parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
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Mingrone ¶ e ai figli della nostra terra ¶ che non
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sterrata verso l’uscita della città. Il mare brillava
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selvatico dietro lo stabilimento della Montecatini. «Forza, forza, Nicola
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serpeggiava sopra le ciminiere della zona industriale. La Montecatini
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e avvolto nella camicia della fortuna, con i capelli
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Sì, grazie alla spertìzza della moglie che aveva dato
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parlò sempre più spesso della Montecatini, dei concimi, fertilizzanti
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acqua con la forza della disperazione. Sulla spiaggia, la
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migliore allenatore di atletica della Calabria. Portati le scarpe
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sportivo per i Giochi della Gioventù, anche se in
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gara con il gruppo della staffetta 4x100, dei ragazzoni
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come lui. ¶ I quattro della staffetta, arrivati al traguardo
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e dall’esuberanza fisica della signora, alta e procace
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vita morte e miracoli della sua famiglia e in
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famiglia e in particolare della figlia Anna che aveva
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latte e i taralli della colazione. Non ce la
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per tutti gli anni della scuola. Avevano portato un
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estenuante trattativa sul costo della pensione. E, mentre la
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forestiera puntava sulla raccomandazione della compaesana per pagare di
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meravigliava del broncio altezzoso della ragazza che assisteva alla
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sorriso alle ultime parole della madre: «Allura facimu metà
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autogrill inondano l’abitacolo della sua Alfa 146 e si
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successivi. La vita tranquilla della pensione era stata un
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aveva raggiunto le proporzioni della madre, che erano troppo
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se canta la lista della spesa.» ¶ A ogni sorpasso
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i momenti più importanti della sua vita. Poteva morire
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Rino Gaetano, il furore della giovinezza che turbina nell
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giorno e su insistenza della madre si ferma a
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strettamente privata per volontà della famiglia, ma Lucio riprende
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Capocolò che, a seconda della stagione, coltivava verdure e
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e la gioia distratta della sua età in quelle
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poi nei 100 ai Giochi della Gioventù, vincendo coppe e
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schiena e, su consiglio della madre, due dita tese
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O forse era colpa della lettera che soffocava nel
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dovevano imparare la storia della filosofia a memoria e
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le quali il resto della classe giocava a carte
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a te. ¶ Il suono della campanella fu una liberazione
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questa sarà la virtù della nostra parte migliore”? Si
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nei paesi più sperduti della provincia. Ha fatto mille
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uno dei due figli della famiglia che mi ospita
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è la colonna sonora della mia vita, mi piacerebbe
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del passato, il giorno della morte di Lucio Battisti
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gli tolgono l’imbarazzo della domanda. ¶ «Chi cercate?» ¶ «Anna
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c’è la casa della signora madre. Proprio alla
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Sei Nicola, il figlio della signora Pina, vero? Ti
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intuisce il vero motivo della visita, anche se io
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più di tutte noi della famiglia. S’era fatta
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ora del giorno e della notte. Era stato così
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pieno delle forze e della vita. Anch’io però
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fratello che la cucina della mamma era sensuale arrapante
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studentesse, sordo alle preghiere della madre: «Lasciale stare, le
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visita una delle pollastrelle della pensione. Ci ho già
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finestre spalancate, i passi della gente, soprattutto delle ragazze
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carte al Centro ricreativo della Montecatini. Al dottore disse
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gatto tra i riccioli della tempia sinistra. Ma ciò
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con la parte superiore della testa denudata. I riccioli
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le braccia, i riccioli della nuca come per accertarsi
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piangeva, sbraitava, si lamentava della mala sorte. «Si calmi
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dello stesso colore viola della morte, io come mi
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alla rinfusa le voci della città sveglia da un
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fosse solo un incubo della notte. Poi anche il
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essere soffocato dalle premure della madre. Rilesse più volte
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sedersi fuori, sul gradino della porta. Era una giornata
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gli bruciava dentro più della ferita. ¶ «Senti, visto che
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aveva le stesse dimensioni della sua, gli stessi mobili
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serrate. Ora le dico della lettera e succeda quello
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bisturi. ¶ Ora mi parlerà della sua scalogna nìvura quando
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stancante, dalla cucina sfiziùsa della moglie, dalla birra e
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la tuta da lavoro della Montecatini, entrava in campo
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e sentiva la consistenza della sua pancia gonfia e
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La convalescenza ¶ Ogni giorno della forzata convalescenza Nicola passava
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e con il pensiero della lettera chiusa a chiave
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visto il livello modesto della classe e degli insegnanti
