Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

uno di quelli classici, della Marvel per intenderci, che

un luogo all’altro della città e volano fra

si staglia al centro della trachea, il colletto della

della trachea, il colletto della camicia inamidato che punta

e continua la ricerca della chiave del portone, un

veloce a quegli anni della mia infanzia, quando, fra

me: quando ho saputo della casa in vendita, non

ha trascorso gran parte della sua vita. Io stesso

a ricordare l’essenza della mia infanzia: chiuso nel

volto incollato al vetro della finestra al di là

finestra al di là della quale si scorgeva la

si staccò dalla finestra della cucina e strusciò le

da letto, l’unica della casa. Mi avvicinai al

un occhio nell’obiettivo della sua supertecnologica telecamera che

non bussarono alla finestra della camera da letto che

nevicata e alla fine della storia che sto per

di casa. ¶ La finestra della camera da letto, come

di Angelo, il salumiere della strada, che un giorno

parrucchiere di mamma e della signora Filomena, la madre

vendendo mutande alle vecchie della strada finché un giorno

l’unico momento tranquillo della giornata, quando i nonni

lei si era compiaciuta della cosa tanto che, spesso

ho poggiato la costruzione della mia vita, la mia

il quotidiano più importante della città, e scriveva fatti

nel reparto di fumetteria della videoteca in piazza, mi

fra le tante stranezze della mia adolescenza, come detto

In realtà il motivo della raccolta non aveva nulla

piede appoggiato al bracciolo della poltrona del nonno, intenta

indicava l’ultimo nomignolo della serie. Il gesto fece

stato merito suo e della famosa nevicata. ¶ Eravamo più

Erano gli altri coetanei della strada a essere molto

erano altri due ragazzi della nostra età, un maschio

attenzione recitando la filastrocca della primavera di Gianni Rodari

dovette cogliere il senso della dedica o, forse, non

luogo preferito per vantarsi della mia intelligenza era il

di raccontare a tutti della mia intelligenza e bravura

delle emozioni più intense della mia vita. Custodivo in

giorno le avrei parlato della sensazione assurda che mi

il felino del Libro della giungla), quando il giornalista

Concetta dall’altro lato della strada, “ma a vuie

vidi sopraggiungere dal fondo della strada Viola. La fine

e puntellò le volgarità della vecchia contrabbandiera con altre

di fronte alle brutture della vita, e aspettava soltanto

quando Sasà, all’alba della terza mattina, bussò alla

mattina, bussò alla finestra della camera da letto per

la lasciava all’inizio della strada. ¶ Assomigliava un po

altre avevano le cartelle della Naj Oleari o il

ero seduto al tavolo della cucina, il volto affondato

sorrisetto marpione al tavolo della cucina e sussurrò con

stavolta serissimo: “La chiave della videoteca di Nicola Esposito

sul gradino di marmo della salumeria di Angelo, ad

soprattutto grazie allo spot della Levi’s nel quale

ammirare il blu intenso della stoffa intervallato dal rosso

era quasi impossibile accorgersi della presenza dei ladri. ¶ Quando

spingendomi contro il marmo della parete. “Mimì, mantieni la

sotto la flebile luce della cappa, a consumare con

Con il solo potere della mente riusciva a controllare

la fissa per Quelli della notte, che andava in

cantare insieme al resto della ciurma, lui se ne

per raggiungere il centro della terra. ¶ Quelle poche volte

unica arma a disposizione della povera nonna era stata

non sentire le telenovele della nonna, i dibattiti politici

di raschiare il fondo della bacinella con un ago

era sparito all’interno della tromba delle scale. Lo

avevo domandato a Sasà della figurina di Maradona, quella

che affrontasse l’argomento della trasmissione del pensiero, ma

a raccogliere i sacchetti della spazzatura sui pianerottoli, ma

potuto comprendere la gravità della situazione, ovvio, ma dai

