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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Senza coda, 2005

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
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grattarono un bianco qualunque della parete e si abbassarono
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c’è il rosa della pelle che va via
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che poté la punta della forchetta dentro il buco
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palpitanti. ¶ Con la punta della posata spaccò il guscio
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stomaco sul bianco ricamato della tovaglia. Piccoli rantoli ruppero
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per sempre l’ordine della stanza. ¶ “Basta, per favore
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po’ nervoso”. ¶ La tovaglia della domenica si è sporcata
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e superò la sala della televisione. Scese le scale
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davanti al muro bianco della piccola casa del giardiniere
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e al lato lungo della piccola casa. Provò a
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gli rigò il cotone della maglietta. Annusò il bagnato
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po’ storta sul tavolo della cucina e le lunghe
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ma dentro al posto della marmellata c’era l
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su le maniche larghe della tuta verde e si
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la testa. Il profumo della mollica fresca lo raggiunse
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andarono al bottone scucito della camicia di Luigi. Poi
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bocca il cappuccio mangiucchiato della penna e con la
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prugne. Anche il muro della piccola casa diventava ancora
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a scrutare ogni angolo della parete. ¶ Luigi fu il
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sole, nella parte alta della parete. ¶ Pietro scattò in
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quasi carbone. Il verde della cima era rado e
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e sentì la gomma della suola fissarsi al legno
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dita in una spaccatura della corteccia. Appoggiò l’altra
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trovato incastrò la punta della scarpa in una stretta
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su, pulendosi col dorso della mano la guancia sporca
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dell’albero. Il sangue della ferita si era raggrumato
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di ingresso. Gli zampilli della fontana ne confondevano la
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indice segnava il palmo della mano. ¶ Si guardarono negli
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bianco. Girarono l’angolo della piccola casa e sul
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code. ¶ Ripartirono in direzione della fontana. E stavolta lui
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ripostiglio sotto il lavello della cucina. Si era inginocchiato
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faccia, alzargli il colletto della camicia, infilarsi tra i
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fronte contro la manica della camicia. Sentì il sudore
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nero, gonfio, al centro della stanza. ¶ Si avvicinò al
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che toglieva il nero della coperta e faceva vivere
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faceva vivere il bianco della lamiera. Pietro socchiuse gli
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lato. ¶ Adesso, al centro della stanza c’era lei
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velocità e il livello della benzina. ¶ Restò in quella
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si arrotolò le maniche della camicia. Chiuse gli occhi
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mano e il giubbotto della domenica nell’altra. Pietro
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con il suo giubbotto della domenica. ¶ “Le avevi lasciate
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mare!”. ¶ Lui, il pilota della Bianca, non se lo
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Ora andiamo alla velocità della luce! Tieniti forte!” Pietro
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ondeggiava, era la regina della strada e anche di
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coltello, tirò la maniglia della portiera e scattò fuori
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sue spalle il cloc della portiera. Girò la testa
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Lontano vide il grigiore della barba e il verde
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barba e il verde della tuta. Vide una mano
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pelle liscia, come quella della Bianca. Al suo fianco
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padre schiacciando il mozzicone della sigaretta nel portacenere. ¶ Pietro
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camminare fino al centro della stanza, aggirando il tavolo
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proprio mentre la signorina della televisione ricominciava a parlare
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solo in quel momento della saliva che gli colava
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illuminato dalla luce gialla della lampada sul comodino. ¶ Sua
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del male ai bambini della sua tribù e adesso
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che colava. ¶ Il rumore della ghiaia sotto le ruote
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sobbalzare per ogni buca della strada. ¶ La macchina si
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cartello con il nome della città. ¶ Ancora poco e
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Pietro tirò la leva della portiera e mentre scendeva
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il dito a fianco della scritta sbavata: toni mennino
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far scattare il lucchetto della cartella. Poi ci tuffò
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avanti, sull’altro lato della strada. Nessuno dei due
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loro, scuotendo il legno della porta. Sembravano spade e
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un orecchio. Il nylon della giacchetta frusciò. ¶ “…Una che
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Si tolse dalla luce della finestra e aggirò il
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ai cerini dalla tasca della camicia. ¶ Il fumo gli
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che scollò la chiusura della busta. ¶ “Allora, vediamo un
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rimase attaccata al palmo della mano. “Com’era grassa
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subito attorno ai muri della piccola casa. Oltrepassarono gli
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automobili fecero il giro della fontana. S’allontanarono lente
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mensole e negli angoli della scrivania, chiusi dentro cornici
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bella. Più bella anche della macchina da scrivere che
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Rimasero immobili, al centro della stanza, mentre dalla finestra
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sfiorò il legno rosso della scrivania. Strisciò le dita
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rose scolpite sul davanti della scrivania e che si
