Gianluca Morozzi, Dracula ed io, 2019

poltrona, incorniciata nel rettangolo della porta aperta. ¶ Tra loro

circa un metro fuori della stanza. ¶ E c’è

più vicino alla porta della camera e alla poltrona

e cosa? La catena della bicicletta è chiusa intorno

per terra, appena fuori della camera. Basterebbe alzarsi, con

qualche metro più distante della chiave, per cui dovrai

potevano assistere allo spettacolo della plebaglia che sbranava quel

del teatro, dal lato della basilica di San Petronio

quella creatura. ¶ Decise che della rappresentazione musicale, in buona

il sole. La conformazione della vostra mascella.» Sorrise. «Anch

tetti bucherellati, le stanze della locanda di sopra affumicate

si addiceva il clima della Transilvania. La cosa ha

offesa in quanto parte della razza umana. Non sono

rispettive influenze sulla storia della letteratura. ¶ Stavolta vinse Indaco

aveva arrotolato le maniche della camicia. Sembrava fosse di

trasmissione dedicata al calciomercato della squadra locale, per cui

guidava verso il centro della città, il tassista parve

del palazzo. Aveva saputo della terribile fine dei vecchi

primo appartamento a sinistra della scala. ¶ Dalla porta di

osteria dall’altra parte della strada, avrebbe recitato la

lunga esperienza di frequentazione della suddetta ragazza, mi aveva

di rancore. ¶ Breve storia della mia brevissima ricchezza ¶ Avete

buttavamo la testa fuori della finestra in pieno inverno

successo dopo la storia della fumetteria. ¶ Florence guadagnava bene

farsi pagare l’assicurazione della macchina dalla fidanzata mi

quella pilloletta azzurra coadiuvante della mia vita sessuale è

siccome uno dei simboli della serie è la celebre

con gli ultimi residui della mia ricchezza ne ho

che per l’entusiasmo della scoperta di Doctor Who

O forse i fantasmi della coppia che era stata

dei fidanzatini di via della Luna, ma me la

dei fidanzatini di via della Luna, per esempio, gli

fresco, «vicino a via della Luna c’è via

storia delle budella e della catena di bicicletta?» ¶ Avevo

in due luoghi diversi della città. A una settimana

lavoro, incontro la fondatrice della Byron Edizioni, per cui

mentre aspettavo un’amica della Betty, ma dall’inconfondibile

con Maddalena, la fondatrice della Byron Edizioni? ¶ 5 ¶ La terribile

a elle, nel salotto della casa che avrebbe avuto

caviglie ai piedi metallici della branda, in basso. Quelle

i primi otto anni della sua vita in uno

atroce e ingiusta sorte della povera Lucy Westenra... ¶ Bene

che rimbalzavano sul pavimento della casa di via dell

per la gloriosa squadra della mia città! Oppure: io

in tanto, era merito della sua maglietta. ¶ Visto che

Jax Teller nel tempio della glassa di Silvia, avevo

parlando da quaranta minuti della produzione romanzesca di un

il sottoscritto. In attesa della Betty, altra ospite fissa

quella simpatica bettola, e della sconosciuta che attendevo con

ambientare il nuovo romanzo della serie a Bologna! Lo

minuti. L’ho avvisata della serranda rotta, e del

di suonerie. L’era della modalità Silenzioso aveva modificato

avevo riconosciute come quelle della Betty. Anche perché indossava

gay? È la riproduzione della copertina del numero 1 di

che congelassimo le attività della nostra band – i Sickboys

questo musicista sull’orlo della pensione, questo rudere che

breve eppure lunghissimo periodo della loro frequentazione! Quel momento

sembrava il quarto membro della nostra combriccola, a meno

da Ubermensch Belasco, fondatore della Belasco Edizioni di Reggio

antidepressivi, a Maddalena, fondatrice della Byron Edizioni di Bologna

fare per il bene della tua carriera di scrittore