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fu avvolto nelle spire della noia quotidiana e si
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potuto fare a meno della coppola sgargiante. E un
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entra con il motivo della tua visita. Avrai capito
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studente universitario (i ragazzi della mia età non mi
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sepolto ¶ nel mare profondo della mia ingenuità, ¶ la voglia
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alla scrivania e, incurante della presenza dei due che
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alberi al di là della strada, Nicola e Mario
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e allegra il buio della strada, poi era comparso
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stuzzicava da tifoso verace della Roma. All’età di
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i profumi, le incazzature della sua terra e prevedeva
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seduti entrambi sulla base della Colonna a guardare il
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il mare il mozzicone della sigaretta ancora accesa, osservandone
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sulle scale di cemento della scuola al quartiere San
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che ronzavano più forte della sua chitarra. Aveva una
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di stelle e nemmeno della Colonna che ci osserva
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grandi esperti gli insegnanti della…» prese fiato «Scuola Apostolica
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Manuela e gli altri della comitiva erano spariti come
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allena il gruppo sportivo della scuola e quando gli
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gli spiega i segreti della velocità, dagli esercizi preparatori
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preparatori alla concentrazione prima della gara, dagli allenamenti mattutini
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razza. Dimenticava la tecnica della corsa sciolta e correva
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protetto nel caldo bozzolo della famiglia. La sua stanza
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al riparo del vetro della finestra o ai bordi
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finestra o ai bordi della strada, con lo stupore
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violente, e la vigilia della partenza per Messina aveva
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ospedale; né i pianti della madre, che lo implorava
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elettricità a bassissimo costo della Sila. I primi anni
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meno peggio, nella zona della Marinella, nella zona del
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pensiero dell’allenamento e della scuola, dove era uno
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alla sera, erano contenti della vita come devono esserlo
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devono esserlo i guagliùni, della vita che ha bisogno
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che Capocolò era rimasto della stessa idea. Però gli
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pescare, vuoi?» ¶ Nel cuore della notte fu svegliato da
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libero. ¶ Tua Anna ¶ Giochi della Gioventù ¶ «Ai vostri posti
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il posto. ¶ Alla fine della gara gli altri lo
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studenti partecipavano ai Giochi della Gioventù soprattutto per non
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di pomeriggio nella palestra della scuola per rafforzare la
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ne frega di te, della tua spocchia irritante. Stizzito
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era quello il segreto della forza di Nicola, quel
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erano distinti ai Giochi della Gioventù provinciali. Il Cinema
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di tutte le superiori della città. Gli atleti salivano
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a voi Nicola Manfredi, della terza H della nostra
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Manfredi, della terza H della nostra scuola» annunciò con
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lacrime con il dorso della mano. Il padre era
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con la presenza straordinaria della Maga Marilin, diceva, grande
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baffone coprì gli occhi della donna con un foulard
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solo che la voce della donna lo aveva immobilizzato
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Sotto gli occhi curiosi della folla il ragazzo aprì
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didascalia sotto la foto della premiazione veniva definito il
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il ragazzo più veloce della Calabria e forse dell
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ad accorgersi per prima della ragazza. «Guarda qua, c
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cùcchja.» ¶ Dopo pranzo, approfittando della pennichella pomeridiana del padre
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sorrideva impacciato al centro della foto. Lo fissava con
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la sopportava l’idea della rimpatriata retorica, a contarsi
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volta, niente orge incaute della nostalgia, vi prego, semmai
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Vi parlerei con commozione della vita che amo, ascolterei
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con la stessa voce, della sua vita vuota al
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politicamente, del matrimonio e della separazione dal marito violento
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rivedeva Nicola. I rancori della giovinezza non si cancellano
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rumore ondulato sul vetro della finestra, pensò che fosse
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soffitto. Era la vigilia della chiusura delle scuole, un
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pomeriggio pigro in attesa della cena. Il rumore si
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Così festeggiamo la fine della scuola!». ¶ «Va bene» accettò
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avrebbe lavorato al bar della zia paterna con l
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occhi sognanti e curiosi della vita, e gli occhi
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non aveva i poteri della Maga Marilin, e comunque
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cambiare discorso le chiese della scuola. E lei gli
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Circolo ricreativo aziendale lavoratori della Montecatini, il Cral. Era
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caldo. Spalancò la finestra della sua stanza e nell
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raccomandata e il resto della corrispondenza. Nicola non si
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partenza per la Germania della famiglia di zia Rita
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pura, l’acqua buona della Sila sembra minerale frizzante
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sarà il più bello della mia vita: almeno questa
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un bacio sui riccioli della fronte. ¶ Tua Anna, per