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tra le pieghe mosse della veste nera. ¶ Pietro le
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anche bravo. La figlia della sarta che è amica
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sarta che è amica della madre mi ha detto
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tono deciso e rabbioso della risposta ammutolì la domestica
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stanza. Illuminava le gambe della sedia e del tavolo
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un po’ dagli strappi della tuta verde. E a
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Vorrà dire che invece della coda ti taglio le
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Poi, quando la smorfia della sua bocca divenne irriconoscibile
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luce accesa era quella della lampada con il cappello
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da scrivere al centro della scrivania e sugli occhiali
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che pendeva dal taschino della camicia. “Hai fatto merenda
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la cartella ai piedi della scrivania. ¶ “Aritmetica e italiano
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Pietro appoggiò la fetta della crostata in un angolo
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e afferrò la maniglia della porta di ferro. Tirò
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Si sfilò i lacci della cartella. Luigi lo aiutò
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poi, spostata a destra della stanza, una cassapanca mangiata
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lato: le due ali della busta iniziarono a separarsi
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strisciando contro l’interno della busta. Toccò alcuni pezzi
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a terra, ai piedi della cassapanca, tra la polvere
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erano grandi quasi più della busta. ¶ “Centomila per quattro
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foglio: solo il bianco della carta opaca. ¶ Rilesse ancora
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premette sopra il risvolto della busta, facendo uscire una
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carta con un angolo della sua maglia. Rimase solo
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metallo: brillavano, le ruote della Bianca stavano brillando! ¶ Allora
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da meccanico nell’angolo della stanza. Era tornato con
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si arrotolava le maniche della camicia. Poi lo aveva
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che la pelle scricchiolante della poltrona lo tradisse. Tossì
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poi farsi il segno della croce. ¶ “È morto…” sussurrò
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andavano dappertutto: all’entrata della stalla e ai gerani
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Pietro!” Fece il giro della casa. Andò alla porta
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porta dietro, alla finestra della camera da letto e
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rimase davanti alla porta della cucina a guardarli. Schiacciata
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faticava con due borse della spesa tra le mani
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mani, con un lembo della sua maglia, con il
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dalla cucina. Con quelli della cucina è meglio…” disse
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schiacciandolo contro il fondo della tasca. E improvvisamente scoppiò
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che scivolarono sui gradini della piccola scala. ¶ La palla
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di macerie al centro della stradina. ¶ “Siamo un po
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sentiero. Al di là della ringhiera arrugginita c’era
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macchine parcheggiate ai margini della via. ¶ Li guardò per
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solito. Arrivò a ridosso della ringhiera, allungando la mano
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lo sguardo sull’argento della barba, su alcuni fili
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portavano verso il fondo della strada. Lì, proprio di
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di fronte al verde della palazzina, Pietro alzò gli
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che accompagnavano ogni movimento della bocca sottile: diceva che
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Si arrotolò le maniche della camicia. Curvò di poco
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schiacciati in un angolo della carta, erano come sospiri
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e usciva dalle crepe della parete. “Perché Nino?” sussurrò
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voce. E dallo schianto della saliva contro il pavimento
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si fece il segno della croce. Poi corse ad
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infilato sotto il mobile della vecchia radio. Prese qualcosa
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piangere, attaccata al bianco della sua maglietta. Le avvolse
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sedia, finché la maniglia della porta si abbassò decisa
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soggiorno e la sala della televisione. Lo sguardo alla
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di sé la porta della sua stanza. Aspettò lì
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C’era un giocatore della squadra del nord che
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mosso. Tutti i giocatori della squadra del nord si
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agitarsi, schiacciata dal peso della mano. ¶ “Io sono già
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Scomparve al di là della siepe. ¶ Non erano sue
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Solo il lieve risucchio della minestra in quella bocca
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andare verso il fondo della sala. ¶ Gli urli di
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era arrivata l’aria della notte e anche il
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da sotto le pieghe della veste di lei. Rimase
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gli altri due nomi della lettera sono morti. E
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e invadeva ogni angolo della casa. ¶ Pietro sollevò la
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punto Pietro si accorse della luce nel corridoio e
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luce nel corridoio e della notte che stava scomparendo
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molte altre, sulle pareti della sua stanza, sul letto
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Poi fu il turno della più piccola di tutte
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si appiccicava alle pareti della pancia. Come una lucertola
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Guardò il buio debole della stanza. Poi, entrò. Il
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comodino e il cappello della lampada. Le dita afferrarono
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Qualcosa, dall’altra parte della stanza, cadde. Qualcosa che
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rialzarsi. ¶ Davanti alla sala della televisione sua madre gli
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spalle nude. ¶ L’acqua della fontana gorgogliava e li
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accaduto se l’ago della bilancia fosse stato l