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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
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1919
sgocciolava fitto, il denaro della giornata. Gli si strinsero
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altro denaro nel cassetto della moglie; ma chiuse la
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stava dall'altra parte della strada, quasi dirimpetto. ¶ Ormai
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gli altri: i ricordi della giovinezza avevano la stessa
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una delle migliori trattorie della città: Il Pesce
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lei e un bracciale della poltrona tenendole una mano
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che regge le mura della Porta Camollia. ¶ Lungo i
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su subito le maniche della camicia ed entrava in
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quando fin nel mezzo della strada il vento aveva
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sparsi di toppe che della prima stoffa rimaneva solamente
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un punto all'altro della stanza. ¶ Giacco, pensando al
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abbondanti; e il vino della prima vendemmia: un vino
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occhi intenti alla trina della padrona, con i piedi
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piedi su la stecca della sedia. ¶ Anna, accorgendosene, si
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capelli con un ferro della sua calza, disse: - Ghìsola
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Ghìsola, ad un cenno della padrona, gli si avvicinò
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appena, con un ferro della calza, una mano, perché
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fronte, sentendo il segno della croce addosso; con un
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umida di nuvole color della seppia divideva esattamente dal
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bianche rasentavano la fronte della giovinetta; e una fragranza
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con il fetore caldo della stalla di sotto. ¶ Una
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movimento e al vocìo della trattoria. ¶ Del resto avrebbe
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nell'angolo più oscuro della stanza, dietro un paravento
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gli altri nel mezzo della tavola. Anna, fattosi portare
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guance con il dorso della mano, silenzioso, con il
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guance, tra il pelo della barba rada, erano delicate
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bagnato, con il bavero della giubba fino alla cima
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germogliati, mescolando il pallore della morte con il pallore
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morte con il pallore della vita! Queste foglie di
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corta quanto il palmo della mano. ¶ - Grazie a Dio
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lo baciassero. ¶ Masa, meravigliata della sua espressione sbigottita, gli
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si sente il suono della voce di chi si
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a frustare l'uscio della capanna come per uccidere
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era attaccato il concio della stalla. ¶ Domenico, sempre con
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far con l'angolo della bocca un piccolo cenno
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toccava con la punta della frusta nel mezzo del
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vetro, accompagnando il mugolìo della sua voce a bocca
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sbucando da una cantonata della capanna, lo vide solo
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scappò dalla parte opposta della capanna: il padrone s
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in tasca, la cantonata della capanna. Si sbucciava le
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vuole. ¶ Finalmente, si ricordò della trattoria; guardò l'orologio
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dentro una spalancatura interminabile della sua anima. ¶ Ad un
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aver sentito il sapore della propria bocca, sospirò; e
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viale, su la balza della ferrovia, si muovevano silenziosamente
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Di là dai tetti della Via Camoglia, la cima
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sempre sciupata dal ricordo della sua miseria. Ella diceva
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più buona. Il sentimento della morte le era sempre
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si fermavano all'uscio della trattoria. ¶ Ghìsola, allora, le
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giovanetti, ch'erano quasi della stessa età, dovettero doventare
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bocca con il dorso della mano. ¶ Pietro disse: - Io
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piedi serrandoli insieme. Sicuro della sua forza, il giovine
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cavò fuori la punta della lingua. ¶ - Non viene più
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ma udì la sonagliera della sua mula: - È il
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ma sopra il tavolo della stanza d'ingresso; e
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tuba contraendo la pelle della fronte, ritto sopra uno
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con la Ruota della Fortuna; c'era
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già imparato l'aria della canzonetta che le era
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in fila sul davanzale della finestra; dove il piccione
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giovinetta alzò il coperchio della madia e v'introdusse
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Quel mastichìo nel silenzio della stalla! E poi bevevano
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arrabbiandosi con il rumore della zuppiera, dove Giacco e
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e battere sul tetto della casa a Radda: gemendo
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spellava; e i volti della mamma e delle sorelle
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ad ammollare i vetri della finestra chiusa, quasi avesse
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quasi che le rincrescesse della sua morte soltanto per
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rispondeva dinanzi all'uscio della trattoria. La intese un
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trattasse di un turbamento della sua intelligenza; ma il
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pareva che gli usci della sua trattoria si chiudessero
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né meno il lembo della veste. E si meravigliò
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Ma Pietro si preoccupava della gente ferma a guardare
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Domenico, quasi a metà della strada, entrava in un
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il becchino del colore della sua terra, grasso come
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sentito diminuire l'importanza della sua fedeltà devota. Perché
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via? ¶ Domenico gli parlava della scuola con risentimento e
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Questo è il ricordo della mia povera mamma Gigella
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Pietro portò le chiavi della bottega ai camerieri che
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a quei maledetti libri della scuola. ¶ Domenico faceva castrare
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un momento nel palmo della mano, quasi pesandoli; poi
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pozzo mentre la molla della catena oscillava ancora. ¶ Le
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pane con il palmo della mano. ¶ Carlo era un
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alla nipote il posto della zia. Fornì lui la
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volevano compromettere il pane della loro vecchiaia. ¶ Masa si
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petto. Da uno strappo della camicia si vedevano i
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acqua bollente. ¶ Sul tetto della parata, tutto visibile per
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giù sopra i pezzi della carne, striscindovisi sopra. La
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parete, i riflessi trasparenti della loro acqua; che, di
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pigliava il primo piatto della pila, poi chiamava il
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dove rispondeva la porta della cucina, erano altri due
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alzandoli fino all'imboccatura della capanna. Ora, essi si
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al muro. Il sudore della fronte sgocciolava su la
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altro, capitando nelle ore della trebbiatura; in modo che
