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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pantaleo Carabellese, Il problema della filosofia in Kant, 1938

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
1
1938
quella di sostanza; Dio, della categoria di reciprocità. Per
2
1938
esigenza di sintesi anche della idea di mondo dall
3
1938
del condizionato. Questa esigenza della ragione di salire dalle
4
1938
anima umana una esigenza della metafisica; di quella metafisica
5
1938
Insoddisfazione di questa. Ragione della impossibilità kantiana di risolvere
6
1938
problema critico: l'essenza della metafisica. Soluzione del problema
7
1938
metafisica. Soluzione del problema della possibilità di questa dopo
8
1938
precedente. ¶ Così le idee della ragion pura, pur con
9
1938
la debolezza, l'insufficienza della umana ragione, come si
10
1938
natura e l'ufficio della ragione: natura per cui
11
1938
impossibilità di conoscerlo. Perciò della ragione come tale è
12
1938
pura e semplice esigenza della coscienza, pur con la
13
1938
che questa ragion pura, della quale soltanto la metafisica
14
1938
dottrina kantiana: lo scopo della conoscenza è soddisfatto, perchè
15
1938
senso morale e cioè della doverosa libertà che è
16
1938
risoluto il problema interno della filosofia, nel modo in
17
1938
cui la dialettica naturale della ragion pura dà luogo
18
1938
possibili dopo l'annullamento della metafisica dogmatica. Questa va
19
1938
qual modo l'uso della ragione pura era legittimo
20
1938
era fantasticheria o scambio della realtà naturale con la
21
1938
ci sarà una metafisica della natura: natura intesa nei
22
1938
costituiscono la possibilità stessa della esperienza. Scienza che non
23
1938
vera e propria metafisica della moralità. C'è infatti
24
1938
vero che nel campo della conoscenza di esso non
25
1938
raggiungo. Or la metafisica della moralità, checchè essa sia
26
1938
già giunto il tempo della caduta di ogni metafisica
27
1938
incontro comparso il tempo della sua rigenerazione per mezzo
28
1938
fondamentale e completa critica della ragione» (pag. 186). ¶ Di quella
29
1938
cfr. lez. V), fusione della logicità con la realtà
30
1938
che io direi ontologicità della conoscenza. Ontologicità che per
31
1938
il punto limite genetico della conoscenza, nel quale la
32
1938
e quindi la determinazione della possibilità della esperienza, tutto
33
1938
la determinazione della possibilità della esperienza, tutto questo capisco
34
1938
perchè sono nel mondo della natura; ma non capisco
35
1938
non capisco la metafisica della natura. Non capisco, perchè
36
1938
prima di ogni partizione della metafisica, Kant deve risolvere
37
1938
riguarda solo la metafisica della natura. La metafisica dei
38
1938
o no? Nella «Fondazione della metafisica dei costumi» non
39
1938
Critica di una Metafisica della moralità, che non è
40
1938
tormentosa dialettica esigenza metafisica della coscienza, ma metafisica col
41
1938
parte la concezione kantiana della scienza come vera e
42
1938
fronte a tale concezione della scienza, non rinnega la
43
1938
avrebbe fatto la scoperta della metafisica senza accorgersene: la
44
1938
questa è l'essenza della Dottrina della scienza di
45
1938
l'essenza della Dottrina della scienza di Fichte: la
46
1938
la filosofia è scienza della scienza, è la scienza
47
1938
su un concetto realistico della conoscenza; superiamola nella considerazione
48
1938
nella considerazione più alta della spiritualità e facciamo una
49
1938
leggi naturali. ¶ A proposito della causalità dice Kant (pag
50
1938
alcun modo la possibilità della causalità, cioè della relazione
51
1938
possibilità della causalità, cioè della relazione della esistenza di
52
1938
causalità, cioè della relazione della esistenza di una cosa
53
1938
essere estesa all'idea della sussistenza e della reciprocità
54
1938
idea della sussistenza e della reciprocità. ¶ Parte essenziale dell
55
1938
di fatto ma solo della esperienza possibile con la
56
1938
e alle leggi universali della natura la loro validità
57
1938
per es. l'esserci della terra e il sorgere
58
1938
risposta nella dottrina kantiana della natura come possibilità di
59
1938
ecc.? È il problema della diversità di leggi fondamentali
60
1938
diversità di leggi fondamentali della natura, correlativo alla diversità
61
1938
sua eliminazione. L'autoconoscenza della ragione. Rivoluzione copernicana di
62
1938
nello stabilire la possibilità della natura. Soggettivismo e oggettivismo
63
1938
nuovo il vecchissimo problema della filosofia: problema nuovo come
64
1938
problema, a lei interno, della sua stessa possibilità. Problema
