Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

trams, tutto il movimento della vita aerale pareva raddoppiarsi

ora. Era l'ora della passeggiata e del club

amichevoli, alle piccole curiosità della sua vita di scapolo

abitudinariamente elegante. Il resto della giornata era un po

Nella penombra la figura della signora Almieri gli si

dal pendolo... ¶ La porta della sua camera da letto

dinanzi alle esigenze moderne della teletta e dell'igiene

fornita. Facendosi il nodo della cravatta, Marco si guardò

metteva accanto alla precisione della voce l'incertezza di

l'unico veglione elegante della stagione, le si era

che, forse più assai della sua condotta che appariva

istantaneo, sul viso placido della donna. I suoi occhi

senso dell'ordine e della compostezza... Poveretta! Meritava di

qua? Poi il fascino della donna lo avvolse. Veramente

osservazione banale, l'animazione della sala sottoposta, ¶ – Troppo rumore

piaga viva: l'orgoglio della donna che soffre un

doveva parerle il colmo della finezza esteriore, antico regime

mattina, e il salotto della vecchia amica, la contessa

bimbo per certi angoli della casa, come se quella

umori e le imperiosità della contessa, la quale lo

davanti allo sguardo severo della contessa, tacque e si

sue spalle il peso della dominazione materna. A proposito

fatto, così l'idea della infallibilità e della sapienza

idea della infallibilità e della sapienza materna era uscita

come di un marzo della sua anima e della

della sua anima e della sua gioventù. Certo aveva

era come una specialità della lor classe e della

della lor classe e della loro città, pensava che

era spinto più giù della solita passeggiata, più giù

ancora dello stupore e della ingenuità del giovine. Come

si riflettevano. La piazza della Gran Madre, dominata dal

amava. Che ne faceva della sua verginità, in un

triste, assente, distratta. Soffriva della lontananza di lui, ma

fargli sentire il peso della loro relazione. In quei

quelle parole al pensiero della diversità delle lor vite

a tutti i capi della città. Il loro amore

ignorare tutto o molto della sua vita, della sua

molto della sua vita, della sua anima... Che pensava

Nella calma, nella solitudine della sua campagna onde fuggiva

rafforzato dall'istintiva onestà della sua coscienza, un istante

quello antico, come quello della lor giovinezza, con i

in nulla quello rotondo della madre: gli occhi, sempre

uno sguardo sulla tavola della stanza da pranzo, la

chinato sulla bella mano della donna, ne ritrovava sulle

strideva con la vicinanza della padrona di casa, di

con lei – il tono della carne... ¶ – Noemi! – chiamò il

nella mano la mano della fanciulla; una mano piccola

degli uomini, e quelle della moglie dell'avvocato e

eccessiva. Come la toeletta della signora, del resto – pensò

neppure fugato dalla vicinanza della donna bella. La quale

marito, seduto alla sinistra della signora Almieri. ¶ E il

indifferenti, dall'altro lato della tavola interpellò Marco: ¶ – Ho

signorina Noemi. ¶ – I toni della carne... ¶ Vedendosi ascoltato egli

con la sicurezza assoluta della sua bellezza. ¶ Marco la

cara ragazza... È figlia della prima moglie di mio

le labbra fresche... Rispettoso della gioventù, ma non ingenuo

di vedere gli occhi della signorina Noemi fissi un

forzato mutismo, il desiderio della bella donna gli si

orecchio. Era un discorso della signorina Noemi e di

Ardano, accennando le rose della tavola. – A metà di

riso perlato; era quello della signorina Noemi che volgeva

pareva raccogliersi ai lati della sua bocca, proromperne; e

costretta alle compagnie insipide della moglie dell'avvocato e

a cui i viaggiatori della tavola, da S. Remo

un balzo a fianco della matrigna e le si

era Marco al fianco della signora. Ella parve guidarlo

accaparrare tutta l'attenzione della signorina Noemi, mimando, adesso

adesso, non più preso della tavola, con foga di

colpo per quello sguardo, della sua piccola melanconia di

gli intervalli nella commedia della vita, fra un atto

donne, i mille pericoli della vita avevano disperso qua

a tutte le decadenze della sorte. Egli si era

di più nella scala della nostra simpatia o del

il torace. ¶ Lo sguardo della signora Almieri, il battito

da cui il fiore della sua testa emergeva. Rideva

suo gesto, il dono della grazia. ¶ Doveva cercar dei

nel cuore il tipo della fanciulla di un tempo

profilo. Poi la vergogna della sua fanciullaggine lo trattenne

istanza triste, la preghiera della sua infanzia: ¶ – Pater noster

si fece il segno della croce, parve tracciarlo sulla

le considerazioni più umane della salute, come una normale

e ripensò al tepore della riviera. Ma a che

nessuno s'era accorto della sua bellezza; e l

Qualcuno le aveva detto della discreta ammirazione ch'egli

ha tutta la bellezza della Cornice, mista ad alcunché

