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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
1
1985
Ci vuole dell’aceto. Della vodka, dei sapori forti
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1985
fuggire da quella casa della malora. Invece erano inchiodati
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1985
nei movimenti dallo spirito della ragazza, che forse si
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1985
malinconia per quella sagra della morte, che non accennava
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1985
ma agitata dal vento della valle, che tormentava gli
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1985
a udire le grida della madre e delle zie
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1985
vita. Le urla acutissime della madre trapanavano la testa
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1985
diventava terra come quella della fossa che lo aveva
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1985
urla e i pianti della madre di Alda. Tutto
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1985
sentivano che i ponti della tolleranza, e forse persino
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1985
presidio dentro i binari della legge e di conservarlo
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1985
volete di essa e della sua gente”. Per questa
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1985
cosacco e dello spirito della steppa. Il suo posto
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1985
Francia, perché la ripresa della guerra contro i Rossi
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1985
più acceso e impetuoso della sua giovinezza aveva mutato
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1985
tutta l’altra gente della villa. Il prete disse
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1985
così abituato alla frequenza della morte, si sarebbe aspettato
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1985
che, nonostante la festa della morte che durava da
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1985
causa prima e remota della tragedia. Essa guardava per
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1985
in sé il germe della maledizione, e fatalmente si
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1985
alle sue spalle, o della nuvola di risentimento che
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1985
combattere niente val meglio della terra.» ¶ «Va bene, farò
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1985
battaglia senti l’odore della terra, invece di quello
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1985
ben assortite il ritornello della tristezza: “Ahi, dài, dalalài
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1985
stato che un tranello della sorte. Capiva che, per
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1985
di avvicinarsi alla popolazione della valle. Entrava nelle case
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1985
anche dopo la campana della sera, e cercava di
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1985
prendeva parte al lutto della famiglia. Il viso gli
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1985
lato triste e luttuoso della vita, ed era diventato
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1985
nessun tipo. Le leggi della patria non valevano più
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1985
antiche dell’orda e della tribù erano tramontate da
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1985
popolo dentro il rispetto della legge e del costume
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1985
essere la fonte stessa della legge era un compito
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1985
capiva bene il nocciolo della faccenda, ossia che il
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1985
nelle notti ancora lunghe della vallata, tenere Marta tra
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1985
non differire il momento della gioia e del divertimento
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1985
perdersi nei vicoli scuri della malinconia. Sentiva che gli
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1985
incalzante. Avvertiva l’avanzare della guerra come il rimbombo
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1985
sotterranea aumentava l’angoscia della situazione di fondo. L
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1985
quasi tutto il merito della vittoria. Che ne sarebbe
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1985
essi una conoscenza globale della situazione. Urvàn trasecolava nel
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1985
avrebbero rovesciato le sorti della guerra… ¶ Urvàn non capiva
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1985
fuori. La natura stessa della guerra era babelica e
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1985
chi aveva fatto parte della banda che aveva violentato
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1985
di nulla. Parlò ancora della cosa con Gavrila, e
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1985
colpevoli perché la morte della ragazza era stata pura
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1985
in Crimea, all’epoca della loro ardente gioventù. Si
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1985
impeccabile come la toeletta della moglie, ma aveva una
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1985
Sentiva una compiacenza estrema della sua divisa e delle
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1985
aveva lasciati nelle casse della Feldbank. Gli pareva di
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1985
di legno a raccogliere della biancheria, che il freddo
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1985
biancheria, che il freddo della notte aveva trasformato in
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1985
culminante e più felice della propria giovinezza; che era
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1985
pienezza assoluta e trionfante della propria età. Dimenticò la
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1985
suo stato e quello della sua gente; dimenticò ogni
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1985
sé le luci vellutate della speranza… ¶ XI ¶ Il cavallo
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1985
perdere il resto. Anche della guerra spesso si dimenticava
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1985