65
1938
stessa possibilità. Problema interno della filosofia che doveva trarre
66
1938
pensiero. ¶ Kant è fiero della sua scoperta: non devesi
67
1938
sì che essa trionfi della insidia delle categorie? Con
68
1938
che continuavano a fare della filosofia, prescindendo dalla Critica
69
1938
moderare quelle infruttuose ricerche della ragion pura con ammonimenti
70
1938
ogni genere sulla difficoltà della soluzione di quistioni così
71
1938
col dolersi dei limiti della nostra ragione e col
72
1938
dimostrata, e l'autoconoscenza della ragione non divenga vera
73
1938
completamente» (pag. 117). ¶ L'autoconoscenza della ragione e cioè la
74
1938
in cui i fenomeni della natura devono necessariamente avvenire
75
1938
la universalità e necessità della coscienza del soggetto. ¶ E
76
1938
pura e pur sintetica della natura per l'uomo
77
1938
l'uomo è intelletto della legalità dei fenomeni, che
78
1938
imaginaria ma vera fisica della reale natura. Questo significa
79
1938
anche da quel mondo della natura, nel quale la
80
1938
naturale umana: il compito della ragione pura nella sua
81
1938
così la II parte della trattazione; quello che abbiam
82
1938
abbiam detto II grado della soluzione del problema della
83
1938
della soluzione del problema della scienza come assoluta conoscenza
84
1938
scienza come assoluta conoscenza, della soluzione cioè del problema
85
1938
cioè del problema interno della filosofia. ¶ Il III quesito
86
1938
era intervenuto lo sviluppo della rivelazione cristiana: con la
87
1938
qualche modo ci sia della filosofia, nella stessa speculazione
88
1938
quando pone il problema della ragion pura. Egli tratta
89
1938
ragion pura. Egli tratta della realtà in sè (pag
90
1938
essere è l'oggetto della metafisica; non l'apparenza
91
1938
non il greco mondo della sensibilità, non il contingente
92
1938
davanti a concetti puri della ragione e non dell
93
1938
li chiama idee pure della ragione. Prima ha parlato
94
1938
esperienza. Delle idee pure della ragione non pare si
95
1938
le principali idee pure della ragione secondo Kant: anima
96
1938
di relazione: il mondo, della categoria di causa; l
97
1938
io, è l'oggettività della coscienza. Kant certo questo
98
1938
le esprimono. La necessità della esperienza. Passaggio alla natura
99
1938
schematismo. Soluzione del problema della fisica pura. ¶ Qual'è
100
1938
soggetto ha, c'è della oggettività? La condizione mediatrice
101
1938
passaggio è la subordinazione della intuizione, nella quale consiste
102
1938
secondo la varia forma della loro intuizione, ai concetti
103
1938
ma già nella intuizione della pietra riscaldata dal sole
104
1938
dalla intuizione»? La soluzione della difficoltà l'avevamo implicitamente
105
1938
ci dà l'essenza della cosa, cioè l'oggettività
106
1938
lettura del collegamento intimo della cosa intuìta nella sua
107
1938
che il nesso intimo della intuizione in generale, cioè
108
1938
dei giudizi in corrispondenza della tavola trascendentale (pag. 92) di
109
1938
così e perciò leggi della realtà conosciuta. La coscienza
110
1938
tempo) l'analisi critica della conoscenza. ¶ Con la seconda
111
1938
abbiamo trovato la determinazione della oggettività. Abbiamo spiegato la
112
1938
Abbiamo spiegato la oggettività della esperienza; siamo sempre nella
113
1938
così». ¶ Ma il problema della fisica pura era quello
114
1938
natura o dalla legalità della natura alla esperienza. Kant
115
1938
ancora risoluto il problema della fisica pura. ¶ Prima di
116
1938
Kant parla di necessità della esperienza, e non può
117
1938
arrivo, cioè alla legalità della natura, perchè allora soltanto
118
1938
sarà risoluto il problema della fisica; solo allora sarà
119
1938
è possibile la scienza della natura come tale. Kant
120
1938
difficile problema dello schematismo della ragion pura (v. cap
121
1938
I del libro II della Critica della Ragion pura
122
1938
libro II della Critica della Ragion pura). Che cosa
123
1938
fisiologici, cioè leggi generalissime della natura. ¶ Questo intervenire diretto
124
1938
natura. ¶ Questo intervenire diretto della categoricità logica funzionale nella
125
1938
il valore di legalità della realtà fenomenica naturale è
126
1938
che Kant dice schematismo della ragion pura. ¶ I principi
127
1938
ci danno la possibilità della natura nelle sue leggi
128
1938
sono le leggi stesse della natura; sono le leggi
129
1938
cioè le leggi universali della natura: con lo schematismo
130
1938
che è la scienza della possibilità dell'esperienza; la
131
1938
sono insieme le leggi della natura conosciuta e dell
132
1938
