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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
1
1911
No, è la porta della città, e quelle sono
2
1911
che colore strano? ¶ – Colore della nebbia, caro mio, segno
3
1911
a tutte le dame della Corte. ¶ – E per amore
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1911
in una fenditura nera della terra.» ¶ – Entrate, entrate, signore
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1911
Salite, il grande Cerimoniere della Corte vi attende circondato
6
1911
in nome del Re, della Regina e di tutta
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1911
io vi saluto ospite della Reggia. Il Re è
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1911
Re è stato informato della vostra presenza in città
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1911
ad alimentare ogni facoltà della mia esistenza: ero un
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1911
è così. ¶ – La purificazione della materia. ¶ – Sarà stato un
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1911
completa e perfetta rivelazione della vostra identità. La mia
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1911
Vi sembrano gli stivali della rivoluzione, i suoi? ¶ – Ma
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1911
sogno, è un baronetto della corte d’Inghilterra. ¶ – Ancora
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1911
credetti che l’ora della morte fosse giunta per
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1911
per tutte le sale della villa: deserte. Non un
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1911
ero giunto alla porta della villa. La porta era
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1911
tenere indietro. ¶ – Le dame della città telefonano da ogni
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1911
privatissima. ¶ – Il grande Cerimoniere della Corte prepara l’ordine
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1911
il fumo? ¶ – Il pittore della Regina Gastone Speranza. ¶ – Eccellentissimo
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1911
omaggi e i sentimenti della mia devozione. L’onore
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1911
esposizione figurerete al fianco della Regina. ¶ «Lasciate che esponga
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1911
sedicesimo secolo, il secolo della magnificenza e del genio
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1911
accenna con l’indice della mano candida la finestra
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1911
rosa scarlatta sul davanzale della finestra mistica. Quante cose
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1911
Appena giunto a cognizione della vostra presenza in questa
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1911
si compie per mezzo della carta, badate bene, non
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1911
essendo che la sublimazione della carta si lavora cento
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1911
che sulle volgarissime labbra della plebe mi aveva lasciato
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1911
dubbio, basterebbe un granellino della più semplice materia e
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1911
Altrimenti nessuno si occuperebbe della loro salute. E se
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1911
monde. ¶ – Cristoforo Soffiato, critico della letteratura nazionale ufficiale. ¶ – Non
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1911
cannocchiale. Conoscete il cannocchiale della critica? È il più
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1911
un uomo ha detto della propria specie tutto il
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1911
Essi rosicchiano gli appartamenti della natura né più né
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1911
Pipper. ¶ – Sono il medico della Corte, signor Perelà, dei
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1911
con la pratica quotidiana della virtù, e lo sgravio
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1911
cinque precise, le dame della società e della Corte
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1911
dame della società e della Corte offriranno al signor
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1911
d’onore.» ¶ – Con intervento della Regina? ¶ – No, silenzio! ¶ «Non
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1911
per le vie principali della capitale e i suoi
41
1911
e dalle principali dame della Corte e della società
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1911
dame della Corte e della società. Sul colle municipale
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1911
parla nel vecchio Codice della donna e sempre a
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1911
il labbro all’orlo della tazza. ¶ – Carino. ¶ – Che animo
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1911
fumo. Sapete, dalla finestra della villa quando sono ospite
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1911
esce alitato dalle labbra della ciminiera, quasi essa parli
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1911
cianciando che i baci della donna più bella, in
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1911
capriccio degli uomini e della loro violenza. Bisogna invece
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1911
cetaceo. Ma più ancora della veste mi avrà seguìta
