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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
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è diventato lo studio della signora Paola, che dorme
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questo trasloco?» Si pentì della domanda. Che ne poteva
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rispose, seria: «Aveva paura della terrazza». Ritirò le tazzine
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prima, se aveva paura della terrazza, benedetta figliola?» ¶ «Grazie
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delle riunioni, meno formale della scrivania. ¶ «Sono diventato produttore
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mi pare. Una diva della televisione che avrebbe ammazzato
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Come mai?» ¶ «Dal giorno della tragedia non parla, non
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che era l’ufficio della Madre superiora: l’ospedale
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tutto». ¶ Davanti alla porta della camera, l’infermiera mise
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cuore, capisco la disperazione della bambina. Non riconosce più
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gli appuntamenti con questi della Rai, i nomi me
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Boccone goloso, una diva della tv che ammazza il
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è sempre la derivazione della personalità. Per questo voglio
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i giornali arrivano prima della levatrice. Lui intanto aveva
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ne sapeva certamente più della sua accompagnatrice. ¶ «Andiamo a
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terzo piano del palazzo della Rai di corso Sempione
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lui era una forza della natura. Qui non si
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trasferito a Roma. Saprà…» ¶ «Della bambina? Sì, l’ho
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concorso non troppo pubblicizzato della Rai. Cercavano una presentatrice
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labbra con il dorso della mano. «Ma aveva un
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siciliana». ¶ «Sì, questa parte della storia la conosco. Ma
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e il nuovo marito della madre, un certo Floris
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arrivò davanti al portone della casa dove aveva vissuto
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ha sentito le urla della figlia, ha richiuso e
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bastato usare un lembo della gonna. Non è provato
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Impronte?» ¶ «Nessuna. La finestra della camera dà sul cancello
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sul cancello e quella della cucina, che è lì
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e curo gli interessi della mia cliente». ¶ «D’accordo
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mi aspettavo. Arriva una della tv e chissà che
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questa sarebbe una diva della tv? Ma dove l
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meglio di quelle cuoche della televisione. Poi a un
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mi diceva la ragioniera della casa, che ora è
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fuori il barone. Fine della storia». ¶ «Interessante». Si alzò
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non ha mai saputo della storia di sua madre
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doveva guardare i lavori della nuova fabbrica. Io queste
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E cosa mi dice della figlia?» ¶ «Quale, la sua
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telefono, con il nome della Scotti, lo sapevano tutti
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ci arriviamo. Mi dica della telefonata della figlia». ¶ «La
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Mi dica della telefonata della figlia». ¶ «La prima?» Si
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dovuto fare la parte della cameriera… capisce che testa
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volevo fare la parte della scema: mi ero trovata
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che non poteva fidarsi della portinaia e che i
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segreti erano a conoscenza della polizia. ¶ «Quella! Non sa
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cautela, gli ho detto della telefonata. Non ci voleva
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questa casa». ¶ «All’epoca della principessa?» ¶ «Quale? Non so
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c’è l’insegna della farmacia? Lì svolta a
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sorriso illuminò il viso della donna. «Santo cielo, non
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me è il primo della giornata». Ora stava sorridendo
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vuole giocare. «Non sa della principessa? Ma la conosceva
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cura il tipico rumore della tazzina di porcellana che
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sono avvocato. Il padre della loro bambina…» ¶ «Giancarlo Rinaldi
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io sono qui. Fine della mia storia. Invece mi
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miei avevano l’obbligo della divisa, mia madre doveva
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ci furono più notizie della madre?» ¶ «Noi non ne
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tavolo ovale al centro della stanza. ¶ La signora Zorzi
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Quel Floris…» ¶ «Il marito della madre». ¶ «Macché marito, balle
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i mesi, si occupa della scuola, per le vacanze
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far bastare i soldi della bimba anche per lei
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i vestiti, anche quello della Comunione, se vuole le
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contratto e hanno bisogno della casa». ¶ «E tu dove
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sono le varie chiavette della luce, del gas, dell
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io, invece riparto contenta della buona azione, e ci
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retta: lei è felice della sistemazione e mi bacia
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qualche spicciolo sul tavolo della colazione per comprare qualcosa
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parlava sottovoce: le raccontava della scuola, del lavoro di
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i vuoti delle bottiglie della nostra cantina, bottiglie che
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le reni al banco della cassa, le braccia conserte