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stalliere annoiato, dall'apertura della capanna. ¶ - No, no. Siamo
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vi misero l'uncino della stadera; a cui attaccarono
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cui attaccarono il laccio della fune. ¶ - Pesi bene, padrone
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a salire, il legno della carrucola scricchiolò; mentre la
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questi, dietro il cristallo della porta, una vetrina a
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era l'uscio vecchio della trattoria, si empiva un
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l'elemosina tre giorni della settimana; una donna grande
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benda seguiva i movimenti della bocca. E che bocca
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rasato, stringendo la pelle della gola e poi battendo
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senza cappello, all'uscio della bottega; salutando anche chi
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in fondo ai recipienti della dispensa. ¶ Ma del vino
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facevano loquace; e fuori della cucina gli pareva di
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infastidiva anche di loro. ¶ Della città, invece, non sentiva
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cinta, perpendicolare al muro della casa, era lunga e
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ascoltasse; quell'aria trasparente, della quale aveva quasi timidezza
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e, sotto gli alberi della Piazza Beccaria, le baracche
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le altre, dalla parte della Barriera Aretina, terminano dritte
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in cui sentiva stanchezza della scuola; una stanchezza che
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sovrapposti i tre anni della scuola tecnica, cambiando tutto
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Ghìsola tutta la fiducia della sua vita. ¶ Stava a
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calde e asciutte più della stessa aridità che dovrebbero
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un punto all'altro della strada. Le persone si
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e, guardando il cadavere della bestia, disse agli altri
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proda sul margine erboso della strada; riabbassando la testa
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Sandro, un vedovo amico della famiglia che aiutava anche
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su per il muro della parte opposta. ¶ Ad un
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servizio da una signora della Castellina, un altro paese
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che s'assomigliano e della stessa dolcezza, con i
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s'aggira, quasi tormentandosi della sua lunghezza, impaziente, si
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basse fino alle pianure della Val d'Elsa; con
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avanti; e il peso della prima le traesse dietro
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vedeva tutto il solco della lingua a punta; una
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tutti. ¶ La metà superiore della torre era dentro alla
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bianchissima, con i numeri della casa, luccicava alla luce
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uno strappo dello stoino della finestra fino al mezzo
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finestra fino al mezzo della stanza; e dal raggio
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subito imbellita. ¶ La striscia della luce, essendo su la
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rispose: - È l'amica della mia padrona. ¶ - È sola
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infuori di loro e della stanza, non esisteva più
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che la padrona, risapendo della sua visita, l'avrebbe
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staccarsi tutti i mattoni della finestra, per colpa sua
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scintillamenti. ¶ Talvolta, il rumore della città pareva più distante
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finisce tra l'abside della chiesa di San Iacopo
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quasi solitario, il Ponte della Carraia: in fondo, i
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detto, a modo suo, della visita, non fidandosi della
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della visita, non fidandosi della lingua di Beatrice, la
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doventare rosse le stecche della persiana chiusa. ¶ Egli si
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geloso lo stesso anche della sorella. E le disse
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sarebbe stato una contaminazione della sua bellezza. Piuttosto era
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vedeva doventare del colore della terra bruciata; il turchino
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pendii diseguali, il barlume della notte gli sembrava che
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case. ¶ Non due tetti della stessa altezza, anche se
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Andando verso la Piazza della Signoria, fresca e annaffiata
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anche perché i parenti della moglie, ch'erano tra
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di se stessi e della loro decisione, come se
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di andare in casa della zia. ¶ - Ma perché non
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Siena, con la chiesa della Madonna di Provenzano. Tutte
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sa dove, la cima della Torre; e, più discosto
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più discosto, la cupola della Madonna di Provenzano, quasi
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braccetto fino allo scalino della trattoria. ¶ Domenico, quando li
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Ma il droghiere rise della sua collera e gli
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mezzanotte; e le tavole della trattoria sparecchiate. I cuochi
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era la luce elettrica della strada. ¶ L'uscio della
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della strada. ¶ L'uscio della camera di Pietro era
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fosse offesa di Domenico, della trattoria e di tutto
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dalla parte di dietro della casa. ¶ Pensava anche che
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lei; nascosti nell'ombra della siepe. Ma, ad un
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si buttò nel mezzo della strada e si rotolò
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perché temeva dovesse punirla della sua troppa contentezza; e
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parso che dal tetto della casa grondasse giù la
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sedette su gli scalini della Cappella; alla cui meria
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Pietro aprì lo sportello della carrozza, su la quale
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aveva sentito una trafitta della maternità. ¶ Pietro, con angoscia
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d'azzurro, sul margine della vecchia strada abbandonata; dietro
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tre insieme: il marito della sorella era fuori di
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insieme appoggiate allo spigolo della soglia, spinse innanzi tutto
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per Ghìsola il ritorno della coscienza. Ella sentiva che
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modo; ma, per rifarsi della continua umiliazione, non pensava
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di Siena, una signorina della sua condizione? ¶ È vero
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fosse vestita meglio perfino della figliola del sindaco, ch
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Marte. ¶ Da un balcone della cucina, s'affacciava per
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si sentivano gli odori della sua bottega. Nelle altre
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delle dita alla porta della camera. Egli, indovinando ch
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in sé gli scoppi della collera, così anche evitarono
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latta. Pensava alla poltrona della mamma, sotto il cui
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una lettera. La calligrafia della busta gli dette subito
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prova, vada in via della Pergola...». ¶ Vi era il
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Vi era il numero della casa, e un nome
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l'altra, provando meraviglia della compassione che una persona
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perché appurasse l'innocenza della nipote. Ma innanzi prese
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meno visibile il profilo della gravidanza. ¶ Egli si curvò