con la sensazione intensa della vastità del suo popolo
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1985
maturi, dominando i fantasmi della paura, fingendo anzi di
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1985
con gli invisibili partigiani della montagna, per misurarsi con
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1985
ad accorgersi che qualcosa della sua avventura non quadrava
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1985
conoscevano la situazione esatta della guerra, perché la radio
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1985
parlasse di Dio e della totale fiducia in lui
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1985
pronunziare tutti gli esorcismi della liturgia, con la sua
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1985
culto, in uno stanzino della caserma, ma tutto era
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1985
i suoi il principio della fine. Il suo grido
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1985
presi nella stessa morsa della fame, che li accomunava
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1985
vicini, nel disastro universale della guerra. Tutti erano poveri
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1985
Burlak e gli altri della sua risma salì di
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1985
Akmek non si contentò della beffa dei rifornimenti, volle
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1985
relegando Akmek ai margini della faccenda, con la scusa
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1985
che tutta l’orditura della cosa aveva alcunché di
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1985
un mito. ¶ Gli uomini della steppa si sentivano soffocati
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1985
sfuggito che in casa della ragazza di vino ce
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1985
scombussolava fino ai limiti della disperazione e dell’abulia
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1985
e la stranezza visionaria della scena. Ghirei cominciò a
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1985
continuare a crederlo fiero della sua bravata. Si mise
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1985
le ruote sui sassi della strada. Poi percorsero altre
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1985
più forte la stanchezza della guerra e della sua
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1985
stanchezza della guerra e della sua condizione. Sentiva pesare
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1985
alle spalle la porta della loro stanza gli pareva
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1985
Urvàn alla stretta finale della guerra. Sì, lei sarebbe
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1985
nascosto in un luogo della villa dove nessuno avrebbe
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1985
voce alla grande confusione della guerra, che, adesso che
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1985
aveva quasi il sentore della loro presenza. Ciò significava
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1985
avesse imparato la via della casa di Alda, dove
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1985
vino, come il giorno della cattura dei partigiani. Ed
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1985
tornava fuori col discorso della ragazza. ¶ «Perché Alda non
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1985
fioriva spontaneo il canto della preda stanata, e non
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1985
scatenò l’istinto atavico della preda e della violenza
91
1985
atavico della preda e della violenza, e secoli di
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1985
che andavano alla conquista della steppa, e conquistavano le
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1985
potevano essere udite fuori della casa e far accorrere
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1985
Non dava più segni della sua irriducibile vitalità. Come
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1985
Si muovevano nel buio della casa, inquieti, vagamente spaventati
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1985
a slacciarle i bottoncini della camicetta ricamata, che la
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1985
un momento i problemi della sua gente. ¶ Ma per
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1985
poteva fiorire la pianta della speranza. ¶ Una notte Urvàn
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1985
sotto la debole lampada della cucina. A Urvàn parve
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1985
dentro il territorio luttuoso della guerra. Abbracciava e baciava
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1985
gusto del gesto e della parola un po’ pesanti
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1985
ma di render testimonianza della sua passione a una
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1985
partecipi gli altri abitanti della villa, e magari anche
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1985
villaggio e del presidio, della fortuna inaspettata e allegra
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1985
ad essere più forti della guerra e continuare a
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1985
dove gli strilli acuti della povera bestia assassinata non
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1985
ritratto e la figura della flemma, esattamente il contrario
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1985
arrivo di Natale e della lunga serie delle feste
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1985
pensieri. Tutti gli abitanti della villa ne sentirono l
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1985
senso del sacro e della gioia collettiva, e Urvàn
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1985
tedeschi e gli italiani della repubblica di Salò tiravano
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1985
segreto di uno stanzino della caserma, poterono seguire il
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1985
non entrare nello stile della banda di fanatici che
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1985
che si era impadronita della Russia. ¶ Ma stavolta ci
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1985
il suo esilio, metà della sua vita. Non ci
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1985