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lavora?» ¶ «Sono l’avvocato della signora Floris. Volevo soltanto
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limoncelli. ¶ «Cosa vuole sapere della Floris? Veniva qui, sì
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uscita dall’ospedale, prima della tragedia, non è più
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è stata una star della televisione… Ma la storia
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raccogliendo storie, impressioni, momenti della sua vita. Non ci
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padre, per renderlo responsabile della vita grama che le
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abbia preparato il bagaglio della figlia mettendoci dentro tutto
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niente, sino ai baci della buonanotte. ¶ «Quando torni?» ¶ «Domani
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come un bel periodo della mia vita». ¶ «Allora, visto
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fiamma con molto rispetto della ricetta originale, e sorrise
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proposta. Eravamo sulla veranda della nostra casa a Boston
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insieme con molte cose della sua famiglia, e molte
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intorno, che alla morte della madre ha ereditato tutto
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il nostro, una poltrona della principessa, qualche quadro, ninnoli
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Brusset come direttore generale della fabbrica. Quando mio marito
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stato il direttore esemplare della fabbrica, l’amico perfetto
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sorprendente». ¶ «Sua figlia sa della sua relazione con il
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Resnati sia la custode della vostra casa. Se le
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appese alla maniglia esterna della porta il cartoncino ‘Do
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loro conto, sul conto della moglie…» ¶ «Con il barone
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reception chiese una piantina della città. «Che cosa non
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mostrando su una carta della città i punti che
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suggerito, capì le perplessità della ragazza. C’erano solo
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per tutta la durata della cena, ottima e spontanea
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aperto la portiera posteriore della Jaguar verde bottiglia in
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dello stesso padre e della stessa madre? Perché quell
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L’era la roba della moglie del barone. Ma
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rispondere, curo gli interessi della figlia Carolina». ¶ «Ha una
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che aveva l’odore della farina come se i
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hanno sposato due campioni della buona società. Insomma, da
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la sa la storia della zia?» ¶ «Quale zia?» ¶ «Ah
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manca un bel po’ della storia…» Alzò gli occhi
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recitava sempre la parte della principessa senza trono. Zia
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ancora, seguendo l’andamento della collina in salita, verso
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Quello era il corpo della donna che aveva sempre
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certo». ¶ Verso la fine della cena, a testa bassa
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tu sulle braccia, disinteressati della cosa, è meglio. Io
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condiviso i momenti importanti della mia vita. Non avrebbe
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un momento molto speciale della sua vita. In un
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e con un incaricato della questura, devono togliere i
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nella sala da pranzo della villa dove era preparata
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Le decisioni più importanti della mia vita, e questa
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deciso che quella fase della mia vita si era
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più bello e importante della mia vita. Magari un
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Gilardi, mi sto occupando della morte del barone De
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nel pomeriggio, autoambulanza, macchine della polizia… ancora non so
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mangia!» ¶ «Gliel’avete detto della macchina?» ¶ «Ma quale macchina
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la bocca sull’orlo della tazza del cappuccino e
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La sa la storia della macchina?» ¶ «Sono sicuro che
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che era un’attrice della televisione. Questo lo sa
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si vede il portone della casa. Aspetti…» Dovettero aspettare
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il rito del cappuccino, della schiuma, del tovagliolino passato
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io guardavo il sedere della Pina». ¶ «Ha visto altro
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questa è la storia della macchina, magari non serve
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ha chiesto un’indicazione della strada e tu ci
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lo convincevano. ¶ «La storia della macchina e della ragazza
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storia della macchina e della ragazza con il foulard
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del barone. Il segno della pistola. Il sangue ormai
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si ripeté il teatrino della prima volta. La signora
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e forse in onore della baronessa anche tre fili
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Certo: commissario?» ¶ «Sì, prima della pensione. Come stai, vecchio
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confermò con un cenno della testa. «Abbiamo le foto
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c’erano i sigilli della polizia». ¶ «Ecco il pacco
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Ma ti rendi conto della miseria di quelle due
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che si è innamorato della sorella di sua moglie
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c’è, l’indirizzo della zia Noemi. Tu ora
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a Brera, la zona della città che ho sempre