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cucina di voci, quelle della televisione che accese ancora
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di appoggiare le buste della spesa sul tavolo e
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Non era solo colpa della lettera. La telefonata di
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sulle ceneri ancora calde della notte a Capo Colonna
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la riserva ai bordi della pista che lo fissava
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gelato con qualche ragazza della sua comitiva, e a
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saliva secca agli angoli della bocca. ¶ «Concentrati per la
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gli spiegò i lavori della fabbrica, il guadagno di
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interessati entrò nei dettagli della produzione, presentò con orgoglio
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farò assaggiare le specialità della mamma, col pane e
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faro e la punta della Colonna solitaria, che parevano
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le labbra all’imboccatura della bottiglia e diede una
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me piace il rito della preparazione della sigaretta più
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il rito della preparazione della sigaretta più che fumare
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tra l’ultimo chiarore della sera e il primo
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voleva sentire la concretezza della sua pelle, allontanare il
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tranne la morbidezza asciutta della tua mano» disse Anna
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liberarsi dei pantaloncini e della maglietta. Quando furono nudi
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un bacio sul palmo della mano e se lo
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il telefonino nella tasca della tuta. Lo ha lasciato
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sul display la provenienza della chiamata, gli batte forte
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del porto vecchio e della spiaggia, ma non c
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né di Capocolò né della varca. ¶ Nicola la tranquillizza
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non la linea frastagliata della costa. A correrle a
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il motoscafo in balia della corrente. «Proviamo» lo accontenta
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coricava dopo il telegiornale della sera, accendeva una sigaretta
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causa del caldo e della voglia di mare, se
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paura più grande, quella della morte: stava con gli
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e illuminasse l’oscurità della notte. Gli sembrava di
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fiori gialli ai bordi della strada gli davano il
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senza speranza dei contadini della zona non l’avrebbero
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punto, sul penultimo gradino della scalinata. Lui le sorrise
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le appese sul muro della sua stanza accanto al
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l’altra grande fabbrica della Pertusola che sbuffava a
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si aggregò ai partigiani della sua terra e il
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e il giorno stesso della Liberazione partì per Crotone
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per via del porto, della stazione e degli stabilimenti
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anfore e i tesori della Magna Grecia che in
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Prefetto di Catanzaro, prima della guerra. Per anni ho
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come tanti altri tesori della Magna Grecia, prima o
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vocali. Nessuno gli chiese della colonna d’oro, anche
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più. Era la colonna della leggenda? Quella che voleva
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che fa il segno della croce e si jètta
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stampatello pochi giorni prima della scomparsa. ¶ “Io sottoscritto Marco
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lascio ai singoli componenti della famiglia Manfredi, che mi
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ho ricavato dalla vendita della mia casa natale. Inoltre
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aveva partecipato ai Giochi della Gioventù nazionali. La pista
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Carlo Vittori, l’allenatore della squadra italiana di atletica
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sensibile miglioramento nella tecnica della corsa, negli esercizi preparatori
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prepotente. Vedeva la tenacia della volontà. Sognava di raggiungere
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con un timido cenno della testa. Mennea, concentratissimo, non
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ben visibile nei pantaloni della tuta azzurra di Nicola
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cantava “Amo il sale della terra, amo il sale
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terra, amo il sale della vita, amo il sale
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sforzo, gemevi più forte della voce di Rino. “Il
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gioca brutti scherzi e della giovinezza curiosa per natura
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parlano di Capocolò e della notte in cui aveva
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troppo sicuro di me, della mia forza: questo è
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E siccome l’ebbrezza della felicità lo frastornava quasi
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guerre mondiali, la critica della ragion pura di Kant
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evoluzionistiche di Darwin e della relatività di Einstein. ¶ Sentivano
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loro passavano il resto della pausa a posarsi sulle
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se dopo il racconto della sua prima vita fosse
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a scuola. ¶ All’inizio della nuova vita i professori
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Aveva escluso il trasferimento della famiglia a Crotone per
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stalla, per le comodità della sua famiglia. Non gli
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queste sono le soddisfazioni della vita, il progresso dei
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sbuffi di nuvole scure della loro vita passata, presente
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Capocolò, su esplicita preghiera della madre che temeva una
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forse non volle accorgersi della freddezza né del disagio
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fratello, parlò solo lui. Della tesi che procedeva alla
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elogiato a più riprese, della laurea imminente e persino
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un mago. ¶ In attesa della risposta ebbe il coraggio
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vuol dire il sudore della fronte». ¶ «Sì, ma io
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un bacio sui riccioli della fronte e un altro