definitivamente che le cose della guerra andavano molto male
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1985
anche lui una vittima della guerra. La verità non
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1985
mai rivisto i fiumi della Černozjóm. Lui in patria
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1985
buono, che la fine della guerra veniva avanti a
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1985
Natale negli squallidi stanzoni della caserma. Forse la sua
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1985
treno nella notte. Parlò della patria lontana e della
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1985
della patria lontana e della durezza di destino del
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1985
sabbia e dal vento della steppa. Disse che la
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1985
udiva più la voce della sua donna. ¶ Come sempre
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1985
con gli altri cosacchi della villa. Ma Burlak appunto
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1985
fatta applicare nel cortile della caserma, perché tutti vedessero
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1985
nelle camere di sicurezza della caserma. Il cosacco era
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1985
in gabbia, perché privato della propria libertà intristisce, diventa
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1985
una ragione più oscura della notte, inconcepibile, mostruosa, cui
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1985
voci sussurrate dai nomadi della sua razza, che pareva
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1985
i segreti più nascosti della guerra. In Haha c
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1985
per eliminarli dalla faccia della terra, per trasformarli in
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1985
capiva i terribili scoraggiamenti della signora Esther negli ultimi
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1985
misteriosa… ¶ Stranamente, l’intuizione della verità sulla sorte di
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1985
Fu ripresa dalla corrente della vita e dalla lunga
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1985
di nuovo nel flusso della propria esistenza, senza chiedersi
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1985
divisa marrone, le maniche della giacca foderate di rosso
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1985
il pavimento di legno della caserma. Ballarono anche i
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1985
facevano tintinnare i vetri della caserma. Erano in assetto
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1985
abbandonavano soltanto alla gioia della festa e alla passione
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1985
testimonianza impetuosa e impressionante della loro vitalità. Fra tutte
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1985
anche se la confusione della guerra lo aveva cacciato
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1985
che li avevano privati della terra, i partigiani che
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1985
ripercuotevano lungamente nelle anse della valle, e gli echi
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1985
Marta, la blusa circassa della zia, che gli scendeva
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1985
saperlo, dalla bellezza splendente della ragazza. Quella tendenza del
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1985
si fosse nemmeno accorta della sua presenza, o di
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1985
con rumore dall’ambito della sua esistenza. Ma poi
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1985
gli metteva sul palmo della mano. Andava per le
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1985
farsi un quadro generale della guerra e del suo
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1985
annunziavano la fine definitiva della guerra. Ma proprio per
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1985
Martino? O per quella della Madonna di agosto?» ¶ «Chi
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1985
dello scampanio senza fine della vigilia delle sagre. Aveva
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1985
di fiume, nell’intimità della famiglia, continuamente minacciata dalle
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1985
Arturo rimasto nei geli della steppa. Quella ormai era
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1985
L’aria era piena della lanugine dei pioppi e
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1985
vittima del freddo e della tormenta. Lo facevano entrare
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1985
di ghiaccio nella notte della steppa, come uno spaventapasseri
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1985
in tutte le direzioni della rosa dei venti. Si
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1985
cinque anni dai disastri della guerra, ma di appartenere
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1985
come poteva le ferite della guerra. Coltivava un’idea
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1985
contemporaneamente dentro e fuori della guerra. Confusamente intuiva che
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1985
fuori dell’alone infuocato della guerra, e che lei
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1985
andavano aggiustando il fuoco della lente davanti ai loro
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1985
e infatti il tempo della ripresa della guerra tra
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1985
il tempo della ripresa della guerra tra i Bianchi
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1985
in essi il Terek della sua giovinezza. Accanto all
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1985
Sopra il suo miraggio della ripresa della guerra contro
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1985
suo miraggio della ripresa della guerra contro i Rossi
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1985
polvere degli anni e della delusione, le muffe irreparabili
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1985
luogo dalle correnti irresistibili della guerra, di essere stato
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1985
no. Forse alla fine della guerra tutti avrebbero avuto
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1985