dei primi passi fuori della cerchia consueta. ¶ Vestita di

vestito, alla sua acconciatura. Della sua gioventù provinciale ella

gran conto, a causa della sua eleganza, della sua

causa della sua eleganza, della sua ricchezza che i

busto, riprovò l'orgoglio della sua bellezza florida. Si

milione; e questa leggenda della cartella lo seguiva dappertutto

La paragonò a quella della signora Almieri, e parve

tempo le morbidezze occulte della sua natura affioravano sulla

la scalinata nel candore della luce elettrica. Si rivide

esse. ¶ Gli occhi azzurri della signora Almieri gli sorrisero

ignoto, il figlio unico della cartella unica. La riconobbe

profilo, a un bagliore della nuca bianca su cui

da un senso negativo della sua bellezza e del

divertiva seguendo il rotolìo della palla sul piatto del

del mistero, dell'ignoto, della carne vergine, dell'anima

la testa alle spalle della signora Almieri, con un

i saluti. Molta parte della colonia o degli accorsi

di vanità il cuore della fanciulla. ¶ – Vuoi un posto

aveva spumeggiato in onore della vittoria. Il giardino trionfava

più che nel profumo della notte in quello della

della notte in quello della donna. L'uno diceva

c'è! ¶ Alla voce della madre, la fanciulla, a

bassa voce, nel vano della finestra. Poi i due

nuovo; poi, come pentita della sua vergogna, gli porse

degli occhi, un moto della testa, quasi ad approvarlo

in generazione, la sicurezza della bilancia in cui si

e le cose frivole della vita. E Marco stupito

parve espandersi nelle parole della piccola reclusa. Marco pensò

del suo piccolo ambiente, della sua casa borghese, delle

E vide sul viso della bimba, nell'atto, un

di tutte le forze della puerizia ricomposta. Quando venne

si chinò sul petto della fanciulla, Giovanna disse sbadatamente

cresciuta... ¶ – Sentiamo il responso della Facoltà – disse al medico

si rialzava. ¶ – Il responso della Facoltà è quello che

un osservatore superficiale, uno della vecchia scuola e dei

una volontà più forte della sua. A un crocevia

fosche previsioni sul cadere della giovinezza maschile, e, insieme

in pieno la linea della sua bella fronte: e

delicata, come l'ammaccamento della buccia di un fiore

quell'attimo gli occhi della fanciulla parvero un istante

che alla naturale indulgenza della donna convinta della legittimità

indulgenza della donna convinta della legittimità dell'ammirazione che

egli dovesse il perdono della signora Almieri... ¶ La quale

mondo fino allora chiuso della società. ¶ Non più ai

per Marco sulla bellezza della donna; gliela faceva parere

e dell'interruzione e della gentilezza. Egli non poteva

solito battito lo avvertì della presenza di lei... ¶ Gli

sempre più si convinse della impossibilità del suo amore

Egli gustò la dolcezza della sua compagnia, della sua

dolcezza della sua compagnia, della sua persona, in quello

spirituale quasi: il suono della sua voce, la luce

gli pareva il profumo della sua stessa emozione, del

quella pretesa. ¶ All'ombra della carpinata o meglio al

carattere fresco che risentiva della sua estrema giovinezza nel

senso, come l'intuito della stia purità lo teneva

di lei gli appariva, della sua intelligenza, del suo

intelligenza, del suo cuore, della sua anima. O almeno

pensieri, dei suoi desiderî, della sua visione del mondo

discorreva di suo padre, della matrigna, della sua puerizia

suo padre, della matrigna, della sua puerizia, della sua

matrigna, della sua puerizia, della sua adolescenza. Per suo

villetta in un angolo della costa, un giardino, e

stesso dell'impossibilità e della inanità di quell'amore

alla signora Almieri, illuso della sua ammirazione iniziale, di

vedevano più nel cielo della loro relazione neanche le

E si è macchiato della colpa più vergognosa... ¶ Marco

trascinar via le scorie della sua gelosia. Un bisogno

mancava all'ora consueta della sua visita. Senza più

un impulso più forte della sua volontà, egli scese

tendeva, con lo slancio della sua anima nuova? Ah

sotto le alterne cristallizzazioni della vita? Sapere, sapere se

l'odore, il rumore della pioggia battente. ¶ – Peccato! – aggiunse

soltanto il piccolo piede della fanciulla agitarsi, come se

con un gesto grazioso della scarpina scollata. ¶ – No! Non

E fu, soltanto, stupito della sua voce, placida, assente

dispiacere, che un po' della sua vergogna ricadrebbe su

E così dolce: invece della crudeltà di prima, come

irradiare intorno un senso della sua bellezza e della

della sua bellezza e della sua gioventù. La sua

felicità quasi materiale: fatta della buona aria che irrompeva

che irrompeva sul Valentino, della luce che rivelava tutti

rivelava tutti i contorni della collina in faccia. E

lustri come gli embrici della villa in faccia a

i giorni più belli della primavera?... Poi scompare e

crede? Trovi un buco della Savoia dove non ci

preso come nella rete della sua voce. Gli si