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concrete, per il pasto della mensa, ad esempio, o
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interstizi tra il buio della notte e la luce
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prua e, in attesa della voce, si era concentrato
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mano, la maglia originale della Spal, la gloriosa squadra
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Ernesto per farmi vergognare della mia penzata suicida, ma
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a telefonare agli ospedali della costa ionica, Cirò Marina
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Lei era molto curiosa della storia di Capocolò e
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un varco nei segreti della sua giovinezza. Anna aveva
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a parlare tra loro della passione che li accomunava
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parlarono di cose concrete. Della caviglia di Nicola che
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Nicola che faceva male. Della scuola che stava per
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metà luglio. Su insistenza della madre, che voleva farlo
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velocemente da ogni poro della sua pelle. ¶ Si asciugò
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di fronte un talento della velocità, il primatista italiano
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precisa, senza l’alibi della gara che non avrebbe
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né storia. L’idea della gita in bici era
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quando furono nelle vicinanze della Montecatini. «Tu segui il
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padre uniti nell’ambizione della vittoria a ogni costo
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la rabbia, l’ampiezza della falcata e l’impeto
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falcata e l’impeto della velocità, e negli ultimi
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Si precipitò in direzione della voce e vide Anna
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rete metallica di protezione della pista. Allora intrecciarono le
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baciarsi, nonostante l’impaccio della rete che premeva sulla
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atletica valide ai fini della selezione, era stato ammesso
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tutte le bellezze rinascimentali della città e la cultura
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città e la cultura della gente. Lui, per azzittirla
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e arretrato, il contrario della dignità che invece respiravi
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pro e i contro della Montecatini, diceva, come le
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uniti, insieme agli operai della vicina Pertusola, ai portuali
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popolare, per la sconfitta della mafia, per l’occupazione
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e longhe, le linee della vita e dell’amore
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operai, il suono agghiacciante della sirena, le voci. ¶ «È
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cenarono insieme su insistenza della signora Pina che la
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anno fa, il giorno della strage di Brescia, a
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di Brescia, a piazza della Loggia. Otto morti, novantaquattro
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il libro, mi parla della sua donna come se
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lettere e la paura della reazione di Anna. Alla
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stata ospite a casa della zia e in cambio
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pause il silenzio luttuoso della casa sciabordava come un
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decifriamo i segnali misteriosi della vita come meglio ci
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guarda allo specchietto interno della macchina e si sente
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il meeting internazionale Palio della Quercia. ¶ Quella sera di
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nero del cielo e della montagna. ¶ Castel Beseno, pensa
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respira l’aria gelida della sera. Si stiracchia, ha
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è che l’imbarazzo della scelta: il paese è
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E con un cenno della testa saluta pure i
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di fronte al portale della chiesa, all’ombra di
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in più, l’affetto della zia e dei cugini
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dei professori, la simpatia della gente per strada, degli
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i luoghi più belli della città con il desiderio
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sapeva apprezzare la bellezza della Cappella Sistina, ammirava il
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vicini. Come due facce della stessa medaglia.» ¶ L’indomani
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Sanremo. Lui è responsabile della sua canzone. Secondo me
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da ginnastica; al posto della camicia indossava una maglietta
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Anna, e alla fine della canzone stringe Nicola, lo
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giardino davanti. Dalla finestra della sua stanza Nicola vede
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signora con il carrello della spesa se gli può
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può indicare la casa della professoressa Anna Arcuri; lei
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sudato, allenta il nodo della cravatta, chiede e beve
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conto del motivo impellente della sua visita e non
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sempre illuminato dalle lucciole della nostra notte indimenticabile. ¶ Per
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voglia. Di lui e della sua pelle bruna e
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vento l’ombra gigantesca della rosa sul soffitto. ¶ «A
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ascolti quando ti parlo della mia vita a Firenze
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Nicola comprava nei pressi della stazione di Santa Maria
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Novella. Poi le spine della rosa riprendevano a pungere
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conquistando il primo posto della Hit Parade per mesi
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non mostrare il pallore della sua pelle nordica; poi
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inaspettata. Era dai tempi della morte del padre che
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amici, sorrideva, rideva, parlava della prossima gara ai campionati
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soffitto con il dito della vittoria. Bella vittoria, Anna
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e uscì senza preoccuparsi della minaccia di addio. ¶ L
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di corsa l’uscita della Stazione Termini e aprì
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e aprì la portiera della Volvo che lo aspettava
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concentrando mentalmente sulla gara della sua vita, la finale