vere e proprie leggi della fisica pura. ¶ Ecco dunque
133
1938
esperienza possibile. Accentuazione kantiana della distinzione della noumenicità dalla
134
1938
Accentuazione kantiana della distinzione della noumenicità dalla fenomenicità di
135
1938
il valore oggettivo reale della causalità. Continueremo dunque, dopo
136
1938
costituisce: il valore oggettivo della causalità. Kant soggiunge, anzi
137
1938
è causa del calore della pietra, ma anche quando
138
1938
mi formi il concetto della sua essenza, e invece
139
1938
e conosce i fenomeni della natura; il fenomeno naturale
140
1938
è la stessa possibilità della esperienza, possibilità dell'esperienza
141
1938
esperienza è legge, essenza della natura come tale; 2. esperienza
142
1938
fatto è l'inquadramento della percezione empirica in questa
143
1938
in base ai movimenti della terra attorno al sole
144
1938
Non più dunque scetticismo della nostra conoscenza concreta, proclama
145
1938
di oggetti, sì, ma della esperienza, perchè se questa
146
1938
natura non fossero quelli della esperienza nascente dal sentire
147
1938
determinato l'aspetto materiale della natura. Ma questa determinazione
148
1938
nesso di quegli oggetti della esperienza, non può porsi
149
1938
è l'oggetto apriori della fisica pura. Come possa
150
1938
indipendenza da tale empiricità) della legge che è natura
151
1938
l'impostazione del problema della fisica pura. ¶ Or nell
152
1938
l'esperienza è esperienza della natura, da dovunque si
153
1938
che ammettiamo come materiale della legalità, non sono gli
154
1938
e risolvere il problema della fisica pura, è soltanto
155
1938
possibile. Con questa determinazione della esperienza, richiesta dalla fisica
156
1938
la sopra accennata difficoltà della coerenza tra l'apriorità
157
1938
apriorità e la sperimentabilità della fisica pura. ¶ Se la
158
1938
Se la «natura» oggetto della fisica pura è natura
159
1938
è possibile l'apriorità della esperienza, vediamo cioè la
160
1938
cioè la schietta possibilità della esperienza. ¶ Il problema puro
161
1938
esperienza. ¶ Il problema puro della natura è il problema
162
1938
è il problema puro della esperienza in generale. ¶ È
163
1938
affermazione risolvendo il problema della fisica pura è risolvere
164
1938
generale: il problema interno della filosofia. ¶ X ¶ L'OGGETTIVITÀ
165
1938
oggettività come carattere differenziativo della seconda dalla prima; concetto
166
1938
oggettività e sua esigenza della universalità; processo psicologico dai
167
1938
è il più fondamentale della filosofia kantiana e costituisce
168
1938
vita non è definitoria della umanità, perchè gli uomini
169
1938
soltanto del nesso logico della percezione in un soggetto
170
1938
impostare il problema puro della natura, cioè del come
171
1938
partire, dalla possibilità (apriorità) della esperienza (che come tale
172
1938
di noi giudichi ugualmente della intuizione che egli ha
173
1938
e non l'inconoscibilità della cosa in sè come
174
1938
questa scoperta, l'inconoscibilità della cosa in sè si
175
1938
assoluto Unico costitutivo sostanziale della coscienza dei soggetti, che
176
1938
d'esperienza. L'oggettività della coscienza in generale. Il
177
1938
ad una qualche essenza della cosa; nell'Obiekt, no
178
1938
sotto pena di nullità della coscienza stessa. E vi
179
1938
che ci occupa (quello della fisica pura come secondo
180
1938
soluzione del problema interno della filosofia), noi finora abbiamo
181
1938
di natura come oggetto della fisica pura, dobbiamo intendere
182
1938
nella quale abbiamo coscienza della natura. Abbiamo indicato di
183
1938
giudizio, cioè questo scindersi della coscienza in due aspetti
184
1938
del bene come fine della volontà. Ora nel concetto
185
1938
dal n. 4. Gli elementi della coscienza, per Kant, sono
186
1938
questo è il campo della esperienza. La conoscenza quindi
187
1938
coscienza ridotta a rappresentazione della realtà, non sarebbe mai
188
1938
crociata; abbatte la dottrina della conoscenza - rappresentazione, ma non
189
1938
oggetto sia l'opposto della coscienza, cioè la non
190
1938
soluzione realistica del problema della conoscenza, mentre a parole
191
1938
rappresentazioni, e il mondo della realtà stante a sè
192
1938
è l'oggetto puro della coscienza degli io, è
193
1938
scienza (scienza = «pura conoscenza della ragione» perchè solo in
194
1938
Hume tutto il campo della conoscenza si divide in
195
1938
necessità, ma, in coerenza della affermata loro appartenenza alle
196
1938
a pag. 30: concezione kantiana della conoscenza humiana). ¶ Come è
197
1938
sapere discorsivo è proprio della filosofia. ¶ Queste due specie
