Pietro Metastasio, Giustino, 1713

fuggire almeno la vista della sua disavventura, risolvette di

suo, rotto il velo della vergogna, e lasciando libero

pure per la facilità della corrispondenza ella medesima non

e vile, ¶ E neppur della guerra il nome intende

Di noi nemici e della nostra fede; ¶ E perché

e vinti. ¶ E ancor della vittoria andrò sicuro, ¶ Se

Roma, ¶ Sarà gloria maggior della tua destra ¶ Fugare i

insegne, ¶ Maggior lode sarà della tua mente, ¶ Di cui

val talora ¶ La virtù della sorte, e dove suole

e dai perigli, ¶ Che della gloria son sempre compagni

priego, ¶ La primiera cagion della tua doglia. ¶ Ma tu

Giustino a lei, ¶ Temo della sua vita, ¶ Tanto dolor

Sofia, ¶ Acciò si penta della sua durezza. ¶ Or se

porle avanti gli occhi ¶ Della sua debolezza il grave

discaccia, ¶ Ond'è riposo della mia stanchezza. ¶ Ma dite

Sofia, ¶ Gli umidi rai della turbata fronte, ¶ Ché il

me giungesse, ¶ Romper potria della mia vita il filo

non vegga ¶ L'inganno della mente e il proprio

ritorno al dolce stato ¶ Della primiera libertade, e sia

E quanto, aimè, conosco, ¶ Della mia debolezza è certa

sua ragione, ¶ Deposta allor della Germania in seno, ¶ Quivi

lei tutte le risse ¶ Della romana Chiesa e dell

mira, ¶ E spesso sta della sua vita in forse

tentavi trarre audace fuora ¶ Della mente di Giove i

mente saggia ¶ Il dolor della vita ed il piacere

tu, che cagione ¶ Sei della morte mia, tu non

Non siete sazi ancor della mia doglia? ¶ Chi mi

di vita ogni alimento ¶ Della mesta Sofia fugga dal

le medesim'onde, ¶ Che della morte sua furo ministre

con un benigno sguardo ¶ Della fida Sofia l'alma

Degno prezzo non son della tua vita, ¶ A te

Andranne errando sconsolata intorno ¶ Della flebil Sofia l'ombra

Gli ultimi punti almen della mia vita? ¶ AST. Qual

mi ritrassi ¶ Per dolor della morte di Giustino, ¶ Un

Giustino, ed il timore ¶ Della passata orribile procella ¶ Vi

mi tolse ¶ L'uso della favella e della mente

uso della favella e della mente; ¶ Né so come

potendo sostener l'aspetto ¶ Della sua morte, sconsolata e

è tempo ormai ¶ Che della vostra fé, della costanza

Che della vostra fé, della costanza ¶ Veggiate il premio

me, del mio voler, della mia vita. ¶ GIUS. Felicissimo

tornò. ¶ Felicissimi amanti, ¶ Che della vostra fede ¶ Così sicura