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1911
appoggiarli laggiù in fondo della sala dove ci sarà
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1911
deciso di dire alcunché della mia vita, non solo
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1911
associazione per l’emancipazione della donna. Le mie giornate
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1911
orribilmente formando una pozzanghera della mia infelice robustezza. Forse
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1911
stanza, spingendomi sull’orlo della follìa. ¶ «Una notte fuggii
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1911
respingere sentivo le unghie della follìa penetrarmi dentro il
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1911
di dolore al contatto della realtà. Signor Perelà, io
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1911
come una quotidiana necessità della vita. Non so concedergli
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1911
e non vale più della mia colazione, del pranzo
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1911
colazione, del pranzo o della cena. Debbo dichiararvi però
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1911
per ascoltare i parti della tua fantasia. ¶ – Signor Perelà
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1911
io m’ebbi solo della brutalità alla quale mi
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1911
Giacomina ha la parola della scienza. ¶ – Quello che per
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1911
voi non potete giudicare della loro riuscita. La cottura
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1911
maggiore o minore compattezza della pasta, l’azione del
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1911
È con la parola della scienza ch’io vi
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1911
in un pittoresco villaggio della montagna a trascorrervi la
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1911
angioli del Paradiso! angioli della terra!”. ¶ «Fu mio primo
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1911
avesse accarezzato il piano della tavola o la cornice
69
1911
rifugiò in un canto della stanza e guardò inebetito
70
1911
l’altro, nel mezzo della strada senza nessun mantello
71
1911
m’avrebbe lasciato metà della sua sostanza, sarei stata
72
1911
ancora nel pieno rigoglio della vita per poterla godere
73
1911
degli eccessi e trascorsi della gioventù. Siccome era gelosissimo
74
1911
ero giovinetta e ora della mia prigionia. ¶ «Il vecchio
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1911
accompagnarlo fino al cancello della villa, e dovevo mangiare
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1911
del proprio ingegno. Approfittai della sua perniciosa insonnia per
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1911
schiacciare, anche nel mezzo della giornata, i più beati
78
1911
e dentro il selvatico della villa, e proprio laggiù
79
1911
nell’istante più caldo della vita. Silvio s’accorse
80
1911
anni l’indimenticabile compagno della giovinezza. Dopo... conobbi altri
81
1911
il giornale. Dall’orlo della sepoltura, ancora tutta immersa
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1911
nella mia villa fuori della città dove vivo tuttora
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1911
strada lungo le mura della villa e quelle del
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1911
perfettamente e il senso della realtà, la triste, la
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1911
terrorizzata. Dovevo rendere conto della sua morte. Tutti mi
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1911
una corda nel mezzo della piazza, io non sarei
87
1911
e perché il medico della Corona, nel suo referto
88
1911
sorriso? Certo, le dame della società ieri vi avranno
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1911
sparisce, ponetela nel fondo della tavola. ¶ – E il denaro
90
1911
Mettetela là, nel fondo della tavola. ¶ – Questo giuoco come
91
1911
pappagallo, è sul davanzale della finestra, guardate. Com’è
92
1911
in disparte nel fondo della tavola con le carte
93
1911
Davvero. ¶ – Ma la curiosità della gente. ¶ – Favolosa. ¶ – E lui
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1911
le voci nei crocchi della gente, gli vogliono tutti
95
1911
annientare il torbido travaglio della materia...» ¶ – Bene! ¶ – Bravo! ¶ – Unico
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1911
Egli, essere vitale, che della vita conosce i più
97
1911
i più riposti segreti, della vita non conosce le
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1911
i più riposti angoli della nostra terra, esplorare, ordinare
99
1911
vada perduto un grado della sua inutile curva sciupa
100
1911
boa. ¶ – Per la serata della Catulva voglio avere la
101
1911
figura... ¶ – Un mesto sorriso della natura. ¶ – Mignonne creature. ¶ – Ditemi
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1911
Colomba Mezzerino... ¶ Nel cortile della Reggia una vettura attende
103
1911
di Re Torlindao, e della quale si vede uscire
104
1911
un pezzettino dallo stivale della gamba sinistra, simile a
105
1911
il più vecchio domestico della Reggia messo a sua
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1911
amiche vi ho parlato della mia anima? Esse m
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1911
non sia il piacere della virtù. Ed ecco Suor
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1911