198
1938
deve essere a discapito della apriorità, perchè, se no
199
1938
non esclude la concettualità della matematica: Kant dice che
200
1938
l'essere in sè della cosa) dal fenomeno: la
201
1938
darà mai l'intuizione della cosa in sè, ma
202
1938
intuire puro: il segreto della matematica ci è svelato
203
1938
svelato. ¶ VII ¶ LA SINTETICITÀ DELLA MATEMATICA: ¶ FORMA E REALTÀ
204
1938
kantiano di forma. Deduzione della forma del sentire dal
205
1938
X). Soluzione del problema della matematica: riduzione di questa
206
1938
obbiezione sulla non realtà della matematica. Risposta che Kant
207
1938
distinzione (inseità - fenomenicità), senza della quale neppure la seconda
208
1938
L'intuizione è dunque della reale fenomenicità, cioè l
209
1938
cose apriori per mezzo della forma della intuizione sensitiva
210
1938
per mezzo della forma della intuizione sensitiva», possiamo, cioè
211
1938
vive. Ecco la sinteticità della matematica, accoppiata alla sua
212
1938
sintesi. ¶ Entrambi questi valori della sintesi kantiana son da
213
1938
certo una scienza, e della quale lo spazio è
214
1938
oggetto dell'aritmetica e della meccanica; contare è temporaleggiare
215
1938
farla apriori senza bisogno della esperienza; ma se la
216
1938
la cosa. ¶ A fondamento della matematica pura c'è
217
1938
che la semplice forma della sensitività, forma che viene
218
1938
allora non è scienza della realtà, ma piuttosto una
219
1938
ma piuttosto una parte della psicologia. Kant sente questa
220
1938
riguardare l'in sè della realtà, proprio perchè è
221
1938
così occasione per scolparsi della mossagli accusa di idealismo
222
1938
che si possa dubitare della esistenza delle cose e
223
1938
è vero, l'essenza, della quale è costituita la
224
1938
cioè puro sentire, costitutivi della facoltà senziente del soggetto
225
1938
cogito, certo più spiritualistico della monade leibniziana. ¶ Kant non
226
1938
è superato l'innesto della esistenza al conoscere: si
227
1938
col mio dar ragione della possibilità della conoscenza, elimina
228
1938
dar ragione della possibilità della conoscenza, elimina ogni idealismo
229
1938
elimina ogni idealismo negatore della realtà. ¶ Così con questo
230
1938
Così con questo chiarimento della sua gnoseologia, Kant ritiene
231
1938
data nella Osservazione IIa, della insussistenza della obbiezione che
232
1938
Osservazione IIa, della insussistenza della obbiezione che metta in
233
1938
ci risulterebbe la legalità della natura, se essa concernesse
234
1938
così una scienza pura della natura, cioè una fisica
235
1938
sottomessa» (v. pag. 77). Se della natura abbiamo veramente conoscenza
236
1938
conoscenza universale e necessaria della natura, conoscenza nella quale
237
1938
possibile una tale scienza della natura sintetica e pur
238
1938
propria scienza, e non della fisica sperimentale, che dipende
239
1938
dall'esperienza sulla base della fisica pura, Kant imposta
240
1938
quindi la seconda definizione della natura. Nella prima la
241
1938
risoluto il problema pregiudiziale della filosofia, bisogna istituire la
242
1938
filosofia trascendentale: è filosofia della filosofia, è il problema
243
1938
è il problema interno della filosofia. ¶ L'attuazione di
244
1938
gli inetti. Giacchè prima della Critica, egli osserva, «tutti
245
1938
illudeva, che, col sorgere della Critica come filosofia trascendentale
246
1938
il non esserci ancora della Critica, ma era ed
247
1938
proprio quel carattere universale della filosofia, pel quale rinasce
248
1938
kantiana del problema interno della filosofia avesse potentemente contribuito
249
1938
senza fari», quale, prima della Critica, appariva la metafisica
250
1938
DEL PROBLEMA ¶ 1) L'alternativa della metafisica prima della Critica
251
1938
alternativa della metafisica prima della Critica: 2) il metodo per
252
1938
del problema; l'accomunarsi della metafisica alle altre scienze
253
1938
volendo studiare la possibilità della metafisica, cerca di individuare
254
1938
il modo, le fonti della metafisica come scienza (p
255
1938
cose ce le dirà della matematica e della fisica
256
1938
dirà della matematica e della fisica, non della metafisica
257
1938
e della fisica, non della metafisica. L'oggetto della
258
1938
della metafisica. L'oggetto della metafisica ce lo dà
259
1938
il concetto pur problematico della metafisica non ci risulta
260
1938
e come sia scienza. Della metafisica come esigenza spirituale
261
1938
non riguarda l'esserci della metafisica, ma il suo
262
1938
dicemmo, dal non constare della metafisica come scienza, in
263
1938
metafisica realmente esistente prima della critica, e quindi dogmatica