sull’antenna più alta della Torre Asinelli. Muori divorato

Io bevevo il rosso della casa di Ringo, e

Ringo, e il rosso della casa di Ringo, come

per ritrovare il dono della parola, che l’alcol

colpa di quella cagna della nostra ex che ti

ho sperperato il resto della mia brevissima ricchezza ¶ Era

essere anche una cassiera della Coop di quarantadue anni

che nei primi tempi della detenzione in piena notte

Betty tesse l’arazzo della mia vita amorosa. ¶ Poi

inguinali, tesi all’estremo della resistenza sul culo ad

albicocca. ¶ Nella fase giovane della nostra relazione, quella in

me. Tutti i vantaggi della convivenza, senza gli svantaggi

ci lasciava la chiave della porta sul retro, così

Burrone –, mi ero lamentato della situazione. ¶ «Capite», dicevo, «è

li vuole per via della strage del ’94 e dei

era presa l’appartamento della famiglia Monari, e Lobo

l’appartamento dell’assassina, della Stupazzoni, è ancora libero

Stupazzoni, sotto il comando della nebbia, aveva sforbiciato marito

fare da mistero portante della serie. ¶ Ognuno di noi

era ritornato nel mondo della carne. Moriva. Trascorreva un

pallottole, ammirando lo spettacolo della carne che si riformava

avrebbe scoperto la natura della morte, quella definitiva, quella

bene l’atroce esperienza della dispersione, di essere parcellizzato

cento per cento frutto della mia volontà e da

I AM. Sui problemi della propria condizione. ¶ Se doveva

e quaranta fanno parte della mattina. Dicevi?» ¶ «Dicevo: ieri

è, il serial killer della pancia?» E il livello

pancia?» E il livello della mia battuta fa capire

incontro con le tette della mia commessa. Immagine ben

sopra le copertine. ¶ Metà della mia clientela, maschile e

chiamo così per via della canzone di Lucio Dalla

estate del serial killer della pancia, come l’avevo

odore dei suoi capelli, della pelle... Del resto, la

sere, spero, il tempo della mia permanenza qui a

cranio contro le ossa della madre, uccidendola. E Dracula

Poi indicò un angolo della tenda. «Intanto ti stiamo

Dipingeva l’orribile tormento della bella Parizade? ¶ Il Primo

Sfiorò con il palmo della mano la fronte sudata

palpebre, come gran parte della pelle. ¶ Quell’astro crudele

grida sempre più flebili della sua sposa, implorando lui

si animerà nel cuore della notte per uccidere voi

e giù alla luce della candela, si innamorò di

concentrazione, seguendo gli insegnamenti della sua amata Elisabetta Sirani

vene... ¶ Era nel salone della casa di via dell

Primo. Quel che restava della sua bocca era contorto

per estrarre gli occhi della tua amata. Come tu

la punta delle orecchie della statua. Li hanno perforati

sofferenza causata dalla trafittura della lingua, visto il gran

bravissima. Tutta la bellezza della sua anima e del

divertimento. ¶ Sofferente al limite della follia, al terzo mattino

le camere di tortura della Santa Inquisizione, solo allora

visione di Forum e della Signora in giallo, era

Orrido muovesse un muscolo della faccia. ¶ E alla fine

guardati, io dal fondo della mia scala, la Betty

la Betty dall’alto della sua, Lobo dalla porta

Orrido, dopo la visita della vedova Bolelli il nostro

sono fatte le vie della città, a forza di

di larghezza, come se della piazza stessa quella via

ma a due terzi della sua lunghezza un antichissimo

comune per molte osterie della città collocate sotto il

collocate sotto il livello della strada, ma quella non

avevo contato le lettere della parola pasto. Erano cinque

a letto.» ¶ «Oh. Grazie della rassicurazione.» ¶ «Questo posto ricorda

Dracula.» ¶ «Riguarda il caso della donna trovata morta in