portò qui il profumo della sua purezza e lo
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1911
muoiono nel peggior momento della loro vita?, o è
110
1911
morte il peggior momento della loro vita? ¶ – Il mistero
111
1911
loro vita? ¶ – Il mistero della vita e della morte
112
1911
mistero della vita e della morte nessuno mai seppe
113
1911
È la grande porta della vita, ma giunti ad
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1911
che sia il mistero della morte. ¶ – Udii parlare, talora
115
1911
Quelli colpiti dal sonno della sincope. Ma loro non
116
1911
Sì. ¶ – Anche nell’oscurità della notte il pendolo va
117
1911
ricchezze. Salendo lo scalone della Reggia con le tasche
118
1911
lo scalone, ai lati della sala del trono. Il
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1911
Ecco avvicinarsi alla porta della Reggia Iba, l’uomo
120
1911
un po’ il vincitore della lotteria prima che il
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1911
sale per lo scalone della reggia tra file di
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1911
Appena è al centro della sala lascia cadere i
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1911
gli puntellavano l’oscenità della bocca. ¶ Come aveva in
124
1911
rimasero solo i vigili della scorta. ¶ La berlina dell
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1911
percorrendo le vie principali della città. ¶ A mezzogiorno in
126
1911
postiglioni con la livrea della massima solennità. ¶ Una volta
127
1911
ma i migliori gentiluomini della città vollero lanciare di
128
1911
del trono, la porpora della berlina che aveva servito
129
1911
alla fine volle vendicarsi della sorte mettendo in quelle
130
1911
scendeva il liquore dolcissimo della clemenza. Un giorno apprese
131
1911
d’un tremendo segreto della sua vita: la signora
132
1911
dicano con l’aria della massima sodisfazione: “sentite questo
133
1911
regno e al tempo della famosa bancarotta avrebbe potuto
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1911
avanti, vi sono gratissimo della visita e permettetemi prima
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1911
voi con meticolosa cura, della vostra vita e del
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1911
compassione, e alla fine della visita li sentiamo con
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1911
dal passare un’ora della mia vita fuori da
138
1911
Che ve ne importa della superficiale e mendace ammirazione
139
1911
superficiale e mendace ammirazione della gente qualunque, di tutti
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1911
nel mondo all’infuori della pazzia tutto è...» ¶ Il
141
1911
beatitudine. Nella placidità lunare della notte, dall’una parte
142
1911
di essa la statua della Divina protettrice. La torre
143
1911
torri dell’odio e della vendetta dove sarebbero giunte
144
1911
bellezza con l’elevarsi della torre superba, mentre riposta
145
1911
farlo nascondere? All’ora della mensa non si presentò
146
1911
sostiene il torrione angolare della Reggia: la volta è
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1911
disciolto al primo lambire della fiamma? Non gli fu
148
1911
seguito rientra nel cortile della Reggia. Perelà viene condotto
149
1911
gentiluomini, ufficiali e domestici della Reggia tutti risalgono nei
150
1911
cuore fedele, l’amore della figlia diletta, l’amore
151
1911
visse fino al limitare della propria esistenza in tanta
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1911
guidata irreparabilmente sulla via della perdizione? ¶ – Voi sapete però
153
1911
mondo, nemmeno il pensiero della morte l’ha trattenuto
154
1911
scarico... eresie da miscredente della peggiore specie. ¶ – E che
155
1911
chiavi del nostro stato, della nostra casa, dei nostri
156
1911
nostri cugini... ¶ – Degli zii... ¶ – Della nostra vita... ¶ – Tutto a
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1911
erano risaliti negli appartamenti della Reggia, avevano tenuto discorsi
158
1911
aveva rimesso la lettera della donna che lo amava
159
1911
nessuno: «perché?». ¶ Il cortile della Reggia era insolitamente deserto
160
1911
restare. Infilò l’atrio della Reggia e fu al
161
1911
poté raggiungere la porta della città quasi senza essere
162
1911
Tutti s’erano contentati della favola che a lui
163
1911
per la città: domestici della Reggia, ufficiali, soldati, gentiluomini
164
1911
bocca per la gente della strada delle porte e
165
1911
quale fosse la sorgente della buona causa, l’opinione
166
1911
fosse tentato il taglio della testa, e che la
167
1911
il pensiero. Le preoccupazioni della Reggia e di tutta
168
1911
a lungo le torri della Reggia là in mezzo
169
1911
sopra tutti gli edifizi della città. Si ricordò del
170
1911
abitudine, le preoccupazioni quotidiane della vita e le sue
171
1911
conoscere le altre stelle della notte, quelle che risplendono
172
1911
si trovava nel mezzo della strada, fattoglisi accosto gli
173
1911
andare all’altro lato della via. Corse un secondo
174
1911
a imporre il rispetto della sua delicata, eccezionale natura
175
1911
fanciulli, divenuto nel mezzo della via ludibrio d’ognuno
176
1911
E l’espressione dolorosa della povera faccia diceva ancora
177
1911
stanze: indisposto. ¶ Il medico della Corte è venuto a
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1911
che io sono causa della sua morte. Egli è
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1911
per informarmi sul conto della mia sorte, a dirmi
180
1911
questi pensieri, la porta della stanza si apre cautamente
181
1911
mano spietata gli arnesi della distruzione e la forza
182
1911
distruzione e la forza della vendetta. Non so quello
183
1911
dieci davanti al ministero della Giustizia. Preparate la vostra
184
1911
di Perelà ¶ L’aula della Giustizia è al completo
185
1911
porte. ¶ Già alle sette della mattina la via e
186
1911
Si attende il ministro della Giustizia seguìto dai giudici
187
1911
vetuste, e fresche esalazioni della giovane e vecchia umanità
188
1911
perfeziona col miscuglio stesso della gente, proprio di certi
189
1911
e che in quelle della Giustizia in giorno di
190
1911
muovono, entra il ministro della Giustizia seguìto dalla sua
191
1911
il temporale. ¶ Il ministro della Giustizia resta in piedi
192
1911
s’inveisce. Al banco della Giustizia si suonano i
193
1911
un valore nelle aule della Giustizia. ¶ – Il signor Perelà
194
1911
mentre eravate pienamente cosciente della vostra assoluta impotenza e
195
1911
vostra assoluta impotenza e della vostra completa nullità. Ciò
196
1911
con tutta la dolcezza della sua espressione e una
197
1911
merita. Il misterioso potere della vostra persona è ormai
198
1911
poco sotto il banco della Giustizia, in piedi e
199
1911
allo Stato. Allo Stato della Chiesa e alla Chiesa
200
1911
peggio. ¶ – Lo credete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Direttamente
201
1911
Visto che il taglio della testa è, nel caso
202
1911
curiosità. ¶ – Lo credete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Un
203
1911
pedestri. ¶ – Lo credete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Autore
204
1911
valse. ¶ – Lo credete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Lo
205
1911
diaboliche. ¶ – Lo ritenete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Satana
206
1911
nere. ¶ – Lo ritenete responsabile della morte di Alloro? ¶ – A
207
1911
infette. ¶ – Lo credete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Lo
208
1911
perfetto. ¶ – Lo ritenete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Erano
209
1911
Mostruose. ¶ – Lo credete responsabile della morte di Alloro? ¶ – In
210
1911
peggiori. ¶ – Lo ritenete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Senza
211
1911
nulla. ¶ – Lo ritenete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Erano
212
1911
morte. ¶ – Lo ritenete responsabile della morte di Alloro? ¶ – La
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1911
sesso femminile agli effetti della giustizia. ¶ – Et voilà la
214
1911
Certainement. ¶ – Lo ritenete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Il
215
1911
arti. ¶ – Lo ritenete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Il
216
1911
lenone. ¶ – Lo ritenete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Assassino
217
1911
arti, ecc.?... ¶ – Le arti della spudoratezza. ¶ – Lo ritenete responsabile
218
1911
spudoratezza. ¶ – Lo ritenete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Lo
219
1911
arti, ecc.?... ¶ – Si valse della noia ch’è la
220
1911
malattie. ¶ – Lo ritenete responsabile della morte di Alloro? ¶ – Gli
221
1911
gravi ed escoriazioni multiple della vagina, con conseguente infiammazione
222
1911
sanguigni per la concupiscenza della carne, usciti come rettili
223
1911
il sangue. È figlio della fertile vecchiezza di tre
224
1911
ma con l’incanto della poesia nella voce, col
225
1911
nella voce, col calore della fiamma nel cuore. Voi
226
1911
sapete servirvi se non della menzogna e dell’ingiuria
227
1911
verde per il tossico della vostra invettiva, osservatelo. Egli
228
1911
Calleio! ¶ – Al Calleio! ¶ – Morte! ¶ – Della carne umana oramai abbiamo
229
1911
pena! ¶ – Morte! ¶ – Il messo della Regina. ¶ – Lasciatelo parlare. ¶ – Non
230
1911
coprono totalmente la voce della marchesa. ¶ – Non vi riesce
231
1911
altro genere, il Ministro della Giustizia lo condanna alla
232
1911
Potere, nella sinistra quello della Giustizia. ¶ Tutti rattengono il
233
1911
da tutti i popoli della terra a raccontare come
234
1911
infamia. E tu, ministro della menzogna, quando ti chiederanno
235
1911
quando ti chiederanno ragione della sua condanna, quando ti
236
1911
fumo. ¶ – E che risponderai della marchesa Oliva di Bellonda
237
1911
egli è il figliolo della fiamma, questo non lo
238
1911
Io supplico la pietà della Giustizia, di volergli concedere
239
1911
poveri occhi nei rigori della notte. Voi mi concederete
240
1911
tempo necessario alla costruzione della sua cella sulla cima
241
1911
per il precipitoso sgrondare della pioggia, impediscono qualsiasi cura
242
1911
dei terreni aridi e della sabbia. Culmina in un
243
1911
già trascorsa. Le finestre della Reggia sono tutte chiuse
244
1911
a toccare il fondo della propria fantasia, in una
245
1911
sottrarlo allo sdegno santissimo della folla. ¶ Certo, il Re
246
1911
i ministri, compreso quello della giustizia l’hanno trattato
247
1911
Ma si servono tutte della medesima arma: la lingua
248
1911
Le sentinelle al portone della Reggia si fanno indietro
249
1911
Dan... Dan... ¶ La piazza della Reggia si gonfia in
250
1911
per la via principale della città, i cui marciapiedi
251
1911
e barbabietole. Alle finestre della Reggia fanno capolino alcune
252
1911
per tutte le espressioni della vita inventarono complessi e
253
1911
alpestre. La maggior parte della gente si ferma e
254
1911
per il pietrame impervio della montagna, e un mannello
255
1911
scorgerà, o scorgendola sorriderà della sua minuscola grazia e
256
1911
l’azzurro col sangue della loro vittoria. ¶ – Macché! ¶ – Come