264
1938
invece, per Kant, prima della Critica non sussiste. ¶ Il
265
1938
cioè dalla ricerca soltanto della sua possibilità. ¶ Però questo
266
1938
questo solo concetto problematico della filosofia non basterebbe. Per
267
1938
riguarda i principi primi della fisica). Questo il punto
268
1938
accompagnare quel concetto problematico della filosofia. ¶ Abbiamo già detto
269
1938
equivoco: questo non fondarsi della universalità e necessità della
270
1938
della universalità e necessità della conoscenza sulla esperienza non
271
1938
è il carattere kantiano della scienza: non fondarsi sull
272
1938
come reale conoscenza scientifica, della matematica e della fisica
273
1938
scientifica, della matematica e della fisica pura. Il punto
274
1938
interrogativo è sul come della scienza matematica e fisica
275
1938
in generale: concetto problematico della metafisica sì, ma concetto
276
1938
metafisica sì, ma concetto della matematica e fisica come
277
1938
possiamo determinare il «come» della scienza in generale e
278
1938
abbiamo detto grosso problema della sintesi. Per noi Kant
279
1938
non puramente essenziale) realtà della cosa che è oggetto
280
1938
sono perciò due aspetti della sinteticità: ¶ 1) logico: ampliamento del
281
1938
scienza. ¶ Così il problema della metafisica, nell'accomunarsi di
282
1938
diviene il problema generale della conoscenza sintetica apriori. È
283
1938
però sempre il problema della metafisica quello che dobbiamo
284
1938
questa impostazione del problema della metafisica in quanto scienza
285
1938
esaminiamo i quattro gradi della questione: ¶ 1) come è possibile
286
1938
pura (la scienza pura della natura); ¶ 3) perchè c'è
287
1938
INTUIZIONE PURA ¶ La possibilità della scienza matematica (paragr. 6-10). Apriorità
288
1938
la difficoltà. Il problema della forma del sentire (paragr
289
1938
perfeziona il problema generico della filosofia moderna (la conoscenza
290
1938
pone il problema stesso della filosofia, il suo problema
291
1938
tale che dobbiamo dubitare della sua stessa esistenza: ci
292
1938
posto il problema interno della filosofia. A risolverlo, Kant
293
1938
il porsi del problema della filosofia, si profila, cioè
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sviluppato solo il momento della possibilità della conoscenza: non
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il momento della possibilità della conoscenza: non hanno visto
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solo il problema generico della conoscenza, del quale certo
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impostazione del problema specifico della filosofia. ¶ Kant pone per
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essa il problema interno della filosofia. Per questo infatti
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di tal problema interno della filosofia è quello che
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kantiani. ¶ III ¶ IL RINNOVAMENTO DELLA METAFISICA ¶ Posizione pregiudiziale del
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pregiudiziale del problema interno della filosofia. Rinnovamento della metafisica
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interno della filosofia. Rinnovamento della metafisica conseguente alla soluzione
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Proleg.).3 ¶ Il sopradetto problema della filosofia per Kant non
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sommario e una difesa della Critica della ragion pura
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una difesa della Critica della ragion pura. (In una
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propria filosofia la storia della filosofia». ¶ Kant quasi previene
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identifica filosofia e storia della filosofia. Che non si
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senza conoscere la storia della filosofia, per il pericolo
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risolvere prima di fare della metafisica: vedere cioè se
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in dubbio la esistenza della filosofia come scienza: ad
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ad un certo punto, della scienza della natura egli
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certo punto, della scienza della natura egli non si
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possibile è l'essenza della realtà esistente. Chiedere se
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sua scientificità. Kant dubita della filosofia come scienza. ¶ Dunque