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il miglior tempo assoluto della stagione. Se riesci a
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dei giornalisti ai bordi della pista, dalle sue risposte
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è quello l’apice della felicità, era accaduta la
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alle sedici sul belvedere della Villa Comunale. Nicola rallenta
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ore. ¶ Con il palmo della mano si libera del
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è no”: la conclusione della sua rincorsa. Un altro
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uscite dalle labbra dispiaciute della figlia di Anna erano
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supera il gigantesco albero della gomma con radici esterne
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che nella piccola palestra della scuola. È piacevole sciogliere
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con un movimento compiaciuto della testa e fece dondolare
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era festa, la Proclamazione della Repubblica. Nicola stava dormendo
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Filippo Neri, a quello della Garbatella e al Policlinico
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Rino morì. Come Renzo della sua canzone. Mentre Nicola
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arrivati con il treno della notte. Ascoltavano pallidi, gli
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più titolato, a nome della Federazione nazionale di atletica
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Angeles, magari far parte della stessa staffetta 4x100. E
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avuto lo stesso valore della carta igienica. Mario reagiva
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mi temono i dirigenti della Montecatini. In questo periodo
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tenere testa, forte anche della scommessa vinta sia pure
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di fronte alle insistenze della madre, dopo un po
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gioia di Lucia e della sua famiglia. ¶ A dire
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Nicola durante la processione della Madonna nera. E soprattutto
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ricordava i momenti indimenticabili della sua giovinezza, con Rino
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passi. ¶ Era la notte della festa grande di maggio
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seguendo il Quadricello sacro della Vergine, illuminato sulla sommità
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delle campane, il frastuono della processione, l’eco delle
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di Capocolò, al seguito della paranza con il Quadricello
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i propri genitori, quelli della sposa e Capocolò, e
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girarsi verso il fondo della chiesetta piena di gente
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o aspettare la fine della cerimonia. Capocolò gli sorrideva
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il mare. E prima della torta andò a deporre
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i tacchetti di ferro della riserva. Nicola rotolò scomposto
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e gli altri compagni della nazionale di atletica salire
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guance. È il pomeriggio della domenica delle Palme. Tra
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tra i più belli della sua vita. Il motivo
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me ne importa niente della tua vita». Dimenticando che
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uguale anche nell’orgoglio della voce e dello sguardo
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l’ottimo vino rosso della casa e l’antipasto
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le lettere dalla tasca della giacca e gliele offre
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nei dettagli la scoperta della prima lettera e l
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altre, confessa l’invio della falsa cartolina, la sua
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di colpo. Si pentì della telefonata. Lo pregò: «Non
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riccioli superstiti ai lati della testa e radi capelli
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abbiamo preso dalla razza della mamma. Non ci possiamo
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si batteva il centro della fronte e il cuore
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un rifiuto più definitivo della morte. E dopo pochi
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e di un tempo della sua vita che non
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Facevano parte di lei, della sua vita presente. Per
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moglie il primo salario della Montecatini e regalato a
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di donne sui binari della stazione, Nicola bivaccando di
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ne volevano più sapere della diplomazia, non gliene importava
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una storia d’amore della giovinezza come se fosse
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sapeva entrare nel cuore della gente. «Un po’ meno
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sfronda i rami secchi della giovinezza, lasciando germogliare solo
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Era seduto ai piedi della Colonna solitaria, suonava la
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felice, soddisfatto di me, della mia vita, non sento
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lontana nel buio pesto della vita. Che spaventa entrambi
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che dopo la chiusura della Montecatini andava in giro
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del rione, su suggerimento della moglie, gli hanno chiesto
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di luce, ai piedi della ciminiera traditrice. ¶ La sera
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è giunto il momento della verità. Anna rientra dal
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perfidie e la felicità della giovinezza. ¶ All’ora di
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Loredana cambierebbe il corso della storia. Le piace il
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E se Rino invece della macchina avesse preso il
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è giunto il momento della verità. ¶ Nicola le porta
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sempre, grazie ai racconti della madre. E poi arrivano
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famiglie, qualche vecchio compagno della Montecatini, alcuni vengono da
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è fermo sul ciglio della strada, lontano dalla baldoria
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mare ha la brillantezza della primavera, sembra fiorito pure
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Coraggio. È il momento della verità» dice Nicola e
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a lambire la cicatrice della giovinezza. ¶ Loredana non fa
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di un memorabile concerto della Rino Gaetano Band per
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prima mano, alcuni episodi della vita di Rino. ¶ Va
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non ha la presunzione della ricostruzione documentaria. E ciò