parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Tre operai, 1934

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
muri dietro le caldaie della tintoria sono neri o
2
1934
ritmo cadenzato dello stantuffo della vecchia macchina a vapore
3
1934
e nessuno s’accontenta della sua posizione.» ¶ Il martedì
4
1934
fabbrica, sotto lo zoccolo della porta chiusa, si vede
5
1934
al passaggio a livello della ferrovia Nola-Baiano. Il
6
1934
vede l’ombra ingigantita della sua mano che ghermisce
7
1934
senza capire il senso della frase. E intanto guarda
8
1934
ruote sbattono nelle fosse della strada e le tende
9
1934
andato. Solo sul far della sera si decide ad
10
1934
egli non s’avveda della differenza di emozione che
11
1934
la luce dall’interno della vettura si proiet ta
12
1934
proietta, con l’ombra della sua figura, sui muri
13
1934
un profilo di montagne. Della cena mangia solo il
14
1934
lentezza. Al di là della finestra vi è un
15
1934
dalla mente l’immagine della madre. Dove vado? Apre
16
1934
danno il senso precario della vita, perché si hanno
17
1934
di notte, nel cuore della notte, con quel tantino
18
1934
sostengono gli scrosci violenti della pioggia; due statue sbucano
19
1934
di riudire il battito della macchina a vapore della
20
1934
della macchina a vapore della lavanderia: il rumore secco
21
1934
ode solo il rumore della fontana, interrotto dalle leggere
22
1934
celeste dietro le case della piazza. ¶ IV ¶ Teodoro non
23
1934
egli vede il segno della debolezza e dell’impotenza
24
1934
qua la parte urbana della città su cui ogni
25
1934
Durante i primi giorni della sua fuga egli aveva
26
1934
allora. Adesso si tratta della povera ragazza che ha
27
1934
non dovrei farla consapevole della mia situazione? In questo
28
1934
pugno i due fianchi della veste. «Non sei affatto
29
1934
saresti geloso, mettiamo... anche della persona a cui vuoi
30
1934
situazione e le ragioni della sua fuga, Anna si
31
1934
malato, la mano fredda della madre gli si posava
32
1934
corre sulle piastre grigie della banchina; corre, e la
33
1934
al vento, la presa della Bastiglia, Moreau con quella
34
1934
a subire le sorti della propria classe.» No, non
35
1934
tutte le moleste visioni della giornata che non bastavano
36
1934
Critica sociale»; un numero della «Lotta di Classe» del
37
1934
poco prima la relazione della Conferenza di Rimini in
38
1934
stacca la torre scura della fabbrica di piombo con
39
1934
veder passare il trenino della circumvesuviana, che nel superare
40
1934
Teodoro!»; è un operaio della LIMA, che Teodoro aveva
41
1934
Teodoro lesse la lettera della madre. ¶ «Caro Teodoro, ti
42
1934
fonde nella zona scura della via di fronte: solo
43
1934
viso, sente la seta della cravatta di lui scivolarle
44
1934
odia; ma al momento della decisione ha sempre trovato
45
1934
balneare; mentre il fondo della bottega con le pareti
46
1934
del bigliardo. Il vapore della macchina inumidisce i vetri
47
1934
Teodoro cerca la via della persuasione, «posso continuare questa
48
1934
e le casette quadrate della dogana. Ogni tanto un
49
1934
detto pleurite. L’umidità della fabbrica. È artritico e
50
1934
si piange nel palmo della mano, e non ha
51
1934
Apre cautamente la porta della camera da letto, e
52
1934
Guarda gli occhi velati della madre, che ogni poco
53
1934
che ne so io della spalla di ferro?” “Be
54
1934
chi è: il segretario della Camera del Lavoro mi
55
1934
il giorno, l’ora della partenza e il programma
56
1934
mancanza del suo conforto, della sua vicinanza anche se
57
1934
gente, più che preoccuparsi della parte pratica e materiale
58
1934