bambino.» ¶ «Indaghi nel sottobosco della città, per quanto le

allarga molto l’orizzonte della stranezza. ¶ «Dracula?» ¶ «Sì, mio

Cioè... il conte Vlad, della Transilvania? Quello lì?» ¶ Vladimir

Marescotti. E, in nome della mia amicizia con i

Che significa?» ¶ «L’autore della dedica si definisce: né

solo non è originario della Transilvania ma è, addirittura

plausibile.» ¶ «Allora, nel caso della povera, defunta Lorena Bolchi

aver legato le gambe della partoriente, in modo che

vita di Parizade, nonché della morte del nostro bambino

un sigaro nel silenzio della notte. ¶ «Cos’è successo

risponde con un movimento della zampa molto complicato che

ottimismo e l’entusiasmo della gioventù.» ¶ Poi si gira

sui fidanzatini di via della Luna o analoghi delitti

fuori il tavolino psichedelico della Betty, una roba che

qualche talento, nel corso della sua lunga vita. Per

appartenere a un Elementale della Terra. ¶ La terza era

saluto. ¶ Per il tempo della permanenza di quei due

la cosa più orripilante della vicenda.» ¶ «Qual è la

la cosa più orripilante della vicenda?» ¶ «Che la bambina

è anche il mistero della donna senza gli occhi

di lavoro segretamente invaghito della sua giovane commessa. ¶ Durante

subito spostato il baricentro della conversazione, per compensare all

la lingua più dolcemente della doppia z di cazzate

erezione che il pensiero della sua lingua mi causava

Henna, ma il resto della frase, che doveva essere

barriera invisibile dalle parti della glottide. ¶ Ti ho solo

chiesa di Santa Maria della Vita. Polizia, curiosi, televisioni

allungava fino al Portico della Morte. E un’aria

chiesa di Santa Maria della Vita. ¶ Ora, io sono

il 2001: Odissea nello spazio della terracotta, è l’equivalente

l’ottava, temporanea figura della composizione. Sdraiata accanto al

metà tra la Bottega della Luce e quella che

in due punti diversi della città. Lorena Bolchi e

dell’orrore più censurati della storia.» ¶ «Sì, capisco. Lo

nudo in un fossato della Renania senza ricordare come

torturata, e il maschio della coppia, a cui è

Siamo sempre nell’ambito della maternità. In questo caso

chiesa di Santa Maria della Vita avvolta nel cellophane

su questa deplorevole battuta della coda sulla A14. Sul

Musichieri perché sei innamorato della Betty, e solo per

quello dell’Orrido, quello della Betty, quello di Lobo

esterno e l’annebbiamento della vista e la rinascita

sentite proteste da parte della nostra pur felice compagnia

era andata proprio benissimo. ¶ Della partita, diciamo, l’unica

mi piace». ¶ «Ti ringrazio della precisazione. Sai già qual

Bolchi, di Cristina Piovaschi, della figlia di Cristina Piovaschi

sarà. Porterò il corpo della vostra amica nei tempi

settimo giorno, il momento della rinascita in forma maschile

e l’orario preciso della loro partita a scacchi

sotto la Sagrestia Capitolare della basilica. Vi avviso che

davvero divertente. ¶ Al culmine della quale, una delle sue

per il potere supremo della blasfemia. ¶ Alla fine, nudo

antiqua rupta, le macerie della città antica. Espulso da

di commenti sull’interpretazione della canzone di De André

avrei rimediato, nel corso della notte. Ma il suo

mi piace di più della sua produzione, però, è

quella senile. Poco prima della, ahimè, tragica malattia.» ¶ «Aspetta

i primi due volumi della saga di Jericho Brahms

finale scribacchiata sulla tovaglia della colazione...» ¶ Ed ecco che

interesse le grandi pere della tizia impostata e mi

Tu. Hai il finale. Della saga di Jericho Brahms

ma non essendo esperto della sua opera...» ¶ «Dove lo

tra l’immotivata ammirazione della ragazza alta e l