per riportare la storia della famosa catenella di D

mi sgranchii le dita della mano che uscivano dal

Trascorsi la restante parte della giornata ad aspettare il

Quando finalmente i fari della Mehari illuminarono la stretta

avevo un bisogno disperato della sua cassetta, ma per

Sasà, con i ragazzi della tua età, io sono

scienza, e ai ragazzi della mia età interessa solo

temevo che arrivasse qualcuno della famiglia. ¶ “Che c’è

si affacciava dalla finestra della camera da letto per

Concetta dall’altro lato della strada, che anche di

imbarazzato mentre la voce della radiocronaca arrivava fino a

pensare, ciononostante l’euforia della famiglia non mi lasciò

Sport” aperto sulle partite della domenica, la biro pronta

spargere per i rioni della città la notizia che

capire la reale portata della notizia, e continuava a

donna Concetta dall’angolo della strada, “accussì ve facite

Non mi sono dimenticato della cassetta”. ¶ Perciò attendevo, e

commesso mostrandole le fotografie della cantante. Lei aveva fatto

quella sarà la compagna della sua vita. ¶ Me ne

un condomino ex ammiraglio della Marina in pensione che

sosteneva che i sacchetti della spazzatura non dovevano essere

mesi che la porta della casa di Viola si

che vive nelle Paludi della Tristezza. ‘L’essere millenario

fischiettava anche all’interno della sua piccola casupola di

di famiglie e ragazzi della mia età e tutti

poi avverto l’odore della pioggia estiva, quel misto

guardava e sorrideva, noncurante della mia partaccia. In quei

certo abbandonato l’idea della telepatia e dei superpoteri

burro spalmato sulle piastrelle della cucina e il nonno

scendendo più, deve occuparsi della madre.” ¶ “Vabbè, vedi tu

lasciato aperto sul tavolo della cucina, e mi ero

pantera di...”. ¶ “Il libro della giungla, uno dei miei

tirava fuori dalla tasca della camicia un’audiocassetta sulla

che negava l’esistenza della telepatia fosse in grado

esistono esperimenti a supporto della sua esistenza.” ¶ “Perché, esistono

esistono esperimenti a supporto della telepatia?” ¶ “Esiste il metodo

fu rubato dal borbottio della Mehari. Dopo un attimo

fare con i ragazzi della tua età, io non

e spinse il muso della Mehari fuori dal parcheggio

cosa?” ¶ “A farti innamorare della pallavolo. O, almeno, di

per affrontare i fossi della strada che da lassù

nuovo fornito come prima della rapina, e in vetrina

cadde sull’ultima vhs della fila, sulla cui copertina

timidamente. ¶ Dalla famosa sera della rapina cercavo di non

basoli umidi al centro della strada erano tinteggiati dalla

padre non è amante della musica classica.” ¶ Il vecchio

Durante tutto il tempo della sinfonia l’uomo continuò

stesse danzando al suono della melodia, mentre con la

uno stanzone nei pressi della stazione, insieme ad alcuni

amico,” disse, “fa parte della squadra.” ¶ Non dovevo avere

calze Burlington, giubbotto smanicato della Moncler e Timberland ai

il più grande errore della mia vita. La natura

lei, come del resto della famiglia, non sembrava esserci

le mani sui pantaloni della tuta mentre ripeteva “Uà

rientrò quel che restava della famiglia Iacobelli: padre, madre

noto negozio di giocattoli della zona, con la staccionata

un cannone. Il centro della stanza, invece, era occupato

pilota si fosse accorto della mia testolina di certo

Shelly non si accontentò della resa e con un

a conquistare il cuore della mia amata, a sperare

colore sono i capelli della donna con la quale

grande amore non corrisposto, della difficoltà che avevo a

invischiate nei lunghi fili della barba. Mentre continuavo ad

Beethoven (che aveva approfittato della nostra lunga conversazione per

ci intrufolammo nelle viscere della Stadt, la città; ci

parlava di Vasco e della scuola, io cercavo di

centro, quel che rimaneva della Zoccola, ovvero la torta

più buona non solo della classica colomba – che qualche

il nonno – ma anche della cassata siciliana che ci