parte pratica e materiale della vita, badasse all’eleganza
59
1934
di vista lo scopo della sua venuta nella Capitale
60
1934
s’erano già provveduti della lavorante, o la trovavano
61
1934
all’angolo di via della Lungara: e rimane in
62
1934
luce viene dal fanale della strada, situato proprio sotto
63
1934
bambino. È il figlio della sorda che piange impaurito
64
1934
a maledire per via della catenina. Nemmeno col silenzio
65
1934
silenzio imposto dall’intervento della padrona Anna riesce a
66
1934
e allagare certi punti della città. ¶ Albeggia, quand’essi
67
1934
scialbo. Oltre i binari della ferrovia, spuntano ciminiere di
68
1934
attraversano le piccole vie della città vecchia, rileggendo il
69
1934
a guardare i numeri della via Archita. ¶ Il numero
70
1934
abbiano spiegato la ragione della loro visita e non
71
1934
lasciando Teodoro in balìa della donna che lo guarda
72
1934
tanto ottimismo. La voce della donna che dice: «Questi
73
1934
suoi pensieri. ¶ La voce della donna è urtante, le
74
1934
e s’interrompe, seccato della curiosità della donna. Questa
75
1934
interrompe, seccato della curiosità della donna. Questa invece, temendo
76
1934
sappia trovare la punta della sigaretta che essa stringe
77
1934
erano le vaghe aspirazioni della sua prima giovinezza; quando
78
1934
due, pensa. Il successo della sua propaganda lo ha
79
1934
desolato. Teodoro è sicuro della sua propaganda, eppure non
80
1934
consegnano una lettera aperta della madre, con tre indirizzi
81
1934
sta poco, per via della figlia che è incinta
82
1934
con i soffi regolari della locomotiva per respiro. Dove
83
1934
gettato chissà dove, fuori della sua volontà, ecco tutto
84
1934
volontà, ecco tutto, fuori-della-sua-volontà. E il
85
1934
padre lo commuove meno della vita solitaria che la
86
1934
madre piangersi nel palmo della mano come quando lo
87
1934
livello basso, a causa della grande richiesta di lavoro
88
1934
difensori del cittadino e della pubblica utilità, spuntarono dei
89
1934
ad assicurarsi la costruzione della cabina. Si capì perché
90
1934
dell’elettrificazione, quando, approfittando della linea, due società vennero
91
1934
e con l’estendersi della produzione, alla competenza di
92
1934
mare squallido, e parlavano della loro situazione, delle loro
93
1934
quali dalla recente fine della guerra hanno visto l
94
1934
la fine delle aspirazioni della sua classe. ¶ Pensa proprio
95
1934
siete messo a fare della propaganda. Vi avevano raccomandato
96
1934
hanno detto vi sia della esagerazione...» ¶ «Esagerazione?... Chi mi
97
1934
che porta sul ciglio della collina e discende verso
98
1934
c’è un capitano della Marina e un maresciallo
99
1934
organizza, ma una lettera della madre sul cassettone lo
100
1934
respiro sospeso. L’ingenuità della madre che lo crede
101
1934
baracche e la lettera della madre! ¶ E bisogna ricominciare
102
1934
danno sempre la sensazione della gentilezza e dell’educazione
103
1934
oggi? Avete qualche certificato della ditta che vi ha
104
1934
casa. Abitava in via della Croce presso una famiglia
105
1934
è usciere al Ministero della Giustizia, dice sempre che
106
1934
circostanze essa ha vergogna della sua debolezza e corre
107
1934
nuovo lavoro, l’uomo della finestra passeggia in lungo
108
1934
già spenti, l’uomo della finestra passeggia ancora su
109
1934
che appoggia sul davanzale della finestra. In breve l
110
1934
casa nelle prime ore della notte. E poi, non
111
1934
la sinistra nel palmo della destra, a sfogare la
112
1934
cosa.» ¶ Anche la visita della signora Pontecorvo è finita
113
1934
ospedale; uscì in compagnia della signora Pontecorvo che portava