si nascondeva la trappola della disperazione. Era come quando
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1985
per fabbricarsi l’idea della salute. Quando giungeva un
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1985
questa o quella valle della Carnia. Il progetto di
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1985
più desolati e disperati della loro storia di nomadi
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1985
dentro come la paura della morte, o del futuro
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1985
una sveglia nel cuore della notte, senza suono di
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1985
lunga tregua coi partigiani della valle con quella spedizione
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1985
Burlak pregustava la scena della cattura. Soprattutto sentiva che
181
1985
trrr, trrr”! ¶ Alcuni uomini della spedizione, come Burlak o
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1985
che cominciavano a risentire della salita, e lo scricchiolio
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1985
di scegliersi un compagno della sua risma per eliminarle
184
1985
i mutandoni di lana della loro tenuta notturna. I
185
1985
Salvadi pareva un uomo della steppa o delle loro
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1985
delle loro montagne, comunque della loro razza, e Urvàn
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1985
potuto cancellare le tracce della loro presenza e scomparire
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1985
all’aperto, nel cortile della caserma. Poi Urvàn consegnò
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1985
vivere senza amici. Parlava della vita e dell’attività
190
1985
di famiglia, all’interno della guerra e del suo
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1985
o la grandine.» ¶ Raccontò della partenza di Arturo. Urvàn
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1985
stesso tempo essere amico della gente friulana, dove c
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1985
identificato con il Vassili della canzone e col ricordo
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1985
avvenuto in un villaggio della valle del Terek. Del
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1985
fatto che, in conseguenza della guerra, intiere popolazioni erano
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1985
maggiore, alla vana attesa della donna di Gavrila, che
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1985
e ripetere il ritornello della desolazione. Pensava alle speranze
198
1985
Haha narrava le costumanze della sua gente, le elezioni
199
1985
elezioni del re o della regina, i grandi raduni
200
1985
fuori del tempo e della storia. ¶ Urvàn narrava dei
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1985
del loro orientamento e della loro salvezza era sempre
202
1985
punto le forme note della periferia del loro presidio
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1985
a vuoto. Il rombo della motocicletta si ripercuoteva lontanissimo
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1985
essa l’antica paura della guerra. I colpi rintronarono
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1985
diramazione e ogni anfratto della valle, si ripercossero dieci
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1985
ferirono un giovane cosacco della pattuglia, e allora Burlak
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1985
fino alle ore piccole della notte. ¶ Per giorni e
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1985
nella parte più alta della valle, dove i paesani
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1985
stavolta tutti i paesi della vallata sarebbero stati coinvolti
210
1985
cadaveri, o le ruote della moto, o la vasca
211
1985
e attirando i fulmini della vendetta su tutta la
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1985
muffa una sorda stanchezza della guerra, delle tante sventure
213
1985
infilava nella gola stretta della tristezza. I suoi occhi
214
1985
Ma erano un male della propria terra e della
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1985
della propria terra e della propria patria, e un
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1985
aveva fatto, dall’inizio della guerra in poi, e
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1985
aveva portato alla distruzione della sua famiglia e alla
218
1985
un mobile, nel cuore della notte. Però sopra di
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1985
dispersi per le valli della Carnia, e avevano i
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1985
sciabolate, e il canto della vendetta e del sangue
221
1985
con lui. Pareva che della vendetta e dell’assalto
222
1985
perso dentro i riflessi della sua personalità, ansioso di
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1985
si ritrovarono sulla piazza della fontana, come si fossero
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1985
invecchiata precocemente dai disagi della guerra, col fazzoletto nero
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1985
danni e le ferite della guerra, lavare i vestiti
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1985
Persino le notizie tristissime della strage di cosacchi nei
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1985
pareva la figura stessa della rassegnazione e dell’accettazione
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1985
nel pozzo senza fondo della sua anima russa. ¶ Provava
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1985
reggere i tre angoli della casa. ¶ Ma anche quando
230
1985
una suprema, acuta nostalgia della pace e del ritorno
231
1985
sarebbe ritornato il desiderio della pace. Quello era l
232
1985
attraversare indenne la palude della guerra. A volte infatti
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1985
per ogni altro popolo della terra. Poi si ricordava
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1985
terra. Poi si ricordava della loro reale situazione. Intuiva
235
1985
sciogliere i nodi complicati della loro situazione? ¶ Nel cortile
236
1985
loro situazione? ¶ Nel cortile della villa stava, sotto un
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1985
aveva perduto per colpa della guerra. ¶ Ogni tanto accettava
238
1985
di sangue sui pavimenti della villa, e di cui
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1985