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pregiudiziale, del problema interno della filosofia, Kant è persuaso
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suoi Prolegomeni: ¶ a) dubiterà della scienza filosofica passata (cioè
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scienza filosofica passata (cioè della metafisica fino allora fatta
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così una completa rinascenza della metafisica sia inevitabilmente prossima
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critica; quella attuata prima della Critica non era scienza
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ogni pensatore, ma specialmente della filosofia moderna, nel suo
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critica come scienza nuova della ragion pura, dedotta dalla
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è il motivo storico della genesi della Critica? Kant
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motivo storico della genesi della Critica? Kant ne dà
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scozzese del senso comune. Della scintilla sprizzata da Hume
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dall'esame del problema della causalità, cioè del prodursi
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questa produzione nella necessità della sua identità. E così
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esperienza, ma un presupposto della ragione, presupposto arbitrario nell
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il preteso nesso oggettivo della causalità non è tale
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fronte a questo risultato della speculazione humiana, il problema
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loro. Infatti sull'impossibilità della dimostrazione di detto valore
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è invece condizione necessaria della mia conoscenza. ¶ Kant accetta
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irrefutabile» data da Hume della impossibilità di cogliere apriori
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necessario fondare una scienza della ragione, prima e a
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prima e a condizione della stessa scienza dell'essere
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essere. Questa scienza nuova della ragione pura è la
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è la Critica. Prima della Critica, sì, si era
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tratteggiare il problema interno della filosofia in Kant, riassumendo
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POSIZIONE DEL PROBLEMA INTERNO ¶ DELLA FILOSOFIA ¶ I ¶ LA CONTEMPORANEA
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I ¶ LA CONTEMPORANEA NEGAZIONE ¶ DELLA FILOSOFIA IN ITALIA ¶ L
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IN ITALIA ¶ L'universalità della filosofia come sua difficoltà
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io dico problema interno della filosofia. ¶ Si presenta subito
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passati, oggi, alla negazione della filosofia sul terreno stesso
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vuol essere, nella storia della cultura, «il sotterratore del
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problema che sia proprio della filosofia, e alla cui
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a riconoscere l'annullamento della filosofia come conseguenza del
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tal dubbio sull'esserci della filosofia1; per quali ragioni
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si converta nella negazione della filosofia stessa? Premettiamo che
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noi è falso concetto della filosofia quello che la
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di questo presentarsi storico della spiritualità umana: ne è
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filosofi accettano questa negazione della filosofia, proprio in quanto
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i seguenti due estremi della difficoltà: a) enciclopedismo: se
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vera è la scienza della scienza (Fichte). Ma la
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italiane, questa unica difficoltà della filosofia, la sua universalità