ammirando le luci notturne della città. Lui si era

stupore l’incredibile somiglianza della giovane Elisabetta con la

Lei gli aveva parlato della laurea in Psicologia, della

della laurea in Psicologia, della sua occupazione, della passione

Psicologia, della sua occupazione, della passione per la recitazione

voglio per il resto della mia esistenza, non potrò

credito, Viaggio al termine della notte, figuriamoci se seguo

di Céline è migliore della sua prosa, io sono

modo, ma in nome della nostra preziosa amicizia questa

fare sesso nel bagno della birreria.» ¶ «E dopo?» ¶ «Dopo

Frosinone, sentivo la voce della Betty, non sentivo la

era affacciato alla finestra della casa in cui, a

in cui, a detta della targa, aveva abitato per

la lingua alla ricerca della mia. E poi magari

la più bella ragazza della tua non brevissima carriera

In momenti più irascibili della vita di Dracula ¶ In

un’incapacità al limite della demenza. ¶ Dracula le stava

più assurdo e indimenticabile della mia vita, quello che

a sedere nella riproduzione della sedia di Metron a

parte un piccolo contatto della mano destra sulla spalla

è già un angolo della bocca. ¶ Che se c

apposta quasi sull’angolo della bocca è perché sta

gli spazi di silenzio della Batcaverna, e frantumato i

ritornando in modalità commessa della Batcaverna. «Nessun problema, capo

dal luogo del ritrovamento della povera Lorena Bolchi. ¶ Dracula

di sfuggire alla schiavitù della notte.» ¶ «Quindi tutte le

sua storia. La storia della scheggia nel cranio, del

intorno a quella scheggia, della meditazione, del controllo dei

vapore senziente mi libererei della scheggia... ma ho avuto

fatto il punto mentale della situazione. ¶ Stavo camminando nel

camminando nel pieno centro della mia città, in quei

a fare in nome della figa. ¶ Che non è

estratto da una tasca della sua giacca una boccetta

mi sono sbagliato... Colpa della scheggia, di quella maledetta

affacciato sorridendo sulla soglia della stanza. «Vi ho fatti

antico sotterraneo alla base della Torre Garisenda. ¶ Una piccola

di Dracula ¶ L’epilogo della mia piccola avventura con

pur di non parlare della partita, visto che abbiamo

qualche minuto a discettare della qualità di questi gruppi

alla profanazione del cadavere della musica. ¶ «Credo che sarà

mano, con l’ausilio della prominente pancia, senza sprecare

se è quella supertopa della tua commessa, che purtroppo

Lobo, rapito dalle grazie della Betty esposte con generosità

forse nemmeno si accorge della mia sparizione. ¶ Io non

mancando noi clienti abituali della sera, non c’è

non abbia il dono della vista, noterai che è

ancora del vino, o della birra, o quell’intruglio

O anche l’esegesi della frase Io non sono

Anche se io sono della generazione che è venuta

del cervo nei fari della jeep. ¶ E allora, paziente

gli intestini nella catena della bicicletta, ho avuto un

e ride da sola della propria battuta. Poi aggiunge

ho spostato il corpo della figlia e ho buttato

amici rientreranno dal concerto della Betty, io urlerò, loro

sarà di te e della tua carriera letteraria, da

anche nel secondo volume della serie, anzi, è al

tutti i futuri romanzi della serie, finale geniale compreso

le porte mezzo aperte della cabina blu. Sappilo: oltre

Valerio Breda. ¶ Era colpa della sua ossessione per il

ossessione per il Primo, della sua convinzione di avere

ridicolo aspirante sindaco. E della scheggia. Quella lotta quotidiana

uccisione gratuita, il culto della sofferenza altrui avevano caratterizzato

in una certa fase della partita decisero che era

ombra» (in I signori della notte, Morellini 2018) e «Tre