ribellione sempre più accentuata della figlia o perché, in

fosse venuta a conoscenza della notizia lo avrebbe mollato

Canada ne Il richiamo della foresta di Jack London

e passai a raccontarle della fantastica giornata trascorsa, del

che affogavano nel buio della strada. Pensai di portare

troppe domande da parte della mia famiglia, perciò appoggiai

e dagli altri membri della famiglia, che pregavano ogni

caratteriale dimostrava più anni della sua età e, soprattutto

ovetti con la sorpresa della Kinder o i Gianduiotti

nella dispensa ma che della Nutella, purtroppo, aveva solo

luce proveniva dalla finestra della cucina. Il silenzio della

della cucina. Il silenzio della notte era turbato dal

un punto all’altro della stanza anche se nessuno

solo per i rumori della strada che non si

mano quando le luci della casa erano già spente

certo il silenzio, quello della campagna per intenderci, rotto

si alzava nel cuore della notte e infilava il

sentire il getto intermittente della sua pipì per lunghissimi

si sedeva al tavolo della cucina e sfogliava le

e sfogliava le riviste della nonna. ¶ “Ma che combini

a fumare sul balcone della cucina, affacciato su un

Potrebbe cambiare la geografia della camorra dopo l’arresto

modo che la luce della cappa piombasse proprio sul

mostrava una sola faccia della città, che Napoli non

anzi, la maggior parte della gente vive di un

segnali, a non accorgerti della precarietà delle cose. Ciò

con calcolatrice (il regalo della famiglia per i dodici

svolta anche nelle alleanze della ‘Nuova famiglia’. Un accordo

fare con i ragazzini della tua età, lui è

il momento più bello della giornata, l’unico nel

Mentre ascoltavo la melodia della pipì a intermittenza del

delle sue giornate. ¶ “Prima della fine dell’estate la

Potrebbe cambiare la geografia della camorra dopo l’arresto

nel salotto degli Scognamiglio, della grande libreria e del

colorate situato all’esterno della salumeria. Fra le mie

di parlare con Sasà della madre. Tre anni dopo

soggiorno arrivava la luce della luna a rendere perlacee

la mano alla ricerca della sua e lei stavolta

al contrario del resto della casa. Io non ero

me, la pelle nuda della schiena che usciva dal

nonno e gran parte della mia famiglia. La primavera

al telefono (l’unico della casa, quello grigio della

della casa, quello grigio della Sip, posizionato su una

due secondi per via della chiamata serale di Mauro

ancora chissà quale percezione della morte, eppure seppi cosa

piccola, tuttavia nel resto della famiglia non riscontravo grande

personale a un amico della zona, amico a sua

diretti in una concessionaria della Fiat nei pressi della

della Fiat nei pressi della stazione Garibaldi. Era la

occhi addosso. “Mimì, tu della vita non hai ancora

avvicinato furtivo alla postazione della vecchia e avevo sfilato

ti permetto di disporre della mia vita in questo

la vita. ¶ Il Cuscino della suocera ¶ La frase classista

uomini fermi all’ingresso della nostra via chiusa. Mi

quel luglio caldo e della sua vita. Da qualche

e mi ero dimenticato della vicenda. ¶ Nell’ultima settimana

dell’elezione a presidente della Repubblica di Francesco Cossiga

alla tv. ¶ Il commento della nonna era stato il

esordito papà, resosi conto della mia espressione delusa, “perché

chiamava volgarmente il “Cuscino della suocera”. Siccome a me

con quella giovane signora della lavanderia, lì eri un

se n’era fregato della richiesta. Mamma, però, è

di pugni i finestrini della macchina. L’attimo seguente

volte neanche si accorgeva della mia presenza. Se in

pelle delle braccia e della schiena mi si rizzò

sono rimasti all’angolo della strada per mezz’ora

fingendo di non accorgermi della solita testa bianca di

che, come il resto della famiglia, si accontentava del

appoggiai allo sportello infuocato della Centoventotto di Angelo parcheggiata