estate... E la piazza della stazione, con i suoi

ambiguo accennando il ritratto della signora Almieri, alla parete

di nuovo quell'atto della vita materiale in comune

Noemi, che? Il verde della persiana, adesso, le metteva

silenzio: ¶ – Ho avuto lettera della mamma, stamani. Torneranno presto

averle preso, così, parte della sua domenica? – diss'ella

madre sentì la voce della cugina Ernestina; e mutamente

tornando verso il seggiolone della vecchia signora, disse: ¶ – Spero

Che era? ¶ – Piccoli acciacchi della vecchiaia... ¶ – Oh! Vecchiaia? – protestò

mamma? ¶ Allora gli occhi della donna parvero ammollirsi: la

ritentare tutti i ricordi della sua passione, tutte le

di nuovo un balzo della speranza che ridice: Perché

in quel bel risveglio della città estiva, prima dell

ricorda tutti i particolari della lor vita mondana in

volge verso il resto della comitiva che segue; e

gli rievochi qualche cosa della sua giovinezza, gli riporti

al mare per rimettersi della bronchite primaverile. Starà a

le ali al fuoco della bellezza della moglie del

al fuoco della bellezza della moglie del socio? Ed

lunghe, preso nel fascino della signora Ginevra. Le sue

primitività di sentimento giovanile; della gioventù degli uomini e

tomba... E col ferro della sua picozza il compagno

compagno frangeva il ghiaccio della fontana dove allora, nella

gioire o soffrire, ma della verità! Ormai ogni finzione

che esalava dalle parole della canzone della capigliatura. Il

dalle parole della canzone della capigliatura. Il suo cuore

tradito. ¶ Per il rimanente della giornata ella non sarebbe

nel canto, la musica della sua voce, tornavano. Ed

vedere al di là della sua grazia o della

della sua grazia o della sua fine... Un momento

il velo quasi caldo della notte, la frescura dell

lo sentiva, il terrore della vergine dinanzi al desiderio

pioppo laggiù. Uno struggimento della sua felicità che si

si ritirò nel vano della finestra aperta, da cui

cui salivano i rumori della via, della vita... ¶ – Oh

i rumori della via, della vita... ¶ – Oh! monsignore, come

ancora muoversi nel ritmo della preghiera. Come Marco si

Siete cresciuto nel rispetto della pietà e del dovere

su lui il segno della croce... ¶ E fu dentro

non venne. La voce della malata disse con un

smascherava come nella verità della fine. ¶ – Eravate libera di

anche lì, i rumori della via, della vita. Che

i rumori della via, della vita. Che cosa stava

fatto giurare sulla testa della sua creatura... Ella l

fatto giurare sulla testa della sua... ¶ – No! mamma! Questo

ultimo viaggio. All'uscita della stazione ecco di nuovo

che risuonavano sulle pareti della cappella gentilizia... Sua figlia

lontana, sorgevano i pensieri della vita. La responsabilità, la

chi la prepara, può della paternità godere, commuoversi. Ma

andò verso la porta della camera da letto: l

accomodamento, tutte le viltà della vita egoista, comoda, facile

un solo impero: quello della Morte, che tutto ricomincia

senza nuvole. La fine della giornata calda traeva la

a rivedere il luogo della sua colpa, il maniaco

caso, per la frivolezza della sua vita! Ma no

egli esisteva! Il pensiero della continuità delle generazioni gli

sua calma, l'impeto della donna cadde, si umiliò

sociale, conscio del vantaggio della paternità per la prole

su tutta la persona della bimba, egli vide ch

traccia visibile, il senso della comunanza della razza istintivamente

il senso della comunanza della razza istintivamente lo vinse

solo reggeva il senso della correttezza, diventato in lui

odore dei capelli e della giovinezza, il fremito e

può suggerire l'esperienza della vita gli si riaffacciarono

perché» immenso, quel «perché» della vita, come lo percoteva

cuore, tutte le agitazioni della sua ragione, ecco, avevano

alta, arrivando, dal silenzio della sua via, ove il

notte, sul marciapiede deserto della stazione, il grido risuona

luogo: affacciandosi sul piazzale della stazione, ecco, laggiù, malgrado

Ardano per gli affari della successione: neppure da lui

negli occhi, il suono della voce nelle orecchie, quasi

fiume lontano, al fiume della sua gioventù. Che attendeva

consultare anche gli uomini della legge... ¶ Tra queste indecisioni

di piacere, i figuranti della grande commedia. Nessuno: non

praticamente, più nei confini della realtà, egli non aveva

aveva tutti i caratteri della verosimiglianza. E Marco ricostruiva

un dubitare di sé, della propria esistenza, un sentirsi

Il trapasso dal rumore della più intensa vita a

deve? Tutta la tragedia della sua vita è lì

essere uguale a quello della sua giovinezza: e la

più immediata la coscienza della sua inanità, del pericolo

nello scendere sul marciapiede della stazione deserta, le gambe

qualsiasi modo in margine della legge, che non voleva

terrore e la delizia della sua adolescenza –, pronto a