114
1934
che fanno la spesa della giornata. Dove è andato
115
1934
soffitto... Sente l’odore della polvere che si solleva
116
1934
Anna ritrova il senso della domenica derubata dal sonno
117
1934
un capo all’altro della strada; altri leccano gelati
118
1934
sente l’odore forte della saponetta a buon mercato
119
1934
in sofferenza, in abbrutimento della “classe”. Ma essi questo
120
1934
dice uno dei presenti. ¶ «Della questione delle baracche non
121
1934
improvviso: il tamburellare fitto della pioggia contro i vetri
122
1934
voci lontane. ¶ Gran parte della notte Teodoro l’ha
123
1934
e divelti i pali della rete elettrica. Ora manca
124
1934
e nelle zone chiare della lastra lasciano trasparire l
125
1934
sul letto, al fianco della donna, la quale gli
126
1934
correre il pizzo rosso della bandiera del vinaio battuta
127
1934
sta dicendo, ad uno della tavola a fianco, che
128
1934
bianco incandescente il viso della donna e fa brillare
129
1934
De Gennaro l’episodio della colluttazione tra lui e
130
1934
che si è entusiasmato della proposta, cerca con ogni
131
1934
passare come un episodio della lotta, ed ogni indagine
132
1934
mi metterò su quella della ferrovia, dove posso star
133
1934
s’avvia in direzione della ferrovia; e il chimico
134
1934
vede Teodoro, al fianco della bionda, venire avanti a
135
1934
balzo tappa la bocca della donna e la trascina
136
1934
frugando nella polvere fredda della strada. Sente i gridi
137
1934
è semplicemente difeso. E della donna, cosa deve farne
138
1934
sale mescolato all’odore della polvere bagnata. Ed il
139
1934
luci verdi e rosse della ferrovia; ma gli pare
140
1934
si sentono i soffi della macchina, che spande chiazze
141
1934
sarà andata in casa della figlia.» ¶ Teodoro si allontana
142
1934
grave. ¶ Con gli aiuti della sorella, ben magri d
143
1934
Martino, che alla fine della guerra era tornato a
144
1934
in lei i caratteri della femminilità, non trovò che
145
1934
gommose e gli angoli della bocca sudici: ogni tanto
146
1934
bicchiere d’acqua, forse della mattina, si va riempiendo
147
1934
epidermide. ¶ L’ultimo globo della ringhiera è una piccola
148
1934
i ferri, gli attrezzi della piccola officina di Marco
149
1934
da quel disgraziato giorno della sua partenza, allorché lei
150
1934
Attraverso i vecchi quartieri della Torretta, di domenica pomeriggio
151
1934
pupazzi segnati sul bianco della calce. C’è scritto
152
1934
e aggiustandosi il nodo della cravatta. ¶ «Capisci, non dovrei
153
1934
si avverte il fermento della lotta, precipitano come piombo
154
1934
da quale punto preciso della sua coscienza? Forse da
155
1934
con un punto lontano della lotta? Se lui fosse
156
1934
fonde al nauseante odore della fratta che inacidisce. Ogni
157
1934
via del lavoro e della vita onesta, eppure deve
158
1934
Appena potrai, mi rimborserai della tua parte.» ¶ Anna è
159
1934
il caffè sul terrazzino della casa di Teodoro. Stabiliscono
160
1934
lavoro contento; è felice della soluzione che, così com
161
1934
durante la prima metà della giornata, si fa riprendere
162
1934
son seduti sul ciglio della strada; qualcuno s’è
163
1934
gialla sotto il muro della conceria da cui emana
164
1934
Il vecchio Cattori, proprietario della fonderia che sorgeva poco
165
1934
disparte in qualche angolo della spiaggia, che non aveva
166
1934
domenica, e presero possesso della casetta che aveva le
167
1934
vuoti, fino all’ora della cena, quando riuniti attorno
168
1934
qualche sua cattiveria o della sua freddezza: l’aveva
169
1934
benservito” che ancora conservava della lavanderia, e quello più
170
1934