a ignorare quel particolare della vita dei cosacchi, come
240
1985
altre direzioni. Si occupava della gravidanza di Anita, o
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1985
qualità confusionarie e babeliche della guerra. Erano i concetti
242
1985
che era all’epoca della guerra civile, e su
243
1985
del colonnello. ¶ Il caposaldo della sua strategia era quello
244
1985
fili del telefono e della luce, all’esterno delle
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1985
abbaiare ai rumori indefiniti della notte, e vedeva le
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1985
illuminarsi con il sorgere della luna. Già distingueva quelle
247
1985
aceri e di pioppi della valle del Terek. Sentendo
248
1985
Sentendo i quieti rumori della notte, i fruscii degli
249
1985
i rumori degli animali della notte, gli odori del
250
1985
epidemie. I tanti disagi della guerra avevano finito per
251
1985
ardere continuo delle passioni della sua gente. Era solo
252
1985
più libero e fiero della terra. Per lui era
253
1985
gli istinti più antichi della sua gente. Capiva la
254
1985
ambiente gli ricordava quello della sua infanzia. Pareva avvertisse
255
1985
aveva aspettata per metà della sua vita. Ma quando
256
1985
di un piccolo Ataman della regione del Terek. Si
257
1985
avvenuto mai, a causa della fuga e dell’esilio
258
1985
Francia, e da allora della sua moglie mancata non
259
1985
il momento più vero della sua vita era stato
260
1985
vita era stato quello della guerra civile. Ricordava il
261
1985
delle battaglie, l’odore della polvere, i nitriti dei
262
1985
e costituiva la sostanza della sua vita. Era convinto
263
1985
fermato allora, all’epoca della guerra civile, e avesse
264
1985
modo sostituiva le donne della sua vita, la fidanzata
265
1985
la fidanzata dell’epoca della guerra civile, la donna
266
1985
che formavano il cardine della sua vita. ¶ Quando rientrava
267
1985
guardare i tramonti precoci della montagna e i colori
268
1985
un momento si dimenticava della guerra, e gli pareva
269
1985
passo era andato dimenticandosi della prima. Mentre, quando era
270
1985
che sognare la ripresa della guerra contro i Rossi
271
1985
abitato con i proprietari della fattoria, cioè per tutte
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1985
quando egli le parlava della Russia. Per lui laggiù
273
1985
Ekaterinburg. Tutti i membri della famiglia imperiale erano stati
274
1985
ed era in preda della febbre. Le ragazze erano
275
1985
sentisse ancora, le campane della chiesa. Così anche lui
276
1985
questi pensieri, per effetto della sua irruenza, e non
277
1985
fumo e nel fragore della battaglia. ¶ Gavrila cercava di
278
1985
purezza dell’idea e della speranza coltivata per tanti
279
1985
Era soltanto un uomo della steppa, i cui genitori
280
1985
fatto tutto un disegno della situazione, e, secondo lui
281
1985
e le poteva parlare della domaine in cui per
282
1985
conoscere le dure leggi della sopravvivenza, come Gavrila. Lui
283
1985
sé. ¶ Ormai il cortile della villa, come le strade
284
1985
tenevano in qualche luogo della Carnia le molte casse
285
1985
le molte casse blindate della Feldbank, che distribuiva quattrini
286
1985
per le contingenze sventurate della guerra, avesse trovato una
287
1985
volte con i fregi della mezzaluna, ficcati nei cinturoni
288
1985
diventato uno dei tanti della steppa, come il Don
289
1985
armi e i modi della guerra, sparando ancora addosso
290
1985
stessa stanchezza e nausea della guerra si mutavano in
291
1985
piedi dentro i territori della pace doveva riprendere il
292
1985
ancora l’ultima coda della guerra. Era convinto che
293
1985
avvenisse soprattutto per effetto della presenza di Marta. A
294
1985
per tornare nel fitto della lotta. ¶ Sì, sì, purtroppo
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buio e nella babilonia della guerra. ¶ Un giorno Ivos
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ospiti (o meglio ospiti della signora Esther, che non
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significava, e si serviva della sua parola per dare
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sarebbe sparito nel gorgo della guerra, come Caleb e
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un poco, a causa della stanchezza, e al risveglio
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aprì silenziosamente la porta della sua camera ad Ivos
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per una tendenza luttuosa della mente umana a crearsi
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tre giorni. La mattina della sua partenza Marta si
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mai accettato le novità della rivoluzione, e approfittando della
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della rivoluzione, e approfittando della guerra erano passati in
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Kuban. Tutti gli abitanti della villa, e Marta in
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di distrarsi col pensiero della maternità di Anita, o
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sé. Evidentemente la logica della guerriglia l’aveva conquistato
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sue possibilità per colpa della guerra e di altre
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di provocare l’intervento della madre. Marta sentiva però
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finisse con l’inizio della pianura. Ma si diceva
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segno che la fine della guerra si allontanava, quali
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principio, irridendo le speranze della gente. Qualunque cosa si
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diffuso nelle zone meridionali della Russia europea, ma anche
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di Aaron, che parlavano della loro cittadina di origine
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di tè…» ¶ Il muggito della mucca morente, probabilmente scuoiata
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lì attorno, nel silenzio della sera. Si diceva che
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stanchi, sfiduciati, affamati, vittime della guerra, che rendeva le
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generato quest’ultima trovata della guerra, finora la più
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stati per i lavori della campagna. Due o tre
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che si vedevano prima della guerra nei film americani