idea.” ¶ Al solo sentire della possibilità che ritornasse sui

verso il vano portaoggetti della sua portiera ed estrasse

Dick Dastardly, il cattivo della serie, l’eterno perdente

infissi, come nel resto della casa...” e mi mostra

farmi fare la figura della pezzente a mammà”. Poi

io suoni la campanella della ricreazione!”. ¶ Guardai la nonna

nonna, seduta al tavolo della cucina con un ago

gli occhi sull’orlo della piega, “non fare arrabbiare

e aprì un cassetto della credenza dal quale sfilò

appunto, il famoso cane della Hanna-Barbera. Non so

un pacchetto di patatine della sua salumeria. E neanche

lo poggiai sullo schienale della sedia ai piedi del

una delle prime birrerie della città situata dietro lo

che le diecimila lire della nonna non bastassero, ma

fu inutile: alla fine della serata, cioè un’ora

più venendo a trovarla, della giornata in Villa con

spiegato abbassando il tono della voce, come se solo

aveva rubati dalla cassa della salumeria. E non era

nonno, e il resto della famiglia, a sorbirsi un

lo stesso sguardo triste della testuggine degli Scognamiglio. ¶ Un

barattolo, del ghiaccio e della lacca. Lasciai, perciò, mamma

bel po’ di lacca della nonna (quella di Bea

ma mi sarei accontentato della Puglia; d’altronde, anche

sorrise, mentre il rumore della pompa attutiva il frastuono

miliardi, e parliamo solo della Via Lattea, che è

contributo, lasciare una traccia della mia esistenza, dare un

avevo incontrato il freddo della macchinetta ed ero arretrato

labbra con il dorso della mano. ¶ “Come immaginavo...” aveva

sguardo fino all’interno della casa. Pochi istanti e

istanti e il rumore della porta che si chiudeva

nuotava nervoso al chiarore della luna, avevo ripensato alla

ripensato alla strana sensazione della sua lingua nella mia

due individui all’angolo della piazza che non si

papà mi aveva parlato della Puglia, non avevo realmente

mese. ¶ Due sere prima della partenza infilò il dépliant

hotel sotto il piatto della moglie e attese tutto

non si accorse subito della sorpresa perché era intenta

diventava insofferente nei confronti della famiglia. ¶ Quella volta il

insieme nonostante il disappunto della nonna) e, con occhi

insieme a un ragazzo della scorta, Roberto Antiochia. ¶ Palermo

opponendo ai poteri forti della casa. Perciò decisi di

il mento il piatto della moglie. ¶ Mamma strabuzzò gli

momento. ¶ Lo sguardo assassino della moglie gli consigliò di

ne fotte a noi della gente?” ¶ Me ne stavo

avesse parcheggiato all’inizio della strada, ma della Mehari

inizio della strada, ma della Mehari non c’era

Vasco proveniente dallo stereo della sua auto sembrava avvolgere

allora lui sembrò accorgersi della mia presenza, “come stai

tanto comparivano all’inizio della strada, ma era troppa

sussurrò poi nel silenzio della stanza, “sono felice di

bocca chiusa.” ¶ Il giorno della partenza per la Puglia

notte accovacciato sul balcone della cucina a scrivere. La

precedente, infatti, nel silenzio della strada, era giunto l

giunto l’inconfondibile borbottio della Mehari. Mi ero avvicinato

mio viaggio dell’indomani, della sua strana estate a

strana estate a Napoli, della storia che stavo scrivendo

Sasà, con Fabio, ragazzi della tua età. Lui è

fatica dietro la tavola della cucina. ¶ “Perché ho una

mente di narrare anche della mia voglia matta di

Concetta dall’altro lato della strada, “Loredana tene ragione

l’entusiasmo all’interno della Simca che ben presto

per fotografare il “Re della savana”, che se ne

aperto un solo volume della collana, ma preferii zittirmi

era seduto al tavolo della cucina e, sorseggiando il

nel dettaglio il contenuto della famosa enciclopedia e perché

quale costruire le fondamenta della propria cultura. ¶ Io ero

una serie di gingilli della nonna posti sul davanti

era altissimo, molto più della nostra auto, e anche

anche come “Il corridore della strada”. Lo avevo letto