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moglie, ora?» ¶ «Posso avvalermi della facoltà di non rispondere
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un momento molto difficile della propria vita, che aveva
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tempo lontani… Vuole sapere della carriera e dei soldi
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primo bacio. Dalle automobiline della fiera al tirassegno. Dallo
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disparte e si occuparono della loro colazione, passando dal
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qui con la cugina della Floris, figlia di un
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rintracciare una zia materna della Floris, probabilmente quella che
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ragazza aveva intanto versato della spremuta d’arancia in
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che è stato direttore della vostra fabbrica a Milano
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in Italia. Uso quelle della ditta, di solito con
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seguito. E di questa?» ¶ «Della grande donna d’affari
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qualche modo a conoscenza della faccenda e l’ha
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di suo padre ma della vittima? Accidenti, non ci
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cosa? La pistola era della Floris. Lei era lì
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non siamo così certi della sua colpevolezza». ¶ «Tutto per
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via tutto al babbo della Gilla. Lascia che chieda
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a Natale a casa della principessa… Anche lei, sia
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ha messo nel bagagliaio della macchina e la sera
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detto?» ¶ «Del pacco e della pistola che era nel
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galline». ¶ Riuscirono a sorridere della battuta e a stringersi
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Ben caratterizzati i personaggi della storia, ora li conosco
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deporre». ¶ «Sembra più vecchia della sua età. E suo
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Floris, prese la macchina della madre di Olga che
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Questo è il vino della baronessa, che l’avvocato
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me per il resto della mia vita. Se anche
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Lei è la cugina della tua mamma». ¶ «Lo so
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è la casa anche della tua mamma e anche
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soltanto dopo la fine della terapia avrebbe potuto essere
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Giancarlo Rinaldi volle riparlare della scuola. «Ormai per quest
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non conosce Napoli». ¶ Prima della barriera, scese dalla macchina
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era una volta. Invece della camera degli ospiti possiamo
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sono molto impegnato». ¶ Parlarono della casa, delle modifiche che
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gettandosi da un terrazzo della loro casa. Io non
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in mano la faccenda della casa, spero di metterla
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in pratica la persona della famiglia che conduce l
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che la tenuta era della madre e che al
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economico. In una lettera della vittima abbastanza recente, che
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ritardo con la consegna della mia auto nuova e
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porta a dubitare anche della propria madre. ‘Eppure dovevo
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gli bastava per vendicarsi della moglie, del barone e
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che era più alto della maggior parte delle persone
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appoggiata a una colonna della pensilina. Max alzò un
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Gilardi seguì le indicazioni della poliziotta, accostò al muro
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cominciò con i bottoni della camicia. ¶ «Ma che cosa
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e lasciò la chiave della macchina. «Abbiamo due borse
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a slacciarsi i bottoni della camicia. Al quinto piano
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graticola. ¶ «Sento parlare spesso della nonna principessa, chi era
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come la madre austroungarica della nonna». ¶ «Gilla com’era
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al whisky e torta della nonna. ¶ «Che cosa vuoi
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barone era stato direttore della fabbrica di Milano, e
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chiede soltanto un indirizzo della zona?» ¶ «Nessuna giuria ci
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bene, Amanda Scotti, quella della fabbrica Scotti. Bianca Repossi
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sua, all’estrema periferia della città, verso Corsico. Alla
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c’entra. Sono avvocati della difesa e stanno cercando
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evidentemente riferendosi al colore della pelle di Aziz Bernardini
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fece scivolare nella tasca della giacca. La guardò sorpreso
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e persino il tono della voce. «E questo e
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ripeté, alzando il tono della voce. «Soltanto due anni
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poi… ma davanti a della gente che è senza
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spalle contro la spalliera della sedia. «Perché s’è
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a Como, a casa della sorella. Non aveva avanzato
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a parlare il pomeriggio della tragedia, verso le sedici
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stava alzando il tono della voce, e si controllò
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Ah, ecco il colore della pelle… Ha la fede
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le disse di Gioia, della fabbrica, del figlio, di
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la ritraeva nel giorno della laurea. ¶ «Com’è essere
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saprà sistemare le dichiarazioni della sua assistita». ¶ «Non ci
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Eppure nel parco auto della sua azienda, qui a
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al cancello dell’autorimessa della casa del barone». ¶ «Miss