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che stava sul ciglio della strada se voleva salire
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terra grigia e dura della strada, facendola rimbombare, alzavano
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si disegnava la ruga della preoccupazione. Era vero dunque
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cavalli, e l’invasione della Carnia doveva essere incominciata
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sarebbe stata la ripresa della guerra tra i Bianchi
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guerra, interrotta dalla malignità della sfortuna. ¶ Si sentiva il
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nei cortili, nella piazza della chiesa e nelle braide
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a bere nella vasca della fontana, nel centro della
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della fontana, nel centro della piazza, poi li lavarono
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piazza o nel mezzo della strada, accesero dei fuochi
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modo volevano la partecipazione della gente di casa, chiedendola
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anni, e in particolare della signora Esther, portata via
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ferrovie, o in fabbriche della zona. ¶ Gavrila disse queste
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in una infermeria, preoccupati della sua scarsa salute. Ma
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bestiame, del carro e della jurta. ¶ Il bambino, Luca
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suoi in un angolo della cucina, cercando di non
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agli eventi poco noti della seconda guerra mondiale. Ho
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cui l’impassibile spietatezza della Storia aveva sottratto per
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e che la fine della guerra stesse ormai a
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in Italia all’epoca della Rivoluzione e vedova di
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era chiuso il tempo della paura, perché ormai la
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a spiare dalle finestre della soffitta ogni movimento sullo
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voluto essere sposata prima della partenza di lui. V
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figura fin dai tempi della sua infanzia. Allora per
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non significava la fine della guerra ma solo la
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con l’inizio stesso della sua storia. ¶ Adesso la
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si impastassero nell’armonia della sera, e formassero dei
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pari tempo, nell’intimo della natura e della realtà
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intimo della natura e della realtà. ¶ Certe volte continuava
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profondamente. Sentiva i rumori della notte, i grilli dell
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era passato il fantasma della guerra, provocando un seguito
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suo sospetto. Nei pressi della fattoria, che aveva porte
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poveracci che avevano paura della propria ombra, e la
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tutto fosse finito, e della guerra si fosse perduto
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a Roma, poco prima della guerra, il giovane aveva
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sviluppata la pianta strana della pietà, come se anche
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diventato il primo uomo della sua vita. Arturo era
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fare intuire la vicinanza della fine. Non capiva che
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a custodire il segreto della signora Esther. Capì che
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notte verso luoghi misteriosi della Germania e della Polonia
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misteriosi della Germania e della Polonia, e da cui
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e uno dei volti della guerra era che i
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fossero gli unici superstiti della sua famiglia. Quando il
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già successo nei boschi della Slovenia e di quasi
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Europa. La bizzarra guerriglia della gente che si rifugiava
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Si sentiva la custode della villa e di ciò
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veli del lutto e della rassegnazione. Qualcuno dalla Russia
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tutte le contingenze sventurate della guerra, di tutti i
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perché non sapeva niente della sua sorte. In quel
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locali umidi e muschiosi della vecchia costruzione. Intravvide la
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da vicino. Al lume della luna vide che era
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il nucleo più vero della sua persona. ¶ Anche Ivos
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altra dalle forze occulte della guerra. I suoi occhi
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come i mendicanti pittoreschi della sua infanzia. Disse che
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tutti gli altri luoghi della sua vita, non fossero
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fiumi, delle immense distanze della Russia, per cui, nella
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in loro il grillo della speranza perché vedevano in
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senza limiti delle traversie della guerra. Pareva che Ivos
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Grecia, o i fiumi della steppa e le terre
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ascoltando il nuovo ospite della villa, avrebbe voluto interromperlo