Marco compra il giornale della mattina e si dirige
171
1934
le altre due dichiarazioni della lavanderia e dei cantieri
172
1934
certo... Poi si ricorda della dichiarazione dell’ingegnere, in
173
1934
altro.» Il diffusore elettrico della scrivania gli taglia il
174
1934
è già l’annuncio della sconfitta. E sconfitta la
175
1934
rimesso decisamente sul terreno della lotta. Dopo appena un
176
1934
e compatti in vista della prossima sospensione del lavoro
177
1934
di propaganda in vista della prossima battaglia. ¶ Teodoro invece
178
1934
risentono né il peso della fatica, né il fastidio
179
1934
non viene il tonfo della risacca, fa udire il
180
1934
Per tutto il resto della giornata, compresa l’ora
181
1934
e qui, il ventre della vacca; siamo gli eterni
182
1934
vuole afferrarsi al filo della vita, e il filo
183
1934
vita, e il filo della vita s’allunga, e
184
1934
diventano i soli compagni della sua lunga giornata. Ad
185
1934
a Castellammare sul far della sera. Occorre far presto
186
1934
È fermo, alla porta della loro Casina, con le
187
1934
hanno destata l’attenzione della signora che abita la
188
1934
buio, come sul far della sera. Si sente un
189
1934
di Anna sul bianco della coperta, ecco: uno, due
190
1934
punti. Ecco la boccetta della sua medicina rovesciata, vetro
191
1934
qualsiasi azione. Il tecnico della rivoluzione è lì immobilizzato
192
1934
e fino in fondo della tragedia che va propagandosi
193
1934
di vedere Marco fuori della fabbrica; spinge il capo
194
1934
vicini, che non sanno della situazione di Teodoro, decide
195
1934
fatto vivo! ¶ Il vociare della gente che attende sulla
196
1934
più lento, col calar della sera si spegne come
197
1934
i carabinieri, col sopraggiungere della notte, allentino la sorveglianza
198
1934
l’occipite nel palmo della mano che poggia sulla
199
1934
lunga effervescenza nei pori della rena. ¶ Si risveglia che
200
1934
altro minuto nelle adiacenze della fabbrica, ed ecco che
201
1934
il fallimento dell’occupazione della fabbrica, la situazione pericolosa
202
1934
casa, attira i sospetti della morte di Anna su
203
1934
esser questa la volontà della buon’anima di Anna
204
1934
che imbrunisce. La notizia della misteriosa fine di Anna
205
1934
cerchio attorno al cancello della casina, a commentare il
206
1934
è quasi in prossimità della bocca. ¶ “Rimosso il lenzuolo
207
1934
ed al di sotto della stessa un reggipetto di
208
1934
bussare insistentemente alla porta della sua casa, alla sua
209
1934
passava la maggior parte della giornata occupata nei lavori
210
1934
possedere un’altra chiave della stessa serratura. ¶ “Nel resto
211
1934
modeste suppellettili. Nel centro della camera, vi è un
212
1934
qualcosa. I muri bianchi della casina paiono due fogli
213
1934
panca, sotto la tettoia della casina dell’amministrazione. Qualche
214
1934
sudato. Il vento leggero della notte lo fa rabbrividire
215
1934
tra i peli lunghi della barba e si divide
216
1934
tremolare attraverso le sbarrette della carrozza che salta nelle
217
1934
estate per i quartieri della stazione, dove i rioni
218
1934
milite si muovono sicure della loro forza. È solo
219
1934
banchina; e sorride felice della misera vendetta. ¶ Riprende a
220
1934
è poca, poiché quella della strada rimane nascosta dietro
221
1934
allineate sino alla fine della banchina dove c’è
222
1934
andare oltre... Gli echi della rivoluzione si sono spenti
223
1934
avere una camera e della biancheria pulita. Ora bisogna
224
1934
gli alberi, le luci della piazza a poco a
225
1934
Teodoro guarda il fondo della piazza, dove le automobili
226
1934
guarda le mani bianche della donna che s’aggiusta