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quello politico. La negazione della filosofia fatta in sede
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la filosofia: questa negazione della filosofia è il sintomo
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soggettivo, il problema interno della filosofia, cioè il problema
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anche la dogmatica ammissione della filosofia come scienza. ¶ A
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sfuggire così all'annullamento della filosofia, conseguente alla mancata
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PONE IL PROBLEMA INTERNO ¶ DELLA FILOSOFIA ¶ I tre momenti
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tre momenti del problema della filosofia moderna: distinzione kantiana
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kantiana tra l'esserci della scienza, di cui si
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Genesi del problema interno della filosofia. ¶ Le ragioni immanenti
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il dubbio dell'esserci della filosofia come specifico sapere
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posizione del problema interno della filosofia come specifico problema
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quello esterno ed oggettivo della filosofia stessa. ¶ Kant è
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a volte il valore della filosofia, ma non si
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ma non si dubitava della esistenza di essa. Negazione
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negatore dello sforzo razionalistico della Scolastica. Per i mistici
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dubbi circa l'esistenza della filosofia. ¶ Con Kant, invece
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ambito di quel problema della conoscenza, che da Cartesio
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la filosofia moderna: ricerca della soluzione dell'antico problema
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problema ontologico sulla base della soluzione del problema della
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della soluzione del problema della conoscenza. ¶ Prima dell'Umanesimo
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il cammino sulla traccia della sola tradizione, prescindendo dalla
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mostrò sì il valore della pura tradizione razionale umana
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Rinascimento: l'abbandono anche della tradizione razionale come guida
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nell'aprirci la strada della conoscenza, una volta che
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costituisce il primo momento della soluzione del problema conoscitivo
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soluzione del problema conoscitivo della filosofia moderna. È nota
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il problema del valore della conoscenza. Ma a scalzare
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il problema veramente primordiale della conoscenza: la soluzione di
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il problema del valore della conoscenza. Con questa distinzione
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distinzione tra la ammissione della esistenza del conoscere e
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conoscere e la ricerca della possibilità del conoscere, Kant
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una critica più ampia, della coscienza e non della
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della coscienza e non della conoscenza. Fin che si
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riapre il problema interno della filosofia a cominciare dalla
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aveva posto il problema della possibilità della filosofia presupponendola
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il problema della possibilità della filosofia presupponendola scienza; per
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restringer così la natura della filosofia, la quale invece
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legano il problema interno della filosofia e quello oggettivo
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lo stesso Oggetto puro della coscienza. ¶ Note ¶ [1] ¶ Vedi P
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P. CARABELLESE: «Il problema della filosofia da Kant a