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dubbi soltanto sul modo della sua morte, ma non
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fantasma di Marta e della sorella nelle stanze della
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della sorella nelle stanze della villa? Era diventato anche
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in un punto imprecisato della steppa. ¶ Ivos guariva rapidamente
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la fiducia nella bontà della propria causa e nei
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che cogliessero la realtà della situazione, ma che avevano
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passato, un’intollerabile sazietà della guerra e un grosso
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rafforzando entro i quadri della guerriglia, altri ancora riferivano
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Poiché erano nei pressi della casa di Alda, Urvàn
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si faceva nelle stanitše della steppa, una specie di
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celebrazione per il ritorno della primavera e lo scioglimento
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sospingesse. La più parte della notte se ne andò
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cantando per la festa della primavera si erano dimenticati
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primavera si erano dimenticati della guerra, dei partizany, dei
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che stavano nella caserma della guardia di finanza, o
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cortili e nei corridoi della caserma giacevano le guardie
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tutti festeggiavano la sagra della primavera, e perciò per
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essersi dimenticato quella sera della possibilità dell’agguato. Erano
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seminati dalla morte grande della guerra, che continuava a
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momento, perché la notte della festa era stata svegliata
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e videro lo scannatoio della caserma, scuri in viso
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occhio esperto di segni della guerra, scoprì tracce di
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l’indomani, nel corridoio della caserma, distesi sulle piastrelle
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perduta, schiacciata dalle maledizioni della storia. Il popolo kazàk
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da lontano, all’epoca della guerra civile, non si
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quella di nessun popolo della terra, perché non avevano
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del pope, nello stanzone della caserma che veniva trasformato
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Era ormai il principio della fine, quando tutti si
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degli animali i segni della loro stessa fine. Un
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che tutte le carte della guerra erano state giocate
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sottobosco. Ma il crepitio della fucileria dei partigiani diminuì
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presenza dell’informatore e della spia, che era una
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si doveva la scoperta della spia alla sua astuzia
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avrebbe rivisto le montagne della Circassia, al di là
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prolungamento del braccio o della gamba. Anche il cavallo
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pranzo per i cosacchi della spedizione. Non faceva più
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clima poteva sembrare quello della colma primavera, e così
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era andato nel cortile della villa e l’aveva
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in lui il mistero della violenza asiatica, e subito
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ha rotto la vena della gola.» ¶ «Bah! Era un
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a chiudergli le vie della fuga. Una vaga malinconia
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era al di là della siepe misteriosa, una nuvola
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Adesso che era compiuta, della vendetta non gli importava
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era al di là della barriera ogni furore di
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guerra era il trionfo della morte. Era la cosa
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in paese la voce della sua sparizione. La diceria
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che qualche accidente complicato della guerra le avesse sottratte
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prima. ¶ Ma questi crolli della speranza, questi momenti di
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dalla marea sempre montante della pietà. Tutti le facevano
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perché viveva nelle angosce della guerra, e la vedeva
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cielo l’ombra nera della pojana. Sentiva in tutti
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caverne e nelle grotte della montagna, per trovare finalmente
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era soltanto la paura della guerra, ma anche quella
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guerra, ma anche quella della vita stessa e delle
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Cos’era il manto della Madonna, allargato sopra la
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Provvidenza e nella protezione della Madonna, anche se aveva
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rifugio, nel pandemonio tempestoso della guerra. ¶ Tutti volevano vivere
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avevano portato nelle valli della Carnia un enigmatico alone
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carichi del fascino arcano della vita. Dopo esser passata
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era alzata la bufera della furia popolare. Non sapeva
