trasformarono in
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vide la luce tremolante della torcia scrutare il pavimento
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arricciare il naso raffinato della tedesca, che chiese: «Lui
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braccia e le mani della donna ricoperte di guanti
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aveva asciugato il legno della panchina su cui sedeva