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Banfi. ¶ Al di là della porta sentirono Margaret Scotti
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colpire. E l’avvocato della difesa, dove deve andare
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stanze, le avrebbe riempite della sua presenza, del suono
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sua presenza, del suono della sua voce, del suo
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gerarchia sulle panche scomode della chiesa. Brigida stava in
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le sette al campanile della chiesa. ¶ Suo padre era
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tacchi alti, i primi della mia vita. E avevo
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soltanto. Era la donna della quale ti stavi innamorando
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avvocato. Comunque le condizioni della paziente sono nella norma
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Non sai le storie della suora di turno. Loro
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che era al centro della stanza sotto una lampada
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un momento molto importante della mia vita, non immaginavo
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è andata a causa della De Brusset?» ¶ «No, non
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a parlare di noi, della nostra vita privata… Ma
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Gilla Floris, sto parlando della De Brusset e di
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È così?» ¶ «Non rispondo della mia giovinezza. Ma mi
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con il profumo intenso della rosa canina della tisana
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intenso della rosa canina della tisana. E dirlo a
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era una parte importante della sua vita. «No, Laura
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la misura». ¶ All’anulare della mano sinistra, come un
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Ma questa non era della Toscana?’ ¶ Quando entrò in
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probabile che si tratti della specialità di un cuoco
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come se fosse pentito della frase che aveva appena
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occhi fissi nel vuoto della finestra, le mani inerti
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giorno e ogni minuto della nostra vita». ¶ «Ma se
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e diede il numero della camera. «Siamo nella suite
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Era il giovedì prima della… come la chiamiamo, tragedia
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e di questo barone, della casa che mia madre
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Metto insieme le chiacchiere della serva e quello che
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l’ultimo sabato prima della chiusura. Verso le quattro
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sue ragioni, gli chiede della casa che è sua
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radunate su un lato della chiesa, dove c’era
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era stato anche direttore della sua fabbrica. Che era
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via Rovi?» Si pentì della domanda, non toccava a
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Sì, è lei quella della foto, sì… foulard e
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Hai visto dai tracciati della polizia dov’era, quando
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ci ha telefonato uno della questura di Milano…» ¶ «Mi
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ma da un aggiornamento della costruzione investigativa. Forse Giuseppina
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completamente diversa dal resto della casa che aveva appena
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dei vini più conosciuti della Sicilia: serata da smoking
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cantine storiche o miracoli della natura come la spiaggia
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sé». ¶ «In quale parte della Sicilia?» ¶ «Non quella che
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i brividi. Sulla terrazza della loro camera, stretti dentro
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Era l’ultima notte della loro vacanza in Sicilia
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In macchina, Carolina raccontò della festa di Capodanno, dei
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zia. È la cugina della mia mamma. Andrò a
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tre intorno al tavolo della colazione che Liciuzza aveva
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soli, sino all’apertura della scuola. Programma accettato?» ¶ Carolina
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era inginocchiata ai piedi della poltrona e l’aveva
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ricordava dei suoi urli… Della gente intorno che la
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riteneva suo padre responsabile della sua infelicità, del suo
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bambina; Carolina il giorno della Comunione; Carolina ora; tre
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mobili del salotto e della cucina, qualcosa da bere
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anni di separazione e della ragione di quel ritorno
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Lo aveva ritenuto responsabile della propria morte? Si era
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alla tempia. Il freddo della canna contro la pelle
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per evitarmi. «A chiedere della tua eredità! Questo è
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nuovamente alzando il tono della voce. E tremavo. ¶ «Frottole
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mi accarezzò il dorso della mano, quel contatto mi
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lavoro che mi mancava, della mia fatica per tirare
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ormai soltanto il suono della sua voce, senza distinguere
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quelle lacrime. ¶ «Ho bisogno della mia tranquillità, non ti
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indice e il medio della mano destra. Sono un
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prese la mano destra della madre. «Queste, vedi? Sono
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i pugni nella tasca della giacca. «Ma nessuno di
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guardava verso il cortile della clinica, e prese il
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faccenda delle due dita della mano destra. «Non è
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a lui. L’avvocato della Resnati invocherà l’articolo