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cercare il mezzo giusto della salvezza. Faceva e disfaceva
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Era l’ultimo atto della tragedia. ¶ Proprio adesso che
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sentivano l’odore eccitante della vittoria e si facevano
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da tutti i lati della rosa dei venti. Irritato
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potesse scaturire l’alba della liberazione nel Paese più
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Era questa la sostanza della lettera. Urvàn non seppe
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capiva, la sua dottrina della sparizione dell’isola felice
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non attendere il principio della fine. Così Gavrila consumava
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era cominciato il giorno della morte di Alda, e
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agli occhi il brillio della collana e il riso
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affiatare con l’idea della sua morte. Gli pareva
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nelle monete d’oro della collana, e che esigeva
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uccisa. ¶ Dell’andamento generale della guerra anche lui non
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del grande esercito russo, della Piazza Rossa di Mosca
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mentre guardava dalla parte della finestra. Dietro c’era
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Alda. Allora le maledizioni della prima si mescolavano ai
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mescolavano ai mugolii insensati della seconda, ormai stravolta e
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di chiunque. La voce della loro follia si era
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con esse il segno della croce, come le incontravano
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Perciò la forma principale della salvezza per lei era
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in tutti i particolari della sua azione aveva veduto
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era sazio e nauseato della guerra, perché aveva combattuto
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che l’ultimo sobbalzo della guerra non si risolvesse
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terra e nei sassi della montagna. La sua parabola
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portavano verso il muro della casera rivolgeva loro una
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levò decisamente il vento della vendetta. Il cadavere di
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un prato nei pressi della caserma, lo sistemarono sopra
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occhi dalla babilonia insanguinata della guerra, nauseato, e s
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si udirono le grida della madre di Ugo e
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e il mugolio gutturale della pazza. Altri cosacchi fecero
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del malaugurio. Il demone della vendetta li percorreva e
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non gli importava niente della situazione generale. Nella villa
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accadevano dentro e fuori della villa. Si sentivano sparare
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stesse accadendo nelle valli della Carnia, e come si
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era andato in casa della profuga, la donna indecifrabile
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essere ammesso nella camera della madre per congratularsi con
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ormai gli ultimi giorni della guerra, sicché i contadini
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nuovo al suo gusto della buffoneria e dell’esibizione
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sottratto completamente al sentimento della legge, ed era ritornato
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aveva confessato lo scopo della sua sortita. ¶ Urvàn sentiva
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finché l’ultimo divincolio della guerra non si fosse
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ad aprire. Sul retro della casa trovarono una finestra
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Allora tornò sul retro della casa, ruppe il vetro
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Urvàn arrivò alla porta della camera da letto; bussò
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assettati in ogni parte della persona. Gavrila aveva la
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pronta anche la polverina della morte. ¶ Urvàn misurò tutta
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solitudine e il peso della responsabilità che gravava sopra
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discretamente agli ultimi sussulti della guerra. ¶ «Che si fa
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erano gli eterni effetti della guerra e dell’invasione
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confrontata con il resto della regione. ¶ Urvàn sentiva che
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fondo i succhi amari della guerra, e averla nel
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una canzone sui disastri della guerra, che ritornavano eternamente
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in tutti i luoghi della terra. Intuì che mille
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per le strade polverose della terra. Tra poco loro
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era stato il capo della spedizione. Da molto tempo
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lui, le onde irresistibili della simpatia che emanavano dal
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dove finissero le suggestioni della donna e dove cominciassero
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e dove cominciassero quelle della terra. Il Friuli con
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dopo le infinite disavventure della guerra? Era possibile? Poteva
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in tutte le vallate della Carnia. Urvàn sentiva sulle