poco con il cartone della Warner Bros, trovarmi quegli

provocando l’ilarità sommessa della mamma e gli sfottò

avvertiva ancora l’umidità della notte e, con un

dei più grandi uomini della storia, fra i quali

si sentiva il borbottio della caffettiera intervallato dall’inconfondibile

Rosà, ma sta roba della pesca non la possiamo

penicillina per essere contenti della propria vita. Ho solo

non sarà cambiato nulla della mia vita.” ¶ Papà mi

tempo. È nelle cose della vita, lui andrà via

dall’acqua, a riempirmi della sensazione di sicurezza che

Matthias finalmente si accorse della mia presenza. ¶ “Mimì,” disse

lontano dagli occhi infastiditi della gente. Nessuno, a parte

e felice il volto della donna che il mio

terrazzo, il pezzo forte della casa!” annuncia la mia

dentro il famoso “Cuscino della suocera”, il cactus che

parecchio, aveva capito che della vita non ci si

non si era accorta della mia presenza nemmeno quando

il pomeriggio sulla sedia della cucina, con il busto

solo l’aroma asciutto della guaina che ricopre una

eravamo noi, quel periodo della nostra vita che si

solitudine, con la voce della televisione che veniva a

che entrava dal finestrino della Simca, le chiacchierate sul

soste dinanzi alla vetrina della videoteca di Nicola, i

persi nel modo timido della nonna di portarsi la

nonostante l’espressione contrariata della figlia. ¶ A Bea i

a settembre, il giorno della celebrazione del santo, al

ad assistere all’apertura della cassaforte che conteneva la

fece subito il segno della croce e, con il

c’entrava la malattia della madre che, avevo sentito

consapevolezza di sé e della sua bellezza, fatto sta

che nemmeno si ricordasse della mia storia. ¶ “E poi

ne stava sul sagrato della chiesa con il sorriso

ripararci sotto lo stipite della porta (ancora oggi mi

piedi solo la cornice della nostra piccola porta che

i peggiori novanta secondi della vita prima o poi

sapevo poco del resto della casa e pochissimo dei

tappeto persiano al centro della stanza. Accostata alla parete

zona e l’ingresso della nostra strada, forse ne

una mano, in direzione della piazza, dove i due

mai nulla, per liberarmi della speranza che fino ad

Arrivai davanti al parco della Floridiana completamente fradicio, il

per srotolare il tettuccio della Mehari, se no sai

condiviso una parte fondamentale della vostra esistenza, be’, questo

poi decisi di lanciarmi. “Della camorra. Non la combatti

che ne sai tu della camorra?” domandò quindi. “Comunque

appostati spesso all’inizio della strada, ma lui, notando

e di una fase della vita che sentivo di

nuovo in Floridiana, ma della testuggine non c’era

ma mi vergognavo troppo della mia casa che, d

doverla difendere dagli assalti della famiglia. Per fortuna non

andare raccolse la coda della gonna con le mani

balzò su un Sì della Piaggio e accese il

dovresti avere maggiore rispetto della nostra amicizia, se ci

so. Perché dal fondo della strada una parte del

una mano nel taschino della giacca ed estrae il

c’è un ragazzo della sua età appena sceso

chiederle qualcosa, qualunque cosa, della sua casa per esempio

innamorato di lei, o della sua adolescenza per certi

cammino, supero la finestra della mia vecchia casa e

l’azienda di ristorazione della famiglia (tre locali fra

primogenito nonché primo nipote della famiglia, che però non

Quanto piansi quando seppi della morte di Beethoven! Una

nella giustizia, nella forza della cultura, dei libri e

cultura, dei libri e della scrittura, nel rigore morale

stelle, uno dei libri della mia infanzia: “La vita

che continua nella modalità della materia. Resta per sempre

di neve nel palmo della mano, quindi copro velocemente

il quale si accorge della mia presenza solo quando

grazie a una soffiata della famiglia Nuvoletta, alleata dei

anche appostamenti e perlustrazioni della zona da parte dei

raccontato qui è frutto della